Albi di X-Mickey

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Voce principale: X-Mickey.

Questo è l'elenco degli albi di X-Mickey, pubblicati dal 2002 al 2004 dalla The Walt Disney Company Italia.

Elenco degli albi

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Numero Storia principale Storia secondaria Storia terziaria Data
X-Mickey n. 1000/01 Nello specchio Cartoline da Mostropoli - Maggio 2002
X-Mickey n. 999/02 La contesa In una gelida notte - Giugno 2002
X-Mickey n. 998/03 Tredicesimo piano Sorridi - Luglio 2002
X-Mickey n. 997/04 Il giorno dei Dimentiratti Fuori orario - Agosto 2002
X-Mickey n. 996/05 Prima che sia giorno Il segreto di Manny - Settembre 2002
X-Mickey n. 995/06 La giostra Se fosse vero? - Ottobre 2002
X-Mickey n. 994/07 Dietro la maschera Una giornata da incubo - Novembre 2002
X-Mickey n. 993/08 Trema, Mostropoli! Segreti da autista - Dicembre 2002
X-Mickey n. 992/09 Regalo di Natale Oltre la tela - Gennaio 2003
X-Mickey n. 991/10 Buh! da Horror City Amor al chiar di nulla - Febbraio 2003
X-Mickey n. 990/11 Una sera al Topo Bianco Impara l'arte Pipwolf - Marzo 2003
X-Mickey n. 989/12 Senza fine Dietro la porta - Aprile 2003
X-Mickey n. 988/13 Il cuore di Krimold Aula professori Errore di calcolo Maggio 2003
X-Mickey n. 987/14 La notte del lupo Sotto la pioggia I racconti dei libri predatori - Tempo ben speso Giugno 2003
X-Mickey n. 986/15 Il giocattolaio Ehi, ci sono anch'io Una piccola avventura Luglio 2003
X-Mickey n. 985/16 L'albergo delle ombre Il colore della paura Una cura esagerata Agosto 2003
X-Mickey n. 984/17 L'illusionista Legame invisibile - Settembre 2003
X-Mickey n. 983/18 Nel varco proibito Il sotterraneo - Ottobre 2003
X-Mickey n. 982/19 Maravillia Park Il mondo è rotondo - Novembre 2003
X-Mickey n. 981/20 Mai da solo Un piccolo salto - Dicembre 2003
X-Mickey n. 980/21 La strada della paura La notte di sorpresa Musica Maestro Gennaio 2004
X-Mickey n. 979/22 La casa infinita Ciak - Febbraio 2004
X-Mickey n. 978/23 Foto di gruppo con vampiro Gioco pericoloso - Marzo 2004
X-Mickey n. 977/24 Il mondo scomparso In trappola - Aprile 2004
X-Mickey n. 976/25 Arrivano di notte La porta chiusa Pacchetto con mostro Maggio 2004
X-Mickey n. 975/26 Fuori servizio Futuro imperfetto Meteoimpossibile Giugno 2004
X-Mickey n. 974/27 Guardami negli occhi Persi nel tempo - Luglio 2004
X-Mickey n. 973/28 Ultimo treno Stesso posto, stessa ora Lo stratagemma Agosto 2004
X-Mickey n. 972/29 Horror Mall Il ripostiglio - Settembre 2004
X-Mickey n. 971/30 Gran finale Le apparenze ingannano - Ottobre 2004

X-Mickey n. 1000/01

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Nello specchio

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Topolino e Minni sono di ritorno dal cinema dopo aver visto un film horror e si ritrovano a dover attraversare il parco di Topolinia di notte, piuttosto deserto, per permettere a Topolino di riaccompagnare la sua innamorata a casa. Sulla strada del ritorno, Topolino, ormai solo e ancora turbato dalla sensazione di inquietudine causata dal film, si imbatte, mentre è a piedi nel parco, in un individuo che somiglia stranamente a Pippo. Quest'ultimo gli rivela di essere un lupo mannaro e gli restituisce il portacipria di Minni, chiedendogli di riportarlo alla loro amica comune, per poi scomparire improvvisamente.

Topolino, confuso e incapace di comprendere l'accaduto, apre il portacipria; non riuscendo a richiuderlo correttamente, nota al suo interno un secondo specchio. Nel riflesso di quest'ultimo intravede qualcosa di strano, ma, perplesso, pensa di aver avuto solo un’allucinazione e, dopo averlo richiuso, torna a casa. La mattina seguente, come ogni giorno, il postino Marzabar arriva a casa di Topolino per consegnare la posta e fare colazione a scrocco con i suoi cereali al mango preferiti. Marzabar porta con sé, da grande appassionato del genere, vari giornali del brivido e di fantascienza, lasciando Topolino perplesso riguardo alla veridicità di tali riviste. Prima di andare via, Marzabar ricorda a Topolino che, mentre per spiegare la realtà circostante si usa la ragione, forse esistono altri strumenti per interpretare i fenomeni paranormali.

Questo spinge Topolino a riflettere sugli eventi della sera precedente. Decidendo di riaprire il portacipria di Minni, Topolino rivede esattamente la stessa scena della notte prima: l’immagine di qualcun altro. Decide quindi di indagare sulla questione e si reca alla Bottega degli Errori, dove scopre che dietro al portacipria è inciso il suo nome. Una volta arrivato nel negozio, dove Topolino si sente osservato, incontra Toppersby, il proprietario della bottega di cianfrusaglie, che, vedendo il portacipria con lo specchietto, rimane sorpreso. Toppersby capisce subito che deve averglielo dato Pipwolf, che con il suo fiuto ha percepito la bontà di Topolino. Gli racconta che in passato le poche persone che possedevano uno specchio temevano di usarlo, poiché un mostro trascinava i malcapitati nel suo mondo, la superficie riflettente. Un mago alchimista forgiò allora uno specchio magico per imprigionare quell'essere malvagio, trasferendolo sulla terra e privandolo dei suoi poteri.

Lo specchio catturò la sua immagine e la sua identità, facendo vagare ora il mostro nel mondo reale. Se il mostro si specchiasse in uno specchio normale, rischierebbe di dissolversi. Il portacipria in mano a Topolino si rivela essere una porta, ma lui rimane scettico rispetto alle spiegazioni di Toppersby, anche quando questi gli svela il suo potere di leggere la storia di un oggetto semplicemente toccandolo. Improvvisamente qualcuno bussa alla porta e Toppersby, preoccupato, decide di far uscire Topolino dalla porta sul retro, indirizzandolo verso il Topo Bianco, nel Quartiere Vittoriano, per riportare lo specchio a Pipwolf. Nel quartiere vittoriano, la fitta nebbia avvolge ogni cosa e Topolino ha qualche difficoltà nell'individuare il locale, che però appare improvvisamente davanti ai suoi occhi. Entrando al Topo Bianco, Topolino avverte subito un'atmosfera misteriosa, ma anche un clima amichevole, e ritrova Pipwolf, che, dopo essersi presentato ufficialmente, gli spiega che il portacipria era destinato a Manny.

In seguito, Pipwolf aveva deciso di nascondere lo specchietto nel portacipria e probabilmente aveva confuso Manny con Minni, data la loro somiglianza. Durante la conversazione, Sentinel, il misterioso proprietario del locale, in grado di riconoscere chi sia capace di affrontare mentalmente un viaggio nell'impossibile, fa subito portare al tavolo un menu per accompagnatori. Tutti gli amici di Pipwolf, tra cui Ice e Cugino Hobi, vedendo il tipo di menu al tavolo, sono molto sorpresi e felici che Pipwolf abbia finalmente deciso di prendere un viaggiatore con sé, rinunciando a viaggiare da solo. Vogliono festeggiare l'evento, anche se Pipwolf cerca di spiegare che si tratta di un equivoco. Topolino, che non comprende, si chiede a cosa serva quel menu per accompagnatori. Pipwolf, imbarazzato, decide che è il momento di uscire dal locale, e una volta fuori, Topolino, stanco e scettico, pensa che tutta la storia dello specchietto sia un trucco, finché non sbatte contro un misterioso mostro nella nebbia.

Dopo averlo salvato, Pipwolf gli spiega che era proprio quel mostro a inseguirlo. Durante la fuga, ne approfitta per dargli il manuale degli accompagnatori e fare di Topolino il suo viaggiatore ufficiale, stringendo un accordo con lui. Più tardi, Pipwolf e Topolino giungono in un tranquillo quartiere residenziale di Topolinia, dove, all'interno di un'abitazione, si è aperto un varco verso il mondo dell’impossibile, lasciando perplessa la padrona di casa che vede due sconosciuti entrare, per poi sparire. Topolino decide di seguire Pipwolf dentro l’orologio della signora e, una volta attraversato il portale, si ritrova con l’amico davanti alla villa di Manny, persona che Pipwolf non vuole assolutamente incontrare. Dentro la villa, Topolino viene accolto da una strana pianta domestica, Gertie, molto simile a un cucciolotto, e dalla padrona di casa, Manny. Manny conduce Topolino nel suo ufficio per discutere del suo rapporto con Pipwolf. La ragazza cerca di spiegargli che, per i viaggiatori, il loro mondo è un mondo di avventure, ma per i residenti il loro mondo è governato dal caos, e che lei è una tutrice dell’ordine, soprattutto per gli accompagnatori.

Rivela inoltre che Pipwolf è un accompagnatore senza permesso, poiché non ha mai affrontato l’esame ufficiale a causa della sua paura, e che anche Toppersby era un accompagnatore. Quando Topolino è pronto a restituire lo specchio a Manny, il terribile mostro dello specchio, Celantus, appare e tiene in ostaggio Pipwolf e Gertie. Celantus rivela che aveva commissionato a Toppersby di cercare lo specchio per conto suo. Dopo averlo trovato e aver scoperto la vera natura dell’oggetto, Toppersby lo ha affidato a Pipwolf per evitare che cadesse in mani sbagliate. Tornato alla bottega, Celantus ha notato Topolino e lo ha seguito fino a questo mondo: ora potrà riprendersi lo specchio e tornare a terrorizzare tutti. Topolino, che ha nascosto il vero specchio in tasca, con un astuto piano decide di giocarsi il tutto per tutto.

Quando il mostro gli chiede di dirgli cosa vede riflesso nello specchio del portacipria, Topolino risponde che vede solo il mostro. Il mostro, convinto dalla risposta di Topolino, afferra il portacipria per specchiarsi, ma finisce disintegrato, rompendo il portacipria di Minni. Più tardi, Topolino, dopo essere stato riaccompagnato nel suo mondo, non sa come raccontare tutto a Minni, che lo aveva appena trovato dopo una lunga giornata di ricerche. Minni, però, immagina che il motivo della lunga assenza del suo fidanzato sia legato al suo portacipria perso la sera prima, poiché un tipo allampanato e irsuto gliel’ha appena restituito, affermando di avere un debito con Topolino e che un certo Toppersby gli ha anche rimosso la lettera stampata che odiava tanto, sostituendo lo specchietto interno. Topolino comprende così che tutto ciò che è accaduto è stato reale e si assicura, infine, che nello specchietto non ci sia il riflesso di qualche altro mostro.

Cartoline da Mostropoli

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Topolino sta chiacchierando con Arnold Pinsley, un mostro di Mostropoli che ha assunto sembianze umane ed è venuto a casa sua in cerca di aiuto. Il signor Pinsley spiega a Topolino di essere finito a Topolinia a causa di un Libro Predatore: si tratta di libri che nidificano nelle librerie più antiche, appostandosi sugli scaffali delle biblioteche per scrutare le loro prede. Questi libri cercano soggetti che possano essere catturati letteralmente dalla loro lettura. Pinsley racconta che, qualche mese prima, si recò nella sezione libri spaventosi di una biblioteca del suo mondo; fu proprio lì che un Libro Predatore arrivò dall'alto, proiettandolo in un vortice dimensionale che lo catapultò a Topolinia.

Piuttosto spaventato e infastidito dalla luce solare, Pinsley decise di assumere sembianze umane e imparare la lingua locale, comprendendo presto che quel libro parlava della Terra. Topolino, in cerca di un modo per far tornare il mostro nel suo mondo, suggerisce ad Arnold di scrivere lui stesso un libro, proprio come fece un tempo il suo simile che scrisse il libro sulla Terra. Molto felice della soluzione proposta, Arnold Pinsley decide di pubblicare il libro e di tenere d'occhio i nidi dei Libri Predatori. Prima di andar via, mostra a Topolino una bella foto della sua famiglia, che a quanto pare rivedrà presto. È così che Topolino prova a raccontare a Minni i fatti avvenuti l'anno precedente, sebbene la ragazza non lo prenda molto sul serio. Da una vetrina, Topolino nota il libro scritto da Arnold e si accorge che Minni lo conosce bene, avendolo letto.

Per convincerla che la storia narrata è vera, Topolino decide di entrare nella libreria dove l'autore sta autografando le copie, ma all'interno scopre che l'autore è scomparso da qualche giorno. Uscendo, lo nota in lontananza e prova a seguirlo fino a una vecchia biblioteca, dove trova una copia del suo libro rilegata al contrario e una lettera indirizzata a lui. Nella missiva, Pinsley dice di essere tornato a casa passando attraverso il libro e avverte Topolino di non aprirlo per evitare di finire anche lui nel suo mondo. La lettera scompare così come il libro. Topolino sente un battito d'ali, ma decide di non indagare oltre, allontanandosi, mentre un Libro Predatore lo osserva dall'alto.

X-Mickey n. 999/02

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La contesa

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Topolino si trova presso la Biblioteca di Topolinia alla ricerca di qualche libro del brivido, quando da un mobiletto lì vicino esce da un varco dell'impossibile Pipwolf, che racconta all'amico di essere in viaggio da un paio d'ore senza essersi ancora deciso se consegnare il pacchetto affidatogli da Toppersby per Manny. Intanto, nella sua villa, Manny è alle prese con alcuni ectoplasmi dispettosi e, inseguendoli, urta un baule dal contenuto pericoloso che attende di essere sigillato con un lucchetto in possesso di Toppersby. Verso la strada per il Topo Bianco, Topolino cerca di convincere l'amico a recapitare il pacco, dicendogli che prima o poi dovrà affrontare quell'esame d'accompagnatore a cui Manny tiene tanto e che, per ulteriori consigli, può chiedere anche a Sentinel. Poco lontano, una macchina con due scrittori, probabilmente marito e moglie, si ferma nei pressi del locale in cerca d'ispirazione per un nuovo libro.

Notando altri due famosi scrittori dirigersi verso il Topo Bianco, il signor Bill Raymond decide di andare a vedere di persona il motivo della loro presenza, lasciando la moglie in macchina ad aspettare. Pipwolf, intanto, ha deciso che consegnerà il pacco all'autista di Manny, che giungerà lì tra poco. Dopo essere entrato, Topolino riconosce subito il signor Bill Raymond, che ritrova al locale molti suoi colleghi; entusiasta di tutte queste celebrità, chiede agli autori se possono autografargli il libro. Ognuno di loro racconta a Topolino di essere finito al Topo Bianco attraverso strane circostanze, finché Duepiedi porta al loro tavolo un menù per accompagnatori, facendo intuire a Topolino che non tutti loro sono lì proprio per caso. Nel frattempo, l'autista inviato da Manny arriva al Topo Bianco per prelevare tutti gli scrittori, mentre alla villa Flat, il maggiordomo, sta ultimando i preparativi per l'arrivo degli ospiti.

Tra una barzelletta e l'altra, Pipwolf si perde l'arrivo dell'autista a cui avrebbe voluto consegnare il pacchetto per Manny, ma Topolino si offre di portarglielo al posto suo. Alla villa, durante la consegna del pacchetto, il lucchetto contenuto al suo interno cade, ma viene ritrovato da Pipwolf. Manny, un po' arrabbiata con Pipwolf, invita lui e Topolino a entrare e chiede a Frau Zucker, la sua governante, di chiudere il baule dei Libri predatori con il lucchetto appena recapitatole. Tornata dai suoi ospiti, Manny elegge Topolino come arbitro per una contesa tra scrittori, con il ruolo di eleggere il Re del Brivido a chi riuscirà a inventare entro un'ora di tempo il miglior racconto. Così Flat scorta ogni ospite in una stanza dove potrà concentrarsi sul racconto. Mezz'ora dopo, un urlo del signor Stonecraft viene sentito dalle stanze dei vari scrittori, facendo correre tutti nella sua stanza. Stonecraft viene trovato intrappolato da una ragnatela magica e uno strano mostro sta per divorarlo, ma l'intervento istantaneo di Topolino permette allo scrittore di salvarsi.

Nemmeno il tempo di aver salvato Stonecraft, che anche il signor Creeper, un altro degli scrittori, si trova nei guai, avvolto da bende e inseguito da una mummia: Manny inizia a dubitare che una forza sconosciuta stia agendo alle loro spalle. Topolino decide, dopo aver notato qualcosa sulla scrivania del signor King, di leggere gli appunti che gli scrittori stavano scrivendo, scoprendo che le storie che ognuno di loro stava creando stanno prendendo vita. Manny intuisce allora di cosa si tratta e decide di andare a verificare di persona nella stanza dove ha custodito il baule dei Libri predatori. Una volta nella stanza, scopre che all'interno del baule manca uno dei Libri predatori, sfuggitole sicuramente dopo che aveva rovesciato il baule in mattinata, mentre gli scrittori iniziano a perdere la pazienza su ciò che sta succedendo. Il signor Raymond inizia però a trasformarsi in un mostro proprio come scritto nel racconto di un altro scrittore presente alla villa per partecipare alla contesa, e Manny capisce che è tutta opera del libro materializzante, un libro capace di rendere reali le opere degli scrittori.

Fortunatamente lo scrittore che ha avuto quell'idea non ha realizzato il finale e Topolino, con grande intuizione, decide di sfruttare la cosa a loro vantaggio, facendogliene scrivere uno per rimettere a posto le cose. Dopo aver riportato Raymond alla normalità, inizia la caccia al libro per rimetterlo nel baule ed evitare ulteriori danni. Il libro arriva nella stanza di Raymond pronto a trasformare in realtà ciò che ha scritto, ma Topolino recupera i fogli per provare invano a strapparli. Un vortice trasporta via tutti, facendoli ritrovare al Topo Bianco e lasciando alla villa solo Manny, Flat e Frau Zucker. Topolino spiega a tutti che il merito della loro salvezza è di Raymond e del suo piccolo segreto: infatti, la vera autrice dei suoi libri è la sua segretaria Cindy.

Topolino aveva iniziato a fare questa ipotesi, quando ha visto Duepiedi consegnargli un semplice menù a differenza degli altri autori, dalla faccia dubbiosa dell'autista e dalla faccia imbarazzata fatta da Raymond alla domanda di Topolino su chi fosse Cindy. Così, leggendo gli appunti di Raymond, in cui aveva scritto di volere Cindy alla villa in quel momento di scarsa ispirazione per il libro, Topolino capisce che tutto ciò li avrebbe salvati. Raymond promette che d'ora in poi lascerà firmare i libri alla sua Cindy, mentre alla villa Manny è ancora alle prese con il libro predatore sfuggente.

In una gelida notte

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Sandbox Un mattino nevoso a Topolinia, Topolino e Minni decidono di costruire un grande pupazzo di neve vicino al garage della Casa di Topolino, che Topolino sceglie di lasciare lì fino al giorno successivo. Quella sera, prima di andare a cena da Minni, Topolino trascorre qualche ora con i suoi nuovi amici del Topo Bianco, dove Pipwolf gli consegna un fermaglio che Toppersby ha gentilmente procurato per riparare la collana di Minni. La serata scorre tra gli scherzi di Cugino Hobi e, accorgendosi che si è fatto tardi, Topolino indossa il suo berretto da neve, saluta tutti ed è pronto a raggiungere la casa di Minni. Arrivato puntuale, attende che lei apra la porta, immaginando la sua reazione alla vista della collana riparata, ma quando Minni apre si mette a urlare terrorizzata e lo minaccia di andarsene o di chiamare la polizia.

Alcuni signori si offrono di aiutarlo, ma dopo averlo visto in volto anche loro iniziano a urlare spaventati. Dal riflesso del vetro di una finestra, Topolino nota che il suo viso è diventato simile a quello di un pupazzo di neve e scappa terrorizzato, lasciando cadere il regalo per Minni davanti a casa, dove la ragazza lo ritrova. Tornato a casa, Topolino pensa che si tratti di un incantesimo piuttosto che di uno scherzo di Hobi, ma la situazione peggiora: a causa del calore dell’abitazione comincia a sciogliersi e Pluto – credendolo un estraneo – lo insegue ringhiando. Uscito dalla finestra, Topolino viene notato da due poliziotti che, scambiandolo per un ladro, scendono dalla loro vettura per controllare.

Riesce però a seminarli cadendo in un cumulo di neve e, approfittando della calma, pulendo il suo cappello si accorge che non è il suo. All’improvviso compare Ice, che rivela che il cappello indossato da Topolino era il suo e di averli scambiati di proposito per svelargli un segreto. Ice spiega che chi costruisce un pupazzo di neve trasporta in questa dimensione l’essenza magica di uno dei suoi fratelli. Le persone, però, si spaventerebbero se conoscessero la verità, così i pupazzi di neve restano immobili finché non si sciolgono e la loro essenza ritorna nella dimensione gelida da cui provengono.

Quando vengono distrutti, i pupazzi di neve diventano molto tristi, soprattutto se ciò avviene per motivi futili come liberare l’accesso al garage. Dopo la spiegazione di Ice, la mattina seguente Topolino chiama un amico con un furgone frigorifero per trasportare il suo pupazzo in alta montagna, dove non potrà sciogliersi, imparando così la lezione che anche i pupazzi di neve meritano rispetto. Nel frattempo passa di lì Minni, preoccupata per quanto accaduto la sera precedente, ma Topolino le racconta di aver inseguito un ladro dopo aver sentito le sue urla, per non rivelarle la straordinaria esperienza vissuta.

X-Mickey n. 998/03

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Tredicesimo piano

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Ogni luogo luminoso ha una sua zona d'ombra, un angolo freddo che non incute timore per il gelo ma che mette i brividi. È normale avere paura del buio perché, quando vi sei immerso, l’oscurità non la vedi, ma lei vede te. Toppersby, armato solo di torcia, scende una scala in un luogo oscuro quando tra le ombre qualcuno lo spaventa, un individuo che sembra conoscere. Intanto Topolino, durante una passeggiata notturna con Pluto, si ritrova davanti alla Bottega degli Errori e, notando una luce, pensa che l’amico sia ancora sveglio.

Avvicinandosi, scopre che non è una lampada ma una torcia e vede segni di scasso sulla porta. Forza l’ingresso e si trova davanti a un enorme individuo avvolto nell’ombra che fugge senza che Topolino o Pluto riescano a fermarlo. Sapendo che Toppersby vive al piano superiore, Topolino prova a parlargli ma non lo trova e decide di avvisare la polizia. La mattina seguente Marzabar porta a Topolino un pacchetto con una “lampadina” e un biglietto di Toppersby che lo invita a custodirla con cura. Perplesso, Topolino torna alla bottega in cerca di indizi, dove giunge Pipwolf da un varco dell’impossibile. Dopo aver ascoltato il racconto, Pipwolf riferisce di strane anomalie nei passaggi per l’impossibile.

La loro conversazione è interrotta da un nuovo tentativo di scasso: lo scassinatore è lo stesso della sera prima, ma riesce di nuovo a fuggire lasciando cadere un distintivo. Dal distintivo Topolino scopre il nome dell’uomo, Saladin Slade, apparentemente un investigatore privato. Senza Toppersby, Pipwolf consiglia di rivolgersi a Diecidecimi, un suo anziano amico con un olfatto eccezionale. Nel locale del Topo Bianco, Diecidecimi annusa distintivo, lettera e “lampadina”: percepisce ansia e una minaccia invisibile, una macchina misteriosa che deve restare nascosta e un uomo crudele in cerca di vendetta, qualcuno che non dovrebbe esistere. Lo sforzo gli provoca uno shock olfattivo e i due amici si dividono per indagare: Topolino sulla figura di Slade, Pipwolf sulla macchina. Al commissariato, l’amico poliziotto Jones rivela che Slade lavorava per la Eagleye LTD fino al misterioso incendio del Sullivan Building, dopo il quale scomparve. A oggi dovrebbe avere più di cento anni.

Intanto Pipwolf trova la macchina: non è una lampadina ma una radio a manovella con tre valvole identiche a quella lasciata da Toppersby. Azionando il congegno, questo rischia di risucchiare la stanza. Spento il dispositivo, Topolino ricorda che da poco il Sullivan Building è stato riaperto e che Toppersby ne era interessato; tra i ritagli ci sono appunti su un fantomatico tredicesimo piano, di solito evitato per scaramanzia. Determinati a far luce sul mistero, i due si introducono nel nuovo Sullivan Building. Nell’ascensore, tra il dodicesimo e il quattordicesimo piano, escono dal pannello d’emergenza e raggiungono il piano mancante, dove la vista non sembra quella di Topolinia.

Liberano Toppersby, felice che il radio-vortificatore non sia caduto in mani sbagliate, e ascoltano la sua storia: nel 1930 Slade, suo primo viaggiatore, aveva appreso i segreti dei passaggi impossibili e costruito il radio-vortificatore per arricchirsi, creando un varco permanente nel tredicesimo piano del Sullivan. Durante lo scontro con Toppersby un incendio distrusse l’hotel e Slade fuggì in un limbo senza tempo, in attesa della ricostruzione. All’improvviso Slade appare deciso a riprendere la macchina e ad eliminare i presenti. Topolino riesce a sottrarre una valvola impedendone l’uso, ma il criminale lo atterra costringendolo a cederla quando appicca il fuoco. Slade scompare portando via il radio-vortificatore mentre il tredicesimo piano si dissolve tra le fiamme. Fuori pericolo, Topolino sorprende tutti rivelando di aver sostituito la valvola con una semplice lampadina prima di consegnarla, salvando così il congegno. Nel frattempo Slade, solo con la sua torcia, vaga in un luogo oscuro alla ricerca di una nuova via di fuga.

Sorridi!

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Sandbox Topolino entra nella Bottega degli Errori di Toppersby in cerca di un regalo per un amico collezionista di oggetti stravaganti e resta colpito da un’antica macchina fotografica a sviluppo istantaneo. Toppersby, con le sue particolari conoscenze, racconta che l’apparecchio fu l’ultima invenzione dell’aiutante di Daguerre, ideatore della macchina fotografica, ma che questi abbandonò i suoi studi dopo un evento spaventoso. Incuriosito, Topolino decide di acquistare la macchina per sé e chiede a Toppersby di scattargli una foto di prova.

Sulla via del ritorno fotografa l’amico Joe accanto alla sua nuova veranda, notando nell’immagine una porta che stona con il resto della costruzione, ma evita di farglielo notare per non deluderlo. Poco dopo una folata di vento provocata dall’auto di Chuck gli fa volare la foto, che riesce a recuperare. Indispettito per la velocità di Chuck, Topolino accetta comunque di scattargli una foto vicino alla sua auto; anche in questo scatto compare la stessa porta già vista e leggermente più aperta, presente pure nella foto scattata da Toppersby. Preoccupato da ciò che la porta possa celare, Topolino torna alla bottega in cerca di spiegazioni ma la trova chiusa e si reca al Topo Bianco, dove inizialmente nessuno gli crede.

Dopo alcune nuove foto che confermano l’anomalia, ottiene l’attenzione dei presenti. Duepiedi spiega che quella macchina apre passaggi verso luoghi inaccessibili e che il suo inventore la abbandonò per timore di ciò che poteva emergere. Mentre Topolino cerca di impedirne l’uso, arrivano Cugino Hobi e Pipwolf, desiderosi di scoprire chi si nasconda dietro la porta. Vengono scattate altre due foto, una da Hobi e una da Pipwolf, finché la porta non appare completamente aperta mostrando una terribile creatura pronta a uscire. Pipwolf vorrebbe scattare l’ultima foto ma Topolino lo blocca e, spaventato, fugge portando via la macchina con l’intenzione di restituirla l’indomani. La mattina seguente Marzabar, come di consueto a colazione a casa di Topolino, prende incuriosito la macchina e tenta uno scatto, terrorizzando Topolino che teme quella possa essere la foto decisiva. Fortunatamente il rullino è esaurito. Marzabar suggerisce di cercarne uno nuovo tramite la sua rivista di alieni, ma Topolino preferisce non indagare oltre.

X-Mickey n. 997/04

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Il giorno dei Dimentiratti

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La memoria. L’oblio. È più difficile ricordare o dimenticare? Topolino sta sognando l’ultimo anno di liceo, quando era ancora al suo primo appuntamento con Minni, aiutato come sempre dagli amici Pippo e Orazio, pronti a risolvergli ogni problema. Il sogno sembra procedere esattamente come accadde allora, finché Manny non si manifesta avvisandolo che due Dimentiratti, creature che si nutrono dei ricordi più belli delle persone facendole dimenticare di essere state felici, sono evasi dal carcere e lo invita a seguirlo. Dopo le spiegazioni, Topolino viene sorpreso in compagnia di Manny da Minni che, gelosa, si arrabbia promettendogli che non avrà alcun futuro con lei. Prima di andare via, Manny gli chiede di non raccontare nulla a Pipwolf, poiché potrebbe essere troppo pericoloso per lui.

Al risveglio, Topolino pensa di aver fatto uno strano e inquietante sogno e decide di raggiungere Pipwolf al Topo Bianco per raccontargli tutto. Nel locale, Pipwolf e la combriccola di amici stanno ascoltando le incredibili storie narrate da Rowena, una frequentatrice del Topo Bianco, sui suoi casi risolti con l’ispettore Popin. Arrivato, Topolino inizia a raccontare a Pipwolf quanto accaduto, ma interrompe il racconto quando l’amico conferma le capacità di Manny di apparire in sogno. Così decide di riferire i fatti a Sentinel, che gli conferma la pericolosità dei Dimentiratti, soprattutto per gli accompagnatori dell’impossibile. Consapevole dell’effetto che potrebbero avere su Pipwolf, anche Sentinel consiglia di non coinvolgerlo, benché a Topolino non piaccia mentire all’amico. Seguendo le raccomandazioni di Sentinel di stare alla larga da quei pericolosi criminali, Topolino fa ritorno a casa, ignaro che i perfidi Dimentiratti sono già all’opera, pronti a sottrarre la memoria delle ville dell’isolato.

A casa, Topolino non sa come risolvere la situazione e decide di addormentarsi, sperando di poter comunicare ancora una volta con Manny. Il sogno riparte dal ballo del liceo, quando Minni gli chiede di ballare, ma lui, troppo impegnato a cercare Manny, la ignora facendola arrabbiare fino a spingerla a cercare un altro cavaliere. Poco dopo, Topolino si ritrova a parlare con Orazio, raccontandogli di essere stato lasciato da Minni, che sembra ora interessata a qualcun altro, ma sa che quel ricordo in realtà non si è svolto in quel modo. All’improvviso un forte rumore lo sveglia: è Pipwolf, entrato dal camino, che rivela di essere al corrente di tutto, poiché Sentinel non ha saputo tenere il segreto, e vuole aiutarlo. Al mattino i due iniziano a seguire le tracce lasciate dai criminali, utilizzando un diario, uno dei loro piatti preferiti.

Durante la ricerca, Pipwolf racconta di aver già affrontato Oneiros e Aicantus, i due Dimentiratti ricercati, quando furono catturati l’ultima volta, ricordando come allora gli succhiarono molti ricordi d’infanzia e come per fermarli servirono molte persone e due giorni di battaglia, fino a rinchiuderli in una casa dimensionale. Le indagini conducono alla biblioteca, luogo perfetto per divorare ricordi, dove i Dimentiratti si sono rifugiati, ma la situazione è già critica: molti libri di storia sono ormai bianchi. Pipwolf ingaggia battaglia contro i suoi peggiori nemici, ma viene colpito dal loro raggio, perdendo alcuni ricordi recenti delle avventure vissute con Topolino. Approfittando della distrazione, Topolino fa cadere con una spallata una libreria addosso ai due criminali, che reagiscono scagliandogli contro il loro raggio di dimenticanza. Il colpo, però, non ha effetto: Topolino resiste con tutte le sue forze, aggrappandosi ai preziosi ricordi della festa da ballo al liceo con Minni e i suoi amici, riuscendo così a mettere KO i perfidi ladri di memoria. Con la loro sconfitta, anche Pipwolf riottiene tutti i suoi ricordi e, dopo essersi congratulato con Topolino, prende in custodia i due criminali per scortarli da Manny. Tutti i topolinesi colpiti dal raggio recuperano la memoria e, sulla porta di casa, Topolino trova un biglietto di Minni che gli ricorda la promessa di sistemare insieme le loro foto.

Fuori orario

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Topolino è di ritorno a casa dopo una serata al Topo Bianco con gli amici quando si accorge di aver dimenticato le chiavi dell’auto ed è costretto a tornare indietro. Il locale è però ormai chiuso, ma, notando delle luci accese, pensa che Sentinel e Duepiedi siano ancora dentro a sistemare. All’improvviso Sentinel apre la porta per gettare l’immondizia, senza accorgersi di lui, e Topolino ascolta una strana conversazione in cui il proprietario del locale parla con Ice, Cugino Hobi e Duepiedi di voler eliminare Pipwolf. Spaventato, Topolino decide di agire con cautela per scoprire qualcosa di più e avvisare l’amico del pericolo imminente. Poco dopo, Pipwolf arriva al locale attraverso un passaggio del Mondo dell’Impossibile e gli amici lo invitano con aria sospetta a sedersi. Uno starnuto mette in allarme Pipwolf, ma il gruppo lo esorta a non distrarsi.

Topolino decide allora di passare dalla porta sul retro, evitando di affrontarli tutti, e fa fuggire l’amico di soppiatto. Dopo aver forzato la serratura, si nasconde nel retrobottega, ma un ennesimo starnuto lo tradisce, allertando tutti. Fortunatamente un gatto che da qualche giorno si aggira nel locale attira momentaneamente l’attenzione, permettendogli di restare nascosto, finché Pipwolf non scopre il suo rifugio. A quel punto Topolino racconta il folle piano che crede abbiano ideato per sbarazzarsi di Pipwolf, ma Sentinel e la combriccola svelano che si tratta soltanto di un gioco di carte chiamato La Fiera del Mostro, in cui Pipwolf è particolarmente bravo. Topolino capisce così di aver frainteso tutto e spiega di essere tornato al locale solo per recuperare le chiavi della macchina, che però sono state mangiate proprio dal gatto fuggito nuovamente dalla gabbietta di Duepiedi dopo essersi spaventato per un’apparizione improvvisa.

X-Mickey n. 996/05

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Prima che sia giorno

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Topolino si dirige a Gothic Hill, dove Pipwolf gli ha dato appuntamento. Lungo il tragitto si sofferma a osservare gli spaventapasseri delle case vicine, quando un’auto sbucata dal nulla lo fa finire lungo una scarpata oltre lo steccato sul ciglio della strada. Al suo risveglio, ancora stordito, nota un uomo che lo ha soccorso e lo invita a casa sua per riprendersi. Sentita la destinazione di Topolino, l’uomo gli rivela che la cittadina non è lontana e, dopo aver agganciato l’auto al suo trattore, i due si dirigono verso la fattoria, non prima che Topolino noti che lo spaventapasseri visto poco prima è sparito. Alla fattoria, tra un pasto e l’altro, Topolino apprende che la sparizione degli spaventapasseri non è un caso comune e che tutto può essere collegato all’antica leggenda di Svenson. Dopo essersi congedato dai due gentili signori, Topolino raggiunge Gothic Hill, la sua destinazione.

Passando dall’albergo, dato che l’appuntamento è per la notte, decide di esplorare la cittadina di 47 abitanti. Durante la passeggiata nota la cordialità della gente e entra al Big Joe, la tavola calda del luogo, dove conosce Mary, interessata al misterioso ladro di spaventapasseri. Approfittando dell’occasione, Topolino chiede informazioni sulla leggenda di Svenson: secondo il barista, quando il paese non esisteva ancora e vi erano solo fattorie sperdute, uno straniero taciturno occupò la casa abbandonata degli Svenson. Quando gli spaventapasseri iniziarono a sparire, la gente sospettò di lui, diffondendo voci su presunte arti mistiche. Ben presto si scoprì che Svenson animava gli spaventapasseri del paese, creando un piccolo esercito di uomini di paglia. La popolazione pacifica subì inizialmente senza reagire, finché decise di assaltare la casa, bruciarla e far fuggire Svenson.

Dopo aver ascoltato la storia e salutato Mary, Topolino torna all’albergo, dove incontra Pipwolf, appena apparso dall’armadio. Pipwolf spiega che l’appuntamento serve a fermare il misterioso ladro di spaventapasseri, reale e chiamato Mow, un individuo proveniente da un altro mondo, cacciato per abuso di potere: la capacità di animare fantocci. Mow è arrivato in questo mondo attraversando un varco dimensionale e qui i suoi poteri sono limitati: può usare solo oggetti già costruiti, motivo per cui ruba spaventapasseri. Per animarli, ha bisogno del suo bastone e di una notte di luna piena. Spetta a Topolino recuperare il bastone, poiché il campo di energia di Mow impedisce a Pipwolf di superare il perimetro in cui si trova. Topolino inizia la missione, ma viene sorpreso e stordito da Mow. Al risveglio si trova faccia a faccia con l’avversario, che ha recuperato il bastone e minaccia vendetta.

Pipwolf compare da un anfratto, riuscendo a oltrepassare il campo di energia e salvare Topolino, che però deve proseguire da solo. Mow comincia a dare vita al suo esercito, ma una distrazione gli permette a Topolino di sottrarre il bastone e, durante la fuga, decide di distruggerlo. La distruzione annienta tutti gli spaventapasseri animati e spedisce Mow in un’altra dimensione. Pipwolf e Topolino sconfiggono così il terribile Mow e tornano a Gothic Hill. Il mattino seguente, Topolino si prepara al rientro salutando i residenti e promettendo di tornare, senza immaginare cosa si nasconda dietro. Il barista si ripromette che, se Topolino tornerà, gli racconterà la fine della storia: da quando Mow scomparve la prima volta e le sue creature restarono indifese, a come si nascosero dall’uomo e si camuffarono agli occhi di tutti, costruendo un paese dove vivere in pace, Gothic Hill.

Il segreto di Manny

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Topolino e Pipwolf si trovano alla Villa di Manny insieme alla proprietaria, intenti a cacciare alcuni ectoplasmi fastidiosi. La caccia viene portata a termine con successo in un clima di allegria, finché la troppa sicurezza di Topolino spinge Manny a mandarlo via, preoccupata che il suo atteggiamento spavaldo possa farlo finire in un’altra dimensione da cui non potrebbe più tornare. Una volta sola, Manny si confida con Frau Zucker, esprimendo il timore che Topolino possa cacciarsi nei guai e manifestando la decisione di non farlo tornare più nel Mondo dell’Impossibile. La governante le consiglia di parlare con il prozio Wilbur, o meglio ciò che resta di lui, un quadro vivente, che le dice di lasciare che ognuno segua il proprio destino e che Topolino le ricorda una certa persona, confermando così i sospetti della ragazza.

Al Topo Bianco, Topolino apprende da Sentinel di Lenny, il fratello gemello di Manny, designato a diventare l’erede della famiglia e del controllo dei varchi dimensionali, che un giorno si avventurò nel Bosco dei 100 Scomparsi e si smarrì. Topolino scopre inoltre che Lenny era molto simile a lui nell’aspetto, ma di colore bianco come la sorella. Per saperne di più, chiede informazioni sul misterioso bosco a Ice, che spiega come il luogo attragga chiunque si senta abbastanza temerario da affrontarlo. Il bosco è attraversato dal Sentiero dell’Abbandono, che nessuno può lasciare senza perdersi, e tenta di disorientare gli intrusi, attirandoli nel suo vortice che li spedisce in dimensioni parallele. Ice rivela che per uscirne bisogna percorrere tutto il sentiero senza mai lasciarlo. Intanto Manny riceve una lettera da cui apprende che Topolino si è avventurato nel bosco da solo alla ricerca del fratello, precipitandosi a salvarlo. Fuori dal Topo Bianco, Pipwolf riceve una chiamata che lo informa dell’intenzione di Manny di affrontare il bosco. Decisi a salvarla, Pipwolf e Topolino attraversano un varco dell’Impossibile e raggiungono il bosco.

Topolino ordina a Pipwolf di entrare da solo, concordando che, se non fosse tornato entro due ore, altri accompagnatori lo cercherebbero. All’interno, sia Manny sia Topolino vengono messi alla prova dal bosco, che cerca di attirare entrambi nel suo varco con illusioni. Nonostante ciò, i due si ritrovano e scoprono di essere stati intrappolati insieme, decidendo più determinati che mai di percorrere interamente il Sentiero dell’Abbandono. Durante il percorso, Manny confida a Topolino che Lenny si era avventurato nel bosco a causa sua e che ha atteso per anni il suo ritorno. La dolce Manny è sicura che un giorno suo fratello riuscirà a uscire dalla dimensione parallela e potrà riabbracciarlo.

All’improvviso, la voce di Lenny grida “Aspettami!”, ma Topolino teme un’illusione finché non scorgono il Castello dei Sussurri. Avventuratisi al suo interno, trovano numerosi oggetti appartenuti a persone scomparse, tra cui il carillon di Lenny, regalo della sorella per un compleanno. Nella Sala dei Riflessi, Topolino e Manny non sanno quale specchio li riporterà a casa, ma il carillon si illumina, rivelando un messaggio di Lenny alla sorella: la ringrazia per aver attraversato il bosco per salvarlo, ma il suo spirito avventuriero e la passione per l’esplorazione lo spingono a restare. Congratulandosi con Manny per il suo ruolo di guardiana dei varchi dimensionali, Lenny svela che ogni specchio conduce a casa. Alla villa, Manny ringrazia Topolino per l’aiuto, consolidando la loro amicizia. Una volta a casa, Topolino è pronto per una giornata di riposo, ma l’arrivo di Minni lo costringe a rimandare il tutto e a sorbirsi le chiacchiere della fidanzata.

X-Mickey n. 995/06

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La giostra

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Topolino e Minni sono al Luna Park per godersi una rara e soleggiata giornata d’autunno provando le varie attrazioni. A Minni viene in mente di salire su una classica giostra per bambini, convincendo un po’ in imbarazzo il fidanzato a seguirla. Durante il giro, Topolino sembra perdere conoscenza e inizia a percepire strane voci, così Minni, preoccupata, lo fa distendere su una panchina dopo averlo fatto scendere. Una volta ripresosi, i due tornano a casa, ma Topolino è convinto che sulla giostra ci fosse qualcosa di strano. Il giorno dopo, a colazione con Marzabar, Topolino racconta la vicenda e scopre leggendo il giornale che al Luna Park è stato rubato un cavalluccio della giostra, proprio quello su cui era salito il giorno prima.

Convinto che ci sia qualcosa di oscuro, decide di tornare al Luna Park per indagare. Parlato con il giostraio, apprende che il cavalluccio, probabilmente appartenente a una giostra molto vecchia, era stato aggiunto da poco e proveniva da un rigattiere, di cui Topolino ottiene l’indirizzo. Fuori dal Luna Park incontra Toppersby, anche lui interessato a un cavalluccio simile, che gli racconta ciò che sa. La storia risale all’antica Baviera, dove un artigiano di nome Brugger costruiva giostre straordinarie. Brugger, in realtà un viaggiatore del Mondo dell’Impossibile, carpì molti segreti e costruì una giostra speciale in grado di trasportare i passeggeri avanti e indietro nel tempo. Topolino comprende che, grazie al cavalluccio, è stato trasportato nel passato, sentendo la voce della zia Topolinda.

Toppersby spiega che la visione era confusa perché la giostra era incompleta, interrogandosi su come sia giunta fino a Topolinia. Convinti che qualcuno voglia impossessarsene per scopi malvagi, i due si dirigono all’indirizzo del rigattiere. Il rigattiere rivela l’esistenza di altri due cavallucci, venduti però a un collezionista. Arrivati alla villa del collezionista, ex cliente di Toppersby, scoprono che anche questi sono stati rubati. Tornati a casa per riflettere sul da farsi, a tarda sera Pipwolf porta a Topolino un messaggio di Toppersby con importanti novità. Alla Bottega degli Errori, Toppersby ha trovato il diario di Brugger, con la figura della giostra. Pipwolf riconosce subito uno dei pezzi, a forma di cigno, e indica che può trovarsi in un antico teatro abbandonato. I tre riescono a entrare dal teatro e a trovare il cigno, ma scoprono che anche il ladro è già lì.

Dopo un breve inseguimento lo perdono di vista e, al ritorno, il cigno è sparito. La caccia li conduce a un vecchio Luna Park abbandonato, dove i tre si trovano faccia a faccia con il ladro: il collezionista, accompagnato dal suo fedele assistente. Il collezionista rivela la sua ossessione per la giostra e le scienze arcane, intenzionato a dominare spazio e tempo. La giostra, però, non risponde ai comandi e, mentre nessuno li osserva, Pipwolf libera tutti, sorprendendo i criminali che finiscono sulla giostra che inizia a girare all’indietro, azionata da Toppersby. I criminali sembrano dimenticare tutto: Toppersby spiega che la leva apparente era finta, mentre quella vera, nascosta, permette alla giostra di cancellare la memoria dei passeggeri senza scrupoli. Prima di riportarla in un luogo sicuro, Topolino ottiene il permesso di fare un giro, ricordando tutti i bei momenti passati con la zia Topolinda da bambino. Finito il giro, la giostra scompare, per riapparire altrove, mentre Topolino, sotto la luna, riflette su ciò che ha appena vissuto.

Se fosse vero?

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Topolino si alza di soprassalto dal letto, spaventato dai rumori provenienti dal piano di sotto. In cucina scopre però che si tratta soltanto di Marzabar, il suo postino, sebbene più agitato del solito. Marzabar, spargendo sale per tutta la casa, spiega di essere preoccupato a causa dell’imminente eclissi di sole, che permetterebbe ai Myxtir, creature dispettose che infliggono terribili scherzi alle loro vittime, di attraversare un varco dimensionale e giungere nel loro mondo. Topolino, scettico riguardo alle strane riviste del postino, decide comunque di assecondarlo per tranquillizzarlo. I due si siedono davanti alla TV per seguire l’eclissi, quando alla porta bussa il vicino di casa. Marzabar cerca di respingerlo, impedendo a Topolino di aprire, spiegando che i Myxtir sono mutaforma e potrebbero aver preso il posto di chiunque.

Per sicurezza, Marzabar propone di sigillare anche le finestre del piano di sopra, mentre Topolino ricorda che le creature potrebbero entrare anche dalla cantina. Preoccupato, Marzabar scende a controllare, mentre Topolino resta in cucina ansioso per l’amico. Poco dopo, Topolino sente rumori provenire dal piano di sotto, ma scopre che Marzabar si sta semplicemente mangiando tutte le scorte dei suoi cereali preferiti. Con il termine dell’eclissi, Topolino, ancora scosso, si chiede dove sia finito il postino, che improvvisamente appare davanti a casa pronto per la colazione.

Arrabbiato, Topolino gli domanda se non sia già sazio dopo le quattro scatole prelevate dalla cantina. Marzabar, confuso, risponde che non poteva essere lui la persona con cui Topolino ha passato il tempo durante l’eclissi, perché i postini, a causa del fenomeno, hanno ritardato le consegne di un’ora. Topolino, ripensando a ciò che sa sui Myxtir, realizza di essere stato lui stesso la vittima dello scherzo della creatura, mentre intanto il dispettoso Myxtir se ne va sghignazzando.

X-Mickey n. 994/07

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Dietro la maschera

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Notte di Halloween a Topolinia, una notte piena di misteri e sorprese, quando Toppersby, tra le novità appena arrivate in negozio, trova una strana maschera che sembra spaventarlo al punto da prenderne possesso. Nel frattempo, a casa di Topolino tutto è pronto per una lunga serata di dolcetti e scherzetti che Tip e Tap trascorreranno insieme a Minni, che si offre di passare la serata con loro. Poco dopo arriva direttamente dal frigorifero anche Pipwolf, che dice all’amico che Toppersby li sta aspettando per mostrargli qualcosa di incredibile. Così, dopo essersi assicurato che Minni e i nipotini siano fuori casa, Topolino si dirige insieme all’amico alla Bottega degli Errori, dove, una volta arrivati, trovano parecchio disordine e un astuccio vuoto.

Preoccupati, decidono di fare tappa al Topo Bianco per indagare sulla faccenda. Intanto, poco distante, Toppersby, indossando la maschera, sta terrorizzando gli ignari abitanti di Topolinia. Lungo la strada verso il Topo Bianco, Topolino pensa che sia meglio chiedere aiuto a Manny, ma Pipwolf non intende contattarla, poiché anche stavolta non ha sostenuto l’esame per accompagnatori. A un tratto Toppersby appare davanti a loro, per poi scappare subito dopo quando Topolino prova a fermarlo. Il topo intuisce subito che la maschera ha preso il controllo di Toppersby e, dopo un’allarmante telefonata del Commissario Basettoni per aggiornarlo sugli strani avvenimenti in città, decide di dirigersi in fretta al Topo Bianco per approfondire la faccenda.

Al locale, Sentinel sembra confermare i sospetti di Topolino, ma non sa di che tipo di creatura si tratti, finché una telefonata di Manny non svela la verità. Manny spiega che si tratta di una maschera in grado di far emergere il lato oscuro delle persone e avvisa Topolino di intervenire prima del sorgere del sole, altrimenti Toppersby rimarrà intrappolato nel suo lato oscuro per sempre. Pronti a salvare l’amico, Topolino e Pipwolf iniziano a seguire le tracce di caos lasciate in giro per la città dal malvagio Toppersby, che sta trasformando le persone in ciò che i loro costumi di Halloween rappresentano. Per attirare l’attenzione di Toppersby, Topolino decide di travestirsi anche lui, acquistando un costosissimo costume in un negozio vicino.

Poco dopo i due ritrovano Toppersby davanti a un grande manifesto che pubblicizza la grande festa di Halloween di Topolinia al palazzetto dello Sport, ma l’astuto antiquario riesce ancora a sfuggire. Topolino e Pipwolf, preoccupati per ciò che potrebbe accadere all’interno del palazzetto, dove milioni di Topolinesi si sono radunati, seguono Toppersby determinati a far rinsavire l’amico. Topolino si fa prestare una pistola da un amico poliziotto, raggiunge Toppersby sul tetto e gli punta la pistola contro. Per difendersi, Toppersby lancia un incantesimo che fa perdere l’equilibrio a Topolino, che rischia di precipitare, ma viene salvato in tempo dallo stesso Toppersby, che gli tende la mano riportandolo sul tetto.

Toppersby si toglie la maschera e Topolino lo ringrazia, dicendogli che ha sconfitto il suo lato oscuro. L’incantesimo si spezza e i Topolinesi ritornano alla normalità. Al Topo Bianco, Toppersby confessa di non ricordare nulla e ricorda a Pipwolf che ognuno di noi è fatto di luci e ombra e che è importante che entrambe esistano. Il mattino seguente, Marzabar consegna a Topolino una salatissima bolletta contenente la somma della chiamata a carico del destinatario che Manny aveva fatto a Topolino. Minni, invece, è furiosa, poiché Topolino non è venuto a riprendersi i nipotini come promesso, facendo saltare l’uscita con Clarabella.

Una giornata da incubo

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Puntuale come ogni mattina, la sveglia suona e per Frau Zucker inizia una nuova e intensa giornata di lavoro. Come prima cosa, si dedica alla preparazione di una delle sue gustose e ricche colazioni per la signorina Manny, che verrà servita in perfetto orario, il tutto mentre viene continuamente disturbata dalla radio, che commenta ogni cosa. Dopodiché, viste le numerose richieste di persone desiderose di parlare con la padrona di casa per risolvere i più svariati problemi, su incarico di Manny, inizia a scremare i candidati, selezionando quelli con le questioni più urgenti da affrontare.

La giornata prosegue con le faccende domestiche, come il bucato, e la preparazione del pranzo, sia per Manny — che viene attirata a tavola con una scusa — sia per Gertie, la piantina carnivora di casa. Dopo un’oretta di pausa dedicata a leggere velocemente un libro, e servito il tè delle cinque alle 18:30, si passa alla spesa e al faticoso compito di convincere gli alimenti a entrare nel carrello prima di acquistarli. La cena salta a causa di un appuntamento di lavoro di Manny; così Frau Zucker, dopo aver respinto un possibile spasimante, è pronta per andare a dormire, non prima di aver chiuso porte e finestre e puntato la sveglia, consapevole che l’indomani tutto ricomincerà da capo.

X-Mickey n. 993/08

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Trema, Mostropoli!

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Pipwolf racconta ai lettori di aver deciso di riaffrontare l'esame per accompagnatore e mostra i libri e le materie di studio, spiegando che l'intera Wolfy Village, il paesino in cui vive, era al corrente della sua prova. Il suo maestro delle elementari, Oldwolf, decide di aiutarlo a ripassare. Poco dopo, un bollettino radio comunica di strane sparizioni causate da un pericoloso emissario di Horror City, la città delle ombre governata dal misterioso gruppo dei Cattiwoni, comandati dalla Suprema Oscurità, che si aggira per Mostropoli. Nonostante il consiglio delle autorità di tenere al sicuro i viaggiatori limitando gli spostamenti, Pipwolf decide comunque di contattare Topolino per indagare più a fondo sulla faccenda.

Nello stesso momento, a Horror City, la congrega dei Cattiwoni pianifica di far sparire tutti i governanti e le cariche politiche di Mostropoli per poter poi prendere il potere. A Topolinia, poco dopo, Topolino, assonnato, sente qualcuno chiamarlo da dentro il televisore finché, stranito, dopo essersi avvicinato, finisce per esserne risucchiato. All'interno, un uomo sopra una gondola lo avvisa che sta per essere catapultato a Mostropoli. In città, Topolino incontra subito Pipwolf che, dopo avergli rivelato di trovarsi nella sua città, gli racconta che cosa sta accadendo. Inizia così la ricerca del misterioso mostro responsabile della sparizione dei governanti di Mostropoli, durante la quale Topolino prende coscienza degli usi e costumi degli strani abitanti che popolano il Mondo dell'impossibile.

Nel frattempo, il mostro, grazie a un guanto Catturex – un guanto incantato che con un solo tocco scaraventa chi lo tocca in una dimensione prigione – ha già catturato numerosi politici e persone di spicco. Pipwolf e Topolino tentano di rintracciare i pochi politici rimasti per salvarli, ma ogni volta, dopo averli trovati, vengono puntualmente gabbati dal mostro di Horror City, sempre un passo avanti a loro. Con la scomparsa dell'ultimo governante il mostro sembra aver vinto e a Topolino non resta che congratularsi con lui, inchinandosi davanti alla sua vittoria. Ma tutto ciò è solo un astuto piano: il mostro, sentendosi lusingato, si stringe la mano da solo in segno di potere e sparisce, poiché si è toccato con il guanto.

Eliminato il nemico, Pipwolf prende possesso del guanto e, pescando dal suo interno, libera tutte le persone intrappolate, quindi ne neutralizza il potere rivoltandolo. In segno di gratitudine, i governanti di Mostropoli preparano una grande festa per Pipwolf e Topolino, ma presto è ora di tornare a casa. Pipwolf si ricorda che, prima di venire lì, aveva sostenuto l'esame orale e che mancava poco per lo scritto; corre quindi all'università per l'ultimo esame, ma la trova chiusa. Alla porta sono affissi i risultati e Pipwolf scopre che, anche se fosse arrivato in tempo, non avrebbe potuto sostenere lo scritto, poiché non ha superato l'orale. Non si scoraggia e torna a casa a studiare, pronto a tentare di nuovo l'esame per accompagnatore.

Segreti da autista

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Topolino e Pipwolf aiutano l'amica Manny a catturare una lumaca ectoplasmatica che da mesi danneggiava le piantine dell'orto botanico della villa di Manny. Dopo la cattura, Manny ringrazia gli amici per l'aiuto e li ricompensa con un comodo ritorno a Topolinia a bordo della sua lussuosissima auto guidata dal suo autista. Prima di partire, però, Topolino chiede a Manny perché il suo autista cammini sempre con una chiave inglese. Manny, senza farsi pregare, racconta il motivo, spiegando di aver risolto il mistero qualche sera prima.

Durante un momento di relax, mentre leggeva un Libro Predatore, Manny si era ricordata di aver dimenticato la cena con i suoi ex compagni di scuola e, poiché tutto il personale era in libera uscita, aveva deciso di andarci da sola, guidando la sua auto grazie alla mostropatente. Durante il tragitto era stata costretta a prendere una strada desolata a causa dei danni provocati da un grosso mostro alla via principale, quando all'improvviso la macchina si era fermata in mezzo a una fitta pioggia. Poco distante, Manny aveva trovato un'abitazione, ma lo strano individuo che vi abitava non sembrava disposto ad aiutarla, essendo impegnato nella caccia a un fantasma scappato dalla sua auto Phantom.

Manny gli aveva detto di possedere anche lei una Phantom e di aver sentito la sua auto cigolare e urlare. L'individuo, credendo di aver capito il problema, si era fatto accompagnare da Manny fino al punto in cui la vettura si era fermata e, una volta aperto il cofano anteriore, aveva scoperto che all'interno c'era proprio il fantasma che stava cercando, rimasto intrappolato dopo essere corso a salutare l'ectoplasma a bordo dell'altra Phantom, come d'abitudine tra i fantasmi di queste auto, a causa di una valvola troppo stretta. Questo aveva interrotto il flusso ectoplasmatico bloccando il motore.

Il mostro aveva anche spiegato a Manny che chiunque possieda una Phantom conosce il segreto e porta sempre con sé una chiave inglese per farla ripartire. Così Topolino apprende il motivo e resta stupito da un'auto che funziona a fantasmi, non avendo più molta voglia di salirci a bordo per tornare a Topolinia, mentre Pipwolf è entusiasta all'idea di farci un giro.

X-Mickey n. 992/09

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Regalo di Natale

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Mancano solo due giorni a Natale e Topolino sta ultimando la sistemazione dei regali sotto l'albero quando si accorge di aver dimenticato quello per Pipwolf. Decide quindi di recarsi al Topo Bianco per chiedere a Sentinel un consiglio sul dono adatto al suo accompagnatore. Sentinel gli suggerisce di rivolgersi a Toppersby, ritenendolo la persona più indicata per capire cosa potrebbe piacere a Pipwolf, e prima di lasciarlo andare gli regala gratuitamente un biglietto della lotteria di Natale. Spiegata la situazione a Toppersby, la difficoltà resta, poiché l'antiquario sa quanto sia complicato interpretare i gusti di Pipwolf, ma propone a Topolino di seguirlo, dato che spesso commenta ad alta voce ciò che gli piace.

Toppersby si offre quindi di accompagnare eccezionalmente Topolino nel Mondo dell'impossibile e, attraverso uno dei varchi dimensionali appena apertisi a Topolinia, i due raggiungono Wolfy Village, il luogo in cui Pipwolf abita. Topolino rimane incantato dalla bellezza del posto e, seguendo i consigli di Toppersby, si appostano vicino a casa di Pipwolf in attesa che esca per pedinarlo. I due vengono però assaliti da una signora del posto che li scambia per tipi sospetti e li insegue, facendogli perdere di vista Pipwolf. Poco dopo chiariscono l'equivoco e, grazie a Igor, il postino invisibile, riescono a riprendere le tracce dell'amico, giunto a Mostropoli. Qui Pipwolf si trova al Monster Mall, noto centro commerciale, per parlare come ogni anno con il Grinch, il Babbo Natale del Mondo dell'impossibile, e raccontargli cosa desidera ricevere per Natale.

Sfortunatamente Toppersby e Topolino non riescono a sentire nulla delle sue richieste perché vengono disturbati da un bambino drago e da suo padre che scambiano Topolino per un peluche. Per evitare di essere riconosciuti, i due decidono di camuffarsi, ma nel frattempo Pipwolf, anche lui alla ricerca di un regalo per Topolino, lascia il centro commerciale prendendo un Mostrobus. Continuando l'inseguimento, Topolino e Toppersby lo vedono scendere ed entrare in un negozio di souvenir, ma subito dopo alcuni loschi individui incappucciati lo afferrano e lo caricano su una mostro auto. Topolino, preoccupato che possano fargli del male, grazie alle conoscenze di Toppersby e utilizzando un velocissimo PAXI – un enorme tartarugone da corsa del Mondo dell'impossibile appassionato di buone maniere – riesce a tenere testa alla mostro auto dei rapitori e a raggiungere il luogo dove Pipwolf è stato portato. Il maniero, dall’aspetto spettrale, è pieno di insidie, ma i due le superano tutte fino a giungere da Pipwolf, che si trova legato a una sedia. Con coraggio Topolino si lancia contro uno dei rapitori che, tolto il cappuccio, si rivela essere Ice.

Con lui ci sono anche Cugino Hobi e un'altra amica di Pipwolf. I tre spiegano che si è trattato solo di uno scherzo, poiché nel Mondo dell'impossibile a Natale ogni scherzo è permesso. Dopo aver lasciato il tetro maniero e chiarito il motivo della presenza di Topolino a Mostropoli senza il suo accompagnatore, Toppersby dona il suo regalo a Topolino. Pipwolf, che si aspetta a sua volta un dono, vede Topolino imbarazzato perché non è riuscito a trovare nulla di adatto, quando dalla tasca del topo una voce annuncia la vincita della lotteria di Sentinel. Topolino decide allora di cedere il premio a Pipwolf, regalandogli così uno splendido viaggio. Il giorno di Natale, a Topolinia, tutti si scambiano i regali e ognuno è felice del proprio, finché a Topolino non viene in mente di aprire quello ricevuto da Pipwolf: in un attimo scoppia il panico e i blobboni da guardia di Pipwolf terrorizzano amici e parenti.

Oltre la tela

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Topolino è di rientro a casa con molti regali di Natale per amici e parenti, quando dal regalo di Minni sbuca fuori Pipwolf, teletrasportatosi a Topolinia grazie a un varco dimensionale. In fretta e furia, Pipwolf preleva l'amico senza spiegargli nulla e lo catapulta all'interno del varco che conduce a casa sua. A casa di Pipwolf, il Pippide Mannaro spiega a Topolino di aver bisogno di lui per ritrovare il suo amico Jeremy, che vive all'interno di un quadro di casa e risulta misteriosamente scomparso. Grazie a una rapida deduzione, Topolino nota all'interno del quadro una mappa dettagliata, che Pipwolf conferma essere la città di provenienza di Jeremy. Con un po' di vernice speciale per accompagnatori, i due raggiungono facilmente l'interno del quadro, dove iniziano subito le ricerche di Jeremy. La loro prima meta è la taverna del posto, al cui interno trovano numerosi e strani ospiti.

Dopo aver trascorso un po' di tempo con loro, Pipwolf nota vicino al bancone del bar una persona che scambia subito per Jeremy, per via delle sue somiglianze. L'uomo rivela di essere il cugino e, conversando con Topolino e Pipwolf, svela che Jeremy da tempo si lamentava della mancanza di una cosa bianca che cade dal cielo. Altri clienti, inoltre, rivelano che Jeremy cercava un modo per trasferirsi su un'altra tela. Dopo le spiegazioni, Pipwolf e Topolino fanno ritorno a casa di Pipwolf, prima di sciogliersi e rimanere nel dipinto definitivamente. Topolino pensa di aver risolto il caso, ma nel frattempo qualcuno bussa alla porta. Igor, il postino invisibile, consegna un grosso pacco a Pipwolf, il quale scopre che il mittente è proprio Jeremy. Una volta aperto il pacco, Pipwolf ritrova l'amico in una nuova tela. Jeremy spiega di aver desiderato tanto poter toccare la neve dopo averla vista e che, stanco del suo dipinto estivo, ha deciso di cambiare tela; poi, pensando che il nuovo quadro avrebbe abbellito lo studio di Pipwolf, si è fatto spedire con tutta la tela. Il caso è risolto, ma Natale è ormai alle porte e Topolino rimane senza regalo per Minni.

X-Mickey n. 991/10

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Buh! da Horror City

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Topolino si trova al cinema per gustarsi un film, quando dallo schermo irrompe Pipwolf, provocando il caos tra i presenti. Poco dopo, i due si recano al Topo Bianco, dove Pipwolf spiega all'amico di essersi perso tra i varchi dimensionali a causa della sua grondaia cellulare appena acquistata, un dispositivo che permette agli accompagnatori di ricevere i bollettini sulle aperture di varchi dimensionali quando non si hanno a disposizione grondaie di case nelle vicinanze. Convinto di aver preso una fregatura, Pipwolf descrive il venditore agli altri amici del locale, i quali confermano di essere stati truffati dallo stesso, che ha barattato vere e proprie cianfrusaglie in cambio di oggetti a cui tenevano molto.

Su richiesta di Topolino, Ice e Cugino Hobi svelano che il losco truffatore dell'Impossibile, di nome Drake, è molto abile a mercanteggiare ed è quasi impossibile da catturare, poiché riesce sempre a fuggire cambiando aspetto, tranne per il medaglione a forma di drago che porta sempre con sé. Pipwolf, però, ha udito involontariamente una conversazione tra Drake e un cliente durante l'acquisto della grondaia cellulare, venendo a conoscenza di numerosi dettagli sulla prossima destinazione del truffatore. Grazie a queste informazioni, Topolino e gli amici decidono di attuare un piano per tendere un'imboscata a Drake e riprendersi i loro oggetti preziosi. La loro meta è Horror City, ma prima devono ottenere un lasciapassare presso l'ufficio addetto di Mostropoli, dimostrando di essere veri cattivoni secondo le regole della città. Topolino, Pipwolf, Ice, Cugino Hobi, Duepiedi e Sentinel ottengono facilmente il lasciapassare e, dopo aver preso due bus, arrivano finalmente a Horror City.

Prima di entrare in azione, i sei ripassano il piano: a Topolino spetta il compito di fingersi il cliente di Mister Drake, poiché è l'unico che il criminale non ha mai visto; a Pipwolf quello di impedire l'arrivo del vero cliente; mentre gli altri, dopo aver ottenuto il medaglione di Drake — chiave della sua cassetta di sicurezza alla banca — dovranno recuperare i loro oggetti preziosi. Al locale, Topolino e Drake si incontrano e, grazie a un abile trucco con della plastilina magica fornita da Duepiedi, Topolino riesce a ottenere una copia del medaglione di Drake dopo averlo sporcato volontariamente con della zuppa, per poi consegnarlo a Ice e attuare la seconda parte del piano. Alla banca, Ice, Cugino Hobi e Sentinel si fingono clienti intenzionati a depositare oggetti preziosi: dopo essersi fatti scortare dal bancario fino alle cassette di sicurezza e aver appreso il meccanismo di apertura, riescono a recuperare tutti i loro oggetti, facendo però scattare un allarme.

Nel frattempo, il vero cliente di Drake giunge al locale, facendo saltare la copertura di Topolino e Pipwolf. Drake capisce che qualcuno sta tentando di fregarlo, anche a causa dell'allarme alla banca, che segnala l'apertura della sua cassetta di sicurezza. Dal medaglione si attiva un meccanismo di difesa e due grossi draghi appaiono, uno alla banca e uno di fronte a Topolino e Pipwolf, costringendo tutti alla fuga. Messo alle strette, Topolino decide di utilizzare la grondaia cellulare di Pipwolf per sbarazzarsi di Drake e dei due draghi: conoscendo il malfunzionamento dell'oggetto, punta la grondaia verso Drake, che in un attimo si teletrasporta in un luogo ostile. Topolino e compagni tornano a casa, mentre al cliente di Drake tocca pagare il conto al ristorante per gente che nemmeno conosce.

Amor al chiar di nulla

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San Valentino a Topolinia e gli innamorati si attardano nei parchi, con disappunto dei custodi e dei metronotte. La città vive anche di notte grazie al lavoro dei netturbini, ma quella notte tutti sembrano essersi radunati per ascoltare le storie di Pipwolf, che decide di raccontare loro un racconto molto personale. La storia risale ai tempi in cui Pipwolf era un giovane lupacchiotto e, insieme ai suoi amichetti, gareggiava a chi ululava più forte alle tre lune dell'Impossibile situate nel suo villaggio natale, Wolfy Village. Un giorno, andando a trovare uno dei suoi amici mannari, Pipwolf viene accolto alla porta da una splendida mannara di nome Luna-Lu, di cui rimane subito molto colpito. Ralph, l'amico di Pipwolf, propone di portare sua cugina a fare un giro per mostrargli il paese, cosa che Pipwolf accetta volentieri.

I due trascorrono una bellissima giornata assieme, tanto che Pipwolf decide di passare anche le giornate successive con la ragazza, per conoscerla più a fondo e mostrarle altre meraviglie del Mondo dell'Impossibile. I due finiscono per innamorarsi e, per scoprire se questo amore esiste davvero, decidono di seguire un'antica tradizione, l' amor al chiar di nulla, secondo cui, se si ulula all'unisono davanti alle tre lune perfettamente allineate, i due ululati si annullerebbero solo se fosse vero amore. La notte dell'allineamento delle tre lune, i due affrontano la prova alla Valle del Nodo di Gola, ma essa non viene superata, provocando profonda delusione nella giovane Luna-Lu, che fugge piangendo. Tornati al presente, i netturbini sono visibilmente commossi dalla storia appena ascoltata e chiedono a Pipwolf se abbia mai più rivisto la sua amata.  Pipwolf svela che, a Topolinia, scoprì qualche anno dopo una gola simile a quella del suo villaggio natale, chiamata Gola dell'Eco, comprendendo così che quella notte tutto sarebbe andato perfettamente, se non fosse stato per l'eco di ritorno provocata dalla gola. Spiega inoltre di aver rivisto Luna-Lu qualche anno dopo e che sono tuttora molto amici, almeno finché lui non riproverà la prova dell' amor al chiar di nulla appena le tre lune si allineeranno nuovamente.

X-Mickey n. 990/11

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Una sera al Topo Bianco

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La storia inizia al Topo Bianco, dove un tizio orientale che si è perso entra nel locale per effettuare un'interurbana. Poco dopo arriva anche Topolino, mandato da Sentinel in una saletta privata del locale, dove lo attende l'amico Pipwolf, che lo ha convocato per parlargli di qualcosa di urgente. Nel frattempo, sempre al locale, Duepiedi è impegnato a inseguire Vercingetorige, il mostruoso animaletto che si aggira spesso nel locale e che ha perso il suo stressosso; senza di esso potrebbe provocare danni ai tavoli del Topo Bianco, rosicchiandoli. Nella saletta, Topolino trova una situazione surreale: assieme a Pipwolf sono presenti anche Ice e Cugino Hobi, che, secondo il lupo mannaro, lo distraggono dallo studio per l'esame da accompagnatore. Ice e Hobi confessano che è stato proprio Pipwolf a dirgli di distrarlo, confermando la spiegazione del lupo, che attribuisce tutto alla doppia personalità che ogni lupo mannaro possiede. La conversazione viene poi interrotta da Duepiedi, che fa irruzione nella saletta inseguendo Vercingetorige fino alla cucina. Liberi da ogni distrazione, Pipwolf spiega finalmente a Topolino il motivo della convocazione, mostrando uno strano oggetto simile a un telecomando. Vercingetorige irrompe di nuovo, provocando numerosi danni e facendo perdere a Pipwolf di vista il telecomando. All'improvviso, una scossa di terremoto si fa sentire, ma Topolino, stanco delle continue stranezze, decide di andare via e raggiungere Minni per il loro appuntamento, che aveva disdetto. Uscito dal Topo Bianco, però, tutto non è più come prima: fuori dal locale è comparso uno strano vortice con creature bizzarre e Topolino sta per essere risucchiato al suo interno. Salvato appena in tempo dai suoi amici, davanti a qualcosa di caldo per riprendersi, Sentinel chiede a Pipwolf di raccontare a tutti dell'oggetto a forma di telecomando che ha portato con sé. Pipwolf e Sentinel spiegano che il Topo Bianco è finito all'interno di un varco dimensionale a causa di Vercingetorige, entrato in possesso del telecomando. Questo reperto antichissimo, trovato da Pipwolf mentre studiava archeologia dell'Impossibile, non avrebbe mai dovuto essere portato con sé. L'oggetto, chiamato **salticomando**, è in grado di trasportare attraverso varchi interi edifici ed è grazie a questo sistema che civiltà ormai scomparse, come la leggendaria Atlantide, si sono spostate nel Mondo dell'Impossibile. Inizia quindi una serie di tentativi, mentre il Topo Bianco continua a viaggiare di varco in varco per scoprire dove si nasconde Vercingetorige e recuperare il telecomando per tornare a casa, finché il locale non giunge in uno dei luoghi più remoti e insidiosi dell'Impossibile: l'Orto Botanico. Qui Vercingetorige scappa fuori dal locale, costringendo Topolino, Pipwolf e Duepiedi a inseguirlo. A Topolino viene una rapida intuizione: decide di attirare l'attenzione dell'animaletto grazie all'odore emanato da uno dei menù per accompagnatori, fornito da Duepiedi, sapendo della golosità di Vercingetorige. Il piano funziona e il salticomando viene recuperato. Sentinel aziona il salticomando, ma prima di tornare a casa c'è un'ulteriore tappa: il cliente orientale che aveva chiesto di poter fare una telefonata ricompare, un po' stranito da quanto appena accaduto. Con suo sommo stupore, si ritrova in Cina, proprio davanti a casa sua e a sua madre. Il Topo Bianco riparte quindi attraverso il prossimo varco che lo condurrà a Topolinia. Tutto torna alla normalità: Topolino esce dal locale per raggiungere Minni al loro appuntamento, mentre Pipwolf sembra essersi preso un periodo di relax nel Quadrongolo delle Bermuda.

Impara l'arte Pipwolf

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Pipwolf ha quasi concluso il suo puzzle e non gli resta che inserire l'ultimo tassello ma viene interrotto da Manny che irrompe in casa sua e lo trascina con sé fuori da casa per una lezione d'arte contemporanea al Tunnel D'arte, situato sotto la stazione. Sul luogo, dopo aver attraversato la stazione e i suoi particolari treni ed esser passati dentro una piccolissima porta, Pipwolf inizia il suo tour guidato alla galleria con Manny come tutor. La galleria presenta numerose opere d'arte anche se Pipwolf sembra non coglierne appieno la bellezza infastidendo spesso l'amica che prova a fargli capire il valore e la bellezza di ciò che gli sta mostrando. Improvvisamente un allarme scatta e un agente comunica a tutti i presenti che non potranno lasciare la galleria finché non verrà trovato il colpevole del furto del famosissimo quadro immaginario capolavoro dell'artista Passo Picablo. Manny spiega, su richiesta di Pipwolf, che quel quadro è un quadro di altissimo valore, ma che sul quadro non vi è dipinto alcunché poiché la rappresentazione spetta proprio all'immaginazione di chi lo guarda. Pipwolf intenzionato più che mai a tornare a casa per finire il suo puzzle, essendo ora a conoscenza delle caratteristiche del quadro, finge di trovare il quadro scomparso su una parete finendo per convincere tutti poiché essendo immaginario nessuno sa come è veramente fatto il quadro. Una volta a casa Pipwolf completa il suo puzzle. Sul puzzle, intitolato nevicata sul mar bianco non vi è rappresentato nulla lasciando così a una libera interpretazione il lettore.

X-Mickey n. 989/12

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Senza fine

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Topolino si reca alla Bottega degli Errori dopo aver ricevuto un misterioso messaggio da parte di Pipwolf, ma una volta dentro sarà costretto ad attendere l'amico che è in ritardo. Nella bottega di Toppersby Topolino trova un mare di libri di Mousetrap, famoso scrittore dell'Ottocento inventore del famoso detective dell'impossibile. Stando a quanto racconta Toppersby, i libri, che gli sono appena arrivati, provengono direttamente dalla libreria personale dell'autore. Notando la passione di Topolino per quei libri, Toppersby decide di mostrargli un particolarissimo Libro Predatore. Il Libro Predatore sembra però aver qualche problema, di fatti, contrariamente a ciò che tali libri fanno di solito, esso non vola. Topolino nota che il libro è intitolato "La vittima" e, non ricordando di averlo mai letto, svela all'amico un piccolo aneddoto: quando era ragazzo riscriveva i finali dei libri di Mousetrap. Sentendo queste parole, il libro inghiotte Topolino che poco dopo si risveglia all'interno del racconto. Topolino non ci mette molto a capire che si trova all'interno del romanzo nelle veci del protagonista, Sir Avalon, seduto a tavola con i suoi più acerrimi nemici: Tenebrain, il genio del male, Madame Crotalo nota come l'Avvelenatrice, Golothon detto lo Schiacciatore e Spirocanto, il peggiore di tutti. Nel frattempo alla Bottega Toppersby spiega quanto è appena accaduto a Pipwolf che allarmato decide di andare a salvare l'amico all'interno del libro facendosi letteralmente stirare dall'antiquario per poter entrare nel libro. Prima della procedura viene inoltre avvisato che lui e Topolino dovranno trovare un altro metodo per uscire dal libro. Intanto Topolino, nelle vesti di Avalon, scopre il motivo per cui i suoi nemici sono stati convocati: Avalon possiede un libro, ben custodito, che contiene importanti rivelazioni compromettenti su ognuno dei suoi nemici, nemici che però sembrano diffidare di tali informazioni che potrebbero essere contenute nel libro. Dopo aver analizzato ognuno dei suoi nemici, attraverso le informazioni ottenute da Topolino quando ha letto i vari libri, Topolino decide di prendere tempo, lasciando tutti nella sala, per cercare una via di fuga. In suo aiuto arriva Pipwolf, a cui il libro affibbia il ruolo del Professor Tartufo, il fedele compagno d'avventure di Sir Avalon. Nel tentativo di fuga viene però fatto scattare l'allarme. Così i due decidono di dirigersi in biblioteca dove però scoprono che il libro contenente le rivelazioni compromettenti sui i nemici di Avalon sta andando a fuoco. Pipwolf svela involontariamente che la copia del libro era unica e, dopo essersi allontanati di nuovo per andare a disattivare l'allarme, Topolino inizia a sospettare che quei criminali si siano messi d'accordo per eliminare il Libro. I criminali che pensano che l'unico rimasto che sa cose compromettenti su di loro sia Topolino incominciano a scagliare le loro potenti abilità per cercare di ucciderlo. La lunga fuga di Pipwolf e Topolino porta i due proprio dove i malvagi criminali volevano: davanti a loro. Proprio quando per i due sembra essere tutto finito tutto si blocca. Dall'altra parte Toppersby, che sta seguendo le vicende, si accorge che nel libro non ci sono più pagine scritte e sia l'antiquario sia Topolino comprendono che nessuno ha mai scritto il finale della storia. Topolino prende così in mano le redini della storia scrivendone un finale in cui i quattro criminali si ritrovano circondati e arrestati dalla polizia guidata dal commissario Basil Townsed. Con il finale finalmente scritto il Libro Predatore espelle Topolino e Pipwolf che fanno ritorno alla Bottega degli Errori. Fuori, i tre notano che anche Il Libro Predatore sembra stare meglio e grazie al finale appena scritto esso ha ripreso a volare. Pipwolf si ricorda che il motivo per cui aveva chiamato Topolino era quello di andare assieme al Topo Bianco per la notte delle storie di paura e Topolino ha già pronta una storia da raccontare.

Dietro la porta

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Toppersby è al lavoro presso la sua Bottega quando sente due voci provenire da chissà dove. L'antiquario riconosce subito nelle voci misteriose quelle dei suoi amici Topolino e Pipwolf, ma non trovandoli pensa si tratti di uno scherzo. Poco dopo Topolino comunica all'amico che lui e Pipwolf sono rimasti bloccati all'interno di un varco davanti a una porta che non si apre. Toppersby si mette quindi a cercare in vari posti del locale dove potrebbe essersi aperto il varco per liberarli senza però trovare nulla. Pipwolf racconta, nel frattempo, all'amico di aver fatto tutto in maniera corretta, ma che una forza misteriosa sconosciuta li ha trascinati via dal loro percorso spedendoli in questo posto e che questo misterioso mostro si sta avvicinando sempre più a loro. Riflettendo meglio Topolino ricorda di aver già vissuto un'esperienza simile poco tempo fa scoprendo così di essere finito all'interno di una vecchia macchina fotografica che lui acquistò da Toppersby. Tale macchina era in realtà un oggetto magico che a ogni foto scattata apriva sempre più un varco verso l'impossibile, un varco che un misterioso mostro cercava di attraversare. Fortunatamente il rullino fini appena in tempo. Grazie all'intuizione di Topolino, Toppersby recupera la macchina fotografica, che fortunatamente ha caricato, e inizia a scattare tante foto finché non libera i suoi amici. Topolino e Pipwolf non sono però i soli a uscire dalla macchina fotografica infatti hanno portato con sé anche il mostro che però non si rivela una minaccia poiché non si tratta di un mostro, ma del più famoso burlone di Mostropoli. Il burlone svela di essere l'inventore dello scherzo del mostro all'interno della macchina fotografica e di essere rimasto intrappolato al suo interno quando le lastre della macchina fotografica sono terminate. Per liberarsi allora ha approfittato di Topolino e Pipwolf trascinandoli all'interno del varco sconosciuto approfittando della situazione per burlarsi di Pipwolf. Pipwolf e il Burlone si imbarcano assieme in un nuovo varco per Wolfy village, mentre Topolino piuttosto provato dalla giornata decide di fare ritorno a casa.

X-Mickey n. 988/13

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Il cuore di Krimold

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È una notte nera nel Mondo dell'impossibile dove un forte temporale si sta abbattendo e a casa di Manny lei e i suoi fedeli servitori Flat e Frau Zucker stanno per sedersi per una cena a lume di candela quando un colpo di vento spegne le candela lasciando la villa totalmente al buio. Manny trova Gertie e Frau Zucker per terra immersi in un sonno profondo e andando a controllare se c'è qualcuno in casa trova Flat con in mano il cofanetto di Krimold pronto a restituirlo al legittimo proprietario che lo reclama. Conoscendo il pericolo che potrebbe accadere Manny corre dietro a Flat per fermarlo, ma lungo il tragitto inciampa su Pipwolf travolto anche lui dal maggiordomo. Flat pensa di aver gettato nell'ingresso della torre, da cui si accede da una tomba, il cuore reclamato da Krimold, ma per fortuna Manny scopre grazie a Pipwolf che il maggiordomo non ha gettato lì dentro lo scrigno col cuore, ma il panino di Pipwolf, scongiurando così momentaneamente il pericolo. Manny dopo aver messo a riposo Flat, che è stato stregato da un forte potere mentale, ringrazia Pipwolf per aver scongiurato la minaccia capitando in quelle zone per puro caso e racconta a Pipwolf la storia di Krimold. Krimold è uno dei dodici antichi, le forze del male più potenti del loro mondo, e Manny si era appena diplomata quando lo incontrò per la prima volta. Con lei c'erano due amici Baron e Falco andati in missione con lei per sconfiggerlo, ma il nemico era davvero tosto e riuscì a cancellare dall'esistenza Baron e Falco. Manny nonostante la perdita dei due amici si fece coraggio e lo colpì fino a farlo dissolvere e esiliarlo per sempre nella prigione perduta. Tutto quello che rimase di lui fu il suo cuore, una pietra nera e lucida, sul quale è incisa ogni malvagità compiuta. Krimold ora è di nuovo libero e l'unico modo per battere un antico sono tre elementi: una mano forte per colpire (Manny), una mente folle per osare (Pipwolf) e un cuore sincero che non ha paura (Topolino). Dopo aver portato Topolino alla villa attraverso un varco per l'impossibile e avergli spiegato la situazione i tre si dirigono all'entrata della torre. Dopo aver percorso la lunga schiena dello Sblorglund e un banco di Ingannebbia entrano finalmente nella torre dove scendendo le scale notano vari ospiti della torre in piedi come statue che dormono un sonno profondo tra cui riconoscono qualche vecchio nemico. Scese tutte le scale fanno la conoscenza di Gideon Gandor, il guardiano della torre, che si nasconde da Krimold. Manny, Topolino e Pipwolf decidono di affrontare Krimold in un luogo aperto e Gideon gli consiglia il Ponte dell'oblio facendoli appostare vicino a delle sbarre da dove possono vedere tutto senza essere visti. Vengono però imprigionati da Gideon che si rivela un nemico in cerca di vendetta per essere stato imprigionato dentro quella torre come custode per anni, senza mai vedere il mondo di fuori. Gideon mentre combatte contro Manny, Topolino e Pipwolf confessa di aver preso vari poteri dai prigionieri della torre tra cui l'arte del dominio letale da Krimold che ha usato per ipnotizzare Flat il maggiordomo per impadronirsi del cuore e avere un potere totale. La battaglia sembra volgere a favore del guardiano, ma Topolino riesce a riprendersi il cuore e Manny spaventa Gideon usando la statua dormiente di Krimold imitandone la voce e dipingendogli gli occhi di rosso con del rossetto per fare spaventare il custode che sviene di colpo. Tornati a casa Manny ripone il cuore all'interno del cofanetto consegnandolo a Flat per poi distruggerlo. Pipwolf è davvero felice di aver sconfitto il guardiano ed è pronto a fermare con l'aiuto dei suoi amici Krimold qualora si ripresentasse il problema mentre Manny ripensa che le tre parti alla fine si sono invertite rivelandosi Pipwolf il cuore coraggioso, Topolino la mano forte e Manny la mente. Quella notte Manny ripensa ai suoi ex compagni, ma è ben felice di aver trovato nuovi amici su cui poter contare.

Aula professori

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È il giorno degli esami per accompagnatori nel Mondo dell'impossibile, un giorno carico di tensione per i numerosi aspiranti accompagnatori che dovranno sostenere l'esame, ma non solo per loro anche in aula professori la situazione è piuttosto agitata. Tra gli esaminatori c'è anche Manny che prima degli esami scambia qualche parola col professor Drake, un drago piuttosto smemorato, e la professoressa Mostrin una dal caratterino un po' acido. Prima di cominciare coi candidati da esaminare il preside De Lugubris chiede al corpo insegnanti di evitare domande sul fuoco e discussioni tra colleghi durante le interrogazione per evitare i problemi avuti l'anno precedente. Intanto nei sotterranei della scuola una misteriosa creatura di nome Rankor si sta risvegliando dopo cinquemila anni rinchiusa là sotto, pronta per vendicarsi. Gli aspiranti esaminatori nel frattempo si susseguono uno dopo l'altro in aula professori cercando di stupire i professori mentre il Rankor rancoroso in cerca di vendetta contro chi l'ha rinchiuso nei sotterranei avanza per la scuola. L'unica cosa in grado di fermare la sua avanzata sono dieci potenti messi assieme e aprendo una delle porte in cerca della via d'uscita, il Rankor, se li ritrova con suo stupore tutti davanti a lui. I professori, vedendolo, sono pronti a rispedire la minaccia da dove è venuta.

Errore di calcolo

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Topolino si ritrova alla Bottega degli Errori di Toppersby a curiosare un po' tra gli strani oggetti che si trovano lì dentro, quando trova uno strano calcolatore. Tobbersby toccando l'oggetto percepisce la storia del calcolatore e racconta all'amico che si tratta in realtà di un antico computer costruito da Sir Clock, assistente di Babbage lo scienziato che progettò la prima macchina per il calcolo automatico che serviva per calcoli astronomici con cui stabilire la rotta delle navi. La macchina con stupore di Topolino funziona ancora e si mette in moto teletrasportando Topolino in uno strano luogo. Topolino è convinto di avere attraversato un varco del Mondo dell'impossibile, ma non si spiega come sia possibile senza accompagnatore e, proprio quando le creature del luogo sono pronte a farsi uno spuntino con lui, la macchina si riavvia, trasportando Topolino più e più volte, fino a giungere al Topo Bianco. Gli amici del Topo Bianco e Pipwolf in particolar modo sono tutti molto stupiti di vedere Topolino attraversare i varchi senza accompagnatore e Topolino fa vedere loro il calcolatore con cui ha viaggiato. Pipwolf racconta che Sir Clock aspirava a diventare un viaggiatore, ma non trovava nessun accompagnatore e così inventò una macchina magica per viaggiare fra le dimensioni, utilizzando il principio per determinare la rotta delle navi, ma per un errore di calcolo si ritrovò a vagare nell'impossibile. Topolino non sa come bloccare la macchina e decide di provare a staccare la manovella del calcolatore, ma essa continua a girare finché si ferma tutta d'un tratto grazie a un ingranaggio spezzato che ha l'ha fatta inceppare. Topolino vuole riportare la macchina a Tobberspy, ma Duepiedi decide di romperla, in modo tale che nessuno possa più viaggiare senza accompagnatori.

X-Mickey n. 987/14

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La notte del lupo

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Topolino si trova alla Bottega degli Errori per aiutare Toppersby nella catalogazione di alcuni oggetti provenienti dal Mondo dell'impossibile quando da un polveroso baule, dall'etichetta sbiadita, si apre un varco dal quale esce Pipwolf. Il lupo mannaro sembra però essere di cattivo umore ed esce dal locale indispettito da alcune parole pronunciate da Toppersby. L'antiquario confessa a Topolino che la causa del caratteraccio di oggi di Pipwolf possa essere dovuto alla notte mannara, una notte in cui i licantropi sfogano il loro istinto selvaggio, che ogni lupo mannaro prima o poi attraversa. Dopo aver lasciato Toppersby, piuttosto turbato, Topolino si dirige verso casa. Nella notte una strana ombra selvaggia, assomigliante a Pipwolf, si aggira per la bottega di Toppersby che sentendo quegli strani rumori corre a controllare cosa sta succedendo molto spaventato. Nello stesso istante a casa sua Topolino si trova davanti alla Tv e non riesce a prendere sonno finché il TG della notte comunica di strani avvistamenti di una belva che sta gettando scompiglio in città. Topolino, sapendo che possa esserci di mezzo Pipwolf, si riveste e si dirige alla Bottega di Toppersby dove al suo arrivo però trova tutto in disordine e l'amico scomparso. Cercando ulteriore aiuto Topolino va al Topo Bianco dove Ice e Cugino Hobi, dopo aver sentito il racconto da Topolino, si uniscono a lui per fermare la furia di Pipwolf, utilizzando un collare di rame. In macchina i due spiegano che hanno con loro ben due collari di rame, in modo da aver più possibilità di bloccare l'amico e di aver portato anche una macchina fotografica per immortalare il momento. Grazie a una folla inferocita i tre scoprono che Pipwolf si trova al parco cosa che viene confermata anche da un ululato. Dopo pochi passi, seguendo vari indizi lasciati per terra, i tre arrivano vicino a un ponte dove Pipwolf sembra stia sbranando qualcosa. Topolino si butta alla spalle di Pipwolf e lo atterra in modo da permettere a Ice e Hobi di inserirgli i collari. Pipwolf chiede spiegazioni agli amici su cosa stia accadendo e dopo aver sentito la storia rivela di aver preso un vaccino contro il fastidio della notte mannara, ma che esso ha solo due effetti collaterali: il mal di gola e l'irritabilità. Dopo essersi scusato per essere stato scontroso con loro la strana ombra, molto somigliante a Pipwolf, si palesa pronto ad aggredirli. Topolino si scaglia contro l'ombra, ma viene fermato da Toppersby che è ben consapevole che l'amico non avrebbe nessuna speranza contro di essa. L'ombra si dirige allora verso Ice, Hobi e Pipwolf, ma poco dopo sparisce ritornando semplicemente l'ombra di Pipwolf. Più tardi alla bottega degli errori Toppersby spiega come sono andati i fatti e che la causa di tutto è stato proprio il baule in cui si è aperto il varco. Tale baule proveniva infatti da Ombropoli, una città in cui gli abitanti si servono di separatori per staccarsi dalla loro ombra e renderla solida momentaneamente, utilizzandola così per svolgere varie mansioni. Tale baule fungeva proprio da separatore e quando Pipwolf è uscito dal baule attraversando il varco ha involontariamente attivato il separatore staccandosi dalla sua ombra. La separazione è avvenuta prima che il vaccino anti notte mannara facesse effetto rendendo l'ombra di Pipwolf malvagia al contrario del suo padrone. Toppersby racconta anche che quando l'ombra ha tentato di aggredirlo è fuggito via nell'impossibile dove ha poi scoperto l'origine del baule. Ice e Hobi tolgono il collare a Pipwolf che però è ancora sotto effetto del collare che dato la sua bontà gli ha provocato una regressione. Pipwolf si comporta come un cagnolino e siccome i lupi mannari detestano essere paragonati a essi Ice e Hobi, che sono coloro che hanno inserito il collare a Pipwolf, decidono di svignarsela per non avere conseguenze appena l'amico si risveglia.

Sotto la pioggia

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È una notte di forte pioggia a Topolinia e al Topo Bianco si sta svolgendo una serata di racconti fra amici. Pipwolf sta raccontando la sua storia e Duepiedi non è molto contento che il lupo mannaro con i suoi artigli affilati gli stia graffiando tutti i tavoli del locale. Subito dopo Duepiedi esce fuori a pigliare da alcune casse delle bottiglie di aranciata per Topolino quando a un tratto un suo urlo spaventa tutti. Ice, Cugino Hobi, Sentinel, Topolino e Pipwolf corrono fuori, ma Duepiedi è sparito. Attorno a loro c'è solo una grossa pozzanghera che sembra fungere da varco per l'impossibile. Ciò come spiega Sentinel è dovuto al fatto che erroneamente lui ha fatto cadere del lubrificante per varchi che aveva ordinato a terra proprio dove adesso, a causa della pioggia, si è formata la pozzanghera. Pronti a salvare l'amico Pipwolf e Topolino decidono di addentrarsi all'interno del varco lasciando gli amici fuori dal varco per un pronto aiuto dall'esterno. I due finiscono proprio accanto a Duepiedi ma, come lui, si ritrovano intrappolati all'interno di una grossa gabbia nella cucina di un orco nero assieme ad altri ospiti. Grazie agli artigli di Pipwolf, i tre riescono a evadere e a raggiungere lo strettissimo varco che va rimpicciolendosi sempre più a causa della pozzanghera che sta per asciugarsi. Dall'esterno Ice e Hobi tirano fuori dal varco Duepiedi e Topolino, ma Pipwolf resta ancora in pericolo poiché il buco è ormai strettissimo per passarci. Topolino, ormai libero, ricrea la pozzanghera permettendo a Pipwolf di salvarsi grazie anche all'aiuto di Sentinel che lo spinge fuori dal varco. Dal varco fuoriesce anche la grossa mano dell'orco che viene prontamente congelata da Ice. Duepiedi ringrazia Topolino, ma specialmente Pipwolf e i suoi artigli cambiando decisamente opinione sul fatto che gli graffiasse tutti i tavoli del locale.

I racconti dei libri predatori - Tempo ben speso

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Topolino si reca alla biblioteca di Topolinia per riconsegnare un libro preso in prestito e prenderne uno nuovo da leggere. Sfortunatamente arriva piuttosto in ritardo e la biblioteca sta per chiudere così ha solo il tempo di scegliere il libro tra una pila non ancora messa a posto e tra tutti prende, senza accorgersene, un Libro Predatore. A casa, in attesa della partita, inizia a leggere giusto qualche pagina del misterioso racconto e proprio quando decide di staccare pronto a guardare l'attesa partita accendendo la televisione scopre che essa è già terminata. Topolino convinto di non essersi accorto del tempo che è passato in fretta leggendo riprende così la sua lettura. Poco dopo interrompe di nuovo ricordandosi di dover andare a prendere Minni al cineforum ed essendo già in ritardo decide di chiamarla. Al telefono Minni è piuttosto arrabbiata con il fidanzato per averla lasciata in sua attesa per due ore, rifacendosi vivo solo a notte fonda. Chiusa la conversazione Topolino continua a essere perplesso sul fatto che possa aver impiegato ore e ore per leggere poche pagine del libro. Così inizia a dedurre che il libro gli stia rubando il suo tempo che sembra scorrere in parallelo a quello del protagonista del libro. L'incantesimo è però ormai lanciato e verrà spezzato soltanto quando al lettore non sarà rimasto più un briciolo della sua esistenza. Topolino non si scoraggia e con una rapidissima intuizione inizia a sfogliare il libro al contrario riottenendo il tempo perduto e cambiando l'inizio della storia del libro personalmente. Grazie al tempo riottenuto Topolino si reca in biblioteca con calma pronto a scegliere con calma un buon romanzo da leggere subito dopo la partita in TV.

X-Mickey n. 986/15

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Il giocattolaio

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Topolinia, una sera come tante, in una casa qualsiasi durante una festa di compleanno, un essere mostruoso sbuca dal pacco di un regalo. La creatura ha inseguito il padrone di casa, che è riuscito a rinchiuderla in un ripostiglio. All'arrivo della polizia, gli agenti non hanno creduto a quell'assurda storia, ma quando si avvicinano alla porta dal quale esce uno strano essere, così racconta Marzabar i fatti raccontati su un giornale a Topolino il quale sembra però non credere a ciò che racconta il giornale. Quando il postino va via, Topolino riceve uno strano messaggio su una scatola di cereali da parte di Manny che lo avvisa che delle forze maligne stanno attraversando i varchi dell'impossibile per venire nel suo mondo e di cercare informazioni su Pupetz, un tizio che vive a Topolinia. Quella sera Topolino, al Topo Bianco, racconta tutto a Pipwolf, Ice e Cugino Hobi e chiede a Pipwolf di accompagnarlo nel mondo dell'impossibile per capirci un po' di più. Pipwolf sentendo che Topolino vuole andare da Manny si arrabbia, dicendogli di farsi accompagnare da lei, poiché il giorno precedente avrebbe dovuto dare l'esame orale per accompagnatori, ma nella prova d'imitazione si è emozionato facendo una brutta figura e Manny si è arrabbiata con lui, perché ci tiene che lui diventi accompagnatore del mondo dell'impossibile ed è per questa ragione che Manny ha contattato da sola Topolino, provocando i malumori di Pipwolf, a cui avrebbe fatto piacere contattare lui stesso Topolino per riferirgli di questi strani eventi. Topolino però chiede a Pipwolf di accompagnarlo a Topolinia nel negozio di Pupetz. La sera i due, giunti al negozio, trovano le saracinesche aperte ed entrano, ma dentro ad attenderli c'è il signor Pupetz che domanda loro cosa sono venuti a fare oltre l'orario di apertura. Topolino inventa una scusa fingendo di cercare un regalo dell'ultimo minuto per i nipotini e il proprietario li porta all'interno del negozio, dove racconta che tutti i giocattoli lì presenti sono fatti a mano da lui e dona a Topolino due tenerissimi pagliacci. Nel viaggio di ritorno i pagliacci prendono vita e, per cercare di liberarsene, Pipwolf consiglia a Topolino, che sta guidando, di andare contro quel cartellone che vede, che non è altro che un varco verso il mondo dell'impossibile. Il varco li conduce fino alla villa di Manny dove ad attenderli c'è Flat, il maggiordomo della villa, che su richiesta di Topolino dice di non sapere dove si trova Manny. Nella villa Topolino nota parecchi articoli di giornali su malvagi giocattoli raccolti dall'amica inoltre Flat mostra ai due ospiti la sua collezione di peluche. Flat racconta che un tempo i giocattoli del signor Pupetz erano famosi ovunque, sia nel mondo di Topolino sia nel mondo dell'impossibile, e che riusciva a rendere vive le proprie creazioni, finché non sparì misteriosamente. Più tardi Pipwolf e Topolino si recano nella villa di Pupetz, nel mondo dell'impossibile, dove trovano il giocattolaio e le sue creature pronti ad attenderli. Il giocattolaio li rinchiude nella sua fabbrica dove tiene anche altri giocattoli non creati da lui e rivela che sono stati quei giocattoli a crearlo quando il giocattolaio vero spari e che, per soddisfare le numerose richieste che continuavano ad arrivare, i giocattoli da lui costruiti, crearono un altro giocattolaio, in attesa del ritorno di quello vero. Dopo aver svelato il suo piano di invadere la terra coi suoi perfidi giocattoli il giocattolaio se ne va. Grazie ai giocattoli buoni Topolino e Pipwolf riescono a evadere dalla fabbrica usando un tunnel che i giocattoli scavavano da tempo per liberarsi dalla prigionia e raggiungere le poste dell'impossibile dove Pupetz si sta per fare spedire. Lì Pipwolf gli spiega il lavoro di Snuffo il postino, che controlla che nei pacchi non vi siano esseri viventi per poi chiuderli, timbrarli e lanciarli nel varco postale. Pipwolf chiede aiuto al suo amico Igor, il postino invisibile, per raggiungere il magazzino di smistamento dove vengono tenuti i pacchi: all'interno di una delle tante confezioni si trovano Pupetz e i suoi giocattoli malvagi, pronti per essere spediti. Per farli uscire allo scoperto Pipwolf usa la sua abilità nell'imitare le voci, ma è troppo emozionato e non riesce a fermarli, ma fortunatamente giunge in tempo Manny col vero Pupetz, che riesce a fermare le sue creature. Manny racconta che ha usato i suoi poteri medianici per rintracciarlo nel bosco dei cento scomparsi nel quale si era perso. Intanto, dopo essersi nascosto, il falso Pupetz afferra Topolino, ma viene bloccato da Snuffo che con un tentacolo lo afferra, lo impacchetta e lo spedisce dentro il varco postale facendolo finire in un'altra dimensione. Il vero giocattolaio ritorna invece a casa con tutti i suoi balocchi promettendo di riconvertire i giocattoli malvagi in giocattoli buoni.

Ehi, ci sono anch'io

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Pipwolf è alle prese con gli studi per l'esame che deve sostenere, ma promette al suo Libro Predatore domestico di portarlo a fare una passeggiata non appena finirà. Poco dopo gli arriva una comunicazione dalla sua grondaia e Pipwolf è costretto a uscire di casa, infrangendo così le speranze del Libro predatore, che tanto sperava in una passeggiata notturna con il padrone. Subito dopo essere uscito Pipwolf rientra in casa, ma solo perché aveva dimenticato il regalo da portare con sé. La faccenda fa infuriare molto il povero Libro Predatore. Al Wolf Pub si scopre che Pipwolf è andato a trovare un caro amico appena ritornato da un lungo viaggio. Mentre Pipwolf e l'amico si concedono un po' di musica al locale il Libro Predatore, a casa di Pipwolf, decide di fare un dispetto al padrone aprendo la finestra che una volta aperta, col vento, fa spargere per tutta la casa i libri e i fogli degli studi di Pipwolf. Pipwolf lascia il locale poiché sa che aveva promesso al suo libro da guardia una passeggiata notturna. A casa sua Pipwolf, una volta tornato, trova una gran confusione, ma decide di riordinare il tutto una volta tornato dalla passeggiata con il libro. Quando i due stanno finalmente per concedersi la tanto attesa passeggiata voluta dal Libro Domestico vengono interrotti ancora dall'arrivo di Igor, il postino invisibile, che recapita un pacco a Pipwolf. Il Libro arrabbiato nero decide di buttare giù la libreria, mentre Pipwolf conversa con Igor, rovesciando per terra altri libri. Finita la conversazione Pipwolf nota l'ulteriore caos per terra, ma anziché arrabbiarsi trova l'idea molto interessante, visto che in tal modo potrà studiare un po' ovunque. Sbrigato ogni tipo di impiccio, Pipwolf porta finalmente Librus a fare il suo agognato giretto.

Una piccola avventura

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Topolino e Pipwolf hanno attraversato un varco dimensionale per far ritorno a Topolinia, ma qualcosa va storto e si ritrovano all'interno di una pozza fangosa di color rosa di uno strano posto. Poco prima di essere attaccati da due orrendi mostri Topolino domanda all'amico in quale amena località dell'impossibile possano essere finiti, ma l'amico risponde di non sapere dove si trovino nonostante dichiari di essere in grado di riconoscere qualsiasi località dell'impossibile. Pipwolf prova allora a ottenere alcune informazioni da altri piccoli mostri di passaggio sfruttando le sue conoscenze di tutti i dialetti delle località del Mondo dell'impossibile, ma anche questa soluzione non porta a nessun risultato. Dopo imprevisti vari i due camminando finiscono per sbattere su una barriera invisibile. Topolino pensa inizialmente che lui e l'amico siano già giunti ai confini della palude quando davanti a loro si ripresenta uno dei mostri giganti da cui erano riusciti a scappare. Pipwolf si domanda come mai il mostro sia in grado di vederli, poiché per lui loro dovrebbero essere piccoli come dei microbi facendo scattare subito una rapida intuizione a Topolino. Topolino si accosta alla barriera invisibile concentrandosi attentamente su un solo punto, venendo a scoprire così di essere finiti in un laboratorio di biologia di Topolinia e che loro si trovano, rimpiccioliti, all'interno di una di quelle scatolette dove si studiano microbi e batteri. Tutto ciò è avvenuto poiché il varco che i due hanno attraversato deve essersi aperto proprio in mezzo alla lente di ingrandimento e per non restare incastrati sono stati ridimensionati. Pipwolf afferra Topolino e con un grosso balzo escono fuori dalla scatoletta, attraversando di nuovo il varco, che stavolta li spedisce nella città dei micri, con sommo dispiacere di Topolino, che credeva che finalmente sarebbe tornato a casa.

X-Mickey n. 985/16

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L'albergo delle ombre

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Pipwolf ha portato con sé Topolino per un giro del Mondo dell'impossibile in modo da poter ripassare Geografia dell'Impossibile in vista dell'esame. Dopo essere sfuggiti a un gigante di pietra all'interno di una miniera i due finiscono in Shadow Hotel, un albergo oscuro e misterioso di cui Pipwolf ha sentito parlare molto. Stanchi del viaggio i due decidono di fermarsi una notte nel misterioso hotel. Il proprietario dell'hotel accoglie felicemente i due nuovi clienti offrendogli due delle migliori stanze a disposizione, anche se la stanza di Topolino possiede un muro abbastanza inquietante raffigurante dei volti urlanti. Alla reception, intanto, una misteriosa voce annuncia che i due nuovi clienti non hanno firmato il registro e che nella notte ci sarà già una vittima. A cena Topolino e Pipwolf conoscono il signor Screep Ork, un altro cliente dell'albergo, un venditore dell'impossibile che mostra loro anche la foto dei suoi mostruosi piccoli. Subito dopo cena al rientro nelle camera Topolino scopre che la camera vicino alla sua è proprio quella del signor Ork, appena conosciuto. Quella notte una violenta tempesta accompagnata da un urlo sveglia Topolino che spaventato va a controllare se tutto va bene nella stanza accanto decidendo però di non sfondare la porta poiché non sa che cosa potrebbe accadere, visto dove si trova. Un altro ululato spaventa Topolino, stavolta di Pipwolf, ma si tratta solo di un falso allarme poiché Pipwolf sta solo russando. Topolino rientra in camera, ma un tonfo accompagnato da un ulteriore ululato lo allerta. Aprendo la finestra scopre che si tratta solo di Pipwolf caduto dal tetto mentre ascoltava il bollettino per accompagnatori per poter lasciare l'hotel. Nel frattempo dallo strano registro il nome del signor Screep Ork viene depennato da qualcuno. Il proprietario dell'hotel comunica dunque che oggi non è possibile lasciare l'hotel a causa di alcuni varchi ostruiti e che Pipwolf e Topolino saranno ospiti per un'altra notte. Il proprietario chiede allora ai due di firmare nel registro, ma Topolino nota subito qualche stranezza. Vedendo il nome di Ork depennato Topolino inizia ad avere alcuni sospetti poiché come gli è stato appena comunicato era impossibile lasciare l'hotel ricordandosi anche dei rumori sospetti e delle urla vicino a camera sua. Da solo con l'amico Topolino ha intenzione di investigare sulla faccenda provando a intrufolarsi nella camera di Ork grazie a della polvere smaterializzante portata da Pipwolf. Dentro la camera Topolino sente un grido di aiuto del signor Screep, ma non vedendolo inizia a pensare sia frutto della sua immaginazione. Nella stanza Topolino rinviene anche la foto della famiglia di Screep e sempre più dubbioso, poiché il signore non avrebbe mai dimenticato una cosa tanto importante, inizia a pensare che possa essergli successo qualcosa. Ha inoltre capito osservando bene il muro che una delle figure sia proprio Screep che sta urlando. Topolino e Pipwolf decidono di stare in guardia per le strane cose che accadono e dormono a turno nella stessa camera. Durante il turno di guardia di Pipwolf, Topolino viene svegliato all'improvviso e una volta sveglio si accorge che una strana figura dal muro è uscita e ha portato dentro di esso anche l'amico giurandogli che l'indomani anche lui farà questa fine. Topolino intuisce che la chiave di tutto è proprio il registro e una volta al cospetto del proprietario dell'albergo decide di farsi svelare che cosa stia succedendo realmente. Il proprietario racconta che tutto iniziò quando lui e un suo amico acquistarono l'hotel. Mentre lo sistemavano trovarono un vecchio registro, ma non un registro comune, di fatti conteneva un incantesimo per legare per sempre i clienti all'albergo. I due proprietari, molto avidi, iniziarono a pensare di fare affari d'oro stregando i clienti che così sarebbero stati costretti a tornare. Qualcosa andò storto di fatti l'incantesimo era più potente del previsto e da allora chi firma il registro finisce per far parte dell'albergo. Il proprietario confessa anche, costretto dal collega intrappolato nel muro, che per provare l'incantesimo costrinse il suo amico e collega a firmare il registro intrappolandolo per sempre all'interno del muro. Spinto dal panico il proprietario prova a bruciare il registro nella sala caldaia per porre fine all'incantesimo. Topolino che sa che tutte le persone intrappolate all'interno del muro potrebbero restare intrappolate lì per sempre. Ora che il registro non c'è più, decide di utilizzare la polvere smaterializzante, grazie alla quale riesce a raggiungere la dimensione in cui sono intrappolati e liberare tutti. L'albergo crolla, i due ex proprietari sanno che dovranno scontare una pena per ciò che hanno fatto, anche se Pipwolf li rassicura sul fatto che le loro intenzioni non fossero malvagie. Pipwolf approfitta della situazione dicendo di aver imparato molto sulla misteriologia, materia su cui dovrà dare un esame, e anche il signor Creep è molto grato a Topolino, tanto da regalargli un abbonamento alla Scream TV.

Il colore della paura

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Alla Villa di Manny un urlo allerta la padrona di casa e Flat, che arrivati alla serra trovano Frau Zucker svenuta. Dopo aver fatto riprendere la governante grazie ai sali, Frau Zucker comunica che durante il suo giro d'ispezione prima di andare a dormire ha sentito un urlo proveniente dalla serra, ma una volta lì per controllare è stata assalita. Frau Zucker ammette di non aver visto l'aggressore, ma che è riuscita a strappargli un ciuffo di peli verdi dal corpo, il quale dal dolore ha emesso un fortissimo ululato. I primi sospetti di Flat e Frau Zucker ricadono su Pipwolf, ipotesi che sembra trovar conferma da un'impronta di piede lì vicino, ma Manny è convinta che non può essere stato il suo amico mannaro. Poco dopo alla serra di presenta anche Mr. Greensham, un mostro dai peli verdi nonché giardiniere di Villa Manny, per svolgere la sua attività alla villa. Manny, grazie anche al modo di fare del giardiniere e a dei cocci di vaso rotti infilati tra i risvolti della sua veste, si convince che l'aggressore è Mr Greensham così decide di lasciarlo solo per un po' per osservarlo e coglierlo successivamente in flagrante. Mr. Greensham prova a giustificarsi mettendo Flat, Frau Zucker e Manny all'erta, perché qualcosa di pericoloso si aggira per la serra, ma loro sembrano non credergli, finché qualcosa di mostruoso non infrange i vetri vicino a loro. Alla villa arriva anche Pipwolf, con un insolito colore verde nella pelle, ma non ha nemmeno il tempo di spiegare cosa sta accadendo che un gigantesco verme mostruoso, quello che ha infranto i vetri, li attacca. Grazie alla collaborazione di tutti il verme torna alle sue dimensioni originarie. Con il verme fuori gioco Mr. Greensham e Pipwolf possono spiegare come sono andate realmente le cose. Mr. Greensham spiega che la causa di quel verme gigante è da spiegarsi nel fatto che non si era accorto che nella pianta che aveva portato da piantare nella serra c'era un ospite indesiderato, un vermicolosso un tipo di verme che di notte diventa gigantesco e molto aggressivo. Così ha provato a risolvere il problema da solo, ma il vermiciattolo è saltato fuori dalla pianta spaccando il vaso e facendo rumore, rumore che ha poi attirato Frau Zucker. Pipwolf continua la spiegazione dicendo di essersi intrufolato nella serra in cerca di un rimedio allo shampoo alle erbe che ha tinto la sua pelle di verde, poi quando il mostro ha attaccato ha provato a intervenire. Manny domanda il motivo all'amico per il quale anziché intrufolarsi di nascosto non ha chiesto direttamente a lei e Pipwolf giustamente gli risponde che si vergognava a farsi vedere in quello stato. La faccenda è risolta Frau Zucker ringrazia Pipwolf offrendogli della torta alle alghe, ma Pipwolf rifiuta, perché per un po' non vuole vedere roba verde.

Una cura esagerata

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Pipwolf si è beccato una terribile influenza: l'apocop, una particolare malattia del Mondo dell'impossibile che si mangia le ultime lettere di ogni parola, ma viene costretto da Duepiedi a partecipare alla partita di pallacamostro (simile alla pallacanestro, ma il cesto è un mostro; il giocatore deve imbucare la palla facendola ingoiare al mostro), che vedrà sfidarsi il Topo Bianco contro il resto dell'impossibile, nonostante Pipwolf avrebbe preferito starsene a riposo in vista dell'esame di dizione dell'indomani. La partita ha inizio e il Topo Bianco sembra essere sotto di parecchi punti rispetto alla squadra avversaria così Ice, determinato a vincere la partita, decide di proporre un accordo a Pipwolf: se il pippide mannaro farà vincere la squadra Ice provvederà personalmente a guarirlo dall'apocop. Il secondo tempo ha inizio e con esso anche la rimonta del Topo Bianco. Per segnare il punto della vittoria finale Ice colpisce con un soffio gelido il terribile verso del mostro staccandone le lettere necessarie a preparare un decotto. A partita terminata al Topo Bianco Pipwolf beve l'infuso di lettere preparato da Ice e dagli amici che lo fa guarire, ma gli provoca un altro effetto collaterale: un raddoppio di alcune lettere.

X-Mickey n. 984/17

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L'illusionista

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Mentre in luogo misterioso, all'interno di una piramide, un misterioso faraone trama qualcosa di losco, Topolino assiste alla sparizione di un famoso mago, Les Trick, durante un suo spettacolo all'interno di un sarcofago. Topolino decide quindi di indagare su dove possa essere finito il mago chiedendo alla sua assistente in cosa sarebbe consistito il trucco della sparizione. L'assistente non sa rispondere alla domanda poiché il mago era molto geloso dei suoi trucchi, ma racconta a Topolino che questa sarebbe stata la prima volta che Les Trick provava il numero della sparizione all'interno del sarcofago. Racconta anche che tale sarcofago era stato acquistato durante un viaggio del mago in oriente e che il mago era convinto che tale oggetto nascondesse una magia molto potente. Avvicinandosi a esso Topolino avverte subito un brivido lungo la schiena e preoccupato decide di farsi prestare il sarcofago per portarlo alla Bottega degli Errori in modo da sapere di più sulla storia dell'oggetto grazie a Toppersby. Toccando l'oggetto Toppersby appare molto spaventato e consiglia a Topolino e Pipwolf, che si trova alla bottega anche lui per un po' di studio in vista dell'esame da accompagnatore, di portare il sarcofago a Manny e di avvisarla che tale oggetto potrà risolvere allo stesso tempo un antico mistero dell'impossibile e liberarli da un grave pericolo. In un luogo non meglio precisato Les Trick si risveglia in compagnia di creature stranissime e di mummie viventi. Dopo le dovute spiegazione Manny decide quindi di ascoltare, come consigliato da Toppersby, tutta la verità sull'antico sarcofago da suo zio Wilbur. Scoprono dunque che tale sarcofago appartiene a Khotantus, uno stregone che fece costruire tale sarcofago con un legno magico inviandolo poi, tramite varco, nel mondo terrestre. Chiunque attraversasse il suo sarcofago veniva trasportato nella dimensione di Khotantus situata all'interno della piramide nel deserto della sabbia eterna. Topolino capisce quindi che tale varco imprigiona le persone del suo mondo e si domanda il motivo per cui tale varco non sia mai stato distrutto dai guardiani dei varchi. Zio Wilbur risponde al ragazzo dicendogli che la grande piramide può essere raggiunto solo con il sarcofago oggetto che fino a ora non avevano ritrovato. Per non mettere a rischio la vita di Topolino, che essendo terrestre sarebbe un'ottima preda per Khotantus, Manny e Pipwolf decidono di andare a fermare il potente faraone da soli. Attraversato il varco i due si ritrovano subito a dover scappare da alcune bestiamummie inferocite mentre Topolino sempre più preoccupato e rimasto alla Villa di Manny in compagnia di Flat e Frau Zucker che provano a trattare, senza riuscirci troppo, nel migliore dei modi l'ospite. Ben presto Manny e Pipwolf si accorgono che le bestiamummie non sono altro che le persone catturati dal faraone trasformate e usate come schiavi. I due, seguendo un paio di loro che stanno scortando un altro paio di persone, tra cui Les Trcik, arrivano finalmente vicino al faraone, ma vengono scoperti da lui. Riescono a liberare le persone non ancora trasformate iniziando, con loro, una lunga fuga tra i labirinti della piramide, seguendo il fiuto di Pipwolf, per raggiungere il varco che li ricondurrà alla villa. Davanti all'uscita vengono però circondati di nuovo da Kothantus e le sue guardie, ma grazie a un perfetto trucco magico messo in atto da Les Trick che distrae le guardie Manny, Pipwolf e la gente liberata riescono a fuggire attraversando il varco. Il sarcofago viene poi distrutto e a Les Trick, il quale non vuole più sentire parlare di magia, vanno i più sentiti ringraziamenti di Manny. Tutta la faccenda è servita anche a Pipwolf, che ha imparato molto su una della materia d'esame, sulla quale sembra saperne molto. Nonostante la vittoria Manny pensa che avranno ancora a che fare con il malvagio stregone faraone poiché il sarcofago potrebbe non essere l'unico varco per la piramide spiegando anche agli amici che la sua teoria infatti sembra trovar conferma anche dal fatto che il sarcofago fu costruito per catturare i terrestri, ma che lei e Pipwolf all'interno della piramide hanno liberato anche altre creature di altre dimensioni.

Legame invisibile

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Topolino non vede Pipwolf da un paio di giorni così preoccupato per l'amico decide di andare a indagare al Topo Bianco sulla sua improvvisa sparizione. Al locale nonostante Topolino provi a chiedere informazioni agli amici essi mostrano molto imbarazzo evitando le domande che gli vengono rivolte riguardanti Pipwolf o inventando scuse improbabili. Poco dopo uno strano individuo, Mr Snobbs, si presenta, provvisto di documento, a Topolino come suo nuovo accompagnatore ufficiale. Nonostante a Topolino sembri tutto uno scherzo il nuovo accompagnatore conferma quanto detto prima svelando che il suo vecchio accompagnatore non è stato ritenuto idoneo al suo ruolo dall'accademia del Mistery College a causa dei suoi numerosi tentativi falliti nel sostenere l'esame. Topolino che continua a non vederci chiaro in questa tutta faccenda decide allora di andare a parlare personalmente con Pipwolf. Per fare ciò però dovrà farsi accompagnare proprio da Mr Snobbs che dopo avergli ricordato alcune semplici regole attraversa con lui il primo varco verso Wolfy village. Il viaggio però si rivela piuttosto lungo, poiché il varco che Snobbs credeva portasse al villaggio dei pippidi mannari li conduce in un altro oscuro luogo dell'impossibile. I due si ritrovano quindi a passare di varco in varco, senza sapere mai dove atterreranno; affrontano numerose insidie, finché non verranno salvati proprio da Pipwolf nelle paludi dello sprofondo. A casa sua Pipwolf spiega all'amico, appena ripresosi, che Mr Snobbs è corso all'università appena saputo del ritorno del rettore e che ora si trova in un bel pasticcio. Pipwolf racconta anche che circa una settimana prima il rettore del Mistery College era partito per un viaggio, lasciando un sostituto che tutto preso dalla sua nuova posizione ha promosso ad accompagnatore tutti i suoi pupilli, rimpiazzando anche molti accompagnatori in servizio da tempo. Topolino chiede anche all'amico come abbia fatto a trovarli e Pipwolf svela all'amico di poter essere corso in suo aiuto poiché ha percepito la sua paura: una cosa che a Pipwolf piace chiamare Legame Invisibile. Prima di congedarsi e tornare ai suoi studi Pipwolf dice a Topolino che il loro è un legame speciale che va oltre confini e distanze.

X-Mickey n. 983/18

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Nel varco proibito

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Poco prima dimezza notte. Mentre Topolino si prepara per andare a dormire ascolta dal telegiornale che un'archeologa è scomparsa nel pomeriggio mentre si trovava presso le gallerie della metropolitana per studiare un'antica nicchia sotterranea venuta alla luce durante gli scavi della nuova linea metropolitana quando Toppersby si presenta a casa sua molto sconvolto. Toppersby non perde tempo e comunica a Topolino che un varco proibito si è aperto a Topolinia e che qualcuno vi è stato risucchiato dentro spiegando anche che a differenza dei normali varchi i varchi proibiti rimangono aperti sempre nello stesso punto catturando le persone a tradimento. Dopo aver intuito che la persona risucchiata nel varco potrebbe proprio essere l'archeologo scomparsa di cui dava notizia il TG Topolino decide di seguire i consigli dell'amico di recarsi con lui nel luogo in cui si è aperto il varco: la linea della metropolitana. Durante il tragitto in macchina Toppersby racconta che è stata Manny ad avvisarlo grazie alla mappa che possiede di tutte le ubicazioni dei varchi proibiti. L'antiquario spiega che quasi tutti i varchi sono ormai irraggiungibili grazie a delle murature effettuate proprio da alcuni Guardiani dell'impossibile, ma che i lavori nella nuova metropolitana hanno riaperto uno di esso distruggendo la muratura che sigillava il varco. Arrivati al cantiere Topolino e Toppersby si intrufolano nelle gallerie avvicinandosi al punto del varco. Toppersby confessa di essere preoccupato per Pipwolf spedito da Manny nella preistoria dell'impossibile per guadagnare tempo e iniziare a cercare l'archeologa scomparsa. Grazie a un congegno portato da Toppersby in grado di aprire e chiudere i varchi dimensionali a piacimento i due raggiungono finalmente l'ostile preistoria dell'impossibile. Dopo una breve camminata i due vengono colti alla sprovvista da qualcuno. Al loro risveglio si ritrovano prigionieri, ma in compagnia di Pipwolf il quale spiega che sono stati portati fin lì dai Wroor, uno dei più pericolosi e bellicosi popoli dell'impossibile. Pipwolf racconta di aver portato con sé un libro per tradurre la lingua dei Wroor, ma che il capo dei Wroor gliel'ha sottratto così come a Toppersby hanno sottratto il congegno per aprire e chiudere i varchi. I tre decidono di recuperare come prima cosa il libro e il congegno e solo dopo a salvare l'archeologa scomparsa. Dopo essere evasi di prigione Topolino passando attraverso una finestra entra nella stanza del capo dei Wroor. Recuperato il libro Topolino pensa a prelevare il congegno, ma finisce per essere scoperto. Inseguiti dai Wroor i tre riescono a trovare una via di fuga seguendo la mappa del libro di Pipwolf. Superate alcune difficoltà Topolino con un abile stratagemma strappa via dalle mani del capo Wroor il congegno consegnandolo a Toppersby il quale apre prontamente il varco per far ritorno a Topolinia. Una volta in salvo però Toppersby comunica che tocca ritornare indietro poiché debbono ancora salvare la ragazza scomparsa. Poco dopo la radio comunica il ritrovamento dell'archeologa ritrovata in una galleria della metropolitana dopo essersi smarrita. L'archeologa non ha dunque attraversato il varco rendendo tutta la fatica fatta finora vana. Il varco viene definitivamente sigillato e Topolino fa prontamente ritorno a casa per godersi qualche ora di sonno. Pipwolf si accorge di aver dimenticato il libro dentro alla quale aveva importanti appunti per gli esami all'interno del varco e costringe Toppersby a tornare indietro a prenderlo.

Il sotterraneo

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Qualcosa di catastrofico si sta per abbattere sulla Villa di Manny e sui suoi poveri abitanti, qualcosa che rischia di disturbare per sempre la loro tranquillità all'interno della villa. Per spiegare cosa sta accadendo il prozio Wilbur convoca la nipote Manny assieme a Flat e Frau Zucker. Il prozio inizia a raccontare che la collina in cui sorge la villa un tempo era il luogo più spaventoso di tutto l'impossibile. Lì sorgeva infatti il tempio di Arkhot il crudele, un essere malvagio in grado di evocare ogni genere di malvagità attraverso un varco segreto. Un giorno Arkhot fu finalmente sconfitto, ma la sua astuzia gli permise, prima dell'ultimo scontro, di sigillare il sotterraneo in cui nascose le sue armi segrete. Arkhot venne poi sigillato nella torre da Wilbur in persona, ma tale mostruosità, nonostante ormai sconfitto, continuò a rappresentare ugualmente una minaccia poiché promise che un giorno la sua arma più potente si sarebbe attivata da sola. In molti cercarono il sotterraneo sigillato senza mai trovarlo. Come ultima speranza Wilbur fece costruire proprio dove sorgeva il tempio di Arkhot la villa in modo che qualcuno della famiglia avesse avuto la possibilità di fermare il malvagio stregone qualora la minaccia si fosse ripresentata. Finito il racconto uno stormo di uccelli mostruosi attacca la dimora di Manny facendo intuire alla ragazza che l'arma segreta possa essere un richiamo per attirare il branco di uccelli. Nella confusione generata Manny e Frau Zucker riconoscono le creature, i Faltin, ma non avendo il tempo necessario a capire perché quelle creature, solitamente così pacifiche, li stiano attaccando decidono di correre verso il varco segreto per scoprire la fonte del mistero all'interno della botola. Nei sotterranei di Arkhot scoprono un uovo di Faltin, un uovo che il malvagio stregone ha rubato dal leggendario nido per poterne, appena schiuso, sfruttarne l'enorme potere. Manny restituisce quindi l'uovo ai Faltin i quali cessano l'attacco. La villa, un po' malconcia, torna al suo antico splendore grazie a una piuma magica lasciata dai faltin come segno di gratitudine per avergli restituito l'uovo.

X-Mickey n. 982/19

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Maravillia Park

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Topolino, Manny e Pipwolf stanno facendo un sopralluogo per accertar la presenza di fantasmi fra le rovine del Maravillia Park, il più famoso parco di divertimenti nel Mondo dell’impossibile, distrutto anni prima da un incendio. Il posto è molto caro a Pipwolf, che, ancora un cucciolo, fu testimone della tragedia e che, qualche giorno prima, è stato visitato dai fantasmi del meraviglioso Freaker, il proprietario del parco, e dei suoi artisti. Al terreno del parco, però, è interessata anche una misteriosa società immobiliare, la Shadowcat, che ha assunto un cacciatore di fantasmi, Durst Buster, per bonificare il posto (la legge vieta, infatti, di costruire nei luoghi infestati dagli spettri.) I tre eroi devono affrontare un feroce spettro nero, che Pipwolf riesce fortunosamente a catturare. Poiché gli spettri neri scacciano quelli innocui, sembra che adesso non ci siano più ostacoli alla speculazione, anche dopo che Topolino ha scoperto che il mostro in realtà era stato portato nel luogo da Durst. Quando la demolizione finale del parco sta per iniziare, sotto gli ordini dello stesso cacciatore di fantasmi, Pipwolf trova fra le rovine il meccanoracolo, una macchina che esaudisce i desideri, e v’infila un gettone. Allora, Freaker e i suoi amici, che in passato grazie a un desiderio del piccolo Pipwolf erano stati salvati dall’incendio e trasportati in un'altra dimensione, tornano nel mondo dell’impossibile, esaudendo il desiderio di Pipwolf adulto. Il Maravilla ritrova quella stessa notte il suo antico splendore.

Il mondo è rotondo

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Pipwolf e il professor Wolfango Oldwolf, collezionista di bocce di vetro, raccontano al nipotino del professore come sia nata la passione del nonno; la storia risale a qualche anno prima, quando Pipwolf era allievo di Oldwolf alla scuola per accompagnatori. Chiuso in classe a causa della sua innata propensione a combinare dei pasticci, Pipwolf scopre un testo magico appartenente all’insegnante e recita la cosiddetta formula traslocatoria; subito, è trasportato a Snowille, la città dei pupazzi di neve, isolata dal resto del mondo da una barriera invisibile e governata dal cinico e severo sindaco Mister Frosty. Arrestato per vagabondaggio, in prigione Pipwolf conosce Ice, un pupazzo di neve che a differenza dei suoi simili è curioso di sapere cosa ci sia al di fuori di Snowille. I due tentano una fuga in pallone e si accorgono che Snowille, in realtà, si trova in una boccia di vetro posta sulla scrivania di Oldwolf (quando l’insegnante rovescia la boccia, ne derivano le misteriose catastrofi naturali che sconvolgono la vita della città). Il sindaco rifiuta di accettare la verità e appicca il fuoco al pallone; ma proprio il fumo dell’incendio, estesosi alle case della città, fa scoprire al professore l’esistenza di Snowille. Pipwolf può tornare nel suo mondo, accompagnato dal nuovo amico Ice, mentre gli altri abitanti della città, sindaco in testa, preferiscono restare all’interno della boccia.

X-Mickey n. 981/20

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Mai da solo

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Costretto a passare la notte nel mondo dell’impossibile per sbrigare alcune pratiche presso il DOVEVAI (Dipartimento Organizzativo di Valutazione e Esame per Viaggiatori e Accompagnatori dell’impossibile) di Mostropoli, Topolino trova alloggio alla Locanda Mannara di Wolfy village, vicino alla casa di Pipwolf. Il nostro eroe si addormenta leggendo Frankenstein di Mary Shelley, di cui ha trovato una copia sul comodino; da quel momento, comincia a essere perseguitato dall'immagine dello spaventoso Mostro di Frankenstein, prima nei sogni e poi nella realtà. Come spiega Pipwolf, quello letto da Topolino era un testotosto, un libro particolarmente permaloso che punisce i lettori che lo hanno lasciato a metà con incubi e visioni ogni volta che rimangono da soli al buio. Topolino e Pipwolf vanno alla caccia dell’esemplare di Frankenstein, che è stato recuperato dal suo proprietario, il signor Otto Knobb, e donato alla biblioteca di Mostropoli. Negli oscuri depositi della biblioteca, Topolino ha un altro agghiacciante incontro col mostro, ma finalmente riesce a procurarsi il libro e a terminarne la lettura, liberandosi così dalla maledizione.

Un piccolo salto

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S’andor, un mostro proveniente dal mondo dell’impossibile, è arrivato a Topolinia per impadronirsi della stella di Verlock, un manufatto magico che dà il potere di governare le emozioni altrui. Lo stesso alchimista Verlock, considerando la sua invenzione troppo pericolosa, la divise in due parti, che sono conservate, rispettivamente, da H. R. Toppersby e dal suo gemello H. H. Toppersby, lui pure antiquario, ma tanto disordinato quanto il fratello è preciso e pignolo. S'andor ruba prima la metà appartenente a H. R. e poi riesce a fuggire perché Topolino non ha il coraggio di inseguirlo saltando da un grattacielo all’altro. Il mostro, poi, si reca nel negozio di H. H. e s’impadronisce dell’altra metà dell’oggetto. Topolino, riscattando il suo precedente accesso di codardia, affronta S’Andor e fa in modo che sia trascinato in un'altra dimensione da Buio Pesto, un mostro ancora più potente di lui custodito da H. H. in un baule. Dopo aver nuovamente spezzato la stella, Topolino, per dimostrare a sé stesso il proprio coraggio, esegue quel salto fra i grattacieli che poche ore prima non aveva osato fare.

X-Mickey n. 980/21

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La strada della paura

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Topolino si reca di notte sulla statale 66, nonostante Marzabar gli abbia riferito che dodici persone sono scomparse nel nulla sulla stessa strada. Bloccato da una panne, il topo sale su un taxi, e l’autista, un essere dal viso e dalla voce spettrali,lo porta nel mondo dell’impossibile e gliene fa attraversare i luoghi più lugubri e terrificanti. Il terribile tassista è, infatti, un ex accompagnatore, cui è stato tolto il brevetto perché considerato troppo imprudente e spericolato dai direttori di College City; per questo, intende dimostrare di poter far uscire i suoi viaggiatori incolumi dai peggiori pericoli. Durante una sosta a una stazione di servizio, nei pressi di Horror City, Topolino riesce a mandare una richiesta di aiuto via radio. Intanto, Pipwolf sta preparando l’esame di pozionologia in casa di Manny e si fa suggerire le risposte via radio da Jeremy, il quadro vivente. Il trucco è scoperto, ma di lì a poco Jeremy capta sul suo apparecchio l’SOS di Topolino. Pipwolf e Manny partono subito al soccorso del loro amico, che intanto è stato trascinato dall’autista nel mezzo di un torneo di Carcrash (scontro fra autocarri) nell’autodromo di Horror City. Finalmente, il taxi raggiunge la casa dell’autista, dove si trovano le altre dodici persone da lui rapite, a cui chiede di firmare un attestato sulle sue qualità come accompagnatore. Quando sopraggiungono Pipwolf e Manny, il folle reagisce con la violenza, finché Topolino non gli fa capire che, col suo comportamento, terrorizza gli stessi viaggiatori che pretende di proteggere. Sconvolto dalla scoperta di non essere un buon accompagnatore, l’autista si getta, in modo spericolato, nel Varco del nulla, un luogo dove non c'è ritorno.

La notte di sorpresa

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Pipwolf, per la notte di sorpresa (l’equivalente del Natale a Wolfy village) chiede a Lupo Regalone (l’equivalente di Babbo Natale) la grifonanta, un raro pezzo per il gioco di Monster Match. A causa di un dispetto di Lupo Dispettone (il fratello di Regalone) la grifonanta vola via; tuttavia, grazie un imprevisto effetto collaterale del contenitore vuoto, nella partita del giorno successivo Pipwolf riuscirà ugualmente a battere, per la prima volta, Igor il postino invisibile.

Musica Maestro

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Pipwolf prepara una festa a sorpresa per il suo vecchio amico, il suonatore di cornamusa Pip-Pot; fra gli invitati c’è anche Topolino. Nell’attesa, Pipwolf suona i dischi rari, che intende regalare al festeggiato,ma aziona il mostrofono al contrario: così, le melodie che dovrebbero rendere i lupi mannari allegri e sereni li rendono invece prima tristi e poi aggressivi. Pip-Pot, con la musica della sua cornamusa e l’aiuto di Topolino, riporta la serenità fra i suoi amici.

X-Mickey n. 979/22

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La casa infinita

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Turbato per un sogno in cui l’amata Luna-Lu gli annunciava la sua partenza per un viaggio, Pipwolf si reca a Topolinia, passando per il cassonetto che gli fa da varco dimensionale. Dai suoi amici netturbini, Garby e Rubby, il lupo apprende dell’esistenza in città di un’abitazione stregata, la Casa dei sospiri, da cui si sentono venire urla e lamenti, dopo che la proprietaria, Betty Gelsen, l’ha venduta e destinata alla demolizione. Sul mistero stanno indagando anche Topolino e i suoi amici del Topo Bianco. Pipwolf visita in sogno lBetty Gelsen, che gli racconta la storia della maledizione sull’edificio. La casa era appartenuta a una sua antenata, la maga Betelgeuse, che fu obbligata con la forza, dal malvagio stregone Scorpho, a separare per sempre due innamorati, Isabelle e Brando. Da allora, i due vagano per la casa, cui Scorpho aggiunge sempre nuove stanze, per impedire agli amanti di incontrarsi (da qui il titolo della storia). Ora Isabelle e Brando sono più che mai disperati, perché se la casa sarà rasa al suolo, loro non riusciranno più ad annullare la maledizione. Pipwolf e Topolino entrano nella casa, il primo attraverso un varco dimensionale, il secondo forzando la porta. Topolino è imprigionato da Scropho in una stanza senza uscita, invece Pipwolf riesce prima a incontrare Isabelle e poi a riunirla a Brando. L’incantesimo è spezzato e la casa esplode: Topolino e Pipwolf si mettono in salvo, mentre Scropho è travolto dalle macerie. Alcuni giorni dopo, Topolino e Pipwolf si chiedono se l’avventura nella casa sia stata reale e non si accorgono dei due ragazzi, simili a Isabelle e Brando, che li salutano affettuosamente.

Marzabar, in seguito a un incidente con la bicicletta, cade nel cassonetto usato da Pipwolf come varco dimensionale ed è catapultato nello stadio di Mostropoli, dove casualmente segna il gol decisivo contro la squadra di Horror City. Topolino e Pipwolf fanno credere al postino che le cose strane che vede intorno a sé siano in realtà un set cinematografico e, fingendo di fargli recitare una scena (con Ice nei panni del regista), gli fanno attraversare il varco in senso opposto, senza però essere riusciti a cancellargli la memoria. Tuttavia, Marzabar considera il suo viaggio in un'altra dimensione un incubo dovuto alla botta in testa.

X-Mickey n. 978/23

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Foto di gruppo con vampiro

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Al college di Olnat, nelle vicinanze di Wolfy village, la studentessa Monica Hullman mostra i segni di essere stata morsa sul collo; il rettore Beardwolf chiede l’aiuto del professor Oldwolf, studioso e cacciatore di vampiri, che si reca subito sul luogo a indagare, con l’assistenza del suo vecchio allievo Pipwolf. I sospetti dei due cadono su Rago Kyroff, uno studente dal comportamento equivoco, e il cui viso manca dalla foto di classe (l’immagine dei vampiri non può impressionare la pellicola). Appostati nella camera di Monica, Pipwolf e Oldwolf riescono a sventare un nuovo attacco del terribile vampiro alla ragazza. Seguendo un’indicazione del professor Waldmar, Pipwolf arriva alle cantine, dove si aggira Rado, ma il ragazzo riesce a dimostrare la propria innocenza (era in giro di notte per rubare le domande degli esami; e non era stato fotografato perché assente). Il vero vampiro è l’insospettabile Waldmar, che era riuscito, usando una maschera, a farsi fotografare e a nascondere la sua vera natura. Dopo una dura battaglia fra il vampiro e i due lupi mannari, Oldwolf distrugge Waldmar colpendolo al cuore con un fulminatore. Grazie alle cure di Oldwolf, Monica guarisce completamente dalle conseguenze della brutta avventura.

Gioco pericoloso

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Pipwolf convince Topolino e gli amici del Topo Bianco a fare un salto a Mostropoli per assistere a un torneo di Monster Match, gioco di cui è un campione. Topolino accetta con leggerezza la sfida di un misterioso incappucciato a giocare a Monster Match Extreme, senza conoscerne la vera natura. Subito, il topo è trascinato in un'altra dimensione; nella partita, le pedine sulla scacchiera sono i suoi amici (Ice, Hobi, Duepiedi e Pipwolf) che, quando escono dal gioco, diventano schiavi del vincitore. Rimasto con solo Pipwolf come pedina, Topolino è costretto a giocarsi la sua stessa libertà, ma il lupo mannaro riesce a vincere la partita e a guadagnare il riscatto dei suoi amici dalle mani dell’incappucciato.

X-Mickey n. 977/24

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Il mondo scomparso

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Topolino, dopo aver dovuto sorbire le terribili diapositive di una coppia di amici, si reca per distrarsi al Topo Bianco. Qui, Pipwolf invita gli amici a casa del suo vicino Holverius, reduce da una vacanza. Questi proietta le sue immaginografie (fotografie di viaggio che si adattano all’immaginazione dello spettatore), riuscendo a divertire anche Topolino, dapprima poco entusiasta all’idea. Uscendo dalla casa, tuttavia, la comitiva si accorge che una parte di Wolfy village è scomparsa. Analoghe sparizioni si stanno verificando a Mostropoli, con grande preoccupazione di Manny. Dietro a tutto ciò, ci sono gli intrighi della Suprema Oscurità, il malvagio signore di Horror City e dei Cattiwoni, e del suo servitore Kropus (già apparso in Trema, Mostropoli, e liberatosi dalla dimensione-prigione); questi ha inventato una macchina, il Nottempo, che rimanda indietro nel passato sempre nuovi pezzi del Mondo dell’impossibile, finché nel presente non ne resterà solo parte sotto il dominio della Suprema Oscurità. Pipwolf, dopo aver visto sparire la propria casa, percepisce l’odore di Kropus e chiede aiuto a Topolino. I due amici si recano a Horror City, dove, nella cattedrale semideserta, si trova il Nottempo; qui, Pipwolf, coi suoi poteri, sconfigge Kropus e disattiva la macchina, salvando così il mondo dell’impossibile dalla sparizione. Come ricompensa, Manny concede al lupo mannaro di essere promosso honoris causa all’esame di astronomologia.

In trappola

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Pipwolf, durante un’esercitazione di orientamento, si perde, assieme a Topolino, in una landa sconosciuta. I due trovano rifugio in una casa abbandonata, costruita anni prima da un viaggiatore, Roderick Asher, come riparo contro i feroci mostri Duevolti. Purtroppo, Topolino lascia entrare alcuni Duevolti, ingannato dal loro aspetto amichevole e i due amici si salvano solo grazie a Oldwolf, contattato telepaticamente da Pipwolf. Il vecchio insegnante prima indica loro una via di fuga e poi, intervenuto direttamente, li porta al sicuro a Topolinia attraverso un varco dimensionale.

X-Mickey n. 976/25

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Arrivano di notte

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Topolino e Pipwolf stanno attraversando la regione del Lostvaal una delle tappe della giornata per la prova pratica di accompagnatore per l'esame di Pipwolf, tale prova consente di usare solo mezzi di trasporto normali. Con somma gioia di Topolino, che è davvero esausto di camminare, per la prossima tappa Pipwolf ha prenotato due posti su un pullman turistico. Dopo essersi fermati per un buon pasto e aver conosciuto le persone che prenderanno parte al giro turistico, il pullman è pronto a partire con destinazione Meerver. Durante il viaggio il pullman subisce un guasto: i turisti sono preoccupati di passare la notte in quel posto, viste le strane leggende e racconti che si narrano; sperano che i soccorsi chiamati dall'autista giungano il più presto possibile. L'autista propone però a tutti di raggiungere Meerver a piedi e dopo aver preso i bagagli si incamminano verso il villaggio che dista solo pochi metri prima del calar delle tenebre. Topolino si fa raccontare della storia dei mostri che abitano queste terre scoprendo che questi strani esseri chiamati Wandar fossero gli unici abitanti del Lostvaall e nessuno osava addentrarsi qui per paura di diventare loro preda, ma un giorno un grande cataclisma che provocò un devastante terremoto inghiottì quegli esseri fino a spedirli nelle viscere della terra. Giunti finalmente al villaggio un altro mistero si pone davanti. Il villaggio infatti e ormai disabitato da tempo e nessuno sa dove sia finita la gente del luogo, quel luogo un tempo ricchissimo in cui i suoi abitanti decisero di costruire un lussuosissimo Palazzo del Municipio, al cui interno i più valenti architetti, pittori e orologiai misero il loro tocco personale e che diventò presto una famosa attrazione turistica, ma al termine dei lavori si dice che accadde qualcosa che costrinse gli abitanti a fuggire. Decidono tutti di passare la notte aspettando i soccorsi all'interno del municipio, ma si accorgono che il signor Qylion, uno dei turisti del gruppo, è sparito e in comune accordo lo vanno a cercare dividendosi in più gruppi. Topolino e Pipwolf giungono fino al cimitero dove, dopo il rintocco di campana, i Wandal (molto simili agli zombie) dei racconti iniziano a risvegliarsi e inseguirli. Il gruppo fa subito rientro al municipio per scappare dagli affamati Wandal, dove, dopo essere passati dal gigantesco salone del municipio, ritrovano il signor Qylion, che gli rivela di essere Klotz, il maestro orologiaio che fece costruire l'orologio della torre del municipio, tornato indietro per rimediare al disastro provocato in gioventù. Qylion racconta che volle creare per il municipio il suo capolavoro, un orologio in grado di inviare telepaticamente il segnale orario all'intero villaggio, ma l'eccesso di energia prodotto dal meccanismo risvegliò ai rintocchi della campana i Wandal che ogni notte puntuali si risvegliano dal loro sonno. Tutto ciò accadde per la prima volta proprio durante la sera di inaugurazione del municipio dove quei mostri assalirono la gente del villaggio e così da allora il villaggio fu abbandonato. Dopo quella notte anche Qylion fuggi non rivelando, per la vergogna, a nessuno cosa aveva fatto, ma ora dopo tanti anni è tornato per porre fine a tutto ciò, attivando il comando di sicurezza manuale, progettato per precauzione, e portare avanti le lancette dell'ora fino al momento in cui viene prodotta la scarica che spegne i mostri. La levetta però si rompe e i famelici Wandal sono ormai giunti davanti al gruppetto di turisti, ma Pipwolf e Topolino, uscendo dalla finestra e arrampicandosi sulla torre del municipio, riescono a spostare manualmente le lancette rispedendo i mostri nelle viscere della terra. Il gruppetto esce così dal municipio dove ad attenderli c'è già il pullman dei soccorsi pronti ad accoglierli a bordo e riportarli a casa. Durante il viaggio di ritorno Pipwolf comunica a Topolino la prossima tappa del tour il quale e ormai rassegnato a ciò che può incontrare nel Mondo dell'impossibile.

La porta chiusa

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Topolino è di ritorno a casa dopo una serata al cinema e al Topo Bianco con gli amici, ma giunto sul ciglio di casa si accorge ben presto di aver perso le chiavi e decide di tornare indietro a cercarle. Al Topo Bianco Sentinel dice all'amico di non averle viste poiché tutto quello che viene dimenticato nel locale lui lo conserva in un cassetto, ma prima che Topolino vada via gli consiglia di rivolgersi a Madame Zebù, una straordinaria sensitiva capace di ogni prodigio che ha una bottega nel quartiere vittoriano. Arrivati da Madame Zebù, la signora sembra già sapere tutto, e dopo avergli mostrato qualche sua capacità magica coi tarocchi e avergli presentato Smitty, il suo spirito guida, che organizza anche giri turistici per fantasmi, Madame Zebù chiede a Topolino di visualizzare bene nella sua mente il mazzo di chiavi in ogni suo dettaglio che si materializzano con sommo stupore di Topolino che non sa come ringraziare la medium. Non resta che tornare a casa, ma la medium vuole offrire a Topolino una scorciatoia per arrivarci senza bagnarsi materializzando nella bottega la porta della sua villetta. Topolino provando a usare la chiave nota subito che essa non gira bene, ma Sentinel con un potente calcio riesce ad aprirla. Attraversata la porta Topolino si accorge che quella non è casa sua capendo che si trova invece nella villetta del suo vicino che si è appena svegliato allarmato dai rumori provocati da lui e decide di correre via senza farsi notare verso la sua villetta. Durante la fuga sembra però aver perso di nuovo le chiavi, ma con la polizia allarmata decide di passare la notte nella cuccia di Pluto e risolvere il problema l'indomani.

Pacchetto con mostro

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Notte tempestosa nel Mondo dell'impossibile. Pipwolf decide di far fare una sosta a Topolino, prima di riportarlo a Topolinia, portandolo a casa sua. Qui trovano Igor, accompagnato da un amico: Gunnar il postino che solitamente porta brutte notizie. Pipwolf inizia a preoccuparsi, ma Igor spiega che Gunnar è lì con lui solo per accompagnarlo nell'ultimo giro di consegne. Pipwolf invita quindi tutti a entrare in casa. Tra i pacchi consegnati da Igor Pipwolf ne trova uno molto strano senza mittente e contenente un nastro. Decide così di ascoltarlo. Il nastro contiene però delle urla spaventose facendo iniziare a preoccupare i presenti. Mentre Topolino inizia a pensare che qualcuno possa aver bisogno di aiuto Gunner suggerisce di non andare troppo avanti con l'ascolto del disco poiché potrebbe anche essere un prigionastro, un nastro che se ascoltato fino alla fine libera il mostro chiuso dentro la cassetta. I presenti non sanno che fare, ma a risolvere la situazione ci pensa Pip Pot appena arrivato che spiega che quel pacco contenente il nastro era roba registrata da lui in giro per il mondo con voci e suoni registrati ovunque che sarebbero servito a comporre la sua prossima canzone. A ogni cassetta registrata per non rischiare di perderla Pip Pot se la spediva a casa. Il mistero per cui le cassette siano arrivate invece a Pipwolf è presto risolto, visto che la pioggia ha cancellato le scritte lasciando solo alcune lettere del mittente, facendo credere a Igor che quel pacco fosse per Pipwolf. Il nastro registrato da Pip Pot non è più di alcun aiuto, poiché a forza di riavvolgerlo si è rotto, ma il musicista trova di meglio per la sua nuova composizione utilizzando un urlo di Pipwolf.

X-Mickey n. 975/26

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Fuori servizio

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Reginald Snobbs sta scontando la sua punizione, senza troppa voglia, assegnatagli dal Rettore del Mistery College, dopo i casini combinati in precedenza, in modo da poter riottenere la licenza di accompagnatore. Snobbs ricorda bene quanto sia stato seccante quel momento con Topolino che non smetteva mai di parlare di Pipwolf mentre lui cercava di svolgere il suo dovere. Approfittando della presenza del pippide mannaro al Mistery College, decide quindi di tendergli uno scherzetto e vendicarsi rubando un verme infestante dal laboratorio di biologia e piazzandolo all'interno dei vestiti di Pipwolf, dopo averlo avvicinato con la scusa di volerlo conoscere. Pronto a far ritorno a casa Pipwolf si avvicina alla prima grondaia per udire dove il prossimo varco si aprirà inconscio che qualcosa di grosso sta per aver inizio. Il verme infestante infatti dalla sua giacca scivola giù verso le grondaie iniziando a rendere il lavoro del centralino grondaie alquanto complesso. In un attimo le comunicazioni iniziano a vacillare, rendendo l'attraversamento varchi molto difficile. Gli Impossibilesi si ritrovano a non capire più dove i varchi verranno aperti e si ritrovano nel caos generale, costringendo a fare più fermate prima di poter arrivare a destinazione. Qualcun altro sembra approfittare di tutto ciò, la Suprema Oscurità, che decide di attuare uno dei suoi piani: liberare i prigionieri custoditi nella Prigione Perduta. Alla Villa di Manny, mentre Flat e Frau Zucker stanno sorseggiando un tè, un varco si apre all'improvviso catapultando i due all'interno della Prigione Perduta e costringendoli a fronteggiare i prigionieri. Pipwolf arriva quindi per puro caso al Centralino delle Grondaie, dove fa luce sul problema, scoprendo che tutto il caos è generato da un verme infestante che si nutre delle comunicazione e che esse lo stanno facendo crescere sempre più. Dopo un'attenta riflessione assieme a uno dei tecnici capisce che il problema è partito proprio da Reginald Snobbs. Il caos raggiunge lo stato massima d'allerta quando Pipwolf trova la soluzione: il silenzio. Con l'aiuto di alcuni esserini volatili dell'impossibile viene inviato ovunque un messaggio scritto a mano su un pezzo di carta che invita tutti al silenzio più assoluto. Rientrato tutto alla normalità il virus viene localizzato tra le grondaie del Mistery College ed è aspirato da un aspirapolvere da Snobbs. Il gesto viene visto dal Rettore che è pronto a elogiare Snobbs e a ricompensarlo con la licenza per accompagnatori. Viene fermato però prima di poter aprire bocca da Snobbs stesso che confessa tutto. Il Rettore molto arrabbiato, e raggiunto anche da Pipwolf, decide di dare così una punizione ancora più severa a Snobbs, che non si nemmeno accorto del caos che ha generato con il suo innocuo scherzetto, mettendolo al lavoro in un posto dove stavolta non possa dar problemi a nessuno. Da un'altra parte del Mondo dell'impossibile, la Suprema Oscurità commenta assieme al suo fido aiutante il potenziale malvagio che Snobbs possiede e che lui farà presto emergere.

Futuro imperfetto

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Pipwolf si rece dalla potente medium Madame Zebù, e dal suo fedele assistente fantasma Smitty, per tentare grazie a una previsione del futuro di sapere di più sull'esame che dovrà tentare all'indomani. La medium si dimostra piuttosto scettica nel rivelare tali segreti a Pipwolf, consigliandogli invece di studiare adeguatamente. Tuttavia la continua insistenza di Pipwolf porta la medium ad accettare le sue richieste. Si inizia con la lettura tramite la potente sfera di cristallo, per poi passare alle carte. Entrambi i metodi danno però lo stesso responso, ammonendo Pipwolf che la lettura del futuro potrebbe essere alquanto rischiosa. Pipwolf decide di proseguire oltre e così a Madame Zebù non resta che un'ultima soluzione definitiva: la vasca del destino. Fa immergere dunque la testa di Pipwolf in un recipiente (non dissimile a un piccolo acquario per pesci) pieno d'acqua, dove finalmente il pippide mannaro ha una visione che mostra Manny e gli altri professori in commissione piuttosto arrabbiati. Pipwolf vuole saperne ancora di più e dopo una breve pausa per riprendere fiato reimmerge la testa in acqua, nonostante gli avvisi di Madame Zebù a non spingersi oltre. A corto di fiato Pipwolf rischia di soffocare all'interno della vaschetta, ma risolve il problema bevendosi tutta l'acqua del recipiente. Il giorno dopo l'esame ha così inizio e Pipwolf non può fare a meno di rispondere alle domande dei professori d'esame con quello che davvero pensa, spesso anche deridendoli di alcune loro peculiarità fisiche. Tutto ciò è dovuto all'effetto dell'acqua bevuta all'interno della vasca del destino. L'esame viene quindi rimandato. Madame Zebù, visto quanto accaduto, decide di non riempire di nuovo la vasca del destino e riutilizzarla per altri scopi.

Meteoimpossibile

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Anche nel Mondo dell'impossibile le previsioni meteo sono molto seguite. Pipwolf e gli amici del Topo Bianco sono in trepidante attesa di conoscere che tempo farà a College City, in modo da poter riprendere la partita a Pallacamostro coi loro avversari. Per conoscere attentamente e sapere in tempo reale le previsioni da ogni angolo dell'impossibile la stazione TV che si occupa del meteo ha sofisticati mezzi tecnologici e satellitari anche se a volte si ricorre a cose molto più semplici e rapide come le conoscenze del conduttore TV. Grazie a questi mezzi il meteo arriva a tutti gli impossibilesi in tempo reale, ma oggi le previsioni per la zona del Mistery College tardano ad arrivare rendendo il conduttore meteo molto nervoso, poiché omettendo quelle previsioni potrebbe perdere di credibilità. A dare notizie al conduttore sul tempo a College City dovrebbero esserci Gertie e Mr Greensham che però sono alle prese con un piccolo problema abbattutosi sulla Villa di Manny: un folletto del vento dispettoso. Il problema viene risolto in tempo e così i due riescono a comunicare prima della fine della pausa intervallo del meteo le giuste previsioni anche per la zona del Mistery College. La pioggia cessa e la partita di Pallacamostro di Pipwolf può riprendere.

X-Mickey n. 974/27

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Guardami negli occhi

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Pipwolf e Oldwolf si recano in Ignozia, sulle pendici del monte Kromm, per indagare sulla scomparsa di un giovane botanico, Billywolf. Oldwolf teme che il ragazzo sia caduto vittima dei mutanti neri, esseri dall’apparenza innocua, ma in grado di trasformarsi in mostri e dediti ai sacrifici umani. Arrivati nel villaggio di Runnborg, i due investigatori dell’occulto trovano alloggio in una locanda. Lì, i sospetti di Oldwolf cadono su Verdana, una serva che ha gli occhi rossi tipici dei mutanti neri. Seguendo la ragazza, i due prima scoprono la pietra dei sacrifici e poi una caverna, dove, apparentemente, Billywolf è tenuto prigioniero. In realtà, come spiega il giovane lupo, Verdana lo ha liberato dal suo misterioso rapitore e lo ha portato al sicuro nella grotta. Ciononostante, Oldwolf continua a diffidare di lei e a darle la caccia, finché tutti e quattro i personaggi non cadono in una trappola degli abitanti di Runnborg. Sotto gli occhi inorriditi dei prigionieri, i paesani si trasformano nei malvagi mutanti neri e si preparano a sacrificare Billywolf, ma Pipwolf, benché legato, riesce ad azionare un dispositivo predisposto da Oldwolf che incenerisce i mostri. Verdana, l’unica abitante del villaggio a non subire la mutazione (salvo che per il colore degli occhi) e a non condividerne le abominevoli usanze, riceve le scuse di Oldwolf e viene accolta come una figlia dai genitori di Billywolf.

Persi nel tempo

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In una giornata di neve, Toppersby invita Topolino e Pipwolf alla Bottega degli Errori, per mostrare loro uno strano reperto: un fotocromatografo (un primitivo proiettore cinematografico). Alla macchina è accluso un breve spezzone di pellicola, dove Topolino e Pipwolf, in abiti ottocenteschi, mostrano dei cartelli in cui chiedono aiuto a Toppersby. Per indagare sul mistero, e impedire la realizzazione del filmato, che potrebbe danneggiare Pipwolf come accompagnatore, i due amici chiedono al ministero dei viaggi nel tempo di Mostropoli il permesso di andare nella Topolinia del 1890. Una volta arrivati a destinazione,però, vi si trovano bloccati a causa di una tempesta che chiude i varchi temporali. Topolino e Pipwolf visitano il Topo Bianco, allora gestito dal bisnonno di Sentinel, e incontrano Lighter, l’inventore del fotocromatografo. Con lui, girano due filmati: il primo è quello che hanno visto alla bottega degli errori, nel secondo indicano le coordinate del varco. Toppersby, trovata in un cassetto la seconda bobina, viaggia nel passato e riporta nel presente i due viaggiatori.

X-Mickey n. 973/28

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Ultimo treno

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Alla stazione di College City, sede della più grande università del Mondo dell’impossibile, Oldwolf e Verdana (la ragazza mutante nera apparsa nella storia precedente) incontrano Pipwolf, preoccupato per avere appena visto sparire Topolino. Il vecchio professore capisce che Topolino è stato risucchiato su un treno fantasma, un convoglio a vapore destinato alla demolizione che continua a esistere in un'altra dimensione e a ripercorrere il suo vecchio itinerario. Pipwolf, Oldwolf e Verdana si recano a Aridan, un luogo nel deserto dove il treno faceva una sosta di rifornimento. Grazie a un traslatore, un congegno che consente da viaggiare fra le dimensioni, i tre riescono a salire sul treno fantasma e a ritrovare Topolino, ma, prima di poter scendere, sono attaccati dai fantasmi che infestano il veicolo. Braccati anche sul tetto delle carrozze, i quattro trovano rifugio sulla locomotiva, e si liberano dai fantasmi staccando i vagoni e cacciando a pedate i due spettri macchinisti. Grazie a un’idea di Pipwolf (far deragliare la locomotiva) i nostri eroi riescono a lasciare la dimensione fantasma e a tornare nel mondo dell’impossibile. Una volta raggiunta College City, Pipwolf dovrebbe accompagnare Topolino a casa sua, ma per errore lo porta a Micetown; per raggiungere Topolinia, i due amici preferiranno fare tredici miglia a piedi, piuttosto che salire di nuovo su un treno.

Stesso posto, stessa ora

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Quattro sinistri lupi mannari (l’alchimista Pippendale, il guerriero conte Macwolf, la filatrice Wolfila, il pirata capitano Wolflint) si preparano ad accogliere e terrorizzare uno sfortunato visitatore. Il visitatore, in realtà è Pipwolf, che ogni sera passa a salutare i ritratti dei suoi antenati (completamente innocui, nonostante l’apparenza truce) e ad ascoltare le loro storie del terrore.

Lo stratagemma

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Pipwolf viene chiamato dal suo temibile dentista, il dottor Gengiva, che gli chiede di riportargli un altro suo paziente, Wolfedoq, fuggito terrorizzato dalla visita di controllo annuale e rifugiatosi nelle grotte dell’Eco-eco-eco, note per i loro fenomeni acustici. Pipwolf, sfuggendo alle insidie dei pipistrelli burloni Abitagrotta, che si divertono a far smarrire i visitatori, riesce, con la sua bacchetta da orientamento, a trovare Wolfedoq nel labirinto delle grotte e a ricondurlo nello studio di Gengiva. Qui, però, scopre di essere caduto vittima di uno stratagemma del dentista per attirarlo da lui e sottoporlo alla temutissima visita di controllo.

X-Mickey n. 972/29

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Horror Mall

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Pipwolf è al centro commerciale di Mostropoli, in compagnia di Topolino, per acquistare l’abito con cui dare l’esame finale da accompagnatore. A causa delle indecisioni del lupo, i due amici perdono l’intero pomeriggio e, quando suona la sirena di chiusura, si trovano bloccati nell’ascensore. Riescono faticosamente a lasciare la cabina e a raggiungere la porta di uscita, ma solo per scoprire che il centro commerciale si è magicamente trasferito da Mostropoli a Horror City. Dietro questo mistero ci sono le macchinazioni di Krun, il direttore corrotto del centro commerciale, che, servendosi di un salticomando, sposta ogni notte l’edificio per vendere armi magiche alla Suprema Oscurità, il terrificante signore di Horror City e dei malvagi Cattiwoni. Topolino e Pipwolf incontrano di nuovo Snobbs che si dice di essere in missione per il controspionaggio di Mostropoli, ma in realtà è anche lui al servizio della Suprema Oscurità. I nostri eroi sono consegnati da Snobbs al potente e malvagio Yrtnevok, che incarica l’ex accompagnatore di torturarli. Pipwolf capisce che il collega ha tradito soltanto per vigliaccheria, e, facendo leva sulla sua onestà di fondo, lo convince a cogliere l’occasione per riscattarsi. Mentre Snobbs, fingendo di andare dalla Sprema Oscurità a far rapporto, si reca a Mostropoli per avvertire Manny, Topolino e Pipwolf si liberano, raggiungono l’ufficio del corrotto Krun e s’impadroniscono del salticomando. Pipwolf, dando prova delle sue capacità come accompagnatore, riporta l’edificio al suo luogo originario, dove la polizia, sotto la guida di Manny e Snobbs, è pronta ad arrestare gli antagonisti. Manny promette a Pipwolf e Snobbs che, quando sosterranno l’esame per accompagnatore, si terrà conto del loro eroismo.

Il ripostiglio

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Pipwolf, Oldwolf, Toppersby e Gandwolf (un lupo mannaro leggendario per le sue antiche imprese come esploratore) si incontrano a Torremota per il meeting degli accompagnatori. Nella torre si trova un ripostiglio murato, dove vanno a finire tutti gli oggetti magici perduti, e che si apre solo quando qualcuno esprime il rimpianto per averli persi; all’interno della stanza è prigioniero Saladin Slade. Quando l’idraulico incaricato di riparare le tubature dell’acqua per il meeting rimpiange di aver perso il manuale di istruzioni, il ripostiglio si apre; Saladin ne approfitta per fuggire, mettendo al suo posto Gandwolf dopo avergli rubato i vestiti. Col viso coperto, Saladin si finge l’esploratore e ritira al suo posto la Bussola di Trilio, il più grande premio per un accompagnatore; ma, dovendo pronunciare un discorso, rimpiange di aver perso il blocchetto degli appunti. Così, a causa della riapertura del ripostiglio e consente a Gandwolf di liberarsi e di smascherare l’impostore. Il criminale è punito: deve fare da cavia al mago Ahuuudini nei suoi esperimenti sui viaggi nel tempo, mentre Gandwolf è colto dal desiderio di nuove avventure.

X-Mickey n. 971/30

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Le apparenze ingannano

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Pipwolf e il suo amico musicista Pip-pot, di ritorno da un’escursione nella grotta di Talos alla ricerca di minerali incontrano una ragazza dalla pelle verde, Elkas, braccata da alcuni sinistri figuri. Elkas sostiene che i suoi persecutori siano gli armigeri del tiranno Ulmerrr, che ha ridotto in schiavitù il suo villaggio. I due lupi, dopo avere portato in salvo Elkas a Wolfy village, si offrono di aiutarla a ridare la libertà alla sua gente. Pipwolf ed Elkas, mentre Pip-pot distrae l’attenzione delle guardie con un’esplosione, atterrano nella corte del castello di Ulmerrr a bordo di un “gammaplano” e raggiungono la torre centrale. Qui tuttavia, anziché i prigionieri, trova un libro dalle pagine bianche; la ragazza dopo aver stordito Pipwolf, fugge via con il volume. In realtà Elkas è un’agente al servizio della Suprema Oscurità, il signore di Horror City e dell'unione dei Cattiwoni, e il suo scopo era impadronirsi del libro del tempo, che, a chi lo interroghi, dà una risposta a tutte le domande sul passato, il presente e il futuro. Furenti per essere stati ingannati, Pipwolf e Pip-pot si uniscono ai soldati di Ulmerrr per dare la caccia all’infida ragazza e la raggiungono nella grotta di Talos. Dopo un’aspra battaglia con Elkas, trasformatasi in una gigantessa, i due amici riescono a costringerla a fuggire, attraverso un varco dimensionale, e a recuperare il libro. La ragazza però è già riuscita a ottenere dal volume l’informazione che le interessava (come Horror City sarebbe riuscita a conquistare Mostropoli). Come ricompensa per il suo coraggio, Pipwolf ottiene da Ulmerrr il permesso di chiedere al libro se supererà mai l’esame di accompagnatore. Il libro risponde di sì, senza precisare quando.

Gran finale

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La mattina del suo esame per accompagnatore, Pipwolf è molto nervoso e i consueti battibecchi fra i ritratti dei suoi antenati non lo aiutano a distendersi i nervi. Nell’agitazione, Pipwolf perde la sua zanna da latte portafortuna e, nonostante gli ammonimenti del suo antenato alchimista Pippendale, scende a cercarla fra le radici dell’albero Sofronio. Subito, per il potere ipnotico dell’albero, cade in un sonno profondo che dura duecento anni. Al risveglio, Pipwolf trova il mondo dell’impossibile del tutto cambiato: Mostropoli e Wolfy Village sono sotto il dominio di Horror City; l’attività di accompagnatore è proibita; i suoi amici (Pip-Pot e Oldwolf) fanno parte di un gruppo di partigiani. Il vecchio insegnante racconta a Pipwolf come, il giorno stesso della sua scomparsa, la Suprema Oscurità e i Cattiwoni attaccano il Mystery College, dove i più potenti accompagnatori erano riuniti per gli esami, e tolse loro i poteri grazie a un'ultima invenzione di Kropus. Pipwolf decide di tornare indietro nel tempo per cambiare il passato; per farlo, tuttavia, deve farsi indicare le coordinate di un varco temporale da Manny, prigioniera della torre-prigione. Sfruttando il passaggio segreto, scoperto in Il cuore di Krimold, Pipwolf raggiunge la cella di Manny e la libera. Insieme, i due raggiungono il centralino delle grondaie e trovano il varco giusto, ma sono raggiunti dalle guardie, sotto la guida di un vendicativo Gideon Gandor. Mentre Manny si sacrifica, attirando Gideon e le guardie dietro di lei nel Varco del Nulla, Pipwolf viaggia nel tempo e si ritrova a casa sua, la mattina dell’esame. Si reca allora al college, seguito dai suoi antenati che, in quanto fantasmi, sono immuni all’invenzione di Kropus. Nella battaglia finale che ne segue, i malvagi esseri di Horror City sono definitivamente sconfitti e imprigionati. In premio per aver salvato il Mondo dell’impossibile, Pipwolf è nominato da Manny accompagnatore, senza dover sostenere l’esame e festeggia il suo grande successo con gli amici del Topo Bianco; l’unica ombra è che per qualche tempo, impegnato nel suo tirocinio, non potrà più fare da accompagnatore al suo caro amico Topolino.