Toni Fabris
Toni Fabris (Bassano del Grappa, 10 maggio 1915 – Bassano del Grappa, 29 agosto 1989) è stato uno scultore, regista e artista italiano.

Figlio dello scultore e ceramista Luigi Fabris, è attivo a Milano tra la fine della Seconda guerra mondiale e i primi anni ottanta del Novecento. Studia all'Accademia di Brera sotto la guida di Francesco Messina. Dopo la guerra e la prigionia si presenta con una personale nel Salone dell'Illustrazione Italiana a Milano. Negli anni seguenti riprende gli esperimenti di scultura animata già iniziati negli anni Trenta. Nel 1962 si tiene la seconda personale nella galleria Minima Toninelli. Nel marzo del 1963 espone nella galleria D'Eendt di Amsterdam. Nel 1965 è al Kunstmuseum di Winterthur. Nel 1966 è invitato con un gruppo di opere alla XXXIII Biennale di Venezia. Nel 1969 espone alla galleria Traverso di Milano.


La scultura animata
modificaNell'ambito del CineGuf[1] di Milano Fabris realizzò i primi esperimenti cinematografici in cui riuscì ad animare le sue sculture sfruttando la ripresa a passo uno. La tecnica, che era già utilizzata per i cartoni animati e per film in cui a muoversi erano pupazzi o burattini, fu qui impiegata dallo scultore per dare vita alla materia: risultato delle sperimentazioni degli anni '37-'38 sono dei brevi film in bianco e nero incentrati perlopiù sull'idea della mutazione, sulla possibilità di rappresentare una metamorfosi plastica in divenire. Apollo e Dafne, per esempio, si basa sul celebre mito e si concentra proprio sul momento della trasformazione espressionistica della ninfa Dafne in una pianta di alloro. Gli esperimenti in plastilina di questi anni anticipano inoltre alcune idee che lo scultore riprenderà e svilupperà alla fine del decennio successivo, quando, finita la guerra, poté riprendere la sua attività e realizzare nel 1949 la sua ultima e più matura opera cinematografica, il cortometraggio Gli uomini sono stanchi.
Gli uomini sono stanchi
modificaGli uomini sono stanchi è un cortometraggio di sculture animate realizzate con plastilina colorata, girato nel 1949, con pellicola 35 mm a colori, della durata di circa 10 min. Realizzato con la tecnica passo uno, il film si ispira ad alcuni passi biblici (adattati da Nazareno Taddei S.J.)[2] e vuole rappresentare «il travaglio dell'umanità moderna oppressa dall'impero della tecnica»[3]. Per questo film lo scultore si avvalse di diversi collaboratori, tra i quali spiccano sicuramente Giorgio Albertazzi – cui si deve la voce over – e Luciano Chailly, che compose la musica originale utilizzata nella colonna sonora.
Gli uomini sono stanchi può essere considerato il punto di arrivo e la conclusione del percorso di sperimentazione iniziato dallo scultore prima della guerra. Alcune sequenze del film riprendono infatti situazioni già affrontate nei brevi esperimenti realizzati da Fabris negli anni '30, qui inserite però in un contesto unitario e rappresentate prestando maggior attenzione alle peculiarità espressive proprie del cinema.
Oltre che segnare un'importante tappa nella carriera dell'artista, questo film assume una notevole rilevanza in quanto si può considerare il «primo esperimento nel mondo di scultura animata»[3] – preceduto dai citati Esperimenti di sculture animate dello stesso Fabris. L'elemento di novità rispetto ad altri film realizzati con la ripresa a passo uno risiede nel fatto che qui la tecnica è applicata insieme alla scultura, ed esse sono poste l'una al servizio dell'altra. L'artista non si limita alla possibilità di dare vita e movimento a ‘pupazzi’ di plastilina ma anima e muove la materia stessa, plasmando statue anatomicamente esemplari che diventano i personaggi di uno scenario apocalittico; grazie al sapiente impiego simultaneo della ripresa a passo uno e della scultura possiamo poi vedere la metamorfosi di uomini in alberi, il dettagliato cambiamento delle espressioni sui volti angosciati, la fusione di un uomo con il terreno, palazzi che si sciolgono. Per certi versi è possibile intravedere nelle metamorfosi qui realizzate l'anticipazione di certe tendenze dell'animazione che emergeranno – in maniera indipendente e contesti del tutto differenti – nei decenni successivi.
"Gli uomini sono stanchi", è stato chiesto, a fine anni '50, dalla cineteca Mary Marson e dalla sezione film d'arte del Louvre di Parigi.
Nel 2023 l'Archivio Storico delle Arti Contemporanee - ASAC de La Biennale di Venezia restaura la pellicola, al laboratorio di restauro cinematografico - L'Immagine Ritrovata di Bologna, digitalizzandola in 4K.
Dopo questo cortometraggio Toni Fabris abbandonò il cinema d'animazione per dedicarsi esclusivamente alla scultura, forse interessato più ad esplorare lo sviluppo materico nello spazio invece che le possibilità di rappresentazione del movimento offerte dal mezzo cinematografico.
Esposizioni
modifica- Salone dell'Illustrazione Italiana, Milano, 1952.
- Galleria Cairola, Milano, 1952.
- "Gli uomini sono stanchi", proiezione fuori concorso alla XIX edizione della Mostra del Film Documentario e del Cortometraggio, XIX Biennale di Venezia - Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, Venezia, 1958.
- "Gli uomini sono stanchi", Film Festival Internazionale di Edimburgo (Scozia), 1961.
- Galleria Minima Toninelli, Milano, 1962.
- Galleria D'Eendt, Amsterdam (Olanda), 1963.
- I Salone Internazionale des Galeries Pilotes, Losanna (Svizzera), 1963.
- Kunstmuseum, Winterthur (Svizzera), 1965.
- XXXIII Biennale Internazionale d'Arte, Venezia, 1966.
- Palazzo della Gran Guardia, Verona, 1966.
- Galleria Traverso, Milano. 1969.
- Galleria San Fedele, Milano, 1969.
- Galleria Boni-Schubert, Lugano (Svizzera), 1970.
- Via della Scultura, Bologna, 1971.
- II Mostra Internazionale d’Arte, Basilea (Svizzera), 1971.
- Galleria Court, Copenhagen (Danimarca), 1972.
- Monumento ai caduti, Gorgonzola, 1973.
- Triennale di Milano, Milano, 1974.
- Atelier François Bouché, Marsiglia (Francia), 1975.
- Prato della Valle, Padova, 1975.
- Biennale d’Arte Contemporanea, S. Martino di Lupari, 1977.
- Banca Popolare di Milano, Milano, 1978.
- Internazionale Bronzetto, Padova, 1979.
- Galleria d'Arte di Ada Zunino, Milano, 1980.
- Museo di Castelvecchio di Verona, 1981.
- Chiostro del Museo Civico, Bassano del Grappa, 1982
- Galleria Spazio Temporaneo, Milano, 1990.
- "Riflessioni sulla scultura", Galleria Schubert, Milano, 2010.
- "Gli uomini sono stanchi", Omaggio a Luciano Chailly, Piccolo Teatro Grassi, Milano, 2015 (prima proiezione in formato digitale).
- "Gli uomini sono stanchi", Omaggio a Luciano Chailly, NoMus Museo '900, Milano, 2015.
- "Gli uomini sono stanchi", International Film Festival Human Rights - Diritti a Todi, Todi, 2015.
- "Gli uomini sono stanchi" e "Tre studi di scultura animata" (prima assoluta), Fantasmagorie I° ed. - piccola rassegna di cinema d'animazione, Lecco, 2017.
- "Gli uomini sono stanchi", MediCinema, Giornate internazionali del film religioso, Todi, 2020.
- "Giornata di studio dedicata dall'Archivio Storico delle Arti Contemporanee - ASAC al regista e scultore Toni Fabris", proiezione dei cortometraggi:- "Gli uomini sono stanchi" (1949, 10’), versione Restauro 4k a cura dell’Archivio Storico delle Arti Contemporanee de La Biennale di Venezia, eseguito al laboratorio di restauro cinematografico - L'Immagine Ritrovata di Bologna; - "Mitologia Animata: le sculture di Piazza della Signoria, Firenze" (1937, 3’8’’; prima assoluta); - "Tre studi di scultura animata" (1938; 10’55’’); - "Il forziere della natura" (1956, 9’29’’). Interventi di Roberto Cicutto - Presidente La Biennale di Venezia, Debora Rossi - Responsabile dell’Archivio Storico della Biennale di Venezia, Andrea Fagioli - Critico di «Avvenire» e direttore della rivista «Edav - Educazione audiovisiva», Nico Stringa - Docente di Storia dell’Arte Contemporanea, Cecilia Chailly - Musicista, compositrice e scrittrice, Maria Maddalena Novati - Musicologa e presidente di NoMus e consulente musicale Museo del Novecento di Milano, Dario Stefanoni - Ricercatore e critico cinematografico, Venezia, 2023.
- "Gli uomini sono stanchi", "Tre studi di scultura animata", "Mitologia Animata: le sculture di Piazza della Signoria, Firenze" e "Il forziere della natura", Fantasmagorie 7ª ed. - piccola rassegna di cinema d'animazione, a cura di Dario Stefanoni, Lecco, 2024.
- "Gli uomini sono stanchi", "Tre studi di scultura animata", "Mitologia Animata: le sculture di Piazza della Signoria, Firenze" e "Il forziere della natura", I Mille Occhi 23ª ed. - Festival internazionale del cinema e delle arti, Teatro Miela, Trieste, a cura di Dario Stefanoni 2024.
- A mano libera - Arte e cinema d'animazione in Italia (1957-1977), a cura di B. Di Marino, Roma, Museo di Roma in Trastevere, 12 giugno-12 ottobre, Catalogo edito da Dario Cimorelli Editore, 2025.
Opere
modifica- 1937 Tre esperimenti di sculture animate, film 35 mm b/n – Trittico composto da: Gli amanti impossibili, Mutazioni e Apollo e Dafne.[4]
- 1949 Gli uomini sono stanchi, cortometraggio a colori.
- 1959 Superficie liberata, bronzo; Incontro, bronzo.
- 1960 Strutture verticali, bronzo; Espansione, cemento.
- 1961 Piccola scultura, bronzo; Strutture inflesse, bronzo; Vittoria A, bronzo; Ritmo K P, bronzo.
- 1962 Tensione verticale, bronzo; Rottura, bronzo; Strutture contenute, bronzo e marmo.
- 1963 Bozzetto X, bronzo; Apertura contrastata, bronzo; Gotico A, bronzo; Gotico B, bronzo.
- 1964 Sviluppo obliquo, legno di tiglio; Forma nascente, legno di cembro; Turbine, rame; Barocco, bronzo; Scultura ovale, bronzo; Immagine, bronzo; Contatti, bronzo.
- 1965 Metropoli, bronzo; Perla nera, bronzo; Alveolo, bronzo dorato; Doña Sol, bronzo; Contrasti, bronzo; Formazione I, bronzo; Volo, bronzo; Crescita A, bronzo; Notte X, bronzo.
- 1966 Formazione II, rame; Formazione III, bronzo; Crescita B, bronzo; Feticcio, bronzo.
- 1967 Crescita strutturale, bronzo; Piccola strutturazione, bronzo; Bozzetto R, bronzo; Piccola formazione, alluminio; Medioevo, bronzo; Grande formazione, cera;
- 1970 Scuola dell'affresco Vira, affresco;
- 1971 Espansione, bronzo.
- 1974 Trofei Alfa Romeo, bronzo.
Note
modifica- ^ Raffaella Scrimitore, Le origini dell'animazione italiana, Pomezia (Roma), Tunué, 2013, p. 35, ISBN 978-88-97165-71-2.
- ^ a. s. (Alberto Sala), L'atomica sul «set», in Corriere d'informazione, Milano, 10-11 novembre 1961.«[...]il commento è di Padre Nazareno Taddei, misurato e suggestivo, attinto alla poesia della Bibbia[...]»
- ^ a b Come si legge nei titoli di testa del film.
- ^ Agnoldomenico Pica, Toni Fabris: sculture dal 1959 al 1967, Milano, Edizioni del Milione, 1968, p. 15.
Bibliografia
modifica- Beniamino Joppolo, Toni Fabris, catalogo della mostra personale al salone dell'Illustrazione Italiana presentato dalla Galleria d'arte Cairola, Milano, 1952.
- Agnoldomenico Pica, Arte e artisti. Dai paesaggi capresi agli auguri di Milano, Milano, 1952.
- Agnoldomenico Pica, Toni Fabris, La Patria, Milano, 25 dicembre 1952.
- Leonardo Borghese, Mostre d'Arte, Corriere della Sera, Milano, 31 dicembre 1952.
- Alvize Zorzi, Mostre d'Arte, Il Tempo di Milano, Milano, 6 gennaio 1953.
- Mario Radice, Mostre d'Arte, Toni Fabris, L'Italia, Milano, 16 gennaio 1953.
- Luigi Bonifacio, Galleria Cairola - via della spiga 30, Galleria via Grabau 16, Roma, 18 gennaio 1953.
- Alberigo Sala, L’atomica sul «set», Corriere d’informazione, Milano, 10-11 novembre 1961.
- Emilio Tadini, Toni Fabris, catalogo della mostra personale nella galleria Minima Toninelli, Milano, 1962.
- Mario Monteverdi, Toni Fabris alla Minima, Corriere Lombardo, Milano, 1962.
- Marco Valsecchi, Fabris, Il Giorno, Milano, 10 aprile 1962.
- Emilio Tadini, T. Fabris en F. Francese, catalogo della mostra di Toni Fabris e Franco Francese alla Galerie d'Eendt, Amsterdam (Olanda), 1963.
- D. W., Twee italien in de Galerie D'Eendt, Dordrechtsch Nieuwsblad, Dordrecht (Olanda), 10 maggio 1963.
- S. T., Bibliofiele, Editie van Costant te zamen met itaalianse exposanten in D'Eendt, Nieuwe Rotterdamse courant, Rotterdam (Olanda), 11 maggio 1963.
- Hs. R., Langs amsterdamse Exposities. Toni Fabris en Franco Francese in D'Eendt, Algemeen Haldelsblad, Amsterdam (Olanda), 18 maggio 1963.
- Bob Buys, Galerie D'Eendt, Amsterdam (Olanda), 1963.
- 1.er Salon International de Galeries Pilotes, catalogo della mostra, Losanna (Svizzera), 1963.
- Artistes et découvreurs de notre temps, Musée Cantonal des beaux-arts, giugno-settembre, Losanna (Svizzera), 1963.
- Marco Valsecchi, Fünf Mailänder Künstler, catalogo della mostra di Toni Fabris, Franco Francese, Umberto Milani, Luciano Minguzzi, Ennio Morlotti al Kunstmuseum, Winterthur (Svizzera), 1965.
- Virgilio Gilardoni, Artisti milanesi espongono a Winterthur, Cooperazione, Lugano (Svizzera), 9 gennaio 1965.
- A. J. S. (Alfred J. Sautter), Stadt und Bezirk Winterthur. Fünf Mäilandere Künstler stellen aus, Weinländer Nachrichten, Winterthur (Svizzera), 19 gennaio 1965.
- H. G., Italienische Kunst in Winterthur, Schweiz, Berna (Svizzera), 19 gennaio 1965.
- Hans Heinz Holz, lm Kunstmuseum Winterthur. Fünf Mäilandere Künstler, National Zeitung, Basilea (Svizzera), 20 gennaio 1965.
- Heinz Keller, Fünf Mäilandere Künstler in Winterthur, Sonntagspost Winterthur (Svizzera), 22 gennaio 1965.
- Fritz Laufer, Wen fünf dasselbe tun, Maler und Bildhauer aus Mailand in Winterthur, Tages Anzeiger, Zurigo (Svizzera), 23 gennaio 1965.
- W. H., Fünf Mäilandere Künstler, Ausstellung im Kunstmuseum Winterthur, Neue Zurcher Zeitung, Zurigo (Svizzera), 29 gennaio 1965.
- Giuseppe Curonici, Arte italiana oggi in Svizzera, Corriere del Ticino, Lugano (Svizzera), 30 gennaio 1965.
- D. (Hugo Debrunner), Fünf Mäilandere Künstler im Kunstmuseum Winterthur, Die Tat Zurigo (Svizzera), 31 gennaio 1965.
- W. Roth, Fünf Mäilandere Künstler, Zur Ausstellung im Kunstmuseum, Hochnacht Winterthur (Svizzera), 10 febbraio 1965.
- Marco Valsecchi, Cinque milanesi a Winterthur, Tempo, Milano, 10 febbraio 1965.
- O. S., Autografi, Toni Fabris, D'Ars Agency, Milano, aprile-maggio 1965.
- Marco Valsecchi, Sei artisti milanesi 1960-1965, catalogo della mostra di Bruno Cassinari, Agenore Fabbri, Toni Fabris, Franco Francese, Umberto Milani, Ennio Morlotti nel Palazzo della Gran Guardia, Verona, Cortella, 1966, SBN SBL0438958.
- Garibaldo Marussi, Sei artisti milanesi a Verona, Le Arti, Milano, aprile 1966.
- Pier Angelo Soldini, Sprizza dal cielo la prova che queste opere dureranno, Corriere d'Informazione, Milano, 20 aprile 1966.
- G. L., Verzellesi, Nelle Sale del Palazzo della Gran Guardia. Sei artisti milanesi dal '60 al '65, L'Arena, Verona, 27 aprile 1966.
- Catalogo della XXXIII Esposizione Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, 1966.
- Presenze alla XXXIII Biennale: Toni Fabris, D'Ars Agency, Milano, 1966.
- Marco Valsecchi, La giuria ha preso per la pittura una bella cantonata. Alta Scultura, Il Giorno, Milano, 24 giugno 1966.
- Agnoldomenico Pica, Toni Fabris: sculture dal 1959 al 1967, Milano, Edizioni del Milione, 1968, SBN VIA0022588.
- S. Toresani, A. Pica, Toni Fabris, Ed. del Milione, Vita e pensiero, Milano, 1968.
- O. S., Monografie, Notizie, D'Ars Agency, Milano, giugno-ottobre 1968.
- Bruno Passamani, Disegni di scultori italiani, catalogo della mostra, Bassano del Grappa, Palazzo Sturm, 15 giugno 1968.
- Dino Campini, Il Conciliatore, Milano, 15 giugno 1968.
- Giovanni Cavazzini, Gazzetta di Parma, Parma, 7 luglio 1968.
- Αntonio Μanfredi, Trasmissione radio svizzera italiana, (Svizzera), 14 agosto 1968.
- Mario Portalupi, Una serie di monografie. Le prime sono dedicate a T. Fabris, La Notte, Milano, 20 agosto 1968.
- Libri e riviste d'Italia, Roma, ottobre 1968.
- Leonardo Sinisgalli, Civiltà delle macchine, Roma, novembre 1968.
- Guido Rosada, La scultura animata di Toni Fabris, in film special, n. 1, Milano, Editrice L'Ufficio Moderno, maggio-giugno 1969, pp. 81-83.
- Franco Passoni, Milano, 8 maggio 1969.
- Giorgio Kaisserlian Toni Fabris, catalogo della mostra alla Galleria San Fedele, 1969, Milano, SBN MOD0135513.
- Leonardo Vergani, Toni Fabris alla San Fedele. Ogni Nicchia è un mistero, Corriere d'informazione, Milano, 19 maggio 1969.
- Gualtiero Schönenberger, catalogo della personale Toni Fabris - Sculture 1965 - '70 alla Galleria Boni - Schubert, Lugano (Svizzera), gennaio 1970
- Toni Fabris alla Galleria Boni-Schubert - La scultura come ricerca spirituale: una breve intervista con lo scultore, Corriere del Ticino, Lugano (Svizzera), 29 gennaio 1970.
- Giuseppe Curonici, Corriere del Ticino, Lugano (Svizzera), 1970.
- Mostre di sculture di Toni Fabris alla Galleria d'arte Boni - Schubert, Giornale del Popolo, Lugano (Svizzera), 29 gennaio 1970.
- Dalle sculture metalliche di Toni Fabris, fuoriesce il ritmo pulsante della vita, Giornale del Popolo, Lugano (Svizzera), 12 febbraio 1970.
- La scultura di Toni Fabris, Gazzetta Ticinese, Lugano (Svizzera), 24 febbraio 1970.
- L'Eco di Locarno, Locarno (Svizzera), 29 settembre 1970.
- Giuseppe Marchiorri, Via della scultura, catalogo, Bologna, 1971.
- II Mostra Internazionale d'arte a Basilea, catalogo, Basilea (Svizzera), 1971.
- Roberto Sanesi, presentazione della scultura Espansione a cura della Galleria D'Arte Cortina, Milano, 1971.
- Garibaldo Marussi, Segnalati Bolaffi 1971. Enciclopedia universale Seda dell'arte moderna, Torino, 1972.
- A. Mozzambani, Dizionario Bolaffi degli scultori moderni, Torino, 1972.
- Emilio Albuzzi, Appuntamento con l'arte, 1972.
- Mario Monteverdi, Annuario degli artisti visivi italiani, 1972.
- Ettore Gianferrari, presentazione di una scultura, Milano, 1972.
- Bent Irve, Weekendavisen, Copenaghen (Danimarca), 1972.
- M. Mozzambani, Sculture di T. Fabris, D'Ars Agency, Milano, 1973.
- Ed. S. Le Soir, Marsiglia (Francia), marzo 1975.
- Camille Rouvier, Sculptures de T. Fabris, Le Provençal, Marsiglia (Francia), marzo 1975.
- Giuseppe Curonici, T. F. alla Galleria Mosaico di Chiasso, Corriere del Ticino, Ticino (Svizzera), 10 dicembre 1975.
- Roberto Milan, Incontro con la scultura di T. F. alla Mosaico, dicembre 1975.
- Lo scultore T. F. alla Mosaico, Vita Nuova, Lugano (Svizzera).
- Sudcheiz - Chiasso. Fabris in der Galerie Mosaico, 12 dicembre 1975.
- G. L., Verzellesi, Arte e Artisti, Arena di Verona, Verona, 8 gennaio 1976.
- F. D. B., Lo spazio divorato. T. F. al Salone della Banca Popolare di Milano, Corriere d'Informazione.
- Carlo Munari, Dal Liberty al Comportamentismo, Arte Moderna Italiana.
- Mario Perazzi, T. Fabris: La scultura dal seme, Corriere d'Informazione, Milano, 1980.
- Marco Valsecchi, Toni Fabris: dal 22 febbraio al 31 marzo 1980 – catalogo della mostra alla Galleria d'arte di Ada Zunino, Milano, 1980.
- Licisco Magagnato, catalogo della mostra al Museo di Castelvecchio, Verona, 1981.
- Bruno Passamani, catalogo della mostra al Chiostro del Museo Civico di Bassano del Grappa, luglio 1982.
- Toni Fabris, Panoramica sugli artisti italiani, S.T.E.M. Mucchi Editore, Modena.
- Francesco Tedeschi, "Toni Fabris", catalogo della mostra nella galleria Spazio Temporaneo, Milano, 1990.
- Andrea Fagioli, Un film d’animazione del 1949 con la consulenza di padre Taddei, Edav - Educazione audiovisiva, Roma, n. 482, settembre 2020.
- M. M. Novati, M. Vaccarini e C. Ghiretti, Luciano Chailly. Oltre il tritematico, Libro e CD, Edizioni Die Schachtel e NoMus, Milano, dicembre 2020.
- Andrea Fagioli, Toni Fabris pioniere della scultura animata sotto la supervisione di Nazareno Taddei; e Giornata di studio dedicata allo scultore e regista Toni Fabris, Edav - Educazione audiovisiva, Roma, n. 513-514, settembre-ottobre 2023 + copertina.
- Dario Stefanoni, Eppur si muovono, FilmTv n. 38, Milano, settembre 2024.
- Bruno di Marino, "A mano libera, arte e animazione", Alias (inserto de Il Manifesto), 14 giugno 2025.
Collegamenti esterni
modifica- Archivio Storico delle Arti Contemporanee (ASAC), su asac.labiennale.org. URL consultato il 22 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
Video dall'archivio Luce del 15/06/1962, Milano [1]
Video dall'archivio Luce del 25/11/1971, Milano [2]
Trailer del corto a passo uno "Gli uomini sono stanchi", 1949, 00:09:31 [3]
Corto a passo uno "Il forziere della natura", 1956, 00:09:31 [4]
Archivio Storico - Giornata di studio dedicata a Toni Fabris [5]
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