Archimede Mischi: differenze tra le versioni

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Fiume (Croazia)|
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In vista dello scoppio della [[guerra d'Etiopia]], il 3 giugno [[1935]] fu destinato, in qualità di vicecomandante, a prestare servizio presso la [[3ª Divisione CC.NN. "21 aprile"]], sbarcando in [[Eritrea]] il 12 settembre.<ref name=Treccani/> Durante le operazioni belliche si distinse particolarmente il 29 febbraio [[1936]] ad Acab Saat, venendo decorato con la quinta Medaglia d’argento al valor militare.<ref name="as"/> Dopo la fine delle ostilità rimase Africa Orientale, assumendo il comando, il 25 settembre 1936, della [[6ª Divisione CC.NN. "Tevere"]] con cui partecipò alle operazioni contro le truppe fedeli a [[Ras Destà]].<ref name=Treccani/> Promosso successivamente luogotenente generale della MVSN il 21 giugno [[1937]], e [[generale di divisione]] dell’esercito a novembre, nel mese di dicembre assunse l'incarico di Ispettore delle [[Camicie nere]] in [[Africa Orientale Italiana]] reggendo al contempo il comando della 6ª Brigata mista CC.NN. "Tevere".<ref name="as"/> Durante la sua permanenza in A.O.I. svolse anche mansioni politico-amministrative quale commissario, dapprima a Moggio e poi a [[Dessiè]].<ref name=Treccani/> Rientrò in Italia il 1º settembre 1938.
===Seconda guerra mondiale===
Nel maggio 1939 fu nominato comandante della [[Milizia confinaria]], il cui come compito istituzionale era la sorveglianza delle frontiere terrestri del Regno per impedire espatri e ingressi clandestini, che aveva il comando a Torino e disponeva di quattro legioni dislocate lungo tutto l'arco alpino con complessivi 120 ufficiali e 2.200 tra sottufficiali e militi.<ref name=Treccani/> Tranne un periodo tra il gennaio e l'ottobre [[1941]], in cui fu distaccato come ufficiale di collegamento della Milizia presso l'[[11ª Armata (Regno d'Italia)|11ª Armata]],<ref name="as"/> sul [[Campagna italiana di Grecia|fronte greco-albanese]], fu comandante della Milizia confinaria sino al [[1943]].<ref name=Treccani/> Promosso [[generale di corpo d'armata]] il 1 gennaio [[1942]], durante la fase finale del suo periodo di comando la Milizia confinaria fu impegnata in numerosi scontri,<ref group=N>A causa di ciò si rese necessario mobilitare e costituire un apposito battaglione CC.NN "M"</ref> con i [[partigiani jugoslavi]] nella Venezia Giulia e nelle zone annesse di [[Fiume (Croazia)|Fiume]] e [[Lubiana]].<ref name=Treccani/>
 
Poco dopo la [[caduta del fascismo]], il 9 agosto 1943, lasciò il comando della Milizia confinaria passando a disposizione del comando generale della Milizia.<ref name=Treccani/>
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.littorio.com/mvsn/mischi-i.htm|titolo=|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081204174148/http://www.littorio.com/mvsn/mischi-i.htm}}
*{{cita web|autore=|url=http://www.generals.dk/general/Mischi/Archimede/Italy.html|titolo=Mischi, Archimede|accesso=8 agosto 2020|lingua=en|editore=http://www.generals.dk|sito=Generals|cid=aw}}