Jakov Davydov: differenze tra le versioni

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|GiornoMeseMorte = 28 luglio
|AnnoMorte = 1938
|Epoca = 1900
|Attività = agente segreto
|Attività2 = diplomatico
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Nacque nella regione di [[Repubblica Autonoma di Naxçıvan|Naxçıvan]] nella famiglia di un piccolo commerciante [[Armeni|armeno]]. Durante gli studi presso il ginnasio di [[Tbilisi]] aderì al movimento [[bolscevismo|bolscevico]]. Nel 1907 si iscrisse all'[[Università di San Pietroburgo]] e fu eletto nel Comitato cittadino del [[Partito Operaio Socialdemocratico Russo]]. Nel 1908, dopo essere stato arrestato e rilasciato su cauzione, emigrò in [[Belgio]], dove conobbe [[Inessa Armand]]. Arrestato nel 1915 dalle truppe tedesche di occupazione, riuscì a rientrare in [[RSFS Russa|Russia]] nel 1918. Iniziò a lavorare come funzionario del governo sovietico e dal novembre 1920, su richiesta di [[Feliks Dzeržinskij]], passò nelle file della [[Čeka]], dove iniziò ad operare con il cognome di copertura di Davydov. Dal 1922, pur continuando a svolgere funzioni connesse con i servizi segreti, si dedicò all'attività diplomatica dapprima come ambasciatore russo in [[Lituania]], poi come consigliere dell'ambasciatore in [[Cina]] (fino al 1925) e in [[Francia]] (fino al 1927), quindi come ambasciatore sovietico in [[Iran]] (1927-1930).
 
Successivamente lavorò nuovamente come funzionario di partito e fu poi rettore del [[Politecnico di Leningrado]], mentre dal 1932 al 1934 fu ambasciatore in [[Grecia]]. Nel 1937, durante le [[Grandi purghe]], fu accusato di far parte del [[opposizione di sinistra|blocco trotskista-zinovievista]] e l'anno dopo venne giustiziato. Fu [[Riabilitazione post mortem|riabilitato]] nel 1956.<ref>{{cita web|lingua=ru|titolo=''Davydov Jakov Christoforovič''|url=http://www.svr.gov.ru/history/dav.htm|sito=svr.gov.ru|accesso=13 luglio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170705053422/http://www.svr.gov.ru/history/dav.htm|dataarchivio=5 luglio 2017|urlmorto=sì}}</ref>
 
== Note ==