Vincenzo Fiorelli (Palermo, 1752Palermo, 27 gennaio 1839) è stato un architetto italiano.

Biografia

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Vincenzo Fiorelli nacque a Palermo intorno al 1752, figlio di Gioacchino Fiorelli e Valeria Figliolo. Sposò Giovanna Salemi ed ebbe quattro figli: Valeria (moglie del pittore Francesco Ognibene), Antonio, Gioacchino e Rosalia.

Allievo dell'architetto Giovan Battista Cascione, con il quale collaborò spesso firmandosi "Vincenzo Fiorelli e Cascione", contribuì al completamento della facciata di Villa Valguarnera tra il 1761 e il 1785.[1]

Nel 1786 realizzò la facciata classicheggiante dell'Oratorio del Rosario di San Domenico, caratterizzata da un portale in marmo incorniciato da due coppie di lesene composite e da un attico frontonato con finestra termale.[2]

Nel 1794 lavorò alla Villa Trabia su commissione della principessa di Cassaro, Maria Cristina Lucchese, la quale morì poco dopo.[3]

Nello stesso anno diresse i lavori per la casina in contrada Acquasanta per Don Ignazio Majo.

Nel 1797 operò per il principe Ercole Branciforte, progettando e realizzando la certosa, un padiglione neoclassico con pronao a quattro colonne doriche adagiate su una base a scalini e decorato con affreschi, all'interno del Palazzo Butera.[4]

Nel 1802 curò il rifacimento della facciata di Palazzo Benso.[5][6]

Fiorelli è ricordato anche per il rifacimento del duomo di Comiso, distrutto dal terremoto del 1693.[7]

Nel 1822, in collaborazione con l'architetto Emanuele Cardona, costruì il nuovo altare maggiore della chiesa di Casa Professa, probabilmente il suo ultimo lavoro, all'età di circa 70 anni.

Riuscì a scampare all'epidemia di colera del 1837 e morì a Palermo nel 1839.

  • "Pianta topografica del feudo di Bissana e misure delli territori di Cattolica e Cianciana per quelle porzioni che riguardano la questione tra l'una e l'altra università intorno al suddetto feudo", Palermo, 26 maggio 1798 [8]
  • "Profilo di quel tratto di strada carrozzabile di conto della università di Avola, principiando dall'abitato sino a quella Marina", Palermo, 20 dicembre 1808
  1. ^ Salvatore Boscarino, Sicilia barocca, 1981, p. 209.
  2. ^ Giacomo Serpotta, Gli oratori di Palermo (PDF), 2016.
  3. ^ Tricoli, Badami, Carta, L'architettura degli oratori.
  4. ^ Luigi Sarullo, Dizionario degli artisti siciliani, 1995.
  5. ^ Sommariva, Palazzi nobiliari di Palermo, 2004.
  6. ^ Antichità viva, 1980.
  7. ^ Agostino Gallo, Architetti siciliani, 1838.
  8. ^ Archivio di Stato di Palermo, su digitalibrary-saassipa.cultura.gov.it.

Voci correlate

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