Network-centric warfare: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→Guerra basata sulla rete (Network-centric warfare): Si possono rintracciare le origini immediate del concetto di guerra digitale nel 1996, quando l'ammiraglio William Owens introdusse il concetto di un "sistema di sistemi" in un articolo pubblicato dall'Istituto per gli studi sulla sicurezza nazionale[3]. Owens descrisse l'evoluzione fortuita di un sistema di sensori di intelligence, sistemi di comando e controllo e armi di precisione che, assieme, permettessero una maggiore situational a... Etichette: Annullato Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
Il libro Network centric warfare è stato seguito nel 2001 da Understanding Information Age Warfare (UIAW) (Comprendere la guerra nell'Era dell'Informazione), creato congiuntamente da Alberts, Garstka, Richard Hayes di Evidence Based Research e David A. Signori di RAND[6]. Il testo UIAW ha fatto leva sulle implicazioni dei cambiamenti identificati dalla guerra network-centrica al fine di derivare una teoria operativa della guerra digitale. A partire da una serie di premesse su come viene perce... Etichette: Annullato Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
||
Riga 25:
Il processo segue il ciclo "''osserva, orienta, decidi, agisci''" (OODA) descritto per la prima volta dal colonnello John Boyd dell'[[USAF]].
=== Potenza al limite (''Power to the Edge'') ===Il libro Network centric warfare è stato seguito nel 2001 da Understanding Information Age Warfare (UIAW) (Comprendere la guerra nell'Era dell'Informazione), creato congiuntamente da Alberts, Garstka, Richard Hayes di Evidence Based Research e David A. Signori di RAND[6]. Il testo UIAW ha fatto leva sulle implicazioni dei cambiamenti identificati dalla guerra network-centrica al fine di derivare una teoria operativa della guerra digitale. A partire da una serie di premesse su come viene percepito l'ambiente, l'UIAW propone una struttura di tre domini:
il dominio fisico è dove gli eventi hanno luogo e vengono percepiti da sensori e individui
i dati che emergono dal dominio fisico vengono trasmessi attraverso un dominio di informazioni
i dati sono successivamente ricevuti ed elaborati da un dominio cognitivo in cui vengono valutati ed attuati
Il processo segue il ciclo "osserva, orienta, decidi, agisci" (OODA) descritto per la prima volta dal colonnello John Boyd dell'USAF.
L'ultima pubblicazione riguardante la teoria in via di sviluppo del network-centric warfare è apparsa nel 2003 con ''Power to the Edge'' (''Potenza al limite''), pubblicato anche dal CCRP<ref>{{Cita libro|cognome1= Alberts |nome1= David S. |cognome2= Hayes |nome2= Richard E. |titolo= Power to the Edge: Command and Control in the Information Age |data= June 2003 |editore= CCRP |isbn= 1-893723-13-5 |url= http://www.dodccrp.org/files/Alberts_Power.pdf |accesso= 7 giugno 2017 |formato= pdf }}</ref>. Questo è uno studio teorico, che sostiene come gli ambienti militari moderni siano troppo complessi per essere compresi da qualsiasi individuo, organizzazione o persino l'intero apparato militare.
La moderna tecnologia dell'informazione consente la rapida ed efficace condivisione di informazioni a tal punto che le "entità marginali" o quelle che stanno essenzialmente conducendo missioni militari, dovrebbero essere in grado di "estrarre" informazioni da [[repository]] (depositi di dati) onnipresenti, piuttosto che avere enti centralizzati che tentano di anticipare le loro necessità di informazioni, "spingendole" verso di loro. Ciò implicherebbe tuttavia un notevole appiattimento delle gerarchie militari tradizionali.
|