Tranciatura: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
||
(29 versioni intermedie di 13 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
[[File:Pons-product.jpg|thumb|right|Pezzo di lamiera ottenuto tramite tranciatura]]La '''tranciatura''' (o ''taglio'')<ref name = Pesenti>{{cita web |editore=I.I.S. "Cesare Pesenti" - Bergamo |titolo=Lavorazioni delle lamiere |url=https://www.istitutopesenti.edu.it/dipartimenti/meccanica/tecnologia/lavorazioni%20lamiere.pdf |accesso=12 aprile 2021 |dataarchivio=12 aprile 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210412063452/https://www.istitutopesenti.edu.it/dipartimenti/meccanica/tecnologia/lavorazioni%20lamiere.pdf |urlmorto=sì }}</ref> è un'operazione di taglio a freddo eseguito su [[Lamiera|lamiere]] metalliche o di altri materiali<ref>
▲[[File:Pons-product.jpg|thumb|right|Pezzo di lamiera ottenuto tramite tranciatura]]La '''tranciatura''' è un'operazione di taglio a freddo eseguito su [[Lamiera|lamiere]] metalliche o di altri materiali<ref>[https://www.treccani.it/vocabolario/tranciatura/ tranciatura su vocabolario online]</ref>che consente, tramite l'utilizzo di un [[punzone]] e di una matrice opportunamente progettati e inseriti in uno stampo, di ottenere la separazione di una determinata geometria piana dalla lamiera in tempi brevi e con costi contenuti<ref>http://www.gmpminuteriemetalliche.it/it/tranciatura_lamiera.html TRANCIATURA LAMIERA</ref>.
==
Nell{{'}}''oppidium'' preromano di Monte Ramazzo a [[Genova]] sono stati trovati i resti di tre distinte forge per l'elaborazione dei manufatti e utensili dove, nel V secolo a.C., realizzavano lamine di ferro, lo temperavano per realizzare acciaio di notevole durezza e tranciavano a caldo i manufatti<ref>{{Cita libro |autore=Costanza Cucini |capitolo=La lavorazione dei metalli nell’oppidum preromano di Genova |url=http://www.giuntafilippo.it/genova-2/02-inizia-la-storia-indice/02-2-genova-romana-p/#nelloppidum-preromano-di-genova |altri=Piera Melli |titolo=Genova dalle origini all’anno mille |editore=SAGEP |anno=2014}}</ref>.
Analizzando le varie fasi del processo, prima il punzone si abbassa fino al contatto con la lamiera che in una prima fase si deforma e si inflette iniziando a penetrare nella matrice. Al raggiungimento della [[tensione di rottura a taglio]] del materiale, si genera una frattura e avviene la separazione del materiale.▼
==Descrizione==
L'utilizzo di un [[premilamiera]] in questa lavorazione evita che la lamiera si infletta verso l'alto (nella fase di estrazione dei punzoni dal nastro) e previene la formazione di bordi irregolari e taglienti.▼
===Processo===
Infine una volta separato il tranciato, il punzone provvede alla sua espulsione fino alla zona sformata della matrice (angoli di sformo) dopodiché si ha la caduta libera e raccolta del tranciato.▼
▲Analizzando le varie fasi del processo, prima il punzone si abbassa fino al contatto con la lamiera che in una prima fase si deforma e si inflette iniziando a penetrare nella matrice. Al raggiungimento della [[Sforzo di taglio|tensione di rottura a taglio]] del materiale, si genera una frattura e avviene la separazione del materiale.
▲L'utilizzo di un [[premilamiera]] in questa lavorazione evita che la lamiera si infletta verso l'alto (nella fase di estrazione dei punzoni dal nastro) e previene la formazione di bordi irregolari e taglienti. Il premilamiera viene utilizzato nel caso in cui la lamiera da tagliare sia relativamente sottile, mentre con lamiere più spesse, e quindi con meno tendenza a rialzarsi, vengono utilizzate semplici guide per mantenerne il corretto posizionamento sul piano orizzontale.<ref name = Pesenti />
Possiamo verificare che il gioco sia stato calcolato opportunamente se le fratture sul bordo superiore e inferiore della lamiera tranciata si trovano sulla stessa linea (la linea immaginaria che collega lo spigolo del punzone allo spigolo della matrice).▼
▲Infine, una volta separato il tranciato, il punzone provvede alla sua espulsione fino alla zona sformata della matrice (angoli di sformo) dopodiché si ha la caduta libera e raccolta del tranciato.
Il processo può essere eseguito su pressa meccanica o idraulica tenendo contro delle opportune rigidezze dei telai viste le forze in gioco.
Per quanto riguarda la
==Difetti==▼
Aumenta progressivamente dopo il contatto punzone-lamiera (a causa della continua deformazione della struttura fibrosa).▼
A causa delle deformazioni indotte, i bordi del tranciato presentano forma differente rispetto a quella teorica desiderata. In particolare, in corrispondenza del bordo, è possibile individuare un'estremità affetta da '''arrotondamento (roll over)''' localizzata in corrispondenza delle prime zone di contatto della lamiera rispettivamente con la superficie esterna del punzone e con la superficie interna della matrice.▼
Si ha una notevole riduzione della forza quando avviene la rottura brusca e successivo distacco del tranciato (a causa dello strisciamento tra lamiera e punzone, e tra tranciato e matrice).▼
Si annulla definitivamente una volta raggiunta la zona sformata.▼
▲===Difetti===
Sulla faccia opposta è possibile evidenziare la presenza di una '''bava''', inoltre sulla superficie laterale è possibile distinguere una zona ''liscia'' indotta dallo strisciamento sulle superfici laterali di lamiera e punzone, e una zona ''rugosa'' generata dalla rottura brusca. Infine la superficie lavorata non risulta esattamente ortogonale alle due facce piane della lamiera ma presenterà una certa inclinazione.▼
▲A causa delle deformazioni indotte, i bordi del tranciato presentano forma differente rispetto a quella teorica desiderata. In particolare, in corrispondenza del bordo, è possibile individuare un'estremità affetta da
▲Sulla faccia opposta è possibile evidenziare la presenza di una
I "difetti" suddetti rappresentano i principali problemi di tranciatura che però non costituiscono un problema ai fini applicativi. Però a causa di fenomeni di usura degli spigoli di matrice e punzone o di giochi eccessivi tra di essi, tali difetti possono accentuarsi e nel caso di lavorazioni richiedenti maggiore precisione è d'uopo ricorrere a processi specifici di tranciatura che prendono il nome di tranciatura fine.▼
▲{{cn|I
==Tranciatura fine==▼
Inoltre in opposizione alla matrice agisce un premilamiera dotato di un opportuno bordino di ritenuta detto anche cuneo di coneatura, la cui funzione è quella di opporsi allo scorrimento della lamiera verso la parte cava della matrice.▼
Le macchine utilizzate per i processi di tranciatura fine presentano una notevole rigidezza statica e dinamica che agisce a triplo effetto. Ultima differenza rispetto al processo convenzionale è relativa alla velocità di abbassamento del punzone, molto bassa nel caso di tranciatura fine e inoltre nel caso di tranciatura fine l'azionamento che muove il punzone è posto nella parte inferiore della macchina in maniera tale da abbassare la posizione del baricentro e aumentare la stabilità.▼
Troppo accentuati tendono ad ingrossare i difetti di tranciatura inducendo piegature della lamiera, arrotondamenti e bave eccessive.▼
{{senza fonte|Per lamiere di piccolo spessore il
g= 0,002 * S (spessore del laminato) * Rt^0,5 (Resistenza a taglio).}}▼
▲
▲Per quanto riguarda la '''forza''' applicata dal punzone sulla lamiera, si può innanzitutto dire che essa non è sempre costante rispetto alla corsa di abbassamento dello stesso:
▲Aumenta progressivamente dopo il contatto punzone-lamiera (a causa della continua deformazione della struttura fibrosa).
▲Si ha una notevole riduzione della forza quando avviene la rottura brusca e successivo distacco del tranciato (a causa dello strisciamento tra lamiera e punzone, e tra tranciato e matrice).
▲Si annulla definitivamente una volta raggiunta la zona sformata.
==Principali procedimenti==
▲==Giochi==
La tranciatura si può realizzare in due modi a seconda dello scopo del taglio e dalla sua forma: con taglio rettilineo o a perimetro chiuso. Quest'ultimo avviene con uno stampo costituito da un punzone, una matrice o un estrattore (punzone)<ref>{{Cita web |url=http://www00.unibg.it/dati/corsi/228509/31960-07_tranciatura.pdf |titolo=Lavorazione delle lamiere |editore=Università degli Studi di Bergamo |accesso=16 aprile 2021 |dataarchivio=16 aprile 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210416173646/http://www00.unibg.it/dati/corsi/228509/31960-07_tranciatura.pdf |urlmorto=sì }}</ref>.
▲Troppo ridotti tra matrice e punzone risultano sconvenienti sia da un punto di vista economico (punzone e matrice devono essere lavorati con tolleranze più strette) sia per un aumento della forza di tranciatura che potrebbe indurre indesiderate fratture secondarie in corrispondenza dei bordi.
▲Troppo accentuati tendono ad ingrossare i difetti di tranciatura inducendo piegature della lamiera, arrotondamenti e bave eccessive.
▲Per lamiere di piccolo spessore il GIOCO può essere ricavato utilizzando la relazione empirica:
▲g= 0,002 * S (spessore del laminato) * Rt^0,5 (Resistenza a taglio).
▲===Tranciatura fine===
Le '''macchine utilizzate''' per operazioni di tranciatura possono essere di diversi tipi di incastellatura: STRUTTURA APERTA a C, caratterizzata da un più facile accesso alla zona di lavoro, dotata di discreta rigidezza, può ancora migliorarsi con aggiunta di montanti sulla zona d'apertura, STRUTTURA CHIUSA a O, dotata di maggiore rigidezza, consente di conservare il parallelismo tra le superfici di punzone e matrice.▼
Tale processo, brevettato in Germania nel 1923 col nome ''feinstanz'', è utilizzato principalmente per la realizzazione di elementi in lamiera di ridotto spessore, oggi fino a un massimo di 15 mmm, per la meccanica di precisione, caratterizzate da un rugosità fino a 0,5 micron Ra<ref name="Suzzani2004"/>.
A differenza del processo convenzionale nel caso di tranciatura fine è prevista in posizione opposta a quella del punzone l'azione di un contropunzone.<ref>{{Cita web |url=https://www.keyence.it/ss/products/measure-sys/machining/plasticity/fine-blanking.jsp |titolo=Tranciatura fine |editore=Keyence Italia |accesso=15 aprile 2021}}</ref>
==Voci correlate==▼
* [[Punzonatura]]▼
▲{{cn|Inoltre in opposizione alla matrice agisce un premilamiera dotato di un opportuno bordino di ritenuta detto anche cuneo di coneatura, la cui funzione è quella di opporsi allo scorrimento della lamiera verso la parte cava della matrice.}}
▲
== Macchine utilizzate ==
{{vedi anche|Cesoiatrice}}
▲{{senza fonte|Le
{{senza fonte|Le macchine utilizzate per la tranciatura fine presentano una notevole rigidezza statica e dinamica che agisce a triplo effetto.}}
==Note==
<references/>
▲==Voci correlate==
▲* [[Punzonatura]]
* [[Cesoiatrice]]
{{Siderurgia}}
|