Vénus (Q187)
Il Vénus è stato un sommergibile appartenente alla Marine nationale, terza unità della classe Minerve, affondato nel corso della seconda guerra mondiale il 27 novembre 1942.[1]
Venus | |
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Descrizione generale | |
Tipo | Sommergibile |
Classe | Classe Minerve |
Proprietà | Marine nationale |
Identificazione | Q187 |
Ordine | 29 gennaio 1932 |
Cantiere | Arsenale di Cherbourg |
Impostazione | 29 giugno 1932 |
Varo | 6 aprile 1935 |
Completamento | 5 maggio 1936 |
Entrata in servizio | 11 novembre 1936 |
Destino finale | Autoffondato il 27 novembre 1942 al largo di Tolone |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | Emersione: 662 t Immersione: 856 t |
Lunghezza | 68,1 m |
Larghezza | 5,6 m |
Pescaggio | 4,4 m |
Profondità operativa | 80 m |
Propulsione | 2 motori Diesel Schneider (1 800 shp); 2 motori elettrici (1 230 shp); 2 alberi motore |
Velocità in immersione | 9.30 nodi |
Velocità in emersione | 14,29 nodi |
Autonomia | Emersione: 4 000 miglia a 10 nodi Immersione: 85 miglia a 5 nodi |
Equipaggio | 4 ufficiali e 38 tra sottufficiali e marinai |
Armamento | |
Armamento |
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Note | |
dati riferiti all'entrata in servizio | |
dati tratti da French Warship of World War II[1] | |
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Storia
modificaIl Vénus (Q-187) apparteneva alla classe Minerve.[2] La costruzione fu autorizzata il 29 gennaio 1932, e il sottomarino fu impostato presso l'arsenale di Cherbourg il 29 giugno dello stesso anno, e varato il 6 aprile 1935.[3] Il Vénus fu allestito per le prove in mare il 20 marzo 1935, con quelle di accettazione che si svolsero il 7 novembre dello stesso anno, e l'unità entrò in servizio il 15 novembre 1936.[3]
Il 1° settembre 1939, giorno dell'inizio della seconda guerra mondiale, il Vénus facava parte del 15ª DSM, 5ª Squadriglia (capitano di fregata Fitte), 1ª Flottiglia, 2ª Squadra a Tolone, insieme allo Iris, al Ceres e al Pallas.[3] Il 10 gennaio 1940, la 15ª DSM, formata da Iris (capitano di corvetta Antoine), Vénus (tenente di vascello Dartigues), dal Cérès (tenente di vascello Lemière) e dal Pallas (tenente di vascello Douënel), partì da Tolone scortato dal mercantile X 43 (ex Ipanema) al comando del capitano di corvetta Bichon.[3] Dopo gli scali a Orano, Casablanca e Dakar, la 15ª DSM arrivò a Fort-de-France il 22 febbraio 1940.[3][2] La 15ª DSM (Division sousmarine) rimase solo due mesi nelle Antille.[3] Il 1° maggio partì da Fort-de-France e arrivò a Tolone il 3 giugno dopo gli scali a Port-Étienne Mauritania) e Casablanca.[3] Durante questi due mesi la Divisione effettuò 12 missioni con 89 giorni di navigazione attorno a Trinidad, Porto Rico, Antigua e Saint-Martin.[3]
Il 14 giugno, il semaforo di Sagro (Corsica) segnalò alle 15:40 numerose fumate a est; uno sbarramento di tre sommergibili (Cérès, Vénus, Pallas) fu allestito nella notte tra il 16 e il 17 e tra il 17 e il 18 tra i meridiani di Planier e Grand Rouveau (Bandol) per coprire la costa e Marsiglia.[3] - Il 20 giugno 1940, erano disponibili sommergibili della 1ª, 3ªe 17ª DSM.[3] Questi battelli furono inviati a loro volta in stato di allerta a Salins.[3] Il 25 giugno 1940, il Vénus faceva ancora parte del 15ª DSM a Tolone, con l'Iris, il 'Vénus e il Pallas.[3]
Il 3 luglio 1940, giorno dell'attacco britannico a Mers-el-Kébir, il Gruppo B, formato dall'Iris, dal Vénus, dal Sultane, dal Sirène, dal Pallas e dal Cérès, ricevette l'ordine di radunarsi a Orano. Il Gruppo A, formato dall'Espoir, dal Conquérant e dall'Archimède, ricevette lo stesso ordine; attaccare qualsiasi nave da guerra britannica incontrata, in particolare l'incrociatore da battaglia Hood.[3] Il Gruppo B avrebbe dovuto stabilire un ventaglio a sud dell'isola di Ayre verso la costa algerina tra Ténès e Dellys, quindi i sottomarini avrebbero dovuto raggiungere Orano.[3] Il Gruppo A salpò alle 02:45 e il Gruppo B alle 05:00 del 4 luglio in totale silenzio radio.[3] Successivamente gli ordini cambiarono e i sottomarini raggiunsero Tolone il giorno successivo.[3]
Il 9 luglio, un attacco a Tolone non poteva essere respinto, tutte le forze presenti nella base navale furono messe in stato di allerta. Cinque sottomarini: Galatée, Sirène, Sultane, Diamant e Perle gettarono l'ancora in stato di allerta alle 20:00 a Vignettes, mentre un ulteriore sbarramento di altri quattro sottomarini: Pallas, Iris, Vénus e Cérès era previsto a 20 miglia nautiche a sud di Tolone.[3] Il 10 luglio, fu segnalata una forza inglese diretta verso Gibilterra, e tutti i sottomarini furono richiamati a Tolone. Il 1° gennaio 1942, il Vénus faceva ancora parte del 15ª DSM con l'Iris, il Cérès e il Pallas.[3] Il 1° novembre 1942, il Vénus faceva parte del Gruppo di Soccorso con il Casabianca, l'Aurore, l''Iris e il Redoutable, a Tolone.[3]
Il 9 novembre 1942, le Commissioni armistiziali tedesche e italiane autorizzarono il riarmo di otto sottomarini: Casablanca, Iris, Naïade, Redoutable, Vénus, Diamant, Glorieux e Thétis.[3] Il 27 novembre 1942, erano ormeggiate a Mourillon: Redoutable, Marsouin, Glorieux, Casabianca (a 90 minuti), Iris, Vénus e Diamant.[3] Dalle 05:00 alle 05:15 salpano i sottomarini Vénus, Casabianca, Iris, Marsouin e Glorieux.[3] Il Redoutable (all'ormeggio 10) e il Diamant (all'ormeggio 7) furono autoaffondati.[3]
Il Vénus salpò con soli 7 membri dell'equipaggio (un sottufficiale e 6 marinai) e il suo comandante, il tenente Pierre Crescent.[2] Si autoaffondò in acque profonde, al largo di Cepet, poco dopo aver attraversato il canale, in quanto il sottomarino non era in grado di immergersi.[2] Uscendo per primo, aprì una breccia nella rete protettiva, permettendo agli altri sottomarini di prendere il largo.[2] In seguito il sottomarino Vénus fu insignito della Médaille de la Résistance in data 29 novembre 1946.[2]
Onorificenze
modificaNote
modificaBibliografia
modifica- (EN) Paul Auphan e Jacques Mordal, The French Navy in World War II, Annapolis, Maryland, United States Naval Institute, 1959.
- (EN) Jean Labayle Couhat, French Warship of World War II, Letchworth, Ian Allan Ltd., 1971, ISBN 0-7110-0445-5.
- (EN) Henri Le Masson, Navies of World War II. The French Navy 1, London, Macdonald & Co., 1969, ISBN 0-7110-0445-5.
- (FR) Philippe Masson, La marine française et la guerre: 1939-1945, Paris, Tallandier, 1991.
- (FR) Jean-Michel Roche, Dictionnaire des bâtiments de la flotte de guerre française de Colbert à nos jours. Tome: 1870-2006, Toulon, J.-M. Roche, 2005, ISBN 978-2-952-59171-3,.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- (FR) Paul Poivert, Vénus, su U-Boote. URL consultato il 30 settembre 2022.
- (FR) Fabrice Bourrée, Sous-Marin La Vénus, su Musee de la Resistance en ligne. URL consultato il 30 settembre 2022.
- (FR) Mise en terre des restes des marins du Souffleur, su Agasm. URL consultato il 30 settembre 2022.
- (FR) Benoit Lejay (1905-1941), su Ecole navale. URL consultato il 30 settembre 2022.
- (FR) Souffleur (1941), su Memorial. URL consultato il 30 settembre 2022.