Canis lupaster lupaster

sottospecie di animale della famiglia Canidae

Lo sciacallo egiziano (Canis aureus lupaster), noto anche come lupo egiziano o dib, come lo chiamano i locali, è una sottospecie criticamente minacciata, notturna e dalla tassonomia altalenante di sciacallo dorato che vive solamente in Egitto settentrionale e in Libia nordorientale. Questa sottospecie è stata spesso scambiata per un lupo grigio. Un tempo era molto diffuso in tutto l'Egitto e nella penisola arabica, ma la caccia ha ridotto drasticamente il suo numero.

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Sciacallo egiziano

Canis aureus lupaster
Stato di conservazione
Critico
Classificazione scientifica
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
OrdineCarnivora
FamigliaCanidae
GenereCanis
SpecieC. aureus
SottospecieC. a. lupaster
Nomenclatura trinomiale
Canis aureus lupaster
Hemprich e Ehrenberg, 1833

Caratteristiche

Solitamente presenta un manto grigio-beige molto sfumato o giallo sporco ed una corporatura molto esile. Si incontra molto raramente solo in aree localizzate. Pesa 10-15 kg. I naturalisti del passato, confusi dall'aspetto simile a quello del lupo arabo, ritennero che fosse imparentato con esso. Attualmente non esistono alcune leggi protettive riguardante questo animale e le ultime stime dicono che rimangano ancora solamente 30-50 sciacalli egiziani. È stato scritto che talvolta, in Egitto, la morfologia di questo animale variava molto.

Il parente più stretto dello sciacallo egiziano è lo sciacallo dorato siriano, sottospecie syriacus.


Ricerche e studi genetici

 
Sciacallo dorato siriano - parente stretto dello sciacallo egiziano

C. a. lupaster sembra essere la sottospecie di C. aureus di maggiori dimensioni (Ferguson, 1981). Lo sciacallo egiziano venne originariamente descritto come C. lupaster ed è più grosso, più pesante ed ha zampe più lunghe del C. aureus comune (Ferguson, 1981). Basandosi sulla forma del cranio, della mandibola e dei denti, Ferguson sostenne che questo taxon doveva essere considerato come una piccola specie di lupo del deserto. Ciò è alla base dell'errata classificazione dello sciacallo egiziano come una forma di lupo.

Soprattutto le caratteristiche del cranio e dei denti ne confermano l'appartenenza allo sciacallo dorato, nonostante la mandibola allungata e dal fondo piatto.

Una divergenza nella sequenza del 4,8% tra gli sciacalli egiziani e israeliani suggerisce che la designazione Canis aureus lupaster per gli sciacalli egiziani non è molto equilibrata. Inoltre, è stata riscontrata una certa ibridizzazione nelle popolazioni egiziane, la quale indica degli eventi di introgressione con altri sciacalli e cani inselvatichiti, o tra sciacalli e lupi grigi.

In uno studio è stata investigata la struttura genetica delle popolazioni di sciacallo dorato egiziano, la quale è stata confrontata con quella degli esemplari che vivono in Israele e con quella dei lupi dell'Arabia Saudita e dell'Oman. Le analisi tramite l'uso del citocromo b nell'mtDNA confermano che nelle popolazioni di sciacallo egiziano e di Israele non vi è alcuna variabilità genetica, ma solo dei differenti aplotipi, che indicano forse due indipendenti eventi di evoluzione a collo di bottiglia (Masters Courses in Biodiversity & Conservation, progetti egiziani).

Il lupo egiziano (Wilson & Reeder, 2005), sulla base delle ricerche del DNA, viene ora classificato come una sottospecie di sciacallo dorato e non di lupo grigio[1]. Lo sbaglio era stato causato dal caratteristico profilo da lupo grigio, con zampe lunghe ed orecchie più grandi di quelle degli altri sciacalli [2].


Mitologia

 
Raffiugurazione del Dio Anubi con le sembianze dello sciacallo

Lo sciacallo dorato egiziano potrebbe essere l'animale che nella mitologia egiziana ha dato gli attributi al dio Anubi.

Anubi veniva rappresentato come un uomo con la testa di uno sciacallo dorato. Il dio-sciacallo era una delle divinità più importanti.

Lo sciacallo dorato egiziano di Anubi era di colore nero, con lunghe orecchie e muso appuntito.

Collegamenti esterni

Bibliografia

  • Wilson, D. E., and Reeder, D. M. (eds) Mammal Species of the World, 3rd edition, Johns Hopkins University Press. ISBN 0-801-88221-4.
  • Field Guide to the Mammals of Egypt, A (Hoath, Richard, 2003), American University in Cairo Press, ISBN 977 424 809 0
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