Elisabetta Trebbiani: differenze tra le versioni
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La storia locale la ricorda non solo come poetessa e donna di lettere, ma anche come guerriera che partecipò attivamente alle dispute cittadine.
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Fu figlia di Meliaduso d'Ascoli della famiglia Trebbiani podestà di [[Firenze]] nel periodo del duca d'Atene, nipote di Pietro Trebbiani che ebbe l'incarico di Abbreviatore Apostolico e moglie di Paolino Grisanti.
La Trebbiani è narrata come una donna di raro coraggio e dotata di ''“virili virtù e chiara in letteratura”'' che, in abiti da
Visse nella profonda convinzione di non doverlo mai abbandonare e ''“come un angelo custode”'' lo accompagnava anche nei momenti di pericolo.
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*Giacinto Cantalamessa Carboni, ''Memorie intorno ai letterati della città di Ascoli nel Piceno'', 1830, ristampa anastatica, Forni Editore, Bologna, anno 1972, pp. 81;
*Giambattista Carducci, ''Su le memorie e i monumenti di Ascoli nel Piceno'', 1853, ristampa anastatica, Arnaldo Forni Editore, Fermo, 1987, pp. 44;
*Antonio De Santis, ''Ascoli nel Trecento'', vol. II (1350 - 1400), Collana di Pubblicazioni Storiche Ascolane, Grafiche
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