Stato sabaudo
Il termine Stato sabaudo (o anche Stati sabaudi) è usato dagli storici per indicare collettivamente tutti gli stati governati dai Capi di Casa Savoia dal Medioevo alla Fusione perfetta del 1847.
| Stato sabaudo | |
|---|---|
| Motto: FERT | |
| Dati amministrativi | |
| Nome ufficiale | Stati del Duca di Savoia (fino al 1713), Stati di S.M. il Re di Sardegna o Stati sardi (dal 1720), Regii Stati, Stati sabaudi[1][2][3] |
| Lingue ufficiali | Italiano[4][5][6] |
| Lingue parlate | italiano, francoprovenzale, occitano, piemontese, ligure, lombardo, sardo, corso gallurese, catalano algherese, sassarese, francese |
| Inno | Marche de Savoye Marcia reale S'hymnu sardu nationale (in Sardegna) |
| Capitale | Torino (dal 1563) de facto[7] |
| Altre capitali | Montmélian (1006-1295), Chambéry (1295-1563), Cagliari (1796-1815) |
| Dipendente da | |
| Dipendenze | Stati di terraferma: |
| Politica | |
| Forma di governo | Monarchia assoluta composita |
| Capo di Casa Savoia | Umberto I Biancamano (primo) Carlo Alberto (ultimo) |
| Nascita | 26 gennaio 1000 con Umberto I Biancamano |
| Causa | nomina di Umberto I Biancamano conte di Moriana a feudatario di Savoia e creazione della Contea di Savoia da parte di Rodolfo III di Borgogna |
| Fine | 29 novembre 1847 con Carlo Alberto di Sardegna |
| Causa | Fusione perfetta del 1847 |
| Territorio e popolazione | |
| Bacino geografico | Sardegna, Piemonte, Valle d'Aosta, Savoia, Nizza, Liguria, Lomellina, Oltrepò Pavese, Bobbiese e alta Val Trebbia e Capraia |
| Territorio originale | Savoia |
| Massima estensione | 73810 km² nel 1859 |
| Popolazione | 7 287 000 ab. nel 1859 |
| Suddivisione | Province |
| Economia | |
| Valuta | Scudo sardo (1755-1816) Scudo piemontese (1755-1816) Lira sabauda (dal 1816) |
| Religione e società | |
| Religioni preminenti | Cattolicesimo |
| Religione di Stato | Cattolicesimo[9] |
| Religioni minoritarie | 0,47% Valdesi 0,14% Ebrei (1848)[10] |
| Evoluzione storica | |
| Preceduto da | |
| Succeduto da | |
| Ora parte di | |

Prima della fusione questi territori non facevano parte di uno stato unitario ma erano retti dalla dinastia dei Savoia in unione personale.[11][12] I principali stati sabaudi furono il Regno di Sardegna, il Ducato di Savoia, il Principato di Piemonte e dal 1815 il Ducato di Genova. Il sovrano sabaudo si autoproclamava anche re titolare di Cipro, di Gerusalemme e d'Armenia, stati che tuttavia non furono mai governati.
Terminologia
modificaSia nel passato e sia oggi si usava spesso, per sineddoche, riferirsi all'insieme dei possedimenti dei Savoia come Ducato di Savoia. In realtà, i Savoia non regnarono su uno stato unitario con un unico nome ufficiale, bensì su un insieme complesso di entità politiche, con titoli diversi, con diverse origini istituzionali, culturali e giuridiche, tenute assieme in unione personale dalla persona del Capo di Casa Savoia. Questi includevano, ad esempio, il Ducato di Aosta, il Principato di Piemonte e la Contea di Nizza, che erano distinti e non giuridicamente parte del Ducato di Savoia, da cui derivava il titolo da loro posseduto. Gli stessi Savoia si riferivano ai loro possedimenti nel loro insieme con il termine di Stati del Duca di Savoia.[13][14][15][16]
Similmente, con l'acquisizione del Regno di Sardegna nel 1720, si cominciò a riferirsi all'insieme dei possedimenti sabaudi come Stati sardi o Regno di Sardegna, benché tale denominizone si riferiva ufficialmente solo al reame che si estendeva sull'isola omonima e non anche gli altri territori, che erano detti Stati di terraferma. Il termine in voga per riferirsi all'insieme era infatti Stati del Re di Sardegna, Stati sabaudi oppure Regii Stati.[17][13]
Oggi gli storici usano il termine più neutro di Stato sabaudo per indicare l'entità formata dall'insieme dei territori governati dai Savoia, un esempio di monarchia composita dove molti territori diversi e distinti sono uniti in un'unione personale avendo lo stesso sovrano.
Solamente con la fusione perfetta del 1847 tutti i territori sabaudi divennero parte di uno Stato unitario.
Storia
modificaIl primo conte di casa Savoia a governare effettivamente fu Umberto I Biancamano, conte di Moriana, di cui non si conoscono gli ascendenti.
Oddone, conte di Savoia dal 1051 al 1057, ampliò i propri possedimenti grazie al matrimonio con Adelaide, marchesa di Torino e di Susa, titolo che aveva ereditato dal padre Olderico Manfredi II. Questo matrimonio con Adelaide fu molto importante per i Savoia. Fino a quel momento essi si erano impegnati ad espandersi soprattutto al di là delle Alpi ma ora iniziarono la loro opera di espansione in Italia. Oddone aggiunse ai possedimenti ereditati dal fratello la vasta marca di Torino, che comprendeva, oltre alla contea di Torino, anche le contee di Alba, di Albenga, di Asti e di Ventimiglia. Così l'unione tra Oddone e Adelaide fu particolarmente proficua: l'estensione dei loro domini, avendo stretto insieme le forze, era davvero ragguardevole dominando, nel complesso, territori aventi la dimensione di un regno anche se vari piccoli domini vi s'interponevano, e qui si incontrava un marchesato, qua un ducato, là una contea appartenenti a feudatari minori.
Nel 1703, durante la guerra di successione spagnola l'imperatore Leopoldo I d'Asburgo promise il Monferrato al duca di Savoia Vittorio Amedeo II, in cambio della sua entrata in guerra contro la Francia. Il ducato, occupato dall'esercito imperiale nel 1707, venne tolto ai Gonzaga con un decreto di Giuseppe I d'Asburgo nell'anno successivo. Con il trattato di Utrecht che mise fine alla guerra nel 1713, Vittorio Amedeo II ottenne in definitiva il Monferrato, ed in aggiunta anche Alessandria, la Lomellina, Pragelato e l'alta Val di Susa, la Valsesia e i feudi delle Langhe. Inoltre, grazie alla pressione inglese, egli otteneva il titolo di re di Sicilia e quindi la potestà feudale su Malta.
Territori
modificaI territori principali costituenti lo stato sabaudo furono:
- il Ducato di Savoia, diviso in province:
- la Contea di Savoia
- la Savoia ducale (Chambéry)
- la Contea di Moriana (San Giovanni di Moriana)
- il Marchesato di Tarantasia (Moûtiers)
- il Genevese (Annecy)
- già Contea poi Ducato
- la Baronia del Faucigny (Bonneville)
- il Ducato del Chiablese (dal XI secolo) (Thonon)
- il Ducato d'Aosta
- già Contea di Aosta (dal 1030 circa)
- il Principato del Piemonte (a partire dalla metà del XI secolo)
- la Contea di Nizza (dal 1388)
- la Contea di Asti (dal 1531)
- il Principato di Oneglia (dal 1576)
- la Contea di Loano (dal 1770)
- il Regno di Sardegna (dal 1720): con il trattato di Londra del 2 agosto 1718, confermato dal trattato dell'Aia del 20 febbraio 1720, la Sicilia viene scambiata con la Sardegna e gli Stati di Savoia diventano Regno di Sardegna (Regnum Sardiniæ), conservando la sede dei Re a Torino (un viceré si insedia a Cagliari).
- il Ducato del Monferrato (dal 1708)
- il Ducato di Genova (dal 1815)
Province che hanno fatto parte degli Stati sabaudi dal XIII al XVII secolo (tre province dal XIII secolo fino al Trattato di Lione del 1601):
Regioni che hanno temporaneamente fatto parte degli Stati sabaudi:
- il Ducato di Ginevra
- la provincia di Carouge
- il paese di Vaud
- il Basso Canton Vallese (Martigny)
- il Regno di Sicilia (1713-1720): ottenuto con il trattato di Utrecht, poi scambiato con il Regno di Sardegna
- il Franco-Lionese
- le città libere di Mentone e Roccabruna (protettorati del Duca di Savoia e Re di Sardegna)
Lo Stato sabaudo, inoltre, ottenne nel 1815 il Principato di Monaco appena ristabilito come protettorato, garantendogli supporto diplomatico e militare.[18]
Note
modifica- ^ https://biblio.toscana.it/argomento/Regno%20di%20Sardegna%20%281720-1861%29?
- ^ https://archive.org/details/bub_gb_hKmGCUmY5EEC/page/n6/mode/1up
- ^ https://books.google.it/books?id=rUA9AAAAYAAJ&pg=PA1&source=gb_mobile_entity&hl=it&newbks=1&newbks_redir=0&gboemv=1&ovdme=1&gl=IT&redir_esc=y#v=snippet&q=Regi%20Stati&f=false
- ^ L'italiano era diventata lingua ufficiale negli Stati sardi di terraferma in seguito all'editto di Rivoli del 1561, mentre in Sardegna lo è diventato nel 1760.
- ^ (EN) Roberto Bolognesi, The Phonology of Campidanian Sardinian : a unitary account of a self-organizing structure, The Hague, Holland Academic Graphics, 1998.
- ^ Amos Cardia, S'italianu in Sardìnnia, Iskra Edizioni, 2006.
- ^ Ufficialmente gli Stati sabaudi erano entità distinte, ognuno con la sua capitale, uniti solamente dal dominio personale del Capo di Casa Savoia. Il governo effettivo degli Stati è stato esercitato per la maggior parte del tempo a Torino, da quando divenne capitale del Ducato di Savoia nel 1563, tranne tra il 1796 e il 1815 quando il sovrano, a causa dell'occupazione francese degli Stati di terraferma, trasferì la corte a Cagliari.
- ^ Ristabilito nel 1815 dopo essere stato annesso alla Francia nel 1793, il Congresso di Vienna e il Trattato di Stupinigi del 1817 lo designarono come protettorato del governo sabaudo. Il Principato era dipendente dai Savoia in politica estera e in materia di difesa, conservava però la sua sovranità interna.
<https://monacodc.org/monhistory.html> - ^ Ex art. 1 dello Statuto Albertino.
- ^ Castiglioni, p. 286.
- ^ Vester.
- ^ (EN) Toby Osborne, Stato sabaudo e Sacro Romano Impero, ed. Marco Bellabarba and Andrea Merlotti, in The English Historical Review, vol. 133, n. 564, ottobre 2018, pp. 1299-1300. URL consultato il 24 maggio 2023. Ospitato su academic.oup.com.
- ^ a b (EN) Anna Kalinowska e Jonathan Spangler, Power and Ceremony in European History: Rituals, Practices and Representative Bodies since the Late Middle Ages, Bloomsbury Publishing, 9 settembre 2021, p. 158, ISBN 978-1-350-15219-9. URL consultato il 10 maggio 2023.
- ^ Vester, p. 261.
- ^ (EN) Christopher Storrs, War, Diplomacy and the Rise of Savoy, 1690–1720, Cambridge University Press, 13 gennaio 2000, ISBN 978-1-139-42519-3. URL consultato il 10 maggio 2023.
- ^ (EN) Paola Bianchi e Karin Wolfe, Turin and the British in the Age of the Grand Tour, Cambridge University Press, 21 settembre 2017, p. 142, ISBN 978-1-107-14770-6. URL consultato il 10 maggio 2023.
- ^ La Redazione, Gli Stati Sabaudi D’Antico Regime non furono uno stato nazionale, su Il Giardino della Cultura, 1º novembre 2023. URL consultato il 20 ottobre 2025.
- ^ History of Monaco, su monacodc.org. URL consultato il 21 ottobre 2025.
Bibliografia
modifica- (FR) Réjane Brondy, Bernard Demotz e Jean-Pierre Leguay, Histoire de Savoie : La Savoie de l'an mil à la Réforme, XIe-début XVI siècle, Ouest France Université, 1984, ISBN 2-85882-536-X.
- Pietro Castiglioni, Relazione generale con una introduzione storica sopra i censimenti delle popolazioni italiane dai tempi antichi sino all'anno 1860. 1.1, a cura di Ministero di Agricoltura industria e commercio, Torino, Stamperia reale, 1862. URL consultato il 7 febbraio 2019.
- (FR) Giuliano Ferretti (Dir.), Les États de Savoie, du duché à l'unité d’Italie (1416-1861), Garnier Classiques, 2019, ISBN 978-2-406-09415-9.
- (EN) Matthew Vester, Sabaudian Studies: Political Culture, Dynasty, and Territory (1400–1700), Penn State Press, 25 marzo 2013, ISBN 978-0-271-09100-6. URL consultato il 24 maggio 2023.
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Collegamenti esterni
modifica- sabaudo, Stato, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.

