Storia del Partito Comunista Italiano (1921-1944) e Statistiche sui comuni italiani: differenze tra le pagine

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Di seguito alcune statistiche relative ai comuni d'Italia.
{{nota disambigua}}
{{Partito politico
|colore = red
|nome = Partito Comunista d'Italia
|logo = Partito Comunista d'Italia.png
|leader =  
*[[Amadeo Bordiga]] <small>(1921-1924)</small>
*[[Antonio Gramsci]] <small>(1924-1927)</small>
*[[Palmiro Togliatti]] <small>(1927-1934; 1938-1943)</small>
|segretario = &#32;
*[[Amadeo Bordiga]] <small>(1921-1923)</small>
*[[Angelo Tasca]] <small>(1923-1924)</small>
*[[Mauro Scoccimarro]] <small>(1923-1924)</small>
*[[Bruno Fortichiari]] <small>(1923-1924)</small>
*Giuseppe Vota <small>(1923-1924)</small>
*[[Palmiro Togliatti]] <small>(1923-1924; 1927-1934; 1939-1943)</small>
*[[Antonio Gramsci]] <small>(1924-1927)</small>
*[[Ruggero Grieco]] <small>(1934-1938)</small>
*[[Giuseppe Berti]] <small>(1938-1939)</small>
|presidente =
|vicesegretario =
|vicepresidente =
|coordinatore =
|portavoce =
|stato = ITA 1861-1946
|fondazione = 21 gennaio [[1921]]
|dissoluzione = 15 maggio [[1943]]
|sede = [[Porta Venezia (Milano)|Porta Venezia]] - [[Milano]], poi clandestino
|partito =
|ideologia = [[Comunismo]],<br />[[Marxismo-leninismo]]
|internazionale = [[Internazionale Comunista|Comintern]]
|collocazione = [[Estrema sinistra]]
|coalizione = Unità Proletaria ([[1924]])
|partito europeo =
|gruppo parlamentare europeo =
|seggi1 = {{Partito politico/seggi|19|535|red}}<small>([[Elezioni politiche italiane del 1924|1924]])
|seggi2 =
|seggi3 =
|seggi4 =
|testata = [[L'Ordine Nuovo]], poi [[l'Unità]]
|giovanile = [[Federazione Giovanile Comunista Italiana ]]
|iscritti =
|anno iscritti =
|colori =Rosso
|sito =
| confluito in = [[Partito Comunista Italiano]]
}}
<!-- ATTENZIONE! Il seguente template fu messo alla precedente versione della voce. Si reputa di sospenderne l'applicazione, in segno di collaborazione e buona volontà. Esso viene comunque tenuto PROVVISORIAMENTE nel codice della pagina, a monito per chi volesse riportare la pagina a versioni "private" ad uso e consumo di singole frazioni politiche. {{P|La voce è settata sulle teorie di gruppuscoli extraparlamentari critici verso il PCI, e vuole tendenziosamente far passare il concetto di un comunismo "buono e puro" (quale sarebbe quello di questo periodo) poi tradito dallo stalinismo di Togliatti. Al di là delle personali interpretazioni, il dato ufficiale è che questo partito è solo la prima fase del PCI (vedasi [[Partito Comunista Italiano#Congressi|numerazione dei Congressi]])|politica|febbraio 2009}}
{{NN|storia|febbraio 2009|La voce è basata solo su alcune delle fonti bibliografiche a piè pagina, lasciando le altre al ruolo di puro ornamento. In più, le fonti trascurate sono proprio quelle degli autori più noti, mentre si preferiscono autori e case editrici semisconosciute ed estremamente di parte.<br />ATTENZIONE! Come segnalato in discussione da Paola Michelangeli, la bibliografia appare taroccata.}} -->
 
== Statistiche sulla popolazione ==
Il '''Partito Comunista d'Italia''' è stato un [[partito politico]] italiano attivo legalmente dal [[1921]] al [[1926]] e clandestinamente dal 1926 al [[1943]], quando riprese l'attività legale come [[Partito Comunista Italiano]].<ref>[http://www.fondazionegramsci.org/arc_enti.htm L'archivio del Pcd'I]</ref> Avente sede a [[Milano]] nella palazzina di [[Porta Venezia (Milano)|Porta Venezia]], ebbe come organo di stampa quotidiano centrale ''Il Comunista'' fino al [[1922]] e, dal [[1924]], ''[[l'Unità]]''.
===Comuni italiani per popolazione===
{{Vedi anche|Comuni italiani per popolazione|Ultimi 100 comuni italiani per popolazione}}
 
{| class="wikitable"
== Le origini (1920-1921) ==
|-----
Il [[II Congresso dell'Internazionale Comunista|II Congresso del Comintern]] fra luglio e agosto del [[1920]] decide che i suoi membri avrebbero dovuto sottoscrivere 21 condizioni che prevedevano, fra l'altro, l'espulsione di ogni riformista e il mutamento di nome dei partiti in "Partito Comunista". In particolare il documento in questione stabiliva:
! Posizione
! Comune
! Abitanti
! Provincia
! Regione
|-----
|1º
|{{simbolo|Roma-Stemma.png|30}} [[Roma]]
|2.869.322
|{{IT-RM}}
|{{IT-LAZ}}
|-----
|Ultimo
|{{simbolo|Moncenisio-Stemma.png|30}} [[Moncenisio (Italia)|Moncenisio]]
|29
|{{IT-TO}}
|{{IT-PMN}}
|}
 
===Comuni italiani per densità di popolazione===
«La stampa periodica e non periodica e tutte le pubblicazioni di partito debbono essere completamente subordinate alla direzione del partito… bollare a fuoco, in modo sistematico e implacabile, non soltanto la borghesia ma anche i suoi complici, i riformisti di qualunque sfumatura… è assolutamente necessario combinare l’attività legale con quella clandestina… il partito comunista sarà in grado di compiere il proprio dovere soltanto se sarà organizzato il più possibile centralisticamente, se in esso dominerà una disciplina ferrea».
 
{| class="wikitable"
Alla fine del Congresso, il 27 agosto il presidente del Comintern [[Grigorij Evseevič Zinov'ev|Zinov'ev]] con [[Bucharin]] e [[Lenin]] inviavano al Psi e a «tutto il proletariato rivoluzionario» italiano l'invito a discutere al più presto in un Congresso le 21 condizioni. L'appello sarà pubblicato in Italia solo il 30 ottobre su ''[[L'Ordine Nuovo]]'', quindicinale socialista torinese diretto da [[Antonio Gramsci]].
|-----
! Posizione
! Comune
! Abitanti
! Superficie (km²)
! Densità (ab./km²)
! Provincia
! Regione
|-----
|1º
|{{simbolo|Casavatore-Stemma.png|30}} [[Casavatore]]
|18.732
|1,53
|12.243,14
|{{IT-NA}}
|{{IT-CAM}}
|-----
|Ultimo
|{{simbolo|Briga Alta-Stemma.png|30}} [[Briga Alta]]
|41
|52,18
|0,79
|{{IT-CN}}
|{{IT-PMN}}
|}
 
== Statistiche geografiche ==
Il 15 ottobre 1920 a [[Milano]] ha luogo una conferenza di tutti coloro che accettano senza riserve le 21 condizioni del Comintern. Si incontrano così gli astensionisti vicini ad [[Amadeo Bordiga]], gli ordinovisti di Gramsci e [[Massimalismo (politica)|massimalisti]] terzinternazionalisti come [[Egidio Gennari]], [[Bruno Fortichiari]] e [[Francesco Misiano]]. La conferenza si concluderà con l'approvazione del manifesto ''Ai Compagni e alle Sezioni del Partito Socialista Italiano''. Il manifesto si conclude con la proposta del cosiddetto programma di Milano in 10 punti ed è sottoscritto da Gramsci, Bordiga, Fortichiari, Misiano, [[Umberto Terracini]] e il segretario della [[Federazione Giovanile Socialista Italiana]], [[Luigi Polano]]. Nasce così la frazione comunista del Psi.
===Comuni italiani per superficie===
{{Vedi anche|Primi 100 comuni italiani per superficie|Ultimi 100 comuni italiani per superficie}}
 
{| class="wikitable"
Pochi giorni dopo inizia a circolare la cosiddetta ''Circolare [[Anselmo Marabini|Marabini]]-[[Antonio Graziadei|Graziadei]]'' che prova a far da ponte tra la frazione comunista e i massimalisti più anziani e titubanti a cambiare nome al Psi, proponendo il compromesso di «Partito Socialista Comunista d'Italia».
|-----
! Posizione
! Comune
! Superficie (km²)
! Provincia
! Regione
|-----
|1º
|{{simbolo|Roma-Stemma.png|30}} [[Roma]]
|1287,36
|{{IT-RM}}
|{{IT-LAZ}}
|-----
|Ultimo
|{{simbolo|Atrani-Stemma.png|30}} [[Atrani]]
|0,12
|{{IT-SA}}
|{{IT-CAM}}
|}
 
===Comuni italiani per altitudine (altezza del municipio)===
Si arriva così a [[Imola]], dove la frazione comunista e il gruppo vicino a Marabini e Graziadei tengono un convegno pre-congressuale il 28 e 29 novembre. Qui, nonostante frizioni e distanze che rischiano di far naufragare l'incontro, si redige la mozione comunista per il [[XVII Congresso del Partito Socialista Italiano|XVII Congresso socialista]]. La mozione è approvata all'unanimità grazie a una serie di reciproche rinunce: gli astensionisti bordighiani rinunciavano alla pregiudiziale anti-elezionista promettendo al contempo il proprio autoscioglimento, e però si stabiliva che la mozione di Imola era immodificabile e quindi al riparo da accordi dell'ultim'ora.
 
{| class="wikitable"
Da questo momento in poi iniziano due mesi non di semplice battaglia congressuale, ma di vera e propria costruzione di una corrente nazionale pronta a trasformarsi in partito se, come ci si aspetta, il [[Centrismo (marxismo)|centro]] vicino al leader [[Massimalismo (politica)|massimalista]] [[Giacinto Menotti Serrati]] non espellerà i riformisti di [[Filippo Turati]] riuniti nella corrente detta di ''Concentrazione''.
|-----
! Posizione
! Comune
! Altitudine
! Provincia
! Regione
|-----
|Massima altitudine
|{{simbolo|Sestriere-Stemma.png|30}} [[Sestriere]]
|2.035 [[s.l.m.]]
|{{IT-TO}}
|{{IT-PMN}}
|-----
|rowspan="2" |Minima altitudine
|{{simbolo|Jolanda di Savoia-Stemma.png|30}} [[Jolanda di Savoia (Italia)|Jolanda di Savoia]]
|<nowiki>-1</nowiki> s.l.m.
|{{IT-FE}}
|{{IT-EMR}}
|-----
|{{simbolo|Porto Viro-Stemma.png|30}} [[Porto Viro]]
|<nowiki>-1</nowiki> s.l.m.
|{{IT-RO}}
|{{IT-VEN}}
|}
 
===Comuni italiani per altitudine (altezza massima e minima del territorio)===
Nel comitato della frazione comunista troviamo Gramsci, Bordiga, Fortichiari, Misiano, Polano, Repossi e Terracini.
 
{| class="wikitable"
===Programma di Milano===
|-----
I 10 punti su cui si formò il Partito Comunista d'Italia:
! Posizione
* Nell'attuale regime capitalistico si sviluppa un sempre crescente contrasto fra le forze produttive ed i rapporti di produzione, dando origine all'antitesi di interessi ed alla lotta di classe tra il proletariato e la borghesia dominante.
! Comune
* Gli attuali rapporti di produzione sono protetti dal potere dello Stato borghese, che, fondato sul sistema rappresentativo della democrazia, costituisce l'organo per la difesa degli interessi della classe capitalistica.
! Altitudine
* Il proletariato non può infrangere né modificare il sistema dei rapporti capitalistici di produzione da cui deriva il suo sfruttamento, senza l'abbattimento violento del potere borghese.
! Provincia
* L'organo indispensabile della lotta rivoluzionaria del proletariato è il partito politico di classe. Il Partito Comunista, riunendo in sé la parte più avanzata e cosciente del proletariato, unifica gli sforzi delle masse lavoratrici, volgendosi dalle lotte per gli interessi di gruppi e per risultati contingenti alla lotta per la emancipazione rivoluzionaria del proletariato; esso ha il compito di diffondere nelle masse la coscienza rivoluzionaria, di organizzare i mezzi materiali di azione e di dirigere nello svolgimento della lotta il proletariato.
! Regione
* La guerra mondiale, causata dalle intime insanabili contraddizioni del sistema capitalistico che produssero l'imperialismo moderno, ha aperto la crisi di disgregazione del capitalismo in cui la lotta di classe non può che risolversi in conflitto armato fra le masse lavoratrici ed il potere degli Stati borghesi.
|-----
* Dopo l'abbattimento del potere borghese, il proletariato non può organizzarsi in classe dominante che con la distruzione dell'apparato sociale borghese e con la instaurazione della propria dittatura, ossia basando le rappresentanze elettive dello Stato sulla sola classe produttiva ed escludendo da ogni diritto politico la classe borghese.
|Massima altitudine
* La forma di rappresentanza politica dello Stato proletario è il sistema dei consigli dei lavoratori (operai e contadini), già in atto nella rivoluzione russa, inizio della rivoluzione proletaria mondiale e prima stabile realizzazione della dittatura proletaria.
|{{simbolo|Courmayeur-Stemma.png|30}} [[Courmayeur]]
* La necessaria difesa dello Stato proletario contro tutti i tentativi contro-rivoluzionari può essere assicurata solo col togliere alla borghesia ed ai partiti avversi alla dittatura proletaria ogni mezzo di agitazione e di propaganda politica, e con l'organizzazione armata del proletariato per respingere gli attacchi interni ed esterni.
|4.810,90 [[s.l.m.]]
* Solo lo Stato proletario potrà sistematicamente attuare tutte quelle successive misure di intervento nei rapporti dell'economia sociale con le quali si effettuerà la sostituzione del sistema capitalistico con la gestione collettiva della produzione e della distribuzione.
|{{IT-AO}}
* Per effetto di questa trasformazione economica e delle conseguenti trasformazioni di tutte le attività della vita sociale, eliminandosi la divisione della società in classi andrà anche eliminandosi la necessità dello Stato politico, il cui ingranaggio si ridurrà progressivamente a quello della razionale amministrazione delle attività umane.
|{{IT-VAO}}
|-----
|Minima altitudine
|{{simbolo|Jolanda di Savoia-Stemma.png|30}} [[Jolanda di Savoia (Italia)|Jolanda di Savoia]]
|<nowiki>-3,44</nowiki> s.l.m.
|{{IT-FE}}
|{{IT-EMR}}
|}
 
===Estremità geografiche===
== Primo congresso (1921) ==
{{Vedi anche|comuni alle estremità delle province italiane}}
[[File:Tesserapcd21.jpg|thumb|Particolare della prima tessera del PCdI]]
{{vedi anche|XVII Congresso del Partito Socialista Italiano|I Congresso del Partito Comunista d'Italia}}
Dopo sei giorni di discussioni, il 21 gennaio [[1921]] al teatro Goldoni di [[Livorno]], il presidente del Congresso socialista [[Giovanni Bacci]] comunica l'esito della consultazione:
* Votanti 172.487 su 216.337 (79,28%)
* Astenuti 981
* Mozione di [[Firenze]] o dei ''comunisti unitari'' 98.028 (57,16%)
* Mozione di Imola 58.783 (34,27%)
* Mozione di [[Reggio Emilia]] o di ''concentrazione'' 14.695 (8,57%)
 
{| class="wikitable sortable"
Bordiga, a nome della mozione comunista, dichiara che così il Psi si è posto fuori dal Comintern e invita chi ha votato la mozione di Imola a confluire al teatro San Marco per costituire il Partito Comunista d'Italia: avviene così la scissione di Livorno.
|-----
! Posizione
! Comune
! Coordinate
! Provincia
! Regione
|-----
|NORD
|{{simbolo|Predoi-Stemma.png|30}} [[Predoi]]
|47° 2' 31" N
|{{IT-BZ}}
|{{IT-TAA}}
|-----
|SUD
|{{simbolo|Lampedusa e Linosa-Stemma.png|30}} [[Lampedusa e Linosa]]
|35° 30' 11" N
|{{IT-AG}}
|{{IT-SIC}}
|-----
|OVEST
|{{simbolo|Bardonecchia-Stemma.png|30}} [[Bardonecchia]]
|6° 42' 0? E
|{{IT-TO}}
|{{IT-PMN}}
|-----
|EST
|{{simbolo|Otranto-Stemma.png|30}} [[Otranto]]
|18° 29' 0? E
|{{IT-LE}}
|{{IT-PUG}}
|}
 
===Comuni completamente insulari===
Il [[I Congresso del Partito Comunista d'Italia|I Congresso del PCd'I]] non dura molto e sarà più la passerella di comunisti italiani e stranieri (come [[Jules Humbert-Droz]] per la [[Svizzera]]) e vedrà Fortichiari proporre lo scioglimento della frazione comunista perché «ha esaurito il suo compito», [[Ortensia Bordiga]] portare il saluto delle donne comuniste e Polano annunciare che la Fgsi aderisce al nuovo partito. Il 27 gennaio, infatti, al [[VIII Congresso della Federazione Giovanile Socialista Italiana|Congresso di Firenze]] la Fgsi quasi all'unanimità muterà nome in [[Federazione Giovanile Comunista d'Italia]] (Fgcd'I). Nel pomeriggio del 21 è poi approvato il nuovo statuto che introduce la dicliplina ferrea e centralizzata di partito, come sempre auspicato da Lenin. Il nuovo Comitato Centrale conta appena 15 membri di cui 5 costituiscono il Comitato Esecutivo che risiederà a Milano e continuerà a pubblicare il bisettimanale ''Il Comunista'' che dall'11 ottobre successivo sarà quotidiano.
 
====Comuni formati interamente da una o più isole (senza confini terrestri con altri comuni)====
Nel Ce del Pcd'I il lavoro è collegiale, tuttavia è evidente che il capo indiscusso è Bordiga che con Terracini e [[Ruggero Grieco]] costituisce il nucleo politico e organizzativo vero e proprio; Repossi dirige il Comitato Sindacale, mentre a Fortichiari va il cosiddetto «Ufficio 1°» o lavoro «illegale».
{| class="wikitable sortable"
|-----
! Comune
! Provincia
! Regione
|-----
|{{simbolo|Capraia Isola-Stemma.png|30}} [[Capraia Isola]]
|{{IT-LI}}
|{{IT-TOS}}
|-----
|{{simbolo|Carloforte-Stemma.png|30}} [[Carloforte]]
|[[Provincia del Sud Sardegna|Sud Sardegna]]
|{{IT-SAR}}
|-----
|{{simbolo|Favignana-Stemma.png|30}} [[Favignana (Italia)|Favignana]]
|{{IT-TP}}
|{{IT-SIC}}
|-----
|{{simbolo|Isola del Giglio-Stemma.png|30}} [[Isola del Giglio]]
|{{IT-GR}}
|{{IT-TOS}}
|-----
|{{simbolo|Isole Tremiti-Stemma.png|30}} [[Isole Tremiti]]
|{{IT-FG}}
|{{IT-PUG}}
|-----
|{{simbolo|La Maddalena-Stemma.png|30}} [[La Maddalena]]
|{{IT-SS}}
|{{IT-SAR}}
|-----
|{{simbolo|Lampedusa e Linosa-Stemma.png|30}} [[Lampedusa e Linosa]]
|{{IT-AG}}
|{{IT-SIC}}
|-----
|{{simbolo|Lipari-Stemma.png|30}} [[Lipari (Italia)|Lipari]]
|{{IT-ME}}
|{{IT-SIC}}
|-----
|{{simbolo|Monte Isola-Stemma.png|30}} [[Monte Isola]]<ref>È l'unico comune insulare italiano su un'isola lacustre.</ref>
|{{IT-BS}}
|{{IT-LOM}}
|-----
|{{simbolo|Pantelleria-Stemma.png|30}}[[Pantelleria]]
|{{IT-TP}}
|{{IT-SIC}}
|-----
|{{simbolo|Ponza-Stemma.png|30}} [[Ponza]]
|{{IT-LT}}
|{{IT-LAZ}}
|-----
|{{simbolo|Procida-Stemma.png|30}} [[Procida]]
|{{IT-NA}}
|{{IT-CAM}}
|-----
|{{simbolo|Ustica-Stemma.png|30}} [[Ustica]]
|{{IT-PA}}
|{{IT-SIC}}
|-----
|{{simbolo|Ventotene-Stemma.png|30}} [[Ventotene]]
|{{IT-LT}}
|{{IT-LAZ}}
|}
 
====Comuni posti interamente su isole (con confini terrestri con altri comuni)====
Dal 26 al 28 febbraio si terrà sempre a Livorno anche il V Congresso della Cgl dove l'ordine del giorno [[Angelo Tasca|Tasca]]-Repossi-Misiano per i comunisti otterrà 432.558 voti pari al 23,15%. I comunisti pertanto si costituiscono in corrente di un sindacato che resta in maggioranza a riformisti e massimalisti.
 
* 385 comuni in [[Sicilia]]
== Denominazione e prima organizzazione ==
* 377 comuni in [[Sardegna]]
[[File:Bordiga.gif|left|thumb|[[Amadeo Bordiga]]]]
* 7 comuni posti sull'[[Isola d'Elba]]
L'Internazionale Comunista era all'epoca concepita, secondo una tesi fortemente sostenuta da [[Lenin]], come un'organizzazione politica nettamente separata e contrapposta al campo politico borghese e con un alto livello di centralizzazione. Come è scritto nella 16ª condizione per aderire alla Terza Internazionale «l'Internazionale Comunista, che agisce fra le condizioni della più aspra guerra civile, deve essere costruita in maniera di gran lunga più centralizzata di quel che fosse la Seconda Internazionale. Com'è naturale però l'Internazionale Comunista, e il suo Comitato Esecutivo debbono, nella loro attività complessiva, tener conto delle diverse condizioni fra cui sono costretti a lavorare ed a combattere i singoli partiti, e debbono prendere deliberazioni di validità generale soltanto in quelle questioni in cui simili deliberazioni siano possibili». E nella 17ª si aggiunge che «Conforme a ciò tutti i partiti che vogliono appartenere all'Internazionale Comunista, debbono cambiare il loro nome.
{| class="wikitable sortable"
|-----
! Comune
! Provincia
! Regione
|-----
|{{simbolo|Campo nell'Elba-Stemma.png|30}} [[Campo nell'Elba]]
|{{IT-LI}}
|{{IT-TOS}}
|-----
|{{simbolo|Capoliveri-Stemma.png|30}} [[Capoliveri]]
|{{IT-LI}}
|{{IT-TOS}}
|-----
|{{simbolo|Marciana (Italia)-Stemma.png|30}} [[Marciana (Italia)|Marciana]]
|{{IT-LI}}
|{{IT-TOS}}
|-----
|{{simbolo|Marciana Marina-Stemma.png|30}} [[Marciana Marina]]
|{{IT-LI}}
|{{IT-TOS}}
|-----
|{{simbolo|Porto Azzurro-Stemma.png|30}} [[Porto Azzurro]]
|{{IT-LI}}
|{{IT-TOS}}
|-----
|{{simbolo|Portoferraio-Stemma.png|30}} [[Portoferraio]]
|{{IT-LI}}
|{{IT-TOS}}
|-----
|{{simbolo|Comune-di-Rio-Stemma.png|30}} [[Rio (Italia)|Rio]]
|{{IT-LI}}
|{{IT-TOS}}
|}
 
* 6 comuni posti sull'[[Isola d'Ischia]]
Qualunque partito voglia appartenere all'Internazionale Comunista, deve portare il nome: PARTITO COMUNISTA del paese così e così (Sezione della Terza Internazionale)». Di qui la scelta per la sezione italiana di "Partito Comunista d'Italia (Sezione della Internazionale Comunista)" o PCd'I. L'idea era anche quella di portare una chiarezza fra i marxisti nel mondo allo sbando fin dallo scoppio della Prima guerra mondiale. Spiega infatti ancora la 17ª condizione: «La questione del nome non è soltanto questione formale, ma questione politica di grande importanza. L'Internazionale Comunista ha dichiarato la guerra a tutto il mondo borghese e a tutti i partiti socialdemocratici gialli. È necessario che a ogni semplice lavoratore sia chiara la differenza tra i Partiti Comunisti e gli antichi partiti ufficiali “Socialdemocratici” e “Socialisti” che hanno tradito la bandiera della classe operaia».
{| class="wikitable sortable"
|-----
! Comune
! Provincia
! Regione
|-----
|{{simbolo|Barano d'Ischia-Stemma.png|30}} [[Barano d'Ischia]]
|{{IT-NA}}
|{{IT-CAM}}
|-----
|{{simbolo|Casamicciola Terme-Stemma.png|30}} [[Casamicciola Terme]]
|{{IT-NA}}
|{{IT-CAM}}
|-----
|{{simbolo|Forio-Stemma.png|30}} [[Forio]]
|{{IT-NA}}
|{{IT-CAM}}
|-----
|{{simbolo|Ischia-Stemma.png|30}} [[Ischia (Italia)|Ischia]]
|{{IT-NA}}
|{{IT-CAM}}
|-----
|{{simbolo|Lacco Ameno-Stemma.png|30}} [[Lacco Ameno]]
|{{IT-NA}}
|{{IT-CAM}}
|-----
|{{simbolo|Serrara Fontana-Stemma.png|30}} [[Serrara Fontana]]
|{{IT-NA}}
|{{IT-CAM}}
|}
 
* 3 comuni posti sull'[[Isola di Salina]]
Tale denominazione ufficiale rimase fino al 1943, quando sarà sciolta l'Internazionale Comunista rendendo le sue ex sezioni formalmente indipendenti del tutto.
{| class="wikitable sortable"
|-----
! Comune
! Provincia
! Regione
|-----
|{{simbolo|Leni-Stemma.png|30}} [[Leni]]
|{{IT-ME}}
|{{IT-SIC}}
|-----
|{{simbolo|Malfa-Stemma.png|30}} [[Malfa]]
|{{IT-ME}}
|{{IT-SIC}}
|-----
|{{simbolo|Santa Marina Salina-Stemma.png|30}} [[Santa Marina Salina]]
|{{IT-ME}}
|{{IT-SIC}}
|-----
|}
 
* 2 comuni posti sull'[[Isola di Capri]]
Fin dalla sua nascita il partito compì un grande sforzo per organizzarsi su basi che non fossero una semplice riproduzione di quelle dei partiti tradizionali. In particolare, il partito riprese alcuni temi che erano stati già caratteristici della battaglia all'interno del PSI: si riteneva fosse necessario dar vita ad un ambiente ferocemente avverso alla [[società (sociologia)|società]] [[borghesia|borghese]], e già anticipatore della società futura. Il proposito non appariva come [[utopia|utopistico]], dato che già nel mondo della produzione certe strutture erano viste in funzione di un risultato futuro.
{| class="wikitable sortable"
|-----
! Comune
! Provincia
! Regione
|-----
|{{simbolo|Anacapri-Stemma.png|30}} [[Anacapri]]
|{{IT-NA}}
|{{IT-CAM}}
|-----
|{{simbolo|Capri-Stemma.png|30}} [[Capri (Italia)|Capri]]
|{{IT-NA}}
|{{IT-CAM}}
|}
 
===Comuni confinanti con due stati===
In due articoli del 1921<ref>[http://www.marxists.org/italiano/bordiga/1921/4/15-parcl.htm Partito e Classe]</ref><ref>[http://www.marxists.org/italiano/bordiga/1921/5/31-paraz.htm Partito e Azione di Classe]</ref> questo concetto fu sviluppato da Bordiga fino al punto di affermare che l'organo partito non era una semplice parte della classe [[proletariato|proletaria]], ma già una struttura al di là delle classi, già adatta a una società senza di esse. La [[rivoluzione]] non era infatti vista come un problema di forme organizzative ma di forza; essa non si sarebbe dovuta "fare", secondo un velleitarismo infantile, ma si doveva "dirigere", con un rovesciamento della prassi. Dal punto di vista organizzativo, dunque, il partito doveva abbandonare la [[democrazia]] elettiva e le [[gerarchia|gerarchie]] interne, e funzionare "organicamente", cioè come un [[organismo]] [[biologia|biologico]], con le sue parti, cioè [[cellula|cellule]] e organi differenziati che però partecipassero insieme al tutto. Al «centralismo organico» di Bordiga, si preferirà il «centralismo democratico» introdotto dai bolscevichi e fatto proprio dal Pcd'I al III Congresso. Gramsci stesso ragionerà intorno ai due sistemi nei suoi ''Quaderni del carcere'' difendendo quello democratico.
 
4 comuni italiani confinano con due stati:
Essendo concepito come una sezione territoriale dell'Internazionale Comunista, il partito adottò lo stesso programma, la stessa struttura di partito, e la stessa tattica adottate al II Congresso del Comintern nel 1920. Il programma ufficiale in 10 punti, iniziava con quello sulla natura intrinsecamente catastrofica del sistema [[capitalismo|capitalistico]], e terminava con quello sull'estinzione dello [[Stato]]. Ricalcava in modo sintetico il modello che [[Lenin]] aveva tratteggiato per il partito [[Russia|russo]].
*[[Courmayeur]] con [[Francia]] e [[Svizzera]]
*[[Curon Venosta]] con [[Svizzera]] e [[Austria]]
*[[Tarvisio]] con [[Austria]] e [[Slovenia]]
* [[Malles Venosta]] con [[Austria]] e [[Svizzera]]
 
==Altro==
Per qualche tempo tale relativa identità non sembrò incrinarsi, ma il rapido avanzare della reazione in [[Europa]] provocò nel partito russo, e di conseguenza nell'Internazionale Comunista, una variazione in senso democratico della tattica generale, specie dal punto di vista della possibilità, fino a quel momento negata, di alleanze con i partiti socialdemocratici e anche radical-borghesi. Ciò provocò all'interno del partito fin dal 1922 una tensione fra la maggioranza di sinistra e le correnti di minoranza, che nel 1924 assommavano al 16% per la destra e all'11% per il centro, sostenute dall'Internazionale Comunista: emblematico fu il braccio di ferro del [[1923]] e [[1924]] fra il Pcd'I e la "centrale" a causa della scissione dell'ala riformista del PSI, avvenuta nel [[1922]], che spinse il Comintern a porre con forza il tema della riunificazione coi socialisti [[Massimalismo (politica)|massimalisti]] di [[Giacinto Menotti Serrati|Serrati]]. A quel punto, le proposte di tesi presentate dalla sinistra cominciarono a non essere più accettate, e il [[conflitto (sociologia)|conflitto]] divenne viepiù insanabile.
===Comuni con nomi di personalità illustri===
Il nome di alcuni comuni deriva, in tutto o in parte, da quello di famiglie o personaggi famosi a cui sono legati. Ad esempio (escludendo i santi cattolici):
*[[Albaredo Arnaboldi]], chiamata così in onore della famiglia Arnaboldi, che vi aveva grandi possedimenti.
*[[Alessandria]], chiamata così in onore di [[papa Alessandro III]].
*[[Alessandria del Carretto]], chiamata così in onore del marchese Alessandro Pignone del Carretto, che la fondò nel XVII secolo.
*[[Alessandria della Rocca]], chiamata così in onore di Alessandro Presti, antico proprietario del feudo su cui oggi sorge il comune.
*[[Alfiano Natta]], chiamata così in onore della [[Natta (famiglia)|famiglia Natta]], che ne fu feudataria.
*[[Andorno Micca]], chiamata così in onore del militare [[Pietro Micca]].
*[[Arquà Petrarca]], chiamata così in onore di [[Francesco Petrarca]], che vi trascorse gli ultimi anni della sua vita.
*[[Bentivoglio (Italia)|Bentivoglio]], chiamata così in onore della [[Bentivoglio (famiglia)|omonima famiglia]], che vi edificò un castello.
*[[Borgia (Italia)|Borgia]], chiamata così in onore della famiglia [[Borgia]].
*[[Borgo Virgilio]], chiamata così in onore del poeta romano [[Publio Virgilio Marone]], nato ad Andes (attuale Pietole Vecchia).
*[[Bosisio Parini]], chiamata così in onore del poeta e letterato [[Giuseppe Parini]].
*[[Brunico]], chiamata così in onore del vescovo [[Bruno von Kirchberg]], che la fondò nel [[1250]].
*[[Carlentini]], chiamata così in onore dell'imperatore [[Carlo V d'Asburgo]].
*[[Carloforte]], chiamata così in onore del re [[Carlo Emanuele III di Savoia]].
*[[Carlopoli]], chiamata così in onore del conte Carlo Cicala, proprietario del feudo su cui sorse.
*[[Capo d'Orlando]], chiamata così in onore del paladino [[Orlando (paladino)|Orlando]].
*[[Cappella de' Picenardi]], chiamata così in onore della famiglia [[Sommi Picenardi|Picenardi]], che vi ebbe notevoli possedimenti.
*[[Caprese Michelangelo]], chiamata così in onore dello scultore, pittore, architetto e poeta rinascimentale [[Michelangelo Buonarroti]].
*[[Cassano Spinola]], chiamata così in onore della famiglia [[Spinola]], che ne fu feudataria.
*[[Castagneto Carducci]], chiamata così in onore del poeta [[Giosuè Carducci]].
*[[Castel Giorgio]], chiamata così in onore di Giorgio della Rovere, [[vescovo di Orvieto]], che la fondò.
*[[Castel Madama]], chiamata così in onore di [[Margherita d'Austria]] che vi visse per diversi anni dopo aver ricevuto in dote il locale feudo.
*[[Castel Rozzone]], chiamata così in onore della famiglia Rozzone, che resse quelle terre e vi costruì un castello.
*[[Castel Vittorio]], chiamata così in onore di [[Vittorio Emanuele II di Savoia]], all'epoca principe ereditario e poi [[Regno d'Italia (1861-1946)|re d'Italia]].
*[[Castelguglielmo]], chiamata così in onore di Guglielo III degli [[Adelardi]] Marcheselli, governatore di [[Ferrara]], che ne ricostruì il castello nel [[1146]].
*[[Castellar Guidobono]], chiamata così in onore della famiglia Guidobono Cavalchini di Monleale, che ne fu feudataria.
*[[Castell'Umberto]], chiamata così in onore dell'allora principe ereditario [[Umberto I]].
*[[Castelnuovo Don Bosco]], chiamata così in onore di [[san Giovanni Bosco]], nativo del posto.
*[[Castelvisconti]], chiamata così in onore della famiglia [[Visconti]], che ne fu feudataria.
*[[Castiglione del Genovesi]], chiamata così in onore del filosofo ed economista [[Antonio Genovesi]].
*[[Castiglione Messer Raimondo]], chiamata così in onore del condottiero [[Raimondo Caldora]], che ne fu feudatario.
*[[Castrofilippo]], chiamata così in onore del re [[Filippo II di Spagna]].
*[[Cava Manara]], chiamata così in onore di [[Luciano Manara]], patriota italiano che qui combatté strenuamente nel [[1849]].
*[[Cefalà Diana]], chiamata così in onore della famiglia Diana, che la fondò nel [[XVIII secolo]].
*[[Cerda]], chiamata così in onore della famiglia de la Cerda, che ne fu feudataria.
*[[Cerreto Guidi]], chiamata così in onore della famiglia [[Guidi]], che vi edificò un castello.
*[[Chiaramonte Gulfi]], chiamata così in onore del conte [[Manfredi III Chiaramonte]], che la fondò nel [[1296]].
*[[Chiusa Sclafani]], chiamata così in onore del conte [[Matteo Sclafani]], che la fondò nel [[1320]].
*[[Ciampino]], chiamata così in onore del prelato e scienziato [[Giovanni Giustino Ciampini]], che possedeva il casale da cui nacque la città.
*[[Cingia de' Botti]], chiamata così in onore della famiglia Botti, che vi ebbe notevoli possedimenti.
*[[Civitella Messer Raimondo]], chiamata così in onore del condottiero [[Raimondo d'Annecchino]], che ne fu feudatario.
*[[Colleretto Giacosa]], chiamata così in onore del librettista, drammaturgo e scrittore [[Giuseppe Giacosa]].
*[[Collesalvetti]], chiamata così in onore di tale Salvetto, che fu proprietario dei terreni sui cui sorge il centro.
*[[Coreglia Antelminelli]], chiamata così in onore della famiglia [[Antelminelli]].
*[[Corridonia]], chiamata così in onore del sindacalista e interventista [[Filippo Corridoni]].
*[[Corte de' Cortesi con Cignone]], chiamata così in onore della famiglia Cortesi, che la possedette.
*[[Corteno Golgi]], chiamata così in onore dello scienziato e medico [[Camillo Golgi]].
*[[Fabrizia]], chiamata così in onore di Fabrizio [[Carafa]], che la fondò.
*[[Fiesso Umbertiano]], chiamata così in onore dell'allora principe ereditario [[Umberto I]], che si distinse al comando del 49º Reggimento di fanteria nel [[Quadrilatero fortificato]].
*[[Gravina di Catania]], chiamata così in onore del feudatario Giacomo Gravina, che nel XVII secolo ne divenne principe.
*[[Grazzano Badoglio]], chiamata così in onore del generale e primo ministro [[Pietro Badoglio]].
*[[Grinzane Cavour]], chiamata così in onore dello statista [[Camillo Benso conte di Cavour]], che ne fu sindaco per 17 anni.
*[[Grizzana Morandi]], chiamata così in onore del pittore [[Giorgio Morandi]].
*[[Gropello Cairoli]], chiamata così in onore del medico [[Carlo Cairoli]].
*[[Gudo Visconti]], chiamata così in onore della famiglia [[Visconti]], che vi fece edificare un castello.
*[[Guidonia Montecelio]], chiamata così in onore del generale [[Alessandro Guidoni]].
*[[Incisa Scapaccino]], chiamata così in onore del carabiniere [[Giovanni Battista Scapaccino]].
*[[Isola Dovarese]], chiamata così in onore della famiglia [[Dovara]], che ne fu feudataria.
*[[Jolanda di Savoia (Italia)|Jolanda di Savoia]], chiamata così in onore della principessa [[Iolanda Margherita di Savoia|Iolanda di Savoia]], figlia del re [[Vittorio Emanuele III]] e di [[Elena del Montenegro]].
*[[Joppolo Giancaxio]], chiamata così in onore di Rosalia Joppolo, moglie di Calogero Gabriele Colonna, duca di Cesarò, che la fondò.
*[[Lascari]], chiamata così in onore della [[Ventimiglia (famiglia)|famiglia Ventimiglia]], la quale vantava discendenza dalla dinastia dei [[Lascaris]].
*[[Lercara Friddi]], chiamata così in onore della [[Lercari (famiglia)|famiglia Lercari]].
*[[Licciana Nardi]], chiamata così in onore dei fratelli [[Biagio Nardi|Biagio]] e [[Anacarsi Nardi]], patrioti.
*[[Livorno Ferraris]], chiamata così in onore di [[Galileo Ferraris]], ingegnere e senatore del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]].
*[[Lucignano]], chiamata così in onore di [[Lucio Licinio Lucullo]], che vi fondò un ''castrum''.
*[[Mafalda (Italia)|Mafalda]], chiamata così in onore della principessa [[Mafalda di Savoia]], figlia del re [[Vittorio Emanuele III]] e di [[Elena del Montenegro]].
*[[Maiolati Spontini]], chiamata così in onore di [[Gaspare Spontini]], compositore e musicista ivi nato nel [[1774]].
*[[Maletto]], chiamata così in onore di [[Manfredi Maletta]], che fortificò il castello attorno a cui sorse il paese.
*[[Manfredonia]], chiamata così in onore di [[Manfredi di Sicilia]], che la fondò il giorno di [[san Giorgio]] del [[1256]].
*[[Maniace]], chiamata così in onore del condottiero bizantino [[Giorgio Maniace]].
*[[Margherita di Savoia (Italia)|Margherita di Savoia]], chiamata così in onore della consorte del re del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] [[Umberto I]], [[Margherita di Savoia]].
*[[Marianopoli]], chiamata così in onore del barone Mariano Della Scala, che la fondò nel [[1726]].
*[[Mezzana Bigli]], chiamata così in onore della famiglia Bigli, che ne fu feudataria
*[[Milena (Italia)|Milena]], chiamata così in onore della regina [[Milena del Montenegro]].
*[[Mirabella Imbaccari]], chiamata così in onore della nobildonna Eleonora Mirabella, sposa del barone Giuseppe Maria Paternò, il quale fondò la città nel [[1610]].
*[[Montaldo Scarampi]], chiamata così in onore della famiglia [[Scarampi]].
*[[Monteflavio]], chiamata così in onore del cardinale [[Flavio Orsini]], che la fondò nel [[1570]].
*[[Monteleone Rocca Doria]], chiamata così in onore della famiglia [[Doria]], che vi possedevano un castello.
*[[Monticelli Brusati]], chiamata così in onore della famiglia Brusati, che fu principale feudataria della zona.
*[[Morra De Sanctis]], chiamata così in onore dello storico e critico letterario [[Francesco De Sanctis]].
*[[Motta Camastra]], chiamata così in onore di [[Giuseppe Lanza, duca di Camastra]].
*[[Motta Visconti]], chiamata così in onore della famiglia [[Visconti]], che ne fu feudataria.
*[[Paderno Ponchielli]], chiamata così in onore del compositore [[Amilcare Ponchielli]], nativo del posto.
*[[Peschiera Borromeo]], chiamata così in onore della famiglia [[Borromeo]], che vi fissò la propria residenza estiva.
*[[Pienza]], chiamata così in onore di [[Papa Pio II]] (al secolo [[Enea Silvio Piccolomini]]) che vi nacque e la fece completamente ristrutturare.
*[[Pietra de' Giorgi]], chiamata così in onore della famiglia Giorgi di Ferentino, che ne fu feudataria.
*[[Pietrasanta]], chiamata così in onore del podestà di [[Lucca]] Guiscardo da Pietrasanta, che la fondò nel [[XIII secolo]].
*[[Pieve Emanuele]], chiamata così in onore del re [[Vittorio Emanuele II]].
*[[Porto Empedocle]], chiamata così in onore del filosofo [[Empedocle]], vissuto nel V secolo a.C.
*[[Priolo Gargallo]], chiamata così in onore del poeta ed erudito [[Tommaso Gargallo]], che la fondò nel [[1807]].
*[[Premosello-Chiovenda]], chiamata così in onore del giurista [[Giuseppe Chiovenda]].
*[[Ribera]], chiamata così in onore di Maria Afán de Ribera, principessa di Paternò, moglie del fondatore [[Luigi Guglielmo I Moncada]].
*[[Riese Pio X]], chiamata così in onore di [[papa Pio X]], venerato come santo, ivi nato nel [[1835]].
*[[Rocca de' Baldi]], chiamata così in onore di Ubaldo di Morozzo, che vi costruì una torre.
*[[Rocca de' Giorgi]], chiamata così in onore della famiglia Giorgi di Ferentino, che ne fu feudataria.
*[[Rocca Grimalda]], chiamata così in onore della [[Grimaldi (famiglia)|famiglia Grimaldi]], che la possedette fino al [[XIX secolo]].
*[[Rocca Pia]], chiamata così in onore di [[Maria Pia di Savoia]], figlia di [[Vittorio Emanuele II]].
*[[Roccalumera]], chiamata così in onore della famiglia La Rocca, che ne fu feudataria.
*[[Roggiano Gravina]], chiamata così in onore del letterato [[Giovanni Vincenzo Gravina]], ivi nato nel [[1664]].
*[[Sagliano Micca]], chiamata così in onore del militare [[Pietro Micca]].
*[[San Giorgio Scarampi]], chiamata così in onore della famiglia [[Scarampi]].
*[[San Mauro Pascoli]], chiamata così in onore del poeta [[Giovanni Pascoli]].
*[[San Nicola Manfredi]], chiamata così in onore dell'ultimo re svevo [[Manfredi di Sicilia]].
*[[San Pietro Clarenza]], chiamata così in onore di Giuseppe Mario Clarenza, che la acquistò nel [[1779]].
*[[Santa Teresa Gallura]], chiamata così in onore della regina [[Maria Teresa d'Asburgo-Este (1773-1832)|Maria Teresa d'Asburgo-Este]].
*[[Santo Stefano di Camastra]], chiamata così in onore di [[Giuseppe Lanza, duca di Camastra]].
*[[Sasso Marconi]], chiamata così in onore del fisico [[Guglielmo Marconi]], [[Premio Nobel]].
*[[Savelli]], chiamata così in onore di [[Carlotta Savelli]], nobildonna che concesse i terreni dove sorge la città ai cittadini sfollati dal terremoto.
*[[Savoia di Lucania]], chiamata così in onore della famiglia [[Casa Savoia|Savoia]].
*[[Sogliano Cavour]], chiamata così in onore di [[Camillo Benso, conte di Cavour]], primo presidente del Consiglio dei ministri dell'Italia unita.
*[[Sotto il Monte Giovanni XXIII]], chiamata così in onore di [[papa Giovanni XXIII]], ivi nato nel [[1881]].
*[[Terranuova Bracciolini]], chiamata così in onore dell'umanista e storico [[Poggio Bracciolini]].
*[[Torre Beretti e Castellaro]], chiamata così in onore della famiglia Beretta, che ne fu signora.
*[[Torre Cajetani]], chiamata così in onore della famiglia [[Caetani]], che la annoverò tra i propri domini.
*[[Torre de' Negri]], chiamata così in onore della famiglia Negri, che ne fu feudataria.
*[[Torre de' Picenardi]], chiamata così in onore della famiglia [[Sommi Picenardi|Picenardi]], che vi ebbe notevoli possedimenti.
*[[Torre di Mosto]], chiamata così in onore della famiglia [[da Mosto]], che la ricostruì dopo la distruzione attuata dagli Ungari nel [[1411]].
*[[Torre di Ruggiero]], chiamata così in onore del conte [[Ruggero I di Sicilia]], che la fondò unendo diversi abitati preesistenti.
*[[Torre Pallavicina]], chiamata così in onore del marchese [[Pallavicino]], che ne ebbe il possesso.
*[[Umbertide]], chiamata così in onore dell'allora principe ereditario [[Umberto I]].
*[[Urbania]], chiamata così in onore di [[papa Urbano VIII]].
*[[Valguarnera Caropepe]], chiamata così in onore del conte Giovanni Valguarnera di Assoro, che ricevette nel [[1549]] il permesso di popolarne il feudo.
*[[Vallelunga Pratameno]], chiamata così in onore del duca di Pratameno, che la fondò nel [[1623]].
*[[Varano de' Melegari]], chiamata così in onore della gens Varia, proprietaria di terre nei pressi del torrente Ceno, e della famiglia Melegari, dinastia di notai al servizio dei Pallavicino.
*[[Verrua Savoia]], chiamata così in onore della famiglia [[Casa Savoia|Savoia]].
*[[Villa Biscossi]], chiamata così in onore della famiglia Biscossi, che ne fu feudataria.
*[[Villa Estense]], chiamata così in onore della famiglia [[d'Este]], che ne fu feudataria.
*[[Villa Poma]], chiamata così in onore del dottor [[Carlo Poma]], [[martiri di Belfiore|martire di Belfiore]], che spesso vi soggiornò nella villa materna.
*[[Villanova d'Ardenghi]], chiamata così in onore della famiglia Ardenghi, che ne fu feudataria.
*[[Villarosa]], chiamata così in onore di Rosa Ciotti, che progettò il centro abitato.
*[[Vittoria (Italia)|Vittoria]], chiamata così in onore di [[Vittoria Colonna de Cabrera]], che la fondò nel [[1607]].
*[[Vittorio Veneto]], chiamata così in onore di [[Vittorio Emanuele II di Savoia]], primo re del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]].
 
===Comuni con nome identico===
== Progressiva bolscevizzazione ==
[[File:Gramsci.png|thumb|[[Antonio Gramsci]]]]
Nel [[1922]], al [[II Congresso del Partito Comunista d'Italia]], il nuovo partito censì 43.000 iscritti, anche in seguito alla confluenza della Federazione Giovanile Socialista Italiana che era uscita dal [[Partito Socialista Italiano|PSI]] quasi al completo nel [[1921]]. Il partito adottò una struttura snella, composta da un Comitato Centrale di 14 membri, cinque dei quali all'Esecutivo.
 
Non esiste una norma o prassi che prescriva l'unicità della denominazione dei comuni italiani. Molti comuni hanno modificato o più frequentemente integrato la propria denominazione per evitare [[omonimia|omonimie]] con altri; esistono tuttavia in Italia allo stato attuale 6 casi di coppie di comuni con lo stesso nome<ref>{{cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/nomi/omonimi|titolo=Comuni omonimi|sito=comuni-italiani.it}}</ref>:
La destra di Tasca non era rappresentata, mentre al centro rimaneva il solo Gramsci, dato che l'altro esponente dell'[[L'Ordine Nuovo (rivista)|Ordine Nuovo]], Terracini, al momento era schierato con la sinistra. La struttura di base era composta da federazioni provinciali, sezioni locali, gruppi sindacali e una organizzazione clandestina, ''l'Ufficio Primo'', per la [[lotta]] contro le bande armate [[fascismo|fasciste]]. La grande peculiarità del partito comunista in [[Italia]] fu quella di darsi un'organizzazione territoriale, e non costruendosi come una lega di [[soviet]] di fabbrica sull'esempio russo<ref>Massimo Salvadori, ''Storia dell'età contemporanea.''</ref>. Secondo il rapporto del Comitato Centrale al II Congresso (1922), nelle votazioni alle Camere del Lavoro le mozioni presentate dai [[comunisti]] avevano raccolto quasi 600.000 voti.
{| class="wikitable sortable" BORDER="1" CELLSPACING="0"
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! Comune
! Provincia
! Regione
! Comune
! Provincia
! Regione
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|{{simbolo|Calliano (Piemonte)-Stemma.svg|30}} [[Calliano (Piemonte)|Calliano]]
|{{IT-AT}}
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|{{simbolo|Calliano (Trentino-Alto Adige)-Stemma.png|30}} [[Calliano (Trentino-Alto Adige)|Calliano]]
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|{{simbolo|Castro (Lombardia)-Stemma.png|30}} [[Castro (Lombardia)|Castro]]
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|{{simbolo|Castro (Puglia)-Stemma.png|30}} [[Castro (Puglia)|Castro]]
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| [[Livo (Lombardia)|Livo]]
|{{IT-CO}}
|{{IT-LOM}}
|{{simbolo|Livo (Trentino-Alto Adige)-Stemma.png|30}} [[Livo (Trentino-Alto Adige)|Livo]]
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| {{simbolo|Peglio (Lombardia)-Stemma.png|30}} [[Peglio (Lombardia)|Peglio]]
|{{IT-CO}}
|{{IT-LOM}}
|{{simbolo|Peglio (Marche)-Stemma.png|30}} [[Peglio (Marche)|Peglio]]
|{{IT-PU}}
|{{IT-MAR}}
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|{{simbolo|Samone (Piemonte)-Stemma.png|30}} [[Samone (Piemonte)|Samone]]
|{{IT-TO}}
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|{{simbolo|Samone (Trentino-Alto Adige)-Stemma.png|30}} [[Samone (Trentino-Alto Adige)|Samone]]
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|{{simbolo|San Teodoro (Sicilia)-Stemma.png|30}} [[San Teodoro (Sicilia)|San Teodoro]]
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|{{simbolo|San Teodoro (OT)-Stemma.png|30}} [[San Teodoro (Sardegna)|San Teodoro]]
|{{IT-SS}}
|{{IT-SAR}}
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|}
 
===Comuni accoppiati===
Nel [[1923]], instauratosi il [[Governo Mussolini]], alcuni esponenti del partito fra cui Bordiga, furono arrestati dalla [[polizia]] e processati per "complotto contro lo Stato", facilitando di fatto le aspirazioni del Comintern per assumere un ancor più stringente controllo sul partito italiano. Nel [[1924]]-[[1925]] viene lanciata dall'Internazionale Comunista la cosiddetta campagna di "[[bolscevismo|bolscevizzazione]]" che obbligava ancora più fortemente ogni sezione nazionale a conformarsi alla disciplina e alle direttive di Mosca.
 
Alcuni comuni formano una "coppia", ovvero hanno un comune con la stessa denominazione ma da cui differiscono per la presenza dei termini grande/piccolo, superiore/inferiore, sopra/sotto, soprana/sottana, levante/ponente ecc.:
Nel maggio del 1924 si tenne una conferenza clandestina a [[Como]] per una verifica ai vertici del partito: su 45 segretari di federazione, 35 più il segretario della Federazione giovanile votarono per la sinistra di Bordiga, 4 per il centro di Gramsci e 5 per la destra di Tasca. Nel gennaio [[1926]] invece, al III Congresso del partito svoltosi in esilio a [[Lione]], il centro prese quasi tutti i voti congressuali (90%), in mancanza della maggior parte dei delegati della sinistra impossibilitati a muoversi a causa dei controlli [[fascisti]] e dalla sospensione dei passaporti ordinata dal [[Ministero dell'Interno]] [[italia]]no.
* [[Adrara San Martino]]/[[Adrara San Rocco]] in [[Lombardia]]
* [[Albisola Superiore]]/[[Albissola Marina]] in [[Liguria]]
* [[Alì (Italia)|Alì]]/[[Alì Terme]] in [[Sicilia]]
* [[Almenno San Bartolomeo]]/[[Almenno San Salvatore]] in Lombardia
* [[Bonate Sopra]]/[[Bonate Sotto]] in Lombardia
* [[Bova (Italia)|Bova]]/[[Bova Marina]] in [[Calabria]]
* [[Brembate di Sopra]]/[[Brembate]] in Lombardia<ref>Comuni in realtà non confinanti e distanti circa 15 km</ref>
* [[Castelluccio Superiore]]/[[Castelluccio Inferiore]] in [[Basilicata]]
* [[Cenate Sopra]]/[[Cenate Sotto]] in Lombardia
* [[Cirò]]/[[Cirò Marina]] in Calabria
* [[Corno Giovine]]/[[Cornovecchio]] in Lombardia
* [[Forni di Sopra]]/[[Forni di Sotto]] in [[Friuli-Venezia Giulia]]
* [[Frabosa Soprana]]/[[Frabosa Sottana]] in [[Piemonte]]
* [[Fragneto l'Abate]]/[[Fragneto Monforte]] in [[Campania]]
* [[Frattamaggiore]]/[[Frattaminore]] in Campania
* [[Giffoni Sei Casali]]/[[Giffoni Valle Piana]] in Campania
* [[Gorla Maggiore]]/[[Gorla Minore]] in Lombardia
* [[Laino Borgo]]/[[Laino Castello]] in Calabria
* [[Marano Marchesato]]/[[Marano Principato]] in Calabria
* [[Marciana (Italia)|Marciana]]/[[Marciana Marina]] in [[Toscana]]
* [[Martirano (Italia)|Martirano]]/[[Martirano Lombardo]] in Calabria
* [[Montecorvino Pugliano]]/[[Montecorvino Rovella]] in Campania
* [[Nocera Superiore]]/[[Nocera Inferiore]] in Campania
* [[Nova Levante]]/[[Nova Ponente]] in [[Trentino-Alto Adige]]
* [[Occhieppo Superiore]]/[[Occhieppo Inferiore]] in Piemonte
* [[Odalengo Grande]]/[[Odalengo Piccolo]] in Piemonte
* [[Osio Sopra]]/[[Osio Sotto]] in Lombardia
* [[Pertica Alta]]/[[Pertica Bassa]] in Lombardia
* [[Petralia Soprana]]/[[Petralia Sottana]] in Sicilia
* [[Quarna Sopra]]/[[Quarna Sotto]] in Piemonte
* [[Spormaggiore]]/[[Sporminore]] in Trentino-Alto Adige
* [[Tramonti di Sopra]]/[[Tramonti di Sotto]] in Friuli-Venezia Giulia
* [[Venegono Superiore]]/[[Venegono Inferiore]] in Lombardia
 
Durante il congresso, la Sinistra si ritrovò in una scomoda posizione: se da un lato si definiva come internazionalista, schierata sulle tesi della [[Rivoluzione mondiale]] che [[Stalin]] aveva sostituito con la linea del [[Socialismo in un solo paese]], dall'altro erano isolati nell'IC, che stava prendendo una direzione diversa, mentre la componente centrista poteva rivendicare l'adesione a questa nuova linea dettata dal [[Comintern]]. Le parole di Bordiga al Congresso suonarono come un anticipo in Italia della battaglia condotta alcuni mesi dopo a Mosca, durante il VI Esecutivo Allargato dell'IC: ''Noi crediamo nostro dovere di dire, senza esitazioni e con completo senso di responsabilità, questa grave cosa, che nessuna solidarietà potrà unirci a quegli uomini che abbiamo giudicati indipendentemente dalle loro intenzioni e dai loro caratteri psicologici come rappresentanti dell'ormai inevitabile prospettiva dell'inquinamento opportunista del nostro partito''.<ref>''Dichiarazione di Bordiga a nome della Sinistra ai delegati presenti al III congresso del PCd'I (Lione, 21-26 gennaio 1926)'' in Prometeo, 1º giugno 1928, [http://www.quinterna.org/archivio/1924_1926/dichiarazione_lione.htm La dichiarazione]</ref>
 
Fu lì, al VI Esecutivo Allargato, l'ultimo tentativo della Sinistra italiana di portare la linea dell'Internazionale alla tesi della rivoluzione mondiale<ref>Discorso di bordiga alla nona seduta del VI Esecutivo Allargato; in: ''Programme Communiste, nro 69-70'', maggio 1976; traduzione francese dal resoconto stenografico tedesco dei lavori del VI EA, ''Protokoll der Erweiterten Executive der Kommunistischen Internationale, Moskau, 17. Februar bis 15. März 1926'', Hamburg, 1926</ref>:
{{Citazione
|Devo dire che questo metodo dell'umiliazione personale è un metodo deplorevole, anche quando viene usato contro degli elementi politici che meritano d'essere duramente combattuti. Non credo che questo sia un sistema rivoluzionario. Penso che la maggioranza che prova oggi la sua ortodossia divertendosi a spese dei peccatori perseguitati è molto probabilmente composta da precedenti oppositori umiliati. Sappiamo che questi metodi sono stati applicati, e forse lo saranno ancora, a dei compagni che non solo hanno una tradizione rivoluzionaria, ma che restano degli elementi preziosi per le nostre lotte future. Questa mania di autodistruzione deve finire, se vogliamo davvero porre la nostra candidatura alla direzione della lotta rivoluzionaria del proletariato.
 
Lo spettacolo di questa sessione plenaria m'apre fosche prospettive per ciò che riguarda i cambiamenti a venire nell'Internazionale. Pertanto voterò contro il progetto di risoluzione che è stata presentato.
|
|Je dois dire que cette méthode de l'humiliation personelle est une méthode déplorable, même quand elle est utilisée contre des éléments politiques qui méritent d'être durement combattus. Je ne crois pas que ce soit un système révolutionnaire. Je pense que la majorité qui prouve aujourd'hui son orthodoxie en s'amusant aux dépens des pécheurs persécutés est très probablement composée d'ancient opposants humiliés. Nous savons que ces méthodes ont été appliquée, et peut-être le seront encore, à des camarades qui non seulment ont une tradition révolutionnaire, mais restent des éléments précieux pour nos luttes futures. Cette manie d'autodestruction doit cesser si nous voulons vraiment poser notre candidature à la direction de la lutte révolutionnaire du proletariat.
 
Le spectacle de cette séance plénière m'ouvre de sombre perspectives pour ce qui est des changements a venir dans l'Internationale. Je voterai donc contre le projet de résolution qui à été présenté.
|lingua=Fr
}}
 
Dopo un infruttuoso ricorso presso l'Internazionale Comunista sull 'esito del congresso italiano, e la proposta restata lettera morta d'una sessione dell'Internazionale che discutesse a breve dei problemi sorti nel partito e nello stato russo, la Sinistra fu viepiù emarginata dal partito cominciando a fuoriuscirne, mentre l'organizzazione proseguì guidata dal nuovo gruppo dirigente allineato ai dettami politici dell'[[Unione Sovietica]]. Il Terzo congresso introdusse la carica di ''[[Segretario generale]]''<ref>Paolo Spriano, ''Storia del Partito comunista italiano'', ''I. Da Bordiga a Gramsci'', Einaudi, Torino 1967.</ref>, mentre fino ad allora le persone al vertice erano semplicemente chiamate ''Redattore capo'' (art. 47 dello Statuto del 1921) o ''Segretario'' (art. 51).
 
Nel 1924 nacque il nuovo organo di stampa, ''[[l'Unità]]'', che fu affidato alla direzione di Ottavio Pastore e doveva ''unire'' il Pcd'I e i terzini del Psi pronti a fare la lista comune di ''Unità Proletaria'' per le elezioni di aprile.
 
L'emarginata Sinistra continuò invece la sua opera in esilio con un proprio organo di stampa denominato ''Bilan. Bulletin Théorique mensuel de la fraction de gauche du PCI'' (poi ''Bulletin théorique mensuel de la Fraction italienne de la Gauche Communiste'') dal novembre [[1933]].
 
== Clandestinità ==
[[File:MolotovRibbentropStalin.jpg|left|thumb|Stalin, in giacca chiara, osserva Ribbentrop e Molotov che firmano il patto omonimo, sotto il ritratto di Lenin]]
Nel 1926 Bordiga e Gramsci furono arrestati e inviati al confino a [[Ustica]]. Il partito comunista, come tutte le formazioni democratiche, venne soppresso dal regime fascista il 5 novembre [[1926]]. Il partito venne ricostituito clandestinamente, in parte rimanendo in Italia dove fu l'unico partito antifascista ad essere presente seppure a livello embrionale, in parte emigrando all'estero verso la [[Francia]] e l'[[Unione Sovietica|URSS]]. Con l'arresto di Gramsci la guida di fatto passò a Togliatti, che rafforzò ulteriormente i rapporti con l'Unione Sovietica. Questi rapporti si deteriorarono bruscamente nel [[1929]] a causa della presa di posizione di Tasca, che aveva sostituito Togliatti a Mosca, in favore del leader della destra sovietica [[Nikolai Bucharin]], che si contrapponeva in quel periodo a [[Stalin]].
 
Negli anni successivi al 1926 molti comunisti fuggirono all'estero, dei circa 600 che soggiornavano in Russia circa 200 furono su indicazione dei loro dirigenti segnalati come "indisciplinati" o "bordighisti-trotskisty" alle autorità sovietiche e vennero inviati nei Gulag o immediatamente fucilati.
 
Dopo che tutta la linea del PCd'I, da Lione in poi, fu messa in discussione, Togliatti espulse Tasca e allineò di nuovo il partito sulle posizioni di Stalin, che erano ritornate a essere piuttosto settarie. Infatti il PCd'I fu costretto ad associare ai socialisti italiani e al giovane movimento di [[Giustizia e Libertà]], la teoria del ''[[socialfascismo]]'', che poneva le sue basi sull'equiparazione tra [[fascismo]] e socialdemocrazia, intesi entrambi come metodi utilizzati dalla borghesia per conservare il potere. Il 20 marzo [[1930]] l'ala stalinista espulse anche Bordiga, con l'accusa di [[trotskismo]].
 
Con la crescita del pericolo nazista, e la dissoluzione del gruppo della sinistra interna del partito, impossibilitata ad operare in Italia ed emarginata dai filosovietici, l'Internazionale comunista cambiò strategia e tra il [[1934]] e il [[1935]] lanciò la proposta di riunire in un [[fronte popolare]] tutte le forze che si opponevano all'avanzata dei fascismi. I comunisti italiani, che avevano faticato ad accettare la svolta del [[1929]], ebbero una sofferenza ancora maggiore per uscire dal settarismo a cui quella svolta sembrava averlo destinato, in quanto nell'Italia fascista i militanti si erano trovati da soli a fronteggiare la dittatura. Ma seppur lentamente la guida di [[Palmiro Togliatti]] a Mosca e di [[Ruggero Grieco]] a Parigi, ormai senza opposizione interna, resse la nuova struttura dal [[1934]] al [[1938]], dando i suoi frutti, e nell'agosto del 1934 fu sottoscritto il ''patto d'unità d'azione'' tra socialisti e comunisti italiani che, nonostante i distinguo, segnò la riapertura del dialogo tra i due partiti operai. Nel 1938 Grieco fu commissariato da Mosca, che inviò [[Giuseppe Berti]]<ref>http://www.treccani.it/enciclopedia/giuseppe-berti_(Dizionario-Biografico)/</ref>.
 
Questa linea politica andò di nuovo in crisi con il [[Patto Ribbentrop-Molotov]] del [[1939]], in quanto fu impossibile conciliare l'unità antifascista con l'approvazione del patto fra sovietici e nazisti, e i comunisti italiani furono costretti ad appiattirsi sulle posizioni dell'Internazionale che in quel periodo teorizzava per i comunisti l'equidistanza tra i diversi imperialismi. La situazione si aggravò ulteriormente, quando con l'invasione tedesca si ritrovarono in clandestinità anche a Parigi. Togliatti fu arrestato, ma non essendo stato riconosciuto, se la cavò con pochi mesi di carcere e dopo aver riorganizzato un embrione di centro estero del Partito, andò a Mosca dove l'Internazionale, avendo sciolto definitivamente l'Ufficio politico e il Comitato centrale, gli affidò la direzione solitaria dei comunisti italiani.
 
== I comunisti incarcerati dal fascismo ==
Il 4 giugno [[1928]] il [[Tribunale speciale per la difesa dello Stato (1926-1943)|Tribunale speciale per la difesa dello Stato]] condannò diciotto membri del PCd'I. Si andava dal segretario generale (Gramsci) a semplici militanti per un totale di oltre 293 anni di reclusione. Presidente era il generale Alessandro Saporiti, pubblico ministero l'avvocato Michele Isgrò. Il collegio di difesa era formato dagli avvocati Giovanni Ariis, Adelmo Niccolaj, Giuseppe Sardo e [[Gaetano Ferragni]]. Vennero condannati:
* [[Antonio Gramsci]], [[Giovanni Roveda]] e [[Mauro Scoccimarro]] ad anni 20, mesi 4, giorni 5, 6.200 lire di multa, interdizione perpetua dai pubblici uffici e 3 anni di vigilanza speciale.
* [[Umberto Terracini]] ad anni 22, mesi 9, giorni 5, 11.200 lire di multa, interdizione perpetua dai pubblici uffici e 3 anni di vigilanza speciale.
* [[Aladino Bibolotti]] ad anni 18, mesi 4, giorni 5, 11.200 lire di multa, interdizione perpetua dai pubblici uffici e 3 anni di vigilanza speciale.
* [[Igino Borin]], Domenico Marchiotto, [[Ezio Riboldi]] ad anni 17, mesi 4, giorni 5, 6.200 lire di multa, interdizione perpetua dai pubblici uffici e 3 anni di vigilanza speciale.
* [[Rosolino Ferragni]] ad anni 16, mesi 4, giorni 5, 11.200 lire di multa, interdizione perpetua dai pubblici uffici e 3 anni di vigilanza speciale.
* Giovanni Nicola, Battista Tettamanti, [[Vittorio Flecchia]], [[Enrico Ferrari]], Bonaventura Gidoni, Giacomo Stefanini, Orfeo Zambon ad anni 15, mesi 4, giorni 5, 6.200 lire di multa, interdizione perpetua dai pubblici uffici e 3 anni di vigilanza speciale.
* Anita Pusterla ad anni 9, mesi 8, giorni 20, 4.000 lire di multa, interdizione perpetua dai pubblici uffici e 3 anni di vigilanza speciale.
* Virgilio Fabruzzi ad anni 5, mesi 10, giorni 15, 1.000 lire di multa e 3 anni di vigilanza speciale.
 
== Guerra e rinascita ==
[[File:Palmiro Togliatti.jpg|thumb|[[Palmiro Togliatti]], segretario del partito dall'esilio moscovita]]
La situazione all'interno del Partito si tranquillizzò grazie alla dichiarazione di guerra di [[Benito Mussolini]] a [[Francia]] ed [[Inghilterra]] nel [[1940]], che permise che si ricreassero le condizioni per una nuova unità [[Antifascismo|antifascista]], suggellata nel [[1941]] a [[Tolosa]] da un accordo tra comunisti, socialisti e ''Giustizia e Libertà''. Man mano che gli insuccessi nella conduzione bellica gettavano sul regime fascista sempre maggiore discredito fra la popolazione italiana, i comunisti cominciarono a riorganizzare la rete clandestina e a fare sentire la propria voce, anche grazie all'importante lavoro di [[Umberto Massola]] e alla diffusione di un bollettino, il [[Quaderno del lavoratore]], per mezzo del quale venivano diffuse le posizioni ufficiali del partito, dettate direttamente da Togliatti attraverso [[Radio Mosca]].
 
Nello stesso tempo ripresero forza numerosi piccoli gruppi che, spesso con linea politica autonoma<ref>Si veda la storia dei partigiani di [[Bandiera Rossa (movimento)|Bandiera Rossa]].</ref>, continuavano dall'interno del paese la loro lotta al [[fascismo]], tentando in alcuni casi di far rinascere un partito comunista fedele alle tesi dell'originaria maggioranza di sinistra del PCd'I<ref>[http://www.quinterna.org/archivio/1927_1944/sezione_piombino.htm Manifesto del Partito Comunista Internazionalista - Sezione di Piombino 1943]</ref>.
 
Quando il 25 luglio del [[1943]] Mussolini fu costretto a dimettersi, l'iniziativa del partito aumentò sensibilmente sia per i maggiori margini di manovra che per la conseguente uscita dal carcere ed il ritorno dall'esilio di numerosi dirigenti comunisti. Il 15 maggio [[1943]] il partito, in seguito allo scioglimento dell'''[[Internazionale Comunista]]'' richiesto dall'[[URSS]] per rassicurare i suoi [[Stati Uniti d'America|Alleati occidentali]], l'organizzazione dei comunisti italiani guidata da Togliatti assunse la denominazione ufficiale di ''[[Partito Comunista Italiano]]'' (PCI), con cui tornò ad operare in Italia divenendo un partito parlamentare dopo la proclamazione della [[Repubblica Italiana|Repubblica]]. Eliminate le opposizioni interne, il PCI si propose all'esterno come un blocco unitario, in netta contrapposizione col correntismo [[Democrazia Cristiana|democristiano]].
 
== Segretari del PCd'I ==
Fino al gennaio 1926, la carica di [[Segretario generale]] del Partito non esisteva. Il potere centrale del partito era in mano ad un Comitato esecutivo collegiale. Tuttavia, tra il 1921 e il 1926, alcuni di questi membri fecero funzione di ''leader'' del partito.
La ''leadership'' del PCd'I fu ricoperta da:
* [[Amadeo Bordiga]] (gennaio 1921 - marzo 1923)
* Comitato esecutivo collegiale composto da [[Palmiro Togliatti]], [[Angelo Tasca]], [[Mauro Scoccimarro]], [[Bruno Fortichiari]] e Giuseppe Vota (giugno 1923 - agosto 1924)
* [[Antonio Gramsci]] (agosto 1924 - gennaio 1926)
 
Con l'istituzione, nel gennaio 1926, della carica di [[Segretario generale]] del partito, questo ruolo fu ricoperto da:
* [[Antonio Gramsci]] (gennaio 1926 - 1927)
* [[Palmiro Togliatti]] (1927 - 1934)
* [[Ruggero Grieco]] (1934 - 1938)
* [[Giuseppe Berti]] (1938 - 1938)
* [[Palmiro Togliatti]] (1938 - 1943)
 
== Stampa ==
Il primo Comitato Centrale del Pcd'I riconosceva come suo organo centrale ''[[Il Comunista]]'' edito a Milano e poi a Roma dall'11 ottobre 1921 quando divenne quotidiano, e diretto di fatto da Palmiro Togliatti.
 
Il CC del Pcd'I autorizzava anche i seguenti organi di stampa:
* ''[[L'Ordine Nuovo (rivista)|L'Ordine Nuovo]]'' (quotidiano di Torino)
* ''[[Il Lavoratore]]'' (quotidiano di Trieste)
* ''[[L'Adda]]'' (settimanale di Sondrio fino al 1923)
* ''[[L'Azione comunista]]'' (Firenze)
* ''"[[Bandiera Rossa]]"'' (Ancona)
* ''"[[Bandiera Rossa]]"'' (Savona)
* ''"[[Battaglia Comunista]]"'' (Massa)
* ''"[[Il Bolscevico]]"'' (settimanale di Novara)
* ''La Comune'' (settimanale di Como)
* ''[[L'Eco dei Comunisti]]'' (settimanale di Cremona)
* ''[[L'Eco dei Soviet]]'' (settimanale di Venezia)
* ''[[Falce e Martello]]'' (Torino)
* ''[[La Giovine Umbria]]'' (Spoleto)
* ''[[La lotta di classe]]'' (settimanale di Forlì)
* ''[[Il Proletario comunista]]'' (settimanale di Mantova)
* ''[[Il Soviet]]'' (Napoli)
 
Organo teorico è ''[[Rassegna Comunista]]'' (a cura di Giovanni Sanna e ispirato da Bordiga). [[L'Ordine Nuovo (rivista)|L'Ordine Nuovo]] da ''quotidiano comunista'', diviene poi ''Organo del Partito comunista''.
 
Si aggiungeranno poi:
* ''[[l'Unità]]'' (dal 1924)
* ''[[Prometeo (rivista)|Prometeo]]'' (Napoli, 1924)
* ''[[Lo Stato operaio]]'' (Parigi, quindi New York, dal 1927 al 1943)
 
La Fgcd'I aveva come suo organo di stampa il mensile ''[[Avanguardia (settimanale)|Avanguardia]]''.<br />
Il Comitato sindacale editava il settimanale ''[[Il Sindacato rosso]]''.
 
Le testate elencate spesso ebbero breve vita, per via anche della repressione fascista. Altri sopravvissero con edizioni clandestine anche all'estero.
 
All'inizio degli anni venti ''L'Ordine Nuovo'' con 45mila copie era il quotidiano con la maggior tiratura. L'altro quotidiano, ''Il Lavoratore'', si fermava a 16mila. Non andava oltre le 10&nbsp;000 copie il centralissimo ''Il Comunista''. Tirature più importanti avevano l'''Avanguardia'' e ''Il Sindacato rosso'', rispettivamente di venticinquemila e quindicimila copie.
 
== Principali esponenti ==
Fra parentesi gli pseudonimi usati nel periodo.
{{div col|4}}
* [[Luigi Amadesi]]
* [[Ersilio Ambrogi]]
* [[Giorgio Amendola]]
* [[Giuseppe Amoretti]]
* [[Isidoro Azzario]]
* [[Ilio Barontini]]
* [[Adele Bei]]
* [[Ambrogio Belloni]]
* [[Giuseppe Berti]]
* [[Romano Bessone]]
* [[Vincenzo Bianco]]
* [[Aladino Bibolotti]]
* [[Nicola Bombacci]]
* [[Amadeo Bordiga]]
* [[Giacolo Calandrone]]
* [[Alberto Cavaliere]]
* [[Antonio Cicalini]]
* [[Domenico Ciufoli]]
* [[Romano Cocchi]]
* [[Arturo Colombi]]
* [[Eugenio Curiel]]
* [[Onorato Damen]]
* [[Ortensia De Meo Bordiga]]
* [[Giuseppe Di Vittorio]]
* [[Ambrogio Donini]]
* [[Edoardo D'Onofrio]]
* [[Giuseppe Dozza]]
* [[Rosolino Ferragni]] (Malvicini)
* [[Enrico Ferrari]]
* [[Vittorio Flecchia]] (Cartelli o Viola)
* [[Bruno Fortichiari]] (Loris)
* [[Luigi Frausin]]
* [[Egidio Gennari]]
* [[Giovanni Germanetto]]
* [[Antonio Gigante]]
* [[Ennio Gnudi]] (Landuzzi)
* [[Antonio Gramsci]] (Masci)
* [[Antonio Graziadei]]
* [[Ruggero Grieco]] (Rossi)
* [[Fausto Gullo]]
* [[Francesco Leone]]
* [[Alfonso Leonetti]]
* [[Girolamo Li Causi]]
* [[Lucio Lombardo Radice]]
* [[Luigi Longo]] (Gallo)
* [[Fabrizio Maffi]]
* [[Anselmo Marabini]]
* [[Concetto Marchesi]]
* [[Rigoletto Martini]]
* [[Cesare Massini]]
* [[Umberto Massola]]
* [[Gustavo Mersù]] (Piccini)
* [[Renato Mieli]]
* [[Francesco Misiano]]
* [[Mario Montagnana]]
* [[Aldo Natoli]]
* [[Celeste Negarville]]
* [[Teresa Noce]]
* [[Agostino Novella]]
* [[Antonio Oberti]]
* [[Gian Carlo Pajetta]]
* [[Giovanni Parodi]]
* [[Ottavio Pastore]]
* [[Edmondo Peluso]]
* [[Ottorino Perrone]] (Vercesi)
* [[Guido Picelli]]
* [[Felice Platone]]
* [[Luigi Polano]]
* [[Giordano Pratolongo]]
* [[Smeraldo Presutti]]
* [[Paolo Ravazzoli]]
* [[Camilla Ravera]] (Silvia)
* [[Teresa Recchia]]
* [[Luigi Repossi]]
* [[Ezio Riboldi]]
* [[Antonio Roasio]]
* [[Paolo Robotti]]
* [[Giuseppe Rossi (1904-1948)|Giuseppe Rossi]]
* [[Gastone Rossi Doria]]
* [[Giovanni Roveda]] (Primo)
* [[Giovanni Sanna]]
* [[Battista Santhià]]
* [[Mauro Scoccimarro]] (Marco o Morelli o Negri)
* [[Francesco Scotti]]
* [[Pietro Secchia]]
* [[Emilio Sereni]]
* [[Giacinto Menotti Serrati]]
* [[Ignazio Silone]] (Tranquilli Secondino)
* [[Velio Spano]]
* [[Angelo Tasca]] (Rienzi o Serra o Valle)
* [[Umberto Terracini]] (Urbani o Laguska)
* [[Palmiro Togliatti]] (Ercoli o Palmi)
* [[Giovanni Tonetti]]
* [[Pietro Tresso]] (Lanzi)
* [[Leo Valiani]]
* [[Carlo Venegoni]]
* [[Vittorio Vidali]]
* [[Giuseppe Vota]] (Bernardi o Palotta)
* [[Antonio Natangelo]]{{div col end}}
 
== Risultati elettorali ==
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|- bgcolor="EFEFEF"
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!colspan=1; align=left|[[Elezioni politiche italiane del 1924|Politiche 1924]]
!align=left|<small>Camera</small>
|align=center|<small>Partito Comunista d'Italia</small>
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|align=center|3,74
|align=center|19
|}
Per i risultati delle elezioni successive vedere la voce [[Partito Comunista Italiano]].
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
* Partito Comunista d'Italia. Sezione della Internazionale comunista, ''Relazione del Comitato centrale. Secondo congresso nazionale, Roma 20-24 marzo 1922'', Società anonima poligrafica italiana, Roma 1922.
* ''Il processo ai comunisti italiani, 1923. Gli arresti e l'istruttoria, il dibattito e le arringhe, la sentenza'', a cura del CE del PCI, Libreria editrice del PCI, Roma, 1924.
* [[Ezio Riboldi]], ''Il Partito comunista d'Italia, sezione dell'Internazionale comunista, di fronte al codice penale italiano. Memoria alla Corte suprema di Roma'', Milano, Off. Graf. Commerciale Raimondi e Granata, 1926.
* [[Giovanni Grilli]], ''Dalla settimana rossa alla fondazione del Partito comunista d'Italia'', in ''Movimento operaio'', Milano, maggio-giugno 1952.
* [[Giorgio Galli]], ''Storia del Partito comunista italiano'', Schwarz, Milano 1958.
* [[Domenico Zucaro]], ''L'organizzazione di base del Partito comunista d'Italia avanti il Tribunale speciale. (1926-1928)'', in ''Studi storici'', n. 5, ottobre-dicembre 1960.
* [[Palmiro Togliatti]], ''La formazione del gruppo dirigente del Partito comunista italiano nel 1923-1924'', Editori riuniti, Roma 1962.
* [[Roberto Barzanti]], ''Note sulla formazione del gruppo dirigente del Partito comunista d'Italia negli anni 1923-24'', D'Anna, Messina-Firenze 1963.
* ''Resoconto stenografico del XVII Congresso Nazionale del Partito Socialista Italiano, Livorno 15-21 gennaio 1921. Con l'aggiunta dei documenti sulla fondazione del Partito Comunista d'Italia'', Edizioni Avanti, Milano 1963.
* [[Amadeo Bordiga]], ''Storia della sinistra comunista'', Ediz. del Programma comunista, Milano 1964-72.
* [[Giuseppe Berti]], ''I primi dieci anni di vita del Partito comunista italiano. Documenti inediti dell'Archivio Angelo Tasca'', "Annali Feltrinelli", VIII 1966.
* ''Il primo anno di vita del Partito comunista d'Italia: circolari interne riservate e riservatissime del Comitato centrale e della Commissione esecutiva del Partito comunista d'Italia alla Commissione esecutiva delle sezioni (gennaio-marzo 1921); Manifesti e altri documenti politici (21 gennaio-31 dicembre 1921); Secondo congresso nazionale (Roma 20-24 marzo 1922). Relazione del Comitato centrale e allegati'', Edizioni del gallo, Milano 1966.
* [[Paolo Spriano]], ''Storia del Partito Comunista Italiano'', I, ''Da Bordiga a Gramsci'', [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]], 1967.
* Paolo Spriano, ''Storia del Partito Comunista Italiano'', II, ''Gli anni della clandestinità'', [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]], 1969.
* Paolo Spriano, ''Storia del Partito Comunista Italiano'', III, ''I fronti popolari, Stalin, la guerra'', [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]], 1970.
* [[Franca Pieroni Bortolotti]], ''Il Partito Comunista d'Italia a Livorno: 1921-1923'', in ''Rivista storica del Socialismo'', n. 31, maggio-agosto 1967.
* [[Pietro Secchia]], ''L'azione svolta dal partito comunista in Italia durante il fascismo, 1926-1932. Ricordi, documenti inediti e testimonianze'', Feltrinelli, Milano 1970.
* [[Angelo Tasca]], ''I primi dieci anni del PCI'', Laterza, Bari 1971 (si tratta di una serie di articoli apparsi sul "Mondo" nel 1953)
* [[Aurelio Lepre]], [[Silvano Levrero]], ''La formazione del Partito comunista d'Italia'', Editori Riuniti, Roma 1971.
* [[Luigi Cortesi]], ''Le origini del PCI'', [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]], Bari 1972.
* [[Alfonso Leonetti]] (a cura di), ''Gli atti di nascita del PCI (1920-21)'', Savelli, Roma 1975.
* [[Giovanni Cimbalo]], ''La questione cattolica nella strategia del Partito comunista d'Italia alle sue origini'', in ''Il politico'', Università di Pavia, n. 4, 1975.
* [[Patrizia Salvetti]], ''Le interpretazioni del Risorgimento nella stampa del Partito Comunista d'Italia (1921-1943)'', Carabba, Pescara 1975.
* [[Ruggero Giacomini]], ''Gramsci e la formazione del Partito Comunista d'Italia'', Cultura Operaia, Napoli 1975.
* [[Danilo Montaldi]], ''Saggio sulla politica comunista in Italia (1919-1970)'', Quaderni piacentini, Piacenza 1976.
* [[Franco Livorsi]], ''Amadeo Bordiga'', [[Editori Riuniti]], Roma 1976.
* [[Renzo Martinelli]], ''Il Partito comunista d'Italia, 1921-1926. Politica e organizzazione'', Editori Riuniti, Roma 1977.
* [[Giorgio Amendola]], ''Storia del Partito comunista italiano 1921-1943'', Editori Riuniti, Roma 1978.
* [[Giancarlo Bergami]], ''Gramsci e il fascismo nel primo tempo del Partito comunista d'Italia'', L. S. Olschki, Firenze 1978.
* [[Gianni Isola]], ''Il partito comunista d'Italia e la questione agraria. Politica eorganizzazione. 1921-1926'', Rosenberg & Sellier, Torino 1980.
* ''Documenti sul comunismo rivoluzionario in Italia'', 4 voll., Eli, Milano 1981-1991.
* Aa. Vv. (a cura di), ''Da Gramsci a Berlinguer. La via italiana al socialismo attraverso i congressi del Partito Comunista Italiano. 1921-1984'', 5 voll., Edizioni del Calendario, Milano 1985.
* [[Claudio Oltremonti]], ''Il Partito comunista d'Italia a Piacenza, 1921-1930'', Grafiche Lama, Piacenza 2004.
* ''Il partito decapitato (La sostituzione del gruppo dirigente del P.C.d'It., 1923-24)'', L'Internazionale, Milano 1988.
* ''La liquidazione della sinistra del P.C.d'It. (1925)'', L'Internazionale, Milano 1991.
* ''Partito Comunista d'Italia, Secondo Congresso Nazionale - Relazione del CC'', Reprint Feltrinelli, 1922
 
== Voci correlate ==
* [[Comintern]]
* [[Partito Socialista Italiano]]
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.quinterna.org/archivio/archivio_storico.htm|Materiali in corso di digitalizzazione dall'Archivio storico della Sinistra Comunista (migliaia di documenti, articoli, carteggi, fra i quali notevole parte riferiti al PCd'I)}}
* {{cita web|http://www.quinterna.org/ricerca.htm|motore di ricerca di Archivio storico della Sinistra Comunista}}
 
{{Comuni d'Italia}}
{{Partiti comunisti del passato}}
{{portale|Italia}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|comunismo|storia}}
 
[[Categoria:PartitoComuni Comunista Italianod'Italia]]