Pompeo Trogo: differenze tra le versioni

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{{F|scrittori latini|luglio 2013}}
{{Bio
|Nome = Gneo
|Cognome = Pompeo Trogo
|PreData = {{latino|Gnaeus Pompeius Trogus}}
|Sesso = M
|LuogoNascita = Narbona
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = seconda metà del [[I secolo a.C.]]
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = [[I secolo d.C.]]?
|Epoca = I a.C.
|Attività = scrittore
|Epoca2 = I
|Attività = scrittorestorico
|Nazionalità = romano
|PostNazionalità = del periodo [[OttavianoStoria Augustodella letteratura latina (31 a.C. - 14 d.C.)|periodo augusteo]]
|Immagine = Pompeius Trogus 1777 (cropped).jpg
|Immagine = Justin, L’histoire de Trogue Pompée, impression Jehan Olivier, 1519 seul exemplaire connu.jpg
|Didascalia = EdizioneRitratto cinquecentescasettecentesco delledi ''HistoriaePompeo Philippicae''Trogo
}}
 
== Biografia ==
Brevi notizie sulla sua famiglia erano fornite dall’autore stesso.<ref>Ci sono state conservate da [[Marco Giuniano Giustino|Giustino]] XLIII, 5,11-12.</ref> Essa apparteneva alla stirpe dei [[Voconzi]], importante popolazione della [[Gallia]] sud-orientale; al tempo di [[Gneo Pompeo Magno|Pompeo]] o di [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]] i Voconzi furono ''foederati'' (alleati) ai Romani e da Pompeo, appunto, impegnato nella guerra contro [[Quinto Sertorio|Sertorio]] in [[Spagna romana|Spagna]] fra il [[76 a.C.|76]] e [[72 a.C.]], ottenne la cittadinanza romana un Trogo, antenato del nostro storico.
Pompeo Trogo visse tra il [[I secolo a.C.]] ed il [[I secolo d.C.]] Era un oriundo della [[Gallia Narbonense]]; apparteneva all’aristocrazia ellenizzata che aveva collaborato con i romani ottenendo la cittadinanza. Il nonno aveva combattuto per [[Pompeo Magno]] diventandone ''cliens'' ed aveva avuto il privilegio di fregiarsi del suo nome, mentre il padre aveva seguito [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]] in [[Gallia]]. Fu contemporaneo di [[Tito Livio]], ma ebbe una concezione della [[storia]] molto diversa.
 
Il padre del nostro, figlio del Trogo che ottenne la cittadinanza al tempo della [[guerra sertoriana]], prestò servizio sotto [[Cesare]], probabilmente al tempo della guerra gallica).<ref>Giustino, XLIII,5,12.</ref>
=== Opere ===
{{Vedi anche|Storia della letteratura latina (31 a.C. - 14 d.C.)}}
 
Trogo sarebbe nato intorno al 40 a.C. o anche poco prima: fiorì quindi tra l’ultimo decennio del [[I secolo a.C.|I sec. a.C.]] e i primi decenni del [[I secolo d.C.]] Si può presumere che la sua attività di scrittore si sia svolta a Roma, certamente sulla base di una buona educazione retorica, che traspare soprattutto dall’unico ampio e sicuro suo frammento originale,<ref>Fr. 152 Seel, contenente un discorso di [[Mitridate VI del Ponto|Mitridate VI]].</ref> ma anche dall’intera opera, pur attraverso il filtro di Giustino che, peraltro, lo dice ''vir priscae eloquentiae''.<ref>''Praefatio'', 1.</ref>
==== ''Historiae Philippicae'' ====
La sua opera principale è data dalle ''Historiae Philippicae'' in 44 libri, una vera e propria storia universale, che andava dalle antichissime vicende di [[Babilonia]] fino ai suoi tempi. Possediamo solo un compendio fatto da un certo [[Marco Giuniano Giustino]] del [[II secolo|II]] o [[III secolo]], che ha estratto i principali punti dell'opera di Trogo e li ha collegati tra loro, ricavandone ben 250 capitoli ("Di questi 44 libri – dice Giustino nella prefazione all'epitome – ho estratto quello che mi è parso più degno di essere conosciuto").
 
=== Opere ===
L'opera è una storia dell'oriente che ha come perno la dinastia macedone, infatti il titolo rimanda a [[Filippo II di Macedonia]] fondatore della dinastia macedone.
==== ''Historiae Philippicae'' ====
[[File:Iustinus - ita, negli anni dil signore MCCCCLXXVII ali giorni X semptembris - 913806 Scan00008.jpg|thumb|Edizione quattrocentesca dell'''Epitome historiarum Trogi Pompeii'']]
La sua opera principale èerano data dallele ''Historiae Philippicae'' (''Storie filippiche'') in 44 libri, una vera e propria storia universale, che andava dalle antichissime vicende di [[Babilonia (regione storica)|Babilonia]] fino ai suoi tempi dell'autore. PossediamoNe possediamo solo undei compendioframmenti<ref>Sono fatto170, daraccolti in {{Cita|''Pompei Trogi fragmenta''}}.</ref> e i ''prologi'' (ossia i sommari dei singoli libri),<ref>{{Cita web|url=http://www.thelatinlibrary.com/justin/prologi.html|titolo=Justin: Prologues|sito=www.thelatinlibrary.com|accesso=2024-11-09}}</ref> ma ci resta un certocompendio, [[Marcol'''Epitoma GiunianoHistoriarum Giustino]]Philippicarum Pompei Trogi'', fatto delnel [[II secolo|II]] o [[III secolo]] da [[Marco Giuniano Giustino]], che haaveva estratto i principali punti dell'opera di Trogo e li haaveva collegati tra loro, ricavandone ben 250 capitoli: ("Didi questi 44 libri" – dice Giustino nella prefazione all'epitome – "ho estratto quello che mi è parso più degno di essere conosciuto").
 
L'opera è una storia del Mediterraneo orientale, tanto che il titolo rimanda volutamente a [[Filippo II di Macedonia]]. Nei primi 6 libri viene fatta una [[storia della Grecia]] e dell'[[Asia]], poi ci si sofferma su Filippo di Macedonia e suo figlio [[Alessandro Magno]] (libri 7VII-12XII). Notevole interesse rivestono poi tutti i rapporti della Grecia con [[Roma]]: le guerre contro [[Pirro]] dell'Epiro, i re macedoni [[Filippo V di Macedonia|Filippo V]], e [[Perseo di Macedonia|Perseo]], [[Mitridate VI del Ponto]] e i [[Parti]]. ParteUna parte importante rivestonoriveste anche gli ebrei, da lui detti "Giudei", come in tutta la letteratura antical'[[ebraismo]], di cui tracciatracciano le origini ed i rapporti con Roma. Alla capitale dell'impero sono dedicati solo 2 libri su 44, ma bisogna vedere quanto, in questa riduzione, fu opera di Giustino e quanto opera dello stesso Pompeo Trogo.
 
Gli eroi di Pompeo Trogo sono [[Filippo il Macedone|Filippo]] ed [[Alessandro Magno|Alessandro]], ma anche [[Pirro]], [[Annibale]] e [[Mitridate VI del Ponto|Mitridate]]. Trogo rivendica allaall'antica [[Macedonia (provincia romana)|Macedonia]] e all'Oriente in generale un ruolo di primo piano nella storia antica, poichée erala considera la parte dell'[[Impero Romano|Imperoromano]] economicamente e culturalmente più evoluta. Lo storico cerca di sminuire l'importanza egemonica di Roma, lasciando intravedere un senso di sfiducia nella direzione politica dell'Urbe proprio quando essa appariva più forte e più saggia, svalutandone l'imperialismo. Il mito di Roma trionfante, diche si trova contemporaneamente in [[Tito Livio]] in Trogo, è qui visto con occhio disincantato. Infatti Pompeo: Trogo è stato l’unicouno dei pochi storici romani a non vedere tutta la Storia in funzione di Roma. La sua narrazione è molto tendente al patetico, con iperboli ripetizioni ed [[Anafora|anafore]] in quantità. Preferisce il discorso indiretto, come Cesare, e disdegna quello diretto, più proprio di Livio.
 
La sua narrazione è molto tendente al patetico, con iperboli, ripetizioni ed [[anafora (figura retorica)|anafore]] in quantità.<ref>{{Cita|Yardley|pp. 9 ss.}}</ref> Preferisce il discorso indiretto, come Cesare, e disdegna quello diretto, più proprio di Livio, tranne, forse, in un caso: il discorso di Mitridate agli alleati antiromani.<ref>XXXVIII 4-7.</ref>
==== Fonti di Trogo ====
 
Le fonti che usa Pompeo Trogo sono greche, dagli ellenisti [[Duride di Samo|Duride]] e [[Filarco di Atene|Filarco]] fino al contemporaneo [[Timagene]] autore delle ''Storie Filippiche'' , famoso per le sue posizioni anti romane.
Le fonti utilizzate sono greche, ricavate dagli ellenistici [[Duride di Samo]] e [[Filarco di Atene]], [[Eforo di Cuma]], [[Polibio]], [[Posidonio di Apamea]], [[Teopompo di Chio]], fino al contemporaneo [[Timagene]], famoso per le sue posizioni antiromane, probabilmente riunite in un perduto compendio di storia universale ellenistica (si pensi all'opera storica dello stesso Timagene di Alessandria).
 
===''De animalibus''===
A parte l'opera storiografica, Trogo si sarebbe interessato anche di zoologia, componendo un ''De animalibus'', utilizzato da [[Plinio il Vecchio]],<ref>VII 3; X 51; XI 94; XI 114 (unico frammento testuale); XVII 9; XXXI 47; altri due frammenti rispettivamente in [[Carisio (grammatico)|Carisio]], I 79 ed in [[Servio Mario Onorato]], ad Eneid., VI 783.</ref> che comprendeva almeno dieci libri. Dalle citazioni emerge come l'autore narbonese seguì pedissequamente [[Aristotele]]: del resto, l'attenzione alle digressioni emergeva anche nelle ''Historiae'', a giudicare dal compendio di Giustino.
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
=== Edizioni ===
* {{Cita libro|titolo=Pompei Trogi fragmenta|altri=collegit Otto Seel|editore=in aedibus B.G. Teubneri|città=Lipsiae|anno=1956|lingua=la|cid=''Pompei Trogi fragmenta''}}
 
=== Studi ===
* {{cita pubblicazione|autore=Alice Borgna|titolo=Il De animalibus e la leggenda delle origini in Pompeo Trogo (Iust. 43.2)|rivista=Athenaeum|editore=New Press|città=Como|volume=102/II|anno=2014|pp=475-489|url=https://iris.uniupo.it/retrieve/handle/11579/95401/53687/Borgna_Athenaeum_deAnimalibus.pdf}}
* {{Cita libro|autore=John C. Yardley|titolo=Justin and Pompeius Trogus: A Study of the Language of Justin's Epitome of Trogus|editore=University of Toronto Press|città=Toronto|anno=2003|lingua=en|isbn=0-8020-8766-3|cid=Yardley}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Cita libro|editore=apud Nicolaum Pezzana|anno=1706|titolo=Iustini Historiarum ex Pompeio Trogo lib. XLIIII|url=https://books.google.it/books?id=LcMd4e3UXqEC&printsec=frontcover&hl|città=Venetiis}}
{{Storici romani}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Antica Roma|biografie|età augustea|letteratura|lingua latina}}
 
[[Categoria:Storici romani|Pompeo Trogo]]