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{{Ecoregione
|nome = Deserto didel SechuraThar
|nomeoriginale = SechuraThar desert
|immagine = Huacachina_Ica_PeruThar_desert_Rajasthan_India.jpg
|didascalia =
|ecozona = neotropicaleindomalese
|bioma = 13
|codice_WWF = NT1315IM1304
|superficie = 184900238700
|conservazione = 2
|stati = {{PERIND}}, {{PAK}}
|mappa = Desiertos_del_Perú_-_Deserts_of_PeruThar_Desert_satellite.jpg
|descrizione_mappa =
|sito = https://web.archive.org/web/20080920050648/http://www.nationalgeographic.com/wildworld/profiles/terrestrial/nt/nt1315nt0161.html
}}
Il '''Thar''' (noto anche come ''Tharr'' o ''Grande Deserto Indiano'') è una regione [[Deserto|desertica]] e semi-desertica del [[subcontinente indiano]], situata nello stato del [[Rajasthan]] ([[India]]) a est del corso inferiore dell'[[Indo]].
Il '''deserto di Sechura''' è un'[[ecoregione]] dell'[[ecozona neotropicale]], definita dal [[WWF]] (codice ecoregione: NT1315), che si estende attraverso gran parte della costa del [[Perù]], da [[Piura]] a nord fino a [[Ica (città)|Ica]] a sud. Questo [[deserto]] [[Costa|costiero]] è caratterizzato da [[Clima desertico|clima subtropicale molto arido]], alta umidità atmosferica e vegetazione molto scarsa, fatta eccezione per le valli dei fiumi che scendono dalle Ande attraversando il deserto.
 
Nel [[Pakistan]] sud-orientale il Thar sfuma gradualmente nel '''Cholistan'''. Il Cholistan si estende attraverso la parte sud-orientale del [[Punjab (Pakistan)|Punjab]] e quella orientale del [[Sindh]]. Metà del suo territorio è ricoperta da [[Erg (deserto)|distese di sabbia]], anche con le caratteristiche [[Duna|dune]].
Assieme al [[deserto di Atacama]], che comprende gran parte della fascia costiera di Perù e Cile, forma un'ecoregione più grande, nota come [[deserto del Pacifico]]. Il [[WWF]] indica come «deserto di Sechura» l'intera fascia desertica costiera del Perù, ma in senso più ristretto il vero e proprio deserto di Sechura comprende solamente la parte più settentrionale dell'area, quella compresa tra [[Piura]] e [[Lambayeque (città)|Lambayeque]]; la parte meridionale dell'ecoregione, invece, quella estesa tra Lambayeque e Ica, è nota generalmente come deserto costiero del Perù.
 
Assieme, le due aree desertiche ricoprono una superficie di circa 273.000 km².
[[File:Peru sat.png|thumb|350px|Fotografia satellitare del Perù, nella quale è evidente il colore chiaro della regione desertica costiera.]]
 
== Geografia ==
=== Posizione ed estensione ===
La regione è costituita da una stretta fascia, comprendente ecosistemi che vanno dal [[deserto]] estremo alla macchia [[Xerofita|xerofila]], compresa tra l'[[oceano Pacifico]] e la [[Ande|cordigliera delle Ande]]. La sua ampiezza varia tra pochi chilometri fino ad un massimo di 100, ed è maggiore in corrispondenza dei dipartimenti di [[Regione di Piura|Piura]] e di [[Regione di Ica|Ica]]. Confina a nord con le [[foreste aride di Tumbes e delle valli andine]] e a sud con il deserto costiero del Cile.
Oltre i due terzi del deserto ricadono entro i confini del Rajasthan, il resto è situato nel settore meridionale degli stati dell'[[Haryana]] e del [[Punjab (India)|Punjab]] e in quello settentrionale del [[Gujarat]]. Il deserto è delimitato a nord-ovest dal fiume [[Sutlej]], a est dalla [[Monti Aravalli|catena degli Aravalli]], a sud da una vasta palude salmastra nota come [[Rann di Kutch]] e a ovest dall'Indo.
 
La superficie del Thar varia a seconda di quanta fascia di transizione costituita da [[Deserti e macchia xerofila|savana spinosa]] viene considerata entro i suoi confini. Secondo il [[WWF]], il Thar copre una superficie di 238.700 km². L'ecoregione delle foreste spinose nord-occidentali che lo circonda, invece, si estende per oltre 488.300 km².
Secondo Pulgar Vidal, la regione si estenderebbe nell'enetroterra fino ai 500 m di quota, ai piedi della Cordigliera Occidentale delle [[Ande]], confinando così con la regione indicata come ''Yunga marítima''. Al contrario, secondo Brack Egg, la regione desertica terminerebbe nel punto in cui inizia a svilupparsi la vegetazione andina più definita della cosiddetta ''Serranía esteparia'', verso i 2000 m di quota. Altri autori estendono il deserto costiero peruviano tra la sponda del mare e un'altitudine compresa tra i 700 e i 1000 m.
 
=== Formazione ===
[[File:ISS006-E-38304.JPG|300px|thumb|right|Immagine satellitare del deserto costiero: sulla destra la città di [[Lima (Perù)|Lima]] e la [[costa]]; sulla sinistra le propaggini delle [[Ande]].]]
La genesi del deserto del Thar è tuttora oggetto di dibattito tra gli scienziati. Alcuni sostengono che la sua origine risalga ad un'epoca compresa tra i 4000 e i 10.000 anni fa. Secondo altri, invece, l'[[Clima desertico|inaridirsi]] di questa zona avrebbe avuto inizio solo molto più tardi, tra il [[XX secolo a.C.|2000]] e il [[XV secolo a.C.|1500 a.C.]]. In ogni caso, il deserto ha avuto origine in seguito al prosciugamento del corso del fiume [[Ghaggar]], a est dell'Indo. Attualmente tale fiume trasporta acqua solamente durante la stagione dei [[Monsone|monsoni]] e si disperde nelle sabbie del settore nord-orientale del Thar. Grazie alle moderne tecniche di telerilevamento è stato osservato che nel tardo [[Quaternario]] sia il cambiamento climatico che uno spostamento delle [[Tettonica delle placche|placche tettoniche]] hanno avuto un impatto notevole sui fiumi che attraversavano la regione e sul loro prosciugamento. Inoltre, sono stati individuati numerosi «paleocanali» di fiumi ormai asciutti.
[[File:Santa Maria Beach.jpg|right|thumb|300px|La spiaggia di Santa María del Mar ([[Provincia di Lima|Lima]]).]]
 
Nel Cholistan si trova il letto prosciugato del fiume [[Hakra (fiume)|Hakra]], proseguimento del Ghaggar in territorio pakistano.
In questa stretta fascia di territorio, interrotta dalle propaggini andine o dalle alture della Cordigliera della Costa, si succedono [[Pianura|pianure]], [[Duna|dune]] e tavolati che formano un deserto interrotto da fiumi stagionali nelle cui valli si è sviluppata un'[[agricoltura]] di tipo industriale ([[Cotone (fibra)|cotone]], [[Oryza sativa|riso]], [[Saccharum officinarum|canna da zucchero]], [[Vitis|vite]] e [[Olea europaea|olivo]]).
 
La maggior parte degli studiosi concorda sul fatto che il paleocanale del fiume [[Sarasvati#Il fiume Sarasvatī|Sarasvati]] corrisponda al letto dell'attuale Ghaggar. Secondo gli studi, in passato il Sutlej e lo [[Yamuna (fiume)|Yamuna]] riversavano le loro acque direttamente nel letto del Ghaggar. Gli studi indicano che il Sutlej costituiva la principale fonte d'acqua del Ghaggar. In seguito ad una attività tettonica recente, il corso del Sutlej si è diretto ad ovest e quello dello Yamuna verso est, e il Ghaggar è andato incontro al prosciugamento.
Il litorale è costituito da spiagge di sabbia finissima o da scogliere scoscese, ed è prevalentemente rettilineo e con poche insenature, di cui le maggiori sono quelle di [[Sechura]], [[Paita]], [[Chimbote]], [[Callao]] e [[Paracas (città)|Paracas]]. Nel nord del paese il clima è caldo, soleggiato e con piogge stagionali concentrate nell'estate australe. Nel sud, il clima diviene più umido e con piogge scarse, con cielo soleggiato da dicembre a maggio e nuvoloso durante il resto dell'anno.
 
Il [[telerilevamento]] si è rivelato estremamente utile per scoprire paleocanali nelle zone desertiche. Per analizzare le immagini satellitari vengono utilizzate varie tecniche digitali. Secondo molti ricercatori, l'attuale posizione apparentemente disorganizzata dei torrenti del Rajasthan sarebbe dovuta al cambiamento climatico avvenuto durante il Quaternario, soprattutto nel corso dell'[[Olocene]].
Le temperature lungo la costa peruviana sono minori di quelle di altre aree situate alla stessa latitudine (la temperatura media a Callao è di 19,2 °C) a causa delle acque fredde della [[corrente di Humboldt]] e della barriera formata dalle alte cime della [[Ande|Cordigliera delle Ande]]; a questi fenomeni, si somma una pressione atmosferica quasi costante. La conseguente assenza di piogge non significa che il cielo sia permanentemente terso. Al contrario, la regione è ricoperta da una spessa coltre di nebbia, tra giugno e novembre, che è forse la sua principale caratteristica.
 
=== FloraStruttura ===
Il Thar è prevalentemente un deserto sabbioso, con numerose dune ricoperte da una stentata vegetazione che possono essere alte fino a 150 m. Le dune sono di tre tipi: trasversali, longitudinali e [[Duna#A mezzaluna|barcane]]. Quelle longitudinali, prevalenti, sono disposte da nord-est a sud-ovest, secondo i venti che soffiano durante la stagione secca. Le dune trasversali, perpendicolari alla direzione del vento, si trovano principalmente nel nord-est del Thar. Le barcane (dune a forma di mezzaluna con le estremità sporgenti) si trovano nella parte centrale del Thar.
Il deserto costiero presenta una scarsa biomassa vegetale, e la sua [[flora]] è distribuita prevalentemente in alcune [[Biocenosi|comunità]] vegetali molto specializzate.
 
Circa il 10% del deserto è costituito da dune mobili, il resto da distese di dune fisse, da zone di transizione tra dune e rocce affioranti e da [[Salina (geologia)|saline]]. La maggior parte della regione è priva di vegetazione. Le aree che ne sono ricoperte sono generalmente dominate da erbe e arbusti. Nel nord-ovest, il deserto è circondato da una cintura di foreste spinose.
Due tipi di comunità floristiche sono caratterizzate dalla presenza di piante che dipendono esclusivamente dall'umidità atmosferica trasportata dalle nebbie durante l'inverno australe: le formazioni di ''[[Tillandsia]]'' e le ''lomas'', aree verdeggianti nel bel mezzo del deserto. Nelle ''lomas'', durante l'inverno australe si sviluppa una vegetazione spontanea fatta di piante erbacee come l<nowiki>'</nowiki>''amancay'' (''[[Ismene amancaes]]''), il tabacco selvatico (''[[Nicotiana sylvestris]]'') e la [[Valeriana officinalis|valeriana]] e alberi quali il ''mito'' (''[[Vasconcellea candicans]]''), la ''tara'' (''[[Caesalpinia spinosa]]'') e il ''guarango'' (''[[Prosopis pallida]]''). Crescono qui anche il pomodoro selvatico (''[[Solanum betaceum]]'') e varie [[Cactaceae|cactacee]].
 
Nel complesso, il Thar digrada verso la piana dell'Indo e la sua superficie interrotta principalmente solo dalle dune. Le dune più alte si trovano nel sud, mentre al nord raggiungono solamente un'altezza di circa 16 m. La catena degli Aravalli, a sud-est, rappresenta una sorta di barriera che, con il suo clima umido, impedisce al deserto di espandersi ad est verso la valle del Gange.
Lungo la costa vi sono inoltre affioramenti di falde acquifere, specialmente nelle vicinanze delle foci dei fiumi, che subiscono l'influsso dell'acqua di mare. In questi ambienti salmastri si sviluppano [[Zona umida|zone umide]], dove è molto diffusa la ''grama salada'' (''[[Distichlis spicata]]'').
 
Il suolo della zona arida è prevalentemente sabbioso, in parte sabbioso-argilloso. La sua consistenza e profondità variano a seconda della topografia. Lo strato di [[limo]] è particolarmente spesso e contiene tracce di [[Argilla|monerali argillosi]], [[carbonato di calcio]] o [[Gesso (minerale)|gesso]]. Il [[pH]] del terreno varia tra circa 7 e 9,5. La fertilità del terreno aumenta spostandosi da ovest ad est. L'acqua è molto rara e si incontra tra 30 e 120 m di profondità.
Sulle sponde dei fiumi crescono comunità più regolari conosciute come ''montes ribereños'' («foreste rivierasche»). Qui crescono specie come l<nowiki>'</nowiki>''algarrobo'' (''[[Prosopis pallida]]''), il ''palo verde'' (''[[Parkinsonia peruviana]]''), la ''grama salada'' (''[[Distichlis spicata]]''), il pepe rosa (''[[Schinus molle]]''), la cannuccia di palude (''[[Phragmites australis]]'') e la ''caña brava'' (''[[Gynerium sagittatum]]''). Nelle [[Gola (geografia)|gole]] (''barrancos'') crescono [[Pteridophyta|felci]], il ''culantrillo'' (''[[Adiantum amplum]]''), il crescione (''[[Lepidium sativum]]''), la portulaca (''[[Portulaca oleracea]]'') e varie specie di frutti coltivati.
 
== Fauna ==
In questo deserto assetato vive un discreto numero di specie endemiche di piante e animali. Una di queste, la volpe di Sechura (''[[Pseudalopex sechurae|Lycalopex sechurae]]''), passa la maggior parte del suo tempo a perlustrare il deserto alla ricerca di magre fonti di cibo, come sostanze vegetali e invertebrati. Numerose popolazioni di uccelli marini, nonché di leoni marini sudamericani (''[[Otaria flavescens|Otaria byronia]]'') e di otarie orsine sudamericane (''[[Arctocephalus australis]]''), possono essere individuate lungo la costa frastagliata. Una specie endemica di fornaio, il cinclode acquaiolo (''[[Cinclodes taczanowskii]]''), sfrecciando lungo la costa rocciosa, schiva le onde mentre va a caccia di piccoli invertebrati. Nelle oasi ripariali, il colibrì di Amazilia (''[[Amazilia amazilia]]'') e la golastella delle oasi (''[[Rhodopis vesper]]'') passano da un fiore all'altro raccogliendo il nettare. La cavia di montagna (''[[Cavia tschudii]]''), parente della cavia domestica (''[[Cavia porcellus]]''), si apre sentieri tra i ciuffi d'erba lungo le sponde dei fiumi. Volando di notte, il pipistrello dalla lingua lunga minore (''[[Choeroniscus minor]]'') va in cerca di nettare e polline sui fiori che si schiudono di notte. Una grossa volpe sudamericana, la volpe delle Ande (''[[Pseudalopex culpaeus|Lycalopex culpaeus]]''), scava nei cunicoli dei piccoli armadilli, cercando di spingere la preda allo scoperto.