Despotato di Morea

provincia dell'Impero bizantino (1259-1460)
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Il Despotato di Morea (in greco: Δεσποτᾶτον τοῦ Μορέως) o Despotato di Mistrà (in greco: Δεσποτᾶτον τοῦ Μυστρᾶ) fu una provincia dell'impero bizantino che esistette dal 1308 al 1453 e come stato autonomo dal 1453 al 1460. Il suo territorio variò in dimensioni durante i suoi centocinquant'anni di vita ma tese ad essere confinato in tutta la parte a sud della Grecia, la penisola del Peloponneso, che all'epoca era chiamata Morea. Questa provincia fu governata dagli eredi dell'imperatore bizantino ai quali venne dato il titolo di despoti (da non confondere con il despotismo). La sua capitale era la città fortificata di Mistra, a cinque chilometri di distanza dall'antica Sparta, Mistra divenne un il più importante centro di cultura bizantino, e fu anche il secondo luogo di potere più importante dell'Impero bizantino.

Despotato di Morea
Dati amministrativi
Nome completoDespotato di Morea
Nome ufficialeΔεσποτάτο του Μυστρά
Lingue ufficialigreco
CapitaleMistra
Politica
Nascita29 maggio 1353 con Manuele Cantacuzeno
CausaCaduta dell'Impero bizantino
Fine1460 con Tommaso Paleologo
CausaOccupazione ottomana
Territorio e popolazione
Bacino geograficoMorea
Territorio originaleMorea
Economia
ValutaHyperpyron
Commerci conRepubblica di Venezia
Religione e società
Religione di StatoCristianesimo ortodosso
Evoluzione storica
Preceduto da Impero bizantino
Succeduto da Impero ottomano

Storia

 
Cartina del Despotato di Morea nel 1265.

Il despotato di Morea fu posto fuori dal territorio franco del principato d'Acaia. Questo era fuori dal primitivo impero bizantino emerso dopo la quarta Crociata (1204). Nel 1259, il signore del Principato Guglielmo II di Villehardouin perse la Battaglia di Pelagonia contro l'Imperatore Bizantino Michele VIII di Bisanzio e fu costretto, per riscattarsi, ad abbandonare la maggior parte della zona orientale di Morea e le sue fortezze poco prima costruite. Il territorio ceduto divenne il nucleo centrale del despotato di Morea.

L'imperatore Giovanni VI di Bisanzio, riorganizzò il territorio nella metà del XIV secolo ponendolo come appannaggio per il figlio Matteo. La dinastia concorrente dei Paleologi prese la Morea dopo la morte di Matteo nel 1380, con Teodoro I Paleologo divenendo il nuovo despota di Morea nel 1383. Teodoro lo mantenne fino al 1407, consolidando il dominio di Bisanzio e stringendo accordi con i suoi potenti vicini, particolarmente con il potente impero ottomano. Cercò anche di rinvigorire l'economia locale invitando gli albanesi a stabilirsi nel territorio.

Con il diminuire del potere latino sul Peloponneso, nel corso del XV secolo, il Despotato di Morea si espanse conquistando l'intera penisola. Nel 1446, il sultano ottomano Murad II distrusse le difese bizantine sull'Istmo di Corinto, ossia le mura di Hexamilion. Il suo attacco aprì la penisola alle invasioni, sebbene Murad II morì prima di poter sfruttare la sua conquista. Il suo successore Mehmed II "il Conquistatore" conquistò la capitale bizantina Costantinopoli nel 1453 e sette anni più tardi invase il Despotato di Morea, distruggendo l'ultimo frammento europeo dell'impero bizantino.

Despoti bizantini di Morea a Mistra

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