Una moglie

film del 1974 diretto da John Cassavetes

Una moglie (A Woman Under the Influence) è un film del 1974 diretto da John Cassavetes.

Una moglie
Gena Rowlands in una scena del film
Titolo originaleA Woman Under the Influence
Lingua originaleinglese, italiano
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1974
Durata155 min
Rapporto1,85:1
Generedrammatico
RegiaJohn Cassavetes
SoggettoJohn Cassavetes
SceneggiaturaJohn Cassavetes
ProduttoreSam Shaw
Casa di produzioneFaces International Films
FotografiaMitch Breit, Al Ruban
MontaggioDavid Armstrong, Sheila Viseltear
MusicheBo Harwood
ScenografiaPhedon Papamichael, Kevin Joyce, Steve Hitter
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Logo ufficiale del film

Il film fu candidato all'Oscar per la miglior regia e attrice protagonista (Gena Rowlands).

Nel 1990 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.[1]

L'opera è reperibile in rete

Mabel è la moglie dell'operaio edile di origine italiana Nick Longhetti, ed è la madre di tre bambini. La coppia è legata da un sentimento di dolce affetto e complicità ma il marito, uomo che sa essere molto premuroso, è spesso preso dal troppo lavoro e torna a casa nervoso e intrattabile. Mabel è una donna emotivamente fragile, alla ricerca costante di affetto e attenzione da parte della famiglia, degli amici e degli estranei. Quando la situazione diventa per lei insostenibile, ha un grave crollo psichico e Nick, assieme al dottore di famiglia, prende la decisione di farla ricoverare in un ospedale psichiatrico. Dopo alcuni mesi fa ritorno a casa: i parenti si aspettano di trovare una Mabel finalmente guarita.

Nell'intento di apparire perfettamente ristabilita, non sa più come comportarsi e non riuscendo a sostenere la situazione, chiede di poter rimanere da sola. Nick alza la voce e la donna è in preda ad una nuova crisi. I parenti vengono fatti allontanare frettolosamente e Nick le tira uno schiaffo per cercare di farla ragionare. Ancora nel pieno della crisi, Mabel si chiude in bagno e cerca di ferirsi ai polsi con una lametta ma il marito riesce in tempo ad evitare il peggio. I bambini, che hanno assistito alla violenta scena, vedono la madre sanguinante; nella casa regna il caos. Nel finale ritorna la tranquillità, Mabel riprende piena coscienza, mette amorevolmente a letto i figli e, grazie a quella reciproca complicità che li accomuna, si prepara per coricarsi a letto assieme a Nick.

Critica

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Cahiers du cinéma, 1992

Frédéric Strauss dedica un saggio al film e scrive, diciotto anni dopo l'uscita, che il cinema di Cassavetes, in quel momento, è un punto riferimento per ogni regista e anche per i critici, uno strumento di valutazione estetica (dire che un film sia più o meno cassavetinano è sufficiente ad inquadrarlo e a esprimere un giudizio). Una moglie (in francese Une femme sous influence) è un film prezioso all'interno della filmografia del regista nonostante non sia valutato come quello riuscito meglio. Nella bellezza della messa in scena e nell'equilibrio Cassavetes ci offre un piccolo aspetto segreto, e rimasto nuovo, del suo talento: vedere, nell'ultima sequenza del film, i Longhetti rifare il loro letto, rappresenta un grande momento.[2]

Il Mereghetti. Dizionario dei film (1993): ****

«... un realismo che non ha più nulla di naturalistico... l'emergere dei contrasti tra i sessi e le generazioni è filmato con una forza e una originalità d'approccio esemplare...»

Riconoscimenti

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  1. ^ (EN) National Film Registry, su loc.gov, National Film Preservation Board. URL consultato il 3 gennaio 2012.
  2. ^ (FR) Frédéric Strauss, Une femme sous influence. Deux, in Cahiers du cinéma, n. 455-456, Paris, Mai 1992, pp. 18-19.

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN308790337 · GND (DE4643615-7 · BNF (FRcb16712948c (data)
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