Vecchio Mondo
Con le espressioni Vecchio Mondo e Continente Antico ci si riferisce a quelle parti della Terra note agli europei prima dei viaggi di Cristoforo Colombo; esse includono Europa, Africa e Asia (collettivamente chiamate anche Eurafrasia), e le isole circostanti. Il termine viene usato in contrapposizione con "Nuovo Mondo", con cui si indicano le Americhe[1].

Vecchio Mondo


Anche se le parti interne di Asia e Africa non erano ben note agli europei dell'epoca, la loro esistenza era nota, fino al Giappone e al Sudafrica, sono quindi considerate Vecchio Mondo. L'Oceania e Antartide non sono definite né come Vecchio Mondo né come Nuovo Mondo; per l'Oceania si usa il termine "Continente Nuovissimo".
Attualmente la contrapposizione Vecchio Mondo-Nuovo Mondo è usata soprattutto in biologia, in quanto la prolungata separazione geografica fra i due ha fortemente influenzato l'evoluzione delle specie viventi (ad esempio avvoltoi del Vecchio Mondo contro avvoltoi del Nuovo Mondo, o scimmie del Vecchio Mondo contro scimmie del Nuovo Mondo).
Vino del Vecchio Mondo
modificaIl termine "vino del Vecchio Mondo" si riferisce principalmente al vino prodotto in Europa, ma può includere anche altre regioni del bacino del Mediterraneo con una lunga tradizione vinicola, come il Nordafrica e il Vicino Oriente. L'espressione è spesso usata in contrapposizione a "vino del Nuovo Mondo"[2] per descrivere le differenze generali nelle filosofie di viticoltura e vinificazione tra le regioni del Vecchio Mondo, dove la tradizione e il ruolo del terroir sono predominanti, e quelle del Nuovo Mondo, dove la scienza e il ruolo dell'enologo sono più spesso enfatizzati. In epoca moderna, la globalizzazione del vino e l'avvento dei viticoltori volanti (flying winemakers, enologi e consulenti che hanno clienti e interessi in diversi continenti) hanno attenuato la distinzione tra i due termini, con i viticoltori di una regione in grado di produrre vini che possono mostrare le caratteristiche dell'altra regione, ovvero un vino "in stile Vecchio Mondo" prodotto in una regione vinicola del Nuovo Mondo e viceversa[3].
La viticoltura nella maggior parte delle regioni vinicole del Vecchio Mondo risale a diverse migliaia di anni fa, con Fenici, Greci, Traci e Romani che stabilirono alcuni dei primi vigneti. Nel corso dei secoli, queste regioni vinicole del Vecchio Mondo hanno sviluppato tecniche e pratiche viticole adattate ai loro climi e paesaggi. Molte di queste pratiche sono sancite da leggi e regolamenti locali sul vino, come i regolamenti francesi sulle Denominazioni di Origine Controllata. Una distinzione tra un vigneto del Vecchio Mondo e un vigneto del Nuovo Mondo è generalmente l'elevata densità di viti e la stretta vicinanza degli impianti nel Vecchio Mondo, che spesso venivano piantati anni prima che l'uso dell'agricoltura meccanica diventasse popolare. In regioni come Bordeaux, le viti venivano spesso piantate a 1 metro di distanza l'una dall'altra in file separate a loro volta da 1 metro, con una spaziatura sufficiente per la potatura e la vendemmia eseguite manualmente. Nelle regioni vinicole del Nuovo Mondo come l'Australia, che ha adottato rapidamente tecniche meccaniche, le viti venivano spesso piantate a una distanza di 3,7 metri per 2,5 metri. Mentre la spaziatura tra i filari di vite si è ridotta in molte regioni vinicole del Vecchio Mondo che hanno iniziato ad adottare tecniche meccaniche alla fine del XX secolo, alcune regioni sono ancora caratterizzate dall'alta densità di viti nei loro vigneti[4].
Altre tecniche associate ai viticoltori del Vecchio Mondo includono temperature di fermentazione più elevate e un periodo di macerazione prolungata dopo la fermentazione, durante il quale il vino può estrarre più composti fenolici dalle bucce dell'uva. Questo può creare vini più tannici e austeri con più strati di complessità che richiedono periodi più lunghi di affinamento in bottiglia per maturare. Al contrario, la tecnica di trasferire il mosto in botti di rovere durante la fermentazione e indurre la fermentazione malolattica in anticipo è più comunemente associata alle regioni vinicole del Nuovo Mondo e ai vini più morbidi e maturi prima[4][5].
Note
modifica- ^ Bruno Migliorini, Giacomo Devoto, Lingua nostra, volumi 69-70, Sansoni, 2008 (pagina 8).
- ^ (EN) Old World vs. New World Wines: Understanding the Differences - Wiens Cellars, su wienscellars.com, 30 novembre 2023. URL consultato il 28 ottobre 2025.
- ^ J. Robinson (ed) "The Oxford Companion to Wine" Third Edition pg 493 Oxford University Press 2006 ISBN 0-19-860990-6
- ^ a b J. Robinson (ed) "The Oxford Companion to Wine" Third Edition pg 476-477 Oxford University Press 2006 ISBN 0-19-860990-6
- ^ (EN) Lucaris, The difference between Old World and New World wines, su Lucaris Crystal, 22 gennaio 2020. URL consultato il 28 ottobre 2025.