Ugo di Edessa
Ugo di Edessa (... – Edessa, 24 dicembre 1144) è stato un arcivescovo cattolico siriano.
Ugo di Edessa arcivescovo della Chiesa cattolica | |
---|---|
Titolo | Arcivescovo di Edessa (circa 1120-1144) |
Nomina ad arcivescovo | 1120 circa |
Morte | 24 dicembre 1144 a Edessa |
Fu l'ultimo arcivescovo latino di Edessa, morto nella caduta di Edessa del 1144.
Biografia
modificaSi sa molto poco della vita di Ugo prima del suo arrivo in Terrasanta. Pare fosse un monaco di origine fiamminga, per qualche tempo residente all'abbazia di Cluny. All'incirca negli anni 1110 tuttavia dovette emigrare in Medio Oriente, poiché nel 1120 risulta già arcivescovo latino di Edessa. Alcune fonti lo identificano come Ugo II di Edessa,[1] ma non si hanno notizie di un Ugo I; l'unico predecessore latino noto è Benedetto di Edessa, che scompare dalle cronache dopo essere stato preso prigioniero alla battaglia di Harran del 1104. È possibile che un Ugo I abbia amministrato la diocesi e la vita religiosa della contea di Edessa negli anni 1110, ma è altrettanto possibile che tale individuo non sia mai esistito. Una delle poche tracce lasciate da Ugo è la sua corrispondenza con l'arcivescovo di Reims Raoul il Verde, al quale nel 1123 inviò una reliquia di san Taddeo di Edessa.[2]
Nel 1144 il conte Joscelin II di Edessa si allontanò dalla città per guerreggiare contro i musulmani, lasciandola fatalmente scoperta. Il condottiero islamico Zengi allora, cogliendo la debolezza dei crociati, attaccò Edessa e la cinse d'assedio. In assenza del conte, la difesa della città ricadde sull'arcivescovo Ugo e sui suoi omologhi armeno e siriaco.[1][3] Egli tuttavia non possedeva doti militari, e nulla poté contro l'efficienza bellica musulmana. Il 24 dicembre le truppe di Zengi riuscirono a far crollare una sezione delle mura, potendo quindi entrare in città e dando inizio a un massacro indiscriminato. Gli abitanti terrorizzati allora si lanciarono in una fuga precipitosa verso la cittadella di Edessa, calpestando a morte centinaia di persone, tra cui anche Ugo, che non era riuscito a mettersi in salvo in tempo nella cittadella.[3][1]
Ugo fu l'ultimo arcivescovo latino di Edessa: la città, conquistata dai musulmani e spopolata da deportazioni e massacri, non ebbe infatti più una popolazione cristiana.
Note
modifica- ^ a b c L'assedio di Edessa, su sguardosulmedioevo.org.
- ^ (LA) Hugonis edesseni archiepiscopi, pp. 477-480.
- ^ a b (EN) Malcolm Barber, The Crusader States, New Haven e Londra, Università Yale, 2012, p. 148, ISBN 978-0-300-11312-9.