Vincenzo Marullo
Vincenzo Marullo, Conte di Condojanni (Messina, 1557 – 1618), è stato un condottiero italiano ricordato per la sua partecipazione alla battaglia di Lepanto del 1571 come comandante delle galee messinesi della flotta Santa.
Biografia
modificaDon Vincenzo Marullo fu un abile ammiraglio, esponente della nobile casata dei Marullo. Si dice che armò a proprie spese una galea con lo scopo di affrontare pirati e corsari che affliggevano le coste siciliane, inseguendoli per il mediterraneo fino al nord Africa.[1]
Nei porti del mediterraneo si sparse la voce della sua grande abilità al comando delle navi, tanto da essere scelto come comandante della squadra dei "Venturieri" e delle galee messinesi, in vista della battaglia di Lepanto. Dato il suo valore nel corso della battaglia, le navi sotto il suo comando vennero scelte dal Duca di Parma e dal Duca di Urbino come scorta per il rientro nel porto di Messina, usato come luogo di raduno prima e dopo la battaglia[2][3][4].
Fu senatore di Messina, nonché cavaliere e fondatore dell'Ordine della Stella, un sodalizio cavalleresco messinese[5].
Oggi alla "passeggiata al mare" di Messina, all'entrata del porto, è presente una targa in sua memoria[6]. Ogni anno ad Agosto, in tale luogo si svolge una grande rievocazione storica dello sbarco di Don Giovanni D'Austria, con l'ausilio di imbarcazioni e con l'utilizzo di costumi d'epoca[7].
Note
modifica- ^ La famiglia Marullo e le sue vicende (PDF), su carlomarullodicondojanni.net.
- ^ Era il 1571 e il porto di Messina fu la base di un evento che cambiò la storia, su tempostretto.it.
- ^ La famiglia Marullo e le sue vicende (memorie e documenti).
- ^ La famiglia Marullo e le sue vicende (PDF), su carlomarullodicondojanni.net.
- ^ Don Vincenzo Marullo e Lepanto, su carlomarullodicondojanni.net.
- ^ A Vincenzo Marullo di Condojanni l’intitolazione della Scalinata della Batteria Masotto, a Felice Canonico la via Risorgimento a Galati Marina, su comune.messina.it.
- ^ Il 9 agosto la XVII Edizione dello Spettacolare Sbarco di Don Giovanni d’Austria, su letteraemme.it.