Imer e Nati nel 105: differenze tra le pagine

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<noinclude>__NOTOC__{{Torna a|105}}{{ListaBio|bio=2|data=15 mag 2019|progetto=biografie}}</noinclude>
{{vaglio|arg=geografia}}
{{Lista persone per anno
{{Divisione amministrativa
|titolo=Nati nel 105
|Nome=Imèr
|voci=2
|Nome ufficiale=
|testo=
|Panorama=Comuni-di-imer-e-mezzano.jpg
*[[Alessandro di Abonutico]], mistico e profeta greco antico († [[170]])
|Didascalia=Comune di Imèr (sulla sinistra) dalla [[Val Noana]]
*[[Faustina maggiore]] († [[140]])
|Bandiera=
}}<noinclude>
|Voce bandiera=
{{Portale|biografie}}
|Stemma=Imer-Stemma.png
[[Categoria:Liste di nati per anno| 2105]]
|Voce stemma=
[[Categoria:Nati nel 105| ]]
|Stato=ITA
</noinclude>
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 1=Trentino-Alto Adige
|Divisione amm grado 2=Trento
|Amministratore locale=Gianni Bellotto <!-- nome, cognome SENZA titoli-->
|Capoluogo = [[Trento]]
|Partito=[[lista civica]]
|Data elezione=17/05/2010 <!--DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG/MM/AAAA-->
|Lingue=[[Dialetto primierotto]], [[Lingua_italiana|italiano]]
|Data istituzione=
|Amministratore locale =
|Data elezione =
|Data soppressione =
|Latitudine gradi=46.15204
|Latitudine minuti=
|Latitudine secondi=
|Latitudine NS=N
|Longitudine gradi=11.797339
|Longitudine minuti=
|Longitudine secondi=
|Longitudine EW=E
|Altitudine=670
|Superficie=27.60
|Note superficie=
|Abitanti=1206
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bil2010/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
|Aggiornamento abitanti=31-12-2010
|Sottodivisioni=Bus, Centrale di San Silvestro, Giani, [[Masi d'Imer|Masi]], [[Pontet]], Villaggio Sass Maor<ref>[http://incomune.interno.it/statuti/statuti/imer.pdf Comune di Imèr - Statuto].</ref>
|Divisioni confinanti=[[Canal San Bovo]], [[Mezzano]], [[Siror]], [[Sovramonte]] (BL)
|Codice postale=38050
|Prefisso=[[0439]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=022097
|Codice catastale=E288
|Targa=TN
|Zona sismica=4
|Gradi giorno=
|Diffusività=
|Nome abitanti=almeroi o armeroi
|Patrono=[[San Pietro]] e [[San Paolo di Tarso|san Paolo]]
|Festivo=[[29 giugno]]
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=
|Didascalia mappa=
|Sito=http://www.comune.imer.tn.it
}}
 
'''Imèr''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|/i'mɛr/}}) è un [[comune italiano]] di 1.206 abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia autonoma di Trento]] in [[Trentino-Alto Adige]].
 
È il primo paese che si incontra entrando dalla gola dello Schenèr, principale accesso alla valle del [[Primiero]].
 
Il paese è adagiato sul [[Conoide di deiezione|conoide detritico]] del Rio San Pietro, un ruscello che scende dal monte Bedolé e che, in occasione di alluvioni e forti piogge, sa trasformarsi in potente torrente di montagna. Il paese è rivolto a sud e quindi in una buona posizione assolata anche se, soprattutto dal tardo autunno e in inverno, la presenza del [[Alpe Vederna|Monte Vederna]] e del Monte Tasé tendono a nascondere il sole, soprattutto nella parte occidentale del paese e nelle frazioni di [[Masi (Imer)|Masi]] e delle Pèze. In inverno, il paese e l'ambiente circostante assumono un aspetto invernale molto pittoresco proprio grazie allo scarso irraggiamento e al fenomeno della brina che, in ottima sinergia, fanno assumere al tutto una veste candida anche in caso di scarse precipitazioni nevose.
 
Lo sviluppo del paese segue due direttrici principali: quella del summenzionato Rio San Pietro (da nord a sud) e quella della [[Strada statale 50 del Grappa e del Passo Rolle]] (da est ad ovest). La prima prende in considerazione la parte storica del paese, sviluppatasi proprio lungo la traccia del Rio ("col de Riu"); la seconda, invece, ha ad oggetto la parte più recente del paese, sviluppatasi ai lati della strada principale. Dall'alto il paese sembra, geometricamente parlando, un rombo avente come diagonale verticale il ruscello e come diagonale orizzontale la strada.
 
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
[[File:Comune Imèr (2).jpg|thumb|270px|In verde il comune di Imèr nella [[provincia autonoma di Trento]]. In rosso l'[[isola amministrativa]] di Imèr II.]]
 
A sud-est di Imèr c'è il monte ''Tasé'', mentre a [[sud]] si apre la [[Val Noana]]. Attraverso questa valle sono visibili le [[Vette Feltrine]] e in particolare il [[Monte Pavione]]. A sud-ovest c'è l'inizio della valle dello ''Schenèr'', storico passaggio per arrivare in [[Primiero]] da [[Feltre]] e quindi dal mondo esterno. Ad ovest si erge il [[Monte Totoga]], ove è ben visibile la [[chiesetta di San Silvestro]] che domina la parte bassa della valle e da nord-ovest a nord-est si erge il ''[[Bedolé]]'' che si estende dal [[Passo Gobbera]] fino quasi al [[Passo Rolle]] (anche il termine Bedolè indica solo una parte del monte).
 
Il paese è adagiato su un conoide detritico che confluisce, nel punto più basso, nella distesa pianeggiante chiamata ''Giare'', nome derivante dalla tipologia di terreno composto in gran parte da ghiaia detritica, accumulata dalle piene del torrente [[Cismon]], del Rio San Pietro e del Torrente Noana, ricoperta da un sottile strato di terreno, per lo più riportato dai contadini, grazie anche alla concimazione, nel corso dei secoli. La fertilità della distesa è medio-bassa proprio a causa della composizione del terreno sottostante e quindi, soprattutto in passato, gli agricoltori erano costretti alla ricerca di altre zone da sfruttare per l'allevamento del bestiame e la fienagione (come si vedrà in seguito, il Consorzio dell'Alpe Vederna nacque appunto per questo).
 
==== I Solivi ====
[[File:Prati Solani.JPG|left|thumb|Prati in località Solàn, sopra Imèr]]
Il versante meridionale del monte Bedolé, nei territori comunali di [[Mezzano]] e di Imèr prende il nome di ''Solivi'', dal fatto che è rivolto al sole. Ai ''Solivi'' si contrappongono i ''Pusterni'', ovvero i versanti settentrionali dei monti Vederna e Tasé che per buona parte dell'anno in ombra.
 
I ''Solivi'' un tempo erano un enorme prato (ad eccezione delle valli molto impervie) con campi di varie colture e vari alberi da frutto ([[Mela|mele]], [[Abate fetel|pere]], [[Prunus_persica#Frutto|pesche]], [[Juglans|noci]], [[ciliegie]] ed [[albicocche]]) disposti in modo regolare a favore della vivacità del paesaggio. Col [[miracolo economico]] del [[secondo dopoguerra]] la vita contadina venne abbandonata e non essendoci più il bisogno di fieno per le [[Bos taurus|vacche]] i prati non vennero più falciati, col risultato che oggi buona parte dei Solivi, particolarmente la parte più alta, è ricoperta dal bosco.
 
Restano ancor oggi dei prati abbastanza grandi, come ad esempio ''Solàn'' e ''Solàn Grant'' ad ovest, ''Coladìna'', ''Casiéi'' e i ''Maciódi'' ad est e la ''Còsta'' e ''Baladói'' nella parte alta.
 
[[File:El fagheron.JPG|thumb|'''''El fagherón''''' è un faggio particolarmente sviluppato in località ''Solan grant'', nel comune di Imèr]]
 
==== [[Monte Vederna]] ====
{{vedi anche|Alpe Vederna}}
 
Ai piedi del Monte Pavione si estende l'[[Alpe Vederna]], un ampio prato caratterizzato dalla presenza di numerosi ''masi'', le baite primierotte utilizzate per l'alpeggio del bestiame e per la conservazione del fieno. L'Alpe è accessibile attraverso tre differenti strade e da alcuni sentieri: dalla località [[Pontet]] per circa 15&nbsp;km; da Imèr su una ripida strada di 4&nbsp;km; sempre da Imèr percorrendo la [[Val Noana]] e, in località Valpiana, deviando in direzione Alpe Vederna (questa terza via è di circa 11&nbsp;km complessivi). Sull'Alpe Vederna, oltre ai succitati numerosi masi, trovano spazio una suggestiva chiesetta alpina, intitolata alla [[Madonna della Neve]] (sull'Alpe, ad agosto, si svolge la festa della Madonna della Neve, la sagra delle Vederne, alla quale partecipano gli abitanti di Imèr e dell'intera valle, oltre ai numerosi turisti), un attrezzato rifugio, una Cascina Forestale utilizzata dalle parrocchie per i campeggi estivi ed invernali, e la [[Malga_Agnerola|malga Agneròla]], proprio ai piedi del Monte Pavione. A nord dell'Alpe Vederna si colloca la cima del Monte Vederna sulla cui sommità è presente un pianoro erboso, raggiungibile dall'Alpe attraverso una comoda strada forestale.
 
A picco sulla Valle di Primiero, sul lato nord del pianoro, è situata una croce, la Croce degli Alpini, dalla quale è possibile ammirare il magnifico paesaggio dolomitico della Valle di Primiero, i paesi situati lungo il torrente Cismon, il massiccio delle [[Pale di San Martino]], il [[Lagorai]], le [[Dolomiti]] della [[Val di Fassa]] e tutti i massicci posti a nord, nord est e nord ovest, fin dove lo sguardo si perde nel vuoto; la Croce degli Alpini rappresenta uno dei luoghi più suggestivi e caratteristici dell'intera valle di Primiero. La croce, dotata di impianto di illuminazione, è ben visibile dal fondovalle nelle giornate festive e pre-festive e, assieme alla croce del Monte Padella, nel Comune di [[Transacqua]], anch'essa illuminata, costituisce ormai un elemento imprescindibile dell'ambiente primierotto.
[[Immagine:Pavione.jpg|thumb|left|230px|La piramide del Monte Pavione vista da Mezzano]]
La proprietà dell'[[Alpe Vederna]], fino a qualche tempo fa, non era né del Comune di Imèr né di singoli privati: nel [[1742]] 63 ''almeroi'' costituirono un [[consorzio]] che divise l'Alpe in altrettante particelle, date in gestione a rotazione per dieci anni a ciascun socio e ai nuclei familiari che ne derivarono nel tempo. Oggi tale gestione è scomparsa, ma il consorzio sopravvive ed il numero di consorti o possibili consorti (i ''vesini dela Vederna'', ovvero i discendenti, purché maschi e figli a loro volta di consorti maschi, di coloro i quali aderirono al primo consorzio; nel caso in cui un consorte avesse in passato o abbia tuttora solo figlie femmine, perdeva e perde il diritto di trasmettere ai propri eredi la qualità di consorte) è di difficile quantificazione.
 
Sempre sull'Alpe Vederna è possibile ammirare gli "stoli" in località ''Morosna'', ovvero delle gallerie scavate durante la guerra aventi dei fori dai quali era possibile sparare con i cannoni anche a lunga distanza, permettendo così un adeguato controllo di una ampia area di territorio trentino.
 
==== Scanaiòl e Arzón ====
Il comune di Imèr comprende anche un'[[isola amministrativa]] che comprende le cime Scanaiòl (2465m [[s.l.m.]]) e Arzón (2309m [[s.l.m.]]), che si trovano separate dal resto del comune. Questa parte prende il nome di Imèr II (2) la cui menzione si riscontra già nel [[1474]] in una sentenza per porre gli esatti confini di questa zona con la Regola di [[Siror]]. Imèr II è stata assegnata al comune perché un tempo, quando gli abitanti erano [[Agricoltore|contadini]], c'era bisogno di [[fieno]]. Venne scelta la [[Alpeggio|malga]] Scanaiòl per soddisfare questa necessità.
 
=== Clima ===
Il clima di Imèr è abbastanza freddo, in quanto alla media italiana è fra quelli che necessitano di più energia per riscaldare le case nelle stagioni fredde<ref name="Clima">[http://www.tuttitalia.it/trentino-alto-adige/63-imer/classificazione-sismica-climatica/ Tuttitalia]</ref>. D'[[inverno]], soprattutto nella parte bassa del paese nella località ''"Giàre"'', si può notare il fumo che viene prodotto per riscaldare le case stesse.
 
== Storia ==
{{Nota
|allineamento=destra
|titolo = L'origine del nome
|contenuto = L'origine del toponimo ''Imèr'' (erroneamente storpiato dai numerosi turisti e non valligiani in ''Ímer'') è incerta:
* Secondo alcune fonti deriva proprio dalla sua posizione geografica: in latino ''imus'' indica il basso, cioè la posizione di Imèr, adagiato sul fondovalle della conca del [[Primiero]].
* Altri sostengono che il toponimo derivi dalla devozione a [[Imerio di Bosto|S. Imero]] da parte dei ''canòpi'' (dal [[Lingua tedesca|tedesco]] ''Bergknappen'' = minatore). A questo santo si crede che sia stata dedicata anche una chiesa oggi non più esistente.}}
 
Imèr, storicamente unito a [[Canal San Bovo]], si rese indipendente nel [[1797]] e costituiva già dall'[[XI secolo]] uno dei quattro [[colmello|colmelli]] o regole del Primiero assieme a [[Tonadico]], [[Transacqua]] e [[Mezzano]] (nel [[Fascismo|ventennio fascista]]).
 
Il territorio del comune confina con la [[provincia di Belluno]] e lungo la [[Strada statale 50 del Grappa e del Passo Rolle]] e del [[Passo Rolle]], all'altezza della frazione di [[Pontet]], era situata, fino alla conclusione della [[Prima guerra mondiale]], la dogana fra l'[[impero austro-ungarico]] (di cui l'intero [[Trentino-Alto Adige]] faceva parte) e il [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]].
 
Il paese è balzato alle cronache nazionali attorno ai primi di [[luglio]] [[2011]] per l'organizzazione di una festa con carne di [[orso]] organizzata dalla [[Lega Nord]].
 
====Le Miniere<ref>{{cita libro | coautori= Sandro Gadenz, Marco Toffol, Luigi Zanetel | titolo= LE MINIERE DI PRIMIERO Raccolta antologica di studi | editore= Comitato storico-rievocativo di Primiero | anno= 1993 | pagine = pagg. 73-75}}</ref>====
Dal [[1565]] ai primi del [[Novecento]] vennero sfruttati alcuni giacimenti minerari nella zona sovrastante Imèr chiamata ''I Solivi''.
*Nella ''Val di San Pietro'' c'era una galleria da dove si estraevano [[rame]], [[argento]] e [[piombo]], purtroppo al momento non ci è giunta la sua esatta collocazione;
*In località ''Baladói'' detto ''Klìnghental ober Imor'' c'è un cunicolo da dove si estraeva il [[ferro]];
*In località ''Solàn del Sandro'' si trovano vari cunicoli da dove si estraevano [[ferro]] e [[rame]]. Questi ultimi sono ancora oggi presenti e vengono utilizzati come acquedotti comunali, all'esterno si possono ancor notare i conoidi di materiale di scarto.
 
Il minerale estratto veniva poi fuso alla ''Ferrarezza'' di [[Transacqua]], per questo venne costruita la ''Via Nova'' ancora oggi praticabile che conduce da [[Passo Gobbera]] alla suddetta Transacqua. Alla Ferrarezza il minerale veniva lavorato per produrre delle barre più facilmente trasportabili a dorso d'asino.
 
== Monumenti e luoghi di interesse==
 
=== Architetture religiose ===
Nel [[Medioevo]] Imèr apparteneva alla diocesi di [[Feltre]], infatti passò in [[Arcidiocesi di Trento|quella di Trento]] solo nel [[1786]]. Nel [[1798]] avvenne un'altra svolta importante sul piano religioso: Imèr diventò [[Curato|curazia]] indipendente da [[Mezzano]], cui era stata fino ad allora associata.
====Chiesa dei Santi [[Pietro apostolo|Pietro]] e [[Paolo di Tarso|Paolo]]====
[[File:Chiesa Imèr.JPG|La chiesa dei santi Pietro e Paolo|thumb]]
La chiesa parrocchiale di Imèr è dedicata ai santi [[Pietro apostolo|Pietro]] e [[Paolo di Tarso|Paolo]] a causa delle antiche influenze della [[diocesi]] [[Feltrino (territorio)|feltrina]], infatti anche nel comune confinante di [[Lamon]] il patrono è San Pietro. Caratterizzata dal tipico [[ciborio]] ligneo trentino, il primo nucleo risale almeno al [[XVIII secolo|1300]], in quanto è citata per la prima volta in uno statuto del [[1367]]. Venne ampliata a metà del [[XV secolo|1500]] e ancora nel [[XVIII secolo|settecento]]. Il [[campanile]] cinquecentesco venne ingrandito nel [[XIX secolo]].
Di fianco all'affresco di San Cristoforo si trova un portale dal gusto [[stile barocco|barocco]] detto ''Porta dei omèni'' (Porta degli uomini in [[dialetto primierotto]]), chiamata così perché sbocca sulla navata destra, dove si sedevano gli uomini.
 
Un affresco settecentesco all'esterno della chiesa raffigura [[San Cristoforo]], protettore dei viaggiatori, mentre porta il [[Bambino Gesù]] al di là d'un fiume.
 
La chiesa è scandita da tre [[Navata|navate]]. Il ligneo [[Altare|altar maggiore]] risalente al [[1768]] è consacrato alla [[Trinità]], quello della navata a sinistra è sovrastato da una [[statua]] della [[Madonna]] con dietro una [[Pala d'altare|pala]] raffigurante [[Madonna del Rosario]], sotto la quale si raccolgono i santi [[Papa Silvestro I|Silvestro]] (patrono di [[Primiero]]), [[Antonio abate]], san [[Francesco d'Assisi|Francesco]] e [[Maria Maddalena]]. Nella navata a destra si trovano una statua del [[Sacro Cuore di Gesù]] e una [[Pala d'altare|pala]] che rappresenta la [[Trinità (cristianesimo)|Trinità]] con ai piedi san [[Giovanni Nepomuceno]] e [[Bartolomeo apostolo|San Bartolomeo]], patroni della valle del [[Vanoi]]. Questi due altari laterali risalgono al [[1763]].
 
==== [[Chiesetta di San Silvestro]] ====
{{vedi anche|Chiesetta di San Silvestro}}
Nel territorio comunale va segnalata l'antica chiesetta di San Silvestro, risalente al [[Duecento]] e posta su una rupe del Monte Totoga a dominare lo stretto ingresso sulla valle. San Silvestro è il patrono della Valle di Primiero e si narra che, proprio in questa chiesetta a lui dedicata, abbia compiuto un miracolo, il miracolo di San Silvestro. Gli abitanti del Primiero vi si recano in pellegrinaggio ormai da secoli, in special modo il 31 dicembre ed il 1º di maggio.
 
=== Architetture civili ===
{{...}}
 
=== Altro ===
{{...}}
 
== Società ==
 
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Imer}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Gli stranieri residenti a Imèr il [[1º gennaio]] [[2011]] sono 34 (il 2,8% della popolazione totale).
 
La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla [[Moldavia]], con il 38,2% di tutti gli stranieri presenti sul territorio.<ref name="Stranieri">[http://www.tuttitalia.it/trentino-alto-adige/63-imer/statistiche/cittadini-stranieri-2011/ Tuttitalia]</ref>
=== Religione ===
La [[popolazione]] di Imèr è tradizionalmente [[Chiesa cattolica|cristiana cattolica]], anche se con l'immigrazione degli anni più recenti si sta diversificando in varie direzioni.
 
=== Tradizioni e folclore ===
{{...}}
 
== Cultura ==
{{...}}
 
=== Personalità legate a Imer ===
* [[Clotilde Micheli]], fondatrice delle [[Suore degli Angeli]], proclamata [[Beatificazione|beata]] nel [[2011]].
 
== Geografia antropica ==
{{...}}
 
== Economia ==
{{...}}
 
== Infrastrutture e trasporti ==
{{...}}
 
== Amministrazione ==
{{...}}
===Altre informazioni amministrative===
Nel [[1927]] il comune viene soppresso e i suoi territori aggregati al nuovo comune di ''Mezzano Imer''; nel 1947 il comune viene ricostituito (Censimento 1936: pop. res. 1051).<ref>Fonte: ISTAT - Unità amministrative, variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000 - ISBN 88-458-0574-3</ref>
 
=== Gemellaggi ===
 
Imèr è gemellato con:
*{{Gemellaggio|Italia|Faicchio|2011}}.<br>È è stato promosso dal fatto che [[Clotilde Micheli]] è nata ad Imèr, ma è vissuta per buona parte della vita a [[Faicchio]], diventando poi beata<ref name="Beata Serafina">[http://www.accademiamontagna.tn.it/sites/www.accademiamontagna.tn.it/files/CAPRE.pdf Accademia di montagna Trento]</ref>.
 
== Sport ==
{{...}}
 
==Note==
<references />
 
== Bibliografia ==
{{...}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=:Category:Imer}}
 
==Collegamenti esterni==
 
*[http://www.comune.imer.tn.it Il sito ufficiale del comune];
*[http://www.imereventi.it/ Imèreventi], eventi che si svolgono a Imèr;
*[http://www.tuttitalia.it/trentino-alto-adige/63-imer/statistiche/ Varie statistiche riguardanti il comune di Imèr]
*[http://www.vvfimer.it/ Il sito dei vigili del fuoco di Imèr].
 
{{Comuni del Primiero}}
{{Provincia di Trento}}
{{Portale|Trentino-Alto Adige}}
 
[[Categoria:Imer| ]]
 
[[be:Імер]]
[[ca:Imer]]
[[de:Imer (Trentino)]]
[[en:Imer]]
[[eo:Imer]]
[[es:Imer]]
[[fr:Imer]]
[[id:Imer]]
[[ja:イメール]]
[[kk:Имер]]
[[lmo:Imer]]
[[nap:Imer]]
[[nl:Imer]]
[[pl:Imer]]
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[[ru:Имер]]
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[[vi:Imer]]
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[[zh:伊梅尔]]