Algor mortis: differenze tra le versioni

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{{S|medicina}}
La locuzione [[lingua latina|latina]] '''''algor mortis''''' (letteralmente "algidità cadaverica") indica il processo [[fisica|fisico]]-[[biologia|biologico]] della riduzione della [[temperatura]] [[corpo umano|corporea]] dopo la [[morte]]. L'''algor mortis'' è generalmente influenzato, soprattutto nella sua [[velocità]], da varie cause come la temperatura ambientale ed altri fattori esterni ([[umidità]], ecc.).<ref>{{citeCita booklibro|titletitolo=Forensic Medicine|authorautore=Guharaj, P. V.|chaptercapitolo=Cooling of the body (algor mortis)|yearanno=2003|editionedizione=2nd|pagespp=61–62|publishereditore=Longman Orient|___locationcittà=Hyderabad|url=https://books.google.com/books?isbn=8125024883}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.fmap.archives.gla.ac.uk/DC403/DC403_page.htm|titolo= Forensic Medicine Archives Project
University of Glasgow}}</ref>
 
Dopo la morte, interrompendosi la produzione di [[calore]] da parte dell'[[organismo]], per le leggi della [[termodinamica]] la [[temperatura corporea]] tende all'[[Equilibrio termico|equilibrio]] con la temperatura ambientale circostante: in alcuni casi, ad esempio quando un corpo è posto sotto la [[luce]] [[sole|solare]] diretta, il corpo può invece riscaldarsi. Tuttavia di solito il corpo perde progressivamente calore e la sua temperatura diminuisce, seguendo un [[decadimento esponenziale]], fino ad essere uguale a quella dell'[[ambiente (termodinamica)|ambiente]] circostante.
 
Molti studi, principalmente in ambito della [[medicina legale]], hanno esaminato questa diminuzione progressiva nella temperatura corporea per tentare di sviluppare formule utili per calcolare l'intervallo ''[[autopsia|post mortem]]'', ma a causa delle molte variabili in gioco è risultato difficile ottenere una formula affidabile. In generale, la stima del momento del decesso effettuata in base alla diminuzione della temperatura corporea fornisce risultati affidabili solo nelle prime 10-12 ore dopo la morte e solo se il corpo è rimasto in un ambiente freddo (10-15&nbsp;°C). <ref>{{citeCita journalpubblicazione|lastcognome=Kaliszan|firstnome=M.|titletitolo=Verification of the exponential model of body temperature decrease after death in pigs|journalrivista=Experimental Physiology|datedata=20 Maymaggio 2005|volume=90|issuenumero=5|pagespp=727–738|doi=10.1113/expphysiol.2005.030551 }}</ref>
Durante questo periodo, presupponendo una temperatura ''ante mortem'' normale, un corpo medio si
raffredda con una legge che può essere considerata lineare, di circa 0,8&nbsp;°C (1,5 [[Fahrenheit|°F]]) l'ora. Oppure si può ritenere che: 1) in un primo periodo di circa tre ore la temperatura (si intende sempre la rettale) diminuisca di mezzo grado all'ora; 2) in un secondo periodo di sei-otto ore la temperatura decresca di un grado all'ora; 3) in ultimo, e fino ad equilibrio con la temperatura ambiente, si abbia una discesa da 3/4 di grado a 1/3 di grado all'ora, e sempre più lenta.<ref>{{Cita libro|autore=Canuto Tovo|titolo=Medicina legale e delle assicurazioni|anno=1996|editore=PICCIN|città=|p=347|pp=|ISBN=88-299-1261-1}}</ref>
 
I corpi con più [[isolamento]] ([[Tessuto adiposo|grasso corporeo]]) si raffreddano più lentamente e quelli con meno isolamento (cadaveri di persone magre e longilinee) si raffreddano più velocemente. Altri problemi nel calcolo della temperatura ''post mortem'' possono nascere dai possibili errori dovuti ad una temperatura corporea ''ante mortem'' più alta del normale dovuta a [[infezione|infezioni]], a [[droga]] o a sforzo fisico. Ancora, la temperatura ambientale esterna è raramente costante: gli sbalzi di temperatura possono alterare in modo drastico il processo di raffreddamento o addirittura invertirlo. Se il corpo è in un ambiente molto freddo, può congelare.