Utente:DanielaCicirello/Sandbox
Alessio Serpetti (Roma, 1975) è un artista, pittore e incisore italiano.
Produzione artistica e Stile
modificaSin da giovanissimo inizia a studiare arti figurative con il pittore e incisore Carlo Marcantonio (1923-2003), dapprima presso l’Accademia Prenestina del Cimento, poi alla Scuola d’Arte “Casa Romana”.
Alla fine degli Anni Novanta inaugura il ciclo delle Vedute di scena, complesse scenografie architettoniche e paesaggistiche[1] sospese in un silenzio metafisico nell'atmosfera suggestiva del bianco e nero, che realizza con la tecnica del carboncino.
Dal 2002 orienta la sua ricerca verso una dimensione onirica e surreale avviando il ciclo L'Arte del Sogno, le cui radici, oltre a rivelare richiami con la pittura preromantica visionaria (Heinrich Füssli)[2] e con certa pittura del Seicento d'ispirazione caravaggesca (Angelo Caroselli)[3], affondano nel Simbolismo storico del primo Novecento, con particolare riferimento all'arte del maestro veneto Alberto Martini[4]. Si tratta di composizioni notturne e misteriose, intrise di malinconia e ricche di significati allegorici in cui visioni di creature alate o in metamorfosi, statue umanizzate, maschere e oggetti che simboleggiano la vanitas (clessidre, candele e specchi) gravitano attorno all'immagine femminile, interpretata in chiave moderna e apollinea[5] attraverso l’uso raffinato della monocromia a grafite e carboncini, sovente impreziosita dal supporto dorato.
Dal 2016 si dedica all’arte incisoria (soprattutto acquaforte e acquatinta) per creare nuove fantasie metamorfiche[6] dal carattere visionario ed enigmatico, sospese tra sogno e incubo, tra classico e allegorico, che include nella raccolta dei Notturni arcani, con i quali nel 2017 vince - ex aequo - il Premio della 5ª Biennale dell’Incisione Contemporanea “Città di Bassano del Grappa”.
Mostre personali ed Esposizioni internazionali
modificaMostre personali
modificaSue mostre Personali vengono allestite a Tarquinia (Museo Etruscoplis, 2010, a cura di Paolo Levi), Vicenza (Palazzo Valmarana Braga, 2015, a cura di Maria Lucia Ferraguti), Bologna (Galleria Wikiarte, 2015, a cura di Deborah Petroni con presentazione di Giorgio Gregorio Grasso), Spoleto (Palazzo Leonetti Luparini, 2016, a cura di Paolo Levi), Bassano del Grappa (Museo Civico, 2019, a cura di Chiara Casarin), Sesto Fiorentino (La Soffitta - Spazio delle Arti, 2019, a cura di Giulia Ballerini, in cui le sue opere dialogano con quelle dei Maestri del Simbolismo storico europeo di fine Ottocento e inizio Novecento), Treviso (Casa dei Carraresi, 2022, a cura di Giorgio Di Genova e Maurizio Pradella), Ariccia (Palazzo Chigi, 2023, a cura di Rita Bernini con presentazione di Vittorio Sgarbi)[7].
Esposizioni a carattere internazionale
modificaInvitato al 42°, 44° e 45° Premio Sulmona (2015, 2017 e 2018, Polo Museale Civico Diocesano), partecipa alla Triennale di Roma (2011, Museo L’Agostiniana e 2017, Museo Crocetti); alle Biennali di Chianciano (2011, Art Museum), Roma (2012, Sale del Bramante), Palermo (2013, Fondazione Regionale Villa Malfitano Whitaker), Londra (2013, Chelsea Old Town Hall), Barcellona (2015, MEAM), Firenze (2023, Fortezza da Basso); alla 17ª Biennale di Venezia Architettura (2021, Isola di San Servolo, evento collaterale) e alla 59ª Biennale di Venezia Arte (2022, invitato come artista di Identity Collective dal Padiglione Nazionale Grenada presso Il Giardino Bianco Art Space)[8]; alle Biennali per l'Incisione Contemporanea di Bassano del Grappa (2017 e 2019, Museo Civico) e di Acqui Terme (2019, Camminamento del Castello dei Paleologi); all'Art Basel Miami (2024, Miami Beach Convention Center, presentato dal Gruppo Start).
Studi scientifici sulle sue opere
modificaLa sua produzione è stata oggetto di analisi nei seguenti volumi di natura scientifica:
Dal 2021 è presente nell'archivio Bio-iconografico della Galleria Nazionale di Arte Moderna (GNAM) di Roma.
Nel 2024 gli viene dedicata una Lectio Magistralis, a cura di Giulia Rustichelli e Sarah Linford, presso la Bonnie J.Sacerdote Lecture Hall del Metropolitan Museum of Art di New York[9].
Collezioni
modificaSue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private italiane e straniere, tra cui: in Italia presso il Gabinetto dei disegni e delle stampe del Museo Civico di Bassano del Grappa (Vicenza), presso il Fondo disegni e stampe della Biblioteca Statale del Monumento Nazionale dell’Abbazia Greca di San Nilo a Grottaferrata (Roma) e nelle Collezioni permanenti della Fondazione Roma presso Palazzo Sciarra Colonna (Roma), della Pinacoteca Civica “Marco Moretti” di Civitanova Marche (Macerata), del Museo Civico d’Arte Moderna “Giuseppe Sciortino” di Monreale (Palermo); all’estero presso la Collezione del Metropolitan Museum of Art di New York (Stati Uniti d'America)[9].
Note
modifica- ^ Rita Bernini, dal Catalogo della Mostra "Sogni, ombre, misteri. La grafica di Alessio Serpetti" (Ariccia, 2023, a cura Rita Bernini), pubblicato da Edizioni Polistampa, Firenze, 2023.
- ^ Paolo Levi, da "Effetto Arte" - aprile/giugno, pubblicato da EA Editore, Palermo, 2017.
- ^ Gianni Dunil, Alfredo M. Fidani, da "Congiunti", a cura di Start Group, pubblicato da Giunti Editore, Firenze 2022.
- ^ Paolo Levi, da "Museo Levi. Artisti da museo" a cura di Paolo Levi, pubblicato da EA Editore, Palermo, 2017.
- ^ Paolo Levi, da "1°a Scelta" a cura di Paolo Levi, pubblicato da EA Editore, Palermo, 2018.
- ^ Giulia Ballerini, dal Catalogo della Mostra "Alessio Serpetti e i Maestri del Simbolismo. Il Sogno e le sue Radici" (Sesto Fiorentino, 2019, a cura di Giulia Ballerini), pubblicato da Edizioni Polistampa, Firenze, 2019.
- ^ Palazzo Chigi Ariccia – Sogni, ombre, misteri, sul sito Palazzo Chigi di Ariccia, URL consultato il 3 ottobre 2025.
- ^ Biennale di Venezia 2022 – Padiglione Nazionale Grenada, sul sito biennalegrenada.org; Alessio Serpetti al Padiglione Grenada: la Biennale Venezia, sul sito Exibart
- ^ a b Alessandro Poggiani, Alessio Serpetti al Metropolitan Museum of Art di New York e ad Art Basel Miami 2024, pubblicato sulla Testata giornalistica Agrpress.it il 30 gennaio 2025, URL consultato il 3 ottobre 2025.
Bibliografia
modifica- L'Esausta clessidra, a cura di Daniele Radini Tedeschi, Edizioni Rosa dei Venti, Roma, 2011, ISBN 978-88-98084-07-4.
- Manent - Libro d'oro dell'Arte Contemporanea, a cura di Stefano Valeri, Sergio Rossi e Daniele Radini Tedeschi, Edizioni Rosa dei Venti, Roma, 2012, ISBN 978-88-98084-03-6.
- Fra Tradizione e Innovazione – Artisti Europei da non dimenticare, a cura di Rosario Pinto, Napoli Nostra, Napoli, 2015.
- Fra Tradizione e Innovazione – Movimenti ed idee dell’arte contemporanea dall’Impressionismo al Duemila, a cura di Rosario Pinto, Napoli Nostra, Napoli, 2018.
- "Alessio Serpetti e i Maestri del Simbolismo. Il Sogno e le sue Radici", con testo a cura di Giulia Ballerini; Edizioni Polistampa, Firenze, 2019, ISBN 9788859620549.
- "Sogni, ombre, misteri. La grafica di Alessio Serpetti", con testi a cura di Vittorio Sgarbi e Rita Bernini; Edizioni Polistampa, Firenze, 2023, ISBN 9788859623236.
Collegamenti esterni
modifica- Sito personale
- Serpetti, Alessio, in Treccani.it - Enciclopedie online, Istituito dell'Enciclopedia Italiana.
- Ricerca su Alessio Serpetti nell'Archivio Bio-Iconografico della GNAM