Thumos
Thymos (anche thumos, in greco θυμός) è una parola greca antica che esprime il concetto di "anima emozionale". La parola indica un'associazione fisica con il respiro o col sangue, in quanto risiede nel petto. La parola è usata anche per esprimere il desiderio umano di riconoscimento.
Significato e slittamenti semantici
modificaNelle opere di Omero, thymos fu utilizzata per indicare le emozioni, il desiderio, o un impulso interno (movimento, agitazione)[1]. Thymos era una possessione permanente di un uomo vivente, a cui apparteneva il suo pensiero ed il suo sentimento. Quando nelle opere omeriche un eroe è sottoposto ad una situazione stressante può esternare il suo thymos, conversando con esso (come se esso fosse un'altra persona[2])[3].
Eraclito: «È arduo combattere contro il thymos: ciò che vuole lo compra a prezzo della vita (o: dell'anima)» (B 85 DK tratto da Plutarco[4], e riferito anche da Aristotele[5]).
Democrito è l'autore di vari frammenti a carattere etico centrati sul concetto di euthymìa. Essa è la tranquillità d'animo, la misurata moderazione dei desideri e dei componenti che si ottiene con il distacco e il dominio della ragione su impulsi e passioni. Anche Socrate ce ne parla, con il nome di eudaimonia.
Platone parla del thymos come di una delle tre parti costituenti la psiche umana: nel celebre Mito del carro e dell'auriga del dialogo Fedro, descrive l'anima come un cocchio il cui auriga (il logos) guida i due cavalli Thymos ed Epithymia (che verrà collegato al concetto di Eros); mentre nel libro IV della Repubblica presenta l'anima come tripartita in nous (intelletto), thymos (impeto), ed epithymia (istinto). L'epithymia è ciò che attiene ai desideri derivanti dall'essere corporei, il thymos è la parte legata alle emozioni e all'emotività, e il nous è ciò che "controlla" l'anima, dominando epithyma con la compartecipazione di thymos[3].
Richard Broxton Onians osserva che in Omero il thymos è da intendere come "anima-respiro" ed è racchiuso nel petto e nei polmoni (ritenuti organi dell'intelligenza) come un elemento caldo.[6] Il termine psyché (ψυχή), per certi aspetti similare a thymos, va tuttavia inteso come "anima-vita", localizzata nella testa[7]. Se la morte distrugge il thymos,[8] non distrugge tuttavia la psyché che abbandona il corpo e giunge nell'Ade (Ἅδης).
Megalotimia e isotimia
modificaQueste due espressioni derivanti da thymos indicano, rispettivamente, il bisogno di essere riconosciuti come superiori agli altri e come uguali agli altri.
Thumos e democrazia
modificaNel libro The End of History and the Last Man (La fine della storia e l'ultimo uomo), Francis Fukuyama cita il thymos in relazione alla democrazia liberale e al riconoscimento, riferendo l'idea socratica di thymos e desiderio con la volontà del popolo di essere riconosciuto all'interno del governo. I problemi emergono quando altre persone non riconoscono il thymos altrui, e con ciò non garantiscono la giustizia che ciò richiederebbe. Affinché il popolo possa essere in armonia - sostiene Fukuyama - il desiderio umano di riconoscimento deve declinarsi nell'isotimia anziché nella megalotimia. Qualsiasi sistema che produce disuguaglianza politica è inevitabilmente foriero della megalotimia di alcuni dei suoi membri a discapito di altri. Fukuyama illustra come il thymos è collegato alla Storia, facendo l'esempio dell'anti-comunismo in Unione Sovietica, nell'Europa orientale e in Cina, dicendo: «Non possiamo comprendere la totalità dei fenomeni rivoluzionari se non ci rendiamo conto di come funzionano il furore timotico e la domanda di riconoscimento che accompagna la crisi economica del comunismo»[9].
Influenza culturale
modifica- La società Phi Theta Kappa ha preso la lettera theta del suo nome da thymos, riferendosi in particolare alla "ambizione" che cercano nei loro aspiranti membri.
- Thymos è il nome della pubblicazione accademica «Journal of Boyhood Studies» ("Rivista degli studi sulla gioventù").
- Thymos è il cognome di Galo Thymos, personaggio del film anime Promare. Numerosi riferimenti ad altre parole greche sono presenti anche nei nomi di altri personaggi.
Note
modifica- ^ «Nell'Iliade in generale non esiste coscienza. Dico «in generale» perché in seguito menzionerò alcune eccezioni. In generale, perciò, non vi compaiono neppure parole per designare la coscienza o atti mentali. Le parole presenti nell'Iliade che in seguito vennero a designare cose mentali hanno significati diversi, tutti più concreti. [...] Il thumos, che passerà in seguito a significare qualcosa di simile all'anima emozionale, designa semplicemente il movimento o l'agitazione. Quando un uomo cessa di muoversi, il thumos abbandona le sue membra. Ma in qualche modo è anche simile addirittura a un organo; quando infatti Glauco prega Apollo di alleviare il suo dolore e di dargli la forza di aiutare l'amico Sarpedonte, Apollo ascolta la sua preghiera e «infonde vigore nel suo thumos» (Iliade, XVI, 529). Il thumos può dire a un uomo di mangiare, bere o combattere. Diomede dice in un punto che Achille combatterà «quando nel petto il thumos gli parla e un dio lo sospinge» (IX, 702 sg.). Ma il thumos non è in realtà un organo e non è sempre localizzato: un oceano infuriato ha thumos» (da Il crollo della mente bicamerale e l'origine della coscienza, Julian Jaynes, Adelphi 2007, pp. 94-95).
- ^ « [...] quando Archiloco è turbato, è il suo thumos che è abbattuto come un guerriero debole, ed è ad esso che egli dice «leva gli occhi e difenditi contro i tuoi nemici» (framm. 67). Archiloco parla al suo thumos come se esso fosse un'altra persona [...] » (da Il crollo della mente bicamerale e l'origine della coscienza, Julian Jaynes, Adelphi 2007, p. 339).
- ^ a b University of Virginia Library, Dictionary of the History of Ideas.
- ^ Coriolano, 22
- ^ Cristina Viano, Aristotele, Eraclito e la forza irresistibile del thumos (22 B 85 DK)
- ^ R. B. Onians, The Origins of European Thought, Cambridge, Cambridge University Press, 1951; traduzione italiana Le origini del pensiero europeo. Intorno al corpo, la mente, l'anima, il mondo, il tempo, il destino, traduzione di P. Zaninoni, a cura di L. Perilli, Collana Il ramo d'oro, Milano, Adelphi, 1998, ISBN 978-88-459-1409-6; Collana Gli Adelphi, 2006, ISBN 978-88-459-2110-0, I 3, pp. 69 sgg..
- ^ R. B. Onians, cit., II 1, pp. 121 sgg..
- ^ R. B. Onians, cit., p. 123.
- ^ Francis Fukuyama, The End of History and the Last Man, New York, 2006. Trad. it. La fine della storia e l'ultimo uomo, Milano, 2003.
Bibliografia
modifica- Caroline P. Caswell, A Study of Thumós in Early Greek Epic, Leiden, Brill, 1990
- Julian Jaynes, The Origin of Consciousness in the Breakdown of the Bicameral Mind, 1976, trad. it. di Libero Sosio e Annalisa Sassano, Il crollo della mente bicamerale e l'origine della coscienza, Milano, Adelphi, 2007 (1ª ed. 1984). ISBN 978-88-459-1222-1
Voci correlate
modificaAltri progetti
modificaCollegamenti esterni
modifica- Ada Cortese, Archeologia della coscienza, in Individuazione. Trimestrale di psicologia analitica e filosofia sperimentale