il re si chiama en, mentre a capo dei distretti stanno i lugal.
mancano iscrizioni regali e titolature: il nome en spesso "copre" il vero nome.
i templi non hanno peso in ambito politico-economico. 210
importanza delle festività per il sistema redistributivo. 212
produzione e commercio
L'attività agricola di Ebla è concentrata soprattutto nella depressione del Matkh, mentre il tavolato calcareo, con i suoi terreni leggeri, è piuttosto utilizzato per la pastorizia. 209 Si coltivano soprattutto cereali, ma anche vite e olivo. Rapporto dei rendimenti: da 3:1 a 5:1. 213
olio d'olivo e vino. 213
allevamento caprovino e bovino; lana, industria e commercio di tessuti. 213
scarse risorse minerarie. 216
il commercio eblaita: importazione di materie prime ed esportazione di prodotti lavorati.216
la rilevanza del settore commerciale: il sistema dei kārū (sing.: kārum) di Ebla, gestiti da lugal; altre vie commerciali: Ebla-Palestina(-Egitto), Assur-Anatolia, Susa-Iran, Dilmun-Golfo Persico. 215
commercio "di Stato": le mercanzie di en e lugal accompagnano quelle "private" (cioè delle famiglie)
commercio formalizzato in modo dissimulato, attraverso l'ideologia/finzione dello "scambio di doni". 216
probabili contatti mediati con il faraone d'Egitto (cartigli a Ebla) e con Khamazi (Zagros). 217
Ebla sta a monte di un sistema commerciale per l'approvvigionamento della Mesopotamia (da Kish, poi da Akkad), mentre Mari si colloca in un punto intermedio. 217
storia
Ebrium e Ibbi-Zikir sono gli ultimi re di Ebla, capaci di una politica più forte forse per la crisi di Mari, prodotta dal primo affacciarsi di Sargon. 219
la riforma del re eblaita Ebrium (Ibrium): il figlio eredita il regno, forse in relazione a difficoltà militari sopravvenute per la rivalità con Mari e poi con Akkad. 212