Utente:JhonSavor/sandbox1/SandboxPH

Garth Hellingen
UniversoZagor
AutoreGuido Nolitta
DisegniGallieno Ferri
EditoreSergio Bonelli Editore
1ª app. inL'isola della paura, 17° albo della Collana Lampo, seconda serie.
Caratteristiche immaginarie
SpecieUmana
SessoMaschio
Luogo di nascitaStati Uniti
Professione
  • Scienziato
  • Ex scienziato dell'agenzia di Altrove
Poteri
  • Mente dotata di una intelligenza incredibilmente alta, visionaria
  • Grandi capacità tecniche e conoscenze arcane
AffiliazioneIndipendente

Storia editoriale

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https://www.lospaziobianco.it/mostra-zagor-hellingen-nemico-albissola-comics-2015/

https://www.ubcfumetti.com/pers/hellingen.htm

Biografia

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Caratterizzazione

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È uno scienziato pazzo di origine olandese[N 1] dotato di enorme intelligenza ma molto superbo e con la smania di conquistare il mondo, deriso e incompreso da parte dei suoi colleghi. Vive negli Stati Uniti della prima metà dell'Ottocento e ha inventato una quantità indefinita di macchine immaginifiche. Ha il volto deturpato da ustioni e cicatrici, conseguenza dei molteplici scontri con Zagor, oltre a due evidenti occhiaie. Indossa sempre un camice viola da laboratorio. Ha un alter ego in forma di spirito che appare a Zagor per metterlo in guardia contro la sua versione cattiva.[N 2] Wendigo, spirito del male, fa capire che nella personalità di Hellingen esiste ancora una certa dose di umanità.[N 3]

Si scontra con il protagonista varie volte; la prima su un'isola del lago Erie abitata dai pacifici indiani che vivono rintanati in un fortino per proteggersi da alcuni uomini bianchi e da un robot gigante, Titan, costruito da Hellingen per rivalsa per l'incomprensione dei suoi colleghi universitari. L'intervento di Zagor e Cico costringe il professore a far inabissare Titan nel lago. L'intervento degli uomini agli ordini di Hellingen complica le cose e, nello scontro che segue, il laboratorio esplode causando apparentemente la morte di Hellingen.[N 4]

Alcuni anni dopo, a Cleveland, Zagor e Cico sono vittime di misteriosi attentati e si rifugiano presso una tribù indiana per curarsi le ferite e si sdebitano evitando un conflitto tra le tribù causato da un mostro marino. Zagor decide di indagare e scopre che il mostro è in realtà un sommergibile; finiscono prigionieri di Hellingen che, sopravvissuto alle fiamme, a causa del volto deturpato indossa una maschera per avere un aspetto normale. Lo scienziato ha bisogno di Zagor per sostituire alcuni pezzi del robot Titan che giace ancora sul fondo del lago e lo costringe iniettandogli un siero di sua invenzione. Grazie a Cico, Zagor si riprende in tempo per far scontrare il sottomarino contro Titan, riducendo entrambi a pezzi. Hellingen e Zagor si scontrano nuovamente e Hellingen viene trafitto al cuore da un arpione e Cico causa l'esplosione del laboratorio.[N 5]

Successivamente Zagor e Cico tornando a Darkwood la trovano deserta a causa del colonnello Kraizer che ha ordinato a tutti i trapper di allontanarsi per evitare il rischio di conflitti con le tribù indiane. Nello stesso periodo alcuni accampamenti delle tribù di Darkwood vengono bersagliati da misteriosi fulmini che inducono gli indiani a scappare. In seguito Zagor viene rapito e condotto all'interno di un vulcano spento illuminato da lampadine creazione di Hellingen che si trova per la terza volta di fronte a lui. Non era morto ucciso dalla fiocina ma solo ferito. Hellingen si è alleato con il traditore Kraizer per diventare padrone degli Stati Uniti, e per far questo adesso si serve di missili comandati a distanza. Di fronte a una simile potenza distruttiva il presidente è costretto ad arrendersi. Zagor, servendosi di alcune foglie che provocano una morte apparente, riesce a farsi liberare e, una volta tornato in vita, si scaglia contro Hellingen, obbligandolo a lanciare i missili sulle truppe di Kraizer, annientandole.[N 6]

Anni dopo Hellingen riappare in una memorabile storia di Nolitta (l'ultima scritta per la serie dal creatore del personaggio[1]), alleato degli Akkroniani, extraterrestri da lui chiamati tramite un computer di sua creazione, invulnerabili alle armi da fuoco ma vengono uccisi da alcune frecce speciali create da Rakum, stregone indiano, che già cento anni prima li aveva sconfitti. Hellingen, distrutto dalla delusione, si lascia smaterializzare in una cabina misteriosa abbandonata dagli Akkroniani.[N 7]

Lo scienziato si assenta dalla serie per otto anni. Hellingen, morto davvero nella cabina akkroniana, ha usato Kiki Manito come tramite per tornare sulla Terra, e saranno il colonnello Norman Perry e i suoi uomini a ucciderlo. Ma il tutto è avvenuto in una realtà parallela, dove trovano la morte anche Zagor e Tonka.[N 8]

La sesta apparizione del personaggio si ha anni dopo insieme allo scrittore Edgar Allan Poe, inquadrato come agente segreto della base di Altrove. Hellingen è ora un cyborg grazie a un meccanismo in grado di ricomporre corpi disgregati; con l'aiuto di Wendigo, spirito del male, recupera le parti organiche del suo corpo. Hellingen cerca poi di liberarsi di lui, ma Wendigo lo punisce portandoselo nel mondo del caos, dove tuttora risulta relegato.[N 9]

La settima apparizione[N 10] si ha nella base di Altrove, dove una vasca akkroniana si riattiva, si collega ai resti della cabina dove Hellingen era svanito anni prima (quarta apparizione) e clona lo scienziato. Questa versione di Hellingen non ha memorie degli anni intermedi (quinta e sesta apparizione). Contemporaneamente dal monte Naatani escono degli automi con sembianze da nativi americani che arrivano fino a Darkwood per cacciare Zagor. Insieme a Cico, Tonka, Yapeha (un giovane Seneca a cui un automa ha ucciso i genitori) e un gruppo di soldati guidato dal tenente Shooter e due professori di Altrove, Hubbard e Kant, si dirigono verso il monte Naatani. Il gruppo scopre che le macchine all'interno della montagna hanno ricominciato a funzionare, come quelle trasportate nella base di Altrove. Zagor lascia il gruppo dirigendosi a Philadelphia, dove scopre che Hellingen era stato uno scienziato di Altrove che aveva già mostrato la sua follia compiendo sadici esperimenti ed elaborando teorie razziste. Hellingen finge di aiutare gli uomini di Altrove, ma grazie all'aiuto di un giovane scienziato, Quaritch, si libera uccidendo tutti i soldati tranne il generale Nolan. Nel frattempo gli automi massacrano gli uomini rimasti sulla montagna tranne il prof. Hubbard. Zagor insieme a Cico, Roberts, Tonka e alcuni guerrieri Mohawk torna sul monte Naatani per dare la caccia allo scienziato; qui incontrano il prof. Hubbard che li guida in un'entrata segreta dove però vengono catturati mentre i guerrieri e Hubbard (che era sotto il controllo di Hellingen) vengono uccisi. Il folle scienziato libera Zagor cosicché venga cacciato e ucciso dai suoi automi, ma lo Spirito con la Scure si dirige nelle caverne dove si trova la mummia di Rakum e, ferendosi con il suo pugnale, evoca il Wendigo che porta con sé il clone di Hellingen nella sua dimensione infernale, mentre Quaritch disattiva gli automi e la base viene fatta esplodere dall'interno per distruggere tutti i macchinari akkroniani presenti.

Nella storia dell'estate 2019 si ha una ottava apparizione dello scienziato nella serie regolare[N 11], in cui Zagor e Tonka si recano sul monte Naatani alla ricerca di Yapeha, un ragazzo della tribù dei Mohawk che ogni sera controllava che dal monte non fossero usciti degli automi di Hellingen, ma che alcuni giorni prima non era tornato al villaggio. Lì Zagor e Tonka trovano un covo sotterraneo, con delle armature che deducono essere del professor Hellingen, e Yapeha, che narra loro di aver visto degli uomini uscire dal covo con addosso delle strane armature e di essere entrato incuriosito senza poi essere riuscito ad uscire. Dopo il racconto arrivano Cico e il professor Verybad che spiega loro di aver scoperto che una banda segreta dal nome "I Discepoli" sta cercando di creare un clone del professor Hellingen. Mentre stanno parlando, vedono una macchina volante e la seguono arrivando al castello del Wendigo. Lì, i Discepoli riescono a far tornare l'Hellingen originale e la sua copia, che Hellingen uccide per far tornare il Wendigo sulla Terra, causandone l'annientamento. A causa della morte del Wendigo, però, il castello crolla, e Zagor, Cico, Tonka, Hellingen e alcuni dei Discepoli, tra cui Quaritch e Tumblay, riescono a uscirne; così, i Discepoli salgono sulla navicella spaziale per fuggire, e Zagor, a loro insaputa, li segue. All'improvviso, lo Spirito con la Scure esce allo scoperto e lotta con Hellingen che, cercando di colpire Zagor, lancia un sedile che urta i comandi del mezzo, danneggiandoli. La navicella si schianta sulla base di Altrove e tutti quelli che erano a bordo sembrano morti tranne Zagor, che indossava un esoscheletro protettivo. Tuttavia, alla fine dell'avventura si scopre che Hellingen è vivo e a saperlo sono in pochi, tra cui il professor "Heisenberg", che sostiene che uno scienziato come lui non può "marcire in una cella".

Una nuova apparizione si ha nell'albo speciale Dylan Dog & Martin Mystère L'abisso del male, del dicembre 2018,[2] in cui viene evocato attraverso un misterioso congegno atlantideo.

Critica

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Voci correlate

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Annotazioni
  1. ^ Si veda albo n. 655 della collana Zenith.
  2. ^ Si veda storia Ombre su Darkwood, pubblicata dal novembre del 1996 al febbraio del 1997 sulla collana Zenith
  3. ^ Si veda albo Zenith n. 430.
  4. ^ Vedi Zenith nn. 62-63.
  5. ^ Vedi albi nn. 89-92.
  6. ^ Albi nn. 158-160.
  7. ^ Estate 1980, albi nn. 229-233.
  8. ^ Albi nn. 326-331.
  9. ^ Albi nn. 427-430.
  10. ^ Albi nn. 651-656, del 2015
  11. ^ Albi nn. 699-701.
Fonti
  1. ^ Hellingen, nemico mio!, su lospaziobianco.it. URL consultato il 15 agosto 2019.
  2. ^ L'Abisso del Male, su shop.sergiobonelli.it. URL consultato il 4 febbraio 2019.