Angelo Piò: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
A Bologna, studiò dal 1711 al 1712 con [[Andrea Ferreri]] (1673-1744).<ref name="trecc">{{treccani|angelo-gabriello-pio|accesso=29 luglio 2019}}</ref> Fu anche allievo di [[Giuseppe Maria Mazza]].<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.emiliaromagna.beniculturali.it/index.php?it/107/opere/14/stucchi-di-angelo-gabriello-pi|titolo=Opere - Segretariato regionale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per l'Emilia-Romagna|sito=www.emiliaromagna.beniculturali.it|accesso=2019-07-29}}</ref> Dopo il 1718 studiò a Roma con [[Camillo Rusconi]] (1658-1728).<ref name="trecc" />
Nel 1721 Piò divenne membro dell'[[Accademia di belle arti di Bologna|Accademia Clementina]] di Bologna. Lavorò con alcuni dei principali architetti bolognesi dell'epoca: [[Carlo Francesco Dotti]], [[Alfonso Torreggiani]] e [[Giuseppe Antonio Ambrosi]].<ref name=":0" /> Suo figlio, allievo e assistente era [[Domenico Piò]] (1715-1799).<ref name="trecc" /> Tra gli altri alunni vi erano Filippo Scandellari (fratello di [[Pietro Scandellari|Pietro]]) e [[Antonio Schiassi]] (morto nel 1778).<ref>Salvatore Muzzi, [https://books.google.com/books?id=AptDAAAAYAAJ ''Annali della città di Bologna dalle sua origine al 1796''], Bologna, 1846, volume 8, pag. 746.</ref>
=== Attività artistica ===
[[File:Santa_Maria_dei_Servi,_bo,_interno,_addolorata_di_angelo_piò.JPG|miniatura|320x320px| Interno della [[Basilica di Santa Maria dei Servi]] a Bologna ]]
Piò utilizzava principalmente stucchi e terrecotte colorate, lavorando nello stile [[rococò]] emiliano.<ref name="trecc" /> Utilizzava questi materiali a causa della scarsità di pietra e marmo, ma fu in grado di imitare da vicino la scultura di pietra. Le sue opere riguardavano principalmente argomenti religiosi, allegorici o mitologici.<ref name=":0" />
Tra le sue opere più importanti ''Fortitudine e Prudenza'' (Bologna, palazzo Gozzadini), ''Agonia nel giardino'' (chiesa parrocchiale di [[San Giovanni in Persiceto]]) e il monumento funebre del generale Marsili (1733, in [[Basilica di San Domenico (Bologna)|San Domenico, Bologna]]).<ref name="trecc" />
Angelo Piò modellò dal 1746 in poi oltre venti statue in gesso per il [[Santuario della Madonna di San Luca|Santuario di San Luca]], chiesa progettata da [[Carlo Francesco Dotti]]. In quest'opera collaborò con gli stuccatori [[Antonio Calegari (compositore)|Antonio Calegari]] e Giuseppe Borelli, che realizzarono i rotoli con i brani biblici, e con [[Gaetano Lollini]], che realizzò le statue nella seconda cappella a destra. Realizzl anche un busto postumo commemorativo dell'architetto, che rimane nella chiesa.<ref name=":0" />
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== Note ==
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== Bibliografia ==
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