Madball è uno sport di squadra italiano ideato nel 1997-1998 da Giuseppe Mango, giornalista e istruttore di attività sportive (judo, aikido, badminton, madball)[1] [2].

Si tratta di uno sport veloce, dinamico e multidisciplinare, praticabile sia all'aperto che al chiuso, particolarmente adatto alle strutture scolastiche in quanto sfrutta attrezzature esistenti. È caratterizzato da regole semplici e da un notevole coinvolgimento dei partecipanti, ed è concepito come gioco paritario in cui maschi e femmine possono gareggiare insieme.[3]

Origini

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Il Madball nacque come esercizio educativo durante lezioni di judo, con l'obiettivo di favorire la sicurezza nel contatto fisico tra i giovani praticanti. Mango sviluppò questo metodo per aiutare gli allievi a superare il timore del contatto corporeo. La pratica originaria si svolgeva a terra sul tatami, dove i partecipanti dovevano portare una palla ovale all'interno di un cerchio.[1]

Il successo riscontrato tra gli allievi spinse Mango a codificare l'esercizio come gioco ufficiale. Nel novembre 1998, il Madball fu presentato ufficialmente alla scuola media Dino Compagni di Firenze. Nello stesso periodo venne fondata la Federazione Italiana Gioco Madball.[2]

Sviluppo e diffusione

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Nel 2000 fu creato il primo sito web ufficiale (www.madball.it), seguito nel 2017 da madballsport.eu.[3]

I primi Campionati Nazionali Studenteschi si svolsero nel 2003, con il patrocinio del Comune di Firenze e la partecipazione di studenti provenienti da nove regioni italiane.[2]

Nel giro di pochi anni il gioco fu adottato da circa 170 scuole italiane e da 8 scuole all'estero, tra cui Finlandia, Francia, Svezia, USA e Germania, coinvolgendo migliaia di studenti.[2][3] Il Madball è stato proposto anche in contesti particolari di disagio sociale come all'interno del carcere Sollicciano 2 di Firenze.[2]

Nel luglio 2013, il Madball è stato inserito nel programma di aggiornamento del 4th International Seminar for Physical Education Teachers. Nel maggio 2013 e 2014, il gioco fu presentato ufficialmente agli studenti del primo anno della Facoltà di Scienze motorie dell'Università Cattolica di Milano. Nel 2016, alcuni bambini della scuola primaria Carducci di Firenze lo presentarono in Piazza della Signoria durante l'evento "Firenze Capitale Europea dello Sport".[3]

Nel 2018 Mango pubblicò un manuale completo contenente tutte le regole dettagliate del gioco. Una seconda edizione del manuale fu pubblicata nel 2019.[1][3]

Caratteristiche e obiettivi

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Il Madball è stato concepito come uno sport che libera in maniera controllata e positiva l'istintualità alla lotta, configurandosi come strumento educativo particolarmente idoneo alle esigenze della scuola. È destinato a stimolare la correttezza, l'onestà e il profondo rispetto verso gli altri.[3]

Gli obiettivi dichiarati dello sport sono:

  • esprimersi come momento di amicizia e come esperienza di festa aperta indistintamente a tutti
  • concretizzarsi quale strumento di prevenzione, al fine di limitare ed evitare il disagio giovanile
  • ripristinare il gusto di un sano confronto sportivo, lontano dalle degenerazioni dell'esasperato agonismo

Il gioco riesce a gratificare fin dai primi momenti anche giovani scarsamente reattivi e meno portati all'attività fisica. È uno sport di scatto, agilità e allungamento che stimola la circolazione sanguigna, migliora i riflessi, la destrezza, il coordinamento motorio e il senso di strategia.[3]

Regolamento

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Il Madball si gioca su un campo da basket utilizzando una palla ovale soft simile a quella del rugby. Il campo è dotato di una rete centrale come nella pallavolo e utilizza i due canestri alle estremità. Le squadre sono ufficialmente composte da 6 giocatori. Questa caratteristica lo rende uno sport economico, in quanto sfrutta infrastrutture già presenti nelle scuole.[3]

Le squadre competono in partite strutturate in tre set da 15 minuti ciascuno. Vince la squadra che si aggiudica due set su tre, realizzando in ogni set il maggior numero di canestri.[2]

Nel Madball il giocatore in possesso della palla che vuole oltrepassare la metà campo deve prima lanciare la palla al di sopra della rete a un suo compagno di squadra e solo dopo può correre sotto la rete nella metà campo avversaria. A differenza di sport come il rugby e il football americano, colui che è in possesso della palla può essere bloccato unicamente dalla vita alle spalle e non deve mai essere portato in terra.[3]

  1. ^ a b c Giuseppe Mango, Madball Un'evoluzione nello sport, ISBN 979-8663130394
  2. ^ a b c d e f Comune di Firenze, "Campionati Nazionali Studenteschi di Madball", 30 aprile 2003, press.comune.fi.it
  3. ^ a b c d e f g h i Sito ufficiale Madball

Collegamenti esterni

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