Gilbert Keith Chesterton: differenze tra le versioni

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Sia Chesterton che Belloc sono stati spesso accusati di [[antisemitismo]]. In effetti, in alcune opere di Chesterton, dei personaggi letterari sembrano manifestare opinioni antisemite: ad esempio nel romanzo ''L'osteria volante'', nella raccolta di racconti ''L'uomo che sapeva troppo'' e in alcuni dei racconti di padre Brown quali ad esempio ''Il duello del dottor Hirsh''. Ne ''L'osteria volante'' la Germania - rappresentata come potenza ostile e priva di scrupoli - parla per bocca di un ambasciatore cinico, spietato e calcolatore, di cui si lascia intendere l'origine ebraica. In un racconto (''La torre del tradimento'' nell'antologia ''L'uomo che sapeva troppo'') il personaggio che svolge il ruolo di "[[deus ex machina]]" sostiene la seguente tesi: "è anche vero che gli ebrei hanno tessuto su tutte queste nazioni una rete internazionale, che è anche del tutto antinazionale. Per quanto possa essere inumana la loro [[usura]] e la loro oppressione dei poveri, non sono mai così inumani come quando diventano degli umanitari idealisti". In un altro racconto (''Il pozzo senza fondo'', incluso nell'antologia già citata), il personaggio principale e "deus ex machina" Horne Fisher, presentato come detective che opera essendo al corrente dei retroscena della politica estera inglese, a un certo punto si sfoga nel seguente modo: "È già troppo brutto che una banda di maledetti finanzieri ebrei ci abbia spediti qui, dove non c'è nessun interesse inglese da servire (...)".
 
Chesterton, nonostante ciò, rigettò ogni accusa di antisemitismo e fu un oppositore della politica antiebraica di Hitler: nel [[1934]], dopo che [[Adolf Hitler]] ebbe preso il potere, scrisse:
{{Citazione|Sia io che Hilaire Belloc siamo stati accusati di essere antisemiti. Oggi, benché io pensi che esista un problema ebraico, sono inorridito davanti alle atrocità commesse da Hitler. Esse non hanno né ragione né logica. Rappresentano ovviamente l'espediente di un uomo che è stato spinto a cercare un [[capro espiatorio]] ed ha trovato con sollievo il più famoso capro espiatorio d'Europa, il popolo ebraico<ref>M. Finch, G.K Chesterton, Ed. Paoline, Milano, 1990, pag. 361</ref><ref>[http://unacasasullaroccia.com/2013/06/14/gilbert-keith-chesterton/ Gilbert Keith Chesterton « Una casa sulla roccia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.}}