Valer"jan Petrovyč Pidmohyl'nyj

scrittore ucraino
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Valer"jan Petrovyč Pidmohyl'nyj (in ucraino Валер'ян Петрóвич Підмоги́льний?; Čapli, 2 febbraio 1901, 20 gennaio del calendario giuliano[1]Sandarmoch, 3 novembre 1937) è stato uno scrittore ucraino, noto per il suo romanzo realista La città (in ucraino Місто?, Misto).

Valer"jan Petrovyč Pidmohyl'nyj

Faceva parte di una generazione di scrittori ucraini che crebbe nell'Ucraina degli anni 1920;[2] in seguito venne arrestato e ucciso dalle autorità sovietiche. Viene ritenuto una delle figure più importanti del cosiddetto Rinascimento fucilato.[3][4][5]

Biografia

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Valer"jan (o Valerijan, in ucraino Валеріян?)[3] Petrovyč Pidmohyl'nyj nacque nel governatorato di Ekaterinoslav (l'odierno oblast' di Dnipropetrovs'k, in Ucraina). Suo padre era l'amministratore di un grande proprietario terriero. Egli imparò il francese quando era bambino e continuò a studiare finché non divenne un traduttore importante della letteratura francese in ucraino, in particolare delle opere di Anatole France e Guy de Maupassant.[3][4]

Si sa poco dei suoi anni giovanili, anche se è certo che studiò all'università di Kiev,[6] e ci sono degli indizi che fanno pensare a un suo sostegno nei confronti di Symon Petljura, il comandante militare dell'Ucraina indipendente, durata poco, che era nata dopo la rivoluzione d'ottobre del 1917.[5]

Vivendo a Kiev, ma trovando delle difficoltà nel pubblicare alcuni dei suoi racconti, nel 1923 riuscì a pubblicare alcuni suoi scritti sulla rivista di immigrati antisovietici Nova Ukraïna. Ciò fece nascere dei disaccordi con degli altri scrittori ucraini, incluso Chvyl'ovyj, uno degli scrittori ucraini più importanti dell'epoca.[5]

Negli anni successivi, Pidmohyl'nyj pubblicò molti racconti dopo essere stato "esonerato" dalla celebre rivista ucraina Červonyj šljach. Egli fece anche parte del gruppo letterario "Lanka", legato alla rivista Žyttja i revoljucija, di cui fece parte del comitato editoriale. Oltre alle opere in prosa e alle traduzioni egli pubblicò anche dei saggi critici, e viene considerato uno dei pionieri della critica freudiana in Ucraina.[3]

 
Un'edizione del romanzo La città del 1929

Nel 1927, all'età di 26 anni, Pidmohyl'nyj si fece conoscere come autore di spicco con la pubblicazione del suo romanzo La città (Misto), che venne tradotto anche in russo.

Con il consolidarsi dello stalinismo in Ucraina, Pidmohyl'nyj ebbe sempre più difficoltà nel riuscire a pubblicare le proprie opere, difficoltà che accrescevano a causa dei dubbi sul suo impegno nei confronti del sistema sovietico. Nel 1934 venne arrestato.[6] Dopo essere stato torturato e obbligato a firmare delle confessioni assurde, venne condannato al campo di prigionia di Solovki (SLON) e venne fucilato a Sandarmoch, in Carelia.[3][4][7]

Dopo la morte di Stalin, Pidmohyl'nyj venne riabilitato parzialmente nel 1956.[3][8]

Opere principali

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La città
Il romanzo La città è la storia di un giovane immerso nelle visioni violente e negli odori di un ambiente urbano. Il romanzo venne denunciato dal partito comunista.[3][6]
Piccolo dramma
Il romanzo Piccolo dramma (in ucraino Невеличка драма?, Nevelyčka drama), all'inizio pubblicato a puntate, descrive i caratteri di alcuni uomini in competizione per l'amore di una donna. Il romanzo è ambientato a Kiev.[9]
  1. ^ Nelle zone appartenute all'Impero russo il calendario gregoriano venne introdotto il 14 febbraio 1918.
  2. ^ (EN) Mirko A. Usmiani, Marko Marulič [a. o.], Walter de Gruyter GmbH & Co KG, 18 maggio 2020, p. 228, ISBN 978-3-11-231785-3. URL consultato il 2 settembre 2025.
  3. ^ a b c d e f g (EN) Bohdan Kravciv, Pidmohylny, Valeriian, su www.encyclopediaofukraine.com. URL consultato il 2 settembre 2025.
  4. ^ a b c (UK) Підмогильний Валер'ян Петрович: Біографія на УкрЛібі, su www.ukrlib.com.ua. URL consultato il 2 settembre 2025 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2017).
  5. ^ a b c (EN) Maxim Tarnawsky, Valerian Pidmohylnyi. A biographical sketch. Maxim Tarnawsky, su www.utoronto.ca. URL consultato il 2 settembre 2025 (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2012).
  6. ^ a b c (EN) Ivan Kačanovs'kyj, Zenon E. Kohut e Bohdan J. Nebesio, Historical Dictionary of Ukraine, Bloomsbury Publishing PLC, 11 luglio 2013, p. 445, ISBN 978-0-8108-7847-1. URL consultato il 2 settembre 2025.
  7. ^ (PL) Sergej Lebedev e Tomasz Danilecki, Sandarmoch. Kiedy przemawiają mogiły, su ŚWIAT SYBIRU - Portal popularnonaukowy, 12 ottobre 2023. URL consultato il 2 settembre 2025.
  8. ^ (UK) Z poroha smerti...: pys'mennyky Ukraïni - žertvy stalins'kych represij (З порога смерті...: письменники України - жертви сталінських репресій), Kyïv: Radjans'kyj pys'mennyk, 1991, p. 361.
  9. ^ Maria Grazia Bartolini e Giovanna Brogi Bercoff, Kiev e Leopoli: il testo culturale, Firenze University Press, 2007, p. 193, ISBN 978-88-8453-665-5. URL consultato il 2 settembre 2025.

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Collegamenti esterni

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