Ubuntu GNOME
Ubuntu GNOME (precedentemente nota come Ubuntu GNOME Remix) è stata una distribuzione derivata da Ubuntu e utilizzante GNOME come ambiente desktop al posto di Unity. A partire dalla versione 13.04 si tratta di una variante ufficiale.[5][6]
Ubuntu GNOME sistema operativo | |
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Sviluppatore | Canonical Ltd Ubuntu Foundation |
Famiglia | Ubuntu (GNU/Linux) |
Release iniziale | 4.10 (Warty Warthog)[1] (18 ottobre 2012) |
Release corrente | 17.04 (13 aprile 2017) |
Tipo di kernel | Linux 3.16.0 (monolitico) |
Piattaforme supportate | x86, AMD64 ed EM64T[2] |
Interfacce grafiche | GNOME[3] |
Tipo licenza | Software libero |
Licenza | principalmente GNU GPL |
Stadio di sviluppo | Stabile |
Predecessore | Ubuntu GNOME 16.10 (Yakkety Yak) |
Successore | Ubuntu GNOME 17.10 |
Sito web | www.ubuntugnome.org |
«Ubuntu: Linux for Human Beings»
«Ubuntu: Linux per esseri umani»
Questo sistema operativo impiega i medesimi sistemi di gestione dei pacchetti che utilizza Ubuntu, come APT e dpkg. Vengono fornite immagini d'installazione per i386 e AMD64 (rispettivamente architetture a 32 e 64 bit). Ubuntu GNOME supporta gli standard delle schede madri EFI (per quanto concerne l'architettura IA-64 del processore) e BIOS; il sistema sottostante, Ubuntu, ha infatti aggiunto il supporto all'avvio protetto UEFI a partire dalla versione 12.10.[7] Sono supportati i seguenti File System: btrfs, ext3, ext4, JFS, ReiserFS e XFS.[8]
Il progetto ha avuto inizio come remix non ufficiale perché alcuni utenti preferivano il desktop GNOME 3 rispetto a Unity.[9] Ubuntu GNOME 12.10 Quantal Quetzal è stata la prima versione stabile ed è stata pubblicata il 18 ottobre 2012.[10]
Interruzione del supporto
modificaIl 5 aprile 2017, Canonical dichiarò l'abbandono di Unity in favore di GNOME, che sarebbe tornato ad essere l'ambiente desktop predefinito di Ubuntu. Il passaggio era previsto per l'anno successivo, con Ubuntu 18.04 LTS.[11] Le due distribuzioni sarebbero state unificate, ed il team di sviluppo di Ubuntu GNOME si sarebbe unito a quello della distribuzione principale.[12] Il passaggio di Ubuntu da Unity a Gnome, e di conseguenza la cessazione dello sviluppo di una distribuzione derivata ufficiale dedicata all'ambiente GNOME sono poi avvenuti in anticipo, con la versione 17.10. Agli utenti della versione 16.04 LTS di Ubuntu GNOME verrà proposto il passaggio ad Ubuntu 18.04 LTS quando l'aggiornamento a quest'ultima versione sarà disponibile.[13]
Cronologia delle distribuzioni
modificaVersione attuale | Versione non più supportata | Versione tuttora supportata |
Versione | Nome in codice | Data di pubblicazione | Supportato fino al | Kernel | Versione Gnome | Osservazioni |
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12.10 | Quantal Quetzal | 2012-10-18 | aprile 2014 | 3.5.0 | 3.4 |
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13.04 | Raring Ringtail | 2013-04-26 | dicembre 2013 | 3.8.0 | 3.6 | |
13.10 | Saucy Salamander | 2013-10-17 | maggio 2014 | 3.11 | 3.8 |
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14.04 LTS | Trusty Tahr | 2014-04-17 | aprile 2017 | 3.13 | 3.10 |
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14.10 | Utopic Unicorn | 2014-10-23 | luglio 2015 | 3.16 | 3.12 |
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15.04 | Vivid Vervet | 2015-04-23[17] | dicembre 2015 | 3.19 | 3.14 | |
15.10 | Wily Werewolf | 2015-10-22[21] | luglio 2016 | 4.2 | 3.16 | |
16.04 LTS | Xenial Xerus | 2016-04-21[24] | aprile 2019 | 4.4 | 3.18 |
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16.10 | Yakkety Yak | 2016-10[26] | febbraio 2017 |
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17.04 | Zesty Zapus | 2017-04 | gennaio 2018 | 4.10 | 3.24 |
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Storia
modificaA differenza delle restanti distribuzioni derivate ufficiali, come Kubuntu, Xubuntu e Lubuntu, la comunità ha escluso la possibilità di utilizzare il termine Gubuntu per identificare la distribuzione in questione, poiché alcuni utenti potrebbero confonderla con Goobuntu, distribuzione prodotta da Google.[27]
In occasione della pubblicazione della versione 13.10 di Ubuntu GNOME, la distribuzione ha visto crescere notevolmente la sua popolarità, fino a raggiungere il terzo posto tra le distribuzioni più scaricate.[27]
Con la pubblicazione di Ubuntu GNOME 14.10 (Utopic Unicorn) sono state aggiunte due nuove applicazioni: GNOME Weather e GNOME Maps; la prima consente di poter ricevere informazioni meteo sulle località preferite, mentre la seconda consente di accedere a carte topografiche disponibili online. Nella versione 14.10 sono stati corretti bachi relativi al Logical Volume Manager (LVM) ed errori riscontrabili in fase d'installazione del sistema operativo, introdotti nella versione 14.04 di Ubuntu GNOME. Nella versione 14.10 è stato installato il Kernel Linux 3.16 e sono stati aggiornati i driver proprietari ed open source. Nella stessa versione è stato aggiunto il GNOME Tweak Tool, uno strumento che permette di personalizzare l'aspetto della GNOME Shell.[28]
In Ubuntu GNOME 15.04 (Vivid Vervet) è stato incluso il kernel Linux 3.18[19], che include un maggiore supporto per le schede grafiche.[29] Per quanto concerne le schede grafiche AMD, sono state apportate diverse ottimizzazioni;[29] a partire da questa versione del kernel, l'Unified Video Decoder (UVD) include il supporto per l'accelerazione hardware delle GPU R600.[29] Sono stati aggiornati anche i driver open source NVIDIA (Nouveau) ed è stato aggiunto il supporto audio per lo standard d'interfaccia video digitale DisplayPort.[29] Sono stati ottimizzati altri dispositivi d'ingresso ed è stato introdotto il supporto per Razer Sabertooth.[29] La sospensione ed il ripristino del terminale su cui è installato il sistema operativo sono stati resi più performanti, così come i File System Btrfs e F2FS, che risultano anche più stabili.[29]
Critica
modificaJim Lynch, nell'ottobre del 2013, ha scritto:
«Ubuntu GNOME 13.10 will be welcomed by GNOME fans. GNOME 3.8 adds some significant new features that enhance the desktop experience, and all of it has been combined well with Ubuntu 13.10 itself. So the end result will probably be quite appealing for those who want Ubuntu, but with GNOME 3.8 instead of Unity. If you are not a fan of GNOME 3 then Lubuntu, Kubuntu or Xubuntu are much better desktop environments if you need to stay within the Ubuntu family. If none of those appeal to you then you might want to just sit tight and wait for Linux Mint 16 to arrive.»
«Ubuntu GNOME 13.10 sarà accolto dai fan di GNOME. GNOME 3.8 aggiunge alcune nuove caratteristiche importanti che migliorano l'esperienza desktop e tutto questo è stato combinato anche con Ubuntu 13.10. Così il risultato finale sarà probabilmente molto attraente per coloro che vogliono Ubuntu con GNOME 3.8, anziché con Unity. Se avete bisogno di un prodotto della famiglia Ubuntu e non siete fan di GNOME 3, le distribuzioni Lubuntu, Kubuntu o Xubuntu sono ambienti desktop migliori. Se nessuno di questi fa per voi, allora non vi resta che sedervi e aspettare che Linux Mint 16 faccia la sua comparsa.»
Jim Lynch ha recensito nuovamente Ubuntu GNOME 14.04 LTS nell'aprile del 2014 ed ha concluso spiegando
«I have seen some reviews of regular Ubuntu 14.04 that have proclaimed it to be “the best version of Ubuntu yet” and that sort of thing. Well, I think it’s fair to say that Ubuntu GNOME 14.04 may also be the finest version of Ubuntu GNOME as well, and that’s something that the Ubuntu GNOME developers and users can take pride in.»
«Ho letto alcune recensioni di Ubuntu 14.04 che lo hanno definito come "la migliore versione di Ubuntu" e cose del genere. Beh, penso che sia più corretto dire che Ubuntu GNOME 14.04 sia una versione persino più bella di Ubuntu e questo è qualcosa di cui gli sviluppatori di Ubuntu GNOME ed i suoi utenti possono essere orgogliosi.»
Requisiti minimi
modificaI requisiti di sistema del sistema sono i seguenti:[20]
- Processore a 1 GHz (per esempio Intel Celeron) o superiore.
- 1,5 GB RAM.
- 7 GB di spazio libero su disco fisso per l'installazione.
- Un CD/DVD o un dispositivo con porta USB come supporto d'installazione.
- Accesso ad Internet, per installare eventuali aggiornamenti
Se si dispone di una macchina datata, si possono considerare altre alternative come Xubuntu o Lubuntu.
Note
modifica- ^ (EN) Mark Shuttleworth, Announcing Ubuntu 4.10 "The Warty Warthog Release", su lists.ubuntu.com, ubuntu.com. URL consultato il 24 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2016).
- ^ (EN) Supported Architectures, su help.ubuntu.com. URL consultato il 3 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2009).
- ^ Le restanti varianti di Ubuntu, Kubuntu, Xubuntu e Lubuntu, usano rispettivamente l'ambiente desktop KDE, Xfce e LXDE
- ^ (EN) Slogan ufficiale di Ubuntu, su wiki.ubuntu.com. URL consultato il 26 febbraio 2008 (archiviato il 14 luglio 2011).
- ^ (EN) UbuntuFlavors - Ubuntu Wiki, su wiki.ubuntu.com. URL consultato il 10 dicembre 2016 (archiviato il 15 aprile 2019).
- ^ (EN) UbuntuGNOME - Introduction, su wiki.ubuntu.com. URL consultato il 10 dicembre 2016 (archiviato il 15 ottobre 2016).
- ^ (EN) Ubuntu will use GRUB 2 for its Secure Boot implementation, su h-online.com, The H Online, 21 settembre 2012. URL consultato il 28 ottobre 2012 (archiviato il 28 ottobre 2012).
- ^ [1] Archiviato il 14 luglio 2020 in Internet Archive. Ubuntu GNOME su Distrowatch
- ^ Alin Andrei, Ubuntu GNOME Becomes An Official Ubuntu Flavour, su webupd8.org, Webupd8, 11 marzo 2013. URL consultato il 28 maggio 2013 (archiviato il 15 maggio 2013).
- ^ Ubuntu GNOME Remix 12.10 Released!, su ubuntugnome.org. URL consultato il 17 luglio 2020 (archiviato il 31 ottobre 2019).
- ^ Ubuntu Unity is dead: Desktop will switch back to GNOME next year, su arstechnica.com. URL consultato il 17 luglio 2020 (archiviato il 30 aprile 2020).
- ^ Ubuntu GNOME si unirà ad Ubuntu: non sarà più flavor. Shuttleworth nuovo CEO di Canonical, su lffl.org. URL consultato il 17 luglio 2020 (archiviato il 25 giugno 2018).
- ^ Ubuntu GNOME 17.04 Released and What’s Next, su ubuntugnome.org. URL consultato il 17 luglio 2020 (archiviato il 13 aprile 2017).
- ^ Swapnil Bhartiya, Ubuntu Gnome gets LTS status, in Muktware, 18 marzo 2014. URL consultato il 19 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2014).
- ^ Joey Sneddon, Ubuntu 14.04 Flavours Release First Beta, in OMG! Ubuntu!, 2 marzo 2014. URL consultato il 2 marzo 2014 (archiviato il 2 marzo 2014).
- ^ Utopic Unicorn Release Notes - Ubuntu Wiki, su wiki.ubuntu.com, UbuntuGNOME. URL consultato il 10 aprile 2015 (archiviato il 2 maggio 2015).
- ^ Canonical Ltd, Vivid Vervet Release Schedule, su wiki.ubuntu.com, 5 dicembre 2014. URL consultato il 19 dicembre 2014 (archiviato il 15 aprile 2016).
- ^ Joey Sneddon, Ubuntu 15.04 Alpha 1 Releases Now Ready for Download, in OMG! Ubuntu!, 19 dicembre 2014. URL consultato il 15 dicembre 2014 (archiviato il 19 dicembre 2014).
- ^ a b Roberto Ferramosca, Ubuntu 15.04: arriva la migrazione in GNOME 3.14, in lffl linux freedom, Roberto Ferramosca, giornalista della redazione di lffl.org, 18 dicembre 2014. URL consultato il 18 dicembre 2014 (archiviato il 27 aprile 2015).
- ^ a b (EN) Note di rilascio di Ubuntu GNOME 15.04 (Vivid Vervet), su wiki.ubuntu.com, Sito Web ufficiale di Ubuntu GNOME, 23 aprile 2015. URL consultato il 23 aprile 2015 (archiviato il 27 aprile 2015).
- ^ (EN) Adam Conrad, Wily Werewolf Release Schedule, su Wiki di Ubuntu, Sviluppatore della comunità Ubuntu e autore di alcuni articoli nella wiki di Ubuntu, 27 maggio 2015. URL consultato il 7 settembre 2015 (archiviato l'8 settembre 2015).
- ^ (EN) Joey Elijah Sneddon, Ubuntu 15.10 Beta 1 Is Now Available to Download, su OMG! Ubuntu!, 27 agosto 2015. URL consultato il 7 settembre 2015 (archiviato l'8 settembre 2015).
- ^ (EN) Joey-Elijah Sneddon, Ubuntu 15.10 Flavors Now Available for Download - OMG! Ubuntu!, in OMG! Ubuntu!, 26 ottobre 2015. URL consultato il 27 ottobre 2015 (archiviato il 27 ottobre 2015).
- ^ (EN) Simon Quigley, XenialXerus/ReleaseSchedule - Ubuntu Wiki, in ubuntu.com, 23 ottobre 2015. URL consultato il 27 ottobre 2015 (archiviato il 27 ottobre 2015).
- ^ (EN) Javier Puiggros, XenialXerus/ReleaseNotes/UbuntuGNOME - Ubuntu Wiki, su wiki.ubuntu.com. URL consultato il 25 aprile 2016 (archiviato il 26 aprile 2016).
- ^ (EN) Adam Conrad, YakketyYak/ReleaseSchedule - Ubuntu Wiki, su wiki.ubuntu.com. URL consultato il 25 aprile 2016 (archiviato il 26 aprile 2016).
- ^ a b (EN) Ubuntu GNOME Frequently Asked Questions (FAQ), su ubuntugnome.org, Sito Web ufficiale di Ubuntu GNOME, 24 febbraio 2014. URL consultato il 24 febbraio 2014 (archiviato il 23 aprile 2015).
- ^ Roberto Ferramosca, Le novità di Ubuntu GNOME 14.10 Utopic, in lffl linux freedom, 22 ottobre 2014. URL consultato il 22 ottobre 2014 (archiviato il 15 aprile 2015).
- ^ a b c d e f (EN) Linus Torvalds, Linux-Kernel Archive: Linux 3.18 released, in Archivio ufficiale del kernel Linux, Linus Benedict Torvalds, creatore della prima versione del kernel Linux, 7 dicembre 2014. URL consultato il 7 dicembre 2014 (archiviato il 27 aprile 2015).
- ^ Jim Lynch, Ubuntu GNOME 13.10, in Linux Desktop Reviews, 23 ottobre 2013. URL consultato il 29 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2013).
- ^ Jim Lynch, Ubuntu GNOME 14.04 LTS, in Linux Desktop Reviews, 21 aprile 2014. URL consultato il 22 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2014).
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ubuntu GNOME
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Sito ufficiale, su ubuntugnome.org.
- DistroWatch.com.