Pliocrocuta perrieri
La pliocrocuta (Pliocrocuta perrieri), nota anche come iena di Perrier, è un mammifero carnivoro estinto, appartenente agli ienidi. Visse tra il Pliocene superiore e il Pleistocene medio (circa 3,2 milioni di anni fa e 500.000 anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Europa, Asia e Africa.
Plioviverrops | |
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Cranio di Pliocrocuta perrieri | |
Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Carnivora |
Famiglia | Hyaenidae |
Genere | Pliocrocuta |
Specie | P. perrieri |
Descrizione
Questa iena possedeva l'aspetto tipico delle iene attuali, con le zampe anteriori più lunghe delle posteriori e la grossa testa terminante in un muso corto. Alcune caratteristiche morfologiche la avvicinano molto all’attuale iena bruna (Parahyaena brunnea), anche se Pliocrocuta era leggermente più grande e i suoi denti carnassiali erano più specializzati di quelli della forma odierna: nella iena bruna i carnassiali inferiori possiedono una cuspide interna vestigiale (metaconide) ereditato da antenati viverridi, mentre in Pliocrocuta questa cuspide è generalmente assente o ridottissima. I canini di Pliocrocuta erano molto grandi e robusti, come quelli della iena bruna. Il cranio era di costituzione robusta, anche se non come quello della successiva Pachycrocuta.
Classificazione
Pliocrocuta è considerato un rappresentante tipico degli ienidi, molto simile alle forme attuali; si suppone che si sia sviluppato da antenati miocenici affini a Ikelohyaena per poi espandersi in tutta l’Eurasia e anche in Africa (Geraads, 1997). Spesso è confuso (e considerato congenerico) con Pachycrocuta, la gigantesca iena pleistocenica dal muso corto; tuttavia esistono differenze sufficienti fra i due animali da ritenere che la iena di Perrier appartenesse a un genere a sé stante.
Paleobiologia
Dotata di grandi canini e di zampe relativamente lunghe, la iena di Perrier è ritenuta essere un carnivoro piuttosto attivo, dalle abitudini simili all’odierna iena bruna. Anche se per qualche migliaio di anni la iena di Perrier e la iena gigante (Pachycrocuta) si sovrapposero, i due animali non sono quasi mai rinvenuti negli stessi giacimenti; ciò indicherebbe una notevole competizione interspecifica tra le due specie. E’ possibile che la scomparsa della iena di Perrier sia dovuta al sopravvento di Pachycrocuta o di altre iene più efficienti, come la iena delle caverne (Crocuta spelaea).
Bibliografia
- M. F. Bonifay and E. Bonifay. 1963. Un gisement a faune epi-villafranchienne a Saint-Esteve-Janson (Bouches-du-Rhone). Comptes Rendue Academie des Sciences, Paris 246:1136-1138
- V. S. Baigusheva. 1971. Fossil Teriofauna of the Liventzovka sand-pit. Materialy po faunam Antropogena SSSR 49:5-29
- D. Geraads. 1997. Carnivores du Pliocene terminal de Ahl al Oughlam (Casablanca, Maroc). Géobios 30(1):127-164
- W. von Koenigswald and W.-D. Heinrich. 1999. Mittelpleistozane Saugetierfaunen aus Mitteleuropa - der Versuch einer biostratigraphischen Zuordnung. Kaupia 9:53-112
- M. V. Sotnikova, V. S. Baigusheva, and V. V. Titov. 2002. Carnivores of the Khapry faunal assemblage and their stratigraphic implications. Stratigraphy and Geological Correlation 10(4):62-78