Umberto Galimberti: differenze tra le versioni

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|Attività3 = psicoanalista
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , nonché [[giornalista]] dide ''[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]''<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/umberto-galimberti/|titolo=Galimberti, Umberto|accesso=19 aprile 2021}}</ref>
|Immagine = Umberto galimberti.jpg
}}
 
Esponente della [[psichiatria fenomenologica]], iscritto all'[[Ordine degli psicologi]] con specializzazione in psicoterapia<ref>{{Cita web|url=https://www.opl.it/psicologi/1787/Galimberti-Umberto|titolo=Galimberti Umberto}}</ref>, oltre ad aver rivisitato e reinterpretato, in maniera originale e con taglio interdisciplinare, autori, momenti e aspetti del [[Storia della filosofia|pensiero filosofico]] e della [[cultura]] in generale, il suo maggior contributo riguarda lo studio del [[Simbolo|pensiero simbolico]] inteso come la base primeva e più autentica della [[Psiche|psiche umana]], a cui seguirà poi quello [[Metafisica|logico-metafisico]] e [[Logica|razionale]].<ref name="GalimbertieGrecchi">{{cita|Galimberti e Grecchi|''Premessa'', p. 10}}.</ref><ref name="Grecchi">{{cita|Grecchi|p. 9}}.</ref>
 
==Biografia==
Di umili origini, nasce a [[Monza]] nel 1942, da una famiglia di 10dieci fratelli: la madre era maestra elementare e il padre – morto prematuramente nel 1955 – svolgeva vari lavori. Le necessità della famiglia obbligano Umberto, così come gli altri fratelli, a lavorare sin dalla tenera età. Fu grazie alla magnanimità di un [[Sacerdote (cattolicesimo)|sacerdote]] che Umberto poté frequentare le scuole superiori in [[seminario]]<ref name="Montemagno">{{YouTube|id=jRCrgo1Bh4c|titolo=4 chiacchiere con Umberto Galimberti|autore=Marco Montemagno}}</ref>, dove divenne amico di lunga data di [[Gianfranco Ravasi]].<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2025-02/ravasi-e-galimberti-in-dialogo-su-san-paolo.html|titolo=Ravasi e Galimberti in dialogo su San Paolo - Vatican News|sito=www.vaticannews.va|data=2025-02-19|accesso=2025-02-20|urlarchivio =https://archive.is/wip/LXSpA|dataarchivio =20 febbraio 2025|urlmorto =no}} </ref>Terminati gli [[liceo classico|studi liceali classici]] nel 1961, si iscrive, grazie a una borsa di studio di 800.000ottocentomila lire,<ref name="Montemagno" /> al corso di laurea in [[filosofia]] dell'[[Università Cattolica del Sacro Cuore|Università Cattolica di Milano]], ma è costretto, dopo solosoli due anni, a interrompere gli studi per mancanza di soldidenaro. Trascorre dunque un periodo di tempo innella [[Germania Ovest]], dove svolge la mansione di operaio in una grande fabbrica, perin metteremodo tale da parteguadagnare abbastanzail soldidenaro pernecessario lea rette esostenere le spese universitarie, riuscendoe riesce così infine a riprendere gli studi<ref name="Montemagno" />. SiInoltre, laureanel quindi1964, conlavorò [[Emanuelecome Severino]]docente di filosofia nel liceo Zucchi di Monza.

Nel 1965, si laurea con lode, con il professor [[Emanuele Severino]], una tesi dal titolo “La''La logica filosofica di [[Karl Jaspers]]'';<ref>Per i riferimenti biografici qui riportati, si veda {{cita|Pasquale|pp. 19-20}}.</ref><ref>{{cita|Barbieri|''Nota biografica'', pp. 9-10}}.</ref> fratra i suoi maestri, anche [[Gustavo Bontadini]] e [[Sofia Vanni Rovighi]]. Con un'altra borsa di studio, vinta nel 1963, contemporaneamente frequenta l'[[Università di Basilea]] fino al 1965, dove viene a contatto con lo psichiatra e filosofo [[Karl Jaspers]], di cui diverrà poi uno dei principali traduttori e divulgatori italiani, e che gli consiglia di approfondire i legami fratra [[psicopatologia]] e [[filosofia]], tematica che poi porterà avanti anche sotto la supervisione di [[Eugenio Borgna]],<ref name="ref_A">Umberto Galimberti, ''Nuovo dizionario di psicologia'', Milano, Feltrinelli, 2018, p. 11.</ref> uno dei maggiori rappresentanti italiani dell'indirizzo [[Fenomenologia|fenomenologico]] della [[psicologia]] e della [[Psichiatria fenomenologica|psichiatria]].<ref>{{cita|Carotenuto|p. 50}}.</ref>
 
Nel 1967, vinto il ruolo, diventa professore di storia e filosofia al [[liceo ginnasio statale Bartolomeo Zucchi]] di Monza, dove insegnerà fino al 1979, quando vince un concorso universitario nazionale per professore associato di [[filosofia morale]]. Su proposta di [[Emanuele Severino]], nel 1976 è nominato professore incaricato di [[antropologia culturale]] presso la neonata facoltà di [[lettere e filosofia]] dell'[[Università Ca' Foscari Venezia]], quindi professore associato di [[filosofia della storia]] nel 1983, assumendone la titolarità di cattedra nel 1999, dopo aver conseguito l'ordinariato in questa disciplina. Dal 2002, ha tenuto anche gli incarichi di insegnamento di [[psicologia generale]] e di [[psicologia dinamica]], affiancando altresì l'incarico di insegnamento di [[filosofia morale]]. Dal 2015, è professore emerito dell'Università Ca' Foscari di Venezia.
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==Pensiero: alcune linee generali==
{{Citazione|E se "filo-sofia" non volesse dire "amore della saggezza" ma "saggezza dell'amore", così come "teologia" vuol dire discorso su Dio e non parola di Dio, o come "metrologia" vuol dire scienza delle misure e non misura della scienza? Perché per filosofia questa inversione nella successione delle parole? Perché in Occidente la filosofia si è strutturata come una logica che formalizza il reale, sottraendosi al mondo della vita, per rinchiudersi nelle università dove, tra iniziati si trasmette da maestro a discepolo un sapere che non ha nessun impatto sull'esistenza e sul modo di condurla? Sarà per questo che da [[Platone]], che indica come condotta filosofica "l'esercizio di morte", ad Heidegger, che tanto insiste sull'essere-per-la-morte, i filosofi si sono innamorati più del saper morire che del saper vivere?|Umberto Galimberti, ''[[La Repubblica (quotidiano)|Lala Repubblica]] - Almanacco dei libri'', 12 aprile [[2008]]<ref>{{Cita web|url=https://mappeser.com/2009/03/18/umberto-galimberti-per-una-filosofia-attenta-allaltro/|titolo=UMBERTO GALIMBERTI, Per una filosofia attenta all’altro|accesso=6 novembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191106003720/https://mappeser.com/2009/03/18/umberto-galimberti-per-una-filosofia-attenta-allaltro/|dataarchivio=6 novembre 2019|urlmorto=no}}</ref>}}
 
Nonostante la vastità e la profondità della sua opera,<ref>{{cita|Sozi|}}.</ref> come testimoniano le sue pubblicazioni, al centro della sua riflessione sta l'[[Natura umana|uomo]], che, in un [[mondo]] sempre più dominato dalla [[tecnica]], si sente un "mezzo nell'universo dei mezzi", riuscendogli sempre più difficile trovare e dare un senso alla sua vita, alla sua [[esistenza]]. Attraverso un esame critico, poi, dei limiti della [[psicoanalisi]] di fronte alla "insensatezza" che caratterizza l'odierna "età della tecnica", perviene alla conclusione che, forse, solo una "pratica filosofica" può aiutare a comprendere criticamente il "mondo della tecnica" in cui l'uomo si trova inserito, gettato, sì da orientarlo per poter trovare un senso al suo radicale disagio, alla tragicità del suo esistere, anche attraverso il recupero dell'ideale [[Filosofia greca|ideale greco]] di [[saggezza]], evitando [[Mitologia|mitologie]] [[Religione|religiose]].<ref>Dalla voce biografica dell'Enciclopedia Treccani sull'autore; cfr. {{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/umberto-galimberti/|titolo=Galimberti, Umberto |sito=Treccani|accesso=21 giugno 2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20190723073542/http://www.treccani.it/enciclopedia/umberto-galimberti|urlmorto=no}}</ref>
 
Da una rivisitazione interdisciplinare delle opere di molti autori del [[Storia della filosofia|pensiero filosofico]] e della [[cultura]] in generale, il suo maggior contributo consiste nel porre la [[Simbolo|dimensione simbolica]] alla base primordiale del successivo pensiero [[Metafisica|logico-metafisico]] e [[Logica|razionale]], che ha inteso ordinare la precedente dimensione simbolica del [[sacro]] e della [[mitologia]] in cui prevaleva, come aspetto saliente e veramente autentico, "l'ambivalenza delle cose" piuttosto che "l'equivalenza generale di significati", come avverrà successivamente.<ref name="GalimbertieGrecchi" /><ref name="Grecchi" /> Difatti, come lui stesso afferma:
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In secondo luogo, Galimberti riconosce la [[cristianità]] come il carattere di una scansione temporale che identifica il passato come spazio del peccato, il presente dell'espiazione, il futuro della redenzione e salvezza. Questo semplice modello triadico ha una ricorrenza quasi ossessiva nelle forme occidentali, fra le quali la [[medicina]] (malattia, diagnosi, cura), la [[psicoanalisi]] (disturbo, terapia, guarigione), la scienza (ignoranza, sperimentazione, scoperta). La triade è il "coefficiente a-storico" necessario a profilare la possibilità di un progresso, che si esercita eminentemente nello scenario tecnico; qui, l'uomo che soccombe alle fatiche naturali della sopravvivenza, del parto e del lavoro (così come minacciato nella [[Bibbia]]) ha modo di riscattare la propria difficoltà attraverso mezzi che ne purificano endemicamente l'opera, al costo di un esaurimento delle risorse naturali; ma, in fondo, la sua esistenza è preposta a questo.<ref>{{Cita web|url=http://www.umbertogalimberti.it/la-scienza-fra-tecnologia-e-religione/|titolo=La scienza fra tecnologia e religione (Tratto da “la Repubblica”, 9 maggio 2007)|autore=Umberto Galimberti |accesso=21 giugno 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150522223430/http://www.umbertogalimberti.it/la-scienza-fra-tecnologia-e-religione/|urlmorto=no}}</ref>
 
Egli tuttavia non si definisce né "credente" (in senso [[cattolico]]) né "[[noncredenza|non-credente]]", ma "[[filosofia greca|greco]]", nel senso di colui che vuole recuperare la [[weltanschauung|visione del mondo]] della [[Antica Grecia|civiltà ellenica]], in modo nietzschiano e heideggeriano (si veda anche ''Il detto di [[Anassimandro]]'', un noto saggio di Heidegger sul [[filosofia greca#Pensiero greco arcaico|pensiero greco arcaico]]), fondendola però con la pur antitetica visione [[cristianesimo|cristiana]]: la morte e la vita vanno pertanto prese sul serio, e non minimizzate pensando a un'altra vita ultraterrena. La [[ragione]] è importante perché, come nel detto "[[Conosciconosci te stesso]]", fornisce all'uomo il senso del proprio limite.
 
===Il tempo ciclico nell'età dei greci, e la sua caduta nell'età della tecnica===
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* ''Il libro delle emozioni'', Milano, Feltrinelli, 2021. ISBN 978-88-07-17400-1.
* ''Che tempesta! 50 emozioni raccontate ai ragazzi'', con Anna Vivarelli, Milano, Feltrinelli, 2021. ISBN 978-88-07-92351-7.
* ''LeIl paroleClub didei GesùVinti,'', con LudwigPatrizio MontiRanieri Ciu, MilanoCaserta, FeltrinelliFW Produzioni, 20232022. ISBN 978-88-07946864-924000-21.
* ''Le parole di Gesù'', con Ludwig Monti, Milano, Feltrinelli, 2023. ISBN 978-88-07-92400-2.
 
=== Opere complete ===