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I generatori ad induzione, spesso usati per l'energia eolica, richiedono una potenza reattiva per l'eccitazione in modo sottostazioni utilizzati nei sistemi di raccolta di energia eolica sono notevoli batterie di condensatori per la correzione del fattore di potenza. [34] Diversi tipi di aerogeneratori comportano in modo diverso durante i disturbi della rete di trasmissione, in modo ampio modellazione delle caratteristiche elettromeccaniche dinamiche di un nuovo parco eolico è richiesto dai gestori dei sistemi di trasmissione per garantire un comportamento stabile e prevedibile in caso di guasti di sistema (vedi: corsa a bassa tensione attraverso). In particolare, generatori ad induzione non può sostenere la tensione di sistema in caso di guasti, a differenza di vapore o idro generatori sincroni a turbine. Macchine doppiamente alimentate generalmente hanno proprietà più desiderabili per l'interconnessione della rete. [35] [36] Sistemi di trasmissione operatori fornire uno sviluppatore parco eolico con un codice di rete per specificare i requisiti per l'interconnessione alla rete di trasmissione. Ciò comprende il fattore di potenza, costanza della frequenza e del comportamento dinamico delle turbine eoliche nel corso di un guasto del sistema. [37] [38]
===Energia eolica
[[File:Middelgrunden wind farm 2009-07-01 edit filtered.jpg|thumb|Middelgrunden, impianto eolico da 40 MW nello [[stretto di Oresund]] al largo di [[Copenaghen]].]]
Con l'espressione "eolico ''off-shore''" si intendono gli impianti installati ad alcune miglia dalla costa di mari o laghi, per meglio utilizzare la forte esposizione alle correnti di queste zone.
La [[Spagna]] ha effettuato uno studio di fattibilità della durata di un anno sull'intero territorio nazionale per determinare le aree maggiormente ventilate e con continuità, e quindi i siti candidati all'installazione di centrali di taglia medio-grande<ref>{{cita web|url= http://guide.dada.net/energie_rinnovabili/interventi/2007/08/303688.shtml|titolo= La Spagna spiana la strada all'hoffshore|accesso= 14-03-2010}}</ref>. La Spagna ha esteso le misurazioni mediante centraline fisse e mobili anche a tutta la costa, oltre che a zone collinari e di montagna, preferendo l'eolico ''off-shore''. Dopo aver diffuso microimpianti nelle singole abitazioni, e un decentramento energetico, ora si realizzano pochi impianti centralizzati per la produzione di alcuni [[gigawatt]] per [[parco eolico]].
Ad [[Havsui]], in [[Norvegia]], sorgerà il più grande impianto eolico ''off-shore'' al mondo, che potrà fornire 1,5 gigawatt di potenza elettrica<ref>{{en}} {{cita web|url= http://guide.dada.net/energie_rinnovabili/interventi/2006/10/272077.shtml|titolo= World’s biggest windfarm finds support|accesso= 14-03-2010}}</ref>.
Nel [[Regno Unito]] verrà realizzata un'estesa serie di generatori ''off-shore'' in grado entro il 2020 di produrre abbastanza corrente elettrica da alimentare le utenze domestiche. Il piano prevede impianti per 20 gigawatt che si aggiungeranno agli 8 gigawatt di impianti già deliberati<ref>{{cita web|url= http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/07_dicembre_09/energia_vento_ambiente_gran_bretagna_b36be6c2-a66c-11dc-b0eb-0003ba99c53b.shtml|titolo= «Dal vento energia per tutte le case»|data= 9-12-2007|accesso= 12-12-2007|editore= repubblica.it}}</ref>. Nel 2008 il [[Fondo di inversioni della corona britannica]], che possiede le aree marittime della [[Gran Bretagna]], fino a circa 20 km dalla costa, con il programma Clipper's Britannia Project, ha deciso di investire in grandi aerogeneratori ''off-shore'' di potenza superiore ai 5 megawatt<ref>{{en}} {{cita web|url= http://money.cnn.com/2008/09/22/technology/queen_turbine.fortune/index.htm?postversion=2008092212|titolo= The Queen's wind turbine - Sep. 22, 2008|accesso= 14-03-2010}}</ref>.
Per energia eolica off-shore ci si riferisce alla costruzione di parchi eolici nei mari per generare elettricità. Queste installazioni possono utilizzare i venti tipici di questi luoghi che sono più frequenti e potenti ed inoltre presentano un minore impatto estetico sul paesaggio terrestre. Tuttavia, i costi di costruzione e manutenzione sono notevolmente superiori. [39] [40] A partire dal 2011, i parchi eolici off-shore appaiono almeno 3 volte più costosi rispetto ai parchi eolici onshore della stessa potenza nominale, [41] ma tuttavia questi costi dovrebbero diminuire con la maturazione della tecnologia.[42]
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A partire da settembre 2012, il [[Greater Gabbard eolico]] nel Regno Unito è il più grande parco eolico offshore del mondo con una capacità di 504 MW, seguito dal [[Walney Wind Farm]] (367 MW), anch'esso installato nel Regno Unito. Il [[London Array]] (630 MW) è il più grande progetto in fase di costruzione.
=== Minieolico ===
[[File:DSCN1955JubileeWharfPenryn.jpg|thumb|left|Esempio di impianto minieolico presso un porto]]
Si tratta di impianti di piccola taglia, adatti ad un uso domestico o per integrare il consumo elettrico di piccole attività economiche tipicamente in modalità ''stand-alone'', cioè sotto forma di singoli generatori, connesse poi alla rete elettrica (con contributo alla cosiddetta [[generazione distribuita]]) o ad impianti di accumulazione.
Di solito questi impianti sono costituiti da aerogeneratori del tipo ad asse orizzontale con diametro del rotore da 3 a 20 metri e altezza del mozzo da 10 a 20 metri. Solitamente per [[minieolico]] si intendono impianti con una potenza nominale fra 20 kW e 200 kW, mentre per [[microeolico]] si intendono impianti con potenze nominali inferiori ai 20 kW.
Per questi impianti di piccole dimensioni il prezzo di installazione risulta più elevato, attestandosi attorno ai 1500-3000 euro per kW installato, in quanto il mercato di questo tipo di impianti è ancora poco sviluppato; tra le cause le normative che, a differenza degli [[Impianto fotovoltaico|impianti fotovoltaici]], in quasi tutta [[Europa]] non ne sostengono la diffusione. Questi impianti possono sfruttare le specifiche condizioni del sito in cui si realizza l'installazione. Sono impianti adattabili, che riescono a sfruttare sia venti deboli che forti e che riescono ad intercettare le raffiche improvvise tipiche dell'[[Appennino]].
Per la valutazione dell’idoneità del luogo non si effettua solitamente una campagna di misure in sito (come avviene per installazioni medio-grandi), per l’elevata incidenza che tale costo potrebbe avere sull’investimento globale.
La valutazione, nel caso si ritenga sufficiente la disponibilità di vento (come velocità e continuità), deve considerare altri fattori quali:
* l’interferenza con altre strutture (edifici o altre turbine eoliche);
* l’[[inquinamento acustico]];
* la semplicità di installazione;
* la lunghezza del percorso elettrico (costi interramento e dispersioni d’energia);
* esigenze di sicurezza ed incolumità fisica;
* eventuali vincoli ecologici (presenza di specie protette) o storico-archeologici.
=== Eolico d'alta quota ===
{{NN|tecnologia|Aprile 2011}}
[[File:TWIND3.JPG|thumb|Twind Technology|300 px]]
Proposte innovative prevedono la realizzazione del cosiddetto [[eolico d'alta quota]], che sfrutta i venti di alta quota.
Tra i progetti attualmente allo studio o in fase di realizzazione troviamo il [[Kite Wind Generator]] (che prevede due filoni principali di progetto: il KiteGen Stem ed il KiteGen Carousel) il cui funzionamento si ispira a quello del [[kitesurfing]]. Questo sistema elimina i problemi statici e dinamici che impediscono l'aumento della potenza (cioè delle dimensioni) ottenibile dagli aerogeneratori tradizionali. Il problema di "catturare" il vento è risolto dall'idea di impiegare [[profilo alare|profili alari]] di potenza (Power Kites): nel Kitegen Stem, questi profili alari sono collegati tramite cavi ad una o più coppie di motori/generatori, che servono anche per il controllo dell'ala; il funzionamento prevede due fasi, in cui il profilo alare sale e scende in volo.
Durante la fase ascendente, il profilo alare esercita trazione sui cavi, che trasferiscono il moto ai generatori: è la fase "attiva" durante la quale si produce energia; durante la fase discendente, i generatori vengono sfruttati come motori per il recupero dei cavi e dell'ala (utilizzando circa il 5% dell'energia prodotta durante la precedente fase "attiva"). Nell'agosto [[2006]] è stato costruito un primo prototipo dal nome Mobilegen (di piccole dimensioni, trasportabile con un normale mezzo commerciale), che è già stato in grado di generare un picco di 80 kW di energia elettrica. Attualmente, è in fase di realizzazione a Sommariva Perno (CN) il primo prototipo "industriale" di pre-serie, per il quale si prevede una produzione iniziale di 1 MW, per passare infine a 3 MW, quando questa tecnologia esprimerà tutto il potenziale previsto.
Nel KiteGen Carousel, invece, i kites sono solidali al perimetro della [[turbina]]. I profili alari di potenza volano secondo [[traiettoria|traiettorie]] prestabilite, che permettono di trasformare la forza esercitata sui cavi in una [[Coppia di forze|coppia]] complessiva concorde che mette in rotazione le braccia di una giostra ad asse verticale. In pratica, i profili alari di potenza sono le pale della turbina, che le consentono di [[rotazione|ruotare]] intorno ad un asse verticale, semplificando enormemente i problemi di [[Fondazione (architettura)|fondazione]] e di [[rigidezza]].
La Twind Technology si basa sull'utilizzo di una coppia di palloni aerostatici che stazionano a quote superiori agli 800 metri e frenati a terra da cavi che fungono anche da elemento di trasmissione del moto. Quando un pallone viene trascinato orizzontalmente dalla forza del vento che spinge sulla superficie della sua vela aperta, l'altro pallone, a vela chiusa, viene riportato sulla verticale della piattaforma trainato dallo stesso cavo collegato al primo pallone. Al termine dello srotolamento del cavo, giunto a fine corsa, un meccanismo automatico opera la chiusura delle ali a vela del primo pallone e opera l'apertura delle ali a vela del secondo; in questo modo le funzioni dei due palloni si invertono replicando la stessa dinamica. Questa tecnologia permette di ottenere energia mediante il continuo movimento alternativo del cavo agganciato a due palloni aerostatici.
Un altro progetto allo studio è lo Skymill, un generatore ad asse orizzontale la cui innovazione consiste nel posizionamento del generatore, e quindi della parte più pesante, direttamente a terra. Il rotore invece è in quota e viene collegato al generatore tramite un cavo speciale che trasmette la rotazione tra i due elementi.
Il rotore, costruito con materiali molto leggeri, è sostenuto dal vento stesso tramite una vela insieme ad un pallone aerostatico che serve solo in totale assenza di vento o durante le operazioni di manutenzione per sollevare o portare a terra il sistema. Ciò consente di arrivare a quote più alte dei generatori orizzontali tradizionali e di conseguenza ad una producibilità maggiore<ref>[http://www.skymill.it sito Skimill]</ref>.
==Capacità di energia eolica e produzione==
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