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{{nota disambigua||Van Gogh (disambigua)|Van Gogh}}{{Avvisounicode}}
<noinclude>__NOTOC__{{Torna a|6 settembre}}{{ListaBio|bio=831|data=22 mag 2019|progetto=biografie}}</noinclude>
{{Bio
{{Lista persone per giorno
|Nome = Vincent Willem
|titolo=Nati il 6 settembre
|Cognome = van Gogh
|voci=831
|PreData = {{IPA|/ˈvɪnsɛnt ˈʋɪləm vɑn ˈɣɔx/|nl}} {{Link audio|Vincent willem van gogh.ogg|<small>ascolta</small>}}
|testo=
|ForzaOrdinamento = van Gogh, Vincent
{{Div col}}
|Sesso = M
*[[1442]] - [[Renato de' Pazzi]], politico italiano († [[1478]])
|LuogoNascita = Zundert
*[[1475]] - [[Sebastiano Serlio]], architetto e teorico dell'architettura italiano
|GiornoMeseNascita = 30 marzo
*[[1517]] - [[Francisco de Hollanda]], pittore portoghese († [[1585]])
|AnnoNascita = 1853
*[[1546]] - [[Pedro Álvarez de Toledo y Colonna]], diplomatico spagnolo († [[1627]])
|LuogoMorte = Auvers-sur-Oise
*[[1547]] - [[Giovanni Bonifacio]], scrittore, giurista e storiografo italiano († [[1635]])
|GiornoMeseMorte = 29 luglio
*[[1551]] - [[Aoyama Tadanari]], militare giapponese († [[1613]])
|AnnoMorte = 1890
*[[1577]] - [[Pietro Tacca]], scultore italiano († [[1640]])
|Epoca = 1800
*[[1610]] - [[Francesco I d'Este]], nobile italiano († [[1658]])
|Attività = pittore
*[[1620]] - [[Isabella Leonarda]], compositrice, religiosa e docente italiana († [[1704]])
|Nazionalità = olandese
*[[1631]] - [[Charles Porter]], politico irlandese († [[1696]])
|Immagine = VanGogh 1887 Selbstbildnis.jpg
*[[1634]] - [[Thomas Tryon]], mercante, scrittore e saggista inglese († [[1703]])
|Didascalia = Vincent van Gogh, ''Autoritratto'' (Parigi, primavera 1887); olio su cartone, 42x33,7 cm, The Art Institute of Chicago. F 345, JH 1249.
*[[1638]] - [[Pietro de Fusco]], giurista italiano († [[1703]])
|Didascalia2 = [[File:Vincent Van Gogh Signature.svg|200px|Firma di Vincent van Gogh]]
*[[1644]] - [[Juan Cabanilles]], organista e compositore spagnolo († [[1712]])
}}
*[[1656]] - [[Guillaume Dubois]], cardinale e arcivescovo cattolico francese († [[1723]])
*[[1664]] - [[Marcellino Corio]], cardinale italiano († [[1742]])
Fu autore di quasi novecento dipinti<ref>{{cita web|url=http://www.vangoghgallery.com/painting/|titolo=Van Gogh Gallery|editore=vangoghgallery.com|lingua=en|accesso=1º febbraio 2016}}</ref> e più di mille disegni, senza contare i numerosi schizzi non portati a termine,e i tanti appunti destinati probabilmente all'imitazione di disegni artistici di provenienza giapponese. Tanto geniale quanto incompreso in vita, Van Gogh influenzò profondamente l'arte del [[XX secolo]]. Dopo aver trascorso molti anni soffrendo di frequenti [[disturbo mentale|disturbi mentali]],<ref>{{cita|Tralbaut, 1981|pp. 286-287|tralbaut1981}}.</ref><ref>{{cita|Hulsker 1990|p. 390|hulsker}}.</ref> si suicidò all'età di 37 anni.<ref>{{cita news|titolo=Vincent van Gogh expert doubts 'accidental death' theory|lingua=en|url=http://www.telegraph.co.uk/culture/art/art-news/8832202/Vincent-Van-Gogh-expert-doubts-accidental-death-theory.html|accesso=8 febbraio 2012|pubblicazione =[[The Daily Telegraph]]|data=17 ottobre 2011}}</ref> In quell'epoca i suoi lavori non erano molto conosciuti né apprezzati.
*[[1683]] - [[Giovan Maria Borsotto]], architetto svizzero († [[1760]])
*[[1697]] - [[Jacopo Muselli]], numismatico e antiquario italiano († [[1768]])
Van Gogh iniziò a disegnare da bambino, nonostante le continue pressioni del padre, pastore protestante che continuò ad impartirgli delle norme severe. Continuò comunque a disegnare finché non decise di diventare un pittore vero e proprio. Iniziò a dipingere tardi, all'età di ventisette anni, realizzando molte delle sue opere più note nel corso degli ultimi due anni di vita. I suoi soggetti consistevano in [[autoritratto|autoritratti]], paesaggi, [[natura morta|nature morte]] di fiori, dipinti con [[cipresso|cipressi]], rappresentazione di campi di grano e [[Helianthus annuus|girasoli]]. La sua formazione si deve all'esempio del [[Realismo (arte)|realismo]] paesaggistico dei [[scuola di Barbizon|pittori di Barbizon]] e del messaggio etico e sociale di [[Jean-François Millet]].
*[[1707]] - [[Francesco Piazza (vescovo)|Francesco Piazza]], vescovo cattolico italiano († [[1769]])
*[[1714]] - [[Robert Whytt]], medico britannico († [[1776]])
== Le lettere ==
*[[1722]] - [[Cristiano IV del Palatinato-Zweibrücken]] († [[1775]])
[[File:Letter from Vincent Van Gogh to Theo Van Gogh 9 April 1885.jpeg|thumb|Lettera inviata da Vincent a Théo nell'aprile 1885 con un piccolo bozzetto a inchiostro de ''I mangiatori di patate'' in basso a destra.]]
*[[1729]]
La più completa [[fonte primaria]] per la comprensione di van Gogh come artista e come uomo è ''[[Lettere a Theo]]'', la raccolta di lettere tra lui e il fratello minore, il [[mercante d'arte]] [[Theodorus van Gogh|Théo van Gogh]], con il quale intratteneva un rapporto particolarissimo e intimo: Théo, infatti, fornì a Vincent sostegno finanziario ed emotivo per gran parte della sua vita.<ref name="Pix">{{cita|Pomerans|p. ix|pomerans}}.</ref><ref>{{cita web|url=http://www.vangoghletters.org/vg/|titolo=Van Gogh: The Letters|editore=Van Gogh Museum|lingua=en|accesso=7 ottobre 2009}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.webexhibits.org/vangogh/|titolo=Van Gogh's letters, Unabridged and Annotated|lingua=en|accesso=25 giugno 2009}}</ref> La maggior parte di ciò che ci è noto sul pensiero di van Gogh e sulle sue teorie d'arte è scritto nelle centinaia di lettere che lui e il fratello si scambiarono tra il 1872 e il 1890: più di seicento da Vincent a Théo e quaranta da Théo a Vincent.
**[[Filippo Carandini]], cardinale italiano († [[1810]])
**[[Moses Mendelssohn]], filosofo tedesco († [[1786]])
Il patrimonio epistolare di Vincent e Théo, si è detto, è una documentazione fondamentale, non solo perché raccoglie notizie determinanti per ricostruire la personalità e le tormentate vicende esistenziali del pittore (profilandosi, dunque, come un vero e proprio «lessico familiare»), ma anche perché consente di comprenderne a pieno le concezioni artistiche. Tra il mondo pittorico e quello letterario di Van Gogh, invero, correva una forte compenetrazione: in ragione della celebre formula oraziana ''[[ut pictura poësis]]'', infatti, il pittore nelle proprie missive commentò molto dettagliatamente i propri capolavori, che di fatto dispongono quasi sempre di una riflessione epistolare in merito al soggetto, all'apparato cromatico, alle circostanze gestative. Anche se molte di queste lettere non sono datate, gli storici dell'arte sono stati in grado di ordinarle cronologicamente. Il periodo in cui Vincent visse a Parigi è il più difficile da ricostruire per gli storici, poiché i due fratelli, vivendo insieme, non ebbero bisogno di scriversi.<ref>{{cita|Pomerans|p. i-xxvi|pomerans}}.</ref>
*[[1740]] - [[Alessandro Filangieri]], generale e politico italiano († [[1806]])
*[[1741]] - [[David Rossi (decoratore)|David Rossi]], pittore, decoratore e architetto italiano († [[1827]])
Oltre alle lettere da Vincent per Théo ne sono state conservate altre e, in particolare, quelle a Van Rappard, a Émile Bernard e alla sorella Wil.<ref>{{cita|Pomerans|p. xiii|pomerans}}.</ref> Il ''corpus'' di lettere è stato pubblicato nel 1913 dalla vedova di Théo, [[Johanna Bonger|Johanna van Gogh-Bonger]], che le rese pubbliche con molta cautela, perché non voleva che il dramma nella vita dell'artista mettesse in ombra il suo lavoro. Van Gogh stesso era un avido lettore di biografie di altri artisti e pensava che la loro vita dovesse essere in linea con le caratteristiche della loro arte fantastica, anche se talvolta poco seria.
*[[1745]] - [[Giuseppe Maria Bonzanigo]], scultore e ebanista italiano († [[1820]])
*[[1747]] - [[Luigi Alessandro di Borbone (1747-1768)|Luigi Alessandro di Borbone]], principe francese († [[1768]])
== Biografia ==
*[[1751]] - [[Luigi Pandolfi]], cardinale italiano († [[1824]])
[[File:Maison natale de Vincent Van Gogh.jpg|thumb|left|La casa natale di van Gogh a Zundert: Vincent nacque nella stanza sotto il tetto, dalla cui finestra sventola la bandiera]]
*[[1757]] - [[Gilbert du Motier de La Fayette]], generale, militare e politico francese († [[1834]])
=== Infanzia ===giammy merda è la Garra Charrúa, quello che si è tagliato l'orecchio Notizie della famiglia dei van Gogh si rintracciano a l'Aia fin dalla metà del [[XVII secolo]] e a partire dal [[XVIII secolo|Settecento]] quella famiglia trasmise di padre in figlio il mestiere di orefice. Nel primo Ottocento faceva orge con ninfomani irlandesi si ha notizia di un Vincent van Gogh (1789-1874) [[pastore (religione)|pastore]] [[calvinista]], padre di undici figli che praticavano diverse attività: tre di loro erano mercanti d'arte, mentre si sa che Theodorus van Gogh (1822-1885) dal 1º aprile 1849 fu un pastore della società riformata olandese, residente presso la piccola comunità di [[Zundert|Groot-Zundert]], un villaggio del [[Brabante Settentrionale|Brabante]] di circa seimila abitanti. Sposatosi nel 1851 con Anna Cornelia Carbentus (1819-1907), figlia di un facoltoso rilegatore di libri della corte olandese, Theodorus generò con lei un figlio, Vincent Willem Maria, che tuttavia il 30 marzo 1852 fu partorito già morto.
*[[1758]] - [[Pierre-Augustin Hulin]], generale francese († [[1841]])
*[[1766]] - [[John Dalton]], chimico, fisico e meteorologo inglese († [[1844]])
Esattamente l'anno dopo la Carbentus diede alla luce il primo figlio, il futuro pittore, che verrà battezzato Vincent Willem in ricordo del defunto fratellino: «fin dal primo giorno, quindi, la vita di Vincent fu segnata da una triste coincidenza» commenta il critico Rainer Metzger «numerosi psicologi, per contro, non mancarono di sottolineare che questo bambino, in un certo senso, era venuto al mondo nell'anniversario della propria morte e videro in ciò la radice dell'inclinazione dell'artista al paradosso».<ref>{{cita|Walther, Metzger|p. 15}}.</ref> Theodorus e Cornelia, in ogni caso, ebbero altri cinque figli: Anna Cornelia (1855-1930), [[Theodorus van Gogh|Théodorus junior]], ben presto denominato semplicemente Théo (1º maggio 1857-25 gennaio 1891), Elisabeth (1859-1936), Wilhelmina Jacoba (1862-1941) e Cornelis (1867-1900).<ref>{{cita|Crispino|pp. 11-12|crispino}}.</ref> Dal gennaio 1861 al settembre 1864 Vincent van Gogh studiò alla scuola del paese e dal 1º ottobre 1864 frequentò un collegio della vicina [[Zevenbergen]], dove apprese il [[Lingua francese|francese]], l'[[lingua inglese|inglese]], il [[lingua tedesca|tedesco]] e l'arte del disegno. Dal 1866 frequentò un'altra scuola presbiteriale, l'Istituto Hannik di [[Tilburg]] ma il 19 marzo [[1868]], a causa dello scarso rendimento nonché per via di alcuni problemi economici sofferti dal padre, ritornò a Zundert senza aver concluso gli studi.<ref>{{cita|Crispino|p. 20|crispino}}.</ref> Furono tutto sommato anni felici e lieti che verranno ricordati da Vincent con grande nostalgia, come leggiamo nella lettera 573:
*[[1769]] - [[Bohuslav Tablic]], poeta, traduttore e pastore protestante slovacco († [[1832]])
{{citazione|Durante la mia malattia ho visto accanto a me ogni stanza della casa di Zundert, ogni strada, ogni pianta del giardino, i dintorni, i campi, i vicini, il cimitero, la chiesa col suo orto e persino il nido di gazze sulla grande acacia del cimitero|Vincent van Gogh<ref>{{cita|Walther, Metzger|p. 16}}.</ref>}}
*[[1772]] - [[Lodewijk van Heiden]], ammiraglio olandese († [[1850]])
*[[1780]] - [[Pierre-Jacques-René Denne-Baron]], scrittore francese († [[1854]])
=== Il lavoro nella casa d'arte Goupil (1869-1875) ===
*[[1781]] - [[Georges Klein de Kleinenberg]], generale francese († [[1856]])
{{Doppia immagine|right|Vincent van Gogh at circa 13 years of age cropped.jpeg|198|Theo van Gogh May 1878-cropped.jpeg|215|Vincent van Gogh fotografato a tredici anni|[[Theodorus van Gogh|Théo van Gogh]] nel 1878.}}
*[[1787]]
La scarsità del suo profitto scolastico convinse la famiglia a trovargli un impiego: il primo a farsi avanti fu lo zio paterno Vincent detto «Cent» (1811-1889), già mercante d'antiquariato. Egli persuase il fratello (il padre di Vincent) a far sospendere gli studi al nipote in modo da metterlo al lavoro nel più breve tempo possibile. Infatti nel luglio del 1869 Cent raccomandò il nipote alla filiale dell'Aia della Goupil & Co, una notissima casa d'arte specializzata nella riproduzione di stampe, ma che non esitava ad avvalersi della collaborazione di pittori celebri.<ref>{{cita|Crispino|p. 22|crispino}}.</ref> Il giovane Vincent all'inizio si dedicò con grande coscienziosità e dedizione al suo lavoro, che consisteva nel vendere litografie, fotografie, dipinti, calcografie, acqueforti o riproduzioni, per lo più di opere della scuola dell'Aia o dei pittori di Barbizon: tale mestiere, inoltre, lo stimolava ad approfondire tematiche culturali ed artistiche, a leggere e a frequentare musei e collezioni d'arte. Mantenne i contatti con la famiglia, che dal gennaio del 1871 si era trasferita a [[Haaren|Helvoirt]], dove il padre Theodorus svolgeva la sua attività pastorale. Vincent oltre a incontrare frequentemente a L'Aia il fratello Théo, intraprese con lui una corrispondenza che sarebbe durata per tutta la vita.<ref>{{cita|Crispino|p. 19|crispino}}.</ref>
**[[Emilia de Rodat]], religiosa francese († [[1852]])
**[[Salvatore Viale]], scrittore e poeta italiano († [[1861]])
Nel 1873 il giovane Vincent fu trasferito nella filiale Goupil di [[Bruxelles]] e a maggio in quella di [[Londra]]. Durante il trasferimento nella capitale inglese van Gogh si fermò per alcuni giorni a Helvoirt, dai genitori, per poi fare affrettatamente sosta a [[Parigi]], rimanendo affascinato dalla bellezza della città e dai fermenti culturali che l'animavano: la visita del [[Louvre]] e delle esposizioni di quadri al Salon lo colpirono profondamente.<ref>{{cita|Crispino|p. 23|crispino}}.</ref> A Londra disegnò schizzi di scorci cittadini, che tuttavia non conservò (ne rimane solo uno, peraltro assai rovinato e scoperto nel 1977, raffigurante la casa dove visse). Qui il giovane Vincent condusse una vita schiva e appartata e fu funestato dalla prima, deludentissima delusione amorosa. Egli, infatti, era accecato da un'ardente infatuazione nei confronti di Eugenie Loyer, figlia di Ursula, proprietaria della pensione presso la quale risiedeva: quando alla fine osò dichiararsi, van Gogh - inesperto di questioni amorose - scoprì tuttavia che l'amata Eugenie era già fidanzata.<ref>{{cita|Walther, Metzger|pp. 31-32}}.</ref>
*[[1790]]
**[[Vera Fëdorovna Gagarina]], nobildonna russa († [[1886]])
Subito dopo esser stato respinto van Gogh precipitò in una profonda crisi depressiva e, per alleviare la sua prostrazione, chiese e ottenne di essere trasferito a L'Aia.<ref>{{cita|Crispino|p. 26|crispino}}.</ref> Da questo momento iniziò a trascurare il suo lavoro, suscitando il disgustato dissenso dei superiori e dei colleghi: a poco servirono le premure dello zio Cent, che tentò di aiutare il nipote allocandolo presso la succursale parigina della Goupil e, poi, nuovamente a Londra. I suoi interessi erano ormai definitivamente divelti verso le tematiche religiose: la [[Bibbia]] aveva ormai preso il posto di quei libri che avevano sì conquistato il suo cuore, ma che ora risultavano inadeguati al suo slancio religioso (nella lettera 36a, rivolta a Théo, leggiamo: «Ho intenzione di distruggere tutti i miei libri: Michelet, ecc. Vorrei che tu facessi altrettanto»).<ref>{{cita|Walther, Metzger|p. 34}}.</ref> Van Gogh, tuttavia, non mancò affatto di coltivare la sua passione artistica, frequentando i musei parigini più prestigiosi e familiarizzando con le opere di [[Jean-François Millet]] e di [[Jean-Baptiste Camille Corot]] e con la pittura seicentesca olandese. I dirigenti della Goupil erano sempre più scontenti di lui, anche perché nel [[Natale]] del 1875 lasciò senza preavviso il lavoro, per andare a trovare la famiglia, che allora risiedeva a [[Etten-Leur|Etten]], un piccolo paese nei pressi di [[Breda (Paesi Bassi)|Breda]]: anche il suo comportamento professionale, d'altronde, era totalmente insoddisfacente e addirittura dannoso per la salute finanziaria dell'azienda («i suoi ripetuti consigli ai clienti di acquistare pezzi a buon mercato facevano onore, è vero, alla sua onestà, ma non incrementavano certo il volume d'affari», osserva giustamente il Metzger).<ref>{{cita|Walther, Metzger|p. 35}}.</ref> Vincent, ormai, riteneva sterile e mortificante la collaborazione con un'attività che sentiva profondamente estranea e il 1º aprile [[1876]] fu congedato.<ref>{{cita|Tralbaut, 1981|pp. 35-47|tralbaut1981}}.</ref>
**[[Agostino Saccozzi]], generale italiano († [[1865]])
*[[1792]] - [[Mario Mattei (cardinale)|Mario Mattei]], cardinale e vescovo cattolico italiano († [[1870]])
[[File:Vincent van Gogh January 1873-cropped.jpeg|thumb|left|Van Gogh nel 1873, anno in cui prestava servizio presso i Goupil]]
*[[1795]]
**[[Achille Baraguey d'Hilliers]], generale francese († [[1878]])
=== La missione sociale e religiosa (1876-1880) ===
**[[Marino Torlonia]], imprenditore italiano († [[1865]])
==== «Sono afflitto, ma sempre lieto» ====
**[[Frances Wright]], scrittrice scozzese († [[1852]])
Il 16 aprile 1876 van Gogh partì per [[Ramsgate]], un sobborgo industriale alla periferia di Londra dove trovò lavoro come supplente presso la scuola del reverendo metodista William Port Stokes. Nonostante l'esiguità dello stipendio, limitato al solo vitto e alloggio, Vincent in questo modo poté dare libero sfogo al suo misticismo religioso, coltivato sul modello del padre. Successivamente proseguì l'insegnamento a [[Isleworth]], dove la scuola si era trasferita: qui collaborò anche con un pastore metodista che teneva un'altra piccola scuola e in ottobre pronunciò il suo primo sermone,<ref>{{cita libro|titolo = The Letters of Vincent Van Gogh|autore = Vincent Van Gogh|editore = Penguin|data = 25 settembre 2003|isbn = 978-0-14-192044-3|p = 58|url = https://books.google.it/books?id=dV1zPBVdo1wC&pg=PT58}}</ref> ispirato da un quadro di [[George Henry Boughton|Boughton]], il ''Pellegrino sulla via di Canterbury al tempo di Chaucer'':
*[[1797]] - [[William Smith (politico)|William Smith]], politico e avvocato statunitense († [[1887]])
{{citazione|Una volta ho visto un bel quadro; era un paesaggio serale. In lontananza, sulla destra, una fila di colline, azzurre nel cielo della sera. In queste colline lo splendore del tramonto, le nubi grigie costellate d'argento e d'oro e porpora. Il paesaggio è una pianura o una brughiera, coperta d'erba e di steli gialli, era infatti autunno. Il paesaggio è tagliato da una strada che porta a un alto monte, lontano, molto lontano; sulla sua cima una città che il sole al tramonto fa risplendere. Sulla strada cammina un pellegrino col suo bastone. E questi incontra una donna - o una figura in nero - che richiama un'espressione di San Paolo: afflitto ma sempre lieto. Quest'angelo di Dio è stato posto qui per consolare il pellegrino e per rispondere alle sue parole. E il pellegrino le chiede: "Questa strada è sempre in salita?". E la risposta è: "Certo, fino alla fine, sii attento". E di nuovo egli chiede: "E il mio viaggio dovrà durare tutta la giornata?". E la risposta è: "Dal mattino, amico mio, fino a notte". E il pellegrino allora prosegue, afflitto ma sempre lieto}}
*[[1799]] - [[Johan Magnus Almqvist]], teologo svedese († [[1873]])
In questo testo erudito e ispirato è cristallizzata l'essenza più genuina della religiosità di van Gogh, votata a un ritorno ai valori francescani e paolini: egli, insomma, inseguì un orientamento liturgico «che oscilla confusamente fra malinconia e contrizione, male d'amore e umiltà, dolore universale e tristezza personale» e che predicava una completa rinuncia alla brama di beni terreni, nel segno di un rapporto più umile e sincero con la propria interiorità, in modo tale da essere pienamente partecipi della natura divina e alla beatitudine eterna, nonostante le transeunti tribolazioni terrene. Van Gogh, poi, riassume ''in nuce'' questi ideali trinitari dichiarandosi «afflitto ma sempre lieto»: si tratta di una frase desunta dalla seconda lettera dei Corinzi che compare spesso nelle lettere di quel periodo e che, nel paradosso del dolore ben accetto, esemplifica splendidamente gli ideali vangoghiani dei quali si è appena discorso. Nonostante si fosse ormai completamente rifugiato nella religione van Gogh continuò a interessarsi di arte, e frequenti furono le sue visite alle gallerie di Hampton Court, dove poteva ammirare le opere di Holbein, di Rembrandt, del Rinascimento italiano e della scuola olandese del Seicento.
*[[1800]]
**[[Catharine Beecher]], educatrice statunitense († [[1878]])
==== Nel Borinage ====
**[[Maurizio Quadrio]], patriota italiano († [[1876]])
[[File:Black Country – Borinage.jpg|thumb|L'opprimente atmosfera del Borinage colta in un olio su tela di [[Constantin Meunier|Constantin Émile Meunier]] intitolato ''Black Country – Borinage'', oggi esposto al Meunier Museum di Bruxelles]]
*[[1802]] - [[Alcide Dessalines d'Orbigny]], naturalista francese († [[1857]])
Tornato in famiglia per Natale, van Gogh fu dissuaso dai genitori, spaventati dalle sue precarie condizioni psicofisiche, dal ripartire per l'[[Inghilterra]]. Lo zio Cent gli trovò così un altro lavoro come commesso presso la libreria Blussé & Van Braam di [[Dordrecht]]. Anche in questo caso, tuttavia, van Gogh trascurò il lavoro, preferendo «lavorare» nel retrobottega dove poteva tradurre la Bibbia in inglese, francese e tedesco, forte delle proprie competenze linguistiche. Importante, a Dordrecht, fu l'amicizia con il coinquilino Paulus van Görlitz (entrambi, infatti, vivevano presso la casa del commerciante di cereali Rijkens),<ref name=aaaaI>{{cita|Walther, Metzger|p. 699}}.</ref> il quale in uno scritto tratteggia molto vividamente la personalissima religiosità che animava l'amico, assetato di purificazione e di sentimenti puri:
*[[1803]]
{{citazione|Sotto molti aspetti era assai riservato, assai timido. Un giorno - ci conoscevamo da un mese - mi pregò, sempre col suo sorriso irresistibile: "Görlitz, tu puoi farmi un grossissimo favore, se vuoi". Risposi: "Dimmi, allora". "Insomma, questa meridiana di camera è in realtà la tua camera e vorrei avere il tuo permesso di appendere un paio di quadri". Acconsentii naturalmente subito e con zelo febbrile si mise al lavoro. Dopo un'ora, la stanza era piena di immagini bibliche e di ''Ecce Homo'' e, sotto la testa di Cristo, Van Gogh aveva scritto: "Sempre afflitto, ma sempre lieto"|P. C. Görlitz<ref>{{cita|Walther, Metzger|p. 42}}.</ref>}}
**[[Aristodemo Costoli]], scultore italiano († [[1871]])
Con l'aiuto del Görlitz Vincent van Gogh riuscì a convincere il padre a lasciargli tentare gli esami di ammissione alla facoltà di [[teologia]] di Amsterdam, dove andò a vivere con Johannes van Gogh, un fratello del padre che aveva fatto strada diventando comandante del cantiere navale della marina. Grazie all'intercessione di Jan, inoltre, Vincent frequentò anche uno zio materno, dal quale si fece impartire lezioni di [[lingua latina|latino]] e di [[lingua greca antica|greco]]. Continuò a coltivare le sue inclinazioni artistiche, esercitandosi instancabilmente e visitando assiduamente il Trippenhuis e il Rijksmuseum. La sua fame insaziabile di letture lo spinse ad attingere con voracità dalle biblioteche più disparate, e per un certo periodo frequentò persino una scuola domenicale, alla quale tuttavia rinunciò ben presto ritenendola inconcludente per le proprie velleità religiose.<ref name=aaaaI/>
**[[Charles Rabou]], romanziere e giornalista francese († [[1871]])
*[[1804]] - [[Maria Federica d'Assia-Kassel (1804-1888)|Maria Federica d'Assia-Kassel]], principessa tedesca († [[1888]])
Respinto agli esami di ammissione, dall'agosto del 1878 van Gogh frequentò un corso trimestrale di evangelizzazione in una scuola dall'impronta più pratica ubicata a [[Laeken]], presso Bruxelles, dalla quale tuttavia fu ritenuto inidoneo a svolgere l'attività di predicatore laico. Nonostante questi reiterati fallimenti la sua vocazione religiosa non si prosciugò e, con determinata caparbietà, Vincent riuscì a farsi ottenere un incarico semestrale dalla Scuola Evangelista di Bruxelles e andò a vivere a [[Wasmes]], nel [[Borinage]], una regione carbonifera belga dove i lavoratori vivevano in condizioni di estremo disagio. In questo miserabile centro minerario, povero tra i poveri, van Gogh si prese cura dei malati e predicò la Bibbia ai minatori. La sua abnegazione, improntata a quell'umanitarismo cristiano cui aveva aderito anche il padre, era talmente zelante da rasentare il fanatismo:
*[[1806]] - [[Juan Eugenio Hartzenbusch]], drammaturgo, scrittore e filologo spagnolo († [[1880]])
[[File:Cuesmes JPG001.jpg|thumb|L'abitazione di van Gogh a Cuesmes]]
*[[1808]] - [[Abd el-Kader]], militare e politico algerino († [[1883]])
{{citazione|Prima di dedicarsi all'attività missionaria e alla predicazione, Paolo rimase anni in Arabia. Se anch'io potrò lavorare per tre anni in questa regione, nel silenzio, sempre imparando e osservando, allora non tornerò senza aver niente da dire di quanto in realtà valga la pena di essere ascoltato|Vincent van Gogh<ref>{{cita|Walther, Metzger|pp. 38-39}}.</ref>}}
*[[1809]] - [[Bruno Bauer]], filosofo e teologo tedesco († [[1882]])
Nel Borinage van Gogh dormiva sulla paglia, in una baracca decadente (sull'esempio di san Francesco e dei minatori suoi condiscepoli), soccorreva i malati e aiutava i bisognosi, con i quali condivise l'acqua, il cibo, persino gli indumenti. Se questa totale devozione verso il prossimo valse a Vincent la stima incondizionata dei minatori, i suoi superiori furono indispettiti da un impegno sociale così smodato (che non solo insospettiva i benpensanti ma dava adito anche a rivendicazioni sociali) e perciò, una volta scaduti i sei mesi di prova, non gli rinnovarono il contratto di catechista: la glaciale motivazione del Consiglio Ecclesiastico fu «aveva preso troppo alla lettera il modello evangelico». Senza né mezzi, né fiducia verso se stesso, van Gogh continuò a svolgere quella che considerava una missione: si trasferì nel vicino paese di [[Cuesmes]] dove visse con un minatore del luogo e, pur indigente, cercò ancora di aiutare chi stava in realtà peggio di lui, arrivando a cedere il suo letto ai malati, curando personalmente i feriti delle esplosioni tagliando i propri vestiti per trasformarli in bende.<ref>{{cita|Crispino|p. 33|crispino}}</ref>
*[[1810]] - [[Ercole Oldofredi Tadini]], politico italiano († [[1877]])
*[[1816]] - [[John Cassin]], ornitologo statunitense († [[1869]])
=== La svolta artistica (1881) ===
*[[1817]] - [[Mihail Kogălniceanu]], avvocato, storico e politico romeno († [[1891]])
A nulla, tuttavia, era servito logorare il proprio fisico e il proprio spirito al servizio del prossimo. La svolta definitiva si verificò quando van Gogh individuò nella pittura un metodo migliore per diffondere il messaggio evangelico e per mostrare solidarietà verso quei lavoratori così sfruttati, prostrati e bisognosi. Van Gogh, insomma, intendeva sublimare i propri tormenti nella professione artistica, riconoscendo in un simile atto creativo un modo ideale per riscattare la straziata insoddisfazione che lacerava il suo animo e per trovare la propria strada nel mondo: «[Fino ad ora sono stato] un fannullone per forza ... non sempre uno sa quello che potrebbe fare, ma lo sente d'istinto: eppure sono buono a qualcosa, sento in me una ragione d'essere!».
*[[1819]] - [[William Starke Rosecrans]], inventore, diplomatico e politico statunitense († [[1898]])
*[[1825]] - [[Giovanni Fattori]], pittore e incisore italiano († [[1908]])
[[File:Van Gogh Boccale e pere.jpg|thumb|Vincent van Gogh, ''Natura morta con boccale da birra e frutta'' (Etten, dicembre 1881); olio su tela, 44,5x57,5 cm, Von Der Heydt Museum, Wuppertal. F 1a, JH 82.]]
*[[1829]]
Fondamentali, in tal senso, sono state le sollecitazioni di Théo. Egli, infatti, non condivideva il desiderio del fratello di dedicarsi alla predicazione dei poveri e, per questo motivo, interruppe furente il loro legame epistolare: Vincent, tuttavia, dopo l'esaurirsi delle sue aspirazioni mistiche sentì il desiderio di ricontattarlo e di comunicargli le proprie incertezze sul suo futuro. Al fratello, che nel frattempo si era impiegato presso la filiale parigina di Goupil, egli rivolse le seguenti parole: «Quando mi trovavo in un altro ambiente, un ambiente di quadri e di oggetti d'arte, mi prese, come ben sai, una violenta passione, un entusiasmo per quell'ambiente. E non me ne pento e, ancora adesso, lontano dal paese, ho spesso nostalgia dei quadri ... Bene, ora non sono in quell'ambiente. Pure ... invece di soccombere al male del paese, mi sono detto: il paese e la patria sono ovunque. E quindi, invece di abbandonarmi alla disperazione, ho optato per la malinconia attiva, per quel tanto che mi consentiva l'energia, in altre parole ho preferito la malinconia che spera, che aspira e che cerca a quell'altra che, cupa e stagnante, dispera» (lettera 133).<ref>{{cita|Walther, Metzger|p. 57}}.</ref> Van Gogh, d'altronde, si era sempre sentito a suo agio nel «paese dei quadri», anche negli anni più bui e disperati. Si pensi come nel giugno 1880, quando la sua crisi spirituale era in uno stadio di massima virulenza, egli si recò senza denaro né viveri a [[Courrières]], nel dipartimento del Passo di Calais, per poter conoscere il pittore Jules Breton, che lui ammirava molto: egli, tuttavia, si intimidì all'idea di incontrarlo nello stato in cui era (nonché alla vista del «suo nuovo atelier [...] di un'inospitalità agghiacciante») e ritornò indietro, dormendo sulla paglia, in casolari abbandonati.<ref>{{cita|Walther, Metzger|p. 700}}.</ref>
**[[Johann Peter Grieß]], chimico tedesco († [[1888]])
**[[Maria Elizabeth Zakrzewska]], medica tedesca († [[1902]])
[[File:Kee Vos met zoon Jan-cropped.jpg|thumb|left|Kee Vos-Stricker con il figlio Jan (foto scattata nel 1879–80 circa)]]
*[[1833]] - [[Filippo Mariotti]], politico italiano († [[1911]])
Van Gogh aveva coltivato sin da piccolo la sua vocazione pittorica, ma mai l'aveva approfondita in modo sistematico e continuativo con corsi o letture di manuali. Per iniziare Vincent, armato di una tenace volontà espressiva, lesse il ''Cours de dessin'' e l'''Exercices au fusain'' di [[Chalres Bargue]], copiando tutte le tavole e gli eserciziari ivi proposti.<ref>{{cita|Walther, Metzger|p. 66}}.</ref> Grazie a Théo, che gli inviava le nuove pubblicazioni di Goupil, van Gogh informò i primi orientamenti di gusto, dimostrando una singolare predilezione per i dipinti di [[Jean-François Millet]], pittore realista dei contadini e della povera gente. Ormai completamente votatosi alle Belle Arti, nell'ottobre 1880 Vincent si recò a [[Bruxelles]]: «sento che è assolutamente necessario avere sotto gli occhi delle buone cose, e come pure veder lavorar gli artisti [...] una volta padrone della matita o dell'acquerello o dell'acquaforte, potrò ritornare al paese dei minatori di carbone o dei tessitori per lavorare meglio, ispirandomi alla natura più di quanto possa fare qui. Ma prima devo impadronirmi un poco della tecnica». Il soggiorno brussellese fu assai fecondo: Vincent, infatti, familiarizzò sempre più con il disegno prospettico e anatomico e, soprattutto, rilevò come le sue aspirazioni pittoriche fossero finalmente condivise dai genitori, contentissimi che il figlio avesse superato la sua crisi di misticismo e che stesse finalmente studiando per un mestiere redditizio e ragguardevole, seppur tardivamente. Vincent restò a Bruxelles sino all'aprile 1881, quando si trasferì dai genitori a Etten, città presso la quale Théodorus era stato chiamato per il suo pastorato. La vita familiare a Etten procedette senza scossoni: anzi, Vincent aveva anche l'opportunità di stare fisicamente con Théo e di discutere con lui delle proprie paure e incertezze professionali. A frantumare l'equilibrio che si era raggiunto sopraggiunse una cugina di Vincent, [[Cornelia Adriana Vos-Stricker]], detta Kee: era costei una donna rimasta vedova da poco tempo, ma che catturò subitaneamente il cuore di van Gogh, che se ne disse profondamente innamorato. La Kee, tuttavia, non aveva ancora superato il lutto del marito e pertanto respinse Vincent, complice anche le virulente polemiche provenienti dai genitori di lui, i quali ritenevano inopportuni, se non penosi, dei corteggiamenti così insistenti. Vincent, per di più, maturò una vera e propria idiosincrasia nei confronti degli ambienti accademici: fu questa la goccia che fece traboccare il vaso, siccome Théodorus e Anna si erano sempre mossi nel solco del conformismo più rigoroso e mai avrebbero potuto accettare che il primogenito non facesse altrettanto.<ref>{{cita|Walther, Metzger|p. 61}}.</ref> Van Gogh, lungi dall'obbedire zelante alle imposizioni familiari, si sfogò con [[Anthon van Rappard]], un pittore che aveva conosciuto a Bruxelles:
*[[1838]]
{{citazione|Senza saperlo l'accademia è un'amante che impedisce che un amore serio, più ardente e più fecondo, si risvegli in te. Lascia perdere quest'amante e innamorati disperatamente del tuo vero amore: la Natura o la ''Réalité''. Anch'io mi sono innamorato e, disperatamente, di una certa Natura o ''Réalité'' e da allora sono felice, anche se mi resiste crudelmente e ancora mi rifiuta|Vincent van Gogh<ref>{{cita|Walther, Metzger|p. 62}}.</ref>}}
**[[Duleep Singh]], sovrano indiano († [[1893]])
[[File:Vincent van Gogh - Sorrow.jpg|thumb|Vincent van Gogh, ''Dolore'' (6-9 novembre 1882); gesso nero, 44,5×27 cm, The New Art Gallery, Walsall. F
**[[Henry George Madan]], chimico e accademico britannico († [[1901]])
929a, JH 130]]
**[[Cesare Michieli]], patriota italiano († [[1889]])
«Ma il giorno in cui ti innamorerai, ti accorgerai con stupore dell'esistenza di una forza che ti spinge ad agire, e sarà la forza del cuore»: la lettera 157 inviata a Théo è altrettanto eloquente. Nell'estate 1881 van Gogh, per sottrarsi all'ostracismo dei genitori, si recò all'Aja, dove discusse con i pittori Teersteg e Mauve delle proprie velleità artistiche. Nonostante la lontananza il sentimento per Kee esitò a scemare e, in autunno, le avanzò una proposta concreta di matrimonio: al suo rifiuto di riceverlo, di fronte ai genitori della donna, van Gogh si ustionò volontariamente una mano sulla fiamma di una lampada, in modo da dimostrare loro la serietà delle sue intenzioni. Seppur lacerato da pensieri suicidi a causa dell'innamoramento non corrisposto con la cugina van Gogh in questo periodo lavorò alacremente, producendo sotto l'influenza del Mauve una ''Natura morta con cavolo e zoccoli'' e una ''Natura morta con boccale di birra e frutta''. L'aiuto economico di Mauve e del fratello (che gli inviava mensilmente del denaro) gli permisero di potersi mantenere per un po' a L'Aia; malgrado ciò, dopo pochi mesi, litigò con il pittore, che spingeva Vincent a esercitarsi copiando calchi in gesso, mentre lui ostinato continuava nel volersi ispirare direttamente alla realtà. Van Gogh avrà sempre molta difficoltà a relazionarsi con altri pittori, anche quelli che lui stima fortemente. In questo periodo l'unico che mostrava considerazione per le sue possibilità era il connazionale [[Johan Hendrik Weissenbruch]] (1824-1903), artista già noto e apprezzato.<ref>{{cita|Walther, Metzger|p. 702}}.</ref>
*[[1840]]
**[[Edwin Felix Thomas Atkinson]], entomologo irlandese († [[1890]])
=== A Nuenen (1883-1885) ===
**[[William Henry Harrison Miller]], politico e avvocato statunitense († [[1917]])
==== Sien ====
*[[1847]] - [[Vittorio II di Ratibor]], principe tedesco († [[1923]])
Caduta l'idea di matrimonio con Kee, nel gennaio 1882 Vincent si infatuò di una prostituta trentenne, alcolizzata e butterata dal vaiolo, tale Christine Clasina Maria Hoornik, detta «Sien», madre di una bambina e in attesa di un altro figlio. «Non si può vivere troppo a lungo e impunemente senza una donna. E io non credo che quello che alcuni chiamano Dio, altri Essere Supremo e altri ancora Natura possa essere irragionevole e spietato. In altre parole, sono arrivato a questa conclusione: devo cercare di trovarmi una donna. E, grazie a Dio, non ho dovuto cercare troppo a lungo»: in questa lettera (la n. 164), parlando della propria relazione con Sien, Vincent rivela la propria concezione sulla Natura, razionale eppure misericordiosa, e in grado per questo di fargli trovare una donna con cui sposarsi.<ref>{{cita|Walther, Metzger|p. 75}}.</ref> Dopo il parto Sien e Vincent vissero insieme ed egli, preso da un instancabile zelo missionario, pensò anche di sposarla, sperando di sottrarla alla sua triste condizione. Scrisse al pittore van Rappard: «Quando la terra non viene messa alla prova, non se ne può ottenere nulla. Lei, è stata messa alla prova; di conseguenza trovo più in lei che in tutto un insieme di donne che non siano state messe alla prova dalla vita».
*[[1850]]
**[[Léon-Adolphe Amette]], cardinale e arcivescovo cattolico francese († [[1920]])
Van Gogh, con la frequentazione di Sien, contrasse tuttavia la [[gonorrea]] e fu ricoverato in ospedale dove - secondo le [[lettere a Theo]] - eseguì un ritratto, andato perduto, del dottor Cavenaille, il medico che lo ebbe in cura. Se Sien riuscì con l'aiuto di Vincent a emanciparsi dalla prostituzione, è pur vero che le conseguenze di questo recupero furono gravissime: i guadagni derivanti da tale attività, infatti, scomparvero ed il pittore, per non fare la fame, fu costretto ad abbandonare momentaneamente i pennelli, oppresso com'era da problemi finanziari pesantissimi.
**[[Frants Buhl]], orientalista e biblista danese († [[1932]])
{{citazione|Non posso vivere facendo maggiori economie di quante già non ne faccia, ho economizzato tutto il possibile; ma il lavoro si sta sviluppando particolarmente in queste ultime settimane e riesco a malapena a controllarlo ormai - voglio dire, le spese che comporta [...] La mia costituzione fisica sarebbe abbastanza buona se non avessi dovuto digiunare tanto a lungo, ma si è sempre trattato di scegliere, o digiunare o lavorare meno e ho sempre scelto la prima soluzione, ma ora sono troppo debole. Come faccio a reagire? Ciò ha un tale influsso, chiaro ed evidente, sul mio lavoro che non vedo il modo di andare avanti|Lettera 259<ref>{{cita|Walther, Metzger|pp. 81-83}}.</ref>}}
*[[1851]] - [[Heinrich Wilhelm Pelizaeus]], banchiere tedesco († [[1930]])
[[File:Vincent van Gogh - Head of a woman - Google Art Project (5734942).jpg|thumb|left|Vincent van Gogh, ''Testa di contadina con cuffia bianca'' (Nuenen, dicembre 1884); olio su tela su tavola, 42x34 cm, Van Gogh Museum, Amsterdam. F 156, JH 569.]]
*[[1853]] - [[Giuseppe Sordini (archeologo)|Giuseppe Sordini]], archeologo, critico d'arte e funzionario italiano († [[1914]])
La situazione si fece ben presto insostenibile per entrambi: Vincent, da un lato, non voleva più soffocare le proprie aspirazioni artistiche e quindi tornò a dipingere, convinto com'era dell'inutilità dei suoi tentativi di redenzione dell'amata, mentre Sien, stanca di vivere di stenti, ritornò a prostituirsi, con grande rammarico del pittore. Alla fine van Gogh comprese come il suo destino e quello di Sien fossero inconciliabili e, spronato da Théo, lasciò la donna. Il naufragio dei suoi progetti familiari spronò Vincent a dedicarsi con maggiore assiduità all'arte: nel settembre del 1883, come se volesse fuggire dalle sue responsabilità, andò a vivere nel nord dei Paesi Bassi, nella Drenthe, regione ricca di torbiere, spostandosi spesso e ritraendo gli operai e i contadini della regione mentre sono intenti nel duro lavoro. Si recò anche a [[Nieuw-Amsterdam (Paesi Bassi)|Nieuw-Amsterdam]] e a [[Zweeloo]], sperando invano di conoscere il pittore Max Liebermann che aveva abitato nei dintorni. In compenso, la gita a Zweeloo venne da lui immortalata in vari disegni e in una vivissima lettera a Théo. Isolarsi dal mondo, tuttavia, non era la soluzione ai suoi problemi: lo stesso Vincent ne era consapevole, e non sopportando più la solitudine nel dicembre del 1883 tornò a vivere con i genitori, che nel frattempo si erano trasferiti a Nuenen, nel Brabante. «Vincent si è ormai lasciato alle spalle gli anni della formazione. Ha trent'anni ...» commenta il Metzger «... purificato dal fervore religioso e dal bisogno di sacrificarsi per il prossimo, dal sogno di una vita familiare e dalla delusione di un abbandono annientante, ha recuperato in sé una sorta di superiorità che gli consente di sviluppare la propria arte indipendentemente dalle condizioni in cui vive. A Nuenen crea presto i primi capolavori, i primi "Van Gogh"».<ref>{{cita|Walther, Metzger|p. 103}}.</ref>
*[[1854]]
**[[Jan Monchablon]], pittore francese († [[1904]])
==== Il trasferimento ====
**[[Georges Picquart]], ufficiale e politico francese († [[1914]])
«Mi rendo conto che Pa e Ma pensano a me per istinto ... hanno la stessa paura di accogliermi in casa che avrebbero se si trattasse di un grosso cagnaccio. Quello magari si metterebbe a correre per le stanze con le zampe bagnate, sarebbe rozzo, travolgerebbe tutto strada facendo. E abbaia forte. In poche parole, è uno sporco animale ... Ma la bestia ha una storia umana e, anche se è soltanto un cane, ha un'anima umana, e molto sensibile anche»: questo Vincent scrive a Théo nella lettera 346, rivelandogli la sua paura di andare a Nuenen dai genitori.<ref>{{cita|Walther, Metzger|pp. 106-107}}.</ref> Certo, le liti con il padre furono quotidiane, ma trasferirsi a Nuenen fu una scelta vincente: nel piccolo centro brabantino, infatti, Vincent realizzò quasi duecento quadri e numerosissimi acquerelli e disegni, grazie all'aiuto offertogli proprio dai genitori, che preoccupati dal suo temperamento estremamente malinconico decisero di favoreggiare le sue velleità artistiche allestendogli un rudimentale ''atelier'' presso il presbiterio.<ref>mondadori p 10</ref> Protagonisti di queste sue opere sono i tessitori al lavoro, il villaggio di Nuenen e, ovviamente, i contadini, ai quali Vincent dedicò ''[[I mangiatori di patate]]'', il capolavoro del suo periodo olandese:
**[[Max Wladimir von Beck]], politico austriaco († [[1943]])
{{Citazione|[Con ''I mangiatori di patate''] ho voluto, lavorando, far capire che questa povera gente, che alla luce di una lampada mangia patate servendosi dal piatto con le mani, ha zappato essa stessa la terra dove quelle patate sono cresciute; il quadro, dunque, evoca il lavoro manuale e lascia intendere che quei contadini hanno onestamente meritato di mangiare ciò che mangiano. Ho voluto che facesse pensare a un modo di vivere completamente diverso dal nostro, di noi esseri civili. Non vorrei assolutamente che tutti si limitassero a trovarlo bello o pregevole|Vincent van Gogh, lettera n. 404 a Théo van Gogh, aprile 1885.}}
*[[1856]] - [[Archibald Hunter]], generale britannico († [[1936]])
[[File:Vincent van Gogh - The potato eaters - Google Art Project (5776925).jpg|thumb|Vincent van Gogh, ''I mangiatori di patate'' (Nuenen, aprile 1885); olio su tela, 81,5x114,5 cm, Van Gogh Museum, Amsterdam. F 82, JH 764.]]
*[[1857]] - [[Ernst Fabricius]], storico e archeologo tedesco († [[1942]])
A Nuenen, per di più, Vincent tenne lezioni di pittura ad alcuni pittori dilettanti di [[Eindhoven]] che occhieggiavano alle sue spalle, fra i quali vi era anche il conciapelli [[Anton C. Kerssemakers]], con il quale strinse una bella amicizia. Si iniziò, in un certo senso, a riconoscere il valore della sua arte: il gioielliere [[Charles Hermans]] gli commissionò diversi quadri decorativi legati al ciclo delle stagioni, e il commerciante di colori Leurs dell'Aja arrivò persino ad esporre alcune sue opere nella vetrina del suo negozio.
*[[1860]] - [[Jane Addams]], scrittrice e attivista statunitense († [[1935]])
*[[1861]] - [[William Lane]], giornalista britannico († [[1917]])
Se questo soggiorno fu assai fecondo sotto il profilo artistico, lo fu assai meno dal punto di vista privato. La madre era costretta a letto a causa di una gamba rotta durante una discesa maldestra dal treno. Molti abitanti di Nuenen lo guardavano con diffidenza e sospetto, soprattutto dopo le insinuazioni del parroco di essere responsabile della gravidanza di una giovane contadina, Gordina De Groot: il suo fidanzamento con una donna del villaggio, Margot Begemann, si concluse tragicamente, con il tentato avvelenamento da parte di lei (nessuno, infatti, approvava quest'unione). Il colpo più grande, tuttavia, gli fu sferzato dal padre: il 26 marzo 1885, dopo un violento alterco con lui, egli morì all'improvviso, stroncato da un insulto apoplettico a soli sessantatré anni. Nonostante gli amari dissapori presenti tra i due l'inaspettata morte del padre amareggiò molto Vincent, che tentò di sfogare i propri tumulti interiori anche per via artistica, con la realizzazione della ''[[Natura morta con Bibbia]]''.
*[[1863]] - [[Jessie Willcox Smith]], illustratrice statunitense († [[1935]])
[[File:Vincent van Gogh - Head of a skeleton with a burning cigarette - Google Art Project.jpg|left|thumb|Vincent van Gogh, ''Teschio con sigaretta accesa'' (Anversa, inverno 1885-86); olio su tela, 32×24,5 cm, Van Gogh Museum, Amsterdam. F 212, JH 999.]]
*[[1865]] - [[George Davidson]], dirigente sportivo, imprenditore e ciclista su strada italiano († [[1956]])
*[[1867]]
=== Anversa e Parigi (1886-1887) ===
**[[Adolphe Rouleau]], schermidore francese († [[1937]])
==== Anversa ====
**[[Johan Søhr]], giurista norvegese († [[1949]])
Un breve viaggio in Olanda, ad Amsterdam e l'importante visita al [[Rijksmuseum]] (appena aperto) gli permisero di riscoprire [[Frans Hals]] e [[Rembrandt]], che riconobbe come gli ideali anticipatori della sua ricerca formale. In seguito, comprendendo di non poter rimanere in un paesino come Nuenen (il curato cattolico, a causa dell'episodio di Gordina de Groot, aveva proibito ai parrocchiani di posare per Vincent, che da allora era stato costretto a dipingere solo nature morte), nel novembre del 1885 si trasferì a pensione ad [[Anversa]], frequentando le chiese ed i musei della città, dove ammirò il vivace colorismo di [[Rubens]]:<ref>{{cita|Crispino|p. 78-79|crispino}}.</ref><ref>Lettera n. 444 a Théo van Gogh, gennaio 1886.</ref>
*[[1868]]
{{Citazione|Rubens è superficiale, vuoto, ampolloso, e in conclusione, ampolloso come [[Giulio Romano]] o, peggio ancora, come i pittori della decadenza. Nonostante questo, mi entusiasma, proprio perché è il pittore che cerca di esprimere l'allegrezza, la serenità, il dolore, e rappresenta questi sentimenti in modo veritiero grazie alle sue combinazioni di colori|}}
**[[Georges de Feure]], pittore e designer francese († [[1943]])
Altrettanto importante fu la ricezione delle [[stampe giapponesi]], che scoprì vagabondando nel quartiere portuale della città: Vincent acquistò queste xilografie in generose quantità e le usò per adornare la propria camera da letto. Agli svaghi concessi dalla grande città van Gogh alternò una frequentazione frettolosa dei corsi della Scuola di Belle Arti, in modo da colmare le sue carenze: la rigidità dell'insegnamento accademico, tuttavia, non lasciava posto all'esuberanza del suo estro artistico, tanto che quando nel febbraio del 1886 egli prese parte a un concorso tra gli studenti dell'istituto i suoi lavori ricevettero una secca bocciatura e, anzi, il corpo docente gli consigliò persino di frequentare i corsi delegati agli aspiranti pittori di dodici anni (van Gogh in quell'anno ne aveva trentatré).<ref>{{cita|Walther, Metzger|p. 217}}.</ref> Van Gogh, all'epoca, era infatti considerato un mero imbrattatele: si pensi che il rigattiere di Nuenen in quello stesso anno acquistò da sua madre una serie di dipinti rimasti nello studio, vendendoli a dieci centesimi l'uno e bruciando quelli che non gli sembravano commerciabili.
**[[Heinrich Häberlin]], politico svizzero († [[1947]])
**[[Axel Hägerström]], filosofo svedese († [[1939]])
==== La ''ville lumière'' ====
*[[1869]]
[[File:Toulouse-Lautrec de Henri Vincent van Gogh Sun.jpg|thumb|Henri de Toulouse-Lautrec, ''Ritratto di Vincent van Gogh'' (1887); pastello, 54×45 cm, Van Gogh Museum, Amsterdam]]
**[[Giulio Catoni]], scienziato italiano († [[1950]])
Van Gogh, tuttavia, non fu affatto mortificato da queste grettezze pedagogiche, tanto che quando si vide respinto il lavoro presentato per l'ammissione ai corsi d'insegnamento superiore si era in realtà già trasferito a Parigi da un mese buono. Leggendo la corrispondenza con Théo si può facilmente intuire come van Gogh concepisse il soggiorno ad Anversa come un mero intermezzo necessario per addolcire la transizione da una realtà chiusa e intima come Nuenen a una metropoli grande e moderna come Parigi, vera Mecca dell'arte e della vita dell'Ottocento.<ref>{{cita|Walther, Metzger|p. 209}}.</ref> Questo trasferimento fu caldeggiato dallo stesso Théo, che viveva da tempo a Parigi, dove era stato chiamato per gestire, a Montmartre, una piccola galleria d'arte per conto di Boussod e Valadon, i successori dell'impresa Goupil.
**[[Walford Davies]], compositore inglese († [[1941]])
**[[James Keteltas Hackett]], attore teatrale statunitense († [[1926]])
Vincent e Théo si diedero appuntamento davanti al Louvre.<ref>{{cita|Walther, Metzger|p. 706}}.</ref> La capitale francese era il centro della cultura mondiale: «E non dimenticare, mio caro, che Parigi è Parigi. Non c'è che Parigi: per quanto difficile possa essere qui la vita, e anche se divenisse peggiore e più dura, l'aria della Francia schiarisce la mente e fa star veramente bene» confidò un fervoroso van Gogh al collega Horace Lievens nella lettera 459a. Quella parigina fu una permanenza non certo priva di difficoltà, ma assai felice per Vincent, non più oppresso da quella sfiducia che insanguinò la sua permanenza a Nuenen. Ora poteva parlare con Théo vis-à-vis, senza il filtro epistolare, e con lui sviluppò un rapporto speciale, al di là dei consueti litigi tipici di due fratelli che si vogliono bene. Di seguito si riporta la lettera che Théo mandò alla sorella una volta che Vincent partì per [[Arles]]:
**[[Felix Salten]], scrittore ungherese († [[1945]])
{{citazione|Quando arrivò qui, due anni fa, non avrei mai pensato che si sarebbe creato fra noi un legame così stretto. Ora che sono di nuovo solo, avverto con tanta maggior chiarezza il vuoto della mia casa. Non è semplice sostituire un uomo come Vincent. Ha conoscenze enormi e una concezione assai chiara del mondo. Sono convinto che, se gli resta ancora qualche anno, riuscirà a farsi un nome. Appartiene alla stirpe dei pionieri di idee che nella routine del quotidiano si smarriscono e perdono la loro brillantezza. E poi, ha un buon cuore e cerca costantemente di fare qualcosa per gli altri. Tanto peggio per tutti coloro che non vogliono conoscerlo o capirlo|Théo van Gogh<ref>{{cita|Walther, Metzger|pp. 227-228}}.</ref>}}
**[[Karl Friedrich von Auwers]], chimico tedesco († [[1939]])
[[File:Van Gogh - Portrait of Pere Tanguy 1887-8.JPG|thumb|Vincent van Gogh, ''Ritratto di'' père ''Tanguy'' (Parigi, autunno 1887); olio su tela, 92×57 cm, musée Rodin, Parigi. F 363, JH 1351.]]
*[[1870]]
Spronato dal miglioramento dei rapporti con Théo, non più pervaso da preoccupazioni paternalistiche nei confronti del fratello ma votato al recupero di un rapporto più autentico, Vincent iniziò a produrre quadri più gioiosi, con gamme cromatiche più leggere e luminose: era felice, in salute e lavorava con grande impegno. «Non potresti più riconoscere Vincent tanto è cambiato, e questo colpisce gli altri ancor più di me [...] Il dottore dice che adesso si è rimesso completamente. Fa progressi formidabili nel suo lavoro, prova ne è che comincia ad avere successo. Non ha ancora venduto nessun quadro, ma cambia i suoi quadri con quelli di altri. Così ne abbiamo messo insieme una bella raccolta, che naturalmente ha anche un certo valore».<ref>{{cita|De Leeuw|p. 24|RL}}.</ref> Volendo perfezionare la sua tecnica alla guida di un artista qualificato nel corso del 1886 Vincent si accostò all'''atelier'' di [[Fernand-Anne Piestre]], detto Cormon, pittore storico che si discostava parzialmente dagli accademismi e che perciò era molto in voga soprattutto tra i più giovani. Nello studio di Cormon, infatti, van Gogh conobbe [[Louis Anquetin]], [[Émile Bernard]] ed [[Henri de Toulouse-Lautrec]],<ref>{{cita|Tralbaut, 1981|pp. 212-213|tralbaut1981}}.</ref><ref>{{cita|Pickvance (1986)|p. 62-63|pickvance1986}}.</ref> pittori più giovani di lui ma animati dalla medesima insofferenza verso i tradizionalismi: importanti anche le amicizie con Monet, Renoir, Degas, Pissarro, Sisley e i ''pointillistes'' Seurat e Signac, conosciuti per tramite del fratello, e con Julien ''père'' Tanguy, mercante di colori che gli commissionò due ritratti. All'inverno 1886 risale invece l'incontro con [[Paul Gauguin]], pittore che era appena giunto nella ''ville lumière'' dalla città bretone di [[Pont-Aven]].
**[[Frederick George Donnan]], chimico irlandese († [[1956]])
**[[Élie Halévy]], storico e filosofo francese († [[1937]])
Particolarmente intensa fu l'amicizia con [[Paul Signac]], artista puntinista con il quale nella primavera del 1887 andò a lavorare ad [[Asnières-sur-Seine|Asnières]], sulle rive della Senna, rigorosamente ''en plein air''. Nello stesso periodo frequentò il Café du Tamburin sul boulevard de Clichy, intrecciando una relazione sentimentale con la proprietaria, Agostina Segatori, da lui immortalata in un celebre ritratto. Sempre nello stesso anno il pittore organizzò una mostra presso il restaurant du Châtelet, con l'intento di riunire tutti i suoi amici-artisti: all'esposizione - detta dei «petits boulevards» perché contrapposta ai «grands boulevards», feudo indiscusso delle gallerie Boussod & Valadon, Durand-Ruel e Petit - parteciparono Bernard, Gauguin e Louis Anquetin.<ref>{{cita|Walther, Metzger|p. 275}}.</ref> La metropoli parigina, in ogni caso, fornì stimoli indispensabili non solo al van Gogh-artista, che poté finalmente fruire di un crogiolo di esperienze artistiche ininterrotte (nel 1887 riuscì persino a vendere un quadro), ma anche al van Gogh-uomo, che iniziò a rivelare una sicurezza di sé poi sfociata, purtroppo, anche nella vanità e nell'alcolismo, distanziandosi così dal misticismo religioso degli esordi.
*[[1871]] - [[Charles Giblyn]], regista e attore statunitense († [[1934]])
[[File:Van Gogh - Das gelbe Haus (Vincents Haus)2.jpeg|thumb|left|Vincent van Gogh, ''La casa gialla'' (Arles, settembre 1888); olio su tela, 72×91,5 cm, Van Gogh Museum, Amsterdam. F 464, JH 1589.]]
*[[1872]]
**[[Oddo Casagrandi]], medico italiano († [[1943]])
=== In Provenza ===
**[[Karl Vossler]], filologo tedesco († [[1949]])
==== Arles (1888–89) ====
*[[1873]]
Il desiderio di conoscere il Mezzogiorno francese, con la sua luce e le sue tinte mediterranee così lontane dal cromatismo nordico, fu una buona occasione per assimilare gli stimoli artistici raccolti a Parigi e per porre fine alla convivenza con Théo, resa più difficile dal carattere irritabile di entrambi. «Ho intenzione una volta o l'altra, appena posso, di andarmene nel Sud, dove c'è ancora più colore e ancora più sole [...] Quest'estate, quando dipingevo il paesaggio ad Asnieres, vi ho visto più colore che in passato».
**[[Manfredi Porena]], filologo italiano († [[1955]])
**[[Elisabetta di Waldeck e Pyrmont]] († [[1961]])
Il Meridione francese, luogo elettivo di Zola, Cézanne (che vi avevano trascorso l'infanzia) e di Monticelli (che vi era morto), rispose splendidamente alle esigenze di van Gogh, che vi si stabilì nel febbraio del 1888. Giunto ad [[Arles]] prese immediatamente in affitto una camera nella pensione-ristorante Carrel: in principio non poté dipingere molti dipinti, siccome la cittadina - ironia della sorte - era in quel periodo falcidiata da un inverno più freddo e nevoso del solito: Vincent, tuttavia, era ottimista. Quando sopraggiunse la primavera, in effetti, egli produsse una tela dopo l'altra, come se temesse che la sua ispirazione, esaltata dalle novità del mondo provenzale, potesse abbandonarlo. Si sentiva trascinato dall'emozione, che van Gogh identificava con la sincerità dei suoi sentimenti verso la natura. Le emozioni che provava di fronte alla natura provenzale erano così forti da costringerlo a lavorare senza sosta, nello stesso modo in cui non si possono fermare i pensieri quando si sviluppano in una coerente sequenza nella propria mente. In questo periodo, inoltre, egli sviluppò uno stile personalissimo del quale si parlerà nei paragrafi successivi.
*[[1875]]
**[[Giuseppe Cangiano]], poliziotto italiano († [[1920]])
[[File:Vincent Willem van Gogh - Cafe Terrace at Night (Yorck).jpg|thumb|Vincent van Gogh, ''Terrazza del caffè la sera, Place du Forum, Arles'' (Arles, settembre 1888); cannuccia, 62×47 cm, Dallas Museum of Art. F 1519, H 1579.]]
**[[Giuseppe Santonastaso (1875-1959)|Giuseppe Santonastaso]], politico e avvocato italiano († [[1959]])
Eccitato da uno «stato febbrile», ad Arles van Gogh realizzò ben duecento dipinti e cento altre opere tra disegni e acquerelli. Opere oggi celeberrime come ''[[La sedia di Vincent]]'' (1888), ''[[La camera di Vincent ad Arles]]'' (1888), ''[[Il caffè di notte]]'' (1888), ''[[Terrazza del caffè la sera, Place du Forum, Arles]]'' (1888), ''[[Notte stellata sul Rodano]]'' (1888), oltre che la serie dei ''[[Girasoli (Van Gogh)|Girasoli]]'', furono tutte realizzate durante il soggiorno arlesiano. Intanto, preso da un ardente entusiasmo, van Gogh nel maggio 1888 prese in affitto l'ala destra della Casa Gialla, una delle abitazioni più famose della storia dell'arte. In quest'edificio, ubicato nella zona nord della città, Vincent sognava di fondare l'Atelier du Midi, una comunità solidale di artisti desiderosi di spogliarsi della civilizzazione e di schemi pittorici ormai frusti per vivere in concordia e, in questo modo, lottare per una pittura e un mondo migliore. Consapevole dell'attrattiva esercitata dal ''topos'' dell'artista-santo, van Gogh illustra le sue finalità ricorrendo alla metafora degli ordini monastici:
**[[Giovanni Voltini]], pittore e scenografo italiano († [[1964]])
{{citazione|Quando si fa il pittore, o si passa per pazzi oppure per ricchi; una tazza di latte ti costa un franco, una pagnotta due, e intanto i quadri non si vendono. Ecco perché bisogna mettersi insieme, come facevano gli antichi monaci, i fratelli della vita in comune nelle nostre brughiere olandesi [...] Non chiederei di meglio, ma poiché si tratta della vita in comune di diversi pittori, io dichiaro che anzitutto ci vorrebbe un abate per mantenere l'ordine e che naturalmente questi dovrebbe essere Gauguin|Vincent van Gogh<ref>{{cita|Walther, Metzger|p. 396}}.</ref>}}
*[[1876]]
I primi artisti a cui pensò quando van Gogh cercò di attirare adepti per questo nuovo ordine artistico furono Bernard e, soprattutto, Gauguin. Se la metafora dell'artista-santo aveva riscosso un'immensa popolarità nella poetica protoromantica, Gauguin non la riteneva per nulla attraente (egli, d'altronde, era un «amante della vita e ateo convinto», come ha osservato il Metzger). Van Gogh, temendo un possibile rifiuto dell'amico, cercò di convincerlo in tutti i modi: ad andare incontro ai suoi desideri fu Théo, che nell'estate del 1888 contattò Gauguin offrendosi di pagargli il soggiorno ad Arles e garantendogli l'acquisto di dodici suoi quadri all'anno per la bella cifra di centocinquanta franchi. Gauguin, dopo qualche esitazione, accettò, pensando di mettere da parte quanto gli era necessario per realizzare il suo desiderio di trasferirsi, di lì a un anno, in Martinica. Nell'attesa dell'arrivo di Gauguin, van Gogh si preoccupò di arredare con qualche altro mobile l'appartamento e ornò con la solare «sinfonia in blu e giallo» dei girasoli la camera da letto. Gli scrisse:<ref>Lettera n. B22, Arles, ottobre 1888.</ref>
**[[Harry Allen]], golfista statunitense († [[1924]])
**[[John James Rickard Macleod]], medico britannico († [[1935]])
{{Citazione|Ho fatto, sempre come decorazione, un quadro della mia camera da letto, con i mobili in legno bianco, come sapete. Ebbene, mi ha molto divertito fare questo interno senza niente, di una semplicità alla Seurat; a tinte piatte, ma date grossolanamente senza sciogliere il colore; i muri lilla pallido; il pavimento di un rosso qua e là rotto e sfumato; le sedie e il letto giallo cromo; i guanciali e le lenzuola verde limone molto pallido; la coperta rosso sangue, il tavolo da toilette arancione; la catinella blu; la finestra verde. Avrei voluto esprimere il riposo assoluto attraverso tutti questi toni così diversi e tra i quali non vi è che una piccola nota di bianco nello specchio incorniciato di nero, per mettere anche là dentro la quarta coppia di complementari|}}
*[[1877]] - [[Buddy Bolden]], musicista statunitense († [[1931]])
*[[1879]]
[[File:Vincent Willem van Gogh 127.jpg|thumb|left|Vincent van Gogh, ''Quattordici girasoli in un vaso'' (Arles, agosto 1888); olio su tela, 83×73 cm, National Gallery, Londra. F 454, JH 1562.]]
**[[Barry Vincent Jackson]], regista, scenografo e impresario teatrale inglese († [[1961]])
[[File:Vincent van Gogh - De slaapkamer - Google Art Project adjusted.jpg|thumb|left|Vincent van Gogh, ''La camera di Vincent ad Arles'' (Arles, ottobre 1888); olio su tela, 72×90 cm, Van Gogh Museum, Amsterdam. F 482, JH 1608.]]
**[[Knud Knudsen (ginnasta)|Knud Knudsen]], ginnasta norvegese († [[1954]])
==== La mutilazione dell'orecchio ====
**[[Johan Nygaardsvold]], politico norvegese († [[1952]])
Gauguin giunse ad Arles il 29 ottobre 1888 e, al contrario di van Gogh, ne rimase deluso, definendola «il luogo più sporco del Mezzogiorno» e della Provenza. Il sogno di van Gogh di fondare un'associazione di pittori che perseguissero un'arte nuova<ref>{{cita|Crispino|p. 93|crispino}}.</ref> lo lasciava scettico: in realtà Gauguin desiderava ardentemente trasferirsi ai Tropici non appena ne avesse avuta la possibilità. Come se non bastasse era irritato dalle abitudini disordinate di Vincent e dalla sua scarsa oculatezza nell'amministrare il denaro che avevano messo in comune.<ref>{{cita|Crispino|p. 107|crispino}}.</ref> A giudizio di Gauguin, il soggiorno arlesiano e la permanenza con un personaggio strambo come van Gogh erano assolutamente mortificanti per la sua maturazione pittorica. Non fa neanche mistero della sua arrogante insoddisfazione, tanto che una volta confidò all'amico Schuffenecker le seguenti parole:
**[[Max Schreck]], attore tedesco († [[1936]])
{{citazione|Ad Arles mi sento un estraneo, trovo tutto piccolo e povero, il posto e le persone. Vincent e io andiamo in genere poco d'accordo, soprattutto quando si tratta di pittura. Lui ammira Dauet, Daubigny, Ziem e il grande Rousseau, tutta gente che io non posso soffrire. Invece disprezza Ingres, Raffaello, Degas, tutta gente che io ammiro; io gli rispondo: "sissignore, avete ragione", per avere pace. I miei quadri gli piacciono, ma quando li faccio trova sempre che questo o quest'altro non va. Lui è un romantico e io sono più vicino ai primitivi. Per quanto riguarda i colori, cerca la casualità del pastoso (come Monticelli), mentre io, per parte mia, detesto ogni pasticcio tecnico}}
**[[Adolf Strauß]], generale tedesco († [[1973]])
Van Gogh, al contrario, manifestava un'aperta ammirazione per Gauguin, che considerava un artista superiore; riteneva che le proprie teorie artistiche fossero banali se confrontate con le sue. Egli, inoltre, tendeva a valutare l'esperienza «monastica» presso la Casa Gialla con molta meno oggettività rispetto a Gauguin: come osservato d'altronde dal Metzger, «questo fallimento costava assai meno a Gauguin, una partenza e due mesi persi, mentre van Gogh pagava con la distruzione della propria concezione del mondo, con il crollo di un'utopia faticosamente inseguita nel proprio lavoro: la comunità degli artisti era il perno della propria interpretazione di sé. Con Gauguin perdeva parte della propria identità, [la quale] era inscindibilmente legata all'arte in cui si coagulava».
**[[Karl Joseph Wirth]], politico tedesco († [[1956]])
*[[1880]]
Nei primi giorni del dicembre 1888 Gauguin ritrasse van Gogh, rappresentandolo nell'atto del dipingere girasoli. Vincent commentò: «Sono certamente io, ma io divenuto pazzo». Nelle sue memorie Gauguin scrive che quella sera stessa, al caffè, i due pittori bevvero molto e improvvisamente Vincent scagliò il suo bicchiere contro il viso di Gauguin che riuscì a evitarlo, con gran spavento. Dopo quell'episodio seguirono giorni di tensione e i due litigarono in modi plateali anche in occasione di una visita al [[Museo Fabre|museo]] di [[Montpellier]] per osservare le opere di [[Eugène Delacroix|Delacroix]] e di [[Gustave Courbet|Courbet]]: era ormai palese come i desideri di Vincent di intrecciare una fratellanza artistica con Gauguin fossero velleitari, se non ingenui.<ref>{{cita|Pickvance 1984|p. 195|pickvance1984}}.</ref><ref>{{cita|Gayford|pp. 274–277|gayford}}.</ref> Fu così che Gauguin prese la decisione di partire da Arles.
**[[Émile Duplat]], ammiraglio francese († [[1945]])
**[[Luigi Menegazzoli]], compositore e organista italiano († [[1970]])
Le «tensioni eccessive» (così le definì Vincent) tra i due toccarono il massimo apice di virulenza il pomeriggio del 23 dicembre, quando accadde un episodio sconvolgente: van Gogh - la ricostruzione del fatto è tuttavia controversa - dopo un accesissimo alterco rincorse per strada Gauguin con un rasoio, rinunciando ad aggredirlo quando Gauguin si voltò per affrontarlo. Gauguin corse in albergo con i bagagli, preparandosi a lasciare Arles; van Gogh invece, in preda a disperate allucinazioni, rivolse verso di sé la sua furia lesionista tagliandosi il lobo dell'orecchio sinistro. Il macabro trofeo, sanguinante com'era, fu poi avvolto nella carta di giornale e consegnato come «regalo» a Rachele, una prostituta del bordello che i due pittori erano soliti frequentare, tornando poi a dormire a casa sua. La mattina seguente, la polizia, trovandolo solo, lo fece ricoverare in ospedale. Due storici di Amburgo, Hans Kaufmann e Rita Wildegans, sostengono nel libro ''L'orecchio di van Gogh, Paul Gauguin e il patto del silenzio'' che fu Gauguin a mutilare l'amico dopo la lite; l'esperto francese Pascal Bonafoux, tuttavia, ritiene più verosimilmente che questa teoria sia clamorosamente errata. Fatto sta che, grazie alle amorevoli cure del dottor Félix Rey, van Gogh riuscì a superare i giorni più critici ed uscì dal nosocomio il 7 gennaio 1889.
**[[Jean-Louis Pisuisse]], cabarettista, cantautore e giornalista olandese († [[1927]])
*[[1881]] - [[Paul Powell]], regista cinematografico, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense († [[1944]])
=== A Saint-Rémy-de-Provence (1889) ===
*[[1882]]
[[File:VanGogh-self-portrait-with bandaged ear.jpg|thumb|Vincent van Gogh, ''Autoritratto con orecchio bendato'' (Arles, gennaio 1889); olio su tela, 60×49 cm, Courtauld Institute Galleries, Londra. F 527, JH 1657.]]
**[[Sante Ancherani]], dirigente sportivo, allenatore di calcio e calciatore italiano († [[1971]])
==== «Non sono veramente malato di mente, ho voglia di lavorare e non mi stanco...» ====
**[[Paul Fischer]], calciatore tedesco
«Per quanto possa giudicare» scrisse Vincent a Théo dopo il rilascio «non sono veramente malato di mente. Come puoi vedere, i quadri che ho fatto nel periodo fra i due attacchi sono più tranquilli e non peggiori degli altri. Ho molta voglia di lavorare e non mi stanco».<ref>vg 479</ref> Così Vincent commentò, in maniera serafica e più consapevole, il vivace dibattito diagnostico che ha tentato di rintracciare l'eziologia della sua malattia nel corso degli anni: oltre cento cinquanta psichiatri hanno tentato di classificare i suoi disturbi, con il risultato di circa trenta diagnosi diverse.<ref name="Blumer">{{cita pubblicazione|autore=Dietrich Blumer|url=http://ajp.psychiatryonline.org/cgi/content/abstract/159/4/519|lingua=en|titolo=The Illness of Vincent van Gogh|collana=American Journal of Psychiatry|anno=2002}}</ref> Esse includono la [[schizofrenia]], il [[disturbo bipolare]], la [[sifilide]], l'avvelenamento da ingestione di vernici al piombo ([[saturnismo]]), l'[[epilessia del lobo temporale]] e la [[porfiria acuta intermittente]] (vista l'ereditarietà e la [[demenza]] diagnosticata poi al fratello), con l'aggravante della [[malnutrizione]], del lavoro eccessivo, dell'[[insonnia]] e del [[alcolismo|consumo di alcool]], in particolare di [[assenzio]].
**[[Giovanni Goccione]], calciatore italiano († [[1952]])
*[[1883]]
In ogni caso, una volta terminata la degenza, Vincent fece ritorno alla Casa Gialla e superò la sua crisi, anche grazie al sostegno morale di Joseph Roulin, un uomo imponente e gioviale «con una grande barba, molto simile a Socrate», e di Théo, immediatamente giunto a Marsiglia quando seppe da Gauguin cosa stava succedendo. Vincent alternava periodi di serenità, nei quali era in grado di valutare lucidamente e ironicamente tutto quello che gli era successo, a momenti di ricadute nella malattia: il 9 febbraio, dopo una crisi nella quale era convinto che qualcuno volesse avvelenarlo, fu nuovamente ricoverato in ospedale. Una volta dimesso Vincent riprese a lavorare di buona lena nella Casa Gialla: la crisi della sua salute mentale, tuttavia, era palpabile, e trenta cittadini di Arles, autodefinendosi «antropofaghi», si fecero avanti firmando una petizione dove si richiedeva l'internamento in manicomio del «rosso pazzo».<ref>p 712</ref> Grazie all'intervento di Signac la petizione non ebbe buon esito: Vincent, tuttavia, comprese di essere malato sia fisicamente che spiritualmente e perciò, dopo l'ennesimo deliquio, l'8 maggio 1889 entrò volontariamente nella ''Maison de Santé'' di Saint-Paul-de-Mausole, un vecchio convento adibito a ospedale psichiatrico a [[Saint-Rémy-de-Provence]], a una ventina di chilometri da Arles.
**[[Pietro Loro Piana]], ingegnere e imprenditore italiano († [[1941]])
[[File:VanGogh-starry night ballance1.jpg|thumb|left|verticale=1.3|Vincent van Gogh, ''Notte stellata'' (Saint-Rémy, giugno 1889); olio su tela, 73,7×92,1 cm, Museum of Modern Art, New York. F 612, JH 1731.]]
**[[Sofia Karlovna Buxhowden]], nobildonna russa († [[1956]])
Nella clinica di Saint-Rémy non veniva praticata alcuna cura, a meno di definire «cura» i due bagni settimanali cui i pazienti erano sottoposti. Non se ne lamentava il pittore quando scrisse che «osservando la realtà della vita dei pazzi in questo serraglio, perdo il vago terrore, la paura della cosa e a poco a poco posso arrivare a considerare la pazzia una malattia come un'altra».<ref>Lettera n. 591 a Théo van Gogh, 9 maggio 1889.</ref>. Vincent, in ogni caso, viveva in una stanza con un tappeto grigioverde, un divano logoro ed una finestra sbarrata che guardava un giardino della clinica e, al di là di quello, i campi e, più lontano, le montagne delle Alpilles, l'ultima catena delle Alpi francesi. Aveva a disposizione per lavorare un'altra camera vuota, poteva andare a dipingere anche fuori dal manicomio, accompagnato da un sorvegliante, e continuò a mantenersi in contatto epistolare con il fratello, che gli spediva libri e giornali. L'inattività, infatti, risultava inaccettabile per Vincent, che nella solitudine della vita claustrale del manicomio poteva sentirsi vivo solamente consultando i cataloghi delle più importanti mostre delle opere di Monet e di Rodin nella galleria parigina di Petit, divorando un'edizione dei drammi di Shakespeare, o ancora dipingendo i luminosi vigneti o gli uliveti grigio-argentei del paesaggio intorno Saint-Rémy. A questo periodo risalgono infatti ben centoquaranta dipinti, fra i quali vale assolutamente la pena citare la celeberrima ''[[Notte stellata]]'', oggi esposta al [[Museum of Modern Art]] di [[New York]].
*[[1884]]
{{Citazione|Osservo negli altri che anch'essi durante le crisi percepiscono suoni e voci strane come me e vedono le cose trasformate. E questo mitiga l'orrore che conservavo delle crisi che ho avuto [...] oso credere che una volta che si sa quello che si è, una volta che si ha coscienza del proprio stato e di poter essere soggetti a delle crisi, allora si può fare qualcosa per non essere sorpresi dall'angoscia e dal terrore [...] Quelli che sono in questo luogo da molti anni, a mio parere soffrono di un completo afflosciamento. Il mio lavoro mi preserverà in qualche misura da un tale pericolo.|Lettera a Théo van Gogh, 25 maggio 1889}}
**[[Julien Lahaut]], sindacalista e politico belga († [[1950]])
La vita del pittore, purtroppo, continuò a essere costellata di eventi spiacevoli: nel giugno 1889 subì un violentissimo attacco allucinatorio, e il matrimonio tra Théo e Johanna Bonger - coronato con la nascita del piccolo Vincent, così chiamato proprio in onore dello zio e padrino - lo lasciò in uno stato di profonda prostrazione, causata dal timore di vedere il suo amato fratello allontanarsi da lui e dai suoi travagli. L'atmosfera giocoforza deprimente che si respirava nel nosocomio, d'altronde, non aiutava certo a risollevare il morale di Vincent, che verso la fine del dicembre 1889 tentò persino di suicidarsi ingerendo colori velenosi (ne conseguì un assoluto divieto di dipingere a olio).
**[[Hans Lindman]], calciatore svedese († [[1957]])
*[[1885]]
==== L'inizio del successo ====
**[[Franz Theodor Csokor]], commediografo e scrittore austriaco († [[1969]])
[[File:Van Gogh The Olive Trees..jpg|thumb|Vincent van Gogh, ''Ulivi con le Alpilles sullo sfondo'' (Saint-Rémy, giugno 1889); olio su tela, 72,5×92 cm, Museum of Modern Art, New York. F 712, JH 1740.]]
**[[Otto Kruger]], attore statunitense († [[1974]])
Se non altro, tuttavia, il pubblico iniziò a interessarsi di lui e delle sue opere. A novembre ricevette l'invito a esporre sue tele all'associazione «[[Les XX]]», a Bruxelles: accettò inviando sei quadri, due ''Girasoli'', ''L'edera'', ''Frutteto in fiore'', ''Campo di grano all'alba'' e ''La vigna rossa''. Fu il pittore Bernard a invitare il critico d'arte [[Albert Aurier]], redattore de «Le Moderniste» e ammiratore della letteratura simbolista, a interessarsi di van Gogh: questi pubblicò allora sul «Mercure de France» del gennaio 1890 l'articolo ''Les Isolés: Vincent van Gogh'' in cui analizzò, esaltandola, la sua pittura. Definì inizialmente la sua personalità:
**[[Dimitrios Loundras]], ginnasta greco († [[1970]])
*[[1886]]
{{Citazione|La scelta dei soggetti, il rapporto costante delle annotazioni più ardite, lo studio coscienzioso dei caratteri, la continua ricerca del segno essenziale per ogni cosa, mille significativi particolari testimoniano irrefutabilmente la sua profonda e quasi infantile sincerità, il suo grande amore per la natura e per la verità, per la ''sua'' verità. Ciò che caratterizza tutta la sua opera è l'eccesso, l'eccesso della forza, l'eccesso della nervosità, la violenza dell'espressione. Nella sua categorica affermazione della caratteristica delle cose, nella sua sovente temeraria semplificazione delle forme, nella sua insolenza nel guardare il sole in faccia, nella foga del suo disegno e del suo colore, fino ai più piccoli particolari della sua tecnica, si rivela una personalità potente, maschia, audace, molto brutale ma a volte ingenuamente delicata. Questo, inoltre, si intuisce anche dalle esagerazioni quasi orgiastiche presenti in tutta la sua pittura: è un esaltato, nemico della sobrietà borghese e delle minuzie, una specie di gigante ebbro [...] un genio folle e terribile, spesso sublime, qualche volta grottesco, quasi sempre svelante qualcosa di patologico.<ref name=aurier>{{cita web|url=http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k1051017/f36.pdf|titolo=Les Isolés: Vincent van Gogh|lingua=fr|autore=[[Albert Aurier]]|pubblicazione=Mercure de France|anno=1890|accesso=6 aprile 2012}}</ref>|}}
**[[Hans von Obstfelder]], generale tedesco († [[1976]])
**[[William Passmore]], giocatore di lacrosse statunitense († [[1955]])
In seguito Aurier rintracciò la sostanza della sua pittura nella poetica del [[simbolismo]]: van Gogh percepirebbe ...
**[[Edgar Rubin]], psicologo danese († [[1951]])
**[[Ernst Strohschneider]], aviatore austro-ungarico († [[1918]])
{{Citazione|... le segrete caratteristiche delle linee e delle forme, ma più ancora dei colori, le sfumature invisibili alle menti sane, le magiche irradiazioni delle ombre [...] egli è quasi sempre un simbolista [...] perché sente la continua necessità di rivestire le sue idee di forme precise, consistenti, tangibili, di involucri materiali e carnali. In tutti i suoi quadri, sotto questo involucro fisico, sotto questa carne trasparente, sotto questa materia così materia, è nascosta, per gli spiriti che la sanno cogliere, un'Idea. [Per quanto concerle la tecnica] l'esecuzione è vigorosa, esaltata, brutale, intensa. Il suo disegno rabbioso, potente, spesso maldestro e un po' grossolano, esagera il carattere, lo semplifica, elimina abilmente i dettagli, attinge una sintesi magistrale, qualche volta il grande stile [...] è il solo pittore che concepisca il cromatismo degli oggetti con questa intensità, con questa qualità da metallo prezioso<ref name=aurier/>|}}
*[[1887]]
[[File:Vincent Willem van Gogh 037.jpg|thumb|Vincent van Gogh, ''La ronda dei carcerati'' (Saint-Rémy, febbraio 1890); olio su tela, 80×64 cm, museo Puškin, Mosca. F 669, JH 1885.]]
**[[Alfredo Pagani]], ostacolista, lunghista e multiplista italiano († [[1984]])
Non credeva che van Gogh potesse mai godere del successo che pure avrebbe meritato:
**[[Pavel Petrovič Postyšev]], politico sovietico († [[1939]])
*[[1888]]
{{Citazione|Quando anche la moda farà sì che i suoi quadri vengano comprati - cosa poco probabile - ai prezzi delle infamie di Meissonier, non penso che tanta sincerità possa suscitare la tardiva ammirazione del grosso pubblico. Vincent van Gogh è al contempo troppo semplice e troppo raffinato per lo spirito borghese contemporaneo. Sarà completamente compreso soltanto dai suoi fratelli, gli artisti.<ref name=aurier/>|}}
**[[Red Faber]], giocatore di baseball statunitense († [[1976]])
**[[Joseph P. Kennedy]], politico, diplomatico e imprenditore statunitense († [[1969]])
Per quanto van Gogh potesse essere lusingato dalle lodi, giudicò l'articolo più un interessante pezzo di letteratura che un'analisi corretta della sua pittura. Al critico rispose direttamente<ref>Lettera ad Albert Aurier, 12 febbraio 1890.</ref> che le valutazioni sul suo cromatismo gli sembravano più pertinenti se riferite a un pittore come [[Adolphe Monticelli]] e difese anche la pittura di [[Ernest Meissonier|Meissonier]], per il quale espresse «un'ammirazione senza limiti».
**[[Adam Massinger]], astronomo tedesco († [[1914]])
**[[Otto Nückel]], pittore e illustratore tedesco († [[1955]])
Si era intanto aperta a Parigi, il 19 marzo, una mostra dei pittori ''indipendenti'' inaugurata dal Presidente della Repubblica - dimostrazione di quanto la moderna pittura impressionista, neo-impressionista e post-impressionista fosse ormai divenuta «rispettabile» - e van Gogh vi partecipava con dieci tele. Erano esposti dipinti di [[Seurat]], [[Signac]], [[Toulouse-Lautrec]], il doganiere [[Henri Rousseau|Rousseau]], [[Armand Guillaumin|Guillaumin]], [[Albert Dubois-Pillet|Dubois-Pillet]], [[Théo van Rysselberghe]], [[Louis Anquetin|Anquetin]], [[Lucien Pissarro]], [[Henry van de Velde]]. [[Monet]] sostenne che le opere di van Gogh erano le cose migliori della mostra e anche Gauguin gli scrisse, congratulandosi: «con soggetti ispirati alla natura, là siete ''il solo che pensa''».
*[[1889]]
[[File:Vincent van Gogh - The Church in Auvers-sur-Oise, View from the Chevet - Google Art Project.jpg|thumb|left|Vincent van Gogh, ''La chiesa di Auvers'' (Auvers-sur-Oise, giugno 1890); olio su tela, 94×74 cm, museo d'Orsay, Parigi. F 789, JH 2006.]]
**[[George Hively]], montatore e sceneggiatore statunitense († [[1950]])
**[[Spartaco Lavagnini]], sindacalista italiano († [[1921]])
=== Ad Auvers-sur-Oise (1890) ===
**[[Louis Silvers]], compositore statunitense († [[1954]])
Una volta decisa la partenza - «qui l'ambiente comincia a pesarmi più di quanto possa esprimere: ho pazientato più di un anno, ho bisogno d'aria, mi sento oppresso dalla noia e dal dolore»<ref>Lettera n. 631 a Théo van Gogh, maggio 1890.</ref> - i soggetti degli ultimi dipinti di Vincent a Saint-Rémy si alleggeriscono: sono rose e iris su un fondo uniforme, ora con un «effetto dolce e armonioso per la combinazione dei verdi, rosa, violetti», ora con «un effetto di complementari terribilmente disparati che si esaltano per la loro opposizione».<ref>Lettera n. 633 a Théo van Gogh, maggio 1890.</ref>
*[[1890]]
**[[Clara Kimball Young]], attrice cinematografica e produttrice cinematografica statunitense († [[1960]])
Il 16 maggio 1890 Vincent lasciò definitivamente Saint-Rémy per raggiungere il fratello a Parigi.<ref name="cita|Crispino|p. 140|crispino">{{cita|Crispino|p. 140|crispino}}.</ref> Il direttore della clinica aveva rilasciato regolare autorizzazione e stilato l'ultima scheda. Vincent arrivò a Parigi il 17 maggio e conobbe per la prima volta il nipotino e la signora van Gogh, che definì il cognato un uomo «forte, largo di spalle, con un colorito sano, un'espressione allegra e un'aria decisa», decisamente più in salute del fratello, che invece era tormentato da una tosse cronica. Passò tre giorni in casa di Théo, riesaminando i tanti suoi quadri che nel tempo gli aveva mandato, visitò il Salon, dove rimase colpito da un [[Puvis de Chavannes]], e una mostra d'arte giapponese. Poi, come convenuto, il 21 maggio partì per stabilirsi a [[Auvers-sur-Oise]], un villaggio a una trentina di chilometri da Parigi dove risiedeva un medico amico di Théo, il dottor [[Paul-Ferdinand Gachet]] (1828-1909), che si sarebbe preso cura di lui. Van Gogh prese alloggio nel caffè-locanda gestito dai coniugi Ravoux, nella piazza del Municipio. Sembrò soddisfatto della nuova sistemazione: «Auvers è di una bellezza severa, e la campagna è caratteristica e pittoresca.»<ref>Lettera n. 635 a Théo van Gogh, 21 maggio 1890.</ref>
**[[Giuseppe Malagodi]], pittore italiano († [[1968]])
**[[Attilio Prevost (1890-1954)|Attilio Prevost]], fotoreporter, ingegnere e imprenditore italiano († [[1954]])
Il sessantaduenne dottor Gachet, omeopata, [[Charles Darwin|darwinista]], favorevole alla [[cremazione]] dei defunti - un'opinione scandalosa a quei tempi - repubblicano, socialista e [[libero pensatore]], era un personaggio molto noto ad Auvers, dove abitava in un villino che dominava il paese. Laureatosi a [[Montpellier]] in medicina generale e con un particolare interesse per la psichiatria, esercitò a lungo a Parigi, dove conobbe molti artisti, da [[Victor Hugo]] a [[Gustave Courbet]], da [[Édouard Manet|Manet]] a [[Pierre-Auguste Renoir|Renoir]] e [[Paul Cézanne|Cézanne]], e la sua casa conservava parecchie tele di impressionisti, oltre a una notevole quantità di soprammobili e oggetti vari che van Gogh chiamava «nere anticaglie».
*[[1891]]
**[[Rowland V. Lee]], regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense († [[1975]])
Fu anche disegnatore, pittore - partecipò a esposizioni firmandosi con lo pseudonimo di van Ryssel - e incisore dilettante: nella macchina presente in casa Cézanne, Pissarro e Guillaumin eseguirono alcune incisioni e fu su suo consiglio che van Gogh eseguì la sua unica acquaforte che ritrae lo stesso dottor Gachet.
**[[Camille Mandrillon]], fondista e sciatore di pattuglia militare francese († [[1969]])
La sua competenza nelle cose artistiche, certe comuni preferenze e anche il suo garbo e la sua natura fondamentalmente malinconica fecero presa sul pittore, che frequentò spesso la sua casa, ritraendo due volte la figlia Marguerite e non mancando di fargli il ritratto, che replicò anche in una seconda versione.<ref>Lettera n. 638 a Théo van Gogh, 4 giugno 1890.</ref>
**[[Yrjö Väisälä]], astronomo, fisico e esperantista finlandese († [[1971]])
[[File:Vincent van Gogh (1853-1890) - Wheat Field with Crows (1890).jpg|thumb|Vincent van Gogh, ''Campo di grano con volo di corvi'' (Auvers-sur-Oise, luglio 1890); olio su tela, 50,5x103 cm, 1890, Van Gogh Museum, Amsterdam. F 779, JH 2117.]]
*[[1892]]
**[[Edward Victor Appleton]], fisico britannico († [[1965]])
In giugno Théo e la famiglia gli fecero visita e progettarono la possibilità di affittare ad Auvers una casa dove Vincent avrebbe potuto vivere insieme a qualche altro artista. La visita fu ricambiata da Vincent il 6 luglio a Parigi, dove incontrò Toulouse-Lautrec e, per la prima volta, il critico d'arte Albert Aurier. In quei giorni Théo, oltre ad avere il figlio seriamente malato, era afflitto da problemi di lavoro: così, Vincent preferì ritornare presto ad Auvers, non sopportando il clima di tensione che percepiva nella famiglia del fratello. Van Gogh cominciò a temere una nuova crisi, e questa eventualità lo rese particolarmente nervoso: ebbe una violenta lite con Gachet per motivi banali - gli rimproverò di non aver fatto incorniciare una tela di Guillaumin che il dottore aveva in casa - e scrisse al fratello:<ref>Lettera n. 648 a Théo van Gogh, luglio 1890.</ref>
**[[Laurence Markham Huey]], ornitologo statunitense († [[1963]])
**[[Vittore Marchi]], filosofo e magistrato italiano († [[1981]])
{{Citazione|Credo che non bisogna contare in alcun modo sul dottor Gachet. Mi sembra che sia più malato di me, o almeno quanto me. Ora, quando un cieco guida un altro cieco, non andranno a finire tutti e due nel fosso? Non so che dire. Certamente la mia ultima crisi, che fu terribile, fu in gran parte dovuta all'influenza di altri malati; e poi la prigione mi opprimeva e il dottor Peyron non ci faceva caso, lasciandomi vegetare in quell'ambiente profondamente corrotto.|}}
**[[Antonio Marino (calciatore 1892)|Antonio Marino]], calciatore italiano
**[[Max Woosnam]], tennista e calciatore inglese († [[1965]])
Nel periodo auversiano, in poco meno che due mesi, Vincent realizzò il ''Paesaggio con cielo tempestoso'', il ''[[Campo di grano con volo di corvi]]'' e ''Il giardino di Daubigny'' e scrisse:<ref>Lettera n. 649 a Théo van Gogh, Auvers-surOise, luglio 1890.</ref>
*[[1893]]
**[[Irving Bacon]], attore statunitense († [[1965]])
{{Citazione|Mi sono rimesso al lavoro, anche se il pennello mi casca quasi di mano e, sapendo perfettamente ciò che volevo, ho ancora dipinto tre grandi tele. Sono immense distese di grano sotto cieli tormentati, e non ho avuto difficoltà per cercare di esprimere la mia tristezza, l'estrema solitudine.|}}
**[[Giuseppe Balestrazzi]], giornalista, attivista e saggista italiano († [[1983]])
**[[Piero Carnabuci]], attore italiano († [[1958]])
È certo che egli non faceva nulla per alleviare la sua solitudine nonostante ne fosse oppresso: non frequentò mai i non pochi pittori che soggiornavano ad Auvers - uno di essi, l'olandese Anton Hirschig, alloggiava nel suo stesso albergo - anche se forse loro stessi, spaventati, lo evitavano, a causa della sua malattia. Per lo stesso Hirschig egli «aveva un'espressione assolutamente folle, con gli occhi infuocati, che non osavo guardare».
**[[Claire Chennault]], generale statunitense († [[1958]])
**[[Francesco Ferrari (1893-1980)|Francesco Ferrari]], politico italiano († [[1980]])
==== La morte misteriosa ====
*[[1895]]
La sera del 27 luglio 1890, una domenica, dopo essere uscito per dipingere i suoi quadri come al solito nelle campagne che circondavano il paese, rientrò sofferente nella locanda e si rifugiò subito nella sua camera. Ravoux, non vedendolo a pranzo, salì in camera sua, trovandolo disteso e sanguinante sul letto: a lui van Gogh confessò di essersi sparato un colpo di rivoltella al petto in un campo vicino<ref>{{cita|Storia dell'Arte|p. 284|sa}}.</ref><ref name=c150/>.
**[[Walter Dornberger]], militare tedesco († [[1980]])
**[[Giuseppe Gorla]], politico italiano († [[1970]])
[[File:Vincent-van-gogh-echo-pontoisien-august7-1890.jpg|thumb|Un trafiletto de ''L'Écho Pontoisien'' del 7 agosto 1890 che annuncia la morte di van Gogh.]]
**[[Adolf Trotz]], regista e sceneggiatore tedesco
Al dottor Gachet - che, non potendo estrarre il proiettile, si limitò ad applicare una fasciatura mentre gli esprimeva, comunque, la speranza di salvarlo - rispose che aveva tentato con coscienza il suicidio e che, se fosse sopravvissuto, avrebbe dovuto «riprovarci»: «volevo uccidermi, ma ho fatto cilecca». Rifiutò di dare spiegazioni del suo gesto ai gendarmi e, con il fratello Théo che, avvertito, era accorso la mattina dopo, trascorse tutto il 28 luglio, fumando la pipa e chiacchierando seduto sul letto: gli confidò ancora che la sua «tristezza non avrà mai fine». Sembra che le sue ultime parole siano state «ora vorrei ritornare».<ref>Lettera di Théo van Gogh alla moglie Johanna van Gogh-Bonger, 29 luglio 1890.</ref> Poco dopo ebbe un accesso di soffocamento, poi perse conoscenza e morì quella notte stessa, verso l'1:30 del 29 luglio.<ref name=c150>{{cita|Crispino|p. 150|crispino}}.</ref> In tasca gli trovarono una lettera non spedita a Théo, dove aveva scritto, tra l'altro: «Vorrei scriverti molte cose ma ne sento l'inutilità [...] per il mio lavoro io rischio la vita e ho compromesso a metà la mia ragione».<ref name=c150/>
*[[1896]]
**[[Balbino Clemente]], calciatore spagnolo († [[1941]])
Essendo il pittore morto suicida, il parroco di Auvers si rifiutò di benedirne la salma, e il carro funebre fu fornito da un municipio vicino. La vicina cittadina di Méry, comunque, acconsentì alla sepoltura e il funerale si tenne il 30 luglio.
**[[Beatrice Dominguez]], ballerina e attrice statunitense († [[1921]])
Van Gogh venne sepolto adagiato in una bara, rivestita da un drappo bianco e ricoperta da mazzi di fiori, dai girasoli che amava tanto, dalle dalie e da altri fiori gialli. Oltre a Théo e al dottor Gachet furono presenti pochi amici giunti da Parigi: [[Lucien Pissarro]], figlio di [[Camille Pissarro|Camille]], [[Émile Bernard]], [[Père Tanguy|''père'' Tanguy]].<ref>{{cita|Crispino|p. 151|crispino}}.</ref><ref>{{cita web|url=http://www.vangoghvincent.altervista.org/biografia.html|titolo=Van Gogh. Biografia|accesso=24 giugno 2013}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.vggallery.com/misc/bio.htm|titolo=Van Gogh. Biography, citazione tratta da 1. Cahier Vincent 4: 'A Great Artist is Dead': Letters of Condolence on Vincent van Gogh's Death by Sjraar van Heugten and Fieke Pabst (eds.), (Waanders, 1992), pages 32-35.|accesso=24 giugno 2013}}</ref>
**[[Ettore Gasparini]], calciatore italiano
**[[Erling Gustavsen]], calciatore norvegese († [[1981]])
[[File:Graves of Vincent and Théodore Van Gogh.jpg|thumb|Oggi Vincent e Théo riposano insieme nel cimitero di Auvers, in Francia.]]
**[[Richard Hull (scrittore)|Richard Hull]], scrittore britannico († [[1973]])
Pochi mesi dopo, anche Théo van Gogh, distrutto dopo la morte del fratello, venne ricoverato in una clinica parigina per malattie mentali. Dopo un apparente miglioramento, si trasferì a [[Utrecht]], dove morì il 25 gennaio 1891, a sei mesi di distanza da Vincent, oppresso dai sensi di colpa di non avere aiutato il fratello a sufficienza. Nel 1914, le sue spoglie, per volontà della vedova Johanna van Gogh-Bonger, furono trasferite ad Auvers e tumulate accanto a quelle dell'amato fratello.<ref>{{cita web|url=http://www.van-gogh.fr/|titolo=Van Gogh|lingua=fr|accesso=4 aprile 2012}}</ref> Johanna chiese che un ramoscello di edera del giardino del Dottor Gachet venisse piantato tra le due pietre tombali e ancora oggi le lapidi sono immerse in un groviglio di edera.
**[[Mario Praz]], saggista, critico letterario e scrittore italiano († [[1982]])
**[[Karl August Wittfogel]], sociologo tedesco († [[1988]])
Nel 2011, gli storici dell'arte Steven Naifeh e Gregory White Smith, nella biografia ''Van Gogh: The Life'',<ref>{{cita web|url=http://www.vangoghbiography.com/mission/|titolo=Van Gogh: The Life|lingua=en |accesso=19 giugno 2013}}</ref> hanno avanzato l'ipotesi che van Gogh non sarebbe morto suicida. Ipotizzano che l'artista, mentre stava dipingendo in un campo, sarebbe stato colpito da un colpo di rivoltella sparato accidentalmente da due ragazzi che si divertivano a tormentarlo giocando con una pistola. Secondo gli autori, Vincent - profondamente desideroso di morte, depresso e consapevole dei guai in cui sarebbero incorsi i ragazzi - non avrebbe rivelato a nessuno la circostanza, lasciando credere di essersi sparato da solo.<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/cultura/11_ottobre_17/van-gogh-morte_85377a2a-f8aa-11e0-a70e-53be2c0ab142.shtml|titolo=«Van Gogh non si suicidò, ma fu ucciso per errore»|autore=Francesco Tortora|data=17 ottobre 2011|pubblicazione=[[Il Corriere della Sera]]|accesso=27 dicembre 2012}}</ref> Alla base di queste interpretazioni ci sono alcune dicerie raccolte nel 1930, delle quali, nel libro, non si cita la fonte, e un'intervista del 1956, ugualmente priva di riferimenti bibliografici, a Renè Secretan, indicato, assieme al fratello Gaston, come il responsabile. La comunità accademica non ha accolto queste ipotesi e Leo Jansen, curatore del van Gogh Museum di Amsterdam ha definito queste conclusioni «non sufficientemente provate» affermando, peraltro, che «i due autori non hanno trovato fatti nuovi, ma li hanno interpretati in maniera diversa».<ref>{{cita web| url = http://www.winnipegfreepress.com/arts-and-life/entertainment/arts/van-gogh-museum-unconvinced-by-new-theory-painter-didnt-commit-suicide-but-was-shot-by-2-boys-131973238.html?viewAllComments=y| titolo = Van Gogh museum unconvinced by new theory painter didn't commit suicide but was shot by 2 boys | autore=Max, Arthur | data =17 ottobre 2011 | accesso= 19 giugno 2013}}</ref>
*[[1897]]
**[[Sandy Archibald]], calciatore scozzese († [[1946]])
== L'arte e le opere di van Gogh ==
**[[Stan Earle]], calciatore inglese († [[1971]])
=== Gli esordi: la pittura contadina ===
**[[Tom Florie]], calciatore statunitense († [[1966]])
{{vedi anche|Studi di van Gogh sui contadini}}
**[[Clemente Vismara]], presbitero e missionario italiano († [[1988]])
[[File:Het uitgaan van de Hervormde Kerk te Nuenen - s0003V1962 - Van Gogh Museum.jpg|thumb|Vincent van Gogh, ''La chiesa di Nuenen con i fedeli'' (Nuenen, ottobre 1884); olio su tela, 41,5x32 cm, Van Gogh Museum, Amsterdam. F 25, JH 521.]]
*[[1898]] - [[Clyde King]], canottiere statunitense († [[1982]])
Non si può sostenere che la pittura sia stata una vocazione per van Gogh, che infatti cominciò a dipingere dopo aver compiuto ventotto anni. A giudicare dagli anni della sua piena giovinezza, se egli ebbe una vocazione, fu quella di essere vicino ai miseri della terra, i braccianti, i contadini poveri e gli operai per i quali il lavoro rappresentava la maggiore sofferenza, quelli delle miniere.
*[[1900]]
**[[Julien Green]], scrittore e drammaturgo statunitense († [[1998]])
Un'altra contingenza familiare - l'attività del fratello Théo nell'ambito del commercio d'arte - lo indirizzò alla pittura, dove raccolse e fece proprio il messaggio, che non era soltanto artistico, ma ancora sociale ed etico, di Daumier, Courbet e Millet, tutti pittori che raffiguravano il mondo degli umili senza compiacenze pittoresche e aneddotiche. Van Gogh libera le radici del proprio fare pittorico proprio quando raffigura gli esclusi dai privilegi della società moderna: ecco, allora, che i suoi quadri si popolano di contadini che vangano una terra dura e sassosa, che escono dalle loro casupole semplici e dignitose o che si riscaldano davanti alla fiammella di un focolare. Il ''pathos'' rustico di questi temi, tutti trattati con una tavolozza monotona e terrosa (nulla lascia presagire la colorazione viva che contraddistinguerà le sue successive opere), è raccontato con partecipazione sincera da van Gogh, che conferisce piena dignità pittorica alla nobile eppure straziante fatica del loro lavoro quotidiano. L'''ethos'' del lavoro manuale che trasuda dalle opere del primo van Gogh rispecchia fedelmente il credo politico-sociale del pensatore [[John Ruskin]], autore di un'opera denominata ''Pietre di Venezia, Sulla natura del Gotico'' dove denunciò con toni particolarmente allarmati il potere [[alienazione|alienante]] del lavoro industriale, cui contrappone la nobile creatività dell'artigianato. In questi passi Ruskin sembra quasi parafrasare van Gogh:
**[[Irene Harand]], attivista austriaca († [[1975]])
{{citazione|Finché gli uomini lavorano come uomini e il loro cuore è in ciò che essi fanno, non importa più quanto possa essere difficile il lavoro manuale, qualcosa che non ha prezzo ma resterà sempre nel lavoro}}
**[[Pál Kalmár]], cantante ungherese († [[1988]])
La maggiore realizzazione di questo periodo fu ''I mangiatori di patate'', nei quali, oltre a voler esprimere la propria simpatia verso gli umili, immedesimando in loro se stesso, van Gogh volle soprattutto rappresentare - come scrisse - coloro che esprimono la dignità della propria umanità, vivendo pur miseramente ma del prodotto del proprio lavoro, seppure, come è stato detto, egli nell'opera non fu «ben servito né dal suo disegno pesante e materiale, né dal suo colore assai scuro e sporco, senza energia né vitalità». E tuttavia, ancora alla fine del 1887, da Parigi confidava che «le scene di contadini che mangiano patate» erano ancora le cose migliori che avesse mai fatto.
**[[Jacques Moeschal]], calciatore belga († [[1956]])
=== La virata post-impressionista ===
**[[Vălko Červenkov]], politico bulgaro († [[1980]])
==== «A Parigi c'erano infiniti vetri colorati ...» ====
*[[1902]] - [[Sylvanus Olympio]], politico togolese († [[1963]])
Van Gogh, una volta giunto a Parigi, fu letteralmente travolto dall'esuberanza dei nuovi stimoli pittorici che lì stavano germogliando e fiorendo. Nella metà dell'Ottocento, d'altronde, in Francia erano maturati i presupposti per una vera e propria ''querelle des anciens et des modernes'' che vide contrapposti da una parte gli araldi dell'[[art pompier]], sommi depositari di un sapere tecnico, fatto di regole oggettive e ferree e nobilitato dal trascorrere dei secoli, e dall'altra gli avanguardisti della modernità, interessati a «catturare gli umori della vita, a gettare uno sguardo coraggioso sullo scenario della quotidianità e a introdurre una più libera interpretazione della forma e del colore» (Metzger). Nonostante queste convinzioni di fondo, i «pittori della vita moderna» si diversificavano tra di loro sia per formazione intellettuale, sia per temi e soluzioni specifici: gli Impressionisti e i Divisionisti, per esempio, si ponevano in maniera radicalmente differente rispetto alla problematica della luce. La scena artistica europea, dunque, non si concretizzava in un qualcosa di monolitico, siccome presentava un insieme pluriforme di autori e di dottrine.
*[[1903]] - [[William Ross Ashby]], psichiatra britannico († [[1972]])
*[[1904]]
Van Gogh interiorizzò e assimilò con notevole rapidità tutti questi «ismi», senza per questo consacrarsi a una corrente artistica specifica: anzi, egli attinse arbitrariamente da ciascuna corrente e le usò in combinazione a proprio piacimento, dando così vita a uno stile originale e personalissimo. Di seguito si riporta una citazione del Metzger:
**[[Alta Allen]], attrice statunitense († [[1998]])
{{citazione|"Un'opera d'arte" così aveva formulato Zola la sua famosa definizione dell'arte "è un angolo della creazione visto attraverso un temperamento. L'immagine che vediamo su questo schermo, che è nuova per noi, consiste nella riproduzione di cose e persone sull'alto lato dello schermo rispetto a dove ci troviamo noi: è quella riproduzione, che non può mai essere completamente fedele, cambia ogni volta che un nuovo schermo si frappone tra il nostro occhio e il mondo. Esattamente allo stesso modo, i vetri colorati fanno apparire le cose di diversi colori, e le lenti concave e convesse distorcono gli oggetti". Per proseguire nella metafora di Zola: a Parigi van Gogh si accorse che c'erano infiniti vetri colorati a sua disposizione quando si trattava di affrontare quella finestra nota come dipinto. Tuttavia, e questo è un punto centrale di tutta la sua opera, non chiude mai quella finestra, cosa che renderebbe impossibile la visione e che costruirebbe il quadro soltanto sul ricordo, sull'immaginazione dell'artista|Rainer Metzger<ref>{{cita|Walther, Metzger|p. 278}}.</ref>}}
**[[Angelo Bianchi (calciatore)|Angelo Bianchi]], calciatore italiano
**[[Ray McCarey]], regista e sceneggiatore statunitense († [[1948]])
==== Van Gogh e l'Impressionismo ====
**[[Erminio Parmesani]], calciatore italiano († [[1960]])
Inizialmente van Gogh non era affatto interessato alla pittura impressionista:
**[[Pietro Quinto]], medico e docente italiano († [[1987]])
{{colonne}}
**[[Maxie Rosenbloom]], pugile e attore statunitense († [[1976]])
{{Citazione|Ad Anversa non sapevo nemmeno che cosa fossero gli impressionisti: adesso li ho veduti e pur non facendo ancora parte del loro clan ho molto ammirato alcuni dei loro quadri: un nudo di Degas, un paesaggio di Claude Monet [...] da quando ho veduto gli impressionisti, Le assicuro che né il Suo colore né il mio sono esattamente uguali alle loro teorie|}}
**[[Richard Waghorn]], aviatore e militare britannico († [[1931]])
{{colonne spezza}}
*[[1905]]
{{Citazione|Quando si vedono per la prima volta [i lavori degli Impressionisti] si rimane delusi: le loro opere sono brutte, disordinate, mal dipinte e mal disegnate, sono povere di colore e addirittura spregevoli. Questa è la mia prima impressione quando sono venuto a Parigi|}}
**[[Walther Müller]], fisico tedesco († [[1979]])
{{colonne fine}}
**[[Christopher Joseph Weldon]], vescovo cattolico statunitense († [[1982]])
[[File:Van Gogh - Bäume und Unterholz2.jpeg|thumb|Vincent van Gogh, ''Alberi e sottobosco'' (Parigi, estate 1887); olio su tela, 46,5×55,5 cm, Van Gogh Museum, Amsterdam. F 309A, JH 1312.]]
*[[1906]]
**[[Maria Cibrario Cinquini]], matematica italiana († [[1992]])
Per Vincent l'arte moderna era rappresentata dalla [[scuola di Barbizon]]: oltre all'ormai classico [[Eugène Delacroix|Delacroix]], egli ammirava [[Jean-Baptiste Camille Corot|Corot]], [[Honoré Daumier|Daumier]], [[Constant Troyon|Troyon]], [[Charles-François Daubigny|Daubigny]], [[Bastien Lepage]], Jean François Aschemlsch e soprattutto [[Jean-François Millet|Millet]], che rappresentava per lui il vertice della pittura. L'importanza che il suo iniziale dilettantismo e la sua inclinazione essenzialmente romantica attribuiva al soggetto del dipinto e alla correttezza tecnica dell'esecuzione gli faceva apprezzare perfino un [[Ernest Meissonier|Meissonier]], lodatissimo a quel tempo ma molto lontano dal suo spirito. D'altronde sapeva che l'abilità tecnica non doveva essere il fine dell'arte, ma solo il mezzo per esprimere il proprio sentire: «quando non posso farlo in modo soddisfacente, mi sforzo di correggermi. Ma se il mio linguaggio non piace, ciò mi lascia completamente indifferente».<ref>Lettera a van Rappard, aprile 1884.</ref>
**[[Luis Federico Leloir]], biochimico argentino († [[1987]])
**[[Peng Shaohui]], generale cinese († [[1978]])
Van Gogh, a differenza degli Impressionisti, non cercò di cogliere l'attimo fuggente, né volle mai utilizzare il colore e la materia in funzione della cangiante mobilità della luce. Come loro si rapportava al reale con un approccio immediato, ma i rapidi tocchi di colore impiegati da van Gogh non si profilano sulla tela come le «virgolettature» impressioniste, bensì descrivono una fantasmagoria di linguette «minute, accostate, flesse, orientate, parallele a blocchi» (StileArte) che riecheggiano e potenziano la sagoma del soggetto dipinto. Van Gogh, dunque, rinuncia all'accidentalità ottica e cromatica delle opere impressioniste in favore di un tratto forte ed inciso e di una forte marcatura cromatica: in questo senso la sua esperienza figurativa si può definire «post-impressionista di tendenza espressionista», proprio perché supera apertamente l'impostazione impressionista con stilemi che accentuano i valori emozionali ed espressivi dell'opera stessa, rispondendo dunque non tanto a una trascrizione pedissequa del dato naturalistico quanto al modo di sentire del pittore.
*[[1907]]
==== Il «giapponismo» di van Gogh ====
**[[Mario Cerutti]], prefetto italiano († [[2002]])
[[File:Van Gogh - Oiran (Nach Kesaï Eisen).jpeg|thumb|Vincent van Gogh, ''Japonaiserie: Oiran'' (Parigi, settembre-ottobre 1887); olio su tela, 105,5×60,5 cm, Van Gogh Museum, Amsterdam. F 373, JH 1298.]]
**[[Elizabeth Ferrars]], scrittrice britannica († [[1995]])
Durante il biennio trascorso a Parigi crebbe in van Gogh l'interesse per l'[[arte giapponese]], che aveva già mostrato di apprezzare nelle sue lettere scritte ad Anversa.<ref>{{cita|Crispino|p. 78|crispino}}.</ref> Grazie all'apertura dei porti del [[Giappone]] al commercio europeo, avvenuta verso la fine del [[XIX secolo]], il [[giapponismo]] e l'arte asiatica in generale divennero di grande interesse in Francia. Van Gogh acquistò le sue prime stampe ad Anversa e trasmise il suo interesse per quell'arte lontana al fratello Theo; insieme raccolsero più di quattrocento opere, oggi conservate al Van Gogh Museum di Amsterdam.<ref>{{cita|Homburg|p. 29|homburg}}.</ref> L'infatuazione che van Gogh provò nei confronti dell'arte del Sol Levante era talmente intensa che il signor Siegfried Bing, uno dei mercanti d'arte orientale più acclamati di Parigi (dove ben trentasette botteghe erano impegnate nel commercio di cineserie e oggettistica giapponese), aveva aperto a Vincent persino le porte del proprio magazzino riservato.
**[[Maurice George Kendall]], statistico inglese († [[1983]])
**[[Ilse Schwidetzky]], antropologa tedesca († [[1997]])
Le stampe giapponesi, infatti, proponevano una maggiore disinvoltura nella raffigurazione dello spazio, che dunque poteva cimentarsi in intriganti incoerenze dimensionali, e una cromia dalle notevoli qualità ornamentali. Furono queste tutte peculiarità che ebbero un'influenza determinante sulla figurazione di van Gogh, che dopo il soggiorno parigino iniziò ad orchestrare giochi cromatici spregiudicati e liberi e a descrivere composizioni temerarie, bidimensionali, non più bloccate in volumetrie solide epure mortificanti. Tra i suoi lavori di chiara ispirazione giapponese vanno ricordati ''La cortigiana'', ''La fioritura'', ''L'italiana'' ed il ''Ritratto di'' père ''Tanguy''.
*[[1908]]
**[[Anthony Wagner]], genealogista inglese († [[1995]])
Lo stesso van Gogh non fece mai mistero della fascinazione estetica e culturale esercitata su di lui dalle stampe giapponesi e, nell'estate del 1888, affermò: «Il mio lavoro si è costruito, per così dire, su quello dei giapponesi. L'arte giapponese è in decadenza nella sua terra d'origine, ma cresce da nuove radici negli Impressionisti francesi». Del settembre dello stesso anno è invece la seguente lettera:
**[[Pietro Caramello]], presbitero e filosofo italiano († [[1997]])
{{Citazione|Non si potrebbe studiare l'arte giapponese, mi sembra, senza diventare molto più sereni e più felici: dobbiamo ritornare alla natura, nonostante la nostra educazione e il nostro lavoro in un mondo convenzionale. ... Invidio ai giapponesi l'estrema nitidezza che tutte le cose hanno presso di loro. Nulla vi è mai noioso, né mi sembra mai fatto troppo in fretta. Il loro lavoro è semplice come respirare: essi fanno una figura mediante pochi tratti sicuri, con la stessa disinvoltura come se si trattasse di una cosa semplice quanto abbottonarsi il panciotto|Vincent van Gogh}}
**[[Louis Essen]], fisico inglese († [[1997]])
**[[Salvatore Fidomanzo]], calciatore italiano
== Contenuti ==
**[[Sisto Gillarduzzi]], bobbista italiano († [[1989]])
=== Autoritratti ===
**[[Dorothy Gulliver]], attrice statunitense († [[1997]])
{{vedi anche|Autoritratti di Vincent van Gogh}}
**[[Vladimir Aleksandrovič Kotel'nikov]], scienziato sovietico († [[2005]])
{{Tripla immagine|left|SelbstPortrait VG2.jpg|120|Vincent Willem van Gogh 102.jpg|120|Vincent van Gogh - National Gallery of Art.JPG|120|''[[Autoritratto (Van Gogh 1889)|Autoritratto]]'', 1889, Musée d'Orsay, Parigi|''Autoritratto senza barba'', 1889, Collezione privata|''Autoritratto'', 1889, [[National Gallery of Art]]}}
**[[Remo Piana]], cestista italiano († [[1943]])
**[[Fritz Spengler]], pallamanista tedesco († [[2003]])
Tra il 1886 e il 1889 van Gogh eseguì ben trentasette [[autoritratti]] dalla scavatissima penetranza psicologica, che consentono all'osservatore di cogliere agilmente le inquietudini che tormentavano incessantemente il suo animo.<ref>{{cita web|url=http://www.visual-arts-cork.com/genres/self-portraits.htm|titolo=Encyclopedia of Irish and World Art, art of self-portrait|lingua=inglese|accesso=3 giugno 2010}}</ref> Questo genere fu particolarmente frequentato dal pittore esclusivamente dopo il trasferimento ad Anversa, quando egli iniziò a rimediare al suo aspetto malconcio e trasandato con una serie di aggiustamenti cosmetici volti a renderlo più attraente e, pertanto, maggiormente idoneo a una grande città: fu solo dopo che raggiunse un aspetto esteriore più curato che van Gogh iniziò a ritenere il genere dell'autoritratto meritevole di approfondimenti pittorici. Non va dimenticato, poi, che van Gogh era tormentato da una mancanza cronica di denaro e che pertanto trovava difficile reperire modelli disposti a posare per lui: la soluzione più semplice, anche se sofferta, era dunque posare per se stesso.
**[[Yashwant Rao Holkar II]] († [[1961]])
**[[Korczak Ziolkowski]], scultore statunitense († [[1982]])
Quest'ultima circostanza affliggeva molto il pittore, non solo perché come si è visto prediligeva i ritratti, ma anche perché l'atto di eseguire un autoritratto esasperava la sua crisi esistenziale, siccome lo costringeva a mettere in discussione la propria identità, e a fronteggiare le sue pulsioni più segrete e laceranti. «Cerco una rassomiglianza più profonda di quella che raggiunge il fotografo» scrisse Vincent alla sorella, mentre a Théo rivelò: «Si dice, ed io ne sono fermamente convinto, che sia molto difficile conoscere se stessi. Tuttavia, non è di certo più semplice fare il proprio ritratto. I ritratti dipinti da Rembrandt, hanno qualche cosa in più del vero, contengono una rivelazione».<ref>{{cita web|url=http://www.musee-orsay.fr/it/collezioni/opere-commentate/cerca/commentaire_id/self-portrait-2990.html?no_cache=1&tx_commentaire_pi1%5Bsword%5D=van%20gogh&tx_commentaire_pi1%5BpidLi%5D=509%2C842%2C846%2C847%2C848%2C850&tx_commentaire_pi1%5Bfrom%5D=851&cHash=76cf8cef63|lingua=it, fr, en, de, es, pt, ru, ja, lzh, ko|editore=musée d'Orsay|città=Parigi|accesso=2 aprile 2017|titolo=Autoritratto}}</ref> I dipinti variano in intensità e colore e alcuni ritraggono l'artista con la barba e altri senza. Particolari sono gli autoritratti che lo rappresentano bendato, dipinti dopo l'episodio in cui lo ha visto recidersi un orecchio. L'''Autoritratto senza barba'', realizzato alla fine di settembre 1889, è uno dei dipinti più costosi di tutti i tempi essendo stato venduto per 71,5 milioni di dollari nel 1998 a [[New York]].<ref>{{cita web|url=http://www.chiff.com/a/painting-top-ten.htm|titolo=Top-ten most expensive paintings|editore=Chiff.com|accesso=13 giugno 2010}}</ref> A quel tempo, era il terzo (o quarto per l'aggiustamento dovuto all'[[inflazione]]) dipinto più pagato di sempre. Questo quadro fu anche l'ultimo autoritratto di van Gogh e fu realizzato come regalo di compleanno per sua madre.<ref name="pick">{{cita|Pickvance 1986|p. 131|pickvance1986}}.</ref>
*[[1909]]
**[[Otello Abbruciati]], pugile italiano († [[1967]])
Tutti gli autoritratti dipinti a [[Saint-Rémy-de-Provence|Saint-Rémy]] mostrano il lato del volto dell'artista con l'orecchio sano, cioè il destro. Tuttavia, essendo realizzati allo specchio, il lato sano che appare in questi dipinti è il sinistro.<ref>{{cita pubblicazione|autore=Cohen, Ben|url= http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC539517/|titolo=A Tale of Two Ears|rivista=Journal of the Royal Society of Medicine|mese=giugno|anno=2003|volume= 96|numero=6|accesso=24 agosto 2010}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.nytimes.com/1989/09/17/arts/l-van-gogh-myths-the-ear-in-the-mirror-835489.html|titolo=Van Gogh Myths; The ear in the mirror|editore=[[New York Times]]|data=settembre 1989|accesso=24 agosto 2010|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.vangoghgallery.com/misc/selfportrait.html|titolo=Self Portraits|editore=Van Gogh Gallery|accesso=24 agosto 2010|lingua=en}}</ref>
**[[Eugenio Cassani]], imprenditore, inventore e dirigente d'azienda italiano († [[1959]])
{{clear}}
**[[Michael Galitzen]], tuffatore statunitense († [[1959]])
**[[Michael Gordon]], regista statunitense († [[1993]])
=== Ritratti ===
**[[Severino Minelli]], allenatore di calcio e calciatore svizzero († [[1994]])
Van Gogh, noto per i suoi paesaggi, sembrava però avere la sua più grande ambizione nei [[ritratto|ritratti]].<ref name="CMA67"/> A proposito di essi, ebbe a dire: «L'unica cosa in pittura che mi emoziona nel profondo della mia anima, e che mi fa sentire più infinito di ogni altra cosa».<ref name="NGA">{{Cita web |url=http://www.nga.gov/collection/gallery/gg84/gg84-46626.html |titolo=La Mousmé |anno=2011 |sito=Postimpressionism |editore=National Gallery of Art |accesso=20 marzo 2011 |postscript=Additional information about the painting is found in the audio clip. |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110510143628/http://www.nga.gov/collection/gallery/gg84/gg84-46626.html |dataarchivio=10 maggio 2011 }}</ref>
*[[1910]]
**[[Guido Dossena]], allenatore di calcio e calciatore italiano († [[1985]])
{{Tripla immagine|right|Van Gogh - Der Zuave (Halbfigur).jpeg|126|Vincent Willem van Gogh 086.jpg|130|Vangogh mousme.jpg|136|''Zouave'', 1888, [[Van Gogh Museum]], [[Amsterdam]]|''Patience Escalier'', 1888, Collezione privata|''[[La Mousmé seduta]]'', 1888, [[National Gallery of Art]], [[Washington DC]]}}
**[[Walter Giesler]], allenatore di calcio statunitense († [[1976]])
*[[1912]]
A sua sorella scrisse:<ref name="CMA67">{{Cita libro | titolo=Monet to Dalí: Impressionist and Modern Masterworks from the Cleveland Museum of Art | autore=Cleveland Museum of Art | editore=Cleveland Museum of Art | città=Cleveland | anno=2007 | pagine=67 | url=http://books.google.com/books?id=lCTuPh-ixmIC&pg=PA67#v=onepage&f=false| isbn=978-0-940717-89-3 }}</ref>
**[[Michele Andreolo]], calciatore e allenatore di calcio uruguaiano († [[1981]])
**[[Indro Cenci]], allenatore di calcio e calciatore italiano († [[1968]])
{{Citazione|Vorrei dipingere ritratti che appaiano dopo un secolo alle persone come apparizioni. E con questo intendo, che non debbano sforzarsi di raggiungere questo obiettivo attraverso la rassomiglianza fotografica, ma grazie ai mezzi delle nostre appassionate emozioni, che vale a dire utilizzando le nostre conoscenze e il nostro gusto moderno per il colore come mezzo per arrivare alla espressione e l'intensificazione del personaggio|}}
**[[Giorgio Giaretta]], calciatore italiano († [[1981]])
**[[Paul Henry (calciatore)|Paul Henry]], calciatore belga († [[1989]])
In generale, nei ritratti, egli si pone il problema di:<ref>Lettera n. 531 a Théo van Gogh, settembre 1888.</ref>
**[[Ignacio Iglesias]], politico e antifascista spagnolo († [[2005]])
**[[Alfio Marchini (1912)|Alfio Marchini]], partigiano, imprenditore e dirigente sportivo italiano († [[1988]])
{{Citazione|dipingere degli uomini e delle donne con un non so che di eterno [...] mediante la vibrazione dei nostri colori [...] il ritratto con dentro il pensiero, l'anima del modello [...] esprimere l'amore di due innamorati con il matrimonio di due colori complementari, la loro mescolanza e i loro contrasti, le vibrazioni misteriose dei loro contrasti [...] esprimere la speranza con qualche stella. L'ardore di un essere con un'irradiazione di sole calante [...] non è forse una cosa che esiste realmente?}}
**[[Herbert Wildman]], pallanuotista statunitense († [[1989]])
*[[1913]]
=== Cipressi ===
**[[Loris Borgioli]], allenatore di calcio e calciatore italiano († [[1993]])
Sono numerosi i dipinti di van Gogh che raffigurano [[Cupressus|cipressi]]. «Belli come obelischi egizi»: era questo il giudizio che van Gogh riservò a queste alberature, note per svettare maestosamente nel cielo, dominando il paesaggio circostante con la loro statuaria verticalità. Queste conifere, conosciute da tempi remotissimi, provenivano dalla regione dell'Europa orientale e conferivano alle colline francesi «un carattere mediterraneo, senza però assumere le connotazioni pittoresche di un bene geografico e climatico fruibile, di un cliché da cartolina postale per turisti» (Metzger). Van Gogh, poi, correla i cipressi alla cultura egizia, eppure è ben consapevole della luttuosa simbologia che gli gravita attorno (notoriamente, infatti, i cipressi sono piantati nei cimiteri): «Il cipresso rappresenta la macchia nera in un paesaggio sotto il sole, ma è una delle note nere più interessanti, fra le più difficili da azzeccare, tra quelle che posso immaginare». Ecco, allora, che nei cipressi sussistono, senza annullarsi a vicenda e l'uno accanto all'altro, impulsi contraddittori la vita e la morte, la tristezza più nera e abissale e la più piena gioia dell’oggi, e così via.
**[[Germinal Concordia]], partigiano, anarchico e politico italiano († [[1980]])
**[[Gustave Danneels]], ciclista su strada e pistard belga († [[1976]])
Durante l'estate del 1889, su richiesta della sorella Wil, il pittore realizzò diverse versioni più piccole di ''[[Campo di grano con cipressi]]''.<ref>{{cita|Pickvance 1986|p. 132-133|pickvance1986}}.</ref> Queste opere sono caratterizzate da pennellate molto dense, già utilizzate tra l'altro per uno dei suoi dipinti più celebri, ovvero la ''[[Notte stellata]]''. Le altre opere della serie sono simili negli elementi stilistici tra cui ''Cipressi con le Alpilles sullo sfondo'' (1889), ''Cipressi'' (1889), ''Cipressi con due figure'' (1889-1890), ''Strada con cipressi e stella'' (1890) e la ''[[Notte stellata sul Rodano]]'' (1888). Questi capolavori sono diventati sinonimo dell'arte di van Gogh attraverso la loro unicità stilistica.
**[[Riccardo Di Santo]], allenatore di calcio e calciatore italiano († [[2004]])
**[[Henri Disy]], pallanuotista belga († [[1989]])
{{tripla immagine|left|Van Gogh - Country road in Provence by night.jpg|120|Vincent Van Gogh 0020.jpg|190|Vincent Van Gogh 0016.jpg|122|''Strada con cipresso e stella'', 1890, [[Kröller-Müller Museum]]|''Cipressi'', 1889, [[National Gallery (Londra)|National Gallery]], [[Londra]]|''Cipressi'', 1888, [[Metropolitan Museum of Art]], [[New York]]}}
**[[Georg Friedel]], calciatore tedesco († [[1987]])
**[[Ben Goldfaden]], cestista statunitense († [[2013]])
''Strada con cipresso e stella'' (1890), è un'opera dal soggetto irreale e artificiale, come in ''[[Notte stellata]]''. Lo storico dell'arte Ronald Pickvance sostiene che questo dipinto rappresenti un'esperienza esaltata della realtà, una fusione tra Nord e Sud; Van Gogh e Gauguin, invece, indicano questo dipinto come un'«astrazione». Facendo riferimento a ''Cipressi con le Alpilles sullo sfondo'', in una lettera a Theo, van Gogh scrisse: «Finalmente ho un paesaggio con i cipressi e anche un nuovo studio di una notte stellata».<ref>{{cita|Pickvance 1986|pp. 101; 189-191|pickvance1986}}.</ref>
**[[Kenneth Kennedy]], pattinatore di velocità su ghiaccio, hockeista su ghiaccio e dirigente sportivo australiano († [[1985]])
**[[Ross Munro]], giornalista e editore canadese († [[1990]])
=== Fiori ===
**[[Leônidas]], calciatore e allenatore di calcio brasiliano († [[2004]])
{{Vedi anche|Girasoli (Van Gogh)}}
*[[1914]]
{{doppia immagine|right|VanGogh-View of Arles with Irises.jpg|150|VanGoghIrises2.jpg|160|
**[[Artie Bell]], pilota motociclistico irlandese († [[1972]])
''Veduta di Arles con iris'', 1888, Van Gogh Museum, Amsterdam.
**[[Jerry Bush]], cestista e allenatore di pallacanestro statunitense († [[1976]])
|''[[Iris (Van Gogh)|Iris]]'', 1889, [[Getty Center]], [[Los Angeles]]}}
**[[Ottorino Dugini]], allenatore di calcio e calciatore italiano († [[1997]])
Uno dei soggetti più ricorrenti nell'''oeuvre'' di van Gogh sono i fiori, raffigurati sia in composizioni di ampio respiro, come ''Paesaggio di Arles con Iris'', o in rappresentazioni esclusive. Queste opere, tutte di grande effetto decorativo, riflettono splendidamente gli interessi del pittore nel linguaggio cromatico della tecnica giapponese ''[[ukiyo-e]]'' di cui si era appassionato.<ref>Pickvance (1986), 80–81; 184–187.</ref> Nella parabola artistica di van Gogh troviamo infatti raffigurati oleandri, papaveri, fiordalisi, peonie, crisantemi, rose, viscarie, zinnie, garofani, pratoline, erba cipollina, nontiscordardimé, lillà, margherite, gladioli, crisantemi, lunaria, violaciocche e persino fiori di campo.<ref>{{cita|Walther, Metzger|pp. 731-32}}.</ref> Nell'universo figurativo vangoghiano, poi, un posto di tutto rilievo spetta assolutamente ai girasoli, fiori ai quali il nome dell'artista è indissolubilmente legato. «Tu sai che Jeannin ha la peonia, che Quast ha la malva rosa, ma io ho il girasole […] se a quarant’anni dipingo i ritratti come i fiori sarò all'altezza di ogni altro artista» scrisse van Gogh al fratello Théo, aggiungendo poi: «Il girasole è mio, in un certo senso».<ref>{{cita web|url=http://www.viviversilia.it/larte-nel-mondo-i-girasoli-di-van-gogh-a-londra|autore=Susanna Benassi|titolo=L'ARTE NEL MONDO: I GIRASOLI DI VAN GOGH A LONDRA}}</ref>
*[[1915]]
**[[Renzo Amadesi]], ex calciatore italiano
L'artista ha eseguito due serie di dipinti di girasoli: la prima mentre si trovava a Parigi nel 1887 e la seconda l'anno successivo, durante il suo soggiorno ad Arles. La prima serie, eseguita sotto la fascinazione dei dipinti di [[Adolphe Monticelli]], raffigura i girasoli con lo stelo reciso e i petali martoriati: van Gogh si dimostra molto solidale alla tragica condizione di questi fiori che, lontani dalla terra che dà vita, vedranno presto morire la loro fragile bellezza. Ad Arles, invece, van Gogh realizzò la seconda serie dei girasoli, intendendo con essa decorare la stanza della «casa gialla» dedicata a Gauguin. Sono queste tele di particolare interesse in quanto furono realizzate in un periodo di raro ottimismo per l'artista: se nelle opere contadine di Nuenen non vi era spazio per l'allegria del colore, nei ''Girasoli'' di Arles van Gogh intreccia armoniosamente colore ed emozione, adottando una tavolozza vivace, gioiosa, ''solare''. In questo modo Vincent riesce a sfuggire alla riflessiva e fuggevole immobilità delle tradizionali [[natura morta|nature morte]] e dà vita a «nature vive», pulsanti di un'energia endogena, pregnante ed eterna, con i colori che «cantano» e intonano delicate sinfonie.
**[[Arrigo Boldrini]], partigiano e politico italiano († [[2008]])
**[[Antonio Cunial]], vescovo cattolico italiano († [[1982]])
Se i girasoli sono sinonimo d'estate, van Gogh si fa cantore del miracolo primaverile della rinascita raffigurando invece iris e frutteti in fiore: sono ovviamente essenze vegetali appartenenti al mondo figurativo nipponico, a tal punto che è lecito parlare di «giapponiserie» floreali. Così come nei dipinti dei girasoli, gli iris vangoghiani «risplendono di luminosità propria» e «non sono oggetti passivi dell'irraggiamento solare, ma soggetti attivi, capaci di immergere il loro intorno in un terso chiarore» (Metzger). È del 1890 l'affascinante ''Ramo di mandorlo in fiore'' o ''Ramo di mandorlo fiorito'', realizzato a Saint Rémy nel febbraio del 1890 e regalato da Van Gogh al fratello Théo e alla sua moglie Johanna in occasione della nascita del loro figlio Vincent Villem. L'opera, ispirata alle stampe giapponesi (di gran moda in quel momento), rappresenta un ramo di mandorlo fiorito, dai petali bianchi, quasi perlacei, che si stagliano in un cielo blu percorso da sfumature turchesi. Questa specie botanica rappresenta il simbolo della vita che nasce: il mandorlo, uno dei primi alberi in fiore, nel soleggiato sud, in quel febbraio annunciava infatti l'imminente primavera, come l'inizio di una nuova vita.<ref>Da ''L'ARTE LA VITA e un pizzico di Van Gogh'', di Lorenzo pacini, pag 83</ref>
**[[Alberto Frigeri]], calciatore italiano
**[[Franz Josef Strauß]], politico tedesco († [[1988]])
[[File:Vincent Willem van Gogh 041.jpg|thumb|left|upright=1.4|''Campo di grano sotto cielo nuvoloso'', 1890, Van Gogh Museum, Amsterdam]]
*[[1916]] - [[Enar Josefsson]], fondista svedese († [[1989]])
*[[1917]]
=== Campi di grano ===
**[[John Berry (regista)|John Berry]], regista, sceneggiatore e attore statunitense († [[1999]])
I passaggi intorno ad Arles sono dei soggetti che van Gogh dipinse in molte occasioni. Egli realizzò, infatti, una serie di dipinti raffiguranti raccolti, campi di [[Triticum|grano]] e altri edifici rurali della zona, tra cui ''Il vecchio mulino'' (1888). Un ottimo esempio di questi dipinti ci viene fornito dalla serie dei campi di grano<ref name="pick177">Pickvance (1984), 177</ref> inviati poi a [[Pont-Aven]], il 4 ottobre 1888, come scambio di lavori con [[Paul Gauguin]], [[Émile Bernard]] e [[Charles Laval]].<ref name="pick177" /><ref>{{cita web|url=http://www.albrightknox.org/ArtStart/vanGogh_l.html|titolo=Seeing Feelings|lingua=en|editore=Buffalo Fine Arts Academy|accesso=26 giugno 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100707001340/http://www.albrightknox.org/ArtStart/vanGogh_l.html|dataarchivio=7 luglio 2010}}</ref> In vari momenti della sua vita, van Gogh, dipinse ciò che vedeva dalle finestre delle sue abitazioni a L'Aia, Anversa, Parigi e dalla sua cella nel [[manicomio]] di Saint-Rémy.<ref>{{cita|Hulsker 1980|pp. 390-394|hulsker1980}}.</ref>
**[[Philipp von Boeselager]], ufficiale tedesco († [[2008]])
**[[Charley Burley]], pugile statunitense († [[1992]])
Nel luglio del 1890 van Gogh scriveva che era assorbito «dalla pianura immensa contro le colline, sconfinata come il mare, gialla delicata».<ref name="EC">{{cita|Edwards|p. 115|edwards}}.</ref> Era affascinato dai campi in maggio, quando il [[Triticum|grano]] biondeggiava giovane e rigoglioso. Il tempo peggiorò nel mese di luglio, quando scrisse a Théo di aver visto «vasti campi di grano sotto cieli tormentati», aggiungendo che non aveva «bisogno di uscire dal mio modo di provare ed esprimere la tristezza e la solitudine estrema». In particolare, ''[[Campo di grano con volo di corvi]]'' è una espressione convincente e commovente del tormentato stato d'animo dell'artista nei suoi ultimissimi giorni.<ref>{{cita|Hulsker 1990|pp. 478-479|hulsker1990}}.</ref>
**[[Ary dos Santos Furtado]], cestista brasiliano
*[[1918]]
== Fortuna critica ==
**[[Ferdinando Di Nardo]], avvocato italiano († [[1996]])
Il pubblico iniziò a scoprire le opere di van Gogh alla fine degli anni 1880, quando il 3 settembre 1889 si inaugurò la quinta esposizione degli Indépendants. Qui erano esposte l'''Iris'' e la ''Notte stellata sul Rodano'': «Per cattiva che sia stata l'esposizione degli Indépendants, molte persone hanno visto i tuoi iris e ne parlano di tanto in tanto con me» afferma Théo nella lettera T20. Nel 1890 fu invece il turno della settima mostra del gruppo Les XX, dove l'arte vangoghiana fu energicamente difesa da Toulouse-Lautrec quando un certo Henry de Groux criticò velenosamente «quello schifo dei girasoli di un certo signor Vincent». Fu un avvenimento chiave: per la prima volta non solo si parlava dell'arte di van Gogh, ma questa era riuscita persino a procurarsi ferventi estimatori.<ref>{{cita|Walther, Metzger|p. 559}}.</ref>
**[[Ludwig Hörmann]], ciclista su strada e pistard tedesco († [[2001]])
[[File:Van Gogh Museum Amsterdam.jpg|thumb|Fotografia del Van Gogh Museum ad Amsterdam]]
*[[1919]]
All'indomani della sua morte van Gogh fu sinceramente pianto da molti suoi conoscenti, a partire da [[Octave Mirbeau]], che nel 1892 scrisse che si trattava «di una perdita infinitamente triste per l'arte ... il popolo non si è affollato ad un magnifico funerale e il povero Vincent van Gogh, la cui morte comporta l'esaurirsi di una bella fiamma di genio, è morto in maniera tanto oscura e negletta come ha vissuto». Ciò malgrado le sue opere in principio precipitarono in uno sfortunato destino: Théo, che avrebbe potuto consacrare la fama del fratello in maniera definitiva, morì nel gennaio 1891, seguito nella tomba nel 1892 dall'Aurier, uno dei critici d'arte che più supportavano Vincent. Gauguin, d'altronde, non desiderava affatto promuovere la reputazione del defunto amico.
**[[Mario Allegretti]], militare e partigiano italiano († [[1945]])
**[[Carlo Bettin]], ex calciatore italiano
La fortuna, tuttavia, arrivò finalmente ad arridere al pittore. Il culto vangoghiano fu infatti ravvivato dalla consistente serie di mostre commemorative tributategli in suo onore in tutti i musei del mondo. Importante è stato anche il contributo di [[Henk Bremmer]], critico d'arte che si occupò di divulgare l'universo artistico vangoghiano in numerose lezioni e conferenze: fu merito suo se [[Helene Kröller-Müller]] si avvicinò all'arte di Vincent,<ref>{{cita pubblicazione|p=258|autore=Rovers, Eva|anno=2007|titolo='He Is the Key and the Antithesis of so Much': Helene Kröller-Müller's Fascination with Vincent van Gogh"|editore=Simiolus: Netherlands Quarterly for the History of Art|volume=33|numero=4|JSTOR=25608496}}</ref> arrivando a essere una sua avida collezionista (a tal punto che una rilevante parte delle opere del pittore oggi è esposta nel museo da lei fondato, il Kröller-Müller Museum). Non meno vigorosa è stato il retaggio che Vincent van Gogh ha tramandato alle generazioni di pittori a lui successive. Nella sua ultima lettera a Theo, Vincent ammise di non aver avuto figli, ma che considerava i suoi quadri come la sua più autentica progenie. Riflettendo su questo, lo storico Simon Schama ha concluso che van Gogh «ha avuto un bambino, l'Espressionismo, e molti, veramente molti eredi».<ref>{{cita web|url=https://www.artble.com/artists/vincent_van_gogh/more_information/critical_reception|editore=Artble|titolo=Vincent Van Gogh Critical Reception}}</ref> Schama fa menzione poi un ampio numero di artisti che sono stati influenzati dallo stile di van Gogh, tra cui [[Willem de Kooning]], [[Howard Hodgkin]] e [[Jackson Pollock]]. Di seguito si riportano le parole del critico d'arte Sue Hubbard: «All'inizio del XX secolo van Gogh ha fornito agli espressionisti un nuovo linguaggio pittorico. Ciò gli ha consentito di andare oltre l'apparenza e di penetrare le verità più profonde dell'essenza. Non a caso, proprio in quegli anni Freud approfondiva la conoscenza delle province del subconscio: tutto ciò rende van Gogh un pioniere dell'arte moderna».<ref>{{cita web|url=http://suehubbard.com/index.php?mact=News,cntnt01,detail,0&cntnt01articleid=17&cntnt01returnid=57|lingua=en|titolo=Vincent Van Gogh and Expressionism Van Gogh Museum, Amsterdam, Neue Galerie, New York|citazione=At the beginning of the twentieth century Van Gogh gave the Expressionists a new painterly language which enabled them to go beyond surface appearance and penetrate deeper essential truths. It is no coincidence that at this very moment Freud was also mining the depths of that essentially modern ___domain -the subconscious. This beautiful and intelligent exhibition places Van Gogh where he firmly belongs; as the trailblazer of modern art}}</ref>
**[[Antonio Gordini]], calciatore italiano († [[2000]])
**[[Wilson Greatbatch]], ingegnere e inventore statunitense († [[2011]])
L'interesse mai sopito per van Gogh è attestato non solo dalle vertiginose cifre di vendita raggiunte da alcuni suoi dipinti battuti all'asta (si pensi che nel 1990 il ''Ritratto del dottor Gachet'' è stato venduto per 82.5 milioni di dollari, 151.2 al netto dell'inflazione), ma anche dall'istituzione di un ente museale a lui dedicato, il museo van Gogh di Amsterdam, organo principe nei Paesi Bassi e nel mondo per l'esposizione dei dipinti vangoghiani. Van Gogh, in ogni caso, è ben rappresentato anche nel Kröller-Müller Museum, come si è già detto, nel [[Museum of Modern Art]] di [[New York]] (dov'è esposta la ''Notte stellata''), al [[museo d'Orsay]] di Parigi e alla [[National Gallery (Londra)|National Gallery]] di [[Londra]].
**[[Antenore Marmiroli]], allenatore di calcio e calciatore italiano († [[1998]])
**[[John Mitchum]], attore statunitense († [[2001]])
Con lo sviluppo della cinematografia, van Gogh è protagonista di numerosi film: sono una trentina le pellicole e i telefilm dedicati al grande artista olandese. Del 1948 il cortometraggio ''[[Van Gogh (film 1948)|Van Gogh]]'' di [[Alain Resnais]]. Il più noto è forse ''[[Brama di vivere]]'', del [[1956]], di [[Vincente Minnelli]] con [[Kirk Douglas]] nel ruolo di van Gogh e [[Anthony Quinn]] in quello di Paul Gauguin.<ref>{{Imdb|tt0049456|Brama di Vivere}}</ref> Nel film ''[[Vincent & Theo]]'', del [[1990]], di [[Robert Altman]], il personaggio del pittore è interpretato da [[Tim Roth]].<ref>{{Imdb|tt0100873|Vincent & Theo}}</ref>; altri film sul pittore sono ''[[Vincent van Gogh (film)|Vincent van Gogh]]'' (1988) di Veli-Matti Saikkonen e ''[[Van Gogh (film 1991)|Van Gogh]]'' di [[Maurice Pialat]], uscito nel [[1991]] e interpretato da [[Jacques Dutronc]].<ref>{{Imdb|tt0103190|Van Gogh}}</ref> La locandina del film ''[[Midnight in Paris]]'' di [[Woody Allen]] è un chiaro riferimento a ''[[Notte stellata]]''.<ref>{{Imdb|tt1605783|Van Gogh}}</ref>. Del [[1985]] è invece ''Besuch bei Van Gogh''. Van Gogh è rappresentato anche in uno degli otto episodi del film ''[[Sogni (film)|Sogni]]'' di [[Akira Kurosawa]], intitolato ''Corvi'' e interpretato dal regista [[Martin Scorsese]].<ref>{{Imdb|tt0100998|Sogni}}</ref>
*[[1920]]
**[[Giorgi Antadze]], calciatore e allenatore di calcio sovietico († [[1987]])
==Filmografia==
**[[Roberto Costa (giornalista)|Roberto Costa]], partigiano, giornalista e scrittore italiano († [[1985]])
*''[[Van Gogh (film 1948)|Van Gogh]]'', regia di [[Alain Resnais]] (1948), cortometraggio documentario
**[[Peter Fellin]], pittore italiano († [[1999]])
*''[[Brama di vivere]]'' (''Lust for Life''), regia di [[Vincente Minnelli]] (1956)
**[[Luigi Macario]], sindacalista e politico italiano († [[1994]])
*''[[Van Gogh: buio nella luce]]'' (''Van Gogh: Darkness Into Light''), regia di [[Fritz Goodwin]] (1956), documentario
**[[Alberto Meroni]], ex calciatore italiano
*''[[Van Gogh (film 1969)|Van Gogh]]'', regia di [[Thomas Fantl]] (1969), film tv
*[[1921]]
*''Vincent the Dutchman'', regia di [[Mai Zetterling]], scritto da David Hughes, episodio della serie tv ''[[Omnibus (serie televisiva)|Omnibus]]'' (1972)
**[[Mauro De Mauro]], giornalista italiano († [[1970]])
*''[[Mon cher Théo Van Gogh]]'', regia di [[Max Gérard]] (1980), cortometraggio
**[[Gaio Fratini]], poeta e giornalista italiano († [[1999]])
*''[[Le voyage du Hollandais]]'', regia di [[Charles Brabant]] (1981), film tv
**[[Carmen Laforet]], scrittrice spagnola († [[2004]])
*''[[Besuch bei Van Gogh]]'', regia di [[Horst Seemann]] (1985)
**[[Sergio Persia]], calciatore italiano († [[2009]])
*''[[Vincent (film 1987)|Vincent: la vita e la morte]]'' (''Vincent''), regia di [[Paul Cox]] (1987), film d'animazione
**[[Paride Rombi]], scrittore italiano († [[1997]])
*''[[Vincent van Gogh (film)|Vincent van Gogh]]'', regia di [[Veli-Matti Saikkonen]] (1988), film tv
**[[Norman Joseph Woodland]], ingegnere e inventore statunitense († [[2012]])
*''[[Vincent Van Gogh - Der Weg nach Courrières]]'', regia di [[Christoph Hübner]] e [[Gabriele Voss]] (1989), documentario
*[[1922]]
*''[[Langs de kant van de weg]]'', regia di [[Jan Keja]] (1990), film tv
**[[Ilia Coppi]], partigiana e politica italiana († [[2016]])
*''[[Vincent & Theo]]'', regia di [[Robert Altman]] (1990)
**[[Austin Wright]], scrittore, critico letterario e saggista statunitense († [[2003]])
*''[[La Passione di Van Gogh]]'' (''La veillée''), regia di [[Samy Pavel]] (1990)
**[[Alma Sabatini]], saggista, linguista e insegnante italiana († [[1988]])
*{{nihongo|''[[Sogni (film)|Sogni]]''|夢|Yume}}, regia di [[Akira Kurosawa]] (1990), episodio ''Corvi''
*''*[[VincentGina et moiTiossi]]'', regia di(† [[Michael Rubbo2014]] (1990)
*[[1923]]
*''[[The Irises]]'', regia di [[Suzanne Gervais]] e [[Jacques Giraldeau]] (1991), cortometraggio d'animazione
**[[Pietro II di Jugoslavia]], re jugoslavo († [[1970]])
*''[[Van Gogh (film 1991)|Van Gogh]]'', regia di [[Maurice Pialat]] (1991)
**[[Rurik Spolidoro]], partigiano italiano († [[1945]])
*''[[Post-Impressionists: Van Gogh]]'', regia di [[Bob Carruthers]], [[Ronald Davis (regista)|Ronald Davis]] e [[Dennis Hedlund]] (2000), documentario
*[[1924]]
*''[["Biography" - The Post-Impressionists: Van Gogh & Gauguin]]'', regia di [[Bruce Alfred]] (2003), documentario
**[[Mario De Donà]], designer italiano († [[2009]])
*''[[Vincent: The Full Story]]'', regia di Mark James (2004), serie tv documentario
**[[Bruno Viola]], militare e partigiano italiano († [[1944]])
*''[[Vincent van Gogh: 42 Self Portraits]]'', regia di [[Dane Picard]] (2004), cortometraggio d'animazione
*[[1925]]
*''[[The Eyes of Van Gogh]]'', regia di [[Alexander Barnett]] (2005)
**[[Andrea Camilleri]], scrittore, sceneggiatore e regista italiano
*''[[Simon Schama's Power of Art]]'', episodio 6 (2006), serie tv BBC scritta e presentata da [[Simon Schama]]
**[[Giuseppe Giacovazzo]], giornalista, scrittore e politico italiano († [[2012]])
*''[[The Yellow House]]'', regia di [[Chris Durlacher]] (2007), film tv
**[[Chedli Klibi]], politico tunisino
*''[[Van Gogh - Lettere dalla follia]]'' (''Van Gogh: Painted with Words''), regia di [[Andrew Hutton]] (2010), film tv
**[[Jimmy Reed]], cantante statunitense († [[1976]])
*''[[Episodi di Doctor Who (nuova serie) (quinta stagione)#Vincent e il Dottore|Vincent e il Dottore]]'' (''Vincent and the Doctor''), episodio di ''[[Doctor Who]]'' (serie tv), [[Episodi di Doctor Who (nuova serie) (quinta stagione)|quinta stagione]] (2010)
*[[1926]]
* ''[[Loving Vincent]]'', regia di [[Dorota Kobiela]] e [[Hugh Welchman]] (2017) - film d'animazione
**[[Ed Farhat]], wrestler statunitense († [[2003]])
* ''[[Van Gogh - Tra il grano e il cielo]]'', regia di [[Giovanni Piscaglia]] (2018) - documentario
**[[Alessandro Giordano]], politico e insegnante italiano († [[2012]])
* ''[[At Eternity's Gate]]'', regia di [[Julian Schnabel]] (2018)
**[[Shinichi Hoshi]], scrittore di fantascienza giapponese († [[1997]])
**[[Claus van Amsberg]], nobile tedesco († [[2002]])
== Altre opere sul soggetto ==
**[[Maurice Prather]], fotografo e regista statunitense († [[2001]])
*''[[Vincent (brano musicale)|Vincent]]'', brano musicale del cantautore statunitense [[Don McLean]], tratto dall'album ''[[American Pie (album)|American Pie]]'' (1971).
**[[Henri Van Kerckhove]], ciclista su strada belga († [[1999]])
* ''[[Cube Escape#Cube Escape: Arles|Cube Escape: Arles]]'' (2015), videogioco sviluppato dalla [[Rusty Lake]]
**[[Erwin Wilhelm]], calciatore tedesco († [[2012]])
*Mica Van Gogh<ref>{{Cita pubblicazione|data=2018-09-08|titolo=Mica Van Gogh|rivista=Wikipedia|lingua=it|accesso=2018-11-10|url=https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Mica_Van_Gogh&oldid=99559768}}</ref> (2014), brano dell'album "Museica<ref>{{Cita pubblicazione|data=2018-11-08|titolo=Museica|rivista=Wikipedia|lingua=it|accesso=2018-11-10|url=https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Museica&oldid=100882964}}</ref>" di Michele Salvemini, in arte Caparezza<ref>{{Cita pubblicazione|data=2018-11-05|titolo=Caparezza|rivista=Wikipedia|lingua=it|accesso=2018-11-10|url=https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Caparezza&oldid=100819255}}</ref>
*[[1928]]
**[[Piergiorgio Branzi]], giornalista e fotografo italiano
== Note ==
**[[Paul Chemetov]], architetto e urbanista francese
<references/>
**[[Fumihiko Maki]], architetto giapponese
**[[Robert M. Pirsig]], scrittore e filosofo statunitense († [[2017]])
== Bibliografia ==
**[[Evgenij Fëdorovič Svetlanov]], compositore e direttore d'orchestra russo († [[2002]])
* {{cita libro|autore=G. Coquiot|titolo=Vincent van Gogh|città=Parigi|anno=1924}} {{NoISBN}}
**[[Sid Watkins]], neurologo e chirurgo inglese († [[2012]])
* {{cita libro|autore=J. B. de La Faille|titolo=L'époque française de van Gogh|città=Parigi|anno=1927|lingua=fr}} {{NoISBN}}
*[[1929]]
* {{cita libro|autore=Lamberto Vitali|titolo=Vincent van Gogh|città=Milano|anno=1952}} {{NoISBN}}
**[[Edvardas Gudavičius]], storico lituano
* {{cita libro|autore=Meyer Schapiro|titolo=Vincent van Gogh|città=New York|anno=1952|lingua=en}} {{NoISBN}}
**[[Yash Johar]], produttore cinematografico indiano († [[2004]])
* {{cita libro|autore=Lionello Venturi|titolo=Le vie dell'Impressionismo. Da Manet a Cézanne|città=Torino|anno=1970|editore=Einaudi|cid=venturi}} {{NoISBN}}
**[[Albino Longhi]], giornalista italiano († [[2018]])
* {{cita libro|autore=Jan Hulsker|titolo=The Complete Van Gogh|città=Oxford|editore=Phaidon|anno=1980|cid=hulsker1980|lingua=en|isbn=0-7148-2028-8}}
**[[Beppe Menegatti]], regista teatrale italiano
* {{cita libro|autore=Marc Edo Tralbaut|titolo=Vincent van Gogh, le mal aimé|editore=Edita|città=Losanna|anno=1981|cid=tralbaut1981|lingua=fr|isbn=0-933516-31-2}}
**[[Charles Moffett]], batterista statunitense († [[1997]])
* {{cita libro|autore=Vincent van Gogh|titolo=Lettere a Theo. A cura di Massimo Cescon con un saggio introd. di [[Karl Jaspers]]|città=Milano|anno=1984|editore=Guanda}} {{NoISBN}}
*[[1930]]
* {{cita libro|autore=Ronald Pickvance|titolo=Van Gogh in Arles|città=New York|editore=Abrams|anno=1984|cid=pickvance1984|lingua=en|isbn=0-87099-375-5}}
**[[Giuseppe Angelico]], imprenditore italiano († [[2009]])
* {{cita libro|autore=Ronald Pickvance|titolo=Van Gogh In Saint-Rémy and Auvers|città=New York|editore=Abrams|anno=1986|cid=pickvance1986|lingua=en|isbn=0-87099-477-8}}
**[[Daniele Barioni]], tenore italiano
* {{cita libro|autore=Françoise Cachin & Bogomila Welsh-Ovcharov|titolo=Van Gogh à Paris|città=Parigi|anno=1988|cid=cachin|lingua=fr|isbn=2-7118-2159-5}}
**[[Salvatore De Giorgi]], cardinale e arcivescovo cattolico italiano
* {{cita libro|autore=Albert Boime|titolo=Vincent van Gogh: Die Sternennacht-Die Geschichte des Stoffes und der Stoff der Geschichte|città=Francoforte|editore=Fischer|anno=1989|cid=boime|lingua=de|isbn=3-596-23953-2}}
**[[Kyotaro Nishimura]], scrittore giapponese
* {{cita libro|autore=Cliff Edwards|url=http://books.google.com/books?id=fYA9QzwvsekC&printsec=frontcover&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false|titolo=Van Gogh and God: A Creative Spiritual Quest|editore=Loyola University Press|anno=1989|cid=edwards|lingua=en|isbn=0-8294-0621-2}}
**[[Francesco Parisi (politico)|Francesco Parisi]], politico italiano († [[2016]])
* {{cita libro|autore=Jan Hulsker|titolo=Vincent and Theo van Gogh; A dual biography|editore=Fuller Publications|anno=1990|cid=hulsker1990|lingua=en|isbn=0-940537-05-2}}
*[[1931]]
* {{cita libro|autore=Jan Hulsker|titolo=Vincent and Theo van Gogh; A dual biography|editore=Fuller Publications|anno=1990|cid=hulsker|lingua=en|isbn=0-940537-05-2}}
**[[Sander Levin]], politico e avvocato statunitense
* {{cita libro|autore=Vincent van Gogh|titolo=The Letters of Vincent Van Gogh|editore=Viking Adult|anno=1996|cid=lettere|lingua=en|isbn=978-0-7139-9135-2}}
**[[Bassano Staffieri]], vescovo cattolico italiano († [[2018]])
* {{cita libro|autore=Arnold Pomerans|titolo=The Letters of Vincent van Gogh|città=Londra|editore=Penguin Classics|anno=1997|cid=pomerans|lingua=en|isbn=0-14-044674-5}}
*[[1932]]
* {{cita libro|autore=Cornelia Homburg|titolo=Les Trésors de Van Gogh|editore=Suzanne Bélanger Communications|data=ottobre |cid=homburg|isbn=978-2-7098-1911-4|lingua=fr}}
**[[Giuseppe Gaspari]], ex calciatore italiano
* {{cita libro|autore=[[Robert Hughes]]|titolo=Vincent van Gogh|città=Milano|anno=2002|isbn=88-17-87002-1}}
**[[Aldo Notari]], giocatore di baseball e dirigente sportivo italiano († [[2006]])
* {{cita libro|autore=Giulio Carlo Argan, Federica Ammiraglio|titolo=Vincent van Gogh|città=Milano|anno=2005|isbn=0-8478-2729-1}}
**[[Gilles Tremblay]], compositore canadese († [[2017]])
* {{cita libro|autore=Martin Gayford|titolo=La Casa Gialla. Van Gogh, Gauguin: nove settimane turbolente ad Arles|città=Milano|anno=2007|cid=gayford|isbn=88-6158-014-9}}
*[[1933]]
* {{cita libro|autore=Cynthia Saltzman|titolo=Ritratto del Dottor Gachet|città=Torino|anno=2009|isbn=978-88-06-19252-5}}
**[[Michel Duc-Goninaz]], esperantista francese († [[2016]])
* {{cita libro|autore=Enrica Crispino|titolo=Van Gogh|editore=Giunti|anno=2010|cid=crispino|isbn=978-88-09-05063-1}}
**[[Pietro Santin]], allenatore di calcio e calciatore italiano († [[2017]])
* {{cita libro|autore=Dorn Roland, Schroder Klaus Albrecht, Sillevis John|titolo=Van Gogh e la Scuola dell'Aia|editore=Bookfare|cid=dorn|isbn=88-8118-072-3}}
*[[1934]]
* {{Cita libro|autore= Ingo Walther, Rainer Metzger |titolo=''Van Gogh - Tutti i dipinti''|anno=2015|editore=Taschen|città=Milano|isbn=978-3-8365-5959-1|cid=Walther, Metzger}}
**[[Oleg Kalugin]], militare e agente segreto sovietico
* {{cita libro|autore=AA.VV.|titolo=Storia dell'Arte|editore=Istituto Geografico De Agostini|città=Nogara|volume= 8|cid=sa}} {{NoISBN}}
**[[Fulco Pratesi]], ambientalista, giornalista e illustratore italiano
* {{cita libro|autore=Giulio Carlo Argan|titolo=L'arte moderna 1770/1970|città=Firenze|anno=1970|cid=argan}} {{NoISBN}}
**[[Gigi Reggi]], giornalista, autore televisivo e produttore televisivo italiano
* {{cita libro|autore=Lorenzo Pacini|titolo=L'ARTE LA VITA e un pizzico di Van Gogh|città=Lucca|anno=2016|cid=Pacini|isbn=979-12-200-0852-5}}
**[[Michel Vermeulin]], ex ciclista su strada francese
*{{cita libro|autore=Ronald de Leeuw|titolo=Van Gogh|collana=Art dossier|editore=Giunti|cid=RL|anno=1998|numero=22|ISBN=88-09-76052-2}}
*[[1935]]
**[[Mario Barluzzi]], allenatore di calcio e ex calciatore italiano
== Altri progetti ==
**[[Gaetano Fidanzati]], mafioso italiano († [[2013]])
{{interprogetto}}
**[[Giuseppe Gagliardi (calciatore)|Giuseppe Gagliardi]], ex calciatore italiano
**[[Veli Lehtelä]], ex canottiere finlandese
== Collegamenti esterni ==
**[[Marcello Truzzi]], docente statunitense († [[2003]])
* {{cita web|http://www.artcyclopedia.com/artists/van_gogh_vincent.html|Le opere di Van Gogh in Artcyclopedia}}
**[[Jock Wallace]], allenatore di calcio e calciatore britannico († [[1996]])
* {{cita web|http://www.repubblica.it/online/spettacoli_e_cultura/vangogh/vangogh/vangogh.html|La luna di Van Gogh svelata dagli astronomi}}
*[[1936]]
* {{cita web|http://www.radio.rai.it/radio2/alleotto/vangogh/index.cfm|Vincent van Gogh di Giordano Bruno Guerri, podcast della trasmissione "Alle otto della sera" di Radio Rai2}}
**[[Lionello Cammarota]], musicologo e direttore d'orchestra italiano
* {{cita web|http://www.moleskine.by/article/tragicheskaya-zhizn-vensenta-van-goga|La tragica vita di Vincent van Gogh}}
**[[Gianna Quinti]], cantante italiana
* {{cita web|http://www.famousartistsgallery.com/gallery/vangogh.html|Famous Artists Gallery: Vincent van Gogh}}
**[[Ariella Reggio]], attrice italiana
* {{cita web|url=http://www.repubblica.it/speciali/arte/recensioni/2013/09/09/news/scoperto_van_gogh-66167425/?ref=HRERO-1|titolo=Scoperta di un nuovo Van Gogh su Repubblica}}
**[[Rocco Talucci]], arcivescovo cattolico italiano
* {{cita web|http://www.owlstand.com/exhibition/room/f9a1b076-1c16-4b37-8db5-a5389e2185c9|Autoritratti di Vincent van Gogh}}
*[[1937]]
**[[Sergio Aragonés]], fumettista e scrittore spagnolo
{{Vincent van Gogh}}
**[[Alfredo Caprari]], politico italiano († [[2003]])
{{Storia dell'arte occidentale}}
**[[Francesco Speranza (politico)|Francesco Speranza]], politico italiano
{{Controllo di autorità}}
**[[Jo Anne Worley]], attrice e doppiatrice statunitense
{{Portale|biografie|pittura}}
*[[1938]]
{{Voce di qualità|valutazione=Wikipedia:Vetrina/Segnalazioni/Vincent van Gogh|arg=biografie|arg2=arti figurative|giorno=31|mese=12|anno=2012}}
**[[Martin Hocke]], scrittore inglese († [[2005]])
**[[Dennis Oppenheim]], performance artist statunitense († [[2011]])
[[Categoria:Vincent van Gogh| ]]
**[[Joan Tower]], compositrice, pianista e direttrice d'orchestra statunitense
[[Categoria:Suicidi per arma da fuoco]]
**[[Carlos Cezar de Souza]], ex calciatore brasiliano
*[[1939]]
**[[Albert Bergamelli]], criminale francese († [[1982]])
**[[Enrico Bramati]], ex calciatore italiano
**[[David Allan Coe]], cantautore e chitarrista statunitense
**[[Susumu Tonegawa]], biologo giapponese
*[[1940]]
**[[Elwyn Berlekamp]], matematico statunitense († [[2019]])
**[[Walter Skocik]], allenatore di calcio e ex calciatore austriaco
*[[1941]]
**[[Mario Bacher]], fondista, combinatista nordico e scialpinista italiano († [[2014]])
**[[Danny K. Davis]], politico statunitense
**[[Phil Johnson]], allenatore di pallacanestro statunitense
**[[Gloria Negrete McLeod]], politica e rettore statunitense
**[[Clayton R. Paul]], accademico statunitense († [[2012]])
**[[Gerry Ward]], ex cestista statunitense
**[[John Whetton]], ex mezzofondista britannico
*[[1942]]
**[[Flavio Merkel]], critico cinematografico italiano († [[2004]])
**[[Gian Pio Torricelli]], artista e poeta italiano († [[2018]])
*[[1943]]
**[[Antoon Houbrechts]], ex ciclista su strada belga
**[[Richard Roberts]], biochimico e biologo inglese
**[[Roger Waters]], cantautore, polistrumentista e compositore britannico
*[[1944]]
**[[Pierluigi Aprà]], attore italiano († [[1981]])
**[[Christian Boltanski]], artista, fotografo e regista francese
**[[Jean-Claude Gayssot]], politico francese
**[[Donna Haraway]], filosofa e docente statunitense
**[[Swoosie Kurtz]], attrice statunitense
**[[Generoso Simeone]], politico italiano († [[2000]])
*[[1945]]
**[[Severino Antinori]], medico italiano
**[[Niels Peter Lemche]], biblista e teologo danese
**[[Gō Nagai]], fumettista e scrittore giapponese
**[[Victor Ramahatra]], politico e militare malgascio
**[[Jan-Axel Strøm]], ex slittinista norvegese
**[[Gioacchino Carlo Trizzino]], diplomatico italiano
*[[1946]]
**[[Ron Boone]], ex cestista statunitense
**[[Gian Mauro Borsano]], ingegnere, imprenditore e politico italiano
**[[Ángel Cappa]], allenatore di calcio e ex calciatore argentino
**[[Bryan Daniel O'Connor]], astronauta e militare statunitense
**[[Alberto Silvani]], vescovo cattolico italiano
*[[1947]]
**[[Antonio Bongiorni]], ex calciatore italiano
**[[Mariolina Bongiovanni Bertini]], docente e critica letteraria italiana
**[[Branko Buljević]], calciatore croato
**[[Jane Curtin]], attrice e comica statunitense
**[[Luciano De Liberato]], pittore italiano
**[[Roberto Ferrario]], giornalista, editore e imprenditore italiano († [[2010]])
**[[John Grefe]], scacchista statunitense († [[2013]])
**[[Per Haftorsen]], ex calciatore norvegese
**[[Sylvester (cantante)|Sylvester]], cantante e musicista statunitense († [[1988]])
**[[John Kline]], politico e militare statunitense
**[[Francesco Lambiasi]], vescovo cattolico italiano
**[[Cletus Chandrasiri Perera]], vescovo cattolico cingalese
**[[Bruce Rioch]], allenatore di calcio e ex calciatore scozzese
**[[Sergio Vetrella]], politico italiano
**[[Keone Young]], attore e doppiatore statunitense
**[[Giampaolo di Cocco]], artista, architetto e scrittore italiano
*[[1948]]
**[[Karlos Arguiñano]], cuoco spagnolo
**[[Pedro María Artola]], ex calciatore spagnolo
**[[Susan Blakely]], attrice statunitense
**[[Giuseppe Consolo]], avvocato, politico e giornalista italiano
**[[Alfonso Gialdini]], scultore e ingegnere italiano
**[[Csaba Hegedűs]], ex lottatore ungherese
**[[Werner Schwärzel]], pilota motociclistico tedesco
*[[1949]]
**[[Hiroshi Kashiwabara]], sceneggiatore giapponese
**[[Rakesh Roshan]], attore, produttore cinematografico e regista indiano
**[[Ole Skouboe]], allenatore di calcio e ex calciatore danese
**[[Tommy Lee Wallace]], regista e sceneggiatore statunitense
**[[Mike Zeck]], fumettista statunitense
*[[1950]]
**[[Robyn Davidson]], scrittrice australiana
**[[Fabio Di Capua]], politico italiano
**[[Sylvia Garcia]], politica statunitense
**[[Uwe Kagelmann]], ex pattinatore artistico su ghiaccio tedesco
*[[1951]]
**[[William Kurt Black]], avvocato e docente statunitense
**[[Heinz Busche]], bobbista tedesco
**[[Harald Gimpel]], ex canoista tedesco
**[[Zoltán Ribli]], scacchista ungherese
**[[Bjørn Skjønsberg]], ex calciatore norvegese
*[[1952]]
**[[Greg Griffin]], ex cestista statunitense
**[[Vladimir Kazačënok]], allenatore di calcio e calciatore sovietico († [[2017]])
**[[William Keating]], politico statunitense
**[[James Lew]], attore, artista marziale e stuntman statunitense
**[[Jigme Thinley]], politico bhutanese
*[[1953]]
**[[Renato Antonioli]], ex sciatore alpino italiano
**[[Gianbattista Baronchelli]], ex ciclista su strada italiano
**[[Wayne Bianchin]], hockeista su ghiaccio canadese
**[[Pavol Bojanovský]], ex cestista cecoslovacco
**[[Dīmītrīs Kyzas]], ex calciatore cipriota
**[[Graziano Malachin]], ex cestista italiano
**[[Leonardo Mazzantini]], ex ciclista su strada italiano
**[[Stauros Papadopoulos]], allenatore di calcio e ex calciatore cipriota
**[[Patti Yasutake]], attrice statunitense
*[[1954]]
**[[Georgij Agzamov]], scacchista uzbeko († [[1986]])
**[[Marco Bonometti]], imprenditore italiano
**[[Carly Fiorina]], dirigente d'azienda e politica statunitense
**[[Vanni Lenna]], politico e architetto italiano
**[[Roberto Scialabba]], italiano († [[1978]])
*[[1955]]
**[[Abdul Rahman Anjan Umma]], politica singalese
**[[Raymond Benson]], scrittore statunitense
**[[Anne Henning]], ex pattinatrice di velocità su ghiaccio statunitense
**[[Nino Prester]], doppiatore, dialoghista e direttore del doppiaggio italiano
**[[Carl Walz]], ex astronauta e ingegnere statunitense
*[[1956]]
**[[Giorgio Inglese]], filologo italiano
**[[Bill Ritter]], politico e avvocato statunitense
**[[Klaus Zander]], ex cestista tedesco
*[[1957]]
**[[Patrick Bonnet]], ex ciclista su strada francese
**[[Buddy Carter]], politico statunitense
**[[Ali Divandari]], vignettista, pittore e scultore iraniano
**[[Christian Gajan]], rugbista a 15 e allenatore di rugby a 15 francese
**[[Živko Gospodinov]], calciatore bulgaro († [[2015]])
**[[Michaëlle Jean]], politica e giornalista canadese
**[[Roberto Lenarduzzi]], ex calciatore italiano
**[[David Strassman]], comico statunitense
**[[José Sócrates]], politico portoghese
**[[Tareq el-Sabbagh]], ex cestista egiziano
*[[1958]]
**[[Jeff Foxworthy]], attore, doppiatore e comico statunitense
**[[Arsinée Khanjian]], attrice e produttrice cinematografica libanese
**[[Khalil Allawi]], ex calciatore iracheno
**[[Alan Taylor (cestista)|Alan Taylor]], ex cestista statunitense
**[[Buster Bloodvessel]], cantante britannico
**[[The Barbarian (wrestler)|The Barbarian]], wrestler tongano
**[[Michael Winslow]], attore statunitense
*[[1959]]
**[[Steinar Aulie]], ex calciatore norvegese
**[[Miodrag Krivokapić]], allenatore di calcio e ex calciatore montenegrino
**[[Rosette (attrice)|Rosette]], attrice francese
**[[Paul Roland]], cantautore, giornalista e scrittore britannico
**[[Gaetano Varcasia]], attore, doppiatore e regista teatrale italiano († [[2014]])
**[[Luigi Zonghi]], schermidore italiano
*[[1960]]
**[[Giulio Busi]], filologo italiano
**[[Corrado Callegari]], politico italiano
**[[Mario Cuomo (criminale)|Mario Cuomo]], mafioso italiano († [[1990]])
**[[Stephan Engels]], allenatore di calcio e ex calciatore tedesco
**[[Patrick Groc]], ex schermidore francese
**[[Adelino Nunes]], ex calciatore portoghese
**[[Oliver Parker]], regista e sceneggiatore inglese
**[[Gianluca Petronio]], allenatore di pallacanestro e dirigente sportivo italiano
**[[Roland Charles Wagner]], scrittore francese († [[2012]])
**[[Kimberly Willis Holt]], scrittrice statunitense
**[[Terence Winter]], sceneggiatore e produttore televisivo statunitense
*[[1961]]
**[[Basil Gorgis]], ex calciatore iracheno
**[[Akira Kuroiwa]], ex pattinatore di velocità su ghiaccio giapponese
**[[Pino Marzella]], hockeista su pista, allenatore di hockey su pista e dirigente sportivo italiano
**[[Wendi Richter]], ex wrestler statunitense
**[[Scott Travis]], batterista statunitense
**[[Paul Waaktaar-Savoy]], chitarrista e compositore norvegese
*[[1962]]
**[[Klaus Bodenmüller]], ex pesista austriaco
**[[Chris Christie]], politico statunitense
**[[DJ Hell]], disc-jockey tedesco
**[[Vincent Duluc]], giornalista francese
**[[Holger Fach]], allenatore di calcio e ex calciatore tedesco
**[[Gaetano Gennai]], attore, comico e cabarettista italiano
**[[Olivera Krivokapić]], ex cestista jugoslava
**[[Pier Marino Mularoni]], politico sammarinese
**[[Girolamo Panzetta]], conduttore televisivo e attore italiano
**[[Mark Warburton]], allenatore di calcio e ex calciatore inglese
**[[Kevin Willis]], ex cestista statunitense
*[[1963]]
**[[Karen Dianne Baldwin]], modella canadese
**[[Mark Chesnutt]], cantante statunitense
**[[Blas Giunta]], allenatore di calcio e ex calciatore argentino
**[[Ivan Hašek]], allenatore di calcio e ex calciatore ceco
**[[Kelly Hunter]], attrice inglese
**[[Josu Jon Imaz]], politico spagnolo
**[[József Kiprich]], allenatore di calcio e ex calciatore ungherese
**[[John Laughland]], giornalista e accademico britannico
**[[Lee Mi-ja]], ex cestista sudcoreana
**[[Marija Manolova]], ex biatleta bulgara
**[[John Nicolò Martin]], saggista inglese
**[[Pat Nevin]], ex calciatore scozzese
**[[Betsy Russell]], attrice statunitense
**[[Alice Sebold]], scrittrice statunitense
**[[Rolly Teranishi]], chitarrista giapponese
**[[Geert Wilders]], politico olandese
*[[1964]]
**[[Richard Brunelle]], chitarrista statunitense
**[[David Díaz (cestista)|David Díaz]], ex cestista venezuelano
**[[Alois Grussmann]], ex calciatore cecoslovacco
**[[Rosie Perez]], attrice, produttrice cinematografica e regista statunitense
**[[Aleksandr Podšivalov]], ex calciatore russo
**[[Shin'ichi Watanabe]], regista, sceneggiatore e animatore giapponese
**[[Luíz Antônio dos Santos]], ex maratoneta brasiliano
*[[1965]]
**[[Carlos Amadeu]], allenatore di calcio brasiliano
**[[Pier Belloni]], regista televisivo italiano
**[[Takumi Horiike]], ex calciatore giapponese
**[[Elmadi Jabrailov]], ex lottatore kazako
**[[Kong Guoxian]], ex calciatore cinese
**[[Christopher Nolan (scrittore)|Christopher Nolan]], scrittore e poeta irlandese († [[2009]])
**[[Solveig Pedersen]], fondista norvegese
**[[Roberto Pellati]], batterista italiano
**[[John Polson]], attore e regista australiano
*[[1966]]
**[[Andrea Accornero]], collezionista d'arte italiano
**[[Emil Boc]], politico e avvocato rumeno
**[[Silvano Bustos]], ex cestista spagnolo
**[[Daniele Carnasciali]], dirigente sportivo e ex calciatore italiano
**[[Kendrick Meek]], politico statunitense
**[[Michalīs Oikonomou]], ex calciatore cipriota
**[[Gianni Salvioni]], produttore discografico italiano
**[[James Whitham]], pilota motociclistico britannico
*[[1967]]
**[[Tarcisio Catanese]], allenatore di calcio e calciatore italiano († [[2017]])
**[[William DuVall]], cantante e chitarrista statunitense
**[[Milan Kerbr]], ex calciatore ceco
**[[Milan Lukić]], militare e assassino seriale jugoslavo
**[[Macy Gray]], cantante e attrice statunitense
**[[Paul Moulden]], ex calciatore inglese
**[[David Patiño]], ex calciatore messicano
**[[Igor Potapovič]], ex astista kazako
**[[Igor Štimac]], allenatore di calcio, procuratore sportivo e ex calciatore croato
*[[1968]]
**[[Mike Briggs]], ex tennista statunitense
**[[Christopher Brookmyre]], scrittore, critico cinematografico e musicista britannico
**[[Alexandre Del Valle]], politologo, saggista e giornalista francese
**[[Mark Ivanir]], attore ucraino
**[[Lupita Jones]], modella messicana
**[[Hideyuki Nakajō]], pilota motociclistico giapponese
**[[Bruno Risi]], ex pistard e ciclista su strada svizzero
**[[Rostyslav Zaulyčnyj]], ex pugile ucraino
*[[1969]]
**[[Sōzos Andreou]], ex calciatore cipriota
**[[Tony DiTerlizzi]], illustratore statunitense
**[[Benjamin Finegold]], scacchista statunitense
**[[Doug Henry]], pilota motociclistico statunitense
**[[Michellie Jones]], ex triatleta australiana
**[[Kelli McCarty]], modella e attrice statunitense
**[[Ian Micallef]], politico maltese
**[[Norio Omura]], ex calciatore giapponese
**[[CeCe Peniston]], cantante statunitense
**[[Nduka Ugbade]], ex calciatore nigeriano
*[[1970]]
**[[Paulo Madeira]], ex calciatore angolano
**[[Umberto Calcagno]], ex calciatore italiano
**[[Kim English (cantante)|Kim English]], cantante statunitense († [[2019]])
**[[Dean Fertita]], polistrumentista e cantautore statunitense
**[[Stéphane Guivarc'h]], ex calciatore francese
**[[DJ Spooky]], musicista e disc jockey statunitense
**[[Harjit Sajjan]], politico e militare canadese
*[[1971]]
**[[Anthony Goldwire]], ex cestista e allenatore di pallacanestro statunitense
**[[Brian Lopes]], mountain biker statunitense
**[[Dolores O'Riordan]], cantautrice e musicista irlandese († [[2018]])
**[[Yoriko Okamoto]], ex taekwondoka giapponese
**[[Martina Orzan]], ex canottiera italiana
**[[Pavel Patera]], allenatore di hockey su ghiaccio e ex hockeista su ghiaccio ceco
**[[Carter Smith]], regista, sceneggiatore e fotografo statunitense
*[[1972]]
**[[Dylan Bruno]], attore statunitense
**[[Roberto Cartes]], ex calciatore cileno
**[[Vjačeslav Daev]], allenatore di calcio e ex calciatore russo
**[[Idris Elba]], attore britannico
**[[Jacob Aaron Estes]], regista e sceneggiatore statunitense
**[[Eugene Hütz]], cantautore, chitarrista e disc jockey statunitense
**[[Justina Machado]], attrice statunitense
**[[Rhys Millen]], pilota automobilistico statunitense
**[[China Miéville]], scrittore, attivista e fumettista britannico
**[[Anika Noni Rose]], cantante e attrice statunitense
**[[Tomokazu Seki]], doppiatore e cantante giapponese
**[[Dave Sitek]], produttore discografico e musicista statunitense
**[[Eric Zeier]], ex giocatore di football americano statunitense
*[[1973]]
**[[Helge Aune]], allenatore di calcio e ex calciatore norvegese
**[[Carlo Cudicini]], allenatore di calcio e ex calciatore italiano
**[[Pat Curcio]], allenatore di hockey su ghiaccio, dirigente sportivo e ex hockeista su ghiaccio canadese
**[[Nikola Grbić]], allenatore di pallavolo e ex pallavolista serbo
**[[Jamal Lasri]], chimico marocchino
**[[Pat McGibbon]], allenatore di calcio e ex calciatore nordirlandese
**[[Greg Rusedski]], ex tennista canadese
**[[Alessandro Troncon]], rugbista a 15 e allenatore di rugby a 15 italiano
**[[Sławomir Wojciechowski]], ex calciatore polacco
*[[1974]]
**[[Jake Brown]], skater australiano
**[[Chad Coleman]], attore statunitense
**[[Sašo Filipovski]], allenatore di pallacanestro sloveno
**[[Tim Henman]], allenatore di tennis e ex tennista britannico
**[[Masao Kiba]], ex calciatore giapponese
**[[Stefano Liberti]], giornalista e scrittore italiano
**[[Sarah Danielle Madison]], attrice statunitense († [[2014]])
**[[Nina Persson]], cantante svedese
**[[Chad Scott]], ex giocatore di football americano statunitense
**[[Sarah Strange]], attrice canadese
**[[Harald Totschnig]], ciclista su strada austriaco
**[[Goran Trobok]], ex calciatore jugoslavo
**[[Justin Whalin]], attore statunitense
*[[1975]]
**[[Sylvie Becaert]], biatleta e fondista francese
**[[Abel Caballero (schermidore)|Abel Caballero]], schermidore cubano
**[[Giuseppe Calicchio]], ex rugbista a 15 italiano
**[[Tormento (rapper)|Tormento]], rapper e produttore discografico italiano
**[[Patrick Fischer]], allenatore di hockey su ghiaccio e ex hockeista su ghiaccio svizzero
**[[Gala (cantante)|Gala]], cantautrice e fotografa italiana
**[[Claudia Mongini]], saggista e critica cinematografica italiana
**[[Emiliano Gucci]], scrittore e giornalista italiano
**[[Kalle Kiiskinen]], giocatore di curling finlandese
**[[Christof Leng]], politico e informatico tedesco
**[[Emanuele Pellegrini]], politico italiano
**[[Patxi Puñal]], ex calciatore spagnolo
**[[Ryōko Tamura]], judoka giapponese
*[[1976]]
**[[Alexander Abreu]], trombettista, cantante e compositore cubano
**[[Annet Artani]], cantante greca
**[[Ian Ashbee]], ex calciatore inglese
**[[Robin Atkin Downes]], attore e doppiatore britannico
**[[Brendon Ayanbadejo]], ex giocatore di football americano statunitense
**[[Naomie Harris]], attrice britannica
**[[Gene Kan]], programmatore britannico († [[2002]])
**[[Marc Kühne]], bobbista tedesco
**[[N.O.R.E.]], rapper statunitense
**[[Tom Pappas]], multiplista statunitense
**[[Rodrigo Amarante]], chitarrista, cantante e polistrumentista brasiliano
**[[Andrea Segre]], regista e accademico italiano
**[[Džina Stojeva]], cantante bulgara
**[[Francisco Demetrio Sánchez Betancourt]], nuotatore venezuelano
**[[Philip Zialor]], ex calciatore seychellese
*[[1977]]
**[[Yuval Avital]], musicista, compositore e chitarrista israeliano
**[[Bertie Carvel]], attore teatrale, cantante e doppiatore britannico
**[[Raffaele Longo]], allenatore di calcio e ex calciatore italiano
**[[Pat Sanderson]], rugbista a 15 britannico
**[[Dario Zampieri]], pistard italiano
*[[1978]]
**[[Süreyya Ayhan]], mezzofondista turca
**[[Simon Barjie]], allenatore di calcio e ex calciatore gambiano
**[[Natalia Cigliuti]], attrice statunitense
**[[Foxy Brown (rapper)|Foxy Brown]], rapper statunitense
**[[Coco Miller]], ex cestista statunitense
**[[Kelly Miller]], ex cestista statunitense
**[[Masaya Nishitani]], ex calciatore giapponese
**[[Giulio Pampiglione]], attore italiano
**[[Emerson Sheik]], calciatore brasiliano
**[[Homare Sawa]], ex calciatrice giapponese
**[[Julija Vasil'eva]], sincronetta russa
**[[Gustavo Vassallo]], ex calciatore peruviano
**[[Keigo Yamashita]], giocatore di go giapponese
*[[1979]]
**[[Erubey Cabuto]], ex calciatore messicano
**[[Miodrag Džudović]], ex calciatore montenegrino
**[[Nobuki Hara]], ex calciatore giapponese
**[[Dzjanis Koŭba]], calciatore bielorusso
**[[Annika Lurz]], nuotatrice tedesca
**[[Massimo Maccarone]], calciatore italiano
**[[Maksim Maksimov]], ex biatleta russo
**[[Domingos Alexandre Martins Costa]], allenatore di calcio e ex calciatore portoghese
**[[Carlos Adrián Morales]], calciatore messicano
**[[Christian Pampel]], pallavolista tedesco
**[[Maddalena Planatscher]], ex sciatrice alpina italiana
**[[Low Ki]], wrestler statunitense
*[[1980]]
**[[Clemens Doppler]], giocatore di beach volley austriaco
**[[Jillian Hall]], ex wrestler statunitense
**[[Vesa Kallio]], pilota motociclistico finlandese
**[[Kerry Katona]], cantante e personaggio televisivo britannica
**[[Helen Reeves]], canoista britannica
**[[Joseph Yobo]], ex calciatore nigeriano
**[[Maik dos Santos]], pallamanista brasiliano
*[[1981]]
**[[Yūki Abe]], calciatore giapponese
**[[Dritan Babamusta]], ex calciatore albanese
**[[Yumiko Cheng]], cantante cinese
**[[Pedro Kamata]], calciatore francese
**[[Søren Larsen]], ex calciatore danese
**[[Thales Leites]], artista marziale misto brasiliano
**[[Amir Hossein Sadeqi]], calciatore iraniano
**[[Santiago Salcedo]], calciatore paraguaiano
**[[Brandon Simpson]], ex velocista giamaicano
**[[Dani Tortolero]], calciatore spagnolo
**[[Heather Vandeven]], modella, attrice e pornostar statunitense
*[[1982]]
**[[Sayed Ali Bechir]], ex calciatore mauritano
**[[Carlos Alberto Alves Garcia]], calciatore portoghese
**[[Martin Amedick]], ex calciatore tedesco
**[[Giovani Pedotti]], giocatore di calcio a 5 brasiliano
**[[Stéphane Dumont]], ex calciatore francese
**[[J.K. Edwards]], cestista statunitense
**[[Virginie Faivre]], sciatrice freestyle svizzera
**[[María Isabel Fernández]], pallavolista spagnola
**[[Radek Hochmeister]], calciatore ceco
**[[Temeka Johnson]], cestista statunitense
**[[Ilenia Lazzarin]], attrice italiana
**[[Víctor René Mendieta Sáenz]], calciatore panamense
**[[Cristian Nasuti]], calciatore argentino
**[[Valentina Patruno]], modella e conduttrice televisiva venezuelana
**[[Mikko Pukka]], hockeista su ghiaccio finlandese
**[[Thyago Piffer]], giocatore di calcio a 5 brasiliano
**[[Mauri Wasi]], calciatore papuano
*[[1983]]
**[[Jerry Blevins]], giocatore di baseball statunitense
**[[Ivan Boragine]], attore italiano
**[[Stefano Buffagni]], politico italiano
**[[Steve Chainel]], ciclocrossista e ciclista su strada francese
**[[Dimitri Champion]], ex ciclista su strada francese
**[[Colapesce (cantante)|Colapesce]], cantautore italiano
**[[Emiliano Corona]], orientista italiano
**[[Stephen Kelly]], ex calciatore irlandese
**[[Pippa Middleton]], britannica
**[[Pejman Montazeri]], calciatore iraniano
**[[Eric Miala Nkulukutu]], calciatore
**[[Luca Pagliarulo]], calciatore italiano
**[[Braun Strowman]], wrestler e strongman statunitense
**[[Niccolò Senni]], attore italiano
*[[1984]]
**[[Luc Abalo]], pallamanista francese
**[[David Alegre]], hockeista su prato spagnolo
**[[Thyago Alves]], modello e attore brasiliano
**[[Yaowapa Boorapolchai]], ex taekwondoka thailandese
**[[Fabio Caracciolo]], calciatore belga
**[[Thomas Dekker (ciclista)|Thomas Dekker]], ex ciclista su strada olandese
**[[Helena Ekholm]], biatleta svedese
**[[Andraž Kirm]], calciatore sloveno
**[[Štefan Ličartovský]], cestista ceco
**[[David Marazzi]], calciatore svizzero
**[[Abby Martin]], conduttrice televisiva statunitense
**[[Justin Miller]], ex giocatore di football americano statunitense
**[[Miroslav Radulović]], calciatore sloveno
*[[1985]]
**[[Robert Ayers]], giocatore di football americano statunitense
**[[Małgorzata Babicka]], ex cestista polacca
**[[Anri Ban]], attrice giapponese
**[[Óscar Briceño]], calciatore colombiano
**[[Luz Cipriota]], attrice e modella argentina
**[[Jordi Coll]], attore, ballerino e cantante spagnolo
**[[Marni Djurhuus]], calciatore faroese
**[[James Ellington]], velocista britannico
**[[Webbie]], rapper statunitense
**[[Tadas Kijanskas]], calciatore lituano
**[[Lauren Lapkus]], attrice e comica statunitense
**[[Kōki Mizuno]], calciatore giapponese
**[[Mitch Moreland]], giocatore di baseball statunitense
**[[Tom Ransley]], canottiere britannico
**[[Giuseppe Rapisarda]], calciatore svizzero
**[[Sean Singletary]], ex cestista statunitense
**[[Anastasija Taranova-Potapova]], triplista russa
**[[Imre Tóth]], pilota motociclistico ungherese
**[[Julia Viellehner]], triatleta, maratoneta e mezzofondista tedesca († [[2017]])
*[[1986]]
**[[Alessandra Carbonaro]], politica italiana
**[[Ryan Clady]], giocatore di football americano statunitense
**[[Danilson Córdoba]], calciatore colombiano
**[[Alexander Grimm]], canoista tedesco
**[[Martin Jakš]], fondista ceco
**[[Michael Jenkins (cestista)|Michael Jenkins]], cestista statunitense
**[[Mantas Kalnietis]], cestista lituano
**[[Thomas Lüthi]], pilota motociclistico svizzero
**[[Ben McCauley]], cestista statunitense
**[[Gherland McDonald]], calciatore costaricano
**[[Tarec Saffiedine]], artista marziale misto belga
**[[Graham Wardle]], attore canadese
**[[Booker Woodfox]], cestista statunitense
**[[Joice de Souza Rodrigues]], cestista brasiliana
**[[Anna von Hausswolff]], cantante, pianista e compositrice svedese
**[[Ina Žukava]], ginnasta bielorussa
*[[1987]]
**[[Mario Addison]], giocatore di football americano statunitense
**[[Saad Al-Mukhaini]], calciatore omanita
**[[Yoann Bagot]], ciclista su strada francese
**[[Tijani Belaid]], calciatore tunisino
**[[Eleonora Benucci]], calciatrice italiana
**[[Ryan Delaire]], giocatore di football americano statunitense
**[[Takaya Honda]], attore e conduttore televisivo australiano
**[[Anna Anatol'evna Pavlova]], ex ginnasta russa
**[[Bruno Moreira]], calciatore portoghese
**[[Emir Preldžič]], cestista sloveno
**[[Chris Schuler]], calciatore statunitense
**[[Zhang Lu (calciatore 6 settembre 1987)|Zhang Lu]], calciatore cinese
**[[Jacques Janse van Rensburg]], ciclista su strada sudafricano
*[[1988]]
**[[Sam Acho]], giocatore di football americano statunitense
**[[Arnaud Bovolenta]], sciatore freestyle francese
**[[Ray Fujita]], attore giapponese
**[[Erando Karabeçi]], calciatore albanese
**[[Mariel Medina]], pallavolista portoricana
**[[Mirko Oremuš]], calciatore croato
**[[Sjoerd Overgoor]], calciatore olandese
**[[Rachele Perobello]], calciatrice italiana
**[[João Ricardo Riedi]], calciatore brasiliano
**[[Andrew Riley]], ostacolista giamaicano
**[[Denis Tonucci]], calciatore italiano
**[[Tomáš Vrťo]], calciatore slovacco
*[[1989]]
**[[Jordan Bachynski]], cestista canadese
**[[Kaelin Burnett]], giocatore di football americano statunitense
**[[Shunsuke Chijiki]], pallavolista giapponese
**[[Hannah John-Kamen]], attrice britannica
**[[Antōnīs Katsīs]], calciatore cipriota
**[[Kim So-eun]], attrice sudcoreana
**[[Matt Lampson]], calciatore statunitense
**[[Aaron Moses-Garvey]], calciatore nevisiano
**[[Seo Jung-jin]], calciatore sudcoreano
**[[Jana Ščerban']], pallavolista russa
**[[Marat Jaqsılıqulı Äbïev]], imprenditore e scrittore kazako
*[[1990]]
**[[Maximilian Beister]], calciatore tedesco
**[[Takanyi Garanganga]], tennista zimbabwese
**[[Finn Hågen Krogh]], fondista norvegese
**[[Ilaria Savioli]], pallanuotista italiana
**[[Martina Savioli]], ex pallanuotista italiana
**[[Marco Sørensen]], pilota automobilistico danese
**[[John Wall]], cestista statunitense
**[[Xu Jing (arciera)|Xu Jing]], arciera cinese
*[[1991]]
**[[Winful Cobbinah]], calciatore ghanese
**[[Hussein El Shahat]], calciatore egiziano
**[[Zenta Meļņika]], cestista lettone
**[[Zachary Stone]], snowboarder canadese
**[[Jacques Zoua]], calciatore camerunese
*[[1992]]
**[[Niki Hendriks]], pallavolista italiano
**[[Ryan Shazier]], giocatore di football americano statunitense
**[[Jean Christ Wajoka]], calciatore francese
*[[1993]]
**[[Panagiōtīs Ballas]], calciatore greco
**[[Saman Ghoddos]], calciatore svedese
**[[Famous Dex]], rapper e cantante statunitense
**[[Jack Haig]], ciclista su strada australiano
**[[Robert Klaasen]], calciatore olandese
**[[Alex Poythress]], cestista statunitense
**[[Mattia Valoti]], calciatore italiano
*[[1994]]
**[[Alex Aggelakos]], cestista greco
**[[Loveth Ayila]], calciatrice nigeriana
**[[Erich Berko]], calciatore tedesco
**[[Theo Trebs]], attore tedesco
*[[1995]]
**[[Matúš Bero]], calciatore slovacco
**[[Machel Cedenio]], velocista trinidadiano
**[[Luca Crecco]], calciatore italiano
**[[Raphael Framberger]], calciatore tedesco
**[[Iury Lírio Freitas de Castilho]], calciatore brasiliano
**[[Natal'ja Neprjaeva]], fondista russa
**[[Tommaso Sala]], sciatore alpino italiano
**[[Bertrand Traoré]], calciatore burkinabé
*[[1996]]
**[[Ryan Delaney]], calciatore irlandese
**[[Lil Xan]], rapper statunitense
**[[Sebastiano Luperto]], calciatore italiano
**[[Lana Rhoades]], attrice pornografica statunitense
**[[Andrés Tello]], calciatore colombiano
*[[1997]]
**[[Mallory Comerford]], nuotatrice statunitense
**[[Stefanie Fleckenstein]], sciatrice alpina canadese
**[[Huang Mengkai]], schermidore cinese
**[[Santiago Mele]], calciatore uruguaiano
*[[1998]]
**[[Aidan Daniels]], calciatore canadese
**[[Michele Perniola]], personaggio televisivo e cantante italiano
**[[Juljan Shehu]], calciatore albanese
**[[Agim Zeka]], calciatore albanese
*[[2000]]
**[[Liu Tingting (ginnasta)|Liu Tingting]], ginnasta cinese
**[[Alexis Méndez]], calciatore statunitense
**[[Sebastian Soto]], calciatore statunitense
*[[2002]] - [[Asher Angel]], attore statunitense
*[[2006]] - [[Hisahito di Akishino]], principe giapponese
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[[Categoria:Liste di nati per giorno| 249]]
[[Categoria:Nati il 6 settembre| ]]
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