Regno di Mysore: differenze tra le versioni

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{{Avvisounicode}}
{{Stato storico
|nomeCorrente = Regno di Mysore
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|nomeUfficiale = ಮೈಸೂರು ಸಂಸ್ಥಾನ; State of Mysore
|linkBandiera = Flag of Kingdom of Mysore.svg
|portale =
|linkStemma = CoA Mysore 1893COA.png
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|lingua = kannadaKannada, indianoHindi, ingleseInglese
|capitale principale = [[Mysore]]
|altre capitali = [[Srirangapatna]]
|dipendente da = [[Regno Unito]] (1799 - 1947)
|dipendenti dadipendenze =
|governo = regno
|titolo capi di stato = Maharaja
|elenco capi di stato =
|organi deliberativi =
|inizio = [[1399]]
|primo capo di stato = [[Yaduraya]]
|stato precedente = [[Impero Vijayanagara]]
|evento iniziale = Disgregazione dell'Impero Vijayanagara
|fine = [[1947]]
|ultimo capo di stato = [[Jayachamaraja Wodeyar]]
|stato successivo = [[Immagine:Flag of India.svg|20 px]] [[India]]
|evento finale = Annessione all'India
|area geografica = India meridionale
|territorio originale =
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|superficie massima = 205,000 km²
|periodo massima espansione =
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|religione di stato = [[induismo]]
|altre religioni = [[protestantesimo]], [[islamismo]], [[cattolicesimo]], [[buddismo]]
|classi sociali = [[patriziaristocrazia]], [[clero]], [[popolo]]
|stato precedente = [[Impero Vijayanagara]]
|stato successivo = {{Bandiera|IND}} [[India]]
|portale =
}}
 
Il '''Regno di Mysore''' ([[1399]]-[[1947]])o '''Sultanato di Mysore''' fu un regno dell'[[India]] meridionale fondato da Yaduraya nel [[1399]] nella regione della moderna città di [[Mysore]]. Il regno, che venne governato dalla famiglia Wodeyar, inizialmente era uno Stato vassallo dell'[[Impero Vijayanagara]]. Col suo declino (c. 1565), il regno divenne indipendente. Il [[XVII secolo]] vide un'estensione dei territori statali sotto la guida di Narasaraja Wodeyar I e di Chikka Devaraja Wodeyar, che annetté il [[Karnataka]] meridionale e parti del [[Tamil Nadu]] per divenire uno degli Stati più potenti del [[Deccan]] meridionale.
 
Il regno sperimentò una crescita sostenuta del reddito ''pro capite'' e della popolazione, un cambiamento strutturale nell'economia e un maggiore ritmo dell'innovazione tecnologica, e raggiunse il culmine del suo potere economico e militare e del suo dominio nella seconda metà del [[XVIII secolo]] sotto il governo [[Islam]]ico di [[Hyder Ali]] e di suo figlio Sultan [[Tipu Sultan]] superando il [[Bangladesh|Bengala Mughal]] come potenza economica dominante dell'Asia meridionale. Durante questo periodo, il regno iniziò delle guerre coi Maratha, gli inglesi e il ''[[Nizam|Niẓām]]'' di [[Hyderabad|Hyderābād]], che culminarono nelle cosiddette [[Guerre anglo-mysore]].
==Storia==
[[Image:Mysore Palace Front view.jpg|thumb|left|250px|Il Palazzo Reale di Mysore, costruito tra il 1897 ed il 1912]]
Il regno, retto dalla famiglia Wodeyar, fu un feudo dell'[[Impero Vijayanagara]] fino alla caduta di questo nel [[1565]] in seguito alla [[battaglia di Talikota]] che ne segnò inesorabilmente il declino.
In un periodo in cui i diversi principati dell'india meridionale si dichiaravano indipendenti il Mysore, sotto il regno di [[Narasaraja Wodeyar]] e [[Chikka Devaraja Wodeyar]] si rafforzò diventando uno degli stati più potenti della regione, avendo annesso un vasto territorio che corrisponde all'attuale [[Karnataka]] meridionale.
 
L'Imperatore francese [[Napoleone Bonaparte]] desiderava stabilire una presenza francese a Mysore, rapporti con Tīpū Sulṭān e formare ulteriori [[Alleanza franco-indiana|alleanze indiane]],<ref>{{cita|Namakkal (2021)|p. 12}}.</ref> ma al successo nei primi due conflitti seguirono due sconfitte, nella terza e nella quarta guerra anglo-mysore. Dopo la morte di Tīpū nella quarta guerra del 1799, gran parte dei territori del regno venne annessa ai domini britannici, il che segnò la definitiva fine dell'egemonia mysoriana nel Deccan meridionale. I Britannici mantenendo sul trono la dinastia dei Wodeyar, trasformarono Mysore in uno [[Stato principesco]], pur se di dimensioni molto inferiori al passato. I Wodeyar mantennero il governo dello Stato sino all'indipendenza indiana nel [[1947]], quando Mysore entrò nell'[[Unione indiana]].
Il regno raggiunse l'apice del suo potere nel tardo [[XVIII secolo]] sotto il regno degli illegittimi sovrani [[Haider Ali]] e suo figlio [[Fateh Ali Tipu|Tipu Sultan]]. In questo periodo entrò in conflitto con l'impero Maratto, l'[[Impero Britannico]] e il Nizam di [[Golconda]]. Ebbero così inizio quattro guerre fra il Mysore e l'[[Impero Britannico]]. Nonostante i successi riportati nelle prime due, il Mysore fu sconfitto nella terza e nella quarta guerra Anglo-Mysore. Questa sconfitta fece sì che vasti territori del regno passassero nelle mani dei Britannici i quali, avendo messo fine all'egemonia del Mysore sul [[Deccan]] meridionale, rimisero sul trono del Mysore la legittima stirpe Wodeyars. Il Mysore divenne così un principato dell'Impero Indiano Britannico sul quale continuò a regnare la dinastia [[Wodeyars]] fino al [[1947]] quando il principato si unì alla Repubblica Indiana.
 
Anche come Stato principesco, Mysore si distingueva per essere tra le regioni più moderne e urbanizzate dell'India. Questo periodo (1799–1947) vide inoltre Mysore emergere come uno dei centri di maggiore importanza artistica e culturale in India.
==Elenco dei reggenti di Mysore==
===Feudatari dell'Impero Vijayanagara (dinastia Wodeyar; 1399-1565)===
*Yaduraya (1399–1423)
*Chamaraja Wodeyar I (1423–1459)
*Timmaraja Wodeyar I (1459–1478)
*Chamaraja Wodeyar II (1478–1513)
*Chamaraja Wodeyar III (1513–1553)
 
== Storia ==
===Re di Mysore (dinastia Wodeyar; 1565-1761)===
=== Le origini ===
*Timmaraja II (1553–1572)
Tra le fonti storiche del regno vengono inclusi molti reperti litici e alcuni piatti in rame con epigrafi in [[kannada]], [[Lingua persiana|persiano]] e altre lingue.<ref>{{cita|Kamath (2001)|pp. 11-12, pp. 226-227}}.</ref><ref>{{cita|Pranesh (2003)|p. 11}}.</ref><ref>{{cita|Rice (1921)|p. 89}}.</ref> Secondo i racconti tradizionali, il regno si originò da un piccolo Stato attorno all'attuale città di [[Mysore]] e fu fondato da due fratelli, Yaduraya (conosciuto anche col nome di Vijaya) e Krishnaraya. Le loro origini si perdono nella leggenda e sono ancora oggi oggetto di dibattito, alcuni provenienti dall'area settentrionale<ref>{{cita|Kamath (2001)|p. 226}}.</ref><ref>{{cita|Rice (2001)|p. 361}}.</ref> altri dal Karnataka.<ref>{{cita|Pranesh (2003)|pp. 2-3}}.</ref> Yaduraya si dice avesse sposato Chikkadevarasi, principessa locale, assumendo il titolo feudale di "Wodeyar" ("signore"), che fu mantenuto anche dai suoi discendenti.<ref>{{cita|Aiyangar (1911)|p. 275}}.</ref><ref>{{cita|Pranesh (2003)|p. 2}}.</ref> La prima menzione non ambigua della famiglia è però ascrivibile al [[XVI secolo]] nella [[letteratura Kannada]] del regno di [[Achyuta Deva Raya]] (1529–1542); la prima iscrizione disponibile, attribuita ai Wodeyar stessi, è ascrivibile al regno di Timmaraja II nel 1551.<ref>{{cita|Stein (1987)|p. 82}}.</ref>
*Chamaraja Wodeyar IV (1572–1576)
*Bettada Wodeyar (1576–1578)
*Raja Wodeyar I (1578–1617)
*Chamaraja Wodeyar V (1617–1637)
*Raja Wodeyar II (1637–1638)
*Narasaraja Wodeyar I (1638–1659)
*Dodda Devaraja Wodeyar (1659–1673)
*Chikka Devaraja Wodeyar (1673–1704)
*Narasaraja Wodeyar II (1704–1714)
*Krishnaraja Wodeyar I (1714–1732)
*Chamaraja Wodeyar VI (1732–1734)
 
=== L'autonomia del Regno del Mysore ===
===Sultanato di Haider Ali e [[Fateh Ali Tipu]] (1761-1799)===
I re successivi governarono come vassalli dell'[[impero Vijayanagara]] sino al declino di questo nel 1565. Da quel tempo, il regno si espanse a 33 villaggi protetti dalla forza di 300 soldati. Re Timmaraja II conquistò alcuni regni vicini,<ref>Shama Rao in {{cita|Kamath (2001)|p. 227}}.</ref> e re ''Bola'' Chamaraja IV ("Bola" significa "il coraggioso") fu il primo governante con qualche valenza politica, il quale negò il tradizionale pagamento di tributi al monarca vijayanagara, Aravidu Ramaraya.<ref>{{cita|Subrahmanyam (2001)|p. 67}}.</ref> Dopo la morte di Aravidu Ramaraya, i Wodeyar iniziarono a considerarsi sovrani effettivi del loro dominio e re Raja Wodeyar I contese [[Srirangapatna]] al governatore vijayanagara (''Mahamandaleshvara'') Aravidu Tirumalla.<ref name="sub68">{{cita|Subrahmanyam (2001)|p. 68}}.</ref> Il regno di [[Raja]] Wodeyar I vide anche un'espansione dei confini del regno con l'annessione di [[Channapatna]]:<ref name="sub68"/><ref>{{cita|Venkata Ramanappa (1975)|p. 200}}.</ref> sviluppo che permise a Mysore un grande potere politico nella regione.<ref>{{cita|Kamath (2001)|p. 227}}.</ref><ref name="ven201"/>
*Krishnaraja Wodeyar II (1734–1766)
*Nanjaraja Wodeyar (1766–1772)
*Chamaraja Wodeyar VII (1772–1776)
*Chamaraja Wodeyar VIII (1776–1796)
 
Di conseguenza, dal 1612-1613, i Wodeyar esercitarono un'autonomia sempre crescente, acquisendo nominalmente la signoria di Aravidus. Chamaraja V e Kanthirava Narasaraja I tentarono di espandere ulteriormente i confini dei loro domini a nord ma vennero contrastati dal [[Sultanato del Bijapur]] e dai [[Maratha]] a loro subordinati, anche se gli eserciti del Bijapur al comando di Ranadullah Khan furono effettivamente espulse nell'[[assedio di Srirangapatna]] del 1638.<ref name="ven201">{{cita|Venkata Ramanappa (1975)|p. 201}}.</ref><ref name="sub68"/><ref name="kam228">{{cita|Kamath (2001)|p. 228}}.</ref> Le ambizioni espansionistiche si rivolsero quindi ai domini Tamil, i cui Narasaraja Wodeyar acquisì Satyamangalam (nell'attuale distretto settentrionale di [[Coimbatore]]) mentre il suo successore Dodda Devaraja Wodeyar allargò ancora i confini prendendo la parte occidentale delle regioni di [[Erode (città)|Erode]] e [[Dharmapuri]], dopo aver respinto con successo i capi di [[Madurai]]. L'invasione del [[Keladi Nayaka]] di [[Malnad]] fu portata a termine con successo. Questo periodo fu seguito da una serie di cambiamenti geopolitici quando negli anni '70 del Seicento i Maratha e i Mughal cominciarono a esercitare forti pressioni sul [[Deccan]].<ref name="ven201"/><ref name="sub68"/><ref name="kam228"/>
===Governatorato britannico (dinastia Wodeyar; 1799-1947)===
 
*[[Krishnaraja Wodeyar III]] (1799–1868)
Chikka Devaraja (al potere dal 1672 al 1704), il più importante tra i primi re di Mysore, cercò non solo di mantenere salda la sua corona ma di espandere i propri domini grazie ad alleanze strategiche proprio coi Maratha e i Mughal.<ref name="sub71">{{cita|Subrahmanyam (2001)|p. 71}}.</ref><ref name="Kamath_2001">{{cita|Kamath (2001)|pp. 228-229}}.</ref> Il regno crebbe in breve tempo sino ad includere [[Salem (India)|Salem]] e [[Bangalore]] ad est, [[Hassan (città)|Hassan]] ad ovest, [[Chikkamagaluru]] e [[Tumkur]] a nord e il resto di [[Coimbatore]] a sud.<ref name="sub69">{{cita|Subrahmanyam (2001)|p. 69}}.</ref><ref name="Kamath_2001" /> Malgrado questa espansione, il regno, che si estendeva ora in gran parte del cuore dell'India interna, non aveva ancora uno sbocco sul mare. I tentativi di Chikka Devaraja di rimediare a questo problema portarono Mysore a scontrarsi con i capi ''[[Keladi Nayaka|Nayaka]]'' di [[Ikkeri]] e i re (''Raja'') di Kodagu (attuale Coorg).<ref name="sub69"/>
*[[Chamaraja Wodeyar IX]] (1868–1894) ''sotto la tutela della''
 
**[[Compagnia Inglese delle Indie Orientali|Compagnia delle Indie Orientali britanniche]] sino al 1881
Ad ogni modo, dal 1704 circa, quando il regno passò al "Muteking" (''Mukarasu'') [[Narasaraja Wodeyar II|Kanthirava Narasaraja II]], l'espansione del regno venne momentaneamente accantonata per portare avanti un delicato gioco di alleanze, negoziati e annessioni in ogni direzione. Secondo gli storici indiani Sanjay Subrahmanyam e Sethu Madhava Rao, Mysore era all'epoca formalmente uno Stato tributario dell'[[Impero Mughal]]. I registri mughul indicano la provenienza di un regolare tributo (''peshkash'') da parte di Mysore, ma esso aveva più che altro l'aspetto di un alleato, situazione che non evitò una competizione tra i due elementi per la supremazia nell'India meridionale.<ref>{{cita|Subrahmanyam (2001)|pp. 70-71}}.</ref><ref>{{cita|Kamath (2001)|p. 229}}.</ref> Dagli anni '20 del Settecento, col crollo dell'Impero mughal, ulteriori complicazioni sorsero coi residenti mughal ad [[Arcot]] e a [[Sira (India)|Sira]].<ref name="sub71"/> Gli anni che seguirono videro Krishnaraja Wodeyar I agire cautamente sull'argomento, tenendo a bada i capi Kodagu e i Maratha. Egli fu seguito da Chamaraja Wodeyar VI, durante il cui regno il potere passò nelle mani del [[Primo ministro]] (''Dalwai'' o ''Dalavoy'') Nanjarajiah (o Nanjaraja) e del capo dei ministri (''Sarvadhikari'') Devarajiah (o Devaraja), influenti fratelli dal villaggio di Kalale presso [[Nanjangud]] che governeranno per i tre decenni successivi, coi Wodeyar relegati al mero compito di sovrani titolari.<ref>{{cita|Pranesh (2003)|pp. 44-45}}.</ref><ref name="kam230">{{cita|Kamath (2001)|p. 230}}.</ref> L'ultima parte del regno di [[Krishnaraja Wodeyar II|Krishnaraja II]] vide i [[Sultanati del Deccan]] eclissati dai Mughal, situazione confusionaria che permise a [[Hyder 'Ali|Ḥayder ʿAlī]], capitano dell'esercito di Mysore, di divenire una figura preminente dello scenario politico dell'epoca.<ref name="ven201"/> La sua vittoria sui Maratha a [[Bangalore]] nel 1758 ebbe come risultato l'annessione del loro territorio, rendendolo una figura iconica. In onore dei meriti ottenuti, il re gli concesse il titolo di "Nawwāb Ḥayder ʿAlī Khān Bahādur".<ref name="kam230"/>
*[[Krishnaraja Wodeyar IV]] (1894–1940) ''con''
 
**[[Maharani Kempa Nanjammani Vani Vilasa Sannidhana]] fino al 1902
=== Sotto Ḥayder ʿAlī e Tīpū ===
*[[Jayachamaraja Wodeyar]] (1940–1947)
{{vedi anche|Guerre anglo-mysore}}
[[File:HyderAliDominions1780max.jpg|thumb|I domini del regno di Mysore retti da Ḥayder ʿAlī nel 1780.]]
[[File:The North Entrance Into The Fort Of Bangalore -with Tipu's flag flying-.jpg|upright|thumb|La bandiera del [[Sultanato di Mysore]] all'entrata del forte di [[Bangalore]].]]
 
Sebbene illetterato, Ḥayder ʿAlī ricoprì un ponto fondamentale della [[storia del Karnataka]] per le sue abilità in battaglia e per il suo acume amministrativo.<ref>Shama Rao in {{cita|Kamath (2001)|p. 233}}.</ref><ref>Genio strategico e uomo di grande vigore, valore e risolutezza ({{cita|Chopra ''et al.'' (2003)|p. 76}}.)</ref> L'ascesa di Ḥayder ʿAlī portò a uno sviluppo importante nel subcontinente indiano. Mentre le potenze europee erano impegnate a trasformarsi da compagnie commerciali in potenze politiche, il ''[[Nizam|Niẓām]]'', come ''sottoposto'' dei Mughal, non abbandonò le sue ambizioni nel Deccan, e i Maratha, a seguito della loro sconfitta a [[Terza battaglia di Panipat|Pānīpat]], cercarono salvezza verso sud. Il periodo vide inoltre il [[Guerre carnatiche|colonialismo inglese surclassare quello francese]] nel controllo del [[Karnataka]] grazie a personaggi chiave come [[Eyre Coote|Sir Eyre Coote]] che sconfisse il comandante francese, [[Thomas Arthur, conte di Lally]], nella [[battaglia di Wandiwash]] nel [[1760]], il che cementò ulteriormente la supremazia inglese nell'Asia meridionale.<ref name="ven207">{{cita|Venkata Ramanappa (1975)|p. 207}}.</ref> Sebbene i Wodeyar rimanessero capi nominale di Mysore durante questo periodo, il vero potere fu detenuto da Ḥayder ʿAlī e da suo figlio TTīpū.<ref name="hands">{{cita|Chopra ''et al.'' (2003)|pp. 71, 76}}.</ref>
 
Dal 1761, la minaccia dei Maratha venne arginata e dal 1763 Ḥayder ʿAlī conquistò il [[Keladi Nayaka|regno Keladi]], sconfiggendo i regnanti di [[Bilgi]], Bednur e Gutti, invadendo il Malabar a syd ed espugnando la capitale di [[Zamorin]], [[Calicut]], grazie a cui dal 1766 il regno di Mysore si espanse verso [[Dharwad]] e [[Bellary]] a nord.<ref>{{cita|Chopra ''et al.'' (2003)|p. 55}}.</ref><ref name="kam232">{{cita|Kamath (2001)|p. 232}}.</ref> Mysore divenne così la maggiore potenza politica del [[subcontinente indiano]] e l'ascesa di Ḥayder ʿAlī fu uno dei principali mutamenti nella storia locale prima dell'affermazione dell'egemonia inglese.<ref>{{cita|Chopra ''et al.'' (2003)|p. 71}}.</ref>
 
Gli Inglesi formarono dunque un'alleanza con i Maratha e il ''Niẓām'' di [[Golconda]], evento che portò poi alla [[prima guerra anglo-mysore]] nel 1767. Malgrado la superiorità numerica, Ḥayder ʿAlī soffrì sconfitte pesanti nelle battaglie di Chengham e Tiruvannamalai. Gli Inglesi ignorarono qualsiasi suo tentativo di giungere a una pace sino a quando non si avvicinò pericolosamente a [[Madras]].<ref name="ven207"/><ref name="kam232"/><ref>{{cita|Chopra ''et al.'' (2003)|p. 73}}.</ref> Nel 1770, quando l'esercito maratha di [[ Madhavrao |Madhavrao Peshwa]] invase Mysore (furono combattuti tre conflitti tra il 1764 e il 1772 da Madhavrao contro Ḥayder ʿAlī, durante i quali questi perse sistematicamente), Ḥayder si aspettò il sostegno inglese per via del trattato del 1769 ma questi rimasero neutrali nelle lotte. Il tradimento inglese e la sconfitta successiva di Ḥayder ʿAlī rafforzarono il sentimento indiano anti-britannico e aprirono la strada alle [[guerre anglo-mysore]] dei successivi tre decenni.
 
[[File:Battle of pollilur.jpg|thumb|[[Murales]] della famosa [[battaglia di Pollilur]] nel palazzo estivo di Tīpū a [[Seringapatam]].]]
 
Nel 1779, Ḥayder ʿAlī prese porzioni di territorio agli attuali [[Tamil Nadu]] e [[Kerala]] a sud, estendendo l'area del regno di {{formatnum:250000}}&nbsp;km².<ref name="kam232"/> Nel 1780, egli si alleò coi Francesi e siglò una pace con i Maratha e il ''Niẓām''.<ref>{{cita|Chopra ''et al.'' (2003)|p. 74}}.</ref> Nonostante ciò, Ḥayder ʿAlī venne tradito dai Maratha e dal ''Niẓām'' che si stavano alleando con gli Inglesi. Nel luglio del 1779 Ḥayder ʿAlī invase la Karnataka con un esercito di {{formatnum:80000}} uomini di cui gran parte cavalieri, scendendo dal passo dei Ghat e bruciando i villaggi incontrati prima di porre assedio ai forti britannici a nord di [[Arcot]], dando così inizio alla [[seconda guerra anglo-mysore]]. Ḥayder ʿAlī ebbe alcuni successi iniziali con i Britannici, come nella [[battaglia di Pollilur]], la peggior disfatta che l'Inghilterra patì in India sino a [[Battaglia di Chillianwala|Chillianwala]], e Arcot, sino all'arrivo di [[Eyre Coote|Sir Eyre Coote]], quando la sorte dei Britannici iniziò a mutare.<ref name="cho75">{{cita|Chopra ''et al.'' (2003)|p. 75}}.</ref> Il 1º giugno 1781 [[Eyre Coote|Sir Eyre Coote]] colpì duramente Ḥayder ʿAlī nella decisiva [[battaglia di Porto Novo]]. La schermaglia fu vinta da sir Eyre Coote contro le forze avversarie, malgrado un rapporto di 5 a 1 a suo sfavore. Lo scontro venne seguito da un'ulteriore battaglia combattuta a Pollilur (la scena di un [[Battaglia di Pollilur|trionfo di Ḥayder ʿAlī]] sulle forze britanniche si trova ancora oggi affrescata nel suo palazzo estivo) il 27 agosto, nella quale gli Inglesi colsero un ulteriore successo, colpendo nuovamente le truppe di Mysore a [[Sholinghur]] un mese dopo. Ḥayder ʿAlī morì il 7 dicembre 1782, ma la guerra con gli Inglesi proseguì. A lui succedette suo figlio [[Tipu|Tīpū]] che continuò le ostilità intraprese dal padre, riprendendo Baidanur e Mangalore.<ref name="kam232"/><ref name="cho75"/>
 
[[File:TipuSultan1790.jpg|upright|thumb|left|Ritratto del sultano Tīpū, realizzato durante la [[terza guerra anglo-mysore]].]]
 
Dal 1783 né i Britannici né i Mysoriani furono in grado di ottenere una vittoria schiacciante. I Francesi ritirarono il loro supporto a Mysore dopo l'[[Trattato di Versailles (1783)|accordo di pace di Versailles]].<ref>{{cita|Venkata Ramanappa (1975)|p. 211}}.</ref> Tutt'altro che scoraggiato, Tīpū, conosciuto col soprannome di "Tigre del Mysore", continuò la lotta contro i Britannici, ma perse molte regioni nell'attuale area costiera del Karnataka. Egli perse poi i territori di [[Kittur]], Nargund e [[Badami]] a favore dei Maratha. Il [[trattato di Mangalore]] venne siglato nel 1784 portando a delle ostilità coi Britannici e a un temporaneo arresto delle ostilità per riportare lo [[status quo ante bellum]].<ref name="kam233"/><ref>{{cita|Chopra ''et al.'' (2003)|pp. 75-76, 78-79}}.</ref> Il trattato è un importante documento della storia d'India, perché fu l'ultima occasione nella quale una potenza indiana dettò condizioni ai Britannici, che imploravano la pace. L'inizio di nuove ostilità in Europa tra Inghilterra e Francia fu l'occasione per Tīpū di rompere il trattato e riprendere la guerra con i Britannici. Egli tentò senza successo di ottenere aiuti militari dal ''Niẓām'', dai Maratha, dai Francesi e dal [[sultano ottomano]].<ref>{{cita|Chopra ''et al.'' (2003)|p. 77}}.</ref>
 
[[File:Gillray - The Coming-on of the monsoons - or - the retreat from Seringapatam.jpg|thumb|upright=1.2|[[Charles Cornwallis, I marchese Cornwallis|Lord Cornwallis]] si ritira dopo l'insuccesso dell'[[assedio di Seringapatam (1792)]].]]
[[File:Tippu's cannon.jpg|thumb|left|Cannone usato dalle forze del sultano [[Tipu|Tīpū]] nella battaglia di [[Seringapatam]] del 1799]]
 
L'[[Battaglia della Nedumkotta|inutile attacco di Tīpū]] nel 1789 al [[Regno di Travancore]], alleato inglese, si concluse con un'imbarazzante sconfitta; le forze indiane vennero respinte da un piccol gruppo di assalitori, nella [[terza guerra anglo-mysore]]. In principio i Britannici presero il distretto di [[Coimbatore]], ma il contrattacco di Tīpū mise in difficoltà questa conquista. Dal 1792, con l'aiuto dei Maratha, che attaccarono da nord-ovest e il ''Niẓām'' da nord-est, i Britannici al comando di [[Charles Cornwallis, I marchese Cornwallis|Lord Cornwallis]] [[Assedio di Seringapatam (1792)|assediarono Srirangapatna]], portando Tīpū alla sconfitta e alla sigla del [[trattato di Seringapatam]]. Metà del regno di Mysore venne distribuita tra gli alleati vincitori e due dei suoi figli furono trattenuti dai Britannici come ostaggi.<ref name="kam233">{{cita|Kamath (2001)|p. 233}}.</ref><ref>{{cita|Chopra ''et al.'' (2003)|pp. 78-79}}.</ref> Un umiliato benché indomabile Tīpū iniziò a ricostruire la sua lacerata potenza economica e militare. Egli tentò segretamente di ottenere sostegno dalla Francia rivoluzionaria, dall'emiro dell'[[Afghanistan]], dall'[[Impero ottomano]] e dall'Arabia, sempre respinti. Nel 1799, Tīpū morì [[Battaglia di Seringapatam|difendendo Seringapatam]] nella [[quarta guerra anglo-mysore]], portando così alla fine dell'indipendenza del regno.<ref>{{cita|Chopra ''et al.'' (2003)|pp. 79-80}}.</ref><ref>{{cita|Kamath (2001)|pp. 233-234}}.</ref>
 
=== Lo Stato principesco ===
[[File:"Palace of the Maharajah of Mysore, India," from the Illustrated London News, 1881 (with modern hand coloring).jpg|thumb|left|Il "Palazzo del Maharaja di Mysore, India," dall'Illustrated London News, 1881 (con una moderna ridipittura a mano)]]
 
Dopo la caduta di [[Tipu|Tīpū]], parte del regno di Mysore fu annesso e diviso tra la presidenza di Madras e il ''Niẓām''. Il restante territorio fu trasformato in uno [[Stato principesco]]; il rampollo di appena cinque anni della famiglia Wodeyar, [[Krishnaraja Wodeyar III|Krishnaraja III]], fu posto sul trono col Primo ministro (''Diwan'') [[Purnaiah]], che aveva già servito sotto Tīpū, mentre le redini effettive del governo furono assunte dal tenente colonnello [[Barry Close]] come Residente britannico in loco. I Britannici mantennero il controllo sulla politica estera di Mysore e ne richiesero un tributo annuale per mantenere un esercito di truppe britanniche nello Stato.<ref>{{cita|Kamath (2001)|p. 249}}.</ref><ref>{{cita|Kamath (2001)|p. 234}}.</ref><ref>{{cita|Venkata Ramanappa (1975)|p. 225}}.</ref> Come ''Diwan'', Purnaiah si distinse per le sue idee progressiste e innovative, sin quando non decise di ritirarsi a vita privata nel 1811 (morendo poco dopo) al compimento del sedicesimo anno di età del re-bambino.<ref>{{cita|citazione=Nelle parole del generale Wellesley, "il ''Diwan'' sembra perseguire la strada più saggia e benevola per la promozione dell'industria e dell'opulenza".|Kamath (2001)|p. 249}}</ref><ref>{{cita|Venkata Ramanappa (1975)|pp. 226-229}}.</ref>
 
[[File:Mysore Palace Front view.jpg|thumb|Il [[palazzo di Mysore]], costruito tra il 1897 ed il 1912]]
 
Gli anni che seguirono furono segnati da relazioni cordiali tra Mysore e i Britannici sino agli anni '20 dell Ottocento. Nel 1825 una serie di investigazioni condotte dal governatore di Madras, Thomas Munro, determinarono la presenza di un malgoverno dello Stato che portò nel 1831 a una presa diretta di controllo della corona inglese sul regno (in precedenza l'amministrazione era effettivamente retta dalla [[Compagnia britannica delle Indie Orientali]]).<ref>{{cita|Kamath (2001)|p. 250}}.</ref><ref>{{cita|Venkata Ramanappa (1975)|pp. 229-231}}.</ref> Per i successivi cinquant'anni, Mysore passò sotto il controllo di commissari britannici appositi; Sir [[Mark Cubbon]], politico rinomato per la sua epoca, fu impegnato a Mysore dal 1834 al 1861 in importanti opere di sviluppo che portarono il regno alla condizione di paese moderno per l'epoca.<ref>{{cita|Venkata Ramanappa (1975)|pp. 231-232}}.</ref>
 
Nel 1876-1877, ad ogni modo, con la fine del periodo di controllo diretto dei Britannici, Mysore fu colpita da una tremenda carestia che uccise tra {{formatnum:700000}} e {{formatnum:1100000}} persone (1/5 degli abitanti della regione).<ref>{{cita testo|autore=B. Lewis Rice|lingua=en|titolo=Report on the Mysore census|città=Bangalore|editore=Mysore Government Press|anno=1881|p=3}}</ref> Poco dopo, il maharaja Chamaraja IX, educato nel sistema scolastico britannico, prese il governo di Mysore, nel 1881.<ref name="kam250254">{{cita|Kamath (2001)|pp. 250-254}}.</ref> Da quel momento in poi sino all'indipendenza indiana nel 1947, Mysore rimase uno Stato principesco del [[British Raj]] coi Wodeyar al governo.<ref name="kam250254"/>
 
Dopo la rinuncia al trono del maharaja Chamaraja IX, [[Nalvadi Krishnaraja Wodeyar|Krishnaraja IV]], ancora ragazzino di appena 11 anni, ascese al trono nel 1895. Sua madre Maharani Kemparajammanniyavaru fu sua reggente sino a quando questi non assunse direttamente le redini del governo l'8 febbraio 1902.<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=M. Rama Jois|anno=1984|titolo=Legal and constitutional history of India ancient legal, judicial and constitutional system|città=Delhi|editore=Universal Law Pub. Co.|p=597}}</ref> Sotto il suo governo, con sir M. Vishweshwariah come suo Diwan, il maharaja trasformò ulteriormente Mysore in uno Stato moderno e al passo coi tempi, promuovendo in particolare l'industria, l'educazione, l'agricoltura e le arti. Fu per questo che il [[Mahatma Gandhi]] chiamò il maharaja il "re santo" (''Rajarishi'').<ref>{{cita libro|autore=K. Puttaswamaiah|lingua=en|anno=1980|titolo=Economic development of Karnataka a treatise in continuity and change|città=Nuova Delhi|editore=Oxford & IBH|p=3}}</ref> [[Paul Brunton]], filosofo britannico ed orientalista, [[John Gunther]], autore statunitense, e lo statista inglese lord Samuel furono i contrafforti su cui il maharaja si puntò per costruire ed estendere la sua potenza.<ref>{{Cita web|url=http://www.india-today.com/itoday/millennium/100people/durai.html|titolo=The Mysore duo Krishnaraja Wodeya IV & M. Visvesvaraya|accesso=23 ottobre 2007|editore=[[India Today]]|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081024183112/http://www.india-today.com/itoday/millennium/100people/durai.html|dataarchivio=24 ottobre 2008}}</ref> Il maharaja era inoltre un ottimo musicista dilettante e come i suoi predecessori patrocinò largamente quest'arte ed il suo sviluppo.<ref>{{cita|Pranesh (2003)|p. 162}}.</ref> Egli venne seguito al trono da suo nipote [[Jayachamaraja Wodeyar|Jayachamaraja]] il cui governo portò alla fine dell'indipendenza dello Stato e l'ingresso nell'Unione Indiana il 9 agosto [[1947]].<ref>{{cita|Kamath (2001)|p. 261}}.</ref>
 
== Elenco dei reggenti di Mysore ==
=== Feudatari dell'Impero Vijayanagara (dinastia Wodeyar; 1399-1565) ===
* Yaduraya (1399–1423)
* Chamaraja Wodeyar I (1423–1459)
* Timmaraja Wodeyar I (1459–1478)
* Chamaraja Wodeyar II (1478–1513)
* Chamaraja Wodeyar III (1513–1553)
 
=== Re di Mysore (dinastia Wodeyar; 1565-1761) ===
* Timmaraja II (1553–1572)
* Chamaraja Wodeyar IV (1572–1576)
* Bettada Wodeyar (1576–1578)
* Raja Wodeyar I (1578–1617)
* Chamaraja Wodeyar V (1617–1637)
* Raja Wodeyar II (1637–1638)
* Narasaraja Wodeyar I (1638–1659)
* Dodda Devaraja Wodeyar (1659–1673)
* Chikka Devaraja Wodeyar (1673–1704)
* Narasaraja Wodeyar II (1704–1714)
* Krishnaraja Wodeyar I (1714–1732)
* Chamaraja Wodeyar VI (1732–1734)
 
=== Sultanato di Hayder ʿAlī e Fateh Ali Tipu (1761-1799) ===
* [[Krishnaraja Wodeyar II]] (1734–1766)
* [[Nanjaraja Wodeyar]] (1766–1772)
* [[Chamaraja Wodeyar VII]] (1772–1776)
* [[Chamaraja Wodeyar VIII]] (1776–1796)
 
=== Governatorato britannico (dinastia Wodeyar; 1799-1947) ===
* [[Krishnaraja Wodeyar III]] (1799–1868)
* [[Chamaraja Wodeyar IX]] (1868–1894) ''sotto la tutela della''
** [[Compagnia britannica delle Indie Orientali]] sino al 1881
* [[Krishnaraja Wodeyar IV]] (1894–1940) ''con''
** [[Maharani Kempa Nanjammani Vani Vilasa Sannidhana]] fino al 1902
* [[Jayachamaraja Wodeyar]] (1940–1947)
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
 
* {{cita libro|lingua=en|autore=Krishnaswami S. Aiyangar|cid=Aiyangar (1911)|anno=1991|titolo=Ancient India: Collected Essays on the Literary and Political History of Southern India|città=Nuova Delhi|edizione=ristampa facsimile del 2004|editore=Asian Educational Services|isbn=81-206-1850-5}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=P.R. Chopra|cid=Chopra ''et al.'' (2003)|autore2=T.K. Ravindran|autore3=N. Subrahmanian|anno=2003|titolo=History of South India (Ancient, Medieval and Modern)|volume=III|città=Nuova Delhi|editore=Sultan Chand and Sons|isbn=81-219-0153-7}}
* {{cita libro|lingua=en|cid=Kamath (2001)|autore=Suryanath U. Kamath|anno=2001|annooriginale=1980|titolo=A concise history of Karnataka: from pre-historic times to the present|città=Bangalore|editore=Jupiter books|lccn=80905179|oclc=7796041}}
* {{cita libro|lingua=en|url=https://books.google.it/books?id=HfsyEAAAQBAJ&pg=PT24|titolo=Unsettling Utopia: The Making and Unmaking of French India|autore=Jessica Namakkal|cid=Namakkal (2021)|editore=Columbia University Press|anno=2021|isbn=978-02-31-55229-5}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=R. Narasimhacharya|cid=Narasimhacharya|anno=1988|annooriginale=1934|titolo=History of Kannada Literature|url=https://archive.org/details/in.ernet.dli.2015.489059|città=Nuova Delhi|editore=Asian Educational Services|isbn=81-206-0303-6}}
* {{cita libro|lingua=en|cid=Pranesh (2003)|autore=Meera Rajaram Pranesh|anno=2003|titolo=Musical Composers during Wodeyar Dynasty (1638–1947 A.D.)|città=Bangalore|editore=Vee Emm}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=B.L. Rice|cid=Rice (2001)|anno=2001|annooriginale=1897|titolo=Mysore Gazetteer Compiled for Government|volume=1|città=Nuova Delhi, Madras|editore=Asian Educational Services|isbn=81-206-0977-8}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=E.P. Rice|cid=Rice (1921)|anno=1921|titolo=Kannada Literature|città=Nuova Delhi|edizione=ristampa facsimile del 1982|editore=Asian Educational Services|isbn=81-206-0063-0}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=Burton Stein|cid=Stein (1987)|anno=1987|titolo=Vijayanagara (The New Cambridge History of India)|città=Cambridge e New York|editore=Cambridge University Press|isbn=0-521-26693-9}}
* {{cita libro|lingua=en|cid=Subrahmanyam (2001)|autore-capitolo=Sanjay Subrahmanyam|anno=2001|capitolo= "Warfare and State Finance in Wodeyar Mysore|autore=Sanjay Subrahmanyam|titolo=Penumbral Visions|url=https://archive.org/details/penumbralvisions0000subr|città=Ann Arbor|editore=University of Michigan Press|pp=[https://archive.org/details/penumbralvisions0000subr/page/n180 161]-193|isbn=978-0-472-11216-6}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=M.N. Venkata Ramanappa|cid=Venkata Ramanappa (1975)|anno=1975|titolo=Outlines of South Indian history: with special reference to Karnataka|url=https://archive.org/details/outlinesofsouthi0000venk|città=Delhi|editore=Vikas Publishing House|isbn=0-7069-0378-1}}
 
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