Tempio del Fuoco
Un tempio del Fuoco è il luogo di culto degli zoroastriani. Nel mazdeismo il fuoco (avestico: ātar, il fuoco sacro), insieme con l'acqua (avestico: āpas, "le acque"), è un agente di purezza rituale.

Storia e sviluppo
modificaTracce archeologiche
modificaI più antichi resti di ciò che è stato identificato come un tempio del fuoco sono sul monte Khajeh, nei pressi del lago Hamun, nel Sistan e sono stati temporaneamente datati tra il III e il IV secolo a.C. Il tempio venne ricostruito durante l'epoca dei parti (250 a.C.-226 d.C.) ed ingrandito nel periodo sasanide (226–650 d.C.). Il tratto caratteristico del tempio del fuoco sasanide era il suo santuario a cupola dove si trovava l'altare del fuoco[1]. Questo santuario ha sempre avuto una pianta quadrata con un pilastro ad ogni angolo sostiene la cupola (gombad). Resti archeologici e le testimonianze letterarie dei commenti Zend all'Avesta, suggeriscono che il santuario fosse circondato da una via di passaggio su tutti e quattro i lati. Rovine dei templi dell'era sasanide sono state trovate in varie zone dell'antico impero, principalmente nel sud-ovest (Fars, Kerman e Elam), ma i più grandi e solenni sono quelli di Adur Gushnasp, nella Media Minore.
I templi del fuoco oggi
modificaClassificazione
modificaI templi del fuoco sono classificati secondo il grado del fuoco ospitato al loro interno. Ci sono tre gradi di fuochi, il Dadgah Atash, Atash Adaran e Atash Behram.
Dadgah Atash
modificaÈ il grado più basso di fuoco sacro e può essere consacrato nel corso di poche ore da due sacerdoti, che recitano alternativamente i 72 versi della liturgia Yasna. La consacrazione può occasionalmente includere la recitazione del Vendidad, ma è opzionale. Una persona laica può avvicinarsi al fuoco sacro quando non ci sono funzioni in corso. Il termine non indica necessariamente un fuoco consacrato e può indicare anche il focolare o la lampada ad olio presente in molte case zoroastriane.
Atash Adaran
modificaAtash Adaran, il "Fuoco dei fuochi", è il successivo grado più alto. Richiede una raccolta dai focolari di rappresentanti dei quattro gruppi professionali: asronih (sacerdote), (r)atheshtarih (soldati e funzionari civili), vastaryoshih (agricoltori e pastori) e hutokshih (artigiani e operai). C'è bisogno di otto sacerdoti per consacrare un fuoco Adaran e la procedura dura tra le due e le tre settimane.
Atash Behram
modificaIl più alto grado del fuoco è l'"Atash Behram", il "Fuoco della vittoria", e la sua istituzione e consacrazione è la più elaborata dei tre. Coinvolge la raccolta di sedici differenti "tipi di fuoco", ovvero fuoco proveniente da sedici fonti diverse. Ognuno dei sedici fuochi è poi soggetto a una purificazione rituale prima di unirsi agli altri. Trentadue sacerdoti sono richiesti per la consacrazione, che può durare fino ad un anno.
In un tempio dove vi è un fuoco Adaran o un fuoco Behram, vi si trova almeno un fuoco Dadah. Diversamente dai fuochi Adaran e Behram, davanti al fuoco Dadgah i sacerdoti celebrano i rituali della fede.
Una lista dei nove Atash Behram:
- Iranshah Atash Behram a Udvada, India. Istituito nel 1742.
- Desai Atash Behram a Navsari, India. Istituito nel 1765.
- Dadiseth Atash Behram a Mumbai, India. Istituito nel 1783.
- Vakil Atash Behram a Surat, India. Istituito nel 1823.
- Modi Atash Behram a Surat, India. Istituito nel 1823.
- Wadia Atash Behram a Mumbai, India. Istituito nel 1830.
- Banaji Atash Behram a Mumbai, India. Istituito nel 1845.
- Anjuman Atash Behram a Mumbai, India. Istituito nel 1897.
- Yezd Atash Behram a Yazd, Iran. Istituito nel 1932.
Struttura
modificaLa facciata esterna di un tempio del fuoco è quasi sempre volutamente anonima e priva di abbellimenti. Questo potrebbe riflettere un'antica tradizione dove lo scopo principale di un tempio è di contenere un fuoco sacro e non glorificare ciò che altrimenti sarebbe semplicemente un edificio. La struttura di base di un tempio zoroastriano contemporaneo è sempre la stessa. All'ingresso c'è un grande spazio o sala dove possono avere luogo speciali cerimonie. Vi è poi un atrio più piccolo. Connesso a questo atrio, o chiuso all'interno, ma non visibile dalla sala, vi è poi l'atashgah, ovvero "luogo del fuoco"[2], dove si trova l'altare del fuoco. Non ci sono luci, a parte quella del fuoco stesso, nell'atashgah. Nella tradizione indo-zoroastriana (ma non nei moderni edifici in Iran) i templi sono progettati per evitare anche l'ingresso della luce del sole all'interno del santuario.
In India e nelle comunità zoroastriane indiane all'estero non è permesso ai non-zoroastriani di entrare in uno spazio dove può essere visto il fuoco. Non vi sono fonti dottrinali a questo divieto, ma è soltanto una tradizione.
Note
modificaVoci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tempio del fuoco
Collegamenti esterni
modifica- Mary Boyce, ĀTAŠKADA, su Encyclopaedia Iranica.
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh2005001133 · J9U (EN, HE) 987007540074405171 |
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