Giulio Andreotti: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Annullato Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile Modifica da applicazione iOS App section source
Annullata la modifica 146402957 di Gennaro Cp (discussione) occorre una fonte per un'affermazione del genere
Etichetta: Annulla
Riga 162:
{{citazione|Con Moro ci conoscevamo fin dai tempi della Fuci, lui era presidente, io dirigevo l'Azione fucina, e quando lui lasciò la carica presi il suo posto. Quindi una dimestichezza che risaliva a prima della politica. [...] ho sempre avuto con lui una relazione molto facile, proprio perché c'era questo legame universitario.<ref>Enzo Biagi, ''BUONI | CATTIVI'', ''op. cit.'', p. 43.</ref>}}
 
Nel luglio del 1943 prese parte ai lavori che portarono alla redazione del ''[[Codice di Camaldoli]]''. Durante la [[Seconda guerra mondiale|guerra]] scrisse per la ''"Rivista del Lavoro"'', pubblicazione di [[propaganda]] [[Fascismo|fascista]]. Partecipò anche alla redazione clandestina de ''[[Il Popolo]]''. Il 30 luglio 1944, al Congresso di [[Napoli]], fu eletto nel primo Consiglio nazionale della Democrazia Cristiana e il 19 agosto divenne responsabile dei gruppi giovanili del partito; in tale carica venne confermato dal Congresso nazionale del [[Movimento giovanile DC]] di [[Assisi]] del gennaio 1947. Nel referendum che sancì la [[Nascita della Repubblica Italiana|nascita della Repubblica]] nel 1946, il giovane Andreotti, che faceva parte dell'ala monarchica della [[Democrazia Cristiana]], votò per il re [[Umberto II di Savoia]].
 
=== Elezione all'Assemblea costituente e prime responsabilità di governo ===