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Il '''bisonte europeo''' ('''''Bos bonasus''''' {{zoo|[[Linneo|Linnaeus]]|[[1758]]}}; spesso anche '''''Bison bonasus''''') è una specie di [[Bovini|bovino]] [[Europa|europeo]].un Intempo passato,diffusa questi animali popolavano lenelle [[Foresta vergine|foreste primigenie]] dell'Europa occidentale, centrale e sud-orientale fino all'[[Alto Medioevo]]. Il lorosuo habitat naturale comprende foreste di latifoglie, conifere e miste in [[Zona temperata|zone temperate]], caratterizzate da ampie aree aperteradure. IQuesti bisonti europeianimali sono animali gregari, ma, a causa delle peculiaritàcaratteristiche del loro habitatambientali, vivono in piccoli [[Branco|gruppi]] relativamente piccoli. Le mandrie tipiche contano tra i 12 e i 20 individui, principalmente femmine e giovani., Imentre i maschi adulti, invece, si uniscono ai gruppiaggregano solo durante il periodo dell'accoppiamentoriproduttivo. SebbenePur ilavendo bisonteun europeoaspetto esimile quelloal bisonte americano (''[[Bos bison]]''), abbianole undue aspetto simile,specie non sono strettamente imparentati. Tuttaviaimparentate, le due specie sonosebbene completamentesiano interfeconde, ovveroe possonopossano riprodursi tra loro senza difficoltà.
In Europa, oltre al bisonte europeo propriamente detto, (''Bosnoto bonasus''),anche spesso chiamatocome «bisonte delle pianure», esisteva anche il bisonte del Caucaso (''[[Bison bonasus caucasicus|Bos caucasicus]]''), oggi estinto. Quest'ultimo è talvolta considerato una semplice [[sottospecie]] del bisonte europeo, con la denominazione scientificadenominata ''Bos bonasus caucasicus''. Si ritiene che questaparte sottospeciedel sisuo patrimonio genetico sia parzialmentestato preservatapreservato attraverso [[Ibrido|ibridazioniincroci]] con il bisonte delle pianure. Nell'attualeAttualmente, nella popolazione deldi bisontebisonti europeoeuropei si distinguono diverse linee genetiche: la linea delle Pianure è, composta esclusivamente da esemplari geneticamente puri del bisonte delle pianure, mentre; la linea delle Pianure-Caucaso, derivaderivata dall'incrocio tra il bisonte delle pianure e quello del Caucaso.; Esiste inoltree la linea di Montagna, che rappresenta unrisultato dell'incrocio tra il bisonte delle pianure, il bisontequello del Caucaso e una successiva introduzione di geni del bisonte americano. Tutti gli esemplari geneticamente puri ospitati in cattività sono registrati nel registro globale del bisonte europeo, gestito presso il [[parco nazionale di Białowieża]].
Negli anni '20 del Novecento, il bisonte europeo era gravemente minacciato dirischiava l'estinzione;: l'ultimo esemplare selvatico, un bisonte del Caucaso, fu abbattuto nel 1927 nella regione del [[Catena del Caucaso|Caucaso]]. TuttiGli iattuali bisonti europei attualmente viventi discendono da soli dodici esemplariindividui ospitatimantenuti in cattività in zoo e riserve.,<ref name="kra42"/> Questail ridottache ha ridotto drasticamente la variabilità genetica, rappresentarappresentando una delle principali minacce allaper la sopravvivenza a lungo termine della [[specie]].<ref>{{cita web | lingua=de | autore=Ariane Bemmer | url=http://www.tagesspiegel.de/politik/lob-des-wiederkaeuens/8859312.html | titolo=Lob des Wiederkäuens | sito=[[Der Tagesspiegel]] | data=28 settembre 2013}}</ref> Grazie agli sforzi di zoo e privati per preservare il bisonteconservazione, le prime mandrie selvatiche furono [[Reintroduzione|reintrodotte]] nel 1952 nell'area dell'odiernonel [[parco nazionale di Białowieza]], situato al confine tra Polonia e Bielorussia. Nel 2004 si contavano 31 popolazioni selvatiche per un totale di 1955 individui, pari al 60% della popolazione globale.<ref name="kra265"/> Nel 2013, una mandria di otto bisonti fufurono liberataliberati nel [[Rothaargebirge]] (vedi [[#Auswilderung in Deutschland|sotto]]), segnando il ritorno deidella bisontispecie allo stato selvatico in Germania dopo oltre mezzo500 millennioanni. La Schutzgemeinschaft Deutsches Wild dichiarò il bisonte «animale dell'anno» nel 2008 e di nuovo nel 2014.<ref>{{cita web | lingua=de | url=https://web.archive.org/web/20071008041503/http://www.sdwi.de/tiere/index.htm | titolo=Schutzgemeinschaft Deutsches Wild: Tier des Jahres | sito=sdwi.de | accesso=27 ottobre 2023}}</ref> Nel 2022, per la prima volta, una femmina adulta e due giovani bisonti furono reintrodotti in Inghilterra, in una foresta vicino a [[Canterbury]]. Tuttavia, la liberazione di un maschio proveniente dalla Germania per unirsi alla mandria fu ritardata a causa delle complicazioni burocratiche post-Brexit.<ref>{{cita web | lingua=de | sito=''[[Die Tageszeitung]]'' | data=19 luglio 2022 | url=https://taz.de/!5865588/ | accesso=22 luglio 2022}}</ref> Nel 2019, la popolazione globale di bisonti europei contava 9112 individui:, di cui 1792 in cattività, 501 in stato semi-selvatico e 6819 in libertà.<ref>{{cita pubblicazione | autore=Gabriel Dănilă ''et al.'' | titolo=The Reintroduction Analysis of European Bison (Bison bonasus L., 1758) in the North of Romania and the Identification of the Most Favourable Locations | data=13 giugno 2022 | rivista=Forests | numero=13 | volume=920 | doi=10.3390/f13060920 | url=https://mdpi-res.com/d_attachment/forests/forests-13-00920/article_deploy/forests-13-00920.pdf?version=1655091016 | accesso=27 ottobre 2023}}</ref> Nel 2023, il numero di bisonti selvatici eraè salito a 7200 esemplari.<ref>{{cita web | lingua=de | url=https://www.wwf.de/themen-projekte/artenlexikon/wisent-europaeisches-bison | titolo=Wisente (Europäische Bisons) | sito=WWF | accesso=5 marzo 2024}}</ref>
== Descrizione ==
[[File:European bison (Bison bonasus) male Białowieza.jpg|thumb|Un maschio a Białowieża]]
[[File:Bison bonasus 02 MWNH 1527.jpg|thumb|Il cranio]]
Il bisonte europeo è, dopo l'estinzione dell'[[Bos primigenius|uro]], il più grande e pesante [[Mammalia|mammifero]] terrestre del continente europeo, nonchée l'ultimo rappresentante delle specie di [[boviniBovini|bovino]] selvatici inselvatico [[Europa|europeo]]. Una caratteristica distintiva deidella bisontispecie è la presenza di 14 paia di [[Costa (anatomia)|costole]] e cinque [[Vertebra lombare|vertebre lombari]], rispetto ai [[Bos taurus|bovini domestici]], che ne hanno rispettivamente 13 paia di costole e sei vertebre lombari.<ref>Mohr, p. 7.</ref> I maschi adulti sono significativamente più grandi e pesanti rispetto alledelle femmine, adulte,ma unaquesta differenza che diventa evidente solo adopo partire dalil terzo anno di vita. Alla nascita, le femmine pesano in media 24 kg, mentre i maschi 28 kg.<ref name="kra38"/> Nei primi tre mesi di vita, il loro peso raddoppia e, al compimento del primo anno, le femmine raggiungono un peso medio dicirca 175 kg e, i maschi 190 kg. A quattro anni, i maschi allevati in cattività possono pesarearrivare circaa 500 kg, mentre le femmine arrivano a 400 kg. Il bisonte maschioallevato più pesante allevato in Polonia ha raggiunto un peso dii 920 kg.<ref name="kra39"/> Tuttavia, igli bisontiesemplari selvatici neldel parco nazionale di Białowieża sono sensibilmente più leggeri: i maschi di quattro anni pesano in media 467 kg e le femmine 341 kg., Ilcon bisonteun selvatico più pesantemassimo registrato nel parco pesavadi 840 kg.<ref name="kra38"/>
La lunghezza del corpo (dalla testa alla coda) deinei maschi di oltre sei anni può raggiungerearrivare ia tre metri, con un'altezza al [[garrese]] fino a 1,88 metrim. Le femmine, invece,raggiungono hannoal una lunghezza massima dimassimo 2,70 metrim e un'altezza1,67 al garresem di 1,67 metrialtezza.<ref name="kra39"/><ref name="kra40"/>
=== Aspetto ===
[[File:Bison bonasus right eye close-up.jpg|thumb|La [[Pupilla#Anatomia comparata|pupilla ovale]] dell'occhio destro di un bisonte]]
Il corpo del bisonte europeo, in entrambi i sessi, è relativamente corto e stretto, con la testa bassa e piccola rispetto al corporesto. Una caratteristica distintiva è ilIl profilo dorsale che scende dal garrese verso la parte posteriore, ementre la robusta muscolatura della parte anteriore è molto sviluppata, chein contrastacontrasto con il posteriore più esile.<ref>Mohr, p. 17.</ref> I vitelli nascono con proporzioni corporee equilibrate, e prive disenza queste caratteristiche disarmoniche, che iniziano a svilupparsimanifestarsi tra gli otto e i dieci mesi. diNei etàmaschi, i [[Processo spinoso|processi spinosi]] delle [[Vertebra toracica|vertebre toraciche]] sono più lunghi e circondati da una muscolatura più sviluppata, conferendo loro una gobba più pronunciata rispetto alle femmine.<ref name="kra30"/>
Nei maschi, i [[Processo spinoso|processi spinosi]] delle [[Vertebra toracica|vertebre toraciche]] sono più lunghi e circondati da una muscolatura più sviluppata, conferendo loro una gobba molto più pronunciata rispetto alle femmine.<ref name="kra30"/> Le orecchie sono corte, larghe, copertericoperte dadi una fitta peluria e quasi nascoste dal folto pelo della testa.<ref>Niethammer ''et al.'', p. 280.</ref> Entrambi i sessi presentano corna, posizionate sul bordo posteriore del cranio; quelle delle femmine sono più corte e sottili rispetto a quelle deiai maschi. I vitelli nascono già con piccoli abbozzi di corna, che iniziano a piegarsiincurvarsi verso l'interno a partire dal secondo anno di vita, mantenendo però una distanza maggiore tra le punte rispetto alla basibase.<ref>Mohr, p. 9.</ref> LeNelle femmine, presentano unala curvatura delle cornaè più accentuata rispetto ai maschi, rendendo la distanza tra le punte piùinferiore piccolaa neiquella dei maschi. Le corna sono generalmente di colore grigio-neronere, ma alcune presentanocon punte chiare, specialmente nei maschi più anziani, che spesso hannole puntehanno smussate.<ref name="kra33"/>
Le femmine hanno una piccola mammella piccola con due paia di capezzoli, posizionataben innascosta altonella eparte benalta nascostadel ventre. Nei maschi, lo [[scroto]] è aderente all'addome e di dimensioni ridotte rispetto a quellequello di undei bovinobovini domesticodomestici. Il [[prepuzio]] termina con un ciuffo di peli, permettendocaratteristica diutile per distinguere i sessi durante le osservazioni sul campo. Gli [[Occhio|occhi]], relativamente piccoli, sono di colore marrone,marroni con una [[pupillaPupilla|pupille]] ovaleovali orizzontale.orizzontali, mentre Ii margini delle palpebre e la [[congiuntiva]] sono neri.<ref name="Ni281"/> Un tratto caratteristico delIl bisonte europeo è ilinoltre suocaratterizzato da un odore di [[Muschio (endocrinologia)|muschio]].
La pelle è particolarmente spessa sullanella parte superiore del collo e molto elastica. Esistono testimonianze di incidentiesemplari osopravvissuti combattimenti in cui i bisonti hanno subitoa gravi ferite interne senza che la pelle fosselacerazioni laceratacutenee.<ref>Krasińska ''et al.'', p. 37.</ref> Il repertorio vocale dei bisonti è limitato e comprendea un brontolio profondo e a uno sbuffo secco, emessoemessi in situazioni di eccitazione.<ref>Mohr, p. 21.</ref> Le femmine riconoscono i propri vitelli attraverso i vocalizzi, e i vitelliviceversa, a loro volta, possono individuare le madri anche in mandrie numerose grazie al suono della loro voce.<ref name="kra34"/>
=== Mantello ===
[[File:Neandertal - Wisent.jpg|thumb|Femmine al pascolo nel Wildgehege Neandertal]]
[[File:Bison bonasus horn p.jpg|thumb|Primo piano di un corno]]
Il colore del mantello del bisonte europeo può variarevaria leggermente tra gli individui, ma negli esemplari adulti è prevalentemente marrone chiaro o marrone intenso. Le zone più scure si trovano sui lati della testa e nella parte inferiore delle zampe. Intorno al muso e agli occhi, iil pelipelo sonoè corticorto e lisciliscio, mentre sopra l'area nuda del naso si trova solitamentecon una sottile striscia di colore grigio chiaro sopra il naso.<ref>Mohr, p. 18.</ref>
Sulla parte anteriore del corpo, i peli di guardia sonosi allungatiallungano, formando una criniera lungo la gola e la parte anteriore delil petto. I peli sullaSulla fronte, i peli lunghi circa 20 centimetri,cm ricadono in avanti e si adagiano sulla testa.,<ref>Mohr, p. 11 e p. 17.</ref> Neimentre maschinei adulti,maschi la barba può raggiungere una lunghezza dii 34 centimetricm.<ref>Niethammer ''et al.'', p. 284.</ref> I peli più lunghi si trovano sullaLa coda, doveha possonopeli arrivarelunghi fino a 50 centimetricm, toccandoarrivando lall'articolazione del garretto.<ref name="kra30"/><ref name="kra31"/> La quantità di sottopelo e di peli di guardia varia a seconda della stagionestagionalmente, raggiungendo il massimo in inverno. La muta del mantello estivo inizia generalmente a marzo, con: i maschi più anziani che perdono per primi i peli della testa e del collo., Durante questa fase,con la lanugine staccatache sirimane accumulaattaccata in ciuffi lungo iai peli di guardia e rimane sul mantello finché il bisonte non laviene rimuoverimossa strofinandosi.<ref>Mohr, p. 18 e p. 19.</ref> LaIn mutamedia, della mantellomuta dura in media 138 giorni nei maschi e 183 giorni nelle femmine.<ref name="kra31"/>
I vitelli, alla nascita, hanno un mantello di colore rosso-bruno., Soloche conassume la primacolorazione muta del pelo, che avvieneadulta tra il terzo e il quarto mese di vita, assumono un colore simile a quello degli esemplari adulti.
=== Prestazioni fisiche ===
La vista dei bisonti europei non è particolarmente sviluppata, ma il loro senso dell'olfatto è molto acuto., Graziepermettendo aloro questadi capacità,ritrovare i membricompagni di una mandria separati riescono a ritrovarsi seguendo le tracce olfattive lasciate dagli altri. Allo stesso modo, unUn maschio può seguireindividuare una mandria di femmine semplicemente rilevando le loro impronte odoroseolfattive.<ref name="kra33"/><ref name="kra34"/>
INonostante bisontila sonoloro inmole, gradoi dibisonti possono galoppare a velocità relativamente elevate, raggiungendo fino a 60 km/h duranteper unobrevi sprint.tratti,<ref name="ni90"/> Tuttavia, possono mantenere questa velocità solo per menoinferiori diai 100 metri, dopo i quali devono fermarsi per riprendere fiato. Il loro movimentopasso abituale è un passo lento e attento, durantecon ilun qualetrasferimento ildel peso del corpo viene trasferito su una zampa solo quando questa è saldamenteben appoggiata al suolo.<ref name="kra35"/> La lunghezza del passo varia tra 75 e 115 centimetricm.<ref name="Ni281"/> Nonostante il loro aspetto massiccio, i bisonti sono sorprendentemente agili: possono saltare ostacoli alti fino a due metri e superare fossati larghi tre metri.<ref name="ni90"/>
Sorprendentemente agili, possono saltare ostacoli alti fino a due metri e superare fossati larghi tre metri.<ref name="ni90"/>
== Distribuzione e habitat ==
Durante la seconda guerra mondiale, le popolazioni di bisonti subirono un forte declino. A Białowieża, centro cruciale per la conservazione della specie, i bisonti furono protetti dalla caccia di frodo grazie a una strategia adottata nel luglio 1944: con l'avvicinarsi delle truppe sovietiche, i cancelli dei recinti furono aperti, permettendo ai bisonti di rifugiarsi nella vasta foresta.<ref>Mohr, p. 58.</ref> Dopo la guerra, le autorità polacche adottarono rapidamente misure per proteggere la specie. Già nel 1946, alcuni bisonti furono trasferiti dal lato polacco a quello bielorusso della foresta di Białowieża per avviare un nuovo programma di allevamento.<ref>Gottschalk, p. 96 e p. 97.</ref> Nel 1949, la popolazione globale di bisonti puri contava 69 individui, distribuiti in quattro centri di allevamento in Polonia e due in Unione Sovietica.<ref>Gottschalk, p. 97.</ref>
Il registro genealogico del bisonte europeo è il più antico al mondo per una specie selvatica e ha documentato fin dall'inizio le tre principali linee genetiche principali: la linea delle Pianure, la linea di Montagna e la linea dekkedelle Pianure-Caucaso.<ref>Sambraus, p. 16.</ref> Fino al 1940, il registro fu curato dal direttore dello zoo Goerd von der Groeben e, successivamente, da Erna Mohr, che aveva già contribuito alla conservazione del [[Equus ferus przewalskii|cavallo di Przewalski]].<ref>Merian, 1953. Volume 11, pp. 56-57.</ref> Dopo la guerra, il registro fu gestito da Jan Żabiński, direttore dello zoo di Varsavia, in collaborazione con Erna Mohr, con l'obiettivo iniziale di verificare la genealogia degli esemplari sopravvissuti.<ref>Krasińska ''et al.'', p. 25.</ref> Oggi, il registro è mantenuto a Białowieża.
=== Aktueller Bestand und Ziele der Bestandsentwicklung ===
Nel 2006, il registro genealogico del bisonte europeo contava circa 3200 esemplari geneticamente puri, di cui circa 420 allevati in Germania, 26 in Svizzera e 13 in Austria.<ref name="Sa17"/> Già nel 2004, circa il 60% della popolazione globale viveva in libertà.<ref>Krasińska ''et al.'', p. 261.</ref>
Dal 1996 è attivo un [[Programma europeo per le specie minacciate|Programma Europeo per la Conservazione Ex-Situ]], che coordina l'allevamento dei bisonti in cattività tra vari zoo. Questo programma ha l'obiettivo di garantire launa gestione genetica accurata e di concentrarsifavorire sullala reintroduzione in natura. TraUno gli obiettividegli principaliaspetti vifondamentali è lapermettere possibilitàai perbisonti i bisontireintrodotti in libertà di recuperare, attraverso la selezione naturale, le caratteristiche dei loro antenati selvatici.<ref name="spiegel 20.12.2012">{{cita web | autore=Marco Evers | url=https://www.spiegel.de/wissenschaft/natur/wisente-werden-in-nrw-in-freie-wildbahn-entlassen-a-874168.html | titolo=Wisente werden in NRW in freie Wildbahn entlassen | sito=[[Spiegel Online]] | data=20 dicembre 2012 | accesso=2 maggio 2020}}</ref> UnInoltre, altroil scopoprogramma èmira quello dia ridurre i costi di mantenimento degli esemplari in cattività, consentendofacilitando unla incrementocrescita delle popolazioni grazie alletramite reintroduzioni.<ref name="kra260"/> Per garantire il successo didelle queste ultimereintroduzioni, si cerca di stabilire popolazioni in aree doveche èpermettano possibiledi raggiungere una dimensione [[Demografia|demograficamente]] sostenibile di almeno 100 individui. Un esempio significativo si trova nella [[Zona di alienazione|zona di esclusione di Černobyl']], al confine tra Bielorussia e Ucraina, dove i primi tentativi di insediamento fallirono,<ref name="chernobyl">{{cita web | autore=S. P. Gashchak | url=http://www.chornobyl.net/en/index.php?newsid=1228145486 | titolo=What do we know about ox? Coming 2009 is the year of the ox – Let it become the year of the European bison rescue! | sito=chornobyl.net | editore=Chornobyl Center | anno=2008 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090727053939/http://www.chornobyl.net/en/index.php?newsid=1228145486 | dataarchivio=27 luglio 2009 | accesso=27 ottobre 2023}}<br/>{{cita web | autore=Mark Resnicoff | url=http://www.chernobylee.com/blog/2008/12/2009-year-of-the-european-biso.php | titolo=2009 – Year of the European Bison Rescue | sito=chornobyl.net | editore=Chernobyl and Eastern Europe, chernobylee.com | data=8 dicembre 2008 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110709223715/http://www.chernobylee.com/blog/2008/12/2009-year-of-the-european-biso.php | dataarchivio=9 luglio 2011 | accesso=27 ottobre 2023}}</ref> ma dove oggi vivonoospita diverse mandrie.<ref name="Radioaktive Wölfe"/> Anche nella regione di [[Oblast' di Černivci|Černivci]]-[[Oblast' di Vinnycja|Vinnycja]], nel sud dell'Ucraina, esiste una popolazione stabile di quasi 100 esemplari. Nel Borkener Forst, vicino a [[Olsztyn]], in Polonia nord-orientale, nel 2011 si contavano 80 bisonti, discendenti da esemplari che erano fuggiti da un recinto.<ref>{{cita pubblicazione | rivista=Preußische Allgemeine Zeitung/Folge 35–11| vomnumero=35 | data=3. Septembersettembre 2011.}}</ref>
Un programma di coordinamento genetico mira a preservare e incrementare la diversità genetica nelle popolazioni selvatiche, favorendofacilitando, quando necessario, il trasferimento di bisonti tra le varie popolazioni libere. L’obiettivo a lungo termine è quello di creare popolazioni stabili di almeno 3000 esemplari selvatici sia per la linea Flachlanddelle Pianure sia per la linea Flachlanddelle Pianure-KaukasusCaucaso.<ref>Krasińska ''et al.'', p. 263-265.</ref><ref name="Sa17"/>
Nel 2020, il numero di bisonti europei selvatici in Europa era distimato in circa 6200 individui, distribuiti in 47 mandrie. Tuttavia, solo otto mandrie erano abbastanza numerose da garantire la sopravvivenza autonoma della popolazione. La maggior parte dei bisonti viveva in Europa orientale, principalmente in Russia, Bielorussia e Polonia.<ref>{{cita pubblicazione | rivista=[[Der Spiegel]], | numero=52/ | anno=2020, S.| p=111, Fußnote: „6200“}}</ref>
=== Il bisonte come agente della gestione del paesaggio ===
Quando una [[Torbiera|zona paludosa]] viene bonificata e destinata all'agricoltura, puòpossono verificarsi unfenomeni notevoledi abbassamento del livello del terreno e un significativo fenomeno di [[Erosione#Erosione eolica|erosione]] del suolo causatocausata dal vento. Un esempio evidentesignificativo è rappresentato dalil Donaumoos, dellain Baviera antica, dove negli ultimi 200 anni si sono persi fino a 3 metri di [[torba]] su ampie superfici.<ref>{{cita libro | autore=Walter Martin, Reinhard Jochum e Robert Traidl | capitolo=3. Geologie und Böden in Bayern | titolo=Exkursionsführer München 2015 | città=Monaco di Baviera | data=settembre 2015 | lingua=de | editore=DBG Mitteilungen |BandReihe=117 |HrsgReihe=[[Deutsche Bodenkundliche Gesellschaft]] |Seiten=25 |ISSNformalFalsch=0343-1071 |Kommentar=Jahrestagung der [[Deutsche Bodenkundliche Gesellschaft|DBG]] vom 2. bis 10. September 2015 |Onlineurl=https://www.dbges.de/de/system/files/mitteilungen_dbg/Mitteilungen%20der%20DBG%202015_117.pdf |Format=PDF |KBytes=24777 <!--|Abruf=2023-10-27-->}}</ref> Per contrastare questaquesto evoluzionefenomeno, è stato pianificato di aumentare la percentuale di prati e pascoli al di sopra del 50% entro il 2030., Lcon l'obiettivo è quello di garantire un utilizzouso sostenibile della zona, principalmente attraverso il [[pascolo]] controllato. A tal fine, sono in corso sperimentazioni sullper valutare l'idoneità di diverse razze di animali da allevamento. Nel 2003, è stato inaugurato un recinto di 25 ettari per bisonti, che attualmente ospita circa 30 esemplari.<ref>{{cita web | url=https://www.haus-im-moos.de/5.0.html | titolo=Das Wisentprojekt im Donaumoos | sito=haus-im-moos.de | editore=Haus im Moos, Stiftung Donaumoos Freilichtmuseum und Umweltbildungsstätte | lingua=de | accesso=27 ottobre 2023}}</ref><ref>{{cita web | url=https://www.wisentgehege-donaumoos.de/wisente-im-donaumoos | titolo=Wisentgehege Donaumoos | sito=wisentgehege-donaumoos.de | editore=Donaumoos-Zweckverband | lingua=de | accesso=27 ottobre 2023}}</ref>
=== Conflitti con l'uomo ===
[[File:Wisentsauerland1.jpg|thumb|Primo piano di un bisonte]]
Gli attacchi dei bisonti europei agli esseri umani sono estremamente rari e, nella maggior parte dei casi, coinvolgono animali allevati in recinti e quindi, abituati alla presenza umana.<ref name="Gottschalk, S. 79" /> Nei recinti, come quello di Damerower Werder (320 ettari),<ref>{{cita web | url=https://web.archive.org/web/20150730023453/http://www.mecklenburg-vorpommern.eu/cms2/Landesportal_prod/Landesportal/content/de/Urlaub_und_Freizeit/Natur_erleben/Zoos_und_Tiergaerten/Wisentreservat_Damerower_Werder/index.jsp | titolo=Wisentreservat Damerower Werder | lingua=de}}</ref> sivengono utilizzanoutilizzati fucili anestetici per garantire la sicurezza durante la separazione didegli animali dalla mandria.<ref>Gottschalk, p. 39.</ref> I bisonti selvatici, invece, reagisconotendono generalmentea con la fugafuggire quando incontrano persone nel bosco. Di solito si allontanano rapidamente di 100-150 metri e poi si radunano. Le mandrie con più giovani mostrano un comportamento particolarmente timoroso. Situazioni potenzialmente pericolose per gli esseri umani si verificano solo quando gli animali vengono sorpresi e la loro distanza di fuga viene superata. Le femmine con i piccoli e i maschi durante il periodo della riproduzioneriproduttivo possono reagire in modo aggressivo se si sentono minacciati., ma Questoquesto comportamento non è diverso da quello di altre specie selvatiche. Tuttavia, a causa della loro natura vigile, tali situazioni sono rare e, più frequentemente, si sottolinea la difficoltà di osservare i bisonti in natura.<ref>Siehe beispielsweise Gottschalk, S. 43 oder Nigge.</ref> I bisonti segnalano il loro stato di agitazione scuotendo la testa, emettendo brontolii minacciosi, scavando il terreno con gli zoccoli anteriori e muovendo la coda in modo energico. Se launa persona non si allontana, il bisonte potrebbe attaccare.<ref name="kra144"/>
ConflittiI conflitti tra bisonti e persone si verificano principalmente quando i bisonti visitanoentrano nei campi coltivati o danneggiano i depositi di fieno. In Polonia, si è osservato che la rilocalizzazione degli animali non risolve il problema, poiché spesso tornano nelle aree ricche di cibo.<ref name="kra144"/> Nei pressi della foresta di Białowieża, in un periodo di circa 40 anni, sono stati riportati undici casi di ferimento di [[Equus caballus|cavalli]] e cinque di [[Bos taurus|bovini]] da parte dei bisonti. Questi incidenti sono spesso dovuti a un singolo colpo di corno di un maschio adulto verso un animale domestico che cercava di interagire. I cani, invece, vengono generalmente ignorati, ma se i bisonti si sentono minacciati dalla loro presenza, possono attaccarli, caricandoli con le corna o calpestandoli,.<ref>Fritz seGottschalk siha sentonoassistito minacciatipersonalmente dallaall'uccisione lorodi presenza.<ref>Fritzun Gottschalkcane warmeticcio persönlichdelle Zeuge,dimensioni wiedi imun Dameroweralano Wisentgehegeda einparte doggengroßerdi Mischlingshundun vonbisonte einemmaschio Wisentbullennel getötetrecinto wurdedei bisonti di Damerow, Sp. 27.</ref><ref name="kra147" />
=== Caccia moderna ===
[[File:Ruseckas-Stumbro medžioklė.jpg|thumb|Kanuti Rusiecki: ''Caccia al bisonte con i cani'', XIX secolo, Vilnius]]
Tralasciando le intense attività di bracconaggio seguite alla fine della prima guerra mondiale, la caccia al bisonte europeo in epoca moderna si svolgeva principalmente sotto forma diattraverso grandi battute di caccia di corte, organizzate con grande dispendio di risorse. Durante questeQueste battute, dettenote come «cacce regolate», prevedevano che i bisonti, insieme ad altri grandi animali selvatici di grande taglia, venivanovenissero radunati per settimane in aree via viaprogressivamente più piccole,. finoIl agiorno esseredella indirizzaticaccia, daii battitori inli modoindirizzavano daverso posizionarsipostazioni al megliostrategiche per facilitare il tiro nelai giorno della cacciacacciatori. Un esempio significativo è rappresentato dallala caccia organizzata dal re di Polonia [[Augusto III di Polonia|Augusto III]] nel 1752, durante la quale furono abbattuti 42 bisonti, di cui 20 daldallo stesso re e dalla moglie, [[Maria Giuseppa d'Austria]], da apposite postazioni sopraelevate appositamente predisposte.<ref name="nig126"/><ref>Gottschalk, p. 68 e p. 69.</ref> Con il passaggio tra il XVIII e il XIX secolo e l'avvento del [[Romanticismo]], taliqueste pratiche di caccia persero popolarità in Europa, venendo gradualmente sostituite da un'etica venatoria più rispettosa e, basata sul «giusto prelievo». Tuttavia, presso la corte [[Impero russo|russa]], queste battute continuarono fino al 1900. Nel 1860, durante una caccia organizzata per lo zar [[Alessandro II di Russia|Alessandro II]], furono impiegati circa 2000 contadini furono impiegati per settimane per radunare gli animali in un grande recinto. L'ultima battuta simile, tenutasisi svolse nell'autunno del 1900, sotto lo zar [[Nicola II di Russia|Nicola II]], e portò all'abbattimento di 40 bisonti.<ref>Gottschalk, p. 75.</ref> Durante l'occupazione tedesca della foresta di Białowieża nel 1915, il [[comandante in capo]] della 9ª Armata, [[Leopoldo di Baviera]], concesse permessi speciali di caccia al bisonte a personalità di alto rango,. traTra cuiquesti, l'imperatore [[Guglielmo II di Germania|Guglielmo II]] e il comandante dell'[[Ober Ost]], [[Paul von Hindenburg]], che ciascuno abbatté un grande maschio di bisonte sotto la supervisione del capo forestale Georg Escherich.<ref>[[Wolfram Pyta]]: ''Hindenburg. Herrschaft zwischen Hohenzollern und Hitler.'' Siedler, München 2007, S. 195 f.</ref>
Attualmente, il bisonte europeo è elencato come [[selvaggina]] nella legislazione venatoria tedesca, ma non ha una stagione di caccia. Tuttavia, in paesi come Bielorussia, Russia, Polonia e Ucraina, le autorità forestali e di conservazione autorizzano ogni anno l'abbattimento commerciale di bisonti selvatici, generalmente individui anziani.<ref name="nig126"/> Queste cacce avvengono in aree come il lato bielorusso di Białowieża, la [[Masuria]], i [[Carpazi]] ucraini e il Caucaso russo. LaNon [[caccia]] non puòpossono essere effettuataeffettuate tramite battute o caccia da appostamento, ma devedevono avvenire tramite pianificazione e inseguimento, spesso richiedendo giorni di sforzo per avvicinare l'animale. Questo tipo di caccia è particolarmente impegnativo, soprattutto in territori difficilimontuosi come i Carpazi o il Caucaso, e richiede grande resistenza fisica da parte del cacciatore. All'inizio del XXI secolo, il costo per l'abbattimento di un grande maschio si aggirava intorno ai 5000 euro.<ref name="nig127"/> LeQueste cacce di questo tipo sono oggetto di dibattito. I critici sottolineano il paradosso di permettereconsentire la caccia a una specie minacciata di estinzione. I sostenitori, invece, ritengono che una gestione venatoria regolata sia necessaria per mantenere l'equilibrio ecologico, evitando sovrappopolazioni che potrebbero causareportare al degrado ambientale e aumentareall'aumento ildel rischio di epidemie tra gli animali. ComeUn esempio, viene spesso citato è il drammatico declino della popolazione di bisonti a Białowieża intorno al 1890, causato da un'epizoozia legata all'eccessiva densità di individui. Secondo questa visione, la caccia regolamentata può contribuire non solo contribuirebbe alla gestione della specie e del suo habitat, ma permetterebbe anche adi finanziare, attraverso le tasse di abbattimento, i costi della conservazione delle popolazioni di bisonti.<ref name="nig127"/>
=== Incrocio con bovini domestici ===
[[File:Żubroń head Białowieża cropped.jpg|thumb|Uno zubron]]
Fino ad oggi, non è stato possibile addomesticare completamente i bisonti europei. Anche gli esemplari provenienti da popolazioni allevateallevati in cattività per diverse generazioni mantengono un naturale atteggiamento di diffidenza nei confronti dell'uomo.<ref name="kra260"/> Questa caratteristica si osserva persino negli esemplari allevati a mano nella riserva di Białowieża.<ref>Krasińska ''et al.'', p. 139 e p. 140.</ref>
Un aspetto interessante è che, nonostante il fatto che in passato la foresta primigenia di Białowieża fosse utilizzata in passato come [[Silvopastorizia|pascolo]] per bovini domestici, non si hanno prove di ibridazioni naturali tra bisonti europei e bovini domestici. Questo distingue il bisonte europeo dal bisonte americano, per il quale tali incroci sono più comuni.<ref>Krasińska ''et al.'', p. 292.</ref> La prima ibridazione documentata tra bisonti europei e bovini domestici risale al 1847, realizzataquando dalil proprietario terriero polacco Leopold Walicki, checercò intendevadi allevare bovini particolarmente robusti per il traino. Gli ibridi ottenuti, noti come [[zubron]], superano i genitori per peso e dimensioni corporee. Tuttavia, i maschi della prima generazione di zubron sono [[Sterilità|sterili]], mentre le femmine possono riprodursi sia con i bisonti chesia con i bovini domestici. Gli zubron presentano una grande varietà di colori nel mantello e sono noti per la loro resistenza e robustezza. Nonostante queste qualità, il loro allevamento è stato oggi quasi completamente abbandonato.
== Europäische Organisationen zur Erhaltung des Wisent ==
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