Stanislav Bunin

pianista russo

Stanislav Bunin (in russo Станислав Станиславович Бунин?; Mosca, 25 settembre 1966) è un pianista russo.

Stanislav Bunin
NazionalitàRussia (bandiera) Russia
GenereMusica classica
Periodo di attività musicale1983 – in attività
Strumentopianoforte

Biografia

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Stanislav Bunin è nato in una famiglia di musicisti da generazioni. Figlio di Stanislav Neuhaus e nipote di Heinrich Neuhaus, ha iniziato a suonare il pianoforte a 5 anni sotto la guida della madre, concertista e docente al Conservatorio di Mosca, dove lui stesso in seguito studiò, dal 1984 al 1988, con Sergei Dorensky.

Vinse il primo premio, nel 1983, al concorso "Long-Thibaud" di Parigi e, nel 1985, al Concorso Chopin di Varsavia, nel quale ottenne anche i premi speciali per la migliore esecuzione di una Polacca e un Concerto del compositore eponimo. Quest'ultima affermazione gli consentì l'avvio di una brillante carriera concertistica, nelle maggiori sale del mondo e con le più importanti orchestre.[1]

Nel 1988, Bunin lasciò l'Unione Sovietica e, dopo un breve periodo in Germania, si trasferì in Giappone e da allora centellinò le apparizioni in pubblico. Si ricordano, nel 1995, il cinquantesimo anniversario del Festival Chopin di Duszniki; nel 1997, la prima assoluta, a Varsavia, di un Preludio di Karol Szymanowski; e, nel 2001, il centenario dell'Orchestra Filarmonica di Varsavia. Recentemente è tornato a suonare a Milano,[2] per la Società dei Concerti fondata da Antonio Mormone, che lo scoprì nei primissimi anni '80.[3]

Le sue incisioni, dedicate a Chopin, Mozart, Debussy e Bach sono state pubblicate anche da Deutsche Grammophon, EMI e Sony.[4]

Dal 1991 al 1997 ha insegnato presso il "Senzoku Gakuen College of Music" di Kawasaki e, nel 2007, partecipò alla realizzazione del videogioco Eternal Sonata, ispirato alla vita di Chopin, suonando per la colonna sonora alcuni brani per pianoforte del compositore polacco.

Ha fondato la "Stanislav Bunin Enterprise" e, a Tokyo, una scuola per i bambini orfani musicalmente dotati.[1]

  1. ^ a b Dimitri Gagliano, Stanislav Bunin. Nostalgia del passato, su www.suonare.it, Michelangeli Editore, 1999. URL consultato il 21 agosto 2025.
  2. ^ Piera Anna Franini, Bunin, quel sogno al Conservatorio, in ilGiornale.it, 7 giugno 2005. URL consultato il 21 agosto 2025.
  3. ^ Antonio Mormone | Fondazione La Società dei Concerti | Milano, su www.soconcerti.it. URL consultato il 21 agosto 2025.
  4. ^ Stanislav Bunin, su Discogs. URL consultato il 21 agosto 2025.

Collegamenti esterni

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