Therwil
Therwil (toponimo tedesco) è un comune svizzero di 10 133 abitanti del Canton Basilea Campagna, nel distretto di Arlesheim.
| Therwil comune | |
|---|---|
| Localizzazione | |
| Stato | |
| Cantone | |
| Distretto | Arlesheim |
| Amministrazione | |
| Lingue ufficiali | Tedesco |
| Territorio | |
| Coordinate | 47°29′57″N 7°33′11″E |
| Altitudine | 306 m s.l.m. |
| Superficie | 7,63 km² |
| Abitanti | 10 133 (09.2023) |
| Densità | 1 328,05 ab./km² |
| Comuni confinanti | Aesch, Biel-Benken, Ettingen, Oberwil, Reinach, Witterswil (SO) |
| Altre informazioni | |
| Cod. postale | 4106 |
| Prefisso | 061 |
| Fuso orario | UTC+1 |
| Codice OFS | 2775 |
| Targa | BL |
| Nome abitanti | therwiler |
| Cartografia | |
| Sito istituzionale | |
Geografia fisica
modificaTherwil si trova nella valle Leimental, sul versante occidentale delle colline del Bruderholz. Il territorio comunale è bagnato dal fiume Birsig.
Storia
modificaL'area di Therwil è stata abitata fin dall'antichità: sono stati rinvenute testimonianze delle epoche neolitica, romana e medievale. Il primo cenno documentale di Tervvilre risale al 1223[1]; si tratta dello scritto con il quale i conti di Thierstein la assegnarono al convento di Reichenau[senza fonte]. Nel 1525 il comune venne annesso alla città di Basilea e nel 1547 fu acquisito dal vescovo di Basilea[1].
Durante la Guerra dei trent'anni il centro fu saccheggiato più volte e dopo la Rivoluzione francese Therwil fu annesso all'effimera Repubblica Rauraciana (1792-1793); in seguito fece parte del dipartimento del Mont-Terrible (1793-1800) e di quello dell'Alto Reno (1800-1814). Nel 1815 la località venne assegnata al nuovo Canton Basilea[1]. Negli anni 1830 il rivoluzionario Stephan Gutzwiller fu la mente della rivolta che portò alla divisione del Canton Basilea e alla nascita del Canton Basilea Campagna[1]. Nel 1887, dopo l'inaugurazione della ferrovia della valle del Birsig, il comune ebbe per la prima volta un collegamento diretto con la città di Basilea[1].
Simboli
modificaIl comune ha ripreso lo stemma della famiglia von Therwil, documentato anche nella Basler Chronik (Cronaca di Basilea) di Christian Wurstisen del 1580.[3][4]
Monumenti e luoghi d'interesse
modifica- Chiesa cattolica di Santo Stefano (Kirche Sankt Stephan), attestata dal 1267 e ricostruita nel 1627-1631[1], contiene dipinti e un tabernacolo di origini spagnole[senza fonte].
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaL'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[1]:
Abitanti censiti[5]

Etnie e minoranze straniere
modificaLa percentuale di stranieri è del 15% (dati del 31 gennaio 2011)[senza fonte].
Religione
modificaIl 33% della popolazione appartiene alla Chiesa cattolica e il 32% alla religione protestante[senza fonte].
Infrastrutture e trasporti
modificaTherwil è servita dall'omonima stazione, sulle ferrovia della valle del Birsig[1], ed è attraversata dai tram della linea 10 e 17 e dagli autobus della linea 62 e 64 della BLT (Baselland Transport) che collegano il comune con la città di Basilea e con i centri limitrofi[senza fonte].
Amministrazione
modificaOgni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini del comune.
Sport
modificaA Therwil ha sede la Federazione di baseball e softball della Svizzera; la squadra di baseball locale, i Therwil Flyers, ha vinto 13 volte il campionato svizzero[senza fonte][6].
Note
modifica
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Therwil
Collegamenti esterni
modifica- Brigitta Strub, Therwil, in Dizionario storico della Svizzera, 12 marzo 2014. URL consultato il 12 settembre 2018.
| Controllo di autorità | VIAF (EN) 130357417 · LCCN (EN) n97052459 · GND (DE) 4546806-0 |
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- ^ a b c d e f g h Brigitta Strub, Therwil, in Dizionario storico della Svizzera, 12 marzo 2014. URL consultato il 12 settembre 2018.
- ^ (DE) Paul Suter, Die Gemeindewappen des Kantons Baselland, Liestal, Kantonale Drucksachen- und Materialzentrale, 1952, ISBN 7100102634.
- ^ (DE) Wasserburg Therwil (Burgstelle), su burgenseite.ch. URL consultato il 5 agosto 2025.
- ^ (DE) Christian Wurstisen, Basler Chronik, illustrazioni di Tobias Stimmer e Gregorius Sickinger, Sebastian Henricpetri, 1580. Ospitato su Google Books.
- ^ Dizionario storico della Svizzera
- ^ Redazione, Bis dei Flyers in Svizzera » Baseball.it, su Baseball.it, 22 settembre 2020. URL consultato l'8 ottobre 2020.

