Uluzziano

Cultura del paleolitico in Italia e Grecia

L' Uluzziano è una cultura archeologica di transizione tra il paleolitico medio e il paleolitico superiore, rinvenuta in Italia e Grecia[1].

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Siti uluziani

Descrizione

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Le novità che distinguono il Musteriano dall'Uluzziano sono “nuove” tipologie di manufatti litici, prevalentemente a dorso, ovvero microliti lunghi e curvi con un lato regolarizzato (il dorso) tramite ritocco, e un aumento di pezzi scheggiati, segno di una produzione rapida e utilitaristica, poco standardizzata. Inoltre, nei siti uluzziani compaiono per la prima volta in Italia ornamenti personali legati alla cultura simbolica, che troveranno poi ampia diffusione nel corso del paleolitico superiore. Questi ornamenti sono composti esclusivamente da conchiglie con un foro intenzionale per la sospensione[2].

Gli unici resti umani associati all'Uluzziano sono stati attribuiti a esseri umani moderni, anziché a Neanderthal come si pensava in precedenza, ritrovati nella Grotta del Cavallo nel Salento. La posizione dell'Uluzziano in sequenze stratificate, sempre sovrapposte agli strati del tardo musteriano e sottostanti a quelli del paleolitico superiore, ne evidenzia l'importanza nella comprensione del passaggio dal paleolitico medio al paleolitico superiore, nonché della sostituzione dei Neanderthal con gli esseri umani moderni nell'Europa mediterranea sud-orientale[1].

L'ullizziano è una delle culture che segnano la transizione al paleolitico medio al paleolitico superiore in Europa, al pari del Castelperioniano in Francia, la Bachokiriana in Bulgaria, la Bohuniciana in Boemia e del proto-aurignaziano[3].

Datazione

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Questa cultura è stata datata ad un periodo compreso tra 45 000 e circa 39 500 anni dal presente (BP - Before Present in inglese), una data comunque prencededente all'eruzione dell'Ignimbrite campana[1].

Estensione geografia

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Questa facies culturale, dinita a partire dai reperti ritrovati nella Grotta del Cavallo scoperta nel 1960 nel Salento, in Italia si estende dal Veneto alla Puglia, ed è presente anche in Argolide in Grecia[4].

La ricerca sulle ossa animali ritrovate nei sedimenti uluzziani di tre diversi siti italiani, Riparo di Uluzzo C, Grotta di Roccia San Sebastiano e Riparo del Broion, ha trovato che l'animale maggiormente predato era il Cervus elaphus[3].

  1. ^ a b c (EN) Katerina Douka, Thomas F.G. Higham, Rachel Wood, Paolo Boscato, Paolo Gambassini, Panagiotis Karkanas, Marco Peresani e Anna Maria Ronchitelli, On the chronology of the Uluzzian, in Journal of Human Evolution, vol. 68, 2014, pp. 1-13, DOI:10.1016/j.jhevol.2013.12.007. URL consultato il 26 luglio 2025.
  2. ^ Paolo Boscato e Jacopo Crezzini, Middle–Upper Palaeolithic transition in Southern Italy: Uluzzian macromammals from Grotta del Cavallo (Apulia), in Quaternary International, vol. 252, 27 febbraio 2012, pp. 90–98, DOI:10.1016/j.quaint.2011.03.028. URL consultato il 27 luglio 2025.
  3. ^ a b (EN) Sara Silvestrini, Cristina Real, Federico Lugli, Davide Delpiano, Katerina Harvati, Carmine Collina, Marco Peresani, Enza Elena Spinapolice, Matteo Romandini e Stefano Benazzi, Hunting game: New data on the subsistence strategies during the Uluzzian in Italy, in Journal of Archaeological Science: Reports, vol. 57, 1º settembre 2024, pp. 104575, DOI:10.1016/j.jasrep.2024.104575. URL consultato il 27 luglio 2025.
  4. ^ (EN) Margarita Koumouzelis, Boleslaw Ginter, Janusz K. Kozlowski, Maciej Pawlikowski, Ofer Bar-Yosef, Rosa Maria Albert, Maria Litynska-Zajac, Ewa Stworzewicz, Piotr Wojtal, Grzegorz Lipecki, Teresa Tomek, Zbigniew M. Bochenski e Anna Pazdur, The Early Upper Palaeolithic in Greece: The Excavations in Klisoura Cave, in Journal of Archaeological Science,, vol. 28, 2001, pp. 515-539, DOI:10.1006/jasc.2000.0599. URL consultato il 26 luglio 2025.

Voci correlate

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