Sabrisho I: differenze tra le versioni
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{{Vescovo
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La sua vita è descritta in modo dettagliato dalla ''[[Cronaca di Seert]]''<ref>Parte II, § 65 e seguenti.</ref> e da una biografia dal titolo ''Storia degli atti de Mar Sabrisho, catholicos patriarca'', scritta da Pietro, abate del monastero di Beth Abe.▼
==Biografia==
▲La sua vita è descritta in modo dettagliato dalla ''[[Cronaca di Seert]]''<ref>Parte II, § 65 e seguenti.</ref> e da una biografia dal titolo ''Storia degli atti de Mar Sabrisho, catholicos patriarca'', scritta da Pietro, abate del
Nato verso gli inizi del [[VI secolo]] a Pirozabad, villaggio della regione di [[Beth Garmai]] ([[Kirkuk]]), figlio di un pastore cristiano, entrò da ragazzo come studente alla [[scuola di Nisibi]], dove insegnava il maestro Abramo di Beth Rabban. Terminati gli studi, entrò nel monastero presso il monte Qardou, dove restò nove anni; in seguito si fece eremita su una montagna chiamata Cha'ran. Qui si impose all'attenzione della comunità cristiana per i molti miracoli che gli si attribuivano; all'epoca del patriarca [[
Durante il suo episcopato, crebbe ulteriormente la sua fama di santità. Nel [[594]] divenne decisivo nella conversione al cristianesimo dell'emiro Nu'man III degli arabi [[Lakhmidi]] e della sua adesione alla [[Nestorianesimo|dottrina nestoriana]]; le agiografie raccontano che Sabrisho operò un miracolo guarendolo da una terribile malattia. Alla morte di Ishoyahb I, il vescovo di Lashom fu designato dal re [[Cosroe II]] quale nuovo ''[[catholicos]]'' di [[Seleucia al Tigri|Seleucia]]-[[Ctesifonte]]; fu solennemente intronizzato il giovedì santo 19 aprile [[596]]. Fu il primo monaco ad accedere alla carica più importante nella [[Chiesa
Diversi cristiani nestoriani occupavano posti di primo piano nella corte persiana. Una delle spose di Cosroe II, Chirin, era cristiana. C'era poi l'astrologo Aba di Kaskar e soprattutto il primo medico della corte reale, Gabriele di Singar. Il patriarca Sabrisho tuttavia entrò ben presto in conflitto con quest'ultimo, che [[Scomunica|scomunicò]] accusandolo di
Uno dei grandi problemi che agitò la Chiesa persiana durante il patriarcato di Sabrisho fu la dissidenza di Henana di Adiabene, direttore della [[scuola di Nisibi]], che aveva abbandonato l'insegnamento di [[Teodoro di Mopsuestia]], adottata ufficialmente dalla Chiesa nestoriana fin dal [[V secolo]], a favore delle formulazioni teologiche di [[Giovanni Crisostomo]]; in altre parole, Henana si era allontanato dal [[nestorianesimo]] per avvicinarsi alla dottrina ufficiale della Chiesa romano-bizantina. Nel mese di maggio del 596 il nuovo patriarca convocò un concilio nazionale per combattere l'[[eresia]] di Henana di Adiabene, e per dare maggior impulso al rinnovamento monastico sulla scia di quanto già stava facendo Abramo di Kaskar, il grande riformatore del monachesimo nestoriano.
Secondo la ''[[Cronaca di Seert]]'', Sabrisho mantenne importanti relazioni epistolari con l'[[imperatore bizantino]] [[Maurizio
==Note==
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==Bibliografia==
*{{fr}} Jérôme Labourt, [https://archive.org/stream/LeChristianismeDansLempirePerse/Le_christianisme_dans_l_empire_perse_sou#page/n219/mode/1up ''L'avènement de Chosrau II. Catholicat de Sabriso''], in ''Le christianisme dans l'empire perse sous la dynastie Sassanide (224-632)'', Paris, 1904, pp.
*{{fr}} Jean-Baptiste Chabot, [https://archive.org/stream/ChabotSynodiconOrientale/chabot%20synodicon%20orientale#page/n448/mode/1up ''Synodicon orientale ou Recueil de synodes nestoriens''], Paris, 1902, pp.
*{{la}} [[Michel
==Collegamenti esterni==
*{{en}} Sebastian P. Brock, [https://gedsh.bethmardutho.org/entry/Sabrisho-I ''Sabrishoʿ I''], Gorgias Encyclopedic Dictionary of the Syriac Heritage, Electronic Edition
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▲[[Categoria:Patriarchi della Chiesa assira d'Oriente]]
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