Università commerciale Luigi Bocconi

università privata di Milano
Disambiguazione – "Bocconi" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi Bocconi (disambigua).

L'Università Bocconi (nome ufficiale: Università commerciale Luigi Bocconi) è un'università privata di Milano situata in viale Bligny, fondata nel 1902 e specializzata nel campo dell'economia, della finanza, del diritto, delle scienze sociali, delle scienze politiche, della direzione d'impresa, della pubblica amministrazione e dell'informatica. È stata la prima università in Italia a offrire un corso di laurea in economia e commercio[3].

Università commerciale Luigi Bocconi
Edificio di via Röntgen 1
Ubicazione
StatoItalia (bandiera) Italia
CittàMilano
Altre sediRoma
Dati generali
MottoKnowledge that matters
Fondazione10 novembre 1902
FondatoreFerdinando Bocconi
Tipoprivata
DipartimentiAccounting
Computing Sciences
Economia
Finanza
Management e tecnologia
Marketing
Scienze delle decisioni
Scienze sociali e politiche
Studi giuridici
RettoreFrancesco Billari
PresidenteAndrea Sironi
Studenti13 763 (2024[1])
Colori          Blu cobalto, bianco
AffiliazioniCEMS, PIM
SportBocconi Sport[2]
Mappa di localizzazione
Map
Sito web

L'università è regolarmente classificata come la migliore in Italia nei suoi campi e come una delle migliori al mondo[4]. Nel 2022 QS World University Rankings ha classificato l'università come sesta al mondo e seconda in Europa nella categoria di business and management studies[5] e come prima nella categoria di economics and econometrics al di fuori degli Stati Uniti e del Regno Unito[6].

Fondazione e primi anni

modifica
 
Prima sede dell'Università "Bocconi" di Milano in largo Treves (divenuta via Statuto)

L’Università commerciale Luigi Bocconi venne istituita nel 1902 da Ferdinando Bocconi, esponente di un'élite culturale milanese che riteneva necessario favorire un progresso economico basato sulla formazione di capitale umano qualificato. La creazione dell’ateneo fu anche motivata dalla perdita del figlio Luigi, caduto nella battaglia di Adua del 1896 e intesa come omaggio alla sua memoria attraverso un progetto formativo innovativo. L’istituto fu concepito come scuola superiore di commercio da affiancare al Politecnico di Milano con l’obiettivo di integrare competenze tecniche e conoscenze economiche, formando così figure professionali adeguate alle esigenze industriali e commerciali emergenti.[7] Il modello formativo si ispirava a istituzioni come l’École supérieure di Anversa, mentre Leopoldo Sabbatini, segretario generale della Camera di commercio di Milano, ne assunse la guida amministrativa e didattica.[8]

Nei primi decenni di attività, si pose grande attenzione alla creazione di un corpo docente qualificato e alla costruzione di una rete di rapporti con le realtà imprenditoriali locali. Nel 1906 nacque l’associazione ALUB, che contribuì a consolidare il legame tra l’università e i suoi laureati. Nel 1920 fu inaugurato il primo edificio dedicato agli studi economici e sociali, mentre nel 1921 Luigi Einaudi, futuro presidente della Repubblica Italiana, assunse la direzione dell’istituto, introducendo innovazioni metodologiche e ampliando l’offerta didattica.[9]

Sviluppo e ristrutturazione architettonica

modifica
 
L'edificio Sarfatti fotografato fa Paolo Monti nel 1969

Tra il 1938 e il 1941 l’università si trasferì nella nuova sede di via Sarfatti, progettata da Giuseppe Pagano e G. Predeval, esponenti del Razionalismo italiano. Questo edificio rappresentò una significativa evoluzione dal punto di vista architettonico, rispecchiando i principi di funzionalità e modernità propri del razionalismo.[10] Negli anni successivi, in risposta alle esigenze del mondo economico in rapida trasformazione, nel 1971 fu istituita la Scuola di Direzione Aziendale (SDA Bocconi), primo centro italiano dedicato alla formazione manageriale avanzata.[11]

Internazionalizzazione e innovazione didattica

modifica

Durante gli anni ’80 l’ateneo consolidò la propria dimensione internazionale: nel 1983 entrò nel Program of International Management (PIM), una rete di prestigiose scuole di business, mentre nel 1984 venne introdotto il numero programmato per gestire gli accessi in modo più selettivo. Nel 1986 fu creata "Bocconi Comunicazione" per rispondere alle nuove esigenze di formazione nei media e nella comunicazione, mentre nel 1988 la Bocconi contribuì a fondare la Community of European Management Schools (CEMS) insieme ad altre importanti università europee. Sempre nel 1988 venne lanciata la prima junior enterprise italiana, JEME Bocconi studenti, per promuovere l’applicazione pratica delle competenze acquisite.[12]

Nel 2006 l’università avviò una profonda riorganizzazione interna, suddividendosi in quattro scuole – universitaria, superiore universitaria, dottorato e giurisprudenza – e sette dipartimenti, mentre la SDA mantenne la propria funzione di centro di eccellenza nella formazione manageriale.[13] Nel 2008 venne inaugurato il nuovo edificio di via Roentgen, che ospita gli uffici del corpo docente e una moderna aula magna.[14]

Eventi recenti e sviluppo infrastrutturale

modifica

Nel dicembre 2009 la sede di via Sarfatti fu teatro di un attentato con esplosione parziale di un ordigno, episodio senza conseguenze per le persone ma con ripercussioni sul piano della sicurezza. L’attacco fu rivendicato dal Gruppo anarchico informale, suscitando attenzione mediatica e istituzionale.[15]

Il 2019 ha visto l’inaugurazione del nuovo campus nell’area dell’ex Centrale del Latte, con spazi moderni e funzionali dedicati a didattica, residenze studentesche e impianti sportivi, in un’ottica di sostenibilità e integrazione urbana.[16][17] Nel 2022 l'SDA ha inaugurato una nuova sede a Villa Morgagni, a Roma.[18] Nel 2023 è stato annunciato il lancio di un Bachelor of Arts in collaborazione con l'HEC Paris, un corso triennale che integra scienze dei dati e scienze sociali, con la prima parte erogata in Italia e la seconda in Francia presso il campus di Jouy-en-Josas.[19][20]

Struttura

modifica
 
La SDA Bocconi School of Management

L'Università si articola nelle seguenti cinque Scuole:

  • Scuola Universitaria - Undergraduate School
  • Scuola Superiore Universitaria - Graduate School
  • Scuola di Giurisprudenza - School of Law
  • Scuola di Dottorato - PhD School
  • SDA Bocconi School of Management

Sono presenti nove dipartimenti:

  • Accounting
  • Computing Sciences
  • Economia "Ettore Bocconi"
  • Finanza
  • Management e Tecnologia
  • Marketing
  • Scienze delle Decisioni
  • Scienze Sociali e Politiche
  • Studi Giuridici "Angelo Sraffa"

SDA Bocconi School of Management

modifica

La SDA Bocconi School of Management (SDA sta per "Scuola di Direzione Aziendale") è una scuola post laurea con una sede anche a Roma a Mumbai. Seconda in Europa e quarta al mondo per il Ranking MBA 2025 del Financial Times,[21] le è attribuita la triple crown, la titolarità dei tre tra gli accreditamenti internazionali più prestigiosi (ACCSB, EQUIS, AMBA).[22] Dispone di laboratori e osservatori, del centro di ricerca CERGAS, del centro Innovation corporate entrepreneurship, gestisce la piattaforma editoriale SDA Bocconi Insight ed è suddivisa in vari Knowledge groups, e offre corsi di formazione MBA, master specialistici full-time ed executive, programmi di formazione manageriale e su misura.[23]

 
L'Edificio Leonardo Del Vecchio o Velodromo in piazza Sraffa

Il campus dell'Università Bocconi comprende diversi edifici[24]: l'Edificio Sarfatti, nucleo originario progettato da Giuseppe Pagano insieme a Giangiacomo Predaval (1936-1941), la chiesa di San Ferdinando (1961-1962), il pensionato (1953-1956) e la biblioteca (1961-1962) progettati da Giovanni Muzio e l'Edificio Leonardo Del Vecchio, noto anche come "velodromo", un palazzo ovale di quattro piani progettato da Ignazio Gardella e inaugurato nel 2001.

Il 31 ottobre 2008 è stato inaugurato un nuovo edificio in via Röntgen (l'Edificio Roentgen) su progetto dello studio irlandese Grafton Architects di Yvonne Farrell e Shelley McNamara, sede di uffici e di una seconda aula magna. Nello stesso anno l'edificio è stato insignito del World Building of the Year Award.[25]

Nel 2015, dopo aver acquistato il terreno sul quale sorgeva la ex Centrale del latte, di fronte alla sede storica dell'università in via Sarfatti, viene bandito un concorso per la progettazione di una nuova area del campus, comprensiva di dormitorio, residenza per studenti, la nuova sede della SDA Bocconi School of Management e un centro sportivo polifunzionale, vinto dallo studio giapponese SANAA. Nel 2016 sono iniziati i lavori di costruzione[26] del nuovo campus che è stato inaugurato nel novembre del 2019[16].

Biblioteca

modifica
 
La biblioteca Bocconi

La biblioteca "Bocconi", inaugurata nel 1903, è ospitata nella sede attuale progettata da Giovanni Muzio nel 1962.

Alloggi

modifica

L'ateneo mette a disposizione degli studenti sette residenze universitarie.[27] Dei quasi duemila posti letto disponibili, una parte è garantita a tariffa differenziata in regime di diritto allo studio: l'accesso è regolato sulla base delle norme per l'assegnazione delle borse di studio dell'ISU Bocconi ed è riservato agli studenti considerati fuori sede.

Sede di Roma

modifica
 
Villa Morgagni, sede della SDA Bocconi Roma

L’ateneo nel 2022 apre la sua prima sede al di fuori del capoluogo meneghino, a Roma nella ristrutturata e digitalizzata Villa Morgagni in via Antonio Nibby, 20.[28] L’iniziativa nasce per volontà dell’ateneo di essere ancora più vicino al tessuto imprenditoriale e delle istituzioni pubbliche e private del centro-sud.[29]

Ricerca

modifica

Le attività di ricerca, sia di base sia applicata, sono organizzate nei Dipartimenti e nei Centri di Ricerca dell'Università e nella Divisione Ricerche della SDA Bocconi School of Management.

Eventi e attività culturali

modifica

Campionati di giochi matematici

modifica
 
Campionati internazionali di matematica in Bocconi

Dal 1994 si svolgono nell'ateneo, grazie al Progetto ricerche storiche e metodologiche (PRISTEM), le gare e le finali nazionali dei campionati di giochi matematici. La competizione è rivolta a candidati provenienti da ogni regione d'Italia – non soltanto studenti – e permette di accedere alla finale internazionale che si tiene ogni anno a Parigi.

modifica

Nel 2009, con l’obiettivo di aprire il Campus Bocconi ad appassionati e curiosi di arte contemporanea, nasce Bocconi Art Gallery (BAG), un progetto espositivo diffuso all’interno del Campus, che si rinnova ogni 12-18 mesi.

BAG ospita opere di artisti nazionali e internazionali e offre visite guidate e incontri su temi di arte contemporanea.[30]

Bocconi Sport è il marchio con cui sono rappresentate le attività sportive promosse e gestite dall'Associazione Sportiva Dilettantistica Bocconi Sport Team. Il Pellicano è la mascotte dell'A.S.D. Bocconi Sport Team, così come lo è stato per l'Associazione Laureati dal 1906 e, successivamente, per l'Università.

Le attività si svolgono prevalentemente all'interno del Bocconi Sport Center,[31] la struttura che comprende palestra, piscina, campo polivalente indoor, sale fitness. Bocconi Sport collabora con centri sportivi esterni per completare l'offerta strutturale per le discipline sportive.

Atletica, calcio maschile e femminile a 5 e a 11, golf, nuoto e pallanuoto, pallacanestro maschile e femminile, pallavolo maschile e femminile, lacrosse, rugby, tennis, tiro a volo e vela sono gli sport praticati a livello agonistico e amatoriale con impegni in campionati nazionali e tornei internazionali. Al termine della stagione 2011/2012 la squadra di lacrosse si è laureata Campione d'Italia.

Attività studentesche

modifica

All'interno dell'Università Bocconi sono attive più di 100 associazioni studentesche.[32]

Nel 2012 è stato fondato il salotto letterario Bocconi d'inchiostro, che promuove iniziative culturali legate al mondo della letteratura e dell'editoria.

Lo Student media center riunisce i tre media universitari: la web-tv Bocconi TV, la web-radio Radio Bocconi e il giornale Tra i Leoni, interamente curati dagli studenti.[33]

Bocconi Legal Papers è una rivista giuridica curata dagli studenti, con il supporto di un comitato di docenti. Nata nel 2008, è stata la prima rivista accademica italiana gestita da studenti ed è stata ufficialmente riconosciuta dall'Università.[34]

Casa editrice

modifica

Nel 1988 l'Università ha istituito una propria casa editrice denominata Egea.[35][36]

Identità visiva

modifica

L’Università Bocconi non ha avuto alcun simbolo grafico identificativo fino al 1962, anno in cui - per il 60° anniversario della sua fondazione - le viene rilasciato con Decreto del Presidente della Repubblica il sigillo ufficiale, da utilizzare per la riproduzione su carta, per il timbro a secco e nel recto della medaglia. Il sigillo è così descritto nel Registro Araldico presso l’Archivio di Stato: “Un libro chiuso rilegato all’antica circondato da una corona di alloro. Il frontespizio del libro è caricato da un altro libro ugualmente rilegato posto in sbarra, sostenente un elmo alato di mercurio; il tutto circondato dalla scritta in caratteri lapidari: UNIVERSITÀ COMMERCIALE LUIGI BOCCONI - MILANO”.[37]

L’immagine coordinata dell’Università venne successivamente progettata e implementata dall’architetto Antonio Barrese, che per questo lavoro venne insignito nel 1989 del prestigioso Compasso d’Oro da parte dell’ADI (Associazione Design Industriale).[38] Il disegno del sigillo viene modificato e diventa il logo istituzionale dell’università.

Una successiva e sistematica revisione degli elementi identitari del marchio fu effettuata nel 2002, in occasione del centenario dell’Università, da parte dello studio britannico Pentagram. Elemento principale della nuova identità è il logotipo “Bocconi”, riprodotto in tutte le applicazioni con orientamento verticale. Il sigillo, ridisegnato in chiave più semplice e attuale, senza il nome dell’Università, diventa uno stemma (crest) che accompagna il logotipo, comunicando tradizione e prestigio. Il Blu Pantone 293 diventa il colore istituzionale dell’Università.

Presidenti

modifica

Rettori

modifica

Controversie

modifica
Problematiche relative ai metodi di esame

Nel 2009 alcuni articoli apparsi su diverse testate affermarono di aver ricevuto segnalazioni secondo le quali alla Bocconi, durante gli esami scritti, molti studenti ricorressero a stratagemmi di copiatura per superarli e che terzi fossero stati scoperti a sostenere esami al posto di altri studenti, con tessere di iscrizione contraffatte (fu segnalato un caso rinviato al giudizio della commissione disciplinare dell'ateneo, in cui uno studente era stato trovato in possesso di un tesserino universitario modificato, con il suo nome associato alla fotografia di un amico, peraltro iscritto a un'altra università).

L'Università, al riguardo, si difese affermando di voler contrastare tali prassi irregolari con un codice d'onore per richiamare le matricole ai valori condivisi di ateneo, pena il biasimo della comunità, oltre alle punizioni già previste e ulteriori contromisure, quali maggiore fiscalità nei controlli dell'identità dei candidati.[41]

Nel maggio 2015 sorsero alcune polemiche in merito ad una fuga di notizie riguardanti gli argomenti di una prova scritta dell'esame di diritto pubblico. Il direttore del corso decise quindi di annullare l'esame e di prendere provvedimenti, includendovi anche il corpo docente interessato.[42]

Polemiche sulla presunta "eccellenza" dell'ateneo

Nel dicembre 2012 le testate il Fatto Quotidiano e ROARS pubblicarono una serie di dati che, a loro giudizio, dipingevano la Bocconi come una finta eccellenza nel panorama universitario italiano e internazionale. Nell'inchiesta si affermava che la Bocconi, considerando le classifiche scorporate o il numero di pubblicazioni e o citazioni delle singole discipline, risultasse di livello inferiore a molti atenei e si sosteneva altresì che lo Stato italiano sovvenzionasse gli studenti bocconiani e avesse esentato l'università dal pagamento di imposte quali l'IMU. Si osservava inoltre come la Bocconi (nell'anno 2011, oggetto dell'analisi), non rientrasse tra le prime 400, 500 o 700 università del mondo in ben sette classifiche generaliste (che considerano anche università specializzate) su otto. Due docenti dell'ateneo milanese, Francesco Giavazzi e Alberto Alesina, difesero l'ateneo negando che la Bocconi ricevesse sussidi pubblici, indicando quali uniche fonti di finanziamento le rette scolastiche modulate in funzione del reddito e rimarcando il presunto buon livello dell'ateneo nelle classifiche internazionali. La difesa di Alesina e Giavazzi venne considerata imprecisa, dato che non si definiva la differenza tra "sussidi pubblici" e "finanziamenti pubblici" (che sono notevoli, come riportato sopra), e fu contestata ulteriormente.[43][44]

Finanziamenti pubblici

Dal 1991 la Bocconi riceve finanziamenti pubblici[45], per una cifra quantificabile, attorno al 2012, intorno ai 15 milioni di euro[46]. Secondo un articolo di stampa, la Bocconi dal 2005 non avrebbe pagato l'imposta immobiliare relativa a una residenza per studenti[47].

Trasporti

modifica

Sedi di Milano:

Sede di Roma:

  1. ^ https://ustat.mur.gov.it/dati/didattica/italia/atenei-non-statali/milano-bocconi
  2. ^ https://www.bocconisport.eu
  3. ^ Bocconi, Università nell'Enciclopedia Treccani, su treccani.it. URL consultato il 20 marzo 2018.
  4. ^ Master Mba migliori al mondo: Sda Bocconi terza nella classifica del Financial Times, su corriere.it/economia. URL consultato il 13 febbraio 2024.
  5. ^ (EN) QS World University Rankings for Business & Management Studies 2022, su Top Universities. URL consultato il 9 marzo 2023.
  6. ^ (EN) QS World University Rankings for Economics & Econometrics 2022, su Top Universities. URL consultato il 9 marzo 2023.
  7. ^ Alberto Arecchi, Storia delle Università italiane, Roma, Carocci, 2008, pp. 213-220.
  8. ^ Roberta Raffaella Tosi, Le università milanesi nel Novecento, Milano, Unicopli, 2015, pp. 132-138.
  9. ^ Enrico Cisnetto, Luigi Einaudi e la Bocconi, Bologna, Il Mulino, 2001, pp. 54-63.
  10. ^ Federico Bonoldi, Architettura razionalista a Milano, Milano, Electa, 1997, pp. 112-119.
  11. ^ Giancarlo Pallavicini, Storia della Bocconi, Milano, EDIZIONI UNIVERSITARIE BOCCONI, 2004, pp. 98-104.
  12. ^ Silvia Ceriani, Formazione e management in Italia, Milano, FrancoAngeli, 1999, pp. 221-228.
  13. ^ Piano Strategico 2006-2010, su unibocconi.it. URL consultato il 29 giugno 2025.
  14. ^ Edificio Roentgen, su unibocconi.it. URL consultato il 29 giugno 2025.
  15. ^ Esplosione alla Bocconi, indagini in corso, in la Repubblica, 17 dicembre 2009. URL consultato il 29 giugno 2025.
  16. ^ a b Nuovo campus Bocconi, un intervento che migliora il paesaggio urbano, su viasarfatti25.unibocconi.it. URL consultato il 29 giugno 2025.
  17. ^ Milano, inaugurato il campus della Bocconi, Mattarella: "Spirito critico e senso di responsabilità, antidoti all'odio", in la Repubblica, 25 novembre 2019. URL consultato il 29 giugno 2025.
  18. ^ Nuova sede SDA Bocconi a Roma, su sdabocconi.it. URL consultato il 29 giugno 2025.
  19. ^ (FR) HEC Paris se lance dans la bataille du bachelor, su lesechos.fr. URL consultato il 29 giugno 2025.
  20. ^ (FR) HEC lance son premier Bachelor en partenariat avec la Bocconi, su etudiant.lefigaro.fr. URL consultato il 29 giugno 2025.
  21. ^ MBA 2025 - Business school rankings from the Financial Times - FT.com, su rankings.ft.com. URL consultato il 24 agosto 2025.
  22. ^ (EN) SDA Bocconi School of Management, Università Bocconi | AACSB Accredited, su www.aacsb.edu. URL consultato il 24 agosto 2025.
  23. ^ Sito Ufficiale SDA, su sdabocconi.it. URL consultato il 16 gennaio 2021.
  24. ^ Università Luigi Bocconi - Milano (MI) | Architettura in Lombardia dal 1945 ad oggi, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 6 novembre 2020.
  25. ^ (EN) Universita Luigi Bocconi / Grafton Architects, su ArchDaily, 8 gennaio 2018. URL consultato il 24 agosto 2025.
  26. ^ Elisabetta Andreis, Bocconi, pronti i nuovi residence E adesso corre il cantiere del campus, in Corriere della Sera. URL consultato il 29 novembre 2017.
  27. ^ Alloggi - Università Bocconi Milano, su unibocconi.it. URL consultato il 26 giugno 2020.
  28. ^ Bocconi, nuova sede a Roma: tre master per la SDA, obiettivo Pa e centro-sud, su corriere.it. URL consultato l'8 marzo 2023.
  29. ^ Una nuova sede per SDA Bocconi, su sdabocconi.it. URL consultato l'8 marzo 2023.
  30. ^ BAG Bocconi Art Gallery, su Luoghi del Contemporaneo. URL consultato il 18 agosto 2025.
  31. ^ Esplora le strutture | Bocconi Sport, su www.bocconisport.eu. URL consultato il 13 agosto 2025.
  32. ^ Elenco delle associazioni - Università Bocconi, su www.unibocconi.it. URL consultato il 13 agosto 2025.
  33. ^ Via Sarfatti 25 - Tutti insieme giornalisticamente - Campus, su viasarfatti25.unibocconi.it. URL consultato il 1º luglio 2017.
  34. ^ 'Bocconi Legal Papers': presentazione dei primi due numeri in Freshfields Bruckhaus Deringer, su Diritto24. URL consultato il 31 luglio 2019.
  35. ^ Egea - Università Bocconi Editore, su universitypressitaliane.it. URL consultato il 30 gennaio 2019.
  36. ^ Chi siamo, su egeaeditore.it. URL consultato il 30 gennaio 2019.
  37. ^ Ennio Lazzarini, Gli attuali sigilli delle università italiane, Alessandria Edizioni dell’Orso, 1997, p. 80.
  38. ^ Manuale di Immagine Coordinata Università Bocconi, su www.adidesignmuseum.org. URL consultato il 18 agosto 2025.
  39. ^ Via Sarfatti 25 - Guido Tabellini è il nuovo Rettore - Campus, su viasarfatti25.unibocconi.it. URL consultato il 1º luglio 2017.
  40. ^ News, in SDA Bocconi School of Management. URL consultato il 1º luglio 2017 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2012).
  41. ^ Franco Vanni, Bocconi, contri i furbetti dell'esame arriva il codice d'onore obbligatorio, su milano.repubblica.it, la Repubblica Milano, 23 settembre 2009. URL consultato il 3 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2014).
  42. ^ Federica Cavadini, Bocconi, l’esame finisce su Facebook Prova da rifare per duemila studenti, in Corriere della Sera. URL consultato il 1º luglio 2017.
  43. ^ Francesco Sylos Labini, Università, la finta eccellenza della Bocconi, su ilfattoquotidiano.it, il Fatto Quotidiano, 28 dicembre 2012. URL consultato il 3 dicembre 2014.
  44. ^ Francesco Coniglione, Francesco Sylos Labini, Le imprecisioni di Alesina e Giavazzi, su roars.it, ROARS, 28 dicembre 2012. URL consultato il 14 giugno 2015.
  45. ^ Fosca Bincher, L'interesse privato del premier Soldi pubblici alla Bocconi, in Libero Quotidiano, 16 novembre 2011. URL consultato il 1º luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2013).
  46. ^ Assegnazione fondi 2012 (PDF), su Atti Ministeriali MIUR, Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.
  47. ^ Thomas Mackinson, Bocconi non paga l’Ici, Pisapia batte cassa Il Pdl critica, ma aveva fatto la stessa cosa, in Il Fatto Quotidiano, 9 gennaio 2012. URL consultato il 1º luglio 2017.

Voci correlate

modifica

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
Controllo di autoritàVIAF (EN126230751 · ISNI (EN0000 0001 2165 6939 · BAV 494/1733 · Thesaurus BNCF 36106 · LCCN (ENn79046149 · GND (DE1011237-6 · BNF (FRcb11867934d (data) · J9U (ENHE987007269485905171