Sottomarino: differenze tra le versioni

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L'Unione Sovietica avviò un vasto programma per lo sviluppo di unità [[Sottomarino lanciamissili balistici|SSBN]] allo scopo di ovviare alla carenza di basi avanzate su cui stazionare i propri missili balistici puntati contro il territorio americano. Il primo missile balistico di produzione sovietica progettato per essere lanciato da un sottomarino era il [[SS-N-4]], una copia migliorata del [[V2 (Aggregat 4)|V-2]] tedesco, che veniva stivato nella torre delle unità SSB della [[Classe Zulu]], che poteva ospitarne due<ref>Sean Maloney, ''To Secure Command of the Sea'', University of New Brunswick thesis 1991, p. 315.</ref>. Potenziato e più avanzato era invece l'armamento dei sottomarini [[Classe Golf I/V|Classe Golf]] che potevano trasportare fino a tre missili del tipo [[SS-N-5 Serb]] lanciabili anche in immersione. Nonostante il successo di queste due classi di SSB, il fatto che fossero sprovviste di propulsione nucleare ne limitava il raggio d'azione e l'autonomia in modo considerevole. I primi veri SSBN furono i battelli della [[Classe Hotel I/III|Classe Hotel]], che come le due classi precedenti stivavano i propri missili nella torre. Per aumentare il numero di missili apparve chiaro che essi dovevano essere stivati nello scafo. Le prime unità ad utilizzare questa soluzione tecnica furono i battelli della [[Classe Yankee I/II|Classe Yankee]] varati a partire dal [[1966]], che disponevano di una batteria di 16 missili balistici<ref>{{cita web|url=http://www.globalsecurity.org/wmd/world/russia/667A.htm|titolo=La classe Yankee|accesso=19 aprile 2009|lingua=en|data=|dataarchivio=21 aprile 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090421234204/http://www.globalsecurity.org/wmd/world/russia/667A.htm|urlmorto=sì}}</ref>. Successivamente queste unità furono affiancate dagli SSBN della [[Classe Delta I/IV|Classe Delta]] la cui costruzione si protrasse dal [[1972]] fino al [[1992]].<ref>{{cita | Miller, Moderne Kriegschiffe | p. 96}}.</ref> Le ultime unità a entrare in servizio con la marina sovietica prima del [[collasso dell'URSS]] furono quelle della [[Classe Typhoon]] che sono a tutt'oggi le più grandi unità subacquee mai varate nel mondo.<ref>{{cita | Miller, Moderne Kriegschiffe | p. 162}}.</ref>
 
===== Gli [[sottomarino convenzionale d'attacco anti-sottomarino|SSK]] =====
Durante la guerra fredda, la marina sovietica sviluppò numerose classi di sottomarini convenzionali, entrati in servizio in centinaia di esemplari. Queste unità, originariamente costruite a causa delle iniziali difficoltà tecniche incontrate nello sviluppo dei reattori nucleari per sottomarini, continuarono ad essere costruite per tutto il periodo della Guerra Fredda, al contrario di quanto fecero gli americani che rinunciarono ai sottomarini convenzionali alla fine degli [[anni 1950|anni cinquanta]]. I motivi di questa scelta furono probabilmente molteplici. I sottomarini diesel erano più economici e anche più efficienti di quelli nucleari in determinate missioni (in immersione, con le eliche ferme o propulse dall'energia degli accumulatori elettrici, i sottomarini convenzionali risultavano più silenziosi di quelli nucleari in cui reattore e pompe di raffreddamento non potevano mai essere arrestati). Un altro motivo fu la difficoltà dell'industria sovietica di produrre un numero di reattori adeguato a equipaggiare una flotta subacquea interamente atomica.<ref>{{cita | Polmar | p. 83}}.</ref> Inoltre i vertici della marina sovietica ritennero opportuno mantenere una significativa aliquota di sottomarini convenzionali anche per farvi affidamento nel caso si fossero rilevati difetti o problemi nella costruzione o gestione delle unità a propulsione nucleare.<ref name="ReferenceB"/> Infine va considerato che tra le nazioni membro del [[Patto di Varsavia]], l'Unione Sovietica era l'unica a produrre sottomarini su larga scala e parte di queste unità era destinata a paesi alleati e amici che non potevano sostenere il costo di unità dotate di propulsione nucleare.