Sabrisho I: differenze tra le versioni

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{{Vescovo
|tipo = patriarca
|patriarca = sì
|chiesa = assira d'Oriente
|nome = Sabrisho I
|immagine =
|ruoliricoperti = [[vescovo]]Diocesi di Lashom<br/>|Vescovo di Lashom]] e [[metropolita]] di [[Arcidiocesi di Seleucia-Ctesifonte|Seleucia-Ctesifonte]]
|nato = Pirozabada ([[Beth Garmai]])
|ordinato =
|consacrato = prima del [[585]]
|vescovo =
|patrelevato = [[596]]
|deceduto = [[604]] a [[Nusaybin]]
}}
 
{{Bio
|Nome = Sabrisho
|Cognome =
|Sesso = M
|LuogoNascita = PirozabadBeth Garmai
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita =
|LuogoMorte = NisibiNusaybin
|LuogoMorteLink = Nisibis
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 604
|Epoca = 500
|Epoca2 = 600
|Attività = vescovo cristiano orientale
|Nazionalità = assirosiro
|PostNazionalità = , [[vescovo]] di Lashom, [[metropolita]] di [[Arcidiocesi di Seleucia-Ctesifonte|Seleucia-Ctesifonte]] e [[PatriarchiPatriarca della Chiesa assira d'Oriente(cristianesimo)|patriarca]] della [[Chiesa assira d'Oriente]] dal [[596]] al [[604]]. È venerato come santo dalla [[Chiesa assira d'Oriente]]<ref>Chabot, ''op. cit.'', p. 456, nota 2.</ref>
|Categorie = no
}}
 
La sua vita è descritta in modo dettagliato dalla ''[[Cronaca di Seert]]''<ref>Parte II, § 65 e seguenti.</ref> e da una biografia dal titolo ''Storia degli atti de Mar Sabrisho, catholicos patriarca'', scritta da Pietro, abate del monastero di Beth Abe.
 
Sabrisho è venerato come santo dalla [[Chiesa assira d'Oriente|Chiesa nestoriana]].<ref>Chabot, ''op. cit.'', p. 456, nota 2.</ref>
 
==Biografia==
La sua vita è descritta in modo dettagliato dalla ''[[Cronaca di Seert]]''<ref>Parte II, § 65 e seguenti.</ref> e da una biografia dal titolo ''Storia degli atti de Mar Sabrisho, catholicos patriarca'', scritta da Pietro, abate del monastero[[Monastero di Beth Abe]].<br/>
Nato verso gli inizi del [[VI secolo]] a Pirozabad, villaggio della regione di [[Beth Garmai]] ([[Kirkuk]]), figlio di un pastore cristiano, entrò da ragazzo come studente alla [[scuola di Nisibi]], dove insegnava il maestro Abramo di Beth Rabban. Terminati gli studi, entrò nel monastero presso il monte Qardou, dove restò nove anni; in seguito si fece eremita su una montagna chiamata Cha'ran. Qui si impose all'attenzione della comunità cristiana per i molti miracoli che gli si attribuivano; all'epoca del patriarca [[IshoyahbIshoʿyahb I]] fu nominato [[vescovo]] di [[Diocesi di Lashom|Lashom]] e venne consacrato vescovo dal [[metropolita]] Bokhtishoʿ di [[Arcieparchia di Kirkuk|Kirkuk]].
 
Durante il suo episcopato, crebbe ulteriormente la sua fama di santità. Nel [[594]] divenne decisivo nella conversione al cristianesimo dell'emiro Nu'man III degli arabi [[Lakhmidi]] e della sua adesione alla [[Nestorianesimo|dottrina nestoriana]]; le agiografie raccontano che Sabrisho operò un miracolo guarendolo da una terribile malattia. Alla morte di Ishoyahb I, il vescovo di Lashom fu designato dal re [[Cosroe II]] quale nuovo ''[[catholicos]]'' di [[Seleucia al Tigri|Seleucia]]-[[Ctesifonte]]; fu solennemente intronizzato il giovedì santo 19 aprile [[596]]. Fu il primo monaco ad accedere alla carica più importante nella [[Chiesa assira d'Oriente]].
 
Diversi cristiani nestoriani occupavano posti di primo piano nella corte persiana. Una delle spose di Cosroe II, Chirin, era cristiana. C'era poi l'astrologo Aba di Kaskar e soprattutto il primo medico della corte reale, Gabriele di Singar. Il patriarca Sabrisho tuttavia entrò ben presto in conflitto con quest'ultimo, che [[Scomunica|scomunicò]] accusandolo di [[bigamia]]; Gabriele di Singar allora abbandonò la Chiesa nestoriana per aderire alla [[Chiesa ortodossa siriaca|Chiesa giacobita]] e divenendo al contempo il grande nemico dei nestoriani. Probabilmente convinse la stessa regina Chirin a cambiare Chiesa.
 
Uno dei grandi problemi che agitò la Chiesa persiana durante il patriarcato di Sabrisho fu la dissidenza di Henana di Adiabene, direttore della [[scuola di Nisibi]], che aveva abbandonato l'insegnamento di [[Teodoro di Mopsuestia]], adottata ufficialmente dalla Chiesa nestoriana fin dal [[V secolo]], a favore delle formulazioni teologiche di [[Giovanni Crisostomo]]; in altre parole, Henana si era allontanato dal [[nestorianesimo]] per avvicinarsi alla dottrina ufficiale della Chiesa romano-bizantina. Nel mese di maggio del 596 il nuovo patriarca convocò un concilio nazionale per combattere l'[[eresia]] di Henana di Adiabene, e per dare maggior impulso al rinnovamento monastico sulla scia di quanto già stava facendo Abramo di Kaskar, il grande riformatore del monachesimo nestoriano.
 
Secondo la ''[[Cronaca di Seert]]'', Sabrisho mantenne importanti relazioni epistolari con l'[[imperatore bizantino]] [[Maurizio Tiberio(imperatore)|Maurizio]], che si interruppero quando Maurizio fu rovesciato da [[Foca (imperatore)|Foca]]. Questo causò la ripresa delle ostilità tra Bizantini e Persiani. Cosroe II si fece accompagnare dall'anziano patriarca; questi tuttavia dovette fermarsi a [[Nisibi]], dove soggiornò per quattro mesi prima di morire. Secondo [[Elia di Nisibi]] e [[Barebreo]] Sabrisho morì una domenica di agosto del [[604]]; la ''Cronaca di Seert'' invece attribuisce la sua morte il 18 settembre dello stesso anno. Fu sepolto in un monastero presso la città di Karka d'Guedan.
 
==Note==
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==Bibliografia==
*{{fr}} Jérôme Labourt, [https://archive.org/stream/LeChristianismeDansLempirePerse/Le_christianisme_dans_l_empire_perse_sou#page/n219/mode/1up ''L'avènement de Chosrau II. Catholicat de Sabriso''], in ''Le christianisme dans l'empire perse sous la dynastie Sassanide (224-632)'', Paris, 1904, pp. 208-217&nbsp;208–217
*{{fr}} Jean-Baptiste Chabot, [https://archive.org/stream/ChabotSynodiconOrientale/chabot%20synodicon%20orientale#page/n448/mode/1up ''Synodicon orientale ou Recueil de synodes nestoriens''], Paris, 1902, pp. 456-470&nbsp;456–470
*{{la}} [[Michel LequienLe Quien]], [http://books.google.it/books?id=86weAemI-e4C&printsec=frontcover#v=onepage&q&f=false ''Oriens christianus in quatuor Patriarchatus digestus''], Parigi, 1740, Tomo II, coll. 1119-1120 (n. XXXI)
 
==Collegamenti esterni==
*{{en}} Sebastian P. Brock, [https://gedsh.bethmardutho.org/entry/Sabrisho-I ''Sabrishoʿ I''], Gorgias Encyclopedic Dictionary of the Syriac Heritage, Electronic Edition
 
{{box successione
|tipologia=episcopale
|precedente=[[IshoyahbIshoʿyahb I]]
|successivo= [[Gregorio (patriarca nestorianoChiesa d'Oriente)|Gregorio]]
|carica= [[PatriarchiPatriarca della Chiesa assira d'Oriente(cristianesimo)|Patriarca]] della [[Chiesa assira d'Oriente]]<br />[[Vescovo]] di [[Arcidiocesi di Seleucia-Ctesifonte|Seleucia-Ctesifonte]]
|periodo= [[596]] - [[604]]
}}
{{portale|biografie|Cristianesimo}}
 
[[Categoria:Patriarchi della Chiesa assira d'Oriente]]
{{portale|biografie}}
 
[[Categoria:Vescovi cristiani orientali assiri]]
[[Categoria:Patriarchi della Chiesa assira d'Oriente]]