Mangano-mangani-ungarettiite

minerale
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La mangano-mangani-ungarettiite (simbolo IMA: Mmu[7]) è un raro minerale del supergruppo dell'anfibolo, all'interno del quale viene collocato nel "gruppo degli anfiboli con W(O)-dominante" e da lì ai minerali in attesa di assegnazione definitiva al "gruppo contenente la radice kaersutite nel nome"; essendo un anfibolo, appartiene agli inosilicati e pertanto alla famiglia minerale dei "silicati"; possiede composizione chimica NaNa2(Mn2+2Mn3+3)Si8O22O2.[8]

Mangano-mangani-ungarettite
Classificazione Strunz (ed. 10)9.DE.25[1]
Formula chimicaNaNa2(Mn2+2Mn3+3)Si8O22O2[2]
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinotrimetrico[2]
Sistema cristallinomonoclino[3]
Classe di simmetriaprismatica[4]
Parametri di cellaa = 9,885(5) Å, b = 18,031(6) Å, c = 5,296(2) Å, β = 105,87(6)°, V = 907,96 ų[5]
Gruppo puntuale2/m[4]
Gruppo spazialeC2/m (nº 12)[4]
Proprietà fisiche
Densità misurata3,52(3)[5] g/cm³
Densità calcolata3,45[5] g/cm³
Durezza (Mohs)6[3]
Sfaldaturaperfetta secondo {110}[4]
Fratturafragile[6]
Coloreda rosso ciliegia a rosso molto scuro[6]
Lucentezzavitrea[6]
Opacitàtrasparente[5]
Strisciobianco rosato chiaro[6]
Diffusionerara
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Etimologia e storia

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Il minerale è stato scoperto all'interno della miniera di "Hoskins" presso Grenfell (nel Nuovo Galles del Sud, in Australia) e chiamato ungarettiite[2] in onore di Luciano Ungaretti (Cherso, 1942 - Pavia, 2001), professore di mineralogia presso l'università di Pavia in riconoscimento dei suoi studi sui silicati.[9]

In seguito alla revisione della nomenclatura degli anfiboli del 2012 l'ungarettiite è stata riclassificata, in quanto uno dei membri finali del gruppo degli ossi-anfiboli avente il termine W (della formula generale degli anfiboli AB2C5T8O22W2) rappresentato dall'anione O2– e caratterizzato dai cationi Mn2+ e Mn3+ che si definiscono con i suffissi mangano- (Mn2+) e mangani- (Mn3+) in mangano-mangani-ungarettiite.[10]

Classificazione

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Nella classica nona edizione della sistematica dei minerali di Strunz, aggiornata dall'Associazione Mineralogica Internazionale (IMA) fino al 2009,[11] la mangano-mangani-ungarettiite è chiamata col vecchio nome ungarettiite e si trova nella classe "9. Silicati (germanati)" e da lì nella sottoclasse "9.D Inosilicati"; questa viene suddivisa più finemente in modo tale che la mangano-mangani-ungarettiite possa essere trovata nella sezione "9.DE Inosilicati con catene doppie di periodo 2, Si4O11; clinoanfiboli" dove forma il sistema nº 9.DE.25.[12]

Tale classificazione resta invariata anche nell'edizione successiva, proseguita dal database "mindat.org" e chiamata Classificazione Strunz-mindat.[1]

Nella Sistematica dei lapis (Lapis-Systematik) di Stefan Weiß la mangano-mangani-ungarettiite si trova nella classe dei "silicati" e nella sottoclasse degli "inosilicati"; qui il minerale si trova nella sezione di quelli che hanno struttura "[Si4O11] a due bande 6-; gruppo degli anfiboli; anfiboli alcalini" dove forma il sistema nº VIII/F.08.[13]

Anche la classificazione dei minerali secondo Dana, usata principalmente nel mondo anglosassone, elenca la mangano-mangani-ungarettiite nella famiglia dei silicati; qui è nella classe degli "inosilicati: catene doppie non ramificate, W=2" e nella sottoclasse degli "inosilicati: catene doppie non ramificate, configurazione anfibolo W=2" dove forma il "gruppo 4, anfiboli di sodio" con il numero di sistema 66.01.03c.[14]

Abito cristallino

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La mangano-mangani-ungarettiite cristallizza nel sistema monoclino nel gruppo spaziale C2/m (gruppo nº 12) con i parametri reticolari a = 9,885(5) Å, b = 18,031(6) Å, c = 5,296(2) Å e β = 105,87(6)°.[5]

Origine e giacitura

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La mangano-mangani-ungarettiite è stata trovata in rocce di silicato e ossido di manganese associata a braunite, minerali del sottogruppo del clinopirosseno, norrishite, quarzo e serandite,[5] ma rinviene anche all'interno di scisti metamorfici stratiformi composti da ossidi, silicati di manganese e carbonati contenenti manganese associati a metadiaspri, metabasalti e metacalcari.[2]

La mangano-mangani-ungarettiite è molto rara ed è stata trovata solo nella sua località tipo, la miniera di "Hoskins" (33.89583°S 148.12278°E) nel Nuovo Galles del Sud (in Australia)[15] e nella miniera di "Woods", anch'essa nel Nuovo Galles del Sud; ritrovamenti anche nella cava di "Caspar" a Ettringen (in Renania-Palatinato, Germania).[16]

Forma in cui si presenta in natura

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La mangano-mangani-ungarettiite si presenta in grani prismatici aciculari, lucenti, ma anche come aggregati feltrati di grani allungati. La lucentezza è vitrea e il colore va dal rosso ciliegia al rosso molto scuro, mentre il colore del suo striscio è bianco rosato pallido.[5]

Minerali correlati

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La potassic-mangano-mangani-ungarettiite è un anfibolo ancora non approvato dall'Associazione Mineralogica Internazionale con composizione chimica Na2(Mn2+2Mn3+3)Si8O22O2; come la mangano-mangani-ungarettiite fa parte degli anfiboli con w(O)-dominante ed è in attesa di assegnazione definitiva al gruppo che ha la radice kaesutite nel nome. È caratterizzata dall'avere il potassio dominante in posizione A, anziché il sodio.[17]

  1. ^ a b (EN) Strunz-Mindat (2025) Classification - Inosilicates with 2-periodic double chains, Si4O11; Clinoamphiboles, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 20 maggio 2025.
  2. ^ a b c d Hawthorne p. 165
  3. ^ a b (DE) Mangano-Mangani-Ungarettiit (Mangano-mangani-ungarettiite), su mineralienatlas.de. URL consultato il 20 maggio 2025.
  4. ^ a b c d (EN) Ungarettiite Mineral Data, su webmineral.com, David Barthelmy. URL consultato il 20 maggio 2025.
  5. ^ a b c d e f g (EN) Mangano-mangani-ungarettiite, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 20 maggio 2025.
  6. ^ a b c d Hawthorne (1995) p. 166
  7. ^ (EN) Laurence N. Warr, IMA–CNMNC approved mineral symbols (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 85, 2021, pp. 291-320, DOI:10.1180/mgm.2021.43. URL consultato il 20 maggio 2025 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2025).
  8. ^ (EN) Malcolm Back et al, The New IMA List of Minerals – A Work in Progress – Updated: January 2025 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, Marco Pasero, marzo 2025. URL consultato il 20 maggio 2025 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2025).
  9. ^ Hawthorne (1995) pp. 165-166
  10. ^ Hawthorne (2012) p. 2040
  11. ^ (EN) Ernest Henry Nickel e Monte C. Nichols, IMA/CNMNC List of Minerals 2009 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, gennaio 2009. URL consultato il 20 maggio 2025 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2024).
  12. ^ (DE) Strunz 9 Systematik - 9 Silikate (Germanate) - 9.D Ketten- und Bandsilikate (Inosilikate) - 9.DE Ketten- und Bandsilikate mit 2-periodischen Doppelketten, Si4O11; Amphibol-Familie, Klinoamphibole, su mineralienatlas.de. URL consultato il 20 maggio 2025.
  13. ^ (DE) Lapis-Systematik - VIII SILIKATE - VIII/F Ketten- und Bandsilikate, su mineralienatlas.de. URL consultato il 20 maggio 2025.
  14. ^ (DE) Dana 8 Systematik - 66 Inosilicates Inosilicate Double-Width Unbranched Chains, W=2 - 66.01 Inosilicates Inosilicate Double-Width Unbranched Chains, W=2 with P=2 amphibole configuration, su mineralienatlas.de. URL consultato il 20 maggio 2025.
  15. ^ (EN) Hoskins mine, Grenfell, Forbes Co., New South Wales, Australia, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 20 maggio 2025.
  16. ^ (EN) Localities for Mangano-mangani-ungarettiite, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 20 maggio 2025.
  17. ^ (EN) Potassic-mangano-mangani-ungarettiite, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 21 maggio 2025.

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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