Erba (Italia): differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Erba
|Panorama = Erba
|Didascalia = Vista
|Bandiera = Erba (Italia)-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stato = ITA
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|Divisione amm grado 2 = Como
|Amministratore locale = Mauro Caprani
|Partito = [[
|Data elezione = 13-06-2022
|Data istituzione =
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|Superficie = 23.80
|Note superficie = [http://www.istat.it/it/archivio/82599 ISTAT - Superficie dei comuni, province e regioni al Censimento 2011]
|Sottodivisioni = [[Arcellasco]], [[Buccinigo]], [[Cassina Mariaga]], [[Crevenna]], [[Incino]], [[Parravicino]]<ref>
[http://www.halleyweb.com/c013095/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/201 Comune di Erba - Le frazioni]</ref>
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}}
'''Erba''' (''Erba'' in [[dialetto brianzolo]], <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/ˈɛrba/|lmo}}; in passato anche ''Inscén'', <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/iŋˈʃeŋ/|lmo}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{
== Geografia fisica ==
{{citazione|Erba s'innalza a scaglioni sur un'aprica altura, e con tutte le ville e terricciuole che le fanno da corona, rende quasi immagine d'una città montana. La [[Brianza]] occidentale non ha terra più gioconda di questa, nè più ricca di graziose ville|[[Cesare Cantù]], ''Milano e il suo territorio'',
{{Dx|[[File:Cascata torrente Bova, Orrido di Caino, Erba (CO).jpg|miniatura|sinistra|Cascata del torrente Bova]]}}
Il paese sorge ai piedi delle [[Prealpi lombarde]] a 320 [[m s.l.m.]], in [[Brianza]], ed è situato nell'omonimo Piano d'Erba.
È attraversato dal torrente Bova e dal fiume [[Lambro]]. Include nel suo territorio parte delle sponde del [[
== Storia ==
[[File:Bassi, Angelo – Nuova erba, 1933 – BEIC 15131528.jpg|miniatura|Angelo Bassi (sindaco di Erba), ''La nuova Erba'', 1933]]
L'origine dei vari borghi che in seguito diedero vita ad Erba è piuttosto antica. Il luogo venne infatti abitato in epoche precedenti a quella romana; vi si sarebbero alternati gli [[Orobi]], i [[Liguri]] ed i [[Celti]], ma soprattutto i secondi lasciarono tracce delle proprie abitudini. Il ritrovamento di alcuni utensili in [[selce]] presso il [[Buco del piombo|Buco del Piombo]]<ref name=":10">{{Cita web|url=https://www.lakecomogreenlands.com/erba/|titolo=Erba|sito=Lake Como Green Land
Del [[Storia romana|periodo romano]] è noto che da ''Herba'', nome latino di Erba, passavano sia la ''[[via Mediolanum-Bellasium]]'', la quale metteva in comunicazione [[Milano]] con [[Bellagio]], sia la strada che da [[Aquileia]], passando per [[Como]], conduceva in [[Rezia]]
Nel [[Età carolingia|periodo carolingio]], i castelli di Erba vengono menzionati tra i baluardi difensivi contro le invasioni degli [[Ungari]]
Durante le lotte tra i [[Età comunale|comuni]] e l'[[Sacro Romano Impero|Impero]], gli abitanti di Erba si schierarono dalla parte di [[Milano]], ottenendone la cittadinanza nel [[1160]]
Dal [[XIII secolo|Duecento]] al [[XVI secolo|Cinquecento]] il territorio dell'odierno comune di Erba costituì parte della signoria dei [[Visconti]] prima e degli [[Sforza]] poi, con questi ultimi che lo concessero in feudo dapprima ai [[Dal Verme]] ([[1441]]<ref>
Dal [[1647]] Erba e tutta la [[pieve di Incino]] divennero feudo degli [[Archinto]], i quali vi mantennero i propri diritti feudali fino al decreto napoleonico del [[1797]].
Sotto [[Maria Teresa d'Austria]] il territorio erbese fu interessato da un'opera di [[Bonifica agraria|bonifica]] delle campagne
Nell'[[XIX secolo|Ottocento]] il governo di [[Napoleone Bonaparte]] varò una prima esperienza d'unione con [[Incino]] e [[Crevenna]] durata però solo sette anni, venendo annullata dagli [[austria]]ci nel [[1816]]. Durante il periodo [[Casa d'Asburgo|asburgico]] la zona fu un importante centro di villeggiatura della [[Brianza]], come testimoniano numerose ville patrizie, tuttora esistenti. Fu frequentata anche dalla famiglia reale d'Italia (grazie alla presenza di un ippodromo, detto dell'Eupilì, gestito dal conte Emilio Turati amico privato del re) in particolare da re [[Umberto I]], dalla [[regina Margherita]] e l'allora principe ereditario [[Vittorio Emanuele III di Savoia|Vittorio Emanuele]]; dopo l'omicidio di Umberto I, avvenuto a Monza la sera del 29 luglio 1900, i Savoia non si presentarono più a Erba.
Il comune attuale è il risultato della multipla fusione avvenuta in più tappe: nel [[1906]] con [[Incino]] prendendo per ventun anni il nome di Erba Incino<ref>{{Cita web|url=http://www.elesh.it/storiacomuni/provvedimento_variazione.asp?id=1584|titolo=Dati del Provvedimento di Variazione}}</ref>, nel [[1927]] con [[Buccinigo]], [[Crevenna]] e [[Cassina Mariaga]] tornando al nome di Erba<ref>{{Cita web|url=http://www.elesh.it/storiacomuni/provvedimento_variazione.asp?id=1174|titolo=Dati del Provvedimento di Variazione}}</ref>, nel [[1928]] con [[Arcellasco]] e [[Parravicino]]<ref name="elesh.it">{{Cita web|url=http://www.elesh.it/storiacomuni/provvedimento_variazione.asp?id=1184|titolo=Dati del Provvedimento di Variazione}}</ref> operando però una rettifica di confine a favore di [[Merone]] trasferendo a questo la frazione di Pontenovo<ref name="elesh.it"/>, per concludersi nel [[1935]] con un'altra modifica confinaria stavolta a vantaggio di [[Albavilla]]<ref>
Negli anni della [[seconda guerra mondiale]], tra il 1940 e il 1943, furono internati a Erba 26 profughi ebrei (inclusi famiglie con bambini), provenienti da [[
Durante il conflitto Erba venne bombardata per due volte, l'obiettivo erano i depositi di carburante tedeschi collocati nella periferia sud del paese in prossimità della linea ferroviaria, in località Sassonia. Il 30 settembre 1944 alle ore 14:26 dodici aerei [[Martin B-26 Marauder|B-26 Marauder]] arrivarono sorvolando il [[Palanzone|monte Palanzone]] per iniziare il bombardamento con bombe Mk-4 da 100 Libbre (circa 45 chilogrammi), per un errore di puntamento lo sgancio anticipato degli ordigni causò solo la distruzione di edifici civili. Il secondo bombardamento avvenne domenica 1º ottobre 1944 alle ore 13
=== Simboli ===
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[[File:Erba-Chiesa Santa Eufemia.jpg|miniatura|[[Chiesa di Sant'Eufemia (Erba)|Chiesa di Sant'Eufemia]]]]
=== Architetture religiose ===
=== <ref>Per la storia della diffusione della fede cattolica e degli edifici sacri vedi anche {{cita|Caprioli ''et al.''|pp. 176, 265, 286}}.</ref> === ==== Chiese ====
*[[Chiesa di Sant'Eufemia (Erba)|Chiesa di Sant'Eufemia]], [[Architettura romanica|romanica]], con il [[campanile]] risalente alla fine dell'[[XI secolo]]<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO250-00174/?view=luoghi&hid=2.108&sort=sort_int&offset=11|titolo=Chiesa di S. Eufemia - complesso, Piazza Sant'Eufemia - Erba (CO) |sito= Architetture – Lombardia Beni Culturali|accesso=3 maggio 2020}}</ref>.
*[[Chiesa di Santa Maria Nascente (Erba, Italia)|Chiesa di Santa Maria Nascente]], dal [[1584]] sede della [[pieve di Incino]],<ref>{{Cita web|url=https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=23520&RicProgetto=reg-lom|titolo= Lombardia - Parrocchia di S. Maria Nascente in Incino di Erba|sito=SIUSA|accesso=30 aprile 2021}}</ref><ref name=":0222">{{Cita|AA.VV.|p. 87|chiesa|titolo=Una chiesa tra lago e montagne}}.</ref> riadattata a parrocchiale nel 1580<ref name=":06" /> e ristrutturata a partire dal XVIII secolo<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO250-00128/?view=luoghi&hid=2.108&sort=sort_int&offset=16|titolo=Chiesa di S. Maria Nascente - complesso, Piazza Prepositurale - Erba (CO) |sito= Architetture – Lombardia Beni Culturali|accesso=3 maggio 2020}}</ref>.
* Eremo San Salvatore, già attestato nel 1536,<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO250-00194/?view=luoghi&hid=2.108&sort=sort_int&offset=21|titolo=Eremo di S. Salvatore - complesso, Strada Comunale San Salvatore - Erba (CO) |sito= Architetture – Lombardia Beni Culturali|accesso=3 maggio 2020}}</ref> contenente un affresco attribuito a [[Michelino da Besozzo]] (1390)<ref name=":3">{{Cita|TCI|p. 291|TCI99|titolo=Guida d'Italia [...]}}.</ref>. L'eremo ospita la sepoltura di [[Giuseppe Lazzati]].<ref>{{Cita web|url=https://primacomo.it/attualita/da-70-anni-rivive-leremo-san-salvatore-una-festa-per-celebrare-la-ricorrenza/|titolo=Da 70 anni rivive l'Eremo San Salvatore: una festa per celebrare la ricorrenza|sito=Prima Como|data=3 settembre 2022 |accesso=3 settembre 2022}}</ref>
* Palazzo Chiesa Molinari con annessa [[cappella]], riadattati dall'architetto [[Simone Cantoni]] di [[Muggio]].
* Chiesa di
* Chiesa di santa Maria degli Angioli, unico resto dell'ex convento francescano tardoquattrocentesco.<ref name=":0522222233232">{{cita|Zastrow|p. 124}}.</ref> Al [[XVI secolo|Cinquecento]] risalgono, all'interno della chiesa, un grande affresco di una ''Crocifissione'' e un grande altare ligneo, quest'ultimo abbellito da quattro statuette dei [[Dottore della Chiesa|Dottori della Chiesa]] databili al secolo successivo.<ref name=":0522222233232" /> Sull'area dell'ex convento [[Leopoldo Pollack]] costruì tra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento, [[Villa Amalia (Erba)|Villa Amalia]].
[[File:Erba - Chiesa di S. Maria Maddalena - 2024-09-15 23-27-28 002.JPG|miniatura|Chiesa di Santa Maria Maddalena]]
*Chiesa di Santa Maria Maddalena (1490)<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO250-00140/?view=luoghi&hid=2.108&sort=sort_int&offset=15|titolo=Chiesa di S. Maria Maddalena - complesso, Piazza Santa Maria Goretti, 1 - Erba (CO) |sito= Architetture – Lombardia Beni Culturali|accesso=3 maggio 2020}}</ref>
*Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (XVIII secolo)<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO250-00158/?view=luoghi&hid=2.108&sort=sort_int&offset=6|titolo=Chiesa dei SS. Pietro e Paolo - complesso, Piazza Santa Maria Assunta, 1 - Erba (CO) |sito= Architetture – Lombardia Beni Culturali|accesso=3 maggio 2020}}</ref>
* [[Chiesa di San Maurizio (Erba) |
[[File:Erba chiesa SMaria Nascente.JPG|miniatura|Chiesa di Santa Maria Nascente]]
* Chiesa di Santa Marta (1844)<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO250-00133/?view=luoghi&hid=2.108&sort=sort_int&offset=17|titolo=Chiesa di S. Marta - complesso, Piazza Santa Marta - Erba (CO) |sito= Architetture – Lombardia Beni Culturali|accesso=3 maggio 2020}}</ref>
*Chiesa di Santa Gemma<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO250-00145/?view=luoghi&hid=2.108&sort=sort_int&offset=12|titolo=Chiesa di S. Gemma, Via XXIV Maggio - Erba (CO) |sito= Architetture – Lombardia Beni Culturali|accesso=3 maggio 2020}}</ref>
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*Oratorio di San Pietro (XII secolo)<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO250-00109/?view=luoghi&hid=2.108&sort=sort_int&offset=19|titolo=Chiesa di S. Pietro, Via Passerini - Erba (CO) |sito= Architetture – Lombardia Beni Culturali|accesso=3 maggio 2020}}</ref>
*Oratorio dei Magi (1509)<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO250-00146/?view=luoghi&hid=2.108&sort=sort_int&offset=25|titolo=Oratorio dei Magi, Largo San Paolo della Croce - Erba (CO) |sito= Architetture – Lombardia Beni Culturali|accesso=3 maggio 2020}}</ref>
*Oratorio di Sant'Ambrogio a Bindella (XV secolo),<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO250-00179/?view=luoghi&hid=2.108&sort=sort_int&offset=26|titolo=Oratorio di S. Ambrogio, Via I Maggio - Erba (CO) |sito= Architetture – Lombardia Beni Culturali|accesso=3 maggio 2020}}</ref> chiesetta ristrutturata dal comune di [[Cassina Mariaga]] nel primo [[XIX secolo|Ottocento]]<ref name=":05222222332322" /> ma che conserva ancora oggi elementi architettonici di età medievale:<ref name=":0522222233">{{cita|Zastrow|p. 28}}.</ref> una [[monofora]] [[Romanico lombardo|romanica]], una monofora [[Gotico|gotica]] lacerti di affreschi databili tra il XV e il XVI secolo.<ref name=":05222222332322">{{cita|Zastrow|p. 145}}.</ref> Già parrocchiale, attorno al 1517 la chiesa fu ridotta alle dipendenze della parrocchia di Brugora di [[Arcellasco]].<ref name=":05222222332322" /> Agli inizi del [[XVII secolo|secolo successivo]] risale la tela della [[pala d'altare]], raffigurante una ''Incoronazione della Madonna col Bambino e sant'Ambrogio''.<ref name=":05222222332322" /> L'opera, attribuita a [[Guglielmo Caccia]], è incorniciata in un telaio in legno intagliato, sormontato da una statua di ''Sant'Ambrogio''.<ref name=":05222222332322" /> Dal 1838, un'altra statua dello stesso santo si trova in una nicchia all'esterno dell'oratorio
=== Architetture civili e militari ===
==== Castelli e resti di strutture medievali ====
Tra le architetture civili e militari di origine medievale tutt'oggi visibili sul territorio erbese si trovano i resti del [[castello di Villincino]] e del fortino del [[Buco del piombo]], nonché tre strutture legate alla casata dei Parravicini, vale a dire:
*la torre pendente di Villa Lado (già Belgioioso), residuo del vecchio castello di [[Parravicino]]<ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.villeparravicini.it/home-2/|titolo=Ville Parravicini {{!}} Home|accesso=18 aprile 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200928032416/https://www.villeparravicini.it/home-2/|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.triangololariano.it/it/chiesa-di-san-bartolomeo-erba-parravicino.aspx|titolo=San Bartolomeo
*i castelli di [[castello di Casiglio|Casiglio]] e [[castello di Pomerio|Pomerio]], la storia dei quali è intrecciata a quella del cardinale [[Beltramino Parravicini]].
Da segnalare anche la torre di [[Buccinigo]], anch'essa di epoca medievale, situata al numero 8 di
Non vi sono invece più tracce del castello di Erba, sui cui ultimi resti sono stati eretti i torrioni di Villa Valaperta (inizio XX secolo).<ref name=":7">{{Cita web|url=http://www.comune.erba.co.it/it/page/castello-di-erba|titolo=Castello di Erba|sito=
Scomparso è anche il cosiddetto "Castel Nuovo", costruito nel 1351 dalla famiglia Parravicini, sulla base del quale fu costruita l'attuale Villa Majnoni d'Intignano.<ref name=":0" />
==== Villa Amalia ====
Villa Amalia<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO250-00137/?view=luoghi&hid=2.108&sort=sort_int&offset=30|titolo=Villa Amalia - complesso, Piazza De La Salle, 2,3 - Erba (CO) |sito= Architetture – Lombardia Beni Culturali|accesso=3 maggio 2020}}</ref>, in [[Architettura neoclassica|stile neoclassico]], fu realizzata nel [[1801]] dall'architetto [[Leopoldo Pollack]]<ref name=":9">{{Cita web|url=http://www.comune.erba.co.it/it/page/villa-amalia|titolo=Villa Amalia|sito=
Gli interventi del Pollack comportarono inoltre una serie di interventi al giardino, attraversato dal cosiddetto "Lambroncino"<ref>{{Cita web|url=https://fondoambiente.it/luoghi/villa-amalia-erba-22797?ldc|titolo=Villa Amalia |sito=I Luoghi del Cuore - FAI|accesso=2023-03-29}}</ref> (un ruscello, canalizzato dallo stesso architetto).
Dopo vari passaggi di mano, la villa divenne proprietà di Massimiliano Giovanni Stampa di Soncino, committente di un'importante ristrutturazione in stile [[Architettura neogotica|neogotico]] dalla quale furono risparmiati solamente gli esterni della villa, il Salone dell'Aurora e il cosiddetto "portico della Cappuccina" che conduce dal cortile al parco.<ref name=":052222222" /> Alla ristrutturazione presero parte i pittori Domenico Borri, Francesco Piana, Ignazio Manzoni e [[Luigi Scrosati]], con quest'ultimo che curò anche la realizzazione degli arredi.<ref name=":052222223">{{cita|Belloni et al.|p. 244}}.</ref> Gli stucchi neorococò e i colori pastello della sala da pranzo e dei salotti sono invece il risultato di un successivo intervento di fine Ottocento.<ref name=":052222223" />
Villa Amalia ha ospitato
Nel [[1962]] divenne un bene della [[Provincia di Como]]<ref name=":052222222" /> e successivamente divenne la sede del Liceo [[Carlo Porta]].
Internamente, la villa ospita il Salone dell'Aurora, il cui nome deriva dall'omonimo affresco di [[Giuseppe Bossi]] (1805<ref name=":3" />) che adorna il soffitto della stanza.<ref name=":052222222" /> Nel parco ideato dal Pollack<ref name=":052222222" /> trova posto una cappella dedicata a sant'Antonio abate, dotata di altare maggiore del [[XVIII secolo]] e abside [[Architettura neogotica|neogotico]].<ref name=":063">{{cita|Borghese|p. 215}}.</ref> Nell'[[Oratorio (architettura)|oratorio]] della villa, che già faceva parte del precedente convento, trovano posto un [[pulpito]] marmoreo tardoquattrocentesco e una serie di affreschi databili al XVI secolo.<ref name=":3" />
==== Villa Majnoni ====
[[File:Erba, comune, villa Majnoni.jpg|thumb|
Attualmente sede del Comune,<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO250-00131/?view=luoghi&hid=2.108&sort=sort_int&offset=42|titolo=Villa Majnoni - complesso, Piazza Prepositurale, 1 - Erba (CO) |sito= Architetture – Lombardia Beni Culturali|accesso=3 maggio 2020}}</ref><ref name=":4">{{Cita|TCI|pp. 290-291|TCI99|titolo=Guida d'Italia [...]}}.</ref> Villa Majnoni è dotata di un parco ricco di essenze arboree di particolare pregio.
La villa venne edificata sulla base di un preesistente edificio medievale, detto "Castel Nuovo", costruito nel 1351 dalla famiglia Parravicini.<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.villeaperte.info/ville-aperte/villa/232|titolo=Villa Majnoni d'Intignano}}</ref>
Già proprietà del canonico Carlo Antonio Prina<ref name=":8">{{Cita web|url=http://www.comune.erba.co.it/it/page/villa-majnoni|titolo=Villa Majnoni|sito=
|accesso=2023-03-27}}</ref> (XVIII secolo),<ref name=":052222225">{{cita|Belloni et al.|p. 245}}.</ref> successivamente passò dapprima nelle mani dei Lainati e poi in quelle dei Majnoni d'Intignano.<ref name=":063" /> A uno di questi ultimi, l'architetto reale [[Achille Majnoni d'Intignano|Achille]], si deve la ristrutturazione in stile [[Architettura neobarocca|neobarocco]],<ref name=":063" /><ref name=":052222225" /> avvenuta sul finire del XIX secolo.<ref name=":4" /> Da [[Umberto I di Savoia|Umberto I]], Achille Majnoni ricevette in dono un piccolo tempio barocco — allora situato presso la [[Villa Reale di Monza]] — che fu posto all'interno del parco.<ref name=":052222225" /><ref name=":8" />
Il viale alberato che conduce alla villa ospita una serie di statue provenienti dal [[Veneto]], collocate in sostituzione di precedenti sculture andate perse nel corso del tempo, così come lo fu una torretta panoramica che guardava sulla piazza.<ref name=":8" />
▲[[File:Villa Ceriani.jpg|miniatura|Villa Ceriani]]
==== Villa Ceriani ====
[[File:Villa Ceriani.jpg|miniatura|Villa Ceriani]]
Villa Ceriani, ottocentesca, oggi sede del
==== Villa Candiani ====
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[[File:Erba (Italia) - Torre di Parravicino - 202209162122.jpg|miniatura|La torre pendente di Villa Lado]]
A [[Parravicino]] si trovano le seguenti ville.
* Villa Parravicini-Sossnovsky<ref name=":1" />, nota anche come villa Parravicino<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO250-00088/?view=luoghi&hid=2.108&sort=sort_int&offset=47|titolo=Villa Parravicino - complesso, Via Cesare Cantù, 15 - Erba (CO)|sito=Architetture – Lombardia Beni Culturali|accesso=3 maggio 2020}}</ref>, fu costruita sul finire del XVI secolo,<ref name=":6">{{Cita web|url=https://comozero.it/cultura-e-spettacolo/como-giornate-fai-primavera-25-26-marzo-programma/|titolo=Ville, chiese, borghi e anche un centro spaziale: i tesori comaschi da scoprire con le Giornate Fai. Il 25 e 26 marzo|sito=ComoZero|data=2023-03-21
▲* Villa Parravicini-Sossnovsky<ref name=":1" />, nota anche come villa Parravicino<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO250-00088/?view=luoghi&hid=2.108&sort=sort_int&offset=47|titolo=Villa Parravicino - complesso, Via Cesare Cantù, 15 - Erba (CO)|sito=Architetture – Lombardia Beni Culturali|accesso=3 maggio 2020}}</ref>, fu costruita sul finire del XVI secolo,<ref name=":6">{{Cita web|url=https://comozero.it/cultura-e-spettacolo/como-giornate-fai-primavera-25-26-marzo-programma/|titolo=Ville, chiese, borghi e anche un centro spaziale: i tesori comaschi da scoprire con le Giornate Fai. Il 25 e 26 marzo|sito=ComoZero|data=2023-03-21|lingua=it-IT|accesso=2023-03-23}}</ref> sulla base di un precedente edificio medievale della famiglia Parravicino<ref name=":6" />. Rielaborata e ampliata nel corso secoli successivi,<ref name=":6" /> sul finire dell'Ottocento venne dotata di un [[giardino all'inglese]]<ref name=":6" />.
* Villa Lado già Belgioioso (prima metà del XIX secolo)<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO250-00096/?view=luoghi&hid=2.108&sort=sort_int&offset=41|titolo=Villa Lado - complesso, Via Beltramino dei Parravicini, 6,8,10 - Erba (CO)|sito=Architetture – Lombardia Beni Culturali|accesso=3 maggio 2020}}</ref> edificio comprensivo di una torre originariamente costruita nell'XI secolo. Alla base della torre trova posto un [[masso avello]] della tarda antichità<ref name=":2" />.
* Villa Coletti<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO250-00093/?view=luoghi&hid=2.108&sort=sort_int&offset=35|titolo=Villa Coletti di Parravicino, Via Cesare Cantù, 13 - Erba (CO) |sito= Architetture – Lombardia Beni Culturali|accesso=3 maggio 2020}}</ref>
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==== Ville di Crevenna ====
*VIlla Fontana Genolini, già sede comunale di [[Crevenna]]<ref name=":3" /> (ante 1450<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO250-00197/?view=luoghi&hid=2.108&sort=sort_int&offset=38|titolo=Villa Fontana Genolini di Crevenna - complesso, Via Ugo Foscolo, 17,19,21 - Erba (CO)|sito=Architetture – Lombardia Beni Culturali|accesso=3 maggio 2020}}</ref>), rielaborata da [[Giacomo Moraglia]].<ref name=":3" />
*Villa San Giuseppe, a [[Crevenna]], dotata di torretta e collocata in un parco comprensivo di un tempietto.<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO160-00010/?view=luoghi&hid=2.108&sort=sort_int&offset=48|titolo=Villa S. Giuseppe - complesso, Via Ugo Foscolo, 23 - Erba (CO)|sito=Architetture – Lombardia Beni Culturali|accesso=3 maggio 2020}}</ref>
==== Altre ville ====
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=== Aree naturali ===
Da un punto di vista naturalistico, oltre che storico, va segnalata la grotta [[Buco del piombo]], uno dei siti [[Paleolitico|paleolitici]] più importanti della [[Lombardia]]. Ne sono testimonianza numerosi reperti litici (schegge di selce usate da cacciatori nomadi) nonché resti dell'[[Ursus spelaeus]]. Da non dimenticare le propaggini prealpine del [[Triangolo Lariano]], che fanno da sfondo ad Erba e dalle quali si gode una meravigliosa vista sulla [[Brianza]]. Diversi sentieri portano verso le vette dei monti [[Bollettone]] (o Bolettone), del [[Bolletto]] (detto anche Boletto<ref>{{Cita web|url=https://mylakecomo.co/it/itinerari/brunate-monte-boletto-monte-bolettone/|titolo=La Dorsale del Triangolo Lariano: il Monte Boletto e il Monte Bolettone - Blevio, Brunate |accesso=3 settembre 2022}}</ref> o Boleto) e del [[Panigas]], dai quali si gode di ottima vista su tutta la [[Brianza]].
{{immagine grande|Vista su Erba.jpg|800px|Panorama della città}}
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== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
* 690 nel [[1751]]
* {{formatnum:1200}} nel [[1771]]
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=== Etnie e minoranze straniere ===
Gli stranieri residenti nel comune sono {{formatnum:1512}}, ovvero l'8,9% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/str2010/index.html|editore=ISTAT|titolo=Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2010 per sesso e cittadinanza|accesso=2 settembre 2013|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6HZM9dymc?url=http://demo.istat.it/str2010/index.html
▲Gli stranieri residenti nel comune sono {{formatnum:1512}}, ovvero l'8,9% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/str2010/index.html|editore=ISTAT|titolo=Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2010 per sesso e cittadinanza|accesso=2 settembre 2013|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6HZM9dymc?url=http://demo.istat.it/str2010/index.html|dataarchivio=22 giugno 2013|urlmorto=no}}</ref>:
# [[Romania]], 225
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=== Tradizioni e folclore ===
* Festa di Santa Maria Nascente: festa patronale che si celebra l'8 settembre nella chiesa omonima
* Sagra del Masigott: storica sagra del quartiere di Incino. Si svolge principalmente presso la
* Festa di Sant'Antonio
== Cultura ==
=== Istruzione ===
==== Scuole ====
Erba è sede di diversi istituti di istruzione secondaria a servizio della cittadina, della [[Valassina]] e dell'Alta [[Brianza]] erbese.
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* Istituto "Cesare Battisti", scuola primaria statale
*
* Scuola primaria di Buccinigo, scuola primaria statale
* Scuola primaria di Crevenna, scuola primaria statale
* Scuola primaria di Arcellasco, scuola primaria statale
* Scuola secondaria "Giancarlo Puecher", scuola secondaria statale
==== Istituti tecnici e professionali ====
* I.S.I.S. "G.D. Romagnosi"
* Istituto "Alessandro Manzoni", parificato
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==== Licei ====
* Liceo Scientifico e Scienze applicate "Galileo Galilei", statale
* [https://liceoporta.edu.it/ Liceo Linguistico, Economico Sociale e delle Scienze Umane "Carlo Porta", statale]
==== Musei ====
* Civico Museo archeologico di Erba, situato a Villa Fontana Genolini<ref name=":3" />
* Museo "[[Buco del piombo]]"
=== Media ===
* Nel tardo autunno del
▲* Nel tardo autunno del [[2006]] Erba balzò improvvisamente agli interessi dei giornali e delle televisioni italiane e non, per via di un fatto di [[cronaca nera]] avvenuto l'11 dicembre: la cosiddetta [[Strage di Erba]].
=== Stampa ===
* ''[[La Provincia]]'', quotidiano della [[Provincia di Como]] con varie sezioni dedicate alla città di Erba e al suo territorio
* ''Il Giornale di Erba'', settimanale cittadino
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==== Radio ====
* [[Radio Maria]]
* [[Radio Mater]]
▲* [[Radio Maria]], nel quartiere Incino è situata la redazione centrale e buona parte degli studi di messa in onda di questo network di ispirazione cattolica nato proprio nel comune di Erba e poi cresciuto sino a coprire tutto il [[Italia|territorio italiano]] e a proliferare con redazioni in lingua locale in numerosi paesi del mondo, il direttore è padre [[Livio Fanzaga]]
▲* [[Radio Mater]], sito nel quartiere [[Arcellasco]], questo network cattolico presenta diverse analogie con [[Radio Maria]] sebbene una evidente differenza è la più limitata copertura del territorio italiano e internazionale
==== Televisione ====
* [[Televallassina]], storica emittente televisiva dell'Alta [[Brianza]] erbese
=== Teatri ===
* [[Cineteatro Excelsior]]
* [[Teatro Licinium]]
=== Musei ===
Museo civico archeologico di Erba, inizialmente ospitato presso Villa Majoni (1961) ma dal [[1977]] collocato nella villa comunale di Crevenna
=== Poli fieristici ===
*
▲* [[Lariofiere|LarioFiere]], situato nei pressi del quartiere residenziale ''Canavé'' [[Lariofiere|LarioFiere]] rappresenta il polo fieristico di riferimento delle provincie di [[Provincia di Como|Como]] e di [[Provincia di Lecco|Lecco]]. È composto da 14500 [[metro quadro|m²]] di spazi espositivi divisi in tre padiglioni e da un'ampia area congressi strutturata in diverse sale<ref>{{cita web|url=http://www.lariofiere.com/padiglioni-espositivi.html|titolo=Sito ufficiale LarioFiere - Descrizione Struttura Espositiva e Congressuale|accesso=29 agosto 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100106075154/http://www.lariofiere.com/padiglioni-espositivi.html}}</ref>.
== Infrastrutture e trasporti ==
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=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Italia|Cortale}}<ref>{{cita web|url = https://www.comune.cortale.cz.it/index.php?action=index&p=10227|titolo = GEMELLAGGIO|autore = Comune di Cortale|accesso = 25 giugno 2025}}</ref>
* {{Gemellaggio|Germania|Fellbach}}<ref name=gemcomune>{{cita web|url = https://www.comune.erba.co.it/it/page/gemellaggio-f1b39c82-427d-4543-a751-d30f360f04b3|titolo = GEMELLAGGIO|autore = Comune di Erba|accesso = 29 dicembre 2017|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20191216194103/https://www.comune.erba.co.it/it/page/gemellaggio-f1b39c82-427d-4543-a751-d30f360f04b3}}</ref>
* {{Gemellaggio|Francia|Tain-l'Hermitage}}<ref name=gemcomune/>
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