Vincenzo Leonio

letterato italiano

Vincenzo Leonio, noto anche con lo pseudonimo di Uranio Tegeo (Spoleto, 9 febbraio 1650Roma, 16 gennaio 1720), è stato un poeta italiano e, nel 1690, uno dei fondatori dell'Accademia dell'Arcadia.

Biografia

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Vincenzo Leonio nacque da Pacifico Leonio e Loreta Innocenzi[1] in una famiglia aristocratica di Spoleto, all'epoca parte dello Stato Pontificio. Rimase orfano di padre a dieci anni, si formò presso i gesuiti eccellendo nelle discipline umanistiche come grammatica, retorica e filosofia, e successivamente si laureò in diritto civile, diritto canonico e teologia presso l'università di Macerata.[1] Nel 1671 si trasferì a Roma, dove si laureò in utroque iure presso l'archiginnasio romano (oggi università "La Sapienza") e cominciò ad esercitare la professione di avvocato.[1] Continuò nel frattempo ad occuparsi di produzione poetica e, nel 1690, fu tra i fondatori dell'Accademia dell'Arcadia, ove assunse il nome di Uranio Tegeo[2] e fu tra i membri più attivi e influenti: ricoprì diverse cariche, tra cui il procustodiato generale, il collegato e la censura.[1][3] Fu anche membro dell'Accademia della Crusca e dell'Accademia degli Intronati.[1]

Grande ammiratore di Petrarca, Leonio scrisse poesie sia in latino che in italiano. Alcune delle sue elegie furono inserite nell'Arcadum Carmina (1757),[4] altre sue opere in prosa sono raccolte nelle Prose degli Arcadi (1718)[5] e nel secondo volume di Vite degli Arcadi illustri.[6][7]

  1. ^ a b c d e LEONIO, Vincenzo - Enciclopedia, su Treccani. URL consultato il 10 giugno 2025.
  2. ^ Scheda autorità - Leonio, Vincenzo <1650-1720>, su www.nuovabibliotecamanoscritta.it, Nuova biblioteca manoscritta. URL consultato il 10 giugno 2025.
  3. ^ Giovanni Mario Crescimbeni, Le vite degli Arcadi illustri, vol. 4, Roma, Antonio de' Rossi, 1727, pp. 26-35. URL consultato il 10 giugno 2025.
  4. ^ (LA) Michel Giuseppe Morei, Arcadum carmina, J. & P. de Rubeis, 1757. URL consultato il 10 giugno 2025.
  5. ^ Prose degli Arcadi, Roma, Antonio de' Rossi, 1718. URL consultato il 10 giugno 2025.
  6. ^ Biografia universale antica e moderna ossia Storia per alfabeto della vita pubblica e privata di tutte le persone che si distinsero per opere, azioni, talenti, virtù e delitti, vol. 32, 1826, p. 161. URL consultato il 10 giugno 2025.
  7. ^ Elisabetta Appetecchi, Vincenzo Leonio - Non più d'amor (edizione critica), 1º gennaio 2019. URL consultato il 10 giugno 2025.

Collegamenti esterni

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