Isole Eolie e Coelorinchus caelorhincus: differenze tra le pagine

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{{Tassobox
{{Avvisounicode}}
|nome=Pesce sorcio
{{Infobox isola
|statocons=
|Nome = Isole Eolie
|immagine=[[File:Coelorinchus caelorhincus 02.JPG|250px]]
|Nome_originale =
[[File:Coelorinchus caelorhincus Sardinia.jpg|250px]]
|Soprannome = Isole Lipari
|didascalia=
|Immagine = Eolian Blue.jpg
<!-- CLASSIFICAZIONE -->
|Didascalia = Il colore blu intenso caratterizza il mare delle Eolie
|dominio=[[Eukaryota]]
|Mappa = Mappa Eolie.PNG
|regno=[[Animalia]]
|Mappa_localizzazione = Sicilia
|sottoregno=[[Eumetazoa]]
|Localizzazione = [[Mar Tirreno]]
|ramo= [[Bilateria]]
|Latitudine_Gradi =
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|Latitudine_Primi =
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|Latitudine_Secondi =
|subphylum=[[Vertebrata]]
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|superclasse=[[Gnathostomata]]
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|classe=[[Actinopterygii]]
|Arcipelago =
|sottoclasse=[[Neopterygii]]
|Superficie_km2 = 114,7
|infraclasse=[[Teleostei]]
|Numero_isole = 7
|superordine=[[Paracanthopterygii]]
|Isole_principali = [[Isola di Alicudi|Alicudi]], [[Isola di Filicudi|Filicudi]], [[Isola di Lipari|Lipari]], [[Isola di Panarea|Panarea]], [[Isola di Salina|Salina]], [[Isola di Stromboli|Stromboli]], [[Isola di Vulcano|Vulcano]]
|ordine=[[Gadiformes]]
|Coste_km = 64
|sottordine=
|Altitudine =
|infraordine=
|Classificazione =
|superfamiglia=
|Stato_definizione = Stato
|famiglia=[[Macrouridae]]
|Stato = ITA
|sottofamiglia=
|Suddivisione1_nome =
|tribù=
|Suddivisione1 = {{IT-SIC}}
|sottotribù=
|Suddivisione2_nome =
|genere=[[Coelorinchus]]
|Suddivisione2 = {{IT-ME}}
|sottogenere=
|Suddivisione3_nome =
|specie=''C. caelorhincus''
|Suddivisione3 = [[Leni]], [[Lipari (Italia)|Lipari]], [[Malfa]], [[Santa Marina Salina]]
|sottospecie=
|Centro = Lipari
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: -->
|Abitanti_centro = 4.500 ab. ca.
|biautore=[[Antoine Risso|Risso]]
|Orario = [[UTC+1]]
|binome=Coelorinchus caelorhincus
|Abitanti = 14.016
|bidata=[[1810]]
|Anno_censimento = 31-08-2011<ref>{{cita web|url=http://www.demo.istat.it/bilmens2011gen/query1.php?lingua=ita&Pro=84&allrp=2&periodo=5&submit=Tavola|titolo=Dato Istat al 31/08/2011|accesso=26 gennaio 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121013203454/http://www.demo.istat.it/bilmens2011gen/query1.php?lingua=ita&Pro=84&allrp=2&periodo=5&submit=Tavola|dataarchivio=13 ottobre 2012}}</ref>
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: -->
|Densità = 122,20
|triautore=
|Etnico = eoliani
|trinome=
|Ref =
|tridata=
}}
<!-- ALTRO: -->
{{UNESCO
|sinonimi=
|tipoBene = patrimonio
|nomicomuni=
|nome = Isole Eolie
|suddivisione=
|nomeInglese = Isole Eolie (Aeolian Islands)
|suddivisione_testo=
|immagine =Liparic Islands.jpg
|anno = 2000
|tipologia = Naturalistico
|criterio = viii
|pericolo = Nessuna indicazione
|link = 908
|linkMappa =
}}
Il '''pesce sorcio''' o '''celorinco''' ('''''Coelorinchus caelorhincus''''') è un [[pesce abissale]] della famiglia [[Macrouridae]].
 
== Distribuzione e habitat ==
Le '''Isole Eolie''' (''Ìsuli Eoli'' in [[Lingua siciliana|siciliano]]), dette anche '''Isole Lipari''', sono un [[arcipelago]] dell'[[Italia]] appartenente all'[[arco Eoliano]], in [[Sicilia]]. Amministrativamente compreso nella [[provincia di Messina]], l'arcipelago è una destinazione turistica sempre più popolare: le isole, infatti, attraggono fino a 600.000 visitatori annuali<ref>[http://www.giornaledilipari.it/eolie-carabinieri-devono-garantire-la-sicurezza-di-600-mila-turisti-ogni-anno Il Giornale di Lipari, 15/05/2016]</ref>.
È presente nel [[mar Mediterraneo]] ma non in [[mar Adriatico]] e nell'[[Oceano Atlantico]] tra le [[Isole Britanniche]] e l'[[Africa]] tropicale.<br />
Vive su fondi fangosi a profondità elevate, tra circa 200 ed oltre 2000 metri.
 
== Descrizione ==
L'arcipelago, di origine [[Vulcano|vulcanica]], è situato nel [[Mar Tirreno]], a [[nord]] della costa siciliana. Comprende due vulcani attivi, [[Isola di Stromboli|Stromboli]] e [[Vulcano (vulcano)|Vulcano]], oltre a vari fenomeni di [[Vulcanismo|vulcanismo secondario]].
Come tutti i [[Macrouridae|pesci topo]] ha il corpo assottigliato in una lunga coda sottile (da cui il nome di pesce topo), che si ingrossa in quella anteriore in una testa abbastanza grande con un muso appuntito ed un breve [[barbiglio]] sulla [[mandibola]]. Gli occhi sono molto grandi. Le [[pinna dorsale|pinne dorsali]] sono due: la prima breve ed alta, con 10 raggi e la seconda molto lunga e bassa, che raggiunge l'estremità posteriore del corpo (la [[pinna caudale]] è assente). La [[pinna anale]] è simmetrica alla seconda dorsale e più alta;[[pinne pettorali]] e [[pinne ventrali]] piccole. C'è un [[fotoforo]] tra le pinne ventrali. Al tatto appare ruvido a causa delle piccole spine presenti sulle [[squama|squame]].<br />
Il colore è grigio piombo con sfumature violacee, il ventre e le pinne pari hanno colore nero, anche le pinne impari hanno un bordo scuro.<br />
Raggiunge i 35 cm di lunghezza.
 
== GeografiaAlimentazione ==
Si ciba di invertebrati [[benthos|bentonici]].
Le Isole Eolie formano un [[arcipelago]], costituito da sette isole vere e proprie, alle quali si aggiungono isolotti e scogli affioranti dal mare. Le sette isole sono disposte a forma di ''Y'' coricata, con l'asta che punta verso [[Ovest]]; sono ubicate al largo della Sicilia settentrionale, di fronte alla [[costa]] [[Mar Tirreno|tirrenica]] [[messina|messinese]]. Sono perciò visibili da gran parte della costiera tirrenica della Sicilia e della parte meridionale di quella calabrese, quando la visibilità è ottima e non è presente [[foschia]].
 
== Riproduzione ==
Le sette isole sono:
Depone le uova tutto l'anno, queste sono [[pelagico|pelagiche]], la [[larva]] che se ne schiude ha testa gialla ed è macchiettata di nero. Esiste il [[dimorfismo sessuale]] nelle dimensioni, le femmine sono più grandi.
*'''[[Isola di Lipari|Lipari]]''' (37,6&nbsp;km² - circa 10.700 abitanti).
*'''[[Isola di Salina|Salina]]''' (26,8&nbsp;km² - circa 2.300 abitanti), con lo [[Scoglio Faraglione]].
*'''[[Isola di Vulcano|Vulcano]]''', all'estremità Sud dell'arcipelago (21&nbsp;km² - circa 300 abitanti).
*'''[[isola di Stromboli|Stromboli]]''', con l'isolotto di [[Strombolicchio]], all'estremità nord-est dell'arcipelago (12,6&nbsp;km² - circa 400 abitanti).
*'''[[Isola di Filicudi|Filicudi]]''' (9,7&nbsp;km² - circa 250 abitanti).
*'''[[Isola di Alicudi|Alicudi]]''', all'estremità ovest dell'arcipelago (5,2&nbsp;km² - circa 100 abitanti).
*'''[[Isola di Panarea|Panarea]]''' (3,4&nbsp;km² - circa 240 abitanti), con gli isolotti di [[Isola di Basiluzzo|Basiluzzo]], [[Dattilo (isola)|Dattilo]] e [[Lisca Bianca]].
 
== Biologia ==
Le isole Eolie, tutte di origine vulcanica, sono situate nel Mar Tirreno meridionale di fronte alla costa nord della Sicilia all'altezza di Capo Milazzo da cui distano meno di 12 miglia nautiche.
Quando viene estratto dall'acqua può emettere suoni simili al grugnito di un maiale.
 
== Pesca ==
La loro posizione geografica è compresa tra:
Si cattura solo occasionalmente con [[pesca a strascico|reti a strascico]] e [[palamito|palamiti]], le carni sono buone, simili a quelle del [[Merluccius merluccius|nasello]] o del [[Gadus morhua|merluzzo]] ma non si incontra sui mercati.
*38° 48' 44" N a nord (Isola di Stromboli - Sciara del fuoco)
*15° 14' 35" E a est (Isola di Stromboli - località San Vincenzo)
*38° 21' 59" N a sud (Isola di Vulcano - Faro in località Gelso)
*[[File:Isole Eolie al tramonto viste dai monti Peloritani, Sicilia.JPG|thumb|Isole Eolie al tramonto viste dal [[monte Dinnammare]], [[Peloritani]]]]14° 20' 21" E a ovest (Isola di Alicudi - costa ovest)
 
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia di Lipari}}
 
=== La preistoria ===
{{Vedi anche|Cultura del Milazzese|Cultura di Capo Graziano|Cultura di Diana}}
 
La presenza umana nell'[[arcipelago]] risulta sin da epoca molto antica. Le genti preistoriche vennero infatti sicuramente attratte dalla presenza di grandi quantità di [[ossidiana]], sostanza vetrosa di origine vulcanica grazie alla quale le Eolie furono al centro di fiorenti rotte commerciali. I primi insediamenti si ebbero già nell'età [[Neolitico|neolitica]] tra il [[VI millennio a.C.|5500]] e il [[4000 a.C.]] precisamente a Lipari e Salina con tracce di vasi ceramici e ossidiana lavorata. L'[[ossidiana]], che a quei tempi era un materiale ricercatissimo in quanto tra i più taglienti materiali di cui l'uomo dell'epoca disponeva, alimentò dei traffici commerciali intensi: anche ad essi si deve ascrivere la notevole prosperità dell'Arcipelago in cui fioriscono strutture abitative e villaggi. L'ossidiana liparese è attestata in Sicilia, nell'[[Italia meridionale]], in [[Liguria]], in [[Provenza]] e in [[Dalmazia]]. A Lipari nacque così un insediamento di notevole ampiezza. L'ossidiana veniva anche trasportata a Salina dove veniva lavorata.
 
Sempre del neolitico sul pianoro di Rinicedda a [[Leni]] ([[Isola di Salina]]) sono stati scoperti i resti di una capanna con frammenti di impasto di argilla, non sono tuttavia presenti i tipici buchi per i pali posti per sorreggere le strutture delle capanne. Della stessa epoca è l'insediamento di Castellaro Vecchio a Lipari dove sono state trovate ceramiche appartenenti alla cultura di [[Stentinello]]. I vasi erano fabbricati a mano, perché il tornio ancor anon esisteva. Le forme sono semplici e le decorazioni ottenute usando le mani o dei punteruoli per graffiare la superficie. vi sono anche decorazioni colorate con fasce rosse importate dall'Italia meridionale. Delle fasi più evolute del neolitico è il ritrovamento proveniente dal promontorio del Milazzese a [[Isola di Panarea|Panarea]] di un frammento dipinto con lo ''stile di Serra d'Alto''. Nel [[IV millennio a.C.]], durante il periodo della ''cultura di Diana'' legata al villaggio di contrada Diana a [[Lipari (Italia)|Lipari]] sorsero degli insediamenti in tutte le isole eccetto [[Isola di Vulcano|Vulcano]].
 
Dell'[[età del rame]] (3000-2300 a.C.) vi sono tracce di capanne presso Filicudi, Panarea, Stromboli e Salina. A Stromboli sul Serro Fareddu si trova a 130 m di quota un inseriamento della facies di Pianoconte. Mentre a Panarea sul Piano Quartara sono state scoperte delle ceramiche della cultura di Malpasso-S. Ippolito.
 
Tra il [[XVI secolo a.C.|XVI]] e il [[XIV secolo a.C.]] le Eolie videro aumentare la loro importanza in quanto poste sulla rotta commerciale dei [[Metallo|metalli]]: in particolare sembra fosse scambiato lo [[Stagno (elemento chimico)|stagno]] che giungeva via mare dai lontani empori della [[Britannia]] e transitava per lo [[stretto di Messina]] verso oriente.
 
Agli inizi del secondo millennio a.C. in Sicilia si afferma la [[Cultura di Castelluccio]], mentre nelle Eolie si diffonde la cultura detta di Capo Graziano, dai rinvenimenti dell'isola di Filicudi. La medesima cultura è attestata anche a Lipari e l'abitato è formato di capanne circolari con pareti di pietre a secco, poste sulla rupe, quasi a strapiombo sul mare. Le forme ceramiche di questo periodo sono numerose e si trasformano nel tempo, attestando per il bronzo Medio un forte influsso della cultura di Thapsos detta cultura del Milazzese. Le influenze dalle aree della Sicilia centro meridionale perdurano sino al bronzo recente. Per l'età del Bronzo si rilevano anche importazioni dal mondo Miceneo e dal Vicino Oriente. Successivamente è documentata una diversa cultura, di tipo villanoviano con tombe in situle e in vasi biconici, detta dell'Ausonio I e dell'Ausonio II, perché propone forme attestate anche nella penisola Italiana e forse da essa importate. Lipari fu poi colonizzata da un gruppo di Greci (Cnidi e Rodii), intorno al [[580 a.C.]], e nel mondo greco si identificò l'Arcipelago con le isole ''[[Eolie cnidie|Eolie]]'', ''Αιόλιαι'', note ad Omero e considerate la dimora del dio dei venti, [[Eolo]].
 
=== Il periodo greco e romano ===
Anche nel periodo greco l'Arcipelago rappresentò un punto nodale di incontro tra Tirreni (Etruschi), Fenici (Cartaginesi) e Greci (sia di Grecia propria che della Magna Grecia e della Sicilia, con particolari legami con le città dello Stretto e con Siracusa). Le ricche necropoli di Lipara hanno restituito vasi e materiali di importazione dalla Grecia (di Corinto, di Atene e della Ionia) e produzioni locali sfarzose. Di particolare interesse sono sia le terrecotte (mascherette teatrali e pinakes votivi) che le produzioni vascolari nel IV sec. caratterizzate da crateri di importazione siceliota e campana e nel III da una pregevole produzione locale con ricco cromatismo.
 
Durante la prima guerra Punica le isole furono teatro degli scontri tra Roma e [[Cartagine]] e Lipara fu conquistata da Roma nel [[252]]. In epoca romana le Eolie divennero centri di commercio dello zolfo, dell'allume e del sale, del vino e del garum. Anche in questo caso le ricche oreficerie e i corredi tombali con olle di vetro e frammenti riconducibili a sarcofagi ed a statue funerarie dimostrano un buon livello di vita, probabilmente connesso alla diffusione del latifondo senatorio.
 
=== Le successive dominazioni ===
Nell'[[836]]-[[837]] l'arcipelago è assaltato dall'armata di [[al-Fadl ibn Yaʿqūb]] (poi sostituito a settembre dal nuovo governatore [[Aghlabidi|aghlabide]] [[Abū l-Aghlab Ibrāhīm b. ʿAbd Allāh b. al-Aghlab]], cugino dell'emiro [[Ziyadat Allah I]]). La flotta musulmana condotta da al-Fadl ibn Yaʿqūb devasta le Isole Eolie ed espugna diverse fortezze sulla costa settentrionale della Sicilia, tra cui la vicina [[Tindari|Tyndaris]]. Nell'[[XI secolo]] Lipari è conquistata dai [[Normanni]] che vi impostano una abazia benedettina e con Ruggero II la elevano a sede vescovile.
 
Nel [[1544]], quando la Spagna dichiara guerra alla Francia, il re francese [[Francesco I di Francia|Francesco I]] chiede aiuto al sultano ottomano [[Solimano il Magnifico]]. Questi manda una flotta comandata da [[Khayr al-Din Barbarossa]] che attacca le isole Eolie, uccidendo e deportando molti dei suoi abitanti. Secondo il suo disegno le Eolie avrebbero dovuto essere l'avamposto dal quale attaccare Napoli.
 
Nel corso dei secoli successivi l'arcipelago viene nuovamente popolato da comunità spagnole, siciliane e del resto d'Italia. In [[Borbone|epoca borbonica]] l'isola di Vulcano viene usata come [[colonia penale]] per l'estrazione coatta di [[allume]] e [[zolfo]].
 
== Origine dei nomi ==
Le isole prendono nome dal [[dio]] [[Eolo]] (''Àiolos'', ''Αἴολος'' in [[greco antico]]), re dei venti. Secondo la [[mitologia greca]], Eolo riparò su queste isole: viveva a [[Lipari (isola)|Lipari]] e riusciva a prevedere le [[meteorologia|condizioni del tempo]] e i venti osservando la forma del fumo sbuffato da un [[vulcano]] attivo, probabilmente Stromboli. Grazie a questa abilità, Eolo si guadagnò grande popolarità e la fama di re dei venti, dando alle isole il loro nome. Secondo [[Gaio Plinio Secondo|Plinio]], dai greci queste isole venivano chiamate anche ''Efestiadi'' (''Hephaistiàdēs'', ''Ἡφαιστιάδης'' ossia vulcanoidi) e conseguentemente, dai romani, assieme a ''Aeoliae'' e ''Lipari'', ''Volcaniae''.<ref>Plin. III, 92.</ref><ref>Per la corretta grafia della maggior parte dei toponimi in greco antico qui citati, cfr. p. es. : Lorenzo Rocci, ''Vocabolario greco-italiano'', 7ª ed., Roma - Città di Castello, Soc. Dante Alighieri - S. Lapi, 1952 ed edd. succ.; F. Schenkl e F. Brunetti, ''Dizionario greco - italiano / italiano - greco'', La Spezia, Melita, 1991, ISBN 88-403-6693-8.</ref> Il nome Lipari, invece, secondo il mito proverrebbe da [[Liparo]], eroe eponimo che colonizzò l'isola e ne divenne il re.<ref>[[Diodoro Siculo]], ''[[Bibliotheca historica]]'' (V 7,6).</ref>
 
* Lipari - In [[Lingua greca antica|greco antico]]: ''Lipàra'' (''Λιπάρα'' ossia grassa, fruttifera) o ''Meligunìs'' (''Μελιγουνίς'', nome che sembra far riferimento al [[miele]], in [[greco antico]] ''méli'', ''μέλι'').
* Salina - In greco antico ''Didỳmē'' (''Διδύμη'' ossia gemella, in riferimento alle due principali montagne dell'isola, simili tra loro). L'attuale nome si riferisce invece a un laghetto di acqua salata in località Lingua, un tempo usato come [[salina]].
* Vulcano - In greco antico ''Hierà'' (''Ἱερά'' ossia sacra). L'isola era consacrata al dio [[Efesto]], chiamato [[Vulcano (divinità)|Vulcano]] dai romani. Da questo deriva l'attuale nome dell'isola.
* Stromboli - In greco antico ''Stronghỳlē'' (''Στρογγύλη'' ossia rotonda).
* Filicudi - In greco antico ''Phoinicṑdēs'' (''Φοινικώδης'' ossia "delle palme") o ''Phoinicùssa'' (''Φοινικοῦσσα''); entrambi i nomi derivanti da ''fόinix'', ''φοῖνιξ'' che indica la [[Chamaerops humilis|palma nana]].
* Alicudi - In greco antico ''Ericṑdēs'' (''Ἐρικώδης'') o ''Ericùssa'' (''Ἐρικοῦσσα''), con riferimento alla pianta dell'[[erica]], in greco antico ''erìkē'' o ''eréikē'', ''ἐρίκη'' o ''ἐρείκη''.
* Panarea - In greco antico ''Euṑnymos'' (''Eὐώνυμος'' ossia "di buon nome, di buona fama"). Il nome attuale, di etimologia incerta, è attestato per la prima volta nella [[Cosmografia ravennate]] nel [[VI secolo|VI]]-[[VII secolo]] come ''Pagnarea''.
 
== Geologia ==
Le isole Eolie costituiscono un sistema vulcanico determinato dalla [[subduzione]] della [[litosfera]] oceanica sotto quella continentale, determinandone la fusione con liberazione di [[magma]] che, giunto in superficie, forma un [[arco insulare]], l'[[arco Eoliano]], lungo 200&nbsp;km e composto, oltre che dalle sette isole vulcaniche emerse, dai [[montagna sottomarina|monti sottomarini]] [[Alcione (montagna sottomarina)|Alcione]], [[Lametini (montagne sottomarine)|Lametini]], [[Palinuro (vulcano)|Palinuro]], [[Glabro]], [[Marsili]], [[Sisifo (montagna sottomarina)|Sisifo]], [[Eolo (montagna sottomarina)|Eolo]], [[Enarete (montagna sottomarina)|Enarete]]<ref>M.P. Marani, F. Gamberi, E. Bonatti (eds), "From seafloor to deep mantle: architecture of the Thyrrhenian backarc basin", ''Memorie descrittive della Carta Geologica d'Italia'', vol. XLIV, [[APAT]], Servizio Geologico d'Italia, 2004 {{collegamento interrotto|1=[http://www.apat.gov.it/_contentfiles/00145300/145347_memorie_LXIV.zip] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}.</ref>.
 
== Suddivisione amministrativa ==
Le isole dell'arcipelago eoliano appartengono amministrativamente a 4 comuni della [[provincia di Messina]]: [[Leni]], [[Malfa]] e [[Santa Marina Salina]] sono situate sull'[[isola di Salina]], mentre il [[Lipari (Italia)|comune di Lipari]] è costituito dalle rimanenti isole.
{| class="wikitable sortable"
|-----
! Comune
! Popolazione
|-----
|{{simbolo|Leni-Stemma.png|30}} [[Leni]]
|708
|-----
|{{simbolo|Lipari-Stemma.png|30}} [[Lipari (Italia)|Lipari]]
|11 549
|-----
|{{simbolo|Malfa-Stemma.png|30}} [[Malfa]]
|1 001
|-----
|{{simbolo|Santa Marina Salina-Stemma.png|30}} [[Santa Marina Salina]]
|894
|-----
|}
La più popolata è l'isola di Lipari. Seguono, nell'ordine, Salina, Vulcano, Stromboli, Panarea, Filicudi e Alicudi.
 
== Fauna ==
{{S sezione|biologia}}
Negli [[anni 1990|anni novanta]] il geologo siciliano Sergio Cucchiara ha identificato una nuova specie di [[lucertola]] sullo scoglio [[La Canna]], vicina a Filicudi: la ''[[Podarcis raffoneae]]'' sottospecie ''Cucchiarai'', registrata all'Università di Palermo ed anche al British Museum di Londra. Sono in seguito state riscontrate altre sottospecie di tale lucertola presso lo Scoglio Faraglione di Salina, Strombolicchio e l'isola di Vulcano.
Nell'anno [[2000]] le Isole Eolie sono state insignite del titolo di [[Patrimonio dell'Umanità]] da parte dell'[[UNESCO]], come riserva della biosfera nonché come patrimonio culturale.<ref>Il rischio che tale nomina potesse essere revocata, a causa delle attività di estrazione della pomice, sembra oggi scongiurato. {{collegamento interrotto|[http://www.carta.org/2008/11/le-eolie-rischiano-la-cancellazione-dallunesco/]|date=marzo 2018|bot=InternetArchiveBot}}[http://www.lipari.biz/notizia.asp?idNews=223][http://whc.unesco.org/en/decisions/1624]</ref>
 
== Trasporti ==
Sono raggiungibili con [[traghetto]] o [[aliscafo]] da [[Cefalù]], [[Capo d'Orlando]], [[Patti]], [[Vibo Valentia]], [[Messina]], [[Milazzo]], [[Palermo]], [[Sant'Agata di Militello]], [[Reggio Calabria]], [[Tropea]], [[Napoli]], Cetraro.
 
== Architettura ==
{{Vedi anche|Architettura eoliana}}
 
== Cultura ==
Le successive "culture" dell'arcipelago eoliano sono attestate e illustrate nel Museo Archeologico Regionale di Lipari, nel quale si susseguono materiali dall'età preistorica (sin dal 5000 a.C.) alla grecoromana (dal VI sec. a-C. al VI d.C.) e medievale (età bizantina e normanno-sveva) illustrate da una ricchissima produzione di testi specialistici e didattici <ref>{{cita web|url=http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/dirbenicult/database/page_musei/pagina_musei.asp?ID=26&IdSito=45&IdC=&IdS=&IdAS|titolo=Il castello di Lipari e il Museo|accesso=16 aprile 2016}})</ref> e nelle sue sedi distaccate di Filicudi e Panarea
Il Museo creato dal Luigi bernabò Brea e Madeleine Cavalier è formato da tre grandi edifici dedicati alla Preistoria, alla città greco-romana alle Iscrizioni e alla documentazione degli aspetti vulcanologici dell'Arcipelago.
 
== Galleria d'immagini ==
<gallery mode="packed" heights="150">
File:Aeolian Islands by Antonio De Maria .jpg|Golfo di Patti e Golfo di Milazzo al tramonto. Sulla destra si intravedono Vulcano e Lipari
File:Vulcano da osservatorio di lipari.jpg|Vista di [[Isola di Vulcano|Vulcano]] dall'osservatorio di Lipari
File:Delfini tra panarea e stromboli 2.jpg|Delfini tra [[Isola di Panarea|Panarea]] e [[Isola di Stromboli|Stromboli]]
File:Vista notturna dal cratere di Vulcano.jpg|Vista notturna delle Eolie
File:CataudoLameziaVedutaEolieDaLameziaIllustrata.jpg|Isole Eolie viste da [[Lamezia Terme]]
File:... guardare un po più in là!.jpg|Un'abitazione eoliana
File:Asini-Eolie.jpg|Gli asini rappresentano ancora un mezzo di trasporto nelle zone prive di strade, soprattutto delle isole minori
File:Aeolian Arc.jpg|Arco Eoliano, con linee di costa e isobate di 500 m. ''Isole Eolie'' in grigio e nome in carattere di colore nero; ''montagne sottomarine'' in carattere di colore rosso.
</gallery>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* TORTONESE E. (1975), ''Osteichthyes'' - Fauna d'Italia vol. XI, Calderini, Bologna
* Alessandra Dagostini, "Ali di Icaro e sogni", Villa D'Agri di Marsicovetere (PZ), Dibuono Edizioni, 2018, ISBN 9788899590284.
* COSTA F., (1991), ''Atlante dei pesci dei mari italiani'', Mursia, Milano
* Alessandra Dagostini, "Sotto il cielo delle Eolie", Villa D'Agri di Marsicovetere (PZ), Dibuono Edizioni, 2016, ISBN 9788899590048.
* Salvatore Spoto, ''Sicilia antica'', Newton & Compton Editori, Roma, ISBN 88-8289-750-8
* G. Bongiorno, ''Le isole del sogno'', 1989, in "Sicilia What's on".
* Francesco Longo, ''Il mare di pietra. Eolie o i 7 luoghi dello spirito'', Laterza, Bari-Roma, 2009.
* R. Zoss, ''Die Insel hinterm Mond'', Licorne, ''L'île derière la lune'', ISBN 9781620955680, ''The Island beyond the moon'', ISBN 9781618420855, e-book, 1992.
*Gin Racheli, ''Eolie. Natura, storia, arte, turismo'', Ugo Mursia Editore, Milano, 1987, ISBN 9788842523284
*Leopoldo Zagami, ''Le Isole Eolie tra leggenda e storia'', Pungitopo Editrice, Marina di Patti, 1993, ISBN 978-88-89244-11-9.
*Sergio Giani, ''Le piante medicinali delle Isole Eolie'', Pungitopo Editrice, Marina di Patti, 1996, ISBN 978-88-85328-52-5.
*Angelo Mammana, ''Le sorgenti delle isole Eolie'', Città del Sole Edizioni, Reggio Calabria, 2006, ISBN 978-88-73510-97-0.
*Jean Houel, ''Viaggio di un pittore alle Isole Eolie'', edizione a cura di Giuseppe Buzzanca e Lucio Falcone, Pungitopo Editrice, Marina di Patti, 2004, ISBN 88-89244-01-1.
*Luigi Salvatore d'Austria, ''Le Isole Eolie. Paesaggio e architettura nelle stampe dell'800'', Pungitopo Editrice, Marina di Patti, 2004, ISBN 978-88-89244-03-6.
*Alexandre Dumas, ''Viaggio nelle Eolie'', traduzione di Angelita La Spada, Pungitopo Editrice, Marina di Patti, 2007, ISBN 88-85328-74-1.
*Lucio Falcone - Angelita La Spada, ''Cucina eoliana'', Pungitopo Editrice, Marina di Patti, 2007, ISBN 88-85328-98-9.
*Clara Raimondi, ''Alle Eolie sulla scia di Ulisse. I diari dei grandi viaggiatori del passato'', Centro Studi Eoliano, Lipari, 2008, ISBN 978-88-90191-17-6.
*Michele Giacomantonio, ''Navigando nella storia delle Eolie'', Pungitopo Editrice, Marina di Patti, 2010, ISBN 978-88-89244-67-8.
*Massimo Marino, ''Era come andare sulla Luna. Il difficile viaggio degli emigranti eoliani: storie, immagini, documenti, dati'', Centro Studio Eoliano, Lipari, 2010, ISBN 978-88-73510-97-0.
*Giuseppe La Greca, ''Curzio Malaparte alle Isola Eolie. Vita al confino, amori, opere'', Centro Studi Eoliano, Lipari, 2012, ISBN 978-88-97088-01-1.
*Macrina Marilena Maffei, ''Donne di mare. Una storia sommersa dell'arcipelago eoliano'', Pungitopo Editrice, Marina di Patti, 2013, ISBN 978-88-97601-22-7.
*Pietro Lo Cascio, ''«Cose diverse dalle vulcaniche». Le Eolie dell'Ottocento esplorate da Mandralisca e altri naturalisti'', Pungitopo Editrice, Gioiosa Marea, 2014, ISBN 978-88-97601-39-5.
*M.A. Mastelloni, M.C. Martinelli, ''[http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/dirbenicult/info/pubblicazioni/Lipari/ISOLE%20EOLIE%20-%20Il%20Museo%20Archeologico.html Isole Eolie Lipari ll Museo Archeologico]'', Palermo 2015,
*M.A. Mastelloni, ''[http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/dirbenicult/info/pubblicazioni/Lipari/LIPARI%20-%20Archeologia%20e%20storia%20nella%20contrada%20Diana.html Le mura e la città]'', in M.A. Mastelloni, M.C. Martinelli, Lipari -Archeologia e storia nella contrada Diana, Palermo 2015,
 
== Voci correlate ==
* [[Arco Eoliano]]
* [[Eolie cnidie]]
* [[Isole della Sicilia]]
* [[Teatro del fuoco]]
* [[Vulcanismo di Lipari]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
*{{FishBase|1726|''Coelorinchus caelorhincus''|30.05.09}}
*{{cita web |titolo=Flora e vegetazione della Sicilia - Distretto Eolico |url=http://cambriasalvatore.wix.com/flora-della-sicilia#!distretto-eolico-/c1i6f }}
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