Virgil Trandafirescu

Virgil Trandafirescu (Turnu-Severin, 7 settembre 1907Cosâmbești, 23 giugno 1944) è stato un militare e aviatore rumeno, che fu comandante del Grupul 7 vânătoare della Forțele Aeriene Regale ale României durante la seconda guerra mondiale, venendo decorato con l'Ordine di Michele il Coraggioso di terza classe[2][3].

Virgil Trandafirescu
NascitaTurnu Severin, 7 settembre 1907
MorteCosâmbești, 23 giugno 1944
Cause della morteMorto in combattimento
Luogo di sepolturaCimitero di Ghencea
Dati militari
Paese servitoRomania (bandiera) Romania
Forza armataForțele Aeriene Regale ale României
SpecialitàPilota da caccia
Gradocăpitan comandor
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneFronte orientale (1941-1945)
BattaglieBattaglia di Odessa
Decorazionivedi qui
dati tratti da cpt. av. Virgil Trandafirescu[1]
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Biografia

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Nacque il 7 settembre 1907 a Turnu-Severin, figlio di Florea, impiegato presso il tribunale cittadino, e di Ecaterina Trandafirescu.[1] Frequentò la scuola elementare e superiore a Turnu-Severin, poi la scuola militare a Cotroceni e nel 1939 divenne ufficiale in servizi attivo nella Forțele Aeriene Regale ale României. Il 7 febbraio 1939 sposò la signorina Alexandrina Borduşanu, da cui ebbe un figlio Mihai.[2] Il 16 luglio 1939 lui e Dumitru Pufi Popescu, entrambi della Flotila 1 vânătoare, si classificarono rispettivamente al 2º posto nelle serie B e A alla Gara nazionale di acrobazia aerea di Băneasa.[2] Il 22 giugno 1941, la Flotila 1 vânătoare, al comando di aviatore Mihail Romanescu, era pronta a operare sul fronte della Bessarabia.[2] Il Grupul 3 vânătoare comandato dal tenente comandante Gheorghe Miclescu era composto dalle Escadrila 51 e 52 vânătoare, equipaggiate con aerei Heinkel He 112B-1, e dalla Escadrila 53 vânătoare dotata degli Hawker Hurricane Mk.1.[2] Nella notte tra il 21 e il 22 giugno 1941, in tutte le unità dell'aviazione schierate al fronte, i piloti si radunano attorno ai loro comandanti che lessero loro il messaggio di incoraggiamento per la riconquista della Bessarabia e della Bucovina settentrionale mandato dal Sottosegretario di Stato per l'Aeronautica, generale Gheorghe Jienescu.[2] La Escadrila 51 vânătoare attacco all'aeroporto di Ismail-Caraclia, abbattendo alcuni caccia Polikarpov I-16 Rata che cercavano di decollare, e il sottotenente Teodor Moscu abbatté un aereo al decollo e altri due in combattimento rientrando poi alle 4:50 a Râmnicu-Sărat.[2] Dopo la prima ondata, i bombardieri rumeni del Gruppo del generale Constantin Celăreanu presero parte alla seconda ondata, colpendo gli stessi obiettivi.[2] Il primo giorno di guerra la FARR distrusse oltre 60 aerei nemici, oltre a un numero impressionante di carri armati, veicoli e treni.[2] L'aeronautica militare rumena perse sette bombardieri e un aereo da ricognizione, e di questi, solo due equipaggi sopravvissero.[2]

Le azioni dei piloti rumeni furono comunicate dal maresciallo Ion Antonescu nell'ordinanza n. 1 del 13 luglio 1941.[2] Nel pomeriggio del 16 ottobre 1941 le truppe rumene conquistarono Odessa, dopo aspri combattimenti.[2] Il 23 ottobre la Flotila 1 vânătoare ritornò a Pipera, avendo subito la perdita di 10 piloti, mentre 5 rimasero feriti e 2 risultarono dispersi.[2] Dopo il disastro subito dagli eserciti tedesco, rumeno, ungherese e italiano nell'inverno 1942-1943 nell'ansa del Don e a Stalingrado, il Comando tedesco pianificò un'offensiva su vasta scala nella zona di Orel-Kursk-Belgorod-Kharkov, che avrebbe garantito la ripresa dell'iniziativa e la riconquista delle regioni perdute.[2] A tal fine iniziò la preparazione e la concentrazione di ingenti forze nella regione.[2] A quel tempo, la linea del fronte si era stabilizzata a sud, lungo l'allineamento Izium-Stalino-Voroshilovgrad-Taganrog, un'area in cui avrebbero operato la 4. Luftflotte, comandata dal feldmaresciallo Wolfram von Richthofen, e il corpo aereo rumeno comandato dal generale Ermil Gheorghiu.[2] I piloti rumeni sarebbero stati assegnati al Grupul 7 vânătoare, da lui comandato, dotato dei caccia Messerschmitt Bf 109G e integrato nello Jagdgeschwader 3 "Udet", un reparto di elité della Luftwaffe.[2]

Nella grande battaglia dell'estate del 1943, combattuta sul fronte Orël-Kursk-Kharkov-Stalino, le forze tedesco-rumene subirono pesanti perdite di uomini e mezzi, a causa della schiacciante superiorità numerica del nemico, e furono costrette a ritirarsi.[2] Il 23 ottobre 1943 il Grupul 7 vânătoare rientrò in Patria sostituito dal Grupul 9 vânătoare, sull'aeroporto di Genișesc.[2] All'inizio dell'aprile 1944, contemporaneamente all'offensiva russa da est, iniziarono gli attacchi aerei americani e britannici contro la Romania.[2] La missione della forza da bombardamento anglo-americana era di distruggere l'industria bellica nemica nell'Europa meridionale e nei Balcani e di distruggere la zona petrolifera di Ploiești.[2] Nell'aprile 1944, la 15th Air Force dell'USAAF e la 205ª forza aerea britannica di stanza in Italia effettuarono 11 attacchi contro la Romania, prendendo di mira le città di Bucarest, Ploieşti, Câmpina, Braşov e Turnu Severin.[2] Il Grupul 6 vânătoare, dotato dei caccia IAR 80 e il Grupul 7 vânătoare equipaggiato con i Bf 109G parteciparono alla della difesa del territorio nazionale, impegnando duri combattimento contro i bombardieri e i caccia nemici.[2] Nel maggio 1944 l'USAAF effettuò 15 attacchi diurni e quella britannica 5 bombardamenti notturni.[2] Gli americani ripeterono i bombardamenti delle raffinerie e degli impianti di Ploieşti nel mese di giugno, perché il 40% del consumo di carburante dell'esercito tedesco proveniva da lì.[2] Il 23 giugno 1944, l'aviazione americana bombardò nuovamente la Società Romeno-Americana e Giurgiu come obiettivo secondario.[2] La formazione americana, benché fortemente supportata dai caccia North American P-51 Mustang, perse 6 quadrimotori. Quel giorno perse la vita quando il suo aereo fu abbattuto da un caccia P-51 di scorta nemico.[1] La salma fu tumulata nel cimitero di Ghencea.[2]

Onorificenze

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Onorificenze estere

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  1. ^ a b c d e Worldwar2.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa Aviatori.
  3. ^ Bernád 2003, p. 50.
  4. ^ Regio Decreto n. 2.840 dell'11 ottobre 1941 per il conferimento delle decorazioni, pubblicato nel Monitorul Oficial, anno CIX, n. 249 del 20 ottobre 1941, parte I-a, p. 6.423.
  5. ^ Regio Decreto n. 3.036 del 4 novembre 1941 per il conferimento di ordini e decorazioni di guerra, pubblicata nel Monitorul Oficial, anno CIX, n. 272 del 15 novembre 1941, parte I-a, p. 7.125.

Bibliografia

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  • (EN) Dénes Bernád, Rumanian Aces of World War 2, Botley, Οsprey Publishing, 2003.
  • (EN) Teodor Liviu Morosanu e Dan Alexandru Melinte, Romanian Fighter Colours, 1941-1945, Mushroom Model, 2009.

Collegamenti esterni

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