Stanislao Kostka
Stanislao Kostka (Stanisław Kostka; Rostkowo, 28 ottobre 1550 – Roma, 14 agosto 1568) è stato un gesuita polacco, proclamato santo da papa Benedetto XIII nel 1726. Assieme ai santi gesuiti Luigi Gonzaga e Giovanni Berchmans è patrono della gioventù studiosa.
Santo Stanislao Kostka | |
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Novizio gesuita | |
Nascita | Rostkowo, 28 ottobre 1550 |
Morte | Roma, 14 agosto 1568 (17 anni) |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 8 ottobre 1605 da papa Paolo V |
Canonizzazione | Basilica Vaticana, 31 dicembre 1726 da papa Benedetto XIII |
Ricorrenza | 15 agosto |
Patrono di | Lituania, gioventù studiosa |
Biografia
modificaApparteneva a una ricca famiglia dell'antica nobiltà polacca: era il secondo dei sette figli di Giovanni, Signore di Zakroczym e Senatore del Regno di Polonia, e di Margherita de Drobniy Kryska, della famiglia dei duchi palatini di Masovia. Nel 1564 venne inviato a Vienna col fratello maggiore, Paolo, per studiare presso il locale collegio dei gesuiti, e nella città austriaca maturò la decisione di abbracciare la vita religiosa nella Compagnia di Gesù.
La scelta di entrare nell'ordine gesuita fu fortemente ostacolata dai familiari, ma grazie al sostegno dei padri del collegio riuscì a lasciare Vienna.
Dopo un breve soggiorno presso il superiore provinciale dell'Ordine, Pietro Canisio, a Dillingen, raggiunse Roma dove il 28 ottobre 1567 emise la sua prima professione religiosa davanti al generale dell'Ordine, Francesco Borgia, divenendo un novizio gesuita. Entrò nel noviziato di Sant'Andrea al Quirinale ma, ammalatosi gravemente, morì nella notte tra il 14 e il 15 agosto del 1568.
Culto
modificaSecondo la tradizione agiografica, durante una malattia avrebbe ricevuto l'eucaristia da santa Barbara, comparsagli tra due angeli: in seguito a questo episodio avrebbe maturato la decisione di entrare nella Compagnia di Gesù.
Fu beatificato da papa Paolo V l'8 ottobre 1605 e canonizzato da papa Benedetto XIII il 31 dicembre 1726. La memoria liturgica ricorre il 15 agosto. A san Stanislao Kostka è dedicata la cattedrale di Łódź.
Stanze di san Stanislao Kostka
modificaAl primo piano dell'edificio annesso alla chiesa di Sant'Andrea al Quirinale si possono visitare le stanze di san Stanislao Kostka. Si tratta in realtà di una ricostruzione tardo ottocentesca[1], che riprende in parte le opere d'arte, gli arredi, le decorazioni e perfino i materiali delle sale che nel 1702 su iniziativa del padre provinciale dei gesuiti Ranieri Carsughi erano state create nel noviziato in omaggio all'allora beato[2]. Il noviziato è stato quasi completamente demolito nel 1887 per fare posto a Palazzo Sant'Andrea, opera di Gennaro Petagna e fino al 1948 sede del ministero della Real Casa (attualmente ospita alcuni uffici della Presidenza della Repubblica). Le stanze si trovano in un'ala dell'edificio, che è esattamente all'opposto rispetto a dove si trovavano originariamente[3].
Le stanze sono ispirate da un intento rievocativo storico-artistico, a cominciare dal vestibolo, uno dei pochi locali del palazzo che conserva le tracce del noviziato cinquecentesco[4], dove sono esposti dodici acquerelli attribuiti nel 1969 da padre Gualberto Giachi[5] al pittore gesuita Andrea Pozzo[6]. Essi raffigurano la vita del futuro santo nel noviziato e tre dei tredici miracoli che ne convalidarono la canonizzazione.
Nella stanza delle memorie si conserva, tra le altre testimonianze, la lettera di presentazione scritta a Francesco Borgia da Pietro Canisio. Nella sala successiva si trova la scultura di san Sebastiano Kostka morente, opera di Pierre Legros il giovane (1703). Sulla parete antistante, il grande dipinto Apparizione della Vergine a San Stanislao (1825), opera di Tommaso Minardi. Accanto alla scultura, in una vetrina per reliquie in noce della metà del XVIII secolo, sono conservati i due messali del santo e, in una teca, il velo che avvolse le sue spoglie.
Note
modifica- ^ I quattro ambienti formanti le cosiddette Camerette del santo furono demoliti e ricostruiti, riutilizzando gli originali materiali settecenteschi, nel 1888-1889.
- ^ Letizia Lanzetta, Le chiese di Roma illustrate - Sant'Andrea al Quirinale, Istituto di Studi Romani, Palombi 1996.
- ^ La Civiltà cattolica, anno XL, vol. III della serie XIV, 1889.
- ^ La sala conserva ancora il pavimento in cotto originale cinquecentesco realizzato nel corso dei lavori di ingrandimento del noviziato ordinati da Francesco Borgia tra il 1569 ed il 1574.
- ^ Gualberto Giachi e Guglielmo Matthiae, Le chiese di Roma illustrate - Sant'Andrea al Quirinale, Marietti 1969, pag.67.
- ^ Alcuni dei dipinti di questo ciclo sono stati ritoccati e maldestramente restaurati in epoche successive. Gli acquerelli sono stati assegnati da Vittorio Casale (1982) a Giacomo Zoboli. Laura Lanzetta (1996) li ha riattribuiti al Pozzo. Bernhard Kerber (1998) inserisce i dodici acquerelli nell'elenco delle attribuzioni erronee.
Bibliografia
modifica- A. Betancur, Il ragazzo di Rostkow, Editrice Àncora, Milano 1969.
- Giovanni Martinetti s.j., Sacra avventura, LDC, Torino 1967.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Stanislao Kostka
Collegamenti esterni
modifica- Stanislào Kostka, santo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Pietro Tacchi Venturi, STANISLAO Kostka, santo, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1936.
- (EN) Stanislao Kostka, in Cyclopædia of Biblical, Theological, and Ecclesiastical Literature, Harper.
- Stanislao Kostka, su BeWeb, Conferenza Episcopale Italiana.
- Stanislao Kostka, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.
- Stanislao Kostka, su causesanti.va, Congregazione delle cause dei santi.
- Scheda biografica sul sito dei Gesuiti, su gesuiti.it. URL consultato il 14 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 15574862 · ISNI (EN) 0000 0001 1021 7084 · SBN RMLV065823 · BAV 495/43888 · CERL cnp01270369 · ULAN (EN) 500353940 · LCCN (EN) n83190804 · GND (DE) 119208792 · NDL (EN, JA) 00621506 · CONOR.SI (SL) 182904419 |
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